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Academic year: 2022

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La valutazione sensoriale del Parmigiano- Reggiano si trova in una fase di avanzato sviluppo, non solo è stata impiegata per tematiche di ricerca scientifica, ma in tempi più recenti ci si è preoccupati dell'uso di questa analisi anche per il controllo qualitativo del prodotto. La necessità di un metodo analitico condiviso da più laboratori e destinato sia alla caratterizzazione sia al successivo controllo del prodotto è stato uno degli aspetti di studio del progetto di ricerca “Caratterizzazione Parmigiano- Reggiano”, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna (LR 28/98).

Hanno lavorato a questo progetto i principali laboratori che svolgono analisi sensoriale sul Parmigiano Reggiano, i quali attraverso una serie di ring test, si sono impegnati a mettere a punto una metodologia di applicazione dell'analisi QDA (secondo la norma UNI 10957:2003), condividendo la scheda di valutazione.

La valutazione sensoriale del Parmigiano- Reggiano si trova in una fase di avanzato sviluppo, non solo è stata impiegata per tematiche di ricerca scientifica, ma in tempi più recenti ci si è preoccupati dell'uso di questa analisi anche per il controllo qualitativo del prodotto. La necessità di un metodo analitico condiviso da più laboratori e destinato sia alla caratterizzazione sia al successivo controllo del prodotto è stato uno degli aspetti di studio del progetto di ricerca “Caratterizzazione Parmigiano- Reggiano”, cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna (LR 28/98).

Hanno lavorato a questo progetto i principali laboratori che svolgono analisi sensoriale sul Parmigiano Reggiano, i quali attraverso una serie di ring test, si sono impegnati a mettere a punto una metodologia di applicazione dell'analisi QDA (secondo la norma UNI 10957:2003), condividendo la scheda di valutazione.

Materiali e Metodi Materiali e Metodi

Introduzione Introduzione

Risultati Risultati

OBIETTIVI DEL PROGETTO Parte I:

Definizione scheda descrittiva Scelta dei descrittori

Parte II:

Definizione del profilo sensoriale del Parmigiano-Reggiano (QDA)

OBIETTIVI DEL PROGETTO Parte I:

Definizione scheda descrittiva Scelta dei descrittori

Parte II:

Definizione del profilo sensoriale del Parmigiano-Reggiano (QDA)

Conclusioni Conclusioni

Scheda sensoriale per il Parmigiano-Reggiano:

Parte I - Scelta dei descrittori

Scheda sensoriale per il Parmigiano-Reggiano:

Parte I - Scelta dei descrittori

Centro Ricerche Produzioni Animali S.p.A

Anna Garavaldi

a

, Mario Zannoni

b

, Laura Galassi

c

, Marina Turrini

d

, Barbara Giussani

e

a Centro Ricerche Produzioni Animali C.R.P.A. S.p.A., Reggio Emilia, b Dipartimento Controllo Qualità P.R., Reggio Emilia, c Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste, sede di Mantova, d Artest S.r.l., Modena, e Dipartimento di Scienze Chimiche e Ambientali – Università dell'Insubria, Como - a.garavaldi@crpa.it

LABORATORI CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO 1) Artest di Modena;

2) C.R.P.A S.p.A di Reggio Emilia;

3) DCQ P.R. di Reggio Emilia;

4) ERSAF di Mantova.

LABORATORI CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO 1) Artest di Modena;

2) C.R.P.A S.p.A di Reggio Emilia;

3) DCQ P.R. di Reggio Emilia;

4) ERSAF di Mantova.

CAMPIONAMENTO

Per la definizione della scheda descrittiva i 4 laboratori hanno analizzato in doppio 32 forme di Parmigiano-Reggiano. Il piano di campionamento ha tenuto conto dell'età (12 e 24 mesi), della zona di produzione (le province del comprensorio), del numero dei caseifici per zona, altimetria e stagione di produzione. Per ogni forma sono state campionate due punte di circa 2 kg l'una per laboratorio. Al momento della valutazione le punte di Parmigiano- Reggiano sono state tagliate in parallelepipedi di 15x20x80 mm, servite ai giudici alla temperatura di servizio di circa 16°C.

PANEL E ADDESTRAMENTO SENSORIALE

I panel, costituiti da 8 a 11 giudici addestrati e/o esperti su formaggi stagionati a pasta dura (ISO 8586-1, ISO 8586-2), hanno effettuato test descrittivi secondo la metodologia del profilo sensoriale (UNI 10957) in ambiente controllato (UNI 8589). I 4 panel hanno svolto un periodo di riaddestramento e calibrazione iniziale definendo comuni riferimenti e impiegando un'unica scheda descrittiva “ di base”. Per i descrittori olfattivi e di aroma e sapore si è fatto riferimento alla “Guida per la valutazione olfatto gustativa dei formaggi a pasta dura e semidura” (Berodier e al.,1997). Per i descrittori di struttura I riferimenti sono stati quelli della “Guida per la valutazione sensoriale della struttura dei formaggi a pasta dura e semidura” (Lavanchy e al., 1994). La scheda impiegata inizialmente era quella già in uso presso il Dipartimento Controllo Qualità del Parmigiano-Reggiano dal 2001, presentava 37 descrittori più 4 parametri di idoneità, valutati su una scala da 1 a 7.I 32 campioni sono stati suddivisi in 4 turni da 8 campioni l'uno, con valutazione per seduta di 4 campioni alla medesima stagionatura, cioè 4 sedute per turno per un totale di 16 sedute per la scelta dei descrittori.

