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Discrimen » Diritto penale e paradigma liberale. Tensioni e involuzioni nella contemporaneità

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Academic year: 2022

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Tensioni e involuzioni nella contemporaneità

C E R T O S A D I P O N T I G N A N O S I E N A

DIRITTO PENALE E PARADIGMA LIBERALE

24 e 25

MAGGIO

2019

Quello tra democrazia, politica criminale e garanzie individuali di libertà è da sempre un rapporto difficile: le leggi penali, del resto, sono «indissolubilmente legate alle vicende delle pubbliche libertà».

[M. Sbriccoli, caratteri originari e tratti permanenti del sistema penale italiano (1860-1990), in L. Violante (a cura di), storia d’italia. Annali 14. Legge diritto giustizia, einaudi, torino, 1998 pag. 497].

Nel delineare i caratteri originari e i tratti permanenti del sistema penale italiano, si è sottolineato come «ogni questione aperta in materia di libertà, di crescita civile, di giustizia, trovasse un suo necessario riferimento in primo luogo nel sistema penale. Per converso, e lungo l’intera storia dello stato italiano, apparati repressivi e istituzioni giudiziarie, legislazione e diritto penale tornarono in prima linea ogni volta che si trattò di fermare o far regredire livelli di libertà e legalità che sembravano ormai raggiunti e acquisiti»

[M. Sbriccoli, Caratteri originari, cit., pag. 493].

Venendo ai giorni nostri, non solo in italia, il diritto penale – sulla falsariga di quanto avvenuto negli stati uniti a partire dagli anni ’70 - tende ad essere protagonista del dibattito politico ed elettorale, in misura assai più rilevante di alcuni decenni fa. I temi legati alla sicurezza e alla giustizia penale sono, sempre più di frequente, oggetto di un “uso politico” in chiave di rassicurazio- ne collettiva rispetto a paure e allarmi – talvolta indotti o, comunque, enfatizzati – da campagne politico mediatiche propense a drammatizzare il rischio-criminalità

[G. Fiandaca, Populismo giuridico e populismo giudiziario, in Criminalia, 2013, p. 95 s.].

Nell’ultimo decennio il mondo sembra entrato nell’era del castigo: le infrazioni alla legge vengono sanzionate con sempre maggiore severità, sebbene tale tendenza non sia correlata ad alcun effettivo incremento della criminalità

[D. Fassin, Punire. Una passione contemporanea, Feltrinelli, Milano, 2018].

Il mostrarsi tough on crime (duri verso il crimine) rappresenta l’atteggiamento

“utile”, la formula vincente per qualsiasi candidato in cerca del suffragio popolare. È l’epoca del “diritto penale massimo”, «sviluppatosi fuori da qualunque disegno razionale e perciò in crisi rispetto a tutti i principi garantisti»

[L. Ferrajoli, Cos’è il garantismo, in Criminalia, 2014, p. 135].

«La pazza idea che il giure punitivo debba estirpare i delitti dalla terra», preconizzata da francesco carrara, sembra dunque essersi concretizzata.

Evidenti sono le ricadute sul sistema penale: si assiste ad una preoccupante trasformazione della stessa forma di stato «in una paternalistica e populistica democrazia penal-giudiziaria, con contestuale abdicazione di ogni altra forma e istituzione di controllo sociale nonché di responsabilità»

[Palazzo-Viganò, Diritto penale. Una conversazione, Il Mulino, Bologna, 2018, p. 53].

Ormai al di sopra delle stesse istituzioni, l’opinione pubblica è il giudice sovrano di ogni cosa: «facile alla compassione, favorisce un’ideologia vittimaria dominata dalla solidarietà effimera attorno alle sventure individuali»

[D. Salas, Il populismo penale, una malattia delle democrazie, in https://insergenze.Net, 13 luglio 2018].

