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7. Il Regolamento del sistema integrato dei controlli interni

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7. Il Regolamento del sistema integrato dei controlli interni

Con l’entrata in vigore del Decreto Legge 174 del 2012, “Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori dispo-sizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012”, convertito nella Legge n. 213 del 7 dicembre 2012, la quale delinea il nuovo sistema dei controlli interni a partire dal 2013 il Comune di Ravenna si è dotato del “Regolamento del siste-ma integrato dei controlli interni”, approvato con deliberazione di consiglio co-munale nella seduta del 28 febbraio 2013.

Il presente regolamento si compone di otto capi e trenta articoli. Al capo I ven-gono indicati l’oggetto del regolamento, l’articolazione del sistema dei controlli interni, conforme a quanto previsto dalla legge e il principi generali. Dal Capo II al Capo VII vengono regolamentati le sei tipologie di controllo previste, andan-done a specificare le finalità, la metodologia con la quale il controllo viene attua-to, in quali fasi si suddivide il controllo, gli strumenti, anche informatici, che vengono utilizzati per il controllo. Infine al Capo VIII vengono specificati gli al-tri soggetti che permettono l’integrazione e il coordinamento del sistema dei con-trolli interni e viene attesta l’adeguatezza del sistema dei concon-trolli interni.

Il Capo del regolamento in questione che interessa per lo studio portato avanti in questa tesi è il Capo VI relativo al “Controllo sulle Società e sugli altri Enti ed organismi partecipati dal Comune”.

Questo Capo del regolamento di articola in cinque articoli che sono i seguenti:  Articolo 18, qui si trova al comma 1 la specificazione dell’oggetto del

controllo in esame e la sua articolazione:

“1. Il controllo sulle società e sugli altri enti ed organismi partecipati dal Comune si articola in: a) controllo gestionale e contabile, diretto a rilevare gli aspetti economico-patrimoniali, di conformità ai vincoli di finanza pubblica, relativi al sistema delle partecipazioni comunali; b) controllo sui contratti di servizio affidati a società o ad enti ed organismi partecipati, di-retto a rilevare il livello quali-quantitativo delle prestazioni erogate in

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rap-porto agli standard contrattualmente previsti; c) controllo sulla qualità dei servizi affidati o concessi a società o ad enti ed organismi partecipati, di-retto a misurare il livello di soddisfazione degli utenti dei servizi stessi.” Al comma 2 viene individuato il sistema informativo atraverso il quale il Comune svolge il controllo:

“2. Per lo svolgimento dei controlli di cui al comma 1, il Comune si avva-le di un idoneo sistema informativo, anche adeguando e/o impavva-lementando l’attuale, finalizzato a rilevare i rapporti finanziari tra l’Ente e le partecipa-te, la situazione contabile, gestionale ed organizzativa dei soggetti parteci-pati, i contratti di servizio, la qualità dei servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica.”

Infine al comma 3 si individuano gli altri documenti da considerare in ma-teria di controlli, per quello che non è specificato all’interno di questo re-golamento:

“3. Per quanto non contemplato dal presente regolamento si rinvia al “dice di comportamento per il controllo delle società cui partecipa il Co-mune di Ravenna” nonché ad atti attuativi del presente regolamento.”;  Articolo 19, in questo articolo viene individuato, al primo comma, il

sog-getto preposto al controllo gestionale e contabile e vengo individuate le società sulle quali viene svolto questo controllo:

“1. Il controllo gestionale e contabile sulle partecipazioni comunali viene svolto sotto la direzione ed il coordinamento del Responsabile del servizio individuato, in coerenza con il funzioni gramma ed organigramma dell’Ente, che si avvale del personale delle apposite strutture comunali, con particolare riferimento al Servizio Finanziario e alla struttura preposta al controllo di gestione, secondo le disposizioni di cui agli articoli succes-sivi, con riferimento a: a) società di capitale non quotate partecipate diret-tamente dal Comune, o indiretdiret-tamente attraverso la società holding comu-nale-Ravenna Holding S.p.A.; b) altri enti ed organismi con forma giuridi-ca diversa dalla società, partecipati direttamente dal Comune con quote

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superiori al 20% o comunque verso i quali sussista un obbligo statutario di ripiano dei disavanzi di gestione, nei casi consentiti dalla legge.”.