ANALISI STATISTICA

La calibrazione dei panel e l 'individuazione dei descrittori più significativi, è stata realizzata utilizzando differenti tecniche statistiche (ANOVA, PCA, GPS, PLS) e impiegando vari software statistici (SPSS vers.17,0, Unscramble, Senstool) CAMPIONAMENTO

Per la definizione della scheda descrittiva i 4 laboratori hanno analizzato in doppio 32 forme di Parmigiano-Reggiano. Il piano di campionamento ha tenuto conto dell'età (12 e 24 mesi), della zona di produzione (le province del comprensorio), del numero dei caseifici per zona, altimetria e stagione di produzione. Per ogni forma sono state campionate due punte di circa 2 kg l'una per laboratorio. Al momento della valutazione le punte di Parmigiano- Reggiano sono state tagliate in parallelepipedi di 15x20x80 mm, servite ai giudici alla temperatura di servizio di circa 16°C.

PANEL E ADDESTRAMENTO SENSORIALE

I panel, costituiti da 8 a 11 giudici addestrati e/o esperti su formaggi stagionati a pasta dura (ISO 8586-1, ISO 8586-2), hanno effettuato test descrittivi secondo la metodologia del profilo sensoriale (UNI 10957) in ambiente controllato (UNI 8589). I 4 panel hanno svolto un periodo di riaddestramento e calibrazione iniziale definendo comuni riferimenti e impiegando un'unica scheda descrittiva “ di base”. Per i descrittori olfattivi e di aroma e sapore si è fatto riferimento alla “Guida per la valutazione olfatto gustativa dei formaggi a pasta dura e semidura” (Berodier e al.,1997). Per i descrittori di struttura I riferimenti sono stati quelli della “Guida per la valutazione sensoriale della struttura dei formaggi a pasta dura e semidura” (Lavanchy e al., 1994). La scheda impiegata inizialmente era quella già in uso presso il Dipartimento Controllo Qualità del Parmigiano-Reggiano dal 2001, presentava 37 descrittori più 4 parametri di idoneità, valutati su una scala da 1 a 7.I 32 campioni sono stati suddivisi in 4 turni da 8 campioni l'uno, con valutazione per seduta di 4 campioni alla medesima stagionatura, cioè 4 sedute per turno per un totale di 16 sedute per la scelta dei descrittori.

ANALISI STATISTICA

La calibrazione dei panel e l 'individuazione dei descrittori più significativi, è stata realizzata utilizzando differenti tecniche statistiche (ANOVA, PCA, GPS, PLS) e impiegando vari software statistici (SPSS vers.17,0, Unscramble, Senstool)

RING TEST

Dall'elaborazione dei dati del primo turno attraverso la PCA si è osservato come i campioni venissero raggruppati in base al panel di appartenenza, più che alla stagionatura (figura 1-Score plot). Per risolvere questo problema si è operato in due modi:

1.Effettuando valutazioni di campioni extra con un “panel mix”, cioè con giudici appartenenti ai diversi laboratori, per migliorare l'allineamento dei panel.;

2.Effettuando l'autoscalatura dei dati per ogni laboratorio, rispetto alla media e alla deviazione standard di ciascun panel.

La figura 2 mostra lo score plot ottenuto dalla PCA dei dati del 3° turno di assaggio. I campioni sono disposti nello spazio lungo le due componenti principali che spiegano il 60% della varianza, in accordo con la loro stagionatura e provenienza.

RING TEST

Dall'elaborazione dei dati del primo turno attraverso la PCA si è osservato come i campioni venissero raggruppati in base al panel di appartenenza, più che alla stagionatura (figura 1-Score plot). Per risolvere questo problema si è operato in due modi:

1.Effettuando valutazioni di campioni extra con un “panel mix”, cioè con giudici appartenenti ai diversi laboratori, per migliorare l'allineamento dei panel.;

2.Effettuando l'autoscalatura dei dati per ogni laboratorio, rispetto alla media e alla deviazione standard di ciascun panel.

La figura 2 mostra lo score plot ottenuto dalla PCA dei dati del 3° turno di assaggio. I campioni sono disposti nello spazio lungo le due componenti principali che spiegano il 60% della varianza, in accordo con la loro stagionatura e provenienza.

Figura 1- Score plot PCA (64%) ottenuto dal 1° turno di assaggio.

Colori differenti indicano

le valutazioni dei 4 laboratori per 8 campioni

Figura 2- Score plot PCA (60%) ottenuto dal 3° turno di assaggio.

