• Non ci sono risultati.

5.1 - ANNO 20025.1.1 - Germogliamento (anno 2002) 5 - RISULTATI

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "5.1 - ANNO 20025.1.1 - Germogliamento (anno 2002) 5 - RISULTATI"

Copied!
34
0
0

Testo completo

(1)

5 - RISULTATI

5.1 - ANNO 2002

5.1.1 - Germogliamento (anno 2002)

Le osservazioni sui dati ottenuti dal rilievo del 7 maggio 2002, sulle oltre 200 piante della prova, mettono in evidenza che il numero di germogli presenti sulle viti è superiore a quello delle gemme lasciate con la potatura invernale.

Infatti con quest’ultima operazione colturale erano state lasciate dalle 10 alle 12 gemme per ceppo, mentre, al momento del rilievo del 7 Maggio, il numero di germogli presenti era in media pari a 15 (Tab. 1).

Tab.1 – Effetto del portinnesto sulla schiusura delle gemme.

Clone Port. n° gemme schiuse d.s. n° gemme non schiuse % schiusura d.s.

639 420 A 15,3 2 0,3 98,3 3,1 640 420 A 13,8 3,2 1,4 91,1 7,1 766 420 A 15,5 3,6 0,3 98 4,8 795 420 A 13,4 2,6 0,2 98,6 3,1 CAPVS 12 420 A 14,6 3,2 0,3 98,1 4,2 CAPVS 3 420 A 14,6 3,5 0,4 96,8 5,1 VCR 1 420 A 13,1 3,7 1,3 90,7 9,8 Media 420 A 14,3 3,2 0,6 96 6,4 639 1103P 15,5 3,8 1,3 92,5 5,9 640 1103P 13,6 3 0,5 96,3 5,2 766 1103P 16,6 2,2 1,5 91,9 6,1 795 1103P 17,5 3,2 1,8 90,4 5,3 CAPVS 12 1103P 14,3 2,7 1,4 90,5 6,2 CAPVS 3 1103P 18,5 3 0,8 95,8 5,5 VCR 1 1103P 13,2 1,5 1,6 90,2 10,1

(2)

Vi è tuttavia una forte interazione tra cloni e portinnesto, tanto è vero che si hanno da 17 a 18 gemme per ceppo sui cloni 795, CAPVS 3 e 766 innestati su 1103, ma non sui loro omologhi innestati su 420 A. Anzi il 795 ed il VCR 1 su 420 A sono i cloni che presentano il minor numero di gemme schiuse(meno di 14 per ceppo) (Tab. 1).

Considerando i cloni, indipendentemente dal portinnesto, quelli che presentano il minor numero di gemme schiuse per pianta sono il 640 ed il VCR 1 (Tab. 2).

Tab. 2 – Confronto tra cloni sul n°gemme schiuse, non schiuse e % di schiusura (n° gemme schiuse x 100/n° gemme tot).

Clone n° gemme schiuse d.s.

n° gemme

non schiuse % schiusura d.s.

639 15,36 2,9 0,71 95,80 5,3 640 13,69 3 0,97 93,67 6,6 766 15,96 3,1 0,82 95,35 6,1 795 15,18 3,5 0,89 95,08 5,8 CAPVS 12 14,48 2,9 0,78 94,70 6,3 CAPVS 3 16,19 3,8 0,59 96,37 5,2 VCR 1 13,13 2,8 1,47 90,49 9,8 Media 14,81 3,3 0,9 94,42 6,8

La percentuale di schiusura delle gemme non presenta una grande differenza tra i diversi cloni e portinnesti.

Essa è chiaramente più elevata nelle piante innestate sul portinnesto 420 A. ed anche in questo caso sembra esservi una certa interazione clone-portinnesto, come si è visto per il numero di gemme schiuse.

(3)

Analizzando il comportamento dei cloni, indipendentemente dalla loro interazione con il portinnesto, non si notano grosse differenze tra di loro in merito alla percentuale di schiusura delle gemme.

Unica eccezione è fornita dal VCR 1 che, pur potendo contare su di uno dei più bassi numeri di gemme totali per ceppo, è anche quello che presenta il più basso numero di gemme schiuse e quindi la più bassa percentuale di schiusura.

(4)

5.1.2 – Fertilità reale delle gemme basali (anno 2002)

Il numero dei grappoli in rapporto alle gemme totali (fertilità reale) è risultato estremamente basso, nel 2002, su tutte le piante del vigneto (Tab. 3a), mettendo quindi in evidenza l’influenza negativa dovuta alla presenza di un buon numero di germogli sterili.

Il numero dei grappoli è infatti in tutte le combinazioni inferiore al numero delle gemme schiuse ed anzi su alcune piante vi sono solo 2 o 3 grappoli.

Tab. 3a - Effetto del portinnesto sulla fertilità reale (n° grappoli / n° gemme totali).

Clone Port. n° grappoli d.s. n° gemme totali d.s. Fertilità reale (n.gr/n.g.t) d.s. 639 420 A 10,6 3,7 15,5 1,9 0,68 0,2 640 420 A 10,3 4 15,19 3,78 0,7 0,27 766 420 A 12,3 3,7 15,81 3,56 0,78 0,17 795 420 A 10,5 3,3 13,63 2,53 0,8 0,28 CAPVS 12 420 A 10,5 5,4 14,87 3,02 0,7 0,26 CAPVS 3 420 A 9,8 4,1 15,06 3,26 0,68 0,32 VCR 1 420 A 8,7 4,6 14,4 3,89 0,6 0,27 Media 420 A 10,4 4 14,93 3,18 0,71 0,26 639 1103P 10,3 2,9 16,83 4,3 0,62 0,18 640 1103P 8,6 3,5 14,13 2,85 0,62 0,26 766 1103P 9,6 2,4 18,08 2,27 0,53 0,11 795 1103P 9,7 3,2 19,33 3,11 0,52 0,21 CAPVS 12 1103P 7,6 4,7 15,75 2,26 0,47 0,25 CAPVS 3 1103P 8,5 4 19,27 2,97 0,47 0,26 VCR 1 1103P 9,5 5,5 14,8 2,43 0,67 0,41 Media 1103 P 9,1 4 16,67 3,46 0,56 0,27

(5)

In generale il minor numero di grappoli si è avuto sulle viti innestate su 1103 Paulsen; tra queste quelle ottenute dai cloni CAPVS 12 e CAPVS 3 hanno la fertilità reale più bassa ,0,47 n.gr/n.g.tot, mentre il VCR 1 il valore più alto ( 0,67 n.gr/n.g.tot).