 Articolo 20, il regolamento prosegue illustrando in questo articolo il con-trollo gestionale e contabile che riguarda le società di capitale non quotate, si individuano al primo comma le società sottoposte a questo controllo: “1. Il controllo sulle società di capitale non quotate riguarda: a) la società– Ravenna Holding S.p.A. - alla quale il Comune ha trasferito e/o conferito, con funzioni di gestione, coordinamento e controllo, le principali parteci-pazioni in società che gestiscono servizi pubblici locali, attività strumenta-li e servizi di interesse generale; b) per il tramite di Ravenna Holding S.p.A. le società controllate o partecipate direttamente dalla stessa in mi-sura superiore al 20%; c) le società partecipate direttamente dal Comune in misura superiore al 20%; d) le società diverse da quelle elencate, che presentino una perdita economica superiore ad 1/3 del capitale sociale, sulla base dei dati rilevati dall’ultimo bilancio di esercizio approvato.”. Nel secondo comma vengo individuate le modalità attraverso le quali vie-ne svolto il controllo:

“2. Il controllo sulle società di cui al comma precedente si svolge con le seguenti modalità: a) fissazione, nella relazione previsionale e program-matica allegata al bilancio di previsione del Comune, di obiettivi gestiona-li definiti secondo parametri quagestiona-litativi e quantitativi, a cui devono tendere le società nel corso dell’esercizio. Detti obiettivi, che relativamente a Ra-venna holding spa contemplano anche quelli di ogni società da essa parte-cipata, sono comunicati entro 20 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione del Comune, a cura del Responsabile del Servizio Finanziario o del soggetto dallo stesso incaricato all’interno delle strutture di cui al pre-cedente art. 19, comma 1; b) approvazione, da parte del Consiglio Comu-nale, dei budget previsionali relativi a Ravenna Holding S.p.A. ed alle so-cietà “in house providing”. Qualora l’approvazione dei budget intervenga prima dell’approvazione del bilancio di previsione del Comune, la delibe-ra del Consiglio Comunale deve contenere gli obiettivi gestionali di cui

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al-la precedente lett. a), che dovranno essere successivamente trasfusi nelal-la relazione previsionale e programmatica; c) approvazione da parte del Consiglio Comunale, in sede di deliberazione di salvaguardia degli equili-bri di bilancio da adottarsi ai sensi di legge e del regolamento di contabili-tà, delle relazioni semestrali delle società di cui al comma 1, lett. a) e c), contenenti informazioni relative all’andamento finanziario, economico-patrimoniale, nonché allo stato di attuazione degli obiettivi gestionali in-dividuati nella relazione previsionale e programmatica. Con riguardo alle società di cui al comma 1 lett. b), si assume, con effetto esaustivo, la rela-zione semestrale trasmessa da Ravenna Holding S.p.A.; d) dette relazioni devono essere trasmesse, mediante PEC, al Responsabile del Servizio Fi-nanziario entro il 31 agosto di ogni anno. Qualora dalle relazioni venissero ad evidenziarsi situazioni economico-patrimoniali pregiudizievoli o sco-stamenti negativi rilevanti rispetto agli obiettivi gestionali assegnati, la de-liberazione del Consiglio Comunale indicherà le eventuali misure corretti-ve; e) approvazione, da parte del Consiglio Comunale, dei bilanci di eser-cizio relativi a Ravenna Holding S.p.A., ed alle società “in house provi-ding”; f) approvazione del bilancio consolidato, previa individuazione del perimetro di consolidamento relativo alle società ed agli altri enti ed orga-nismi partecipati dal Comune, secondo la tempistica, i principi e le moda-lità previsti dalla legge.”

 Articolo 21, il seguente articola tratta il controllo gestionale e contabile sugli altri enti ed organismi partecipati, specificando che la fissazione de-gli obiettivi gestionali a cui tendere e l’approvazione delle relazioni seme-strali, atti posti in essere per le società di capitali partecipate dall’Ente, so-no validi anche per questi enti e organismi partecipati:

“1. Le disposizioni di cui al precedente articolo 20, comma 2, lett. a) e c) trovano applicazione anche con riferimento agli altri enti ed organismi partecipati di cui all’art. 19, comma 1, lett. b) del presente regolamento.”.

