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3.3 Risultati Nel periodo compreso tra Aprile 2016 e Settembre 2017 cinque soggetti sono stati trattati chirurgicamente con la procedura Canine Unicompartimental Elbow, qui vi verranno presentati singolarmente.

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3.3 Risultati

Nel periodo compreso tra Aprile 2016 e Settembre 2017 cinque soggetti sono stati trattati chirurgicamente con la procedura Canine Unicompartimental Elbow, qui vi verranno presentati singolarmente.

Sebastian

Diagnosi

Sebastian è un Pastore Abruzzese di 3 anni, maschio castrato con un peso di 35 Kg.

All’esame dell’andatura presentava zoppia anteriore bilaterale di III grado a sinistra e III grado a destra.

All’esame clinico manifestava discomfort ai movimenti di flesso-estensione di entrambe le articolazioni del gomito, crepitio articolare ed effusione articolare del gomito destro. Presentava inoltre un ROM articolare ridotto rispetto al normale range di un gomito sano, rispettivamente 50-150 a sinistra e 60-140 a destra.

L’esame radiografico del gomito destro evidenziava una sostanziosa tumefazione dei tessuti molli periarticolari in assenza però di versamento periarticolare.

Nella proiezione medio-laterale l’articolazione del gomito si presentava con un quadro di osteoartrosi avanzata, caratterizzato da osteofitosi, principalmente a livello della porzione dorsale del processo anconeo (unito correttamente) e della tuberosità olecranica. Era visibile sclerosi imponente dell’incisura semilunare dell’ulna ed un aumento dello spazio

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articolare omero-radio-ulnare indicativo di incongruenza articolare maggiore di 3 mm. Il processo coronoideo mediale dell’ulna presentava un profilo irregolare. Nella proiezione cranio-caudale oltre alla tumefazione dei tessuti molli periarticolari si riscontrava un grave quadro osteoartrosico cronico con alterazione della trama ossea lamellare e proliferazioni osteofitiche a carico della porzione mediale dell’epifisi distale dell’omero. Inoltre il processo coronoideo mediale dell’ulna si presentava gravemente alterato per le imponenti formazioni osteofitiche venute a formarvisi (>5mm). La rima articolare era notevolmente aumentata. Il comparto laterale del gomito appariva normale. Era inoltre presente una cisti ossea completa, visibile come una zona completamente radiotrasparente di forma simil circolare adiacente alla fossa olecranica (Fig. 3.12). Tale anomalia venne riscontrata anche nell’arto controlaterale.

Fig. 3.12: Proiezioni radiografiche pre-operatorie del gomito destro di Sebastian. A sinistra proiezione medio-laterale; a destra proiezione craniocaudale.

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In questo specifico caso venne anche eseguito un esame artroscopico del gomito destro che confermò l’ipotesi della sindrome del compartimento mediale, senza interessamento del comparto laterale.

L’esame radiografico del gomito sinistro evidenziava una situazione simile al controlaterale ma di minor gravità (Fig. 3.13). Nella proiezione medio-laterale l’articolazione del gomito presentava un quadro di osteoartrosi marcata, caratterizzato da osteofitosi, principalmente a livello della tuberosità olecranica con osteofiti >5mm. Il processo anconeo risultava unito correttamente. Era visibile sclerosi dell’incisura semilunare meno imponente rispetto al gomito destro. La rima articolare presentava un aumento dello spazio articolare omero-radio ulnare con uno scalino maggiore di 2mm. Il processo coronoideo mediale dell’ulna

Fig. 3.13: Proiezioni radiografiche pre-operatorie del gomito sinistro di Sebastian. A sinistra proiezione medio-laterale; a destra proiezione craniocaudale.

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presentava un profilo irregolare e la sua estremità craniale era indistinta; lo stesso nella proiezione cranio-caudale. Il comparto laterale del gomito appariva normale.

Intervento

Sebastian è stato sottoposto a due interventi CUE, prima all’arto destro ed a distanza di 3 mesi all’arto sinistro; entrambi gli interventi sono stati effettuati utilizzando l’accesso mediale tramite osteotomia dell’epicondilo mediale dell’omero (Fig. 3.14).

Durante il post-operatorio di entrambi gli interventi non si sono verificate complicazioni di nessun tipo. La vite a compressione nel gomito destro è stata rimossa dopo 3 mesi in concomitanza dell’intervento al gomito controlaterale.

Controllo

Oggi Sebastian presenta una zoppia di grado I bilaterale ma non prova più alcun discomfort alle manipolazioni dell’articolazione.

Il ROM del gomito destro è aumentato a 40° in flessione e 145° in estensione.