Colori differenti indicano le

valutazioni

dei 4 laboratori per 8 campioni

SCELTA DESCRITTORI

Per la definizione della scheda descrittiva del Parmigiano-Reggiano la scelta dei descrittori è stata effettuata valutando più fattori:

1.la deviazione standard dei descrittori: sono stati privilegiati descrittori che presentavano bassa deviazione standard o deviazioni standard non significativamente differenti fra i panel;

2.l'abilità dei giudici addestrati: privilegiati I descrittori che sono risultati più facilmente comprensibili a tutti i panel;

3.i correlation loading: attraverso PCA sono stati individuati i valori più alti di loading rispetto PC1 e PC2, per scegliere i descrittori che più differenziano I campioni;

In figura 3 compaiono due ellissi, che indicano i limiti del 100% (ellisse esterna) e del 50% (ellisse interna) della varianza spiegata. Le variabili all'interno dell'ellisse più piccola discriminano i campioni in maniera minore. Si è inoltre tenuto conto anche della correlazione fra variabili, in presenza di una elevata correlazione si è scelto il miglior descrittore in accordo con i punti 1 e 2.

SCELTA DESCRITTORI

Per la definizione della scheda descrittiva del Parmigiano-Reggiano la scelta dei descrittori è stata effettuata valutando più fattori:

1.la deviazione standard dei descrittori: sono stati privilegiati descrittori che presentavano bassa deviazione standard o deviazioni standard non significativamente differenti fra i panel;

2.l'abilità dei giudici addestrati: privilegiati I descrittori che sono risultati più facilmente comprensibili a tutti i panel;

3.i correlation loading: attraverso PCA sono stati individuati i valori più alti di loading rispetto PC1 e PC2, per scegliere i descrittori che più differenziano I campioni;

In figura 3 compaiono due ellissi, che indicano i limiti del 100% (ellisse esterna) e del 50% (ellisse interna) della varianza spiegata. Le variabili all'interno dell'ellisse più piccola discriminano i campioni in maniera minore. Si è inoltre tenuto conto anche della correlazione fra variabili, in presenza di una elevata correlazione si è scelto il miglior descrittore in accordo con i punti 1 e 2.

Figure 3-

Correlation loading plot: PCA ottenuta dall'elaborazione di tutti campioni.

SCHEDA SENSORIALE

Partendo da una scheda con 41 descrittori (37 + 4 punteggi di idoneità ) si è giunti alla definizione di una scheda con 28 descrittori (24 descrittori scelti + 4 punteggi di idoneità), unica per i 4 laboratori.

I descrittori sensoriali scelti spiegano e discriminano al meglio le caratteristiche dei campioni analizzati a diverse stagionature (12 e 24 mesi).

Il lavoro sinergico dei 4 laboratori, ha permesso di ottenere una scheda utile sia a scopi di ricerca sia a fini di controlli ufficiali, ma soprattutto rende più riproducibili e confrontabili i dati stessi fra i diversi laboratori.

SCHEDA SENSORIALE

Partendo da una scheda con 41 descrittori (37 + 4 punteggi di idoneità ) si è giunti alla definizione di una scheda con 28 descrittori (24 descrittori scelti + 4 punteggi di idoneità), unica per i 4 laboratori.

I descrittori sensoriali scelti spiegano e discriminano al meglio le caratteristiche dei campioni analizzati a diverse stagionature (12 e 24 mesi).

Il lavoro sinergico dei 4 laboratori, ha permesso di ottenere una scheda utile sia a scopi di ricerca sia a fini di controlli ufficiali, ma soprattutto rende più riproducibili e confrontabili i dati stessi fra i diversi laboratori.

SCHEDA PARMIGIANO-REGGIANO

ESAME VISIVO Idoneità punti... su 7

Colore giallo chiaro scuro

1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Omogeneità omogeneo  non omogeneo 

Occhi e/o spacchi: basso medio elevato

numero

ridotta media elevata

dimensione

ODORE Idoneità punti... su 7

debole medio elevato

Intensità 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Lattico/Burro 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Lattico/Crosta 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Frutta/Frutta secca 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7

Altri Odori: Propionico/Butirrico/Rancido/Acetico/Pungente/Putrido/Stantio/ Stalla 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7

AROMA E SAPORE Idoneità punti...su 7

AROMA debole medio elevato

Lattico/Burro 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Lattico/Crosta 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Frutta/ frutta secca 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Animale/ brodo 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Speziato/ noce moscata 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Altri Aromi: Propionico/Butirrico/Rancido/Acetico/Pungente/Putrido/Stantio/ Stalla

1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 SAPORE

Dolce 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Salato 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Amaro 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Piccante 1_____ 2_____ 3_____ 4_____5_____ 6_____ 7

STRUTTURA Idoneità punti....su 7

Elasticità 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Friabilità 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Umidità 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Solubilità 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7

Granulosità 1_____ 2_____ 3_____ 4_____ 5_____ 6_____ 7 Ricerca finanziata con il contributo della Regione Emilia-Romagna (LR28/98) coordinata da CRPA spa (Reggio Emilia)

II° Congresso Lattiero-Caseario La ricerca scientifica

e la valorizzazione del latte e dei derivati

Torino, 21 settembre 2010

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