Dei cloni innestati su 420 quello con la fertilità reale più alta è il 795 con una percentuale di 0,80, mentre il clone VCR 1 è quello con il valore più basso, 0,60 %.

Considerando i cloni, indipendentemente dai portinnesti (Tab. 3 b), quello più dotato di grappoli per germoglio è il 795, seguito dal 766 e dal 640.

Tab. 3b - Confronto tra cloni sulla fertilità (n° grappoli / n° gemme schiuse).

Clone n°grappoli d.s. n. gemme

totali d.s. Fertilità reale (n.gr/n.g.t) d.s. 639 10,5 3,3 16,07 3,16 0,65 0,18 640 9,4 3,8 14,66 3,34 0,66 0,26 766 11,1 3,4 16,79 3,24 0,67 0,19 795 10,1 3,2 16,07 3,97 0,68 0,28 CAPVS 12 9,2 5,2 15,26 2,70 0,60 0,27 CAPVS 3 9,3 4 16,78 3,73 0,59 0,31 VCR 1 9,1 5 14,60 3,19 0,63 0,34 MEDIA 9,8 4,1 15,71 3,41 0,64 0,26

(6)

5.1.3 - Evoluzione della maturazione dell’uva e relative

analisi (anno 2002).

Il monitoraggio dell’evoluzione della maturazione dell’uva è iniziato il 30 Agosto e terminato il 11 Settembre.

a) Peso : durante questo periodo il peso medio degli acini è cresciuto di circa il 13%, vale a dire un po’ più dell’1% per giorno (Tab.4).

Gli acini delle viti innestate su 1103 Paulsen, al 30 Agosto, risultano leggermente più grossi di quelli innestati su 420 A ;

Questa differenza si è mantenuta fino all’ 11 Settembre, anche se non in misura statisticamente significativa. Tale tendenza appare chiara in tutti cloni, fatta eccezione per il 640, 766, CAPVS 3 innestati su 420 A, che nell’ultimo rilievo, superano i corrispettivi innestati su 1103 P.

Questo fatto potrebbe far pensare più ad un problema di campionamento che ad una maggiore ripresa di crescita, negli ultimi cinque giorni, delle viti innestate sul 420 A portinnesto.

(7)

Tab. 4 – Effetto del portinnesto sul peso medio (g) di 100 acini

Clone Portinnesto30-Ago-‘02 06-Set- ‘02 11-Set-‘02

639 420 A 255,4 286 289,6 640 420 A 268,9 277,7 333,7 766 420 A 253,3 273,6 306,7 795 420 A 288,7 304,6 312,1 CAPVS 12 420 A 283,8 312,6 301,2 CAPVS 3 420 A 308,3 304,5 346,5 VCR1 420 A 233 241 246,9 Media 420 A 270,2 285,7 305,2 d.s. 25,4 24,65 32,2 639 1103 P 271 301,2 314,3 640 1103 P 285,3 318,2 305,1 766 1103 P 289,1 290,5 297,1 795 1103 P 274,8 297,3 339,2 CAPVS 12 1103 P 290,4 318,5 315,1 CAPVS 3 1103 P 268,8 299,9 322 VCR1 1103 P 221,8 248 262,3 Media 1103 P 271,6 296,2 307,9 d.s. 23,6 23,7 24

Considerando i cloni indipendentemente dai portinnesti (Tab.5), gli acini più grossi, all’ 11 settembre 2002, sono forniti dal CAPVS 3, seguito dal 795, mentre significativamente inferiori sono i pesi degli acini del clone VCR 1 che mediamente pesano, alla stessa data, 254,6 grammi, vale a dire 71 grammi meno di quelli del clone 795.

Anche in questo caso non si può tuttavia affermare che eventuali errori di campionamento non abbiano portato a sottostimare il peso degli acini del clone CAPVS 12 , che all’ 11 Settembre ha un valore inferiore rispetto a 5 giorni prima(Tab. 5).

(8)

Tab. 5 – Evoluzione del peso medio (g) di 100 acini dal 30 Agosto all’11 Settembre.

Confronto tra cloni.

Cloni 30-Ago-02 06-Set-02 11-Set-02

639 263,2 293,6 301,9 640 277,1 297,9 319,4 766 271,2 282,1 301,9 795 281,7 300,9 325,6 CAPVS 12 287,1 315,6 308,1 CAPVS 3 288,5 302,2 334,2 VCR1 227,4 244,5 254,6 Media 270,9 291 306,5

b) Grado rifrattometrico del mosto: osservando l’evoluzione del grado rifrattometrico nei campioni raccolti tra il 30 agosto ed il 11 Settembre si rileva che, in linea generale, il Vermentino, nel periodo sopra indicato, ha fatto registrare un aumento del grado zuccherino del mosto di circa il 10% (Tab. 6).

L’incremento maggiore si ha durante i primi sei giorni del mese, mentre nei sei giorni successivi l’incremento diminuisce, a dimostrazione che la maturazione era ormai prossima (Fig. 1).

Le viti innestate su 1103 Paulsen hanno, negli 11 giorni di campionamento, un incremento superiore rispetto a quelle innestate su 420 A; anche queste ultime mostrano una minore riduzione dell’accumulo di zuccheri negli ultimi 5 giorni.

(9)

Tab. 6 – Evoluzione del grado rifrattometrico in campioni raccolti dal 30 Agosto al 11 Settembre 2002.

Portinnesto Clone Gradi Brix Gradi Brix Gradi Brix 30-Ago-‘02 06-Set-‘02 11-Set-‘02 d.s.

