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La ricerca clinica e le sue fasi

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Academic year: 2022

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(1)

Percorso di Formazione Linee Guida AIOM

Milano 1-2 febbraio 2018

La Ricerca Clinica e le sue fasi

Giovanni Pappagallo

(2)

Preferenze e Valori del Paziente

Caratteristiche della malattia ed eventuali comorbilità

Sintesi dell’Evidenza e Linee Guida

(3)

Preferenze e Valori del Paziente

Caratteristiche della malattia ed eventuali comorbilità

Sintesi dell’Evidenza e Linee Guida Preferenze e Valori

del Paziente

(4)

Preferenze e Valori del Paziente

Caratteristiche della malattia ed eventuali comorbilità

Sintesi dell’Evidenza e Linee Guida Preferenze e Valori

del Paziente

(5)

Comunicazione della proposta terapeutica

ambiente e comportamento cosa il paziente già sa; che idea si è fatto della situazione

cosa e quanto il paziente vuole sapere

informazione su possibili scenari, calibrata su quanto sopra

accoglimento di qualsiasi

emozione espressa dal paziente riassunto dell’informazione,

disponibilità a chiarimenti, pianificazione futura

(6)

Preferenze e Valori del Paziente

Caratteristiche della malattia ed eventuali comorbilità

Sintesi dell’Evidenza e Linee Guida

Giudizio sul rapporto tra i benefici e i danni ascrivibili a un trattamento per uno specifico quesito clinico

(7)
(8)

Algorithm for classifying study design for questions of effectiveness

Observational Designs

(9)

Algorithm for classifying study design for questions of effectiveness

Experimental Designs

(10)

Dipartimento di Oncologia, Sezione di Epidemiologia e Sperimentazioni Cliniche, Noale VE (2004)

SPERIMENTAZIONE CLINICA

• Esperimento scientifico che genera dati clinici con lo scopo di valutare uno o più trattamenti applicati a una determinata popolazione di pazienti.

• Evento polifasico ove ricercatori

clinici e biostatistici mettono a

disposizione l’uno dell’altro le loro

conoscenze sin dalla fase della

progettazione per raggiungere l’obiet-

tivo finale.

(11)

Dipartimento di Oncologia, Sezione di Epidemiologia e Sperimentazioni Cliniche, Noale VE (2004)

• Studio clinico controllato = fondamento della Medicina Moderna.

nella sua rappresentazione ideale risposte statisticamente valide e gene- ralizzabili;

nella realtà nessuno studio è esente da difetti (pianificazione, conduzione, ana- lisi, generalizzabilità).

Gli studi clinici sono strumenti difettosi

che forniscono una visione più o meno

distorta di una verità relativa al periodo e

alle condizioni di esecuzione dei vari studi.

(12)

Dipartimento di Oncologia, Sezione di Epidemiologia e Sperimentazioni Cliniche, Noale VE (2004)

In ogni caso è necessario partire da sperimentazioni molto prudenti, condotte su piccoli numeri di pazienti accurata- mente studiati, per arrivare infine alle valutazioni su larga scala.

FASE I  FASE II  FASE III  FASE IV

(13)

C’ERA UNA VOLTA L’ALTA FEDELTÀ…

Fase II Fase III Fase IV

Fase I

identify dose-limiting

toxicities and define

schedule*

look for signal that

a phase III trial is warranted*

look for efficacy (only if signal from

Phase II)*

look for effectiveness

* F. Shepherd, 2006

NELLA SPERIMENTAZIONE CLINICA…

(14)

C’ERA UNA VOLTA L’ALTA FEDELTÀ…

Fase II Fase III Fase IV

Fase I

identify dose-limiting

toxicities and define

schedule*

look for signal that

a phase III trial is warranted*

look for efficacy (only if signal from

Phase II)*

look for effectiveness

* F. Shepherd, 2006

NELLA SPERIMENTAZIONE CLINICA…

Il quesito è: “che dose / schema adottare per testare

il farmaco nelle fasi successive della

sperimentazione clinica?”

