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SCENARIO EMILIA-ROMAGNA

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA

2

rallentamento della crescita all’1,2 per cento con una dinamica solo lievemente superiore a quella del Pil.

Secondo le stime correnti, si rafforzerà la tendenza positiva dei consumi nel 2016, con una crescita dell’1,2 per cento. La tendenza alla crescita proseguirà , ma più contenuta, e nel 2017 non si andrà oltre un aumento dell’1,1 per cento. L’effetto cumulato della crisi risulta comunque evidente.

Nonostante la ripresa, nel 2016 i consumi privati risulteranno inferiori del 2,2 per cento rispetto al picco del 2011.

Invertita la tendenza, gli investimenti fissi lordi, nel corso del 2016, consolideranno la ripresa con un più sostanziale aumento del 3,0 per cento, traendo vantaggio dal miglioramento del clima di fiducia delle imprese, dall’allentamento della stretta creditizia, e dalle agevolazioni fiscali. Il recente aumento dei fattori di incertezza che incidono sulla crescita mondiale e europea in particolare e che gravano sulla sorte del sistema bancario italiano limiteranno, la tendenza positiva che nel 2017 non andrà oltre un incremento del 2,7 per cento. I livelli di accumulazione raggiunti prima della crisi restano comunque lontanissimi. Nel 2016 gli investimenti risulteranno inferiori del 29,0 per cento rispetto a quelli riferiti al precedente massimo risalente al 2008.

La frenata della crescita del commercio mondiale e le incertezze a livello europeo ridurranno molto bruscamente la dinamica delle esportazioni nel 2016 (+1,2 per cento), nonostante il permanere del cambio su livelli atti a sostenere la competitività delle imprese. La tendenza positiva dovrebbe essere ripresa già nel 2017, anche in concomitanza con una ripresa del commercio e della crescita a livello mondiale, tanto da prospettare un aumento del 4,0 per cento delle vendite all’estero. Al termine del 2016 il valore reale delle esportazioni regionali dovrebbe superare dell’11,5 per cento il livello massimo precedente la crisi, toccato nel 2007.

Si tratta di un dato che conferma la crescente importanza dei mercati esteri per l’economia regionale e la grande capacità di una parte delle imprese di operare competitivamente su di essi.

Anche nel 2016, la ripresa della spesa per consumi, degli investimenti e dell’attività produttiva sosterrà una forte crescita delle importazioni (+6,2 per cento), che risulterà solo lievemente più contenuta rispetto a quella del 2015 e nettamente superiore a quella delle esportazioni. Successivamente la dinamica delle importazioni resterà positiva, ma tenderà a rientrare e a risultare inferiore a quella delle esportazioni, attestandosi a +2,8 per cento nel 2017.

Previsione per l’Emilia Romagna e l’Italia. Tassi di variazione percentuali su valori concatenati, anno di riferimento 2010