420 A 639 19,9 19,7 21,55 2,76 420 A 640 18,7 20,6 21,12 1,4 420 A 766 18,8 20,3 20,45 0,86 420 A 795 19 20,6 21,46 1,29 420 A CAPVS 12 19 18,4 20,06 1,16 420 A CAPVS 3 20 21,4 20,79 2,79 420 A VCR1 18,6 19,8 19,98 1,1 Media 420A 19,14 20,11 20,77 1,62 1103 P 639 18,6 21,1 20,65 d.n.s. 1103 P 640 18,6 19,4 21,11 1,3 1103 P 766 19,9 20,1 20,65 d.n.s. 1103 P 795 19,3 20,8 21,25 d.n.s. 1103 P CAPVS 12 17,4 19,8 19,25 d.n.s. 1103 P CAPVS 3 19,5 20,4 21,35 d.n.s. 1103 P VCR1 18,1 19,8 20,69 1,89 Media 1103P 18,77 20,2 20,71 1,6

Fig.1 - Incremento percentuale dei gradi Brix nei campioni raccolti tra il 30 Agosto ed il 11 Settembre 2002.

94 96 98 100 102 104 106 108 110 112 In cr em en to % . 30/8 30/8 - 6/09 6/09 - 12/9 30/8-11/9 Intervalli di campionamento

Incremento gradi Brix

420 A 1103 P

(10)

Le viti innestate su 1103 Paulsen, in effetti, 11 giorni prima della vendemmia presentano un livello inferiore di zuccheri (Tab. 6), per raggiungere, poi, quasi lo stesso livello delle viti innestate su 420 A al momento della vendemmia.

In linea di massima molti cloni seguono lo stesso trend, soltanto il 639 ed il CAPVS 12 su 1103 Paulsen al termine del percorso non raggiungono i livelli zuccherini delle tesi innestate su 420 A.

Comparando i diversi cloni, indipendentemente dal portinnesto (Tab. 7), si possono mettere in evidenza tre gruppi: quello dei cloni che raggiungono i più alti livelli di zuccheri (766, 640, 639, CAPVS 3), quello dei cloni che raggiungono un livello intermedio, ma di poco inferiore (766, VCR 1) ed infine il CAPVS 12 che si mantiene ad un livello sempre significativamente inferiore rispetto a tutti gli altri.

Tab. 7 – Evoluzione del grado rifrattometrico nei cloni di Vermentino dal 30 Agosto alla vendemmia.

Clone 30-Ago 06-Set 11-Set

639 19,25 20,4 21,1 640 18,65 20 21,12 766 19,35 20,2 20,55 795 19,15 20,7 21,36 CAPVS 12 18,2 19,1 19,66 CAPVS 3 19,75 20,9 21,07 VCR1 18,35 19,8 20,34 Media 18,96 20,16 20,74

c) Acidità titolabile: l’evoluzione dell’acidità titolabile ha naturalmente una tendenza inversa rispetto a quanto osservato per gli zuccheri: essa infatti diminuisce progressivamente dal 30 agosto al 11 settembre (Tab. 8 e 9)

(11)

La diminuzione dell’acidità titolabile segue un andamento identico in entrambe i portinnesti, anche se alla fine le viti innestate su 1103 Paulsen hanno un valore di acidità pari a 5,5 grammi di acido tartarico per litro di mosto, di poco inferiore a valore espresso dalle viti su 420 A (5,8 g/l).

Si rimarcano leggere differenze nell’interazione cloni/portinnesti, ma sono sicuramente non significative statisticamente.

Il clone con l’acidità titolabile più bassa (5,22 g/l) è il CAPVS 12 innestato su 1103 P, mentre quello con il valore più alto è il 766 su 420 A.

Tab. 8 – Evoluzione dell’acidità nei campioni di uve prelevati dal 30 Agosto al 11 Settembre.

Port. Clone ml NaOH Acidità titolabile 30-Ago 06-Set 11-Set 30-Ago 06-Set 11-Set 420 A 639 9,06 8,44 7,55 6,81 6,35 5,68 420 A 640 9,98 8 7,62 7,5 6,02 5,73 420 A 766 10,85 8,49 8,22 8,16 6,38 6,18 420 A 795 8,69 7,54 6,94 6,53 5,67 5,22 420 A CAPVS 12 8,14 8,33 7,43 6,12 6,26 5,59 420 A CAPVS 3 8,13 7,92 8,02 6,11 5,95 6,03 420 A VCR1 9,88 8,25 8,17 7,43 6,2 6,14 Media 420 A 9,25 8,14 7,71 6,95 6,12 5,8 1103 P 639 9,28 8,19 7,24 6,98 6,16 5,44 1103 P 640 9,58 9,01 7,45 7,2 6,77 5,6 1103 P 766 8,25 8,26 7,27 6,2 6,21 5,47 1103 P 795 9,22 7,41 7,02 6,93 5,57 5,28 1103 P CAPVS 12 9,61 8,5 8,04 7,23 6,39 6,05 1103 P CAPVS 3 8,47 7,04 6,56 6,37 5,29 4,93 1103 P VCR1 10,01 8,65 7,56 7,53 6,5 5,68 Media 1103 P 9,2 8,15 7,31 6,92 6,13 5,5

(12)

Confrontando i cloni, indipendentemente dai portinnesti (Tab.9), si notano poche differenze, se non forse una minore acidità nel clone corso 795.

Tab. 9 – Evoluzione dell’acidità nei campioni dei 7 cloni nell’intervallo 30 Agosto-11 Settembre.

Clone ml NaOH Acidità titolabile 30-Ago 06-Set 11-Set 30-Ago 06-Set 11-Set 639 9,17 8,32 7,39 6,89 6,26 5,56 640 9,78 8,51 7,53 7,35 6,4 5,66 766 9,55 8,38 7,75 7,18 6,3 5,83 795 8,96 7,48 6,98 6,74 5,62 5,25 CAPVS 12 8,88 8,42 7,74 6,68 6,33 5,82 CAPVS 3 8,3 7,48 7,29 6,24 5,62 5,48 VCR1 9,95 8,45 7,87 7,48 6,35 5,92 Media 9,23 8,15 7,51 6,94 6,13 5,65

In modo analogo non si rilevano differenze significative né tra i portinnesti, né tra i cloni, relativamente alla evoluzione del pH, come risulta dalle tabelle 10 e 11.