(15)

Dipartimento di Oncologia, Sezione di Epidemiologia e Sperimentazioni Cliniche, Noale VE (2004)

Studio di Fase I = Quesito di

TOLLERABILITA’ – MODALITA’ DI SOMMINISTRAZIONE

‘qual’è il profilo di tollerabilità globale del farmaco?’

‘qual è lo schema posologico ottimale?’

(16)

C’ERA UNA VOLTA L’ALTA FEDELTÀ…

Fase II Fase III Fase IV

Fase I

identify dose-limiting

toxicities and define

schedule*

look for signal that

a phase III trial is warranted*

look for efficacy (only if signal from

Phase II)*

look for effectiveness

* F. Shepherd, 2006

NELLA SPERIMENTAZIONE CLINICA…

Il quesito è:

“vale la pena di passare alla

fase III?”

(17)

Dipartimento di Oncologia, Sezione di Epidemiologia e Sperimentazioni Cliniche, Noale VE (2004)

Studio di Fase II = Quesito di ATTIVITA’

‘il farmaco è abbastanza promettente da essere “promosso” alla fase III?’

• la risposta a tale tipo di quesito dovrebbe essere del tipo si / no ;

• non è molto importante (spesso è fuorviante) sapere con precisione

quanto il farmaco è attivo

(18)

C’ERA UNA VOLTA L’ALTA FEDELTÀ…

Fase II Fase III Fase IV

Fase I

identify dose-limiting

toxicities and define

schedule*

look for signal that

a phase III trial is warranted*

look for efficacy (only if signal from

Phase II)*

look for effectiveness

* F. Shepherd, 2006

NELLA SPERIMENTAZIONE CLINICA…

Il quesito è: “Il

trattamento è in grado di dare al paziente un beneficio di rilevanza

clinica?”

(19)

Dipartimento di Oncologia, Sezione di Epidemiologia e Sperimentazioni Cliniche, Noale VE (2004)

Studio di Fase III = Quesito di EFFICACIA

• volto a verificare:

una “superiorità” fra trattamenti in termini di efficacia

una “non inferiorità” tra i tratta-

menti a confronto in termini di

efficacia, posto un ragionevole

vantaggio in termini di tollerabilità

(20)

Superiorità Vs Non-inferiorità

studio di studio di

superiorità non inferiorità

A > B di una A < B non oltre quantità Δ una quantità M di interesse di rilevanza

clinico clinica

Si ritiene che il trattamento in esame

“A” abbia le potenzialità per migliorare il trattamento standard

“B” almeno di una quantità Δ

(21)

Superiorità Vs Non-Inferiorità

studio di studio di

superiorità non inferiorità

A > B di una A < B non oltre quantità Δ una quantità M di interesse di rilevanza

clinico clinica

Vista la migliore tollerabilità del trattamento in esame “A”, si è

disposti ad accettarne una

eventuale minore efficacia rispetto al trattamento standard “B” purché questa non vada oltre un margine M

(22)

ATTIVITA’ Vs EFFICACIA

• Attività

– capacità di un trattamento di indurre le modificazioni attraverso le quali si presume di indurre dei benefici

• Efficacia

– capacità di un trattamento di

indurre i benefici per ottenere i

quali esso viene somministrato

(23)

ATTIVITA’ vs EFFICACIA

trattamento attività efficacia

diuretico diuresi riduzione P.A.

diuretico riduzione P.A. riduzione malatt. C.V.

antidiab. orale riduz. glicemia riduz. mortalità a.infiammat. riduz. dolore miglioram. funzion.

a.infiammat. az. a.aggregante riduzione malatt. C.V.

citotossico riduz. tumorale riduz. mortalità citostatico controllo malattia riduz. mortalità fatt. di crescita stimolo crescita riduz. complicanze

(24)

C’ERA UNA VOLTA L’ALTA FEDELTÀ…

Fase II Fase III Fase IV

Fase I

identify dose-limiting

toxicities and define

schedule*

look for signal that

a phase III trial is warranted*

look for efficacy (only if signal from

Phase II)*

look for effectiveness

* F. Shepherd, 2006

NELLA SPERIMENTAZIONE CLINICA…

Il quesito è: “il

beneficio è osservato anche nella pratica

quotidiana?”