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Nel secondo comma si a riferimenti al bilancio consolidato, asserendo che anche questi enti ed organismi partecipati sono soggetti alla disciplina se faceti parte del perimetro di consolidamento:

“2. Le disposizioni inerenti al bilancio consolidato di cui all’art. 20, com-ma 2, lett. f) si applicano agli enti ed organismi inclusi nel perimetro di consolidamento.

 Articolo 22, dato che le partecipazioni in società esterne nascono con lo scopo di esternalizzare servizi che l’Amministrazione deve fornire ai suoi cittadini è compito dell’Amministrazione stessa effettuare un controllo sui contratti di servizi e sulla qualità dei servizi affidati o concessi ad enti ed organismi partecipati. In questo articolo si individuano i soggetti attraver-so i quali il Comune effettua il monitoraggio e il controllo, rimandando all’articolo 26, sempre di questo regolamento, per conoscere le modalità e gli strumenti da utilizzare per effettuarlo:

“1. Il Comune di Ravenna, attraverso le Agenzie d’ambito eventualmente esistenti per specifici servizi e comunque attraverso i Dirigenti dei vari settori interessati, organizza il monitoraggio e controllo ai contratti di ser-vizio secondo la metodologia e gli strumenti di cui al successivo articolo 26.”.

 Articolo 26, “1. Il monitoraggio ed il controllo dei contratti di servizio è uno strumento con cui il Comune verifica la corretta gestione dei servizi affidati ad organismi esterni garantendone l’efficienza nei confronti dei cittadini ed il miglioramento continuo delle prestazioni. 2. Al fine di poter effettuare il monitoraggio ed il controllo, è necessario che al momento del-la predisposizione del contratto di servizio, a fronte degli standard di qua-lità e ambientali richiesti, vengano definite le modaqua-lità con cui si procede-rà al monitoraggio e al controllo della qualità del servizio erogato. 3. L’Amministrazione può applicare un proprio sistema di monitoraggio e controllo sulla qualità del servizio che si fonderà su precisi indicatori e ri-levamenti periodici di cui informerà l’organismo gestionale esterno. 4. L’Amministrazione può richiedere all’organismo gestionale esterno la

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predisposizione di un sistema di monitoraggio e controllo sulla qualità del servizio chiedendo che i risultati vengano condivisi periodicamente con l’Amministrazione. 5. In ogni caso, il dirigente del servizio discuterà pe-riodicamente i risultati del sistema di monitoraggio e controllo della quali-tà dei servizi con il responsabile dell’organismo gestionale esterno, al fine di avviare eventuali necessarie azioni di miglioramento del servizio.”.

7.1 Il sistema informativo

Come specificato nel comma 2, articolo 18, del Regolamento, il Comune di Ra-venna per lo svolgimento dei controlli sulle società e sugli altri enti ed organismi partecipati, si avvale di uno specifico sistema informativo.

Il sistema informativo utilizzato presso l’Amministrazione e di recente acquisi-zione e ancora in fase di implementaacquisi-zione e sviluppo.

Questo sistema informativo non nasce su richiesta del Comune di Ravenna, ma viene implementato per il Comune di Genova, dal quale era stato pensato come strumento condiviso con ogni società partecipata, per permettere ad ogni società di immettere in prima persona i dati all’interno del sistema. Questo sistema, però, è carente nella parte di reportistica perché evidentemente il Comune che ne ha chiesto l’implementazione aveva solo un problema di raccolta dati e non di crea-zione dei report per i quali forse utilizzano un altro sistema informativo. Il Co-mune da questo lato ha chiesto l’implementazione della funzione di reportistica per avere nel modo più immediato possibile i report richiesti dal decreto legisla-tivo 33 del 2013 sulla trasparenza che fino ad ora sono stati creati in documenti pdf e che verranno inseriti manualmente nel sistema.

All’interno del sistema informativo si trova un elenco di tutte le partecipate dell’Ente, ma al momento il sistema non viene implementato da tutte le parteci-pate come avviene per il Comune di Genova, ma solo dal Comune e da Ravenna Holding che implementa la parte di Ravenna Holding e i dati di tutte le partecipa-te di Ravenna Holding.

Per ogni società si trova una prima scheda i dati generali dove sono riportate un po’ tutte le informazioni della Società, una scheda di dati attuali, come ad

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esem-pio le variazioni di capitale e la composizione della compagine societaria della Società e una scheda di dettaglio che