Tab. 10 – Variazioni del pH nel mosto dei 7 cloni

Cloni 30-Ago 06-Set 11-Set

639 3,2 3,31 3,3 640 3,18 3,27 3,28 766 3,19 3,28 3,25 795 3,18 3,3 3,29 CAPVS 12 3,17 3,24 3,25 CAPVS 3 3,27 3,34 3,31 VCR1 3,17 3,3 3,25 Media 3,19 3,29 3,27

(13)

Tab. 11 – Evoluzione del pH nei campioni prelevati nell’intervallo 30

Agosto-11 Settembre

Clone Portinnesto 30 Ago. 6 Sett. 11 Sett.

639A 420 A 3,18 3,28 3,27 640 A 420 A 3,14 3,3 3,26 766A 420 A 3,1 3,24 3,23 795A 420 A 3,19 3,27 3,3 CAPVS12A 420 A 3,14 3,24 3,26 CAPVS3A 420 A 3,25 3,3 3,24 VCR1 A 420 A 3,18 3,34 3,24 Media 420 A 3,17 3,28 3,26 639 P 1103P 3,21 3,34 3,33 640P 1103P 3,22 3,24 3,29 766 P 1103P 3,28 3,31 3,27 795 P 1103P 3,17 3,32 3,28 CAPVS 12P 1103P 3,2 3,24 3,24 CAPVS 3P 1103P 3,29 3,38 3,37 VCR1P 1103P 3,15 3,26 3,27 Media 1103P 3,22 3,3 3,29

(14)

5.1.4 - Vendemmia e relative analisi (2002)

La vendemmia del 2002 ha avuto luogo il 12 settembre.

La produzione è stata in generale piuttosto scarsa: con un po’ meno di 2 Kg di uva per vite, senza sostanziali differenze tra i portinnesti, salvo una leggera tendenza ad una maggiore fruttificazione nelle viti innestate su 420 A (Tab.12 e 13).

Anche le differenze tra i cloni si possono considerare per questo anno di scarso rilievo: solo il CAPVS 12 presenta una fruttificazione leggermente superiore agli altri cloni (non statisticamente significativa), in virtù, principalmente, di più alte prestazioni delle viti innestate su 420 A (Tab. 13).

Il clone VCR 1 invece è quello che presenta produzioni più basse di tutti, a causa anche delle minori dimensioni dei grappoli, indipendentemente dal portinnesto impiegato (Tab. 12).

Tab. 12 - Peso medio del grappolo (g), produzione (Kg/pianta), grado rifrattometrico Brix, rapporto tra grado rifrattometrico Brix e Acidità titolabile

delle uve dei differenti cloni al 12 Settembre 2002..

Clone Peso

grappolo (g)Kg uva /pianta

Gradi

Brix G.Brix /Ac. tit

639 187,51 1,96 B 21,1 ns 3,84 640 211,03 1,99 B 21,12 ns 3,83 766 176,7 1,91 B 20,55 ns 3,58 795 206 2,07 B 21,36 ns 4,18 CAPVS 12 249,11 2,24 B 19,66 ns 3,52 CAPVS 3 213,26 1,93 B 21,07 ns 3,87 VCR 1 83,8 0,77 A 20,34 ns 3,56 Media 190,6 1,85 20,74 3,76

A lettere diverse ( A – B) corrispondono valori statisticamente differenti tra loro

per P = 0,001.

(15)

Confrontando i cloni si nota che il 795 è quello che ha il più alto valore nel rapporto Gradi Brix / Ac. titolabile, 4,18, mentre il valore più basso è dato dal CAPVS 12,(3,52) (Tab 12).

Andando ad analizzare invece le interazioni tra cloni e portinnesti (Tab. 13), emerge che il CAPVS 12 innestato su 1103 P ha 3,18 come rapporto Gradi Brix / Ac. titolabile, risultando il più basso di tutte le combinazioni, mentre il CAPVS 3 su 1103 P è quello con il valore più alto con 4,33.

Tab. 13 - Produzione (Kg uva/pianta), grado rifrattometrico Brix, rapporto tra grado rifrattometrico e acidità totale delle uve delle differenti combinazioni di innesto al

12 Settembre 2002.

Clone Port. Kg uva /pianta P =0,001 Gradi

Brix Gr.Brix/Ac. tit

639 420 A 1,92 B 21,55 ns 3,8 640 420 A 2,13 B 21,13 ns 3,69 766 420 A 1,99 B 20,45 ns 3,31 795 420 A 1,99 B 21,46 ns 4,11 CAPVS 12 420 A 2,47 B 20,06 ns 3,59 CAPVS 3 420 A 1,76 B 20,79 ns 3,45 VCR 1 420 A 0,74 A 19,98 ns 3,25 Media 420 A 1,9 20,77 ns 3,58 639 1103 P 1,99 B 20,65 ns 3,79 640 1103 P 1,85 B 21,12 ns 3,77 766 1103 P 1,83 B 20,65 ns 3,78 795 1103 P 2,15 B 21,25 ns 4,03 CAPVS 12 1103 P 2 B 19,25 ns 3,18 CAPVS 3 1103 P 2,1 B 21,35 ns 4,33 VCR 1 1103 P 0,79 A 20,69 ns 3,64 Media 1103 P 1,8 20,71 ns 3,77

A lettere diverse ( A – B) corrispondono valori statisticamente differenti tra loro per P = 0,001

(16)

Infine dalla Tab. 13 si nota che la media dei gradi Brix dei cloni innestati sui due portinnesti esaminati sono quasi uguali, mentre il valore medio del rapporto Gradi Brix / Ac. titolabile è più basso in quelli innestati su 420 A, in conseguenza al più alto valore medio di acidità titolabile. Questo vuol dire che nella media i cloni innestati sul 1103 P alla vendemmia si presentavano più maturi di quelli sul 420 A.

(17)

5.2 – ANNO 2003

5.2.1 - Potatura invernale anno 2003

I dati ottenuti con l’asportazione del materiale di potatura invernale del 16 Gennaio 2003 (Tab. 14) mettono in evidenza una maggiore vigoria delle viti innestate su 1103 Paulsen, statisticamente significativa per P = 0,001.

Tale maggiore vigoria, anche se in varia misura, è costante in tutti i cloni.

Sulla base di questo parametro il clone più vigoroso è il 766, ma questa differenza, come tutte le altre, non è statisticamente significativa (Tab. 15).

Tab 14 – Materiale asportato (Kg legno/pianta) con la potatura invernale del 16 Gennaio 2003.