Emilia Romagna Italia

2014 2015 2016 2017 2014 2015 2016 2017 Conto economico

Prodotto interno lordo -0,4 0,8 1,1 1,1 -0,3 0,8 0,8 0,9

Domanda interna (1) -0,4 1,1 1,5 1,2 -0,4 0,7 1,1 0,8

Consumi delle famiglie 0,3 1,1 1,2 1,1 0,6 1,1 1,1 0,9

Consumi delle AAPP e delle ISP -0,6 -0,3 0,9 0,0 -1,0 -0,6 0,5 -0,3

Investimenti fissi lordi -2,6 2,3 3,0 2,7 -3,4 0,8 2,0 1,8

Importazioni di beni dall’estero 8,2 6,6 6,2 2,8 2,6 6,5 2,2 3,9

Esportazioni di beni verso l’estero 4,6 4,8 1,2 4,0 2,5 4,1 1,0 3,4

Valore aggiunto ai prezzi base

Agricoltura 3,7 -0,8 0,1 0,4 -2,3 3,8 0,4 0,6

Industria -0,7 2,5 2,4 2,0 -0,7 1,3 1,8 1,5

Costruzioni -1,5 -2,9 2,0 1,6 -4,6 -0,7 1,3 1,7

Servizi -0,3 0,2 0,6 0,9 0,3 0,4 0,5 0,8

Totale -0,3 0,6 1,1 1,2 -0,2 0,6 0,8 1,0

Unita’ di lavoro

Agricoltura -0,6 0,2 6,7 -2,2 -0,5 2,2 2,7 -0,1

Industria 0,5 3,3 -2,9 1,0 -0,4 0,2 0,7 0,2

Costruzioni -2,9 -4,4 2,8 -1,1 -4,1 -1,0 -2,4 -0,1

Servizi 0,6 0,2 1,9 1,1 0,9 1,0 0,7 0,8

Totale 0,3 0,6 1,1 0,8 0,3 0,8 0,6 0,6

Mercato del lavoro

Forze di lavoro 0,3 -0,3 1,0 0,1 1,0 -0,1 0,4 0,1

Occupati 0,4 0,4 1,2 0,9 0,4 0,8 0,7 0,7

Tasso di attività (2)(3) 47,2 47,0 47,4 47,4 42,2 42,2 42,3 42,4

Tasso di occupazione (2)(3) 43,3 43,4 43,8 44,1 36,9 37,2 37,4 37,6

Tasso di disoccupazione (2) 8,3 7,7 7,6 6,9 12,7 11,9 11,6 11,2

Produttività e capacità di spesa

Reddito disp. delle famiglie e Istituz.SP (prezzi correnti) -0,6 0,8 1,9 2,1 0,2 0,8 2,1 2,0 Valore aggiunto totale per abitante (migliaia di euro) 27,9 28,1 28,4 28,7 22,9 23,1 23,3 23,5 (1) Al netto della variazione delle scorte. (2) Rapporto percentuale. (3) Quota sulla popolazione presente totale.

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, luglio 2016.

(3)

La formazione del valore aggiunto:

i settori

Dall’analisi della formazione del reddito per settori, emerge la chiusura della fase di recessione per le costruzioni, che durante la crisi hanno risentito pesantemente di una caduta della domanda e della restrizione del credito, e il consolidamento di una ripresa del settore industriale, oltre a un rafforzamento della lieve crescita nel settore dei servizi.

Nel 2016 dovrebbe consolidarsi la tendenza positiva per il valore aggiunto del settore delle costruzioni. Un miglioramento delle condizioni del mercato del credito per questo settore, potrebbe accompagnare la ripresa con una crescita del 2,0 per cento del valore aggiunto. L’attesa di un progressivo miglioramento delle condizioni del credito sosterrà la domanda e condurrà a una ripresa della crescita dell’1,6 del valore aggiunto prodotto dal settore delle costruzioni nel corso del 2017.

L’effetto della pesante crisi del settore emerge comunque chiaramente se si considera che al termine del corrente anno l’indice del valore aggiunto delle costruzioni risulterà ampiamente inferiore al livello del precedente massimo toccato nel 2007 (-34,3 per cento).

Per l’industria in senso stretto regionale il nuovo trend positivo avviato lo scorso anno si confermerà nel corso del 2016 con una crescita del valore aggiunto generato dall’industria del 2,4 per cento.

La ripresa della domanda interna e quella del commercio internazionale sosterranno la ripresa dell’attività e la crescita proseguirà anche per il 2017 anche se ad un ritmo più contenuto, attorno al 2,0 per cento. La crisi appena superata ha comunque lasciato una profonda cicatrice anche sul tessuto industriale regionale. Alla fine del 2016, l’indice reale del valore aggiunto industriale risulterà inferiore del 6,4 per cento rispetto al precedente massimo del 2007.

Analogo il quadro per il variegato settore dei servizi, per il quale la ripresa avviata lo scorso anno, dovrebbe consolidarsi nel corso del 2016, con un nuovo aumento del valore aggiunto prodotto, questa volta dello 0,6 per cento, una crescita più contenuta rispetto a quella degli altri settori.

Favorita dalla ripresa delle domanda interna, la tendenza proseguirà rafforzandosi nel 2017 e la crescita del settore giungerà a toccare lo 0,9 per cento. Per il settore dei servizi gli effetti

Scenario regionale: tasso di variazione delle variabili di conto economico

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, luglio 2016.

Scenario regionale: tasso di variazione del valore aggiunto settoriale

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, luglio 2016.

Scenario regionale: evoluzione della composizione del valore aggiunto

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, luglio 2016.

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SCENARIO EMILIA-ROMAGNA

UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA

4

della lunga recessione sono stati ben diversi rispetto a quanto visto per le costruzioni e l’industria in senso stretto.

Al termine dell’anno corrente il valore aggiunto dei servizi dovrebbe risultare solo leggermente inferiore (-1,9 per cento) rispetto ai livelli del precedente massimo toccato nel 2008.

Il mercato del lavoro

L’impiego di lavoro nel processo produttivo, valutato in termini di unità di lavoro e quindi al netto della cassa integrazione guadagni, consolida la tendenza positiva e con il procedere della ripresa e nel 2016 dovrebbe registrare un nuovo e più consistente aumento (+1,1 per cento), un dato leggermente più solido rispetto a una tendenza positiva più incerta a livello nazionale. Nel 2017 la tendenza alla crescita

dovrebbe risultare più contenuta ma si manterrà attorno allo 0,8 per cento.