Il ROM del gomito sinistro è aumentato a 45° in flessione e 155° in estensione.

L’esame radiografico di controllo del gomito destro mostra la scomparsa della tumefazione dei tessuti molli periarticolari. Nella proiezione medio-laterale si può osservare come le produzioni osteofitiche sulla superficie dorsale del processo anconeo e sulla sommità dell’olecrano siano rimaste inalterate. L’incisura semilunare dell’ulna presenta ancora sclerosi. Entrambe le protesi si presentano nella loro posizione corretta e

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risultano perfettamente integrate. A livello del capitello radiale possiamo osservare la formazione di un nuovo osteofita e la presenza di un frammento derivante probabilmente dalla rimozione della vite a compressione sull’epicondilo.

Fig. 3.14: Radiografie post-operatorie gomito dx (in alto), gomito sx (in basso). A sinistra proiezioni medio-laterali; a destra proiezioni craniocaudali.

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Nella proiezione cranio-caudale si può osservare il corretto posizionamento degli impianti, perfettamente integrati. Questa proiezione ci consente di apprezzare una piccola produzione osteofitica a carico del capitello radiale e la presenza di alcuni frammenti ossei dovuti alla rimozione della vite compressiva dalla sua sede sull’epicondilo mediale dell’omero. Il comparto laterale del gomito durante questi 8 mesi si è mantenuto inalterato così come non c’è stato peggioramento evidente a livello del comparto mediale del gomito (Fig. 3.15).

Fig. 3.15: Esame radiografico di controllo del gomito destro post 8 mesi. A sinistra proiezione medio-laterale; a destra proiezione craniocaudale.

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Nella proiezione medio-laterale di controllo del gomito sinistro, eseguita dopo 5 mesi, si può osservare come le produzioni osteofitiche sulla tuberosità olecranica siano rimaste inalterate (Fig. 3.16). L’incisura semilunare dell’ulna presenta ancora sclerosi. Entrambe le protesi si presentano nella loro posizione corretta e perfettamente integrate. La vite compressiva appare ben angolata ed integrata nell’osso. A livello del capitello radiale possiamo osservare la formazione di un piccolo osteofita.

Nella proiezione cranio-caudale si può osservare il corretto posizionamento degli impianti, perfettamente integrati, e della vite a

Fig. 3.16: Esame radiografico di controllo gomito sx post 5 mesi. A sinistra proiezione medio-laterale; a destra proiezione craniocaudale.

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compressione sull’epicondilo. Intorno alla vite non si osserva riassorbimento osseo. E’ presente un piccolo osteofita neoformato sul margine inferiore dell’epicondilo mediale dell’omero. Il comparto laterale del gomito durante questi 5 mesi si è mantenuto inalterato così come non c’è stato peggioramento evidente a livello del comparto mediale del gomito.

Bonnie

Diagnosi

Bonnie è un San Bernardo a pelo corto di 3 anni, femmina con un peso di 60 Kg.

All’esame dell’andatura presentava zoppia anteriore di terzo grado all’arto sinistro. All’esame clinico manifestava discomfort ai movimenti di flesso-estensione del gomito sinistro, crepitio articolare e tumefazione articolare. Presentava inoltre un ROM articolare ridotto rispetto al normale range di un gomito sano con 87° in flessione e 130° in estensione. Il gomito destro invece si presentava nella norma.

L’esame radiografico del gomito destro era nella norma.

L’esame radiografico del gomito sinistro mostrava invece un’evidente tumefazione dei tessuti molli periarticolari con assenza di versamento periarticolare (Fig. 3.17). Nella proiezione medio-laterale l’articolazione del gomito si presentava con un quadro di osteoartrosi avanzata, caratterizzato da osteofitosi a livello dell’epifisi distale dell’omero, a livello della porzione dorsale del processo anconeo (che risultava unito) e della porzione anteriore del capitello radiale. Era visibile sclerosi

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dell’incisura semilunare dell’ulna. Il processo coronoideo mediale dell’ulna presentava un profilo irregolare, con perdita di dettaglio della sua estremità craniale (era stata eseguita, quando Bonnie aveva 7 mesi, una coronoidectomia subtotale in artroscopia presso la stessa struttura). Nella proiezione cranio-caudale oltre alla tumefazione dei tessuti molli periarticolari si riscontrava un grave quadro osteoartrosico cronico con alterazione della trama ossea lamellare e proliferazioni osteofitiche (>5mm) a carico dell’epicondilo mediale dell’omero, del capitello radiale e del processo coronoideo mediale dell’ulna.