Clone Portinnesto Kg legno/pianta d.s.

639 420 A 0,94 0,43 640 420 A 0,77 0,35 766 420 A 1,01 0,37 795 420 A 1 0,28 CAPVS 12 420 A 0,88 0,46 CAPVS 3 420 A 0,98 0,36 VCR 1 420 A 0,99 0,35 Media 420 A 0,94 A 0,37 639 1103 P 1,33 0,54 640 1103 P 1,25 0,48 766 1103 P 1,5 0,42 795 1103 P 1,37 0,41 CAPVS 12 1103 P 1,33 0,41 CAPVS 3 1103 P 1,25 0,49 VCR 1 1103 P 1,29 0,53 Media 1103 P 1,32 B 0,45

(18)

Tab 15 – Materiale asportato (Kg/pianta) con la potatura invernale nel Gennaio 2003.Confronto tra i differenti cloni,

indipendentemente dai portinnesti.

Clone Kg legno/pianta d.s. 639 1,11 0,51 640 1,01 0,48 766 1,22 0,46 795 1,16 0,38 CAPVS 12 1,08 0,49 CAPVS 3 1,09 0,43 VCR 1 1,14 0,47 Media 1,11 0,37

(19)

5.2.2 – Evoluzione del germogliamento (anno 2003)

I rilievi effettuati in data 15 aprile 2003 mettono in evidenza che mediamente le gemme si trovano, in tale data, poco oltre lo stadio B (gemma cotonosa), secondo il metodo Baggiolini (Tab. 16).

Considerando in generale i diversi speroni del cordone risulta che, a tale data, solo le gemme sullo sperone n° 2 si trovano in leggero vantaggio rispetto alle altre, mentre le gemme dello sperone 6 sono in netto ritardo.

Le gemme degli altri speroni sono in uno stadio pressoché uguale tra loro.

Tab. 16 – Stadio fenologico medio delle gemme presenti sui 6 speroni del cordone speronato al 15 aprile 2003.

Sperone

1° 2° 3° 4° 5° 6° Media

Media 1,19 b 1,26 c 1,22 b 1,21 b 1,21 b 1,06 a 1,21 d.s. 0,43 0,44 0,42 0,41 0,38 0,17 0,21 A lettere uguali (a-b-c) corrispondono valori statisticamente uguali per P = 0,05

Considerando l’effetto dei due portinnesti (Tab. 17) è possibile mettere in evidenza un leggero anticipo (significativo per P = 0,05) delle viti innestate su 420 A, rispetto a quelle innestate su 1103 Paulsen.

(20)

Tab. 17 – Stadio fenologico medio nelle gemme delle diverse combinazioni di innesto al 15/04/’03

Clone Portinnesto Stadio fenologico d.s.

639 420 A 1,31 0,27 640 420 A 1,33 0,27 766 420 A 1,23 0,21 795 420 A 1,21 0,14 CAPVS 12 420 A 1,13 0,16 CAPVS 3 420 A 1,15 0,21 VCR 1 420 A 1,29 0,24 Media 420 A 1,236 a 0,23 639 1103 P 1,13 0,12 640 1103 P 1,31 0,22 766 1103 P 1,1 0,08 795 1103 P 1,19 0,18 CAPVS 12 1103 P 1,13 0,1 CAPVS 3 1103 P 1,13 0,19 VCR 1 1103 P 1,26 0,27 Media 1103 P 1,178 b 0,19 L.S.D. = 0,575

A lettere uguali (a-b-c) corrispondono valori statisticamente uguali per P = 0,05.

Sono statisticamente significative anche alcune differenze trovate tra i cloni (Tab. 18): i più tardivi sarebbero risultati i cloni CAPVS 12, CAPVS 3 e 766, i più precoci VCR 1 e 640. Gli altri si situano in posizione intermedia.

(21)

Tab. 18 – Stadio fenologico medio nei diversi cloni di Vermentino al 15 aprile 2003

Clone Stadio fenologico medio P = 0,05 d.s.

639 1,23 abc 0,24 640 1,32 c 0,24 766 1,17 a 0,18 795 1,2 ab 0,15 CAPVS 12 1,13 a 0,14 CAPVS 3 1,14 a 0,2 VCR 1 1,27 bc 0,25 MEDIA 1,21 0,2 L.S.D. = 0,10

A lettere uguali (a-b-c) corrispondono valori statisticamente uguali per P = 0,05.

Undici giorni dopo, vale a dire il 26 aprile del 2003, mediamente le gemme si trovano quasi in ugual misura agli stadi E (foglie distese) ed F (grappoli visibili) (Tab. 19).

L’analisi del germogliamento lungo il cordone speronato mostra un gradiente crescente dal 1° sperone fino al 5°, mentre il sesto sperone (ove esistente) ha lo stesso stadio fenologico del 4° sperone.

La percentuale di gemme non schiuse, rilevata a questa data, è mediamente del 8% (Tab. 19), con una uguale distribuzione su tutti gli speroni, considerando non significativa la percentuale lievemente maggiore presente sul 4° sperone.

Tab. 19 - Stadio fenologico medio e percentuale delle gemme non schiuse sui 6 speroni del cordone speronato al 26 Aprile 2003.

Sperone con rispettivo stadio fenologico

1° 2° 3° 4° 5° 6° media Media 4,4 4,57 4,54 4,63 4,71 4,64 4,58

d.s. 1,03 0,97 0,89 0,86 0,76 0,81 0,47 non schiuse (%) 7,69 8,51 8,46 9,95 8,49 0 7,99

(22)

A questa data vi è una maggiore variabilità anche all’interno delle tesi, per cui non si individuano differenze statisticamente significative sia tra i cloni che tra i portinnesti (Tab. 17 e Tab. 18). Anche se si è mantenuta una certa tendenza ad una maggiore precocità nelle viti innestate su 420 A e sui cloni 640 e VCR 1 (Tab.20).

Il CAPVS 12 su 420 A mantiene un leggero ritardo, comunque non statisticamente significativo.

Il portinnesto 1103 Paulsen induce una schiusura delle gemme leggermente più alta, rispetto al 420 A (Tab. 20).

