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Lo scopo di questa fase iniziale è stato quello di investigare l’effettiva validità dell’Information Modeling rispetto al metodo tradizionale

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Academic year: 2021

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Dal BIM al Facility Management. Il caso studio della nuova scuola media di Calci 144

Conclusioni

Questo lavoro di tesi si è svolto in più fasi. Inizialmente è stato restituito il progetto esecutivo della nuova scuola media di Calci tramite medellazione BIM oriented. Lo scopo di questa fase iniziale è stato quello di investigare l’effettiva validità dell’Information Modeling rispetto al metodo tradizionale. Dopo mesi di lavoro si è riusciti ad ottenere un modello BIM contraddistinto da un LOD 400. I vantaggi del metodo di progettazione BIM sono risultati evidenti; infatti hanno permesso di:

individuare e correggere difformità tra elaborati architettonici e strutturali.

inserire informazioni delle varie componenti, utili per successivi studi come computi, preventivi, ma- nutenzioni, analisi energetiche, acustiche ed illuminotecniche.

ottenere tutti gli elaborati possibili come piante, sezioni, prospetti, abachi, viste assonometriche e prospettiche, a partire da un unico modello tridimensionale.

ottenere un modello, comprensivo di tutte le informazioni, esportabile tramite IFC in altri software, nella fattispecie STR Vision.

Tuttavia durante questa fase sono emersi anche dei limiti del software Autodesk Revit; in particolar modo per quanto riguarda la modellazioni di elementi strutturali di forma non covenzionale (ovvero le travi ret- icolari non simmetriche) e soprattutto la gestione degli IFC.

Ciò che è emerso in questa tesi è la necessità di un maggior dialogo e reciproco controllo tra le diverse figure professionali. Un metodo di lavoro che utilizza a pieno le capacità di una tecnologia BIM è già in grado di porre rimedio a questa situazione. Fornire una base di lavoro ad ogni figura progettuale come ad esempio al progettista architettonico, allo strutturista, all’impiantista ed al computista risulta essere un notevole vantaggio in termini di costi e di tempo, ma soprattutto per quanto riguarda l’immediata valu-

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tazione degli errori all’interno dell’intero progetto. La possibilità di lavorare attraverso un modello condi- viso tra le diverse figure progettuali è uno dei fondamentali valori aggiunti della tecnologia BIM.

In un secondo momento si è andati a realizzare una Work Breakdown Structure, fondamentale per una programmazione delle manutenzioni priva di errori. Dopo aver studiato e confrontato i vari Sistemi di Classificazione diffusi a livello internazionale si è optato per l’elaborazione di una WBS originale e specifi- ca per il nostro caso studio che permettesse di restituire al meglio tutti gli elementi e lavorazioni per eseguire un piano di manutenzioni dell’impianto di sicurezza e antincendio che rispettasse i paremetri di qualità, tempi e costi. Il confronto tra i più importanti Sistemi di Classificazione ha mostrato la necessità di avere una linea guida strutturata che ne permetta la combinazione su scala internazionale.

Infatti mappare le informazioni dei più importanti sistemi di classificazione di prodotti per l’edilizia dareb- be un importante vantaggio a tutto il settore. Il rapido sviluppo dell’information technology all’interno del settore delle costruzioni e la globalizzazione delle materie costruttive e dei prodotti, richiede un coordi- namento internazionale degli standard e del sistema di classificazione. Ci sono stati alcuni studi in Svezia per uniformare BSBA con gli IFC. Gli studi futuri necessitano di chiarire come la struttura di classificazi- one degli IFC, un neutro open standard internazionale, possa essere coordinata con gli industry standard già consolidati ed i sistemi di classificazione. BuildingSMART Data Dictionary (bSDD) che è un’ontologia basata sugli ISO per il settore edilizio e delle costruzioni può comportarsi come un’ontologia di standard- izzazione internazionale per rendere possibile il coordinamento dei sistemi di classificazione. Allo stesso modo, gli studi futuri necessitano di investigare i modi di aggiungere questo livello di ontologia all’attuale sistema di classificazione di modo tale che questo strato possa fornire le capacità per comparare e map- pare i sistemi di classificazione.