Il comparto laterale del gomito appariva normale salvo per la presenza dell’entesiofita sulla porzione laterale del capitello radiale (Fig. 3.17).

Fig. 3.17: Proiezioni radiografiche pre-operatorie del gomito sinistro di Bonnie. A sinistra proiezione medio-laterale; a destra proiezione craniocaudale.

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Intervento

Bonnie è stata sottoposta all’intervento CUE al gomito sinistro, l’intervento è stato eseguito utilizzando l’accesso mediale tramite osteotomia dell’epicondilo mediale dell’omero (Fig. 3.18)

Durante il post-operatorio non si sono verificate complicazioni di nessun tipo.

Controllo

Oggi Bonnie presenta una zoppia di grado I all’arto anteriore sinistro ma non prova più alcun discomfort alle manipolazioni dell’articolazione. Il ROM del gomito sinistro è aumentato a 58° in flessione e 130° in estensione.

Fig. 3.18: Radiografie post-operatorie gomito sinistro Bonnie. A sinistra proiezione medio-laterale; a destra proiezione craniocaudale.

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L’ultimo esame radiografico di controllo è stato eseguito 7 mesi e mezzo dopo l’intervento al gomito sinistro.

L’esame radiografico di controllo mostra la scomparsa della tumefazione dei tessuti molli periarticolari (Fig. 3.19). Nella proiezione medio-laterale si può osservare come le produzioni osteofitiche a livello dell’epifisi distale dell’omero, della porzione dorsale del processo anconeo e della porzione anteriore del capitello radiale siano rimaste inalterate. L’incisura semilunare dell’ulna presenta ancora sclerosi. Entrambe le protesi si presentano nella loro posizione corretta e perfettamente integrate.

Nella proiezione cranio-caudale si può osservare il corretto posizionamento degli impianti, perfettamente integrati e della vite a compressione sull’epicondilo. Intorno alla vite non si osserva

Fig. 3.19: Esame radiografico di controllo gomito sx Bonnie post 7,5 mesi. A sinistra proiezione medio-laterale; a destra proiezione craniocaudale.

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riassorbimento osseo. Il comparto laterale del gomito durante questi 7 mesi e mezzo si è mantenuto pressoché inalterato; a livello del comparto mediale del gomito si riscontra l’aumento di dimensioni dell’osteofita presente sull’epicondilo mediale dell’omero ma la superficie articolare fornita dalle due emiprotesi consente il corretto utilizzo dell’arto.

Isotta

Diagnosi

Isotta è un Labrador di 5 anni, femmina con un peso di 20 Kg.

All’esame dell’andatura presentava zoppia anteriore di II grado all’arto destro. All’esame clinico manifestava discomfort ai movimenti di flesso-estensione del gomito interessato e crepitio articolare.

Presentava inoltre un ROM articolare ridotto rispetto al normale range di un gomito sano.

L’esame radiografico del gomito destro non evidenziava tumefazione dei tessuti molli periarticolari. Nella proiezione medio-laterale l’articolazione del gomito si presentava con un quadro di osteoartrosi avanzata, caratterizzato da osteofitosi, principalmente a livello della porzione dorsale del processo anconeo (unito correttamente), della tuberosità olecranica, dell’epifisi distale dell’omero e del capitello radiale. Era visibile sclerosi imponente dell’incisura semilunare dell’ulna. Il processo coronoideo mediale dell’ulna presentava un profilo irregolare, con perdita di dettaglio della sua estremità craniale. Nella proiezione cranio-caudale si riscontrava un grave quadro osteoartrosico cronico con alterazione della trama ossea lamellare e proliferazioni

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osteofitiche a carico della porzione mediale, laterale dell’epifisi distale dell’omero e del capitello radiale. Inoltre il processo coronoideo mediale dell’ulna si presentava gravemente alterato per le imponenti formazioni osteofitiche venute a formarvisi (>5mm) (Fig. 3.20).

Intervento

Isotta è stata sottoposta all’intervento CUE al gomito destro, l’intervento è stato effettuato utilizzando l’accesso mediale tramite osteotomia dell’epicondilo mediale dell’omero (Fig. 3.21).

Durante il post-operatorio non si sono verificate complicazioni di nessun tipo.

Fig. 3.20: Esame radiografico pre-operatorio gomito destro Isotta. A sinistra proiezione medio-laterale; a destra proiezione craniocaudale.

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Controllo

Oggi Isotta presenta una zoppia di grado I all’arto anteriore destro ma non prova più alcun discomfort alle manipolazioni dell’articolazione. L’ultimo esame radiografico di controllo è stato eseguito 3 mesi e mezzo dopo l’intervento al gomito.