Il problema fondamentale, tuttavia, non sono tanto le crescenti domande di sicurezza e le pressanti esigenze di protezione che la collettività avanza, bensì le risposte che il legislatore fornisce nell’assecondare tali richieste allorché allarga troppo l’area del penale fino a forzare i classici principi garantisti del “vecchio”

diritto penale liberale

[Pulitanò, Sicurezze e diritto penale, in Riv. it. dir. proc. pen., 2009, p. 554].

Il periodo garantista, frutto del liberalismo, non è forse più riproducibile nella sua dimensione storica. Occorre però recuperare quel fermento liberale che, «come pensiero lontano da salvifiche promesse emancipatorie e da finalismi palingenetici, nel campo penale fornisce gli argini da opporre al facile asservimento dell’afflizione penale al perseguimento di ideologie o di scorciatoie demagogiche, che, a volte, rievocano lo splendore dei supplizi»

[G. Insolera, Perché non possiamo non dirci liberali, in Ind. Pen., 2017, p. 3 s.].

Alla luce di questo impegno, il convegno si propone di analizzare le principali linee evolutive del diritto penale di oggi, allo scopo non solo di evidenziarne le criticità, ma anche di proporre un metodo costruttivo che ponga le premesse per un loro superamento.

Dall’impiego illiberale delle scriminanti alla percezione della prescrizione come

‘garanzia indegna’, puro strumento di impunità per alcuni ‘tipi di autore’, dalla modulazione della non punibilità secondo finalità puramente erariali, passando per il progressivo mutamento del ruolo e delle funzioni della pena, alla proliferazione di strumenti di indagine extra ordinem in materia di reati contro la P.A., per giungere, infine, alla disciplina repressiva dell’immigrazione in chiave programmaticamente oppositiva verso il non cittadino: sono solo alcuni dei temi che meritano la più profonda riflessione del penalista.

C O M I T A T O S C I E N T I F I C O

E N R I C O A M AT I , F I L I P P O B E L L A G A M B A , F E D E R I C O C O N S U L I C H , D A R I O G U I D I , T O M M A S O G U E R I N I

S E G R E T E R I A O R G A N I Z Z A T I V A L O R E N Z O D E M A R T I N O

P R E S E N T A Z I O N E

L A P A R T E C I P A Z I O N E È G R A T U I T A

S I N O A D E S A U R I M E N T O P O S T I P R E V I A I S C R I Z I O N E T R A M I T E M A I L A L L ’ I N D I R I Z Z O :

C O N V E G N O S I E N A 2 0 1 9 @ G M A I L . C O M P E R P A R T E C I P A R E

C O N I L C O N T R I B U T O D I

G R A F I C A

(2)

09:15 09:00

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17:30

09:00 11:00

V E N E R D Ì 2 4 M A G G I O

S A B A T O 2 5 M A G G I O SALUTI ISTITUZIONALI

PROF. FRANCESCO FRATI

( M A G N I F I C O R E T T O R E D E L L’ U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I S I E N A )

REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI

I S E S S I O N E

IL CONTESTO

P R E S I E D E

PROF. ROBERTO GUERRINI

( U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I S I E N A )

R E L A Z I O N I

Insorgenze populiste e produzione del penale

PROF. ENRICO AMATI

( U N I V E R S I T À D I U D I N E )

Il ruolo dei principi penalistici ‘classici’ nel diritto penale contemporaneo

PROF. CARLO SOTIS

( U N I V E R S I T À D E L L A T U S C I A )

I I S E S S I O N E

GIUDIZI DI FATTO E PRESUNZIONI LEGALI NELLA LEGISLAZIONE PENALE ATTUALE

P R E S I E D E

PROF. CARLO ENRICO PALIERO

( U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I M I L A N O ) R E L A Z I O N I

La legittima difesa e il paradigma del diritto debole

PROF. FEDERICO CONSULICH

( U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I G E N O VA )

I I I S E S S I O N E

LA DISTRIBUZIONE DELLA RESPONSABILITÀ PENALE IN CONTESTI PLURISOGGETTIVI

P R E S I E D E

PROF. VINCENZO MAIELLO

( U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I N A P O L I F E D E R I C O I I )

R E L A Z I O N I

Nel giardino dei sentieri che si biforcano.