Tab. 20 – Stadio fenologico medio e percentuale di schiusura nelle gemme delle diverse combinazioni di innesto al 26/04/’03

Portinnesto Clone Stadio fenologico medio d.s. % schiusura

420 A 639 4,69 0,47 91,77 420 A 640 4,73 0,57 88,51 420 A 766 4,57 0,3 91,77 420 A 795 4,61 0,41 94,81 420 A CAPVS 12 4,32 0,75 91,67 420 A CAPVS 3 4,55 0,38 91,56 420 A VCR 1 4,77 0,39 86 Media 420 A 4,6 0,49 90,9 1103 P 639 4,47 0,48 93,57 1103 P 640 4,79 0,42 97,33 1103 P 766 4,39 0,37 97,22 1103 P 795 4,48 0,29 97,92 1103 P CAPVS 12 4,54 0,47 96,27 1103 P CAPVS 3 4,47 0,39 93,85 1103 P VCR 1 4,55 0,6 85,26 Media 1103 P 4,53 0,45 94,39

(23)

Facendo un confronto tra cloni si vede che il clone VCR 1 presenta una percentuale di schiusura inferiore rispetto agli altri cloni (Tab. 21), indipendentemente dal portinnesto utilizzato.

Al contrario il clone 795 ha la percentuale di schiusura più alta sia sul 420 A che sul 1103 P.

Tab. 21 – Stadio fenologico medio nelle gemme delle diverse

combinazioni di innesto al 26/04/03

Clone Stadio fenologico medio d.s. % schiusura

639 4,57 0,49 92,62 640 4,76 0,49 92,95 766 4,49 0,34 94,37 795 4,55 0,37 96,31 CAPVS 12 4,42 0,64 93,88 CAPVS 3 4,52 0,38 92,61 VCR 1 4,66 0,51 85,62 Media 4,57 0,47 92,59

(24)

5.2.3 - Fioritura (anno 2003)

Alla data del rilievo, il 28 Maggio 2003, la maggior parte dei cloni innestati su 1103 Paulsen ha una percentuale di antesi superiore a quella dei cloni innestati su 420 A. Le differenze riscontrate al riguardo non sono tuttavia risultate statisticamente significative (Tab. 22)

Tab.22– Percentuale di antesi rilevata il 28/05/03 sui grappoli delle diverse combinazioni di innesto

Portinnesto Fioritura (%) d.s. 1103 P 63,83 15,14 420 A 60,82 17,99 Portinnesto Clone Fioritura (%) d.s. 1103 P 639 69,17 16,49 1103 P 640 55,63 15,8 1103 P 766 67,92 13,05 1103 P 795 65,83 12,03 1103 P CAPVS 12 69,58 8,11 1103 P CAPVS 3 73,18 9,56 1103 P VCR 1 52 15,68 420 A 639 68,75 12,45 420 A 640 57,5 19,49 420 A 766 59,69 15,54 420 A 795 67,19 12,24 420 A CAPVS 12 64,67 20,74 420 A CAPVS 3 52,19 23,16 420 A VCR 1 55,67 16,13

I cloni che anticipano maggiormente la fioritura sono il 639, il 795, il CAPVS 12, mentre quelli che hanno un’antesi più ritardata sono il VCR 1 ed il 640 (Tab. 23).

(25)

Tab. 23 – Percentuale di antesi rilevata il 28/05/03 sui grappoli dei diversi cloni. Confronto tra cloni.

Clone Fioritura (%) P = 0,001 d.s. 639 68,93 C 14,03 640 56,56 AB 17,48 766 63,21 BC 14,86 795 66,61 C 11,95 CAPVS 12 66,85 C 16,3 CAPVS 3 60,74 BC 21,34 VCR 1 53,83 A 15,74 Media 62,39 15,96

A lettere uguali corrispondono valori statisticamente uguali per P = 0,01.

(26)

5.2.4 - Germogliamento (anno 2003)

Dalle osservazioni condotte il 7 Giugno 2003 sulle oltre 200 viti della prova, è emerso che il numero di germogli presenti sulle viti oscilla tra 9 e 10.

Considerando che con la potatura invernale erano state lasciate da 10 a 12 gemme per vite, si ottiene una percentuale di schiusura del 88,0 % nei cloni innestati sul 420 A, mentre del 90,1 % in quelli innestati su 1103 P (Tab. 24).

Questa leggera differenza, non statisticamente significativa, si deve attribuire prevalentemente alle piante dei cloni 640, 795 e CAPVS 12 innestate su 1103 Paulsen che presentano valori inferiori alla media .

Tab. 24 – Effetto del portinnesto sul n° di gemme schiuse, non schiuse e percentuale di schiusura nelle diverse combinazioni con i 7 cloni.

Clone Port. n° gemme schiuse d.s. non schiusen° gemme % schiusura d.s.

639 420 A 9,4 1,67 1,1 89,8 9,7 640 420 A 8,8 1,91 1,95 81,7 12,2 766 420 A 9,1 2,06 1,34 87,9 9,9 795 420 A 10,3 1,2 1,08 90,9 8,8 CAPVS 12 420 A 10,2 1,78 1,33 88,6 8,4 CAPVS 3 420 A 10,6 2,22 1,15 90,3 7,6 VCR 1 420 A 9,8 1,7 1,47 86,8 9,5 Media 420 A 9,7 1,87 1,38 88 9,7 639 1103 P 9,1 1,59 1,07 91 7,2 640 1103 P 9 1,75 1,31 87,1 9,2 766 1103 P 9,5 1,62 1,25 89,4 9,2 795 1103 P 9 2,35 0,83 93 6,4 CAPVS 12 1103 P 8,9 1,51 1,1 89,9 8,3 CAPVS 3 1103 P 10,7 3,17 0,85 93,6 5,4 VCR 1 1103 P 9,9 2,22 1,3 88,4 12 Media 1103 P 9,4 2,09 1,14 90,1 8,7

(27)

In effetti considerando i 7 cloni, indipendentemente dai portinnesti (Tab. 25), non si rilevano differenze di grande importanza; solo i cloni CAPVS 3 ed il 795 presentavano al momento del rilievo una percentuale di schiusura superiore al 91%, mentre il clone 640 é quello che ha il valore più basso, 84,36 %.

Tali differenze, seppur apparentemente scarse, invece sono significative per P = 0,05 .

