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(1)

http://www.ucer.camcom.it L’Area studi e ricerche di Unioncamere Emilia-

Romagna, in collaborazione con Prometeia, ha predisposto lo scenario di previsione macro- economica per l’Emilia-Romagna fino al 2013.

Nella stima divulgata nello scorso maggio, e in parte pubblicata nella tavola 21.1, si può notare che la crisi economica, avviata nell’estate del 2007 a causa dell’insolvenza dei mutui ad alto rischio statunitensi,

si è scaricata nel biennio successivo, soprattutto nel 2009.

Pil e conto economico

Dal 2010 l’economia dell’Emilia-Romagna è tornata a crescere, ma occorreranno diversi anni prima che si riesca a tornare ai livelli precedenti la crisi. Nel 2013 il livello reale del Pil dell’Emilia-Romagna risulterà

Previsione per l’Emilia Romagna e l’Italia. Tassi di variazione percentuali su valori concatenati, anno di riferimento 2000 Emilia Romagna Italia

2009 2010 2011 2012 2009 2010 2011 2012 Conto economico

Prodotto interno lordo -6,1 1,4 0,9 1,1 -5,2 1,3 0,9 1,0

Domanda interna (1) -3,0 1,5 0,9 1,3 -3,4 1,0 0,8 0,9

Spese per consumi delle famiglie -0,4 1,5 0,8 1,2 -2,0 1,0 0,8 0,8 Spese per consumi delle AAPP e delle ISP 0,9 -0,7 -0,3 0,2 1,0 -0,6 -0,2 0,2

Investimenti fissi lordi -13,3 3,5 2,2 2,2 -11,9 2,5 1,6 1,9

Importazioni di beni dall’estero -18,2 11,9 3,9 4,4 -15,1 12,5 4,4 4,9 Esportazioni di beni verso l’estero -22,1 10,7 6,6 5,5 -19,9 11,0 6,1 5,0 Valore aggiunto ai prezzi base

Agricoltura 3,6 1,1 0,4 0,0 -2,3 1,0 0,5 0,1

Industria -15,6 4,7 1,4 2,1 -15,6 4,8 1,4 2,1

Costruzioni -9,3 -3,8 -0,8 0,5 -7,7 -3,4 -0,6 0,1

Servizi -3,2 1,1 1,0 1,1 -2,6 1,0 0,9 1,0

Commercio, riparaz., alberg. e ristor., trasp. e comunicaz. -4,2 1,6 1,1 1,2 n.d. n.d. n.d. n.d.

Intermediaz. monet. e finanz., att.tà immobil. e imprenditor. -2,0 1,0 1,2 1,2 n.d. n.d. n.d. n.d.

Altre attività di servizi -3,6 0,6 0,4 0,6 n.d. n.d. n.d. n.d.

Totale -6,7 1,5 1,0 1,3 -5,6 1,5 0,9 1,1

Unita’ di lavoro

Agricoltura -0,9 -1,8 -0,3 -0,2 -2,6 1,6 -0,7 -0,6

Industria -6,9 0,3 2,4 1,6 -9,3 -3,5 2,3 1,4

Costruzioni -3,8 -7,6 -2,3 0,1 -1,2 -1,1 -2,6 -0,2

Servizi -0,9 -0,8 0,8 0,9 -1,2 -0,1 0,8 0,9

Commercio, riparaz., alberg. e ristor., trasp. e comunicaz. -1,1 -0,6 1,8 0,2 n.d. n.d. n.d. n.d.

Intermediaz. monet. e finanz., att.tà immobil. e imprenditor. 0,5 -0,8 -0,6 1,0 n.d. n.d. n.d. n.d.

Altre attività di servizi -1,6 -1,0 0,5 1,8 n.d. n.d. n.d. n.d.

Totale -2,6 -1,1 0,9 1,0 -2,9 -0,7 0,7 0,8

Mercato del lavoro

Forze di lavoro 0,4 -0,1 0,0 0,3 -0,5 0,0 0,0 0,3

Occupati -1,2 -1,0 -0,1 0,0 -1,6 -0,7 -0,3 -0,1

Tasso di occupazione(2)(3) 45,3 44,4 44,1 43,8 38,5 38,1 37,8 37,7

Tasso di disoccupazione(2) 4,8 5,7 5,8 6,0 7,8 8,4 8,7 9,1

Tasso di attività(2)(3) 47,6 47,1 46,8 46,6 41,8 41,6 41,4 41,5

Produttività e capacità di spesa

Reddito disponibile delle famiglie e Istituz.SP (prezzi correnti) -3,7 1,4 2,7 2,6 -2,7 0,9 2,3 2,3 Valore aggiunto totale per abitante (migliaia di euro) 21,8 21,8 22,0 22,1 17,9 18,1 18,1 18,3 (1) Al netto della variazione delle scorte. (2) Rapporto percentuale. (3) Quota sulla popolazione presente totale.