L’esame radiografico di controllo mostra nella proiezione medio-laterale come le produzioni osteofitiche a livello dell’epifisi distale dell’omero, della porzione dorsale del processo anconeo, della tuberosità olecranica e del capitello radiale siano rimaste inalterate. L’incisura semilunare dell’ulna presenta ancora sclerosi. Entrambe le protesi si presentano nella loro posizione corretta e perfettamente integrate.

Nella proiezione cranio-caudale si può osservare il corretto posizionamento degli impianti, perfettamente integrati e della vite a compressione sull’epicondilo. Intorno alla vite non si osserva

Fig. 3.21: Esame radiografico post-operatorio gomito destro Isotta. A sinistra proiezione medio-laterale; a destra proiezione craniocaudale.

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riassorbimento osseo. Il comparto laterale del gomito durante questi 3 mesi e mezzo si è mantenuto pressoché inalterato; a livello del comparto mediale del gomito si nota che gli osteofiti, rimossi con un courettage chirurgico in sede operatoria, non si sono riformati (Fig. 3.22).

Malik

Diagnosi

Malik è un Setter Inglese di 9 anni, maschio con un peso di 24 Kg.

All’ esame dell’andatura presentava zoppia anteriore di secondo grado all’arto sinistro. All’esame clinico manifestava discomfort ai movimenti di flesso-estensione del gomito sinistro e crepitio articolare. Presentava

Fig. 3.22: Controllo radiografico post-operatorio gomito destro Isotta post 3,5 mesi. A sinistra proiezione medio-laterale; a destra proiezione craniocaudale.

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inoltre un ROM articolare ridotto rispetto al normale range di un gomito sano, con 55° in flessione e 120° in estensione.

L’esame radiografico del gomito sinistro non evidenziava tumefazione dei tessuti molli periarticolari. Nella proiezione medio-laterale l’articolazione del gomito si presentava con un quadro di osteoartrosi avanzata, caratterizzato da osteofitosi, principalmente a livello della porzione dorsale del processo anconeo (unito correttamente), dell’epifisi distale dell’omero e del capitello radiale. Era visibile sclerosi imponente dell’incisura semilunare dell’ulna. Il processo coronoideo mediale dell’ulna presentava un profilo irregolare. Nella proiezione cranio-caudale si riscontrava un grave quadro osteoartrosico cronico con alterazione della trama ossea lamellare e proliferazioni osteofitiche a carico della porzione mediale, laterale dell’epifisi distale dell’omero e del capitello radiale. Inoltre il processo coronoideo mediale dell’ulna si presentava frammentato. (Fig. 3.23).

Intervento

Malik è stato sottoposto all’intervento CUE al gomito sinistro, l’intervento è stato effettuato utilizzando l’accesso caudale tramite osteotomia parziale del tubercolo olecranico (Fig. 3.23).

Durante il post-operatorio non si sono verificate complicazioni di nessun tipo.

Controllo

Oggi Malik presenta una zoppia di grado I all’arto anteriore sinistro ma non prova più alcun discomfort alle manipolazioni dell’articolazione.

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Il ROM del gomito sinistro è aumentato a 50° in flessione e 130° in estensione.

L’ultimo esame radiografico di controllo è stato eseguito 3 mesi e mezzo dopo l’intervento al gomito.

Fig. 3.23: Esami radiografici pre (in alto) e post-operatori (in basso) gomito sinistro Malik. A sinistra proiezioni medio-laterali; a destra proiezioni craniocaudali.

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L’esame radiografico di controllo mostra nella proiezione medio-laterale come le produzioni osteofitiche a livello dell’epifisi distale dell’omero, della porzione dorsale del processo anconeo e del capitello radiale siano rimaste inalterate. Si può apprezzare una nuova proliferazione periostale sulla superficie caudale del tubercolo olecranico, dovuta all’accesso chirurgico. L’incisura semilunare dell’ulna presenta ancora sclerosi. Entrambe le protesi si presentano nella loro posizione corretta e perfettamente integrate.

Nella proiezione cranio-caudale si può osservare il corretto posizionamento degli impianti e la loro perfetta integrazione con l’osso. Il comparto laterale del gomito durante questi 3 mesi e mezzo si è mantenuto pressoché inalterato così come non c’è stato peggioramento evidente a livello del comparto mediale del gomito (Fig. 3.24).

Fig. 3.24: Esame radiografico di controllo post 3,5 mesi gomito sinistro Malik. A sinistra proiezione medio-laterale; a destra proiezione craniocaudale.

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