Tab. 25 - Numero di gemme lasciate con la potatura, n° di gemme schiuse e percentuale di schiusura nei diversi cloni.

Clone n° gemme schiuse d.s. n° gemme non schiuse % schiusura P = 0,05 d.s. 639 9,32 1,61 1,04 90,27 a 8,6 640 8,91 1,8 1,62 84,36 b 10,93 766 9,32 1,87 1,25 88,53 ab 9,44 795 9,79 1,85 0,92 91,82 a 7,8 CAPVS 12 9,63 1,76 1,22 89,2 a 8,23 CAPVS 3 10,67 2,59 1 91,64 a 6,83 VCR 1 9,87 1,94 1,36 87,61 ab 10,67 MEDIA 9,64 1,92 1,21 89,06 8,93

(28)

5.2.5 – Fertilità reale delle gemme basali (anno 2003).

Dall’analisi statistica non risultano le differenze del numero dei grappoli, del rapporto n° grappoli/n° gemme schiuse, né in quello tra n° grappoli /gemme totali (fertilità) sia tra i cloni (Tab. 27), sia tra i portinnesti, che nella interazione tra questi due fattori (Tab.26).

Tab. 26 – n° di grappoli per vite, rapporto tra n° grappoli/n° gemme schiuse en°grappoli/gemme totali (fertilità reale).

Clone Port. n° grappoli d.s. n°gr/g.schiuse d.s. Fertilità reale (n.gr/n.g) d.s. 639 420 A 12,38 4,57 1,3 0,36 1,18 0,35 640 420 A 11,19 4,21 1,28 0,45 1,04 0,43 766 420 A 12,19 3,27 1,37 0,31 1,17 0,3 795 420 A 13,81 2,1 1,35 0,23 1,21 0,23 CAPVS12 420 A 13,27 4,18 1,31 0,39 1,15 0,37 CAPVS3 420 A 13,38 3,4 1,27 0,33 1,14 0,31 VCR 1 420 A 12,67 3,99 1,28 0,27 1,12 0,26 Media 420 A 12,69 3,74 1,31 0,33 1,15 0,32 639 1103 P 11,25 2,56 1,23 0,18 1,11 0,18 640 1103 P 12 3,63 1,35 0,37 1,16 0,35 766 1103 P 12 3,1 1,26 0,27 1,12 0,26 795 1103 P 11,25 3,96 1,24 0,29 1,14 0,27 CAPVS12 1103 P 9,25 1,91 1,04 0,18 0,93 0,18 CAPVS 3 1103 P 13,55 4,99 1,29 0,35 1,17 0,33 VCR 1 1103 P 13 4,97 1,29 0,32 1,16 0,31 Media 1103 P 11,79 3,86 1,25 0,3 1,12 0,27

(29)

Tab. 27 – Confronto tra i cloni: n° di grappoli per vite, rapporto tra n° grappoli/n° gemme schiuse e n°grappoli/ n° gemme totali (fertilità)..

Clone n° grappoli d.s. n°gr/g.schiuse d.s. Fertilità reale (n.gr/n.g) d.s. 639 11,89 3,82 1,27 0,3 1,15 0,27 640 11,59 3,89 1,31 0,4 1,1 0,39 766 12,11 3,14 1,32 0,3 1,15 0,28 795 12,71 3,24 1,3 0,26 1,19 0,25 CAPVS 12 11,48 3,89 1,19 0,34 1,06 0,28 CAPVS 3 13,44 4,03 1,28 0,33 1,15 0,32 VCR 1 12,83 4,43 1,28 0,29 1,14 0,29 Media 12,3 3,78 1,28 0,32 1,13 0,3

(30)

5.2.6 - Vendemmia 2003 e relative analisi di laboratorio.

La vendemmia dell’anno 2003 è stata fatta il 29 Agosto, in largo anticipo rispetto alla precedente annata.

La produzione media per pianta risulta generalmente intorno ai 3 Kg, con limitate differenze tra i due portinnesti.

Sono in media leggermente più produttive le viti innestate su 1103 Paulsen, ma questo non è valido per tutti i cloni (es. 795 e CAPVS 12) (Tab. 28).

Tab. 28 – Produzione (Kg uva /pianta) rilevata nella vendemmia 2003 nelle diverse combinazioni di innesto.

Clone Port. n° grappoli/pianta Peso 100 acini (g) Kg uva/pianta

639 420 A 12,38 147,6 2,78 640 420 A 11,19 167,57 2,82 766 420 A 12,19 179,53 3,39 795 420 A 13,81 153,9 3,28 CAPVS 12 420 A 13,27 170,01 3,47 CAPVS 3 420 A 13,38 164,75 3,04 VCR 1 420 A 12,67 131,37 2,77 Media 420 A 12,69 159,3 3,08 639 1103 P 11,25 197,3 3,94 640 1103 P 12 186,66 3,76 766 1103 P 12 200,62 3,41 795 1103 P 11,25 167,55 2,88 CAPVS 12 1103 P 9,25 209,51 3,12 CAPVS 3 1103 P 13,55 200,19 4,21 VCR 1 1103 P 13 147,33 3,26 Media 1103 P 11,79 187 3,54

Considerando i cloni, indipendentemente dai portinnesti (Tab.29), i meno produttivi sono il VCR 1 ed il 795, anche se le differenze rispetto agli altri cloni, tutti più o meno uguali tra loro, non sono statisticamente significative.

(31)

Tab. 29 – Produzione (Kg uva/pianta) rilevata nella vendemmia 2003 nei diversi cloni di Vermentino, indipendentemente dal portinnesto.

Clone n° grappoli/pianta Peso 100 acini (g) Kg uva/pianta

639 11,81 172,45 3,36 640 11,59 177,12 3,29 766 12,09 190,08 3,4 795 12,53 160,73 3,08 CAPVS 12 11,26 189,76 3,3 CAPVS 3 13,46 182,47 3,63 VCR 1 12,83 139,35 3,02 Media 12,24 173,1 3,31

a) Peso: nel 2003 il peso degli acini risulta nettamente superiore nelle viti innestate su 1103 Paulsen (Tab. 28).