Il concorso esterno nei reati associativi tra teoria e prassi

PROF. GIUSEPPE AMARELLI

( U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I N A P O L I F E D E R I C O I I )

La colpa di organizzazione, tra responsabilità concorsuale e autonomia dell’illecito ‘amministrativo’

dell’ente

DOTT. LORENZO DE MARTINO

( U N I V E R S I T À D I B O L O G N A )

Le ipotesi di concorso anomalo nel reato

DOTT. SIRO DE FLAMMINEIS

( S O S T I T U T O P R O C U R AT O R E - P R O C U R A D E L L A R E P U B B L I C A P R E S S O I L T R I B U N A L E D I S I E N A )

DIBATTITO

TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA

Consenso sociale e diritto penale: quale equilibrio?

P R E S I E D E

PROF. FILIPPO SGUBBI

( L U I S S R O M A ) P A R T E C I P A N O

PROF. NICOLA MAZZACUVA

( U N I V E R S I T À D I B O L O G N A V I C E P R E S I D E N T E D E L L A G I U N TA D E L L’ U N I O N E D E L L E C A M E R E P E N A L I )

PROF. SERGIO SEMINARA

( U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I P AV I A P R E S I D E N T E D E L L’A S S O C I A Z I O N E I TA L I A N A D E I P R O F E S S O R I D I D I R I T T O P E N A L E )

PROF. GAETANO INSOLERA

( U N I V E R S I T À D I B O L O G N A )

PROF. TULLIO PADOVANI

( S C U O L A U N I V E R S I TA R I A S U P E R I O R E S A N T ’A N N A D I P I S A )

PROF. MARCO PELISSERO

( U N I V E R S I T À D I T O R I N O )

DOTT. RENATO BRICCHETTI

( P R E S I D E N T E V I C A R I O C O R T E D I A P P E L L O D I M I L A N O E P R E S I D E N T E D E L L A Q U A R TA S E Z I O N E P E N A L E D E L L A C O R T E D I A P P E L L O D I M I L A N O ) 1 0 : 4 5 - 1 1 : 0 0 C O F F E E B R E A K

1 3 : 0 0 L I G H T L U N C H

L’art. 101 Cost. al tempo della legge irragionevole

DOTT. LUCA PONIZ

( S O S T I T U T O P R O C U R AT O R E – P R O C U R A D E L L A R E P U B B L I C A P R E S S O I L T R I B U N A L E D I M I L A N O )

Presunzioni e automatismi nella confisca

"per sproporzione" di cui all'art. 240 bis c.p.

PROF. DARIO GUIDI

( U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I S I E N A )

I V S E S S I O N E

I NERVI SCOPERTI DELLA PARTE SPECIALE E DELLA LEGISLAZIONE COMPLEMENTARE

P R E S I E D E

PROF. FAUSTO GIUNTA

( U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I F I R E N Z E )

R E L A Z I O N I

La nuova corruzione dopo la legge negaprincìpi e spazzagaranzie

PROF. FILIPPO BELLAGAMBA

( U N I V E R S I T À D I S I E N A )

La tutela penale della libertà di espressione del pensiero nell’epoca delle fake news

DOTT. TOMMASO GUERINI

( U N I V E R S I T À D I B O L O G N A )

Splendori e miserie delle misure di prevenzione nel sistema punitivo italiano

DOTT. LUCA DELLA RAGIONE

( G I U D I C E P E R L E I N D A G I N I P R E L I M I N A R I P R E S S O I L T R I B U N A L E D I N A P O L I )

1 0 : 4 5 - 1 1 : 0 0 C O F F E E B R E A K

11:00

CHIUSURA DEI LAVORI

13:30

Riferimenti

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