Fonte: Unioncamere E.R. - Prometeia, Scenario economico provinciale, giugno 2011.

s c e n a r i o e m i l i a – r o m a g n a

p r e v i s i o n e m a c r o e c o n o m i c a a m e d i o t e r m i n e. giugno 2011

(2)

SCENARIO EMILIA-ROMAGNA

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA

2

inferiore del 2,8 per cento a quello del 2007, in linea con quanto previsto per l’Italia (-2,1 per cento).

Nel 2011 la domanda interna dovrebbe aumentare in misura più contenuta rispetto all’incremento stimato per il 2010. La debolezza della crescita dipende essenzialmente dal modesto tono dei consumi sia delle famiglie, che delle Amministrazioni pubbliche e Istituzioni sociali private. I primi risentiranno della nuova diminuzione, anche se contenuta, della base occupazionale e della crescita dei senza lavoro, mentre i secondi rifletteranno i provvedimenti di contenimento della spesa pubblica. Nel biennio 2012-2013 la situazione del mercato del lavoro dovrebbe relativamente migliorare, dando un po’

più di vivacità ai consumi, ma sempre in un’ottica di incrementi inferiori al 2 per cento e quindi ancora sostanzialmente deboli. Per l’altro componente della domanda interna, rappresentato dagli investimenti fissi lordi, si attende per il 2011 un aumento del 2,2 per cento, e sulla stessa falsariga dovrebbe attestarsi l’evoluzione del biennio 2012- 2013. E’ da sottolineare che nel 2013 il livello reale degli investimenti risulterà inferiore del 7,8 per cento a quello del 2007, a ulteriore testimonianza dei gravi effetti che la crisi ha avuto sul sistema economico regionale.

I primi segnali del 2011 vanno nella direzione di un consolidamento della moderata ripresa avviata nel 2010, dopo il ciclo profondamente negativo che aveva afflitto il 2009. Nei primi tre mesi del 2011 la produzione dell’industria in senso stretto è cresciuta tendenzialmente del 2,8 per cento, migliorando sul trend espansivo dell’1,7 per cento registrato nei dodici mesi precedenti. Ma è sul commercio estero che si fondano le migliori aspettative.

All’incremento reale del 10,7 per cento registrato nel 2010 dovrebbe seguire un ciclo di crescita più lento, ma comunque significativo, con aumenti che fino al 2013 dovrebbero attestarsi a cavallo del 6 per cento. L’esordio del 2011, relativo al primo trimestre, ha riservato una crescita dell’export a prezzi correnti pari al 19,2 per cento, tuttavia insufficiente a superare il livello del primo trimestre 2008, rispetto al quale è emerso un calo del 6,4 per cento.

La formazione del valore aggiunto:

i settori

Per quanto riguarda la formazione del reddito, si prospetta una frenata rispetto al 2010, dovuta soprattutto all’industria

Scenario regionale: tasso di variazione delle variabili di conto economico.

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna - Prometeia, Scenario economico provinciale, giugno 2011

Scenario regionale: tasso di variazione e quota del valore aggiunto settoriale nel 2011.

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna - Prometeia, Scenario economico provinciale, giugno 2011

Scenario regionale: evoluzione della composizione del valore aggiunto

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna - Prometeia, Scenario economico provinciale, giugno 2011

-6,1

-18,2

-22,1

-0,4

-13,3 1,4

11,9

10,7

1,5 3,5

0,9

3,9

6,6

0,8 2,2

-25 -20 -15 -10 -5 0 5 10 15

Prodotto interno lordo

Import Export Consumi

privati

Investimenti fissi lordi 2009 2010 2011

3,6

1,1 0,4

-15,6

4,7

1,4

-9,3

-3,8

-0,8 -3,2

1,1 1,0

-20 -15 -10 -5 0 5 10

2009 2010 2011

Agricoltura Industria Costruzioni Servizi 2,1

5,9 66,6

25,4

5,1 3,6 3,0 2,4 2,1

30,0 29,6 28,6 28,0 25,6

4,6 4,1 4,7 6,1 5,8

60,3 62,7 63,7 63,5 66,5

0%

20%

40%

60%

80%

100%

1992 1997 2002 2007 2012

Agricoltura Industria Costruzioni Servizi

(3)

GIUGNO 2011

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA

in senso stretto, che nel 2011 dovrebbe registrare un incremento reale del valore aggiunto pari all’1,4 per cento, a fronte del 4,7 per cento atteso per il 2010.

Nel biennio successivo il tasso di crescita si attesterà oltre il 2 per cento, ma anche in questo caso è da sottolineare che il ciclo virtuoso colmerà solo parzialmente la forte caduta registrata nel 2009. Nel 2013 il valore aggiunto risulterà inferiore dell’11,0 per cento a quello ottenuto nel 2007. I problemi continuano a permanere nel settore edile, il cui valore aggiunto dovrebbe scendere nel 2011 dello 0,8 per cento, per poi salire leggermente nel biennio successivo.

Il valore aggiunto del variegato ramo dei servizi dovrebbe crescere nel 2011 dell’1,0 per cento, per poi accelerare nel biennio successivo, senza tuttavia superare la soglia dell’1,5 per cento.