Considerando i cloni (Tab. 29), quelli che hanno mostrato acini più grossi sono il CAPVS 12 e 766, mentre il VCR 1 ha nuovamente mostrato acini molto più piccoli di tutti gli altri cloni. Non appare al riguardo alcuna interazione tra portinnesti e cloni.

b) Grado rifrattometrico del mosto: anche la gradazione zuccherina del mosto risulta superiore nelle viti innestate su 1103 Paulsen.

Tra i cloni le più alte percentuali di zucchero si trovano nel 639, nel 766 e nel CAPVS 12 (Tab. 31).

(32)

Tab. 30 – Analisi di laboratorio del 29 agosto 2003: peso medio di 100 acini, grado rifrattometrico, pH, ml NaOH, acidità titolabile e rapporto gradi

Brix/acidità titolabile.

Clone Portinnesto Gradi Brix pH ml NaOH Ac. tit G.Brix/Ac.tit 639 420 A 21,1 3,33 7,41 5,56 3,8 640 420 A 18,8 3,17 7,42 5,57 3,38 766 420 A 20 3,36 7,54 5,66 3,54 795 420 A 16,8 3,19 7,65 5,74 2,93 CAPVS 12 420 A 20,8 3,33 7,45 5,59 3,72 CAPVS 3 420 A 20,2 3,25 8,97 6,73 3 VCR1 420 A 19,4 3,29 7,84 5,88 3,3 Media 420 A 19,59 3,3 7,75 5,82 3,37 639 1103 P 21,9 3,42 6,85 5,14 4,26 640 1103 P 20,3 3,27 10,48 7,86 2,58 766 1103 P 21,4 3,42 6,76 5,07 4,22 795 1103 P 20,5 3,33 7,63 5,72 3,58 CAPVS 12 1103 P 20,5 3,42 7,12 5,34 3,84 CAPVS 3 1103 P 19,3 3,37 7,05 5,29 3,65 VCR1 1103 P 19,2 3,29 8,16 6,12 3,14 Media 1103 P 20,44 3,4 7,72 5,79 3,78

c) Acidità titolabile: non vi sono grosse differenze tra i portinnesti, mentre essa appare nel complesso mediamente più alta nei cloni che al 29 agosto 2003 presentavano un grado rifrattometrico leggermente più basso (640, VCR 1, CAPVS 3) (Tab. 31).

Il rapporto tra gradi Brix ed acidità titolabile conferma il più avanzato grado di maturazione delle uve dei cloni 639 e 766, mentre appaiono più in dietro il 640 ed il VCR1.

(33)

Tab. 31 – Analisi di laboratorio del 29 agosto 2003: peso medio di 100 acini, grado rifrattometrico, pH, ml NaOH, acidità titolabile e rapporto

gradi Brix/acidità titolabile. Confronto tra cloni.

Clone Gradi Brix pH ml NaOH Acidità titolabile G. Brix/Ac.tit. 639 21,5 3,38 7,13 5,35 4,03 640 19,55 3,22 8,95 6,71 2,98 766 20,7 3,39 7,15 5,36 3,88 795 18,65 3,26 7,64 5,73 3,26 CAPVS 12 20,65 3,38 7,29 5,46 3,78 CAPVS 3 19,75 3,31 8,01 6,01 3,33 VCR1 19,3 3,29 8 6 3,22 Media 20,01 3,32 7,74 5,8 3,57

(34)

5.3 – Anno 2004

5.3.1 - Materiale di potatura (anno 2004)

La quantità di materiale asportato con la potatura invernale il 20 Gennaio del 2004 (Tab. 32) indica una minore attività vegetativa nelle viti innestate su 420 A.

Tab. 32 – Materiale asportato con la potatura invernale nel Gennaio dell’anno 2004 (Kg/pianta)

Cloni Portinnesto 420 A Portinnesto 1103 P Media Cloni Kg/pianta d.s. Kg/pianta d.s. Kg/pianta d.s.

639 1 0,31 1 0,27 1 0,28 640 0,93 0,29 1,09 0,29 1,01 0,3 766 0,91 0,25 0,98 0,15 0,94 0,21 795 0,91 0,26 1,05 0,25 0,97 0,26 CAPVS 12 0,92 0,31 0,83 0,33 0,88 0,31 CAPVS 3 0,97 0,27 1,18 0,31 1,06 0,3 VCR 1 0,96 0,25 1,14 0,4 1,05 0,34 Media 0,94 0,27 1,04 0,31 0,99 0,29

Analizzando le medie tra cloni, indipendentemente dai portinnesti, il CAPVS 12 appare come il meno vigoroso con 0,88 Kg di materiale asportato in media per pianta, mentre quello più vigoroso, sempre dal punto di vista vegetativo, è risultato il CAPVS 3.

Considerando l’interazione clone–portinnesto, il clone più vigoroso risulta il CAPVS 3 innestato sul 1103 Paulsen, mentre quello meno vigoroso è il CAPVS 12 innestato sempre su 1103 Paulsen.

Figura

Tab. 2 –  Confronto tra cloni sul n°gemme schiuse, non schiuse  e % di schiusura (n° gemme schiuse x 100/n° gemme tot).
Tab. 3a - Effetto del portinnesto sulla fertilità reale  (n° grappoli / n° gemme totali).
Tab. 3b - Confronto tra cloni sulla fertilità (n° grappoli / n° gemme schiuse).
Tab. 4 – Effetto del portinnesto sul peso medio (g) di 100 acini
+7

Riferimenti

Documenti correlati

“La realtà dei giovani in agricoltura è ricca di potenzialità -ha affermato il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino- e deve essere valorizzata da misure concrete.. E

Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R.. Questo documento è stato

In concreto le iniziative prevedono : una agenzia per le consultazioni internaziona- li, un centro di diffusione degli acquisti di organismi internazionali, l ' introduzione nei

[r]

Geometria per

Abbiamo quindi in pratica dimostrato che la condizione per l’esistenza di un cammino Euleriano non ciclico in un grafo è la seguente: il grafo é connesso e tutti i vertici hanno

Costruiamo un nuovo grafo ottenuto dal precedente aggiungendo un arco che colleghi i vertici v,w: otteniamo un grafo in cui esiste un cammino ciclico Euleriano, e possiamo applicare

non proseguono il lavoro iniziato prima della laurea LAUREATI