L’evoluzione settoriale dell’impiego di lavoro mostra una forte disomogeneità delle variazioni, sia per l’ampiezza, sia per il loro segno. In negativo, nell’industria , nonostante la ripresa in corso, nel 2016, l’impiego di lavoro dovrebbe ridursi del 2,9 per cento, con un recupero di produttività. Dopo questa inversione di passo, la tendenza positiva riprenderà l’anno successivo, ma con un ben più contenuto incremento, pari a solo l’1,0 per cento.

Nel settore dei servizi, che ha risentito in misura minore della crisi negli anni scorsi, con il rafforzamento della domanda interna e dei consumi in particolare, nel 2016 proseguirà la crescita dell’impiego di lavoro, che dovrebbe giungere a toccare l’1,9 per cento. La tendenza positiva si confermerà, ma non andrà oltre un aumento dell’1,1 per cento nel 2017.

Le conseguenze della lunga crisi si sono riflesse negativamente sull’impiego di lavoro nelle costruzioni, ma con la ripresa della crescita del valore aggiunto del settore, nel corso del 2016 dovrebbe aumentare del 2,8 per cento l’impiego di lavoro nelle costruzioni. Nel 2017, con il prosieguo della ripresa anche per questo settore, la ricerca di un aumento della produttività porterà a contenere l’impiego di lavoro, che dovrebbe ridursi dell’1,1 per cento).

Rispetto all’edizione precedente, gli indicatori relativi al mercato del lavoro prospettano un quadro più complesso per il biennio 2016-2017. Aumentano le forze di lavoro e più rapidamente gli occupati, ma il tasso di disoccupazione

Scenario nazionale: tasso di variazione delle variabili di conto economico

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, luglio 2016.

Scenario nazionale: tasso di variazione del valore aggiunto settoriale

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, luglio 2016.

Scenario nazionale: evoluzione della composizione del valore aggiunto

Fonte: elaborazione Unioncamere E.R. su dati Prometeia, Scenari per le economie locali, luglio 2016.

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http://www.ucer.camcom.it

Unioncamere Emilia-Romagna rileva e distribuisce dati statistici attraverso banche dati on line e produce e diffonde analisi economiche. Riepiloghiamo le principali risorse che distribuiamo on line.

http://www.ucer.camcom.it

Analisi trimestrali congiunturali Congiuntura industriale

Fatturato, esportazioni, produzione, ordinativi aggregati e per settori e classi dimensionali delle imprese.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura

Congiuntura dell’artigianato

Fatturato, esportazioni, produzione, ordinativi dell’artigianato.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-artigianato

Congiuntura del commercio al dettaglio

Vendite e giacenze aggregati e per settori e classi dimensionali delle imprese.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-commercio

Congiuntura delle costruzioni

Volume d’affari e produzione aggregati e per classi dimensionali delle imprese.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-costruzioni

Demografia delle imprese - Movimprese

La demografia delle imprese, aggregata e per forma giuridica e settore di attività.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/demografia-imprese

Demografia delle imprese - Imprenditoria estera

Stato e andamento delle imprese estere, disaggregati per forma giuridica e settore di attività.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-estera

Demografia delle imprese - Imprenditoria femminile

Stato e andamento delle imprese femminili, disaggregati per forma giuridica e settore di attività.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-femminile Demografia delle imprese - Imprenditoria giovanile

Stato e andamento delle imprese giovanili, disaggregati per forma giuridica e settore di attività.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-giovanile

Esportazioni regionali

L'andamento delle esportazioni emiliano-romagnole sulla base dei dati Istat.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/esportazioni-regionali

Scenario di previsione Emilia-Romagna

Le previsioni macroeconomiche regionali a medio termine. Unioncamere Emilia-Romagna e Prometeia.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/scenario-previsione

Analisi semestrali e annuali Rapporto sull'economia regionale

Un costante monitoraggio dell'economia regionale. A fine settembre, le prime valutazioni. A fine dicembre, l'andamento dettagliato dell'anno, le previsioni e approfondimenti. A fine giugno il consuntivo..

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/rapporto-economia-regionale

Banche dati

Banca dati on-line di Unioncamere Emilia-Romagna

Free e aggiornati dati nazionali, regionali, provinciali e comunali, relativi a economia, lavoro, giustizia, società, istruzione, sanità, previdenza, assistenza, infrastrutture, popolazione, ambiente e altro ancora.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/banche-dati/bd SMAIL - Sistema di monitoraggio delle imprese e del lavoro

La struttura delle attività produttive, per settori, territorio, dimensione, forma giuridica e anzianità, e dell'occupazione (dipendenti e indipendenti, interinali, livelli di inquadramento, nazionalità ed età).

http://emilia-romagna.smailweb.net/

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