(25)

PK/PD - Tox

Attività

Efficacia

Continuum della Sperimentazione Clinica

I-II

III-IV

Fasi

(tradizionali)

(26)
(27)

Campione ≠ Popolazione

Campionamento

Inferenza

Analisi del campione

L’INFERENZA STATISTICA SI OCCUPA DI ESTENDERE AD UNA INTERA POPOLAZIONE LE INFORMAZIONI CHE SI RICAVANO DALLE STATISTICHE CAMPIONARIE

(28)

Dipartimento di Oncologia, Sezione di Epidemiologia e Sperimentazioni Cliniche, Noale VE (2005)

IL METODO STATISTICO

• Il metodo statistico ci permette di valutare quanto può essere affidabile il risultato osservato.

• Se i soggetti sono stati assegnati in modo casuale ai trattamenti, si è in grado di calcolare esattamente il ruolo probabile del caso.

(29)

Assegnazione casuale dei pazienti al gruppo sperimentale o di controllo, al fine di assicurare che tutti i fattori prognostici - noti e sconosciuti - si distribuiscano omogeneamente nei due gruppi.

Tutti i requisiti della randomizzazione hanno lo scopo di assicurare che il processo con cui vengono creati i due gruppi a confronto segua le leggi del caso, e che nessun fattore possa interferire con la sua casualità.

Lachin, 2000

RANDOMIZZAZIONE

(30)

STATISTICA Vs ETICA

• Statistica

Persegue ciò che è vero Si basa sulla probabilità

Riguarda ciò che potrebbe accadere Opera su eventi incerti

• Etica

Persegue ciò che è giusto Si basa sulla moralità

Riguarda ciò che dovrebbe accadere Opera su eventi incerti

(31)

ETICA INDIVIDUALE Vs ETICA COLLETTIVA

• Etica Individuale

il paziente riceve il trattamento che è considerato maggiormente

indicato per la sua condizione

• Etica Collettiva

raggiungimento del progresso

scientifico nel modo più efficiente possibile, con beneficio per i

pazienti futuri

(32)
(33)
(34)
(35)
(36)
(37)

J Slutsman, ASCO 2005

(38)

Susan S. Ellenberg, Center for Biologics Evaluation and Research, FDA (2000)

INDIVIDUAL VS

COLLECTIVE ETHICS

Perspective 1: DMC’s primary responsibility is to patients enrolled (or to be enrolled) in trial Implication: stop trial early if further results are

unlikely to change conclusion based on interim data

Perspective 2: DMC’s primary responsibility is to entire “patient horizon”

Implication: stop trial early only if results are

sufficiently persuasive to effect changes in medical practice

Impossibilità di una completa valutazione a lungo termine

(efficacia+tossicità)

dei trattamenti a confronto

(39)

Susan S. Ellenberg, Center for Biologics Evaluation and Research, FDA (2000)

INDIVIDUAL VS

COLLECTIVE ETHICS

Perspective 1: DMC’s primary responsibility is to patients enrolled (or to be enrolled) in trial Implication: stop trial early if further results are

unlikely to change conclusion based on interim data

Perspective 2: DMC’s primary responsibility is to entire “patient horizon”

Implication: stop trial early only if results are

sufficiently persuasive to effect changes in medical practice

Possibile danno per i pazienti assegnati al braccio “perdente”

(40)
(41)

TRASPARENZA DEI TRIALS CLINICI

Zarin DA, Tse T (2016). PLoS Med 13(1): e1001946. doi:10.1371/journal.pmed.1001946

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