Contrariamente a quanto visto per le attività industriali, già nel 2012 si dovrebbe tornare, quanto meno, ai livelli precedenti la crisi. La spinta maggiore dovrebbe venire dal comparto dell’

“intermediazione monetaria e finanziaria, attività immobiliari e imprenditoriali””, il cui valore aggiunto aumenterebbe nel 2011 dell’1,2 per cento, fino a sfiorare nel 2013 la soglia del 2 per cento.

Il mercato del lavoro

L’inversione del ciclo pesantemente negativo che ha caratterizzato il biennio 2008-2009 non porterà ad alcun beneficio tangibile per l’occupazione. La crisi è stata forte e ha messo a nudo un eccesso di capacità produttiva, che non porterà nell’immediato a un pronto rientro della forza lavoro espulsa. Le imprese si stanno adeguando a ritmi produttivi più bassi, soprattutto nell’ambito delle attività industriali che sono quelle che hanno maggiormente risentito dell’aggiustamento al ribasso dell’output di lavoro.

Secondo lo scenario di Unioncamere Emilia-Romagna – Prometeia, nel 2011 si avrà una variazione negativa della consistenza degli occupati (-0,1 per cento), che si sommerà alle diminuzioni rilevate nel biennio 2009-2010 pari rispettivamente all’1,2 e 1,0 per cento.

Nel 2012 l’occupazione dovrebbe risultare stabile e solo dal 2013 si avrà un aumento, comunque moderato (+0,8 per cento). Le prospettive appaiono migliori per quanto concerne le unità di lavoro, che ne misurano il volume effettivamente svolto. Nel 2011 lo scenario di Unioncamere Emilia-

Scenario nazionale: tasso di variazione delle variabili di conto economico.

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna - Prometeia, Scenario economico provinciale, giugno 2011

Scenario nazionale: tasso di variazione e quota del valore aggiunto settoriale (2010).

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna - Prometeia, Scenario economico provinciale, giugno 2011

Scenario nazionale: evoluzione della composizione del valore aggiunto

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna - Prometeia, Scenario economico provinciale, giugno 2011

-5,2

-15,1

-19,9

-2,0

-11,9 1,3

12,5

11,0

1,0 2,5

0,9

4,4 6,1

0,8 1,6

-25 -20 -15 -10 -5 0 5 10 15

Prodotto interno lordo

Import Export Consumi

privati

Investimenti fissi lordi 2009 2010 2011

-2,3

1,0 0,5

-15,6

4,8

1,4

-7,7

-3,4

-0,6 -2,6

1,0 0,9

-20 -15 -10 -5 0 5 10

2009 2010 2011

Agricoltura Industria Costruzioni Servizi 1,9

5,9 72,9

19,3

3,5 3,2 2,6 2,1 1,9

24,4 24,4 22,4 21,4 19,6

6,2 5,1 5,4 6,1 5,8

66,0 67,3 69,7 70,4 72,8

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

1992 1997 2002 2007 2012

Agricoltura Industria Costruzioni Servizi

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SCENARIO EMILIA-ROMAGNA

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA

4

Romagna – Prometeia prospetta una crescita dello 0,9 per cento e sostanzialmente dello stesso tenore saranno gli aumenti previsti nel biennio 2012-2013. In pratica si avrà un maggiore impiego degli occupati, che dovrebbe coincidere con un minore utilizzo della Cassa integrazione guadagni, dovuto al consolidamento del ciclo congiunturale. Per la sola occupazione alle dipendenze si prospetta un incremento delle relative unità di lavoro un po’ più sostenuto, pari all’1,2 per cento. Nel biennio 2012- 2013 la situazione dovrebbe consolidarsi, tuttavia su ritmi di crescita inferiori a quelli prospettati per il 2011.

Le note più dolenti che emergono dalle previsioni di Unioncamere – Prometeia riguardano il tasso di disoccupazione che è destinato a salire nel 2011 al 5,8 per cento, per poi aggravarsi nel 2012, arrivando

alla soglia record, per l’Emilia-Romagna, del 6,0 per cento.

Per concludere, lo scenario economico proposto per il 2011 da Unioncamere Emilia-Romagna e Prometeia, illustra un’economia ancora in convalescenza, dopo la forte febbre sopportata nel 2009 e sul finire del 2008. L’uscita dalla crisi, e ci ripetiamo, sarà lenta. I maggiori vantaggi toccheranno alle imprese maggiormente orientate al commercio estero. Il sistema economico e sociale dovrà far fronte alla crescente disoccupazione e ai conseguenti stati di disagio. La sfida sarà insomma forte e imporrà a tutti i soggetti economici politiche virtuose, improntate alla sobrietà e alla razionalizzazione delle spese. La ferita è stata profonda. La guarigione avrà tempi lunghi.

Fig. 1. Scenario regionale e nazionale: tasso di variazione e numero indice del Pil (1991=100)

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna - Prometeia, Scenario economico provinciale, giugno 2011

131,2

123,4 125,4 124,7

116,9

120,5

95 100 105 110 115 120 125 130 135

-6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0

92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12

Emilia-Romagna Italia

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