Infine, per completare la nostra analisi della progettazione BIM oriented dal 3D al 7D, si è andati a studi-

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are l’applicazione del BIM al Facility Management tramite la redazione del Piano di Manutenzione dell’Im- pianto di Sicurezza e Antincendio. L’interoperabilità si è dimostrata evidente; è stato possibile, infatti, individuare tutti gli elementi dell’impianto antincendio ed inserirli mediante una semplice operazione di drag & drop all’interno del piano di manutenzione. A corredo del piano sono stati realizzati il grafico di Gantt e l’andamento dei costi delle manutenzioni nel tempo. In questo modo si è andato a creare un caso studio nel campo dell’applicazione del BIM al Facility Management.

Mentre il BIM applicato alla pianificazione, progettazione e costruzione è stato oggetto di numerose ricerche, la sua applicazione al Facility Management è considerata un campo in via di sviluppo. La com- prensione del potenziale valore aggiunto dato dal BIM nel FM è di fondamentale importanza. Le ricerche condotte in passato dimostrano come ci sia un accordo nel riconoscere il valore del BIM nel FM.

Il valore del BIM nel FM deriva da:

Miglioramento dell’attuale processo manuale di inserimento di informazioni;

Maggior accuratezza delle informazioni relative al FM;

Incremento dell’efficienza del lavoro, in termini di velocità, per accedere ai dati e localizzare gli ele- menti.

Tuttavia ci sono alcuni ostacoli che limitano lo sfruttamento del BIM nel FM, come ad esempio:

Una mancanza di ruoli chiari e responsabilità.

La mancanza di casi studio sull’applicazione del BIM al FM.

Con questo lavoro si è voluto contribuire a crearne uno con la volontà di dimostrare la validità dell’appli- cazione del BIM al FM.

I risultati di questo caso studio dimostrano, tramite un esempio pratico, come il BIM possa portare ben- efici per l’efficienza del flusso di lavoro, dei processi, e nell’accuratezza delle informazioni affidate alle componenti del progetto. Inoltre, nella mentalità procedurale e culturale nel settore dell’edilizia i re- sponsabili del Facility Management, solitamente, sono chiamati in causa solo nelle ultimissime fasi della

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progettazione. Grazie alla metodologia BIM e all’interoperabilità tra software il passaggio dall’esportazi- one del modello dell’edificio alla computazione dei costi di gestione è estremamente veloce; in questo modo la figura del Facility Manager diventa centrale perchè in grado di valutare giorno dopo giorno con estrema rapidità i costi derivanti dalla gestione dell’opera e quindi di imporre immediate modifiche al pro- getto stesso. In questo settore in cui i costi di gestione sono di gran lunga superiori agli importi destinati alla costruzione, la progettazione BIM oriented risulta quindi essere un valore aggiunto sia in termini di economicità che di sostenibilità.

Per concludere, Il futuro dell’architettura e delle costruzioni è digitale; il BIM è il futuro nella proget- tazione e nel facility management a lungo termine; è un processo trainato dalla tecnologia e guidato da politiche decise dai governi; il BIM sta portando un cambiamento in tutti i settori, ma c’è ancora molta confusione su cosa esattamente è e su come dovrebbe essere utilizzato e concretizzato. Il Building Infor- mation Modelling è un modello digitale che aiuta tutti a capire l’edilizia; tuttavia è una nuova tecnologia in un settore tipicamente lento ad adottare cambiamenti. Il BIM è in continua crescita e sta svolgendo un ruolo cruciale nella redazione di documentazione edilizia.

L’uso del BIM diventerà ancora più marcato di quanto non sia nei progetti attuali, poiché la tecnologia e le varie applicazioni hardware, software e cloud si stanno sviluppando verso una maggiore capacità di gestire una quantità di informazioni in crescita e sempre più dettagliate, favorendo così la condivisione di lavori.

In conclusione si vuole sottolineare l’importanza della ricerca sperimentale e della formazione per com- prendere al meglio l’uso di questa tecnologia. Essendo il B.I.M. ormai una realtà e un sistema di pro- gettazione solido e concreto in numerosi stati esteri, in un futuro prossimo, anche in Italia, diventerà lo strumento principale di progettazione nel settore dell’architettura e delle costruzioni. Non essere in

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possesso di queste conoscenze comporterà una fuoriuscita dal mercato degli studi di professionali che adotteranno ancora una progettazione di tipo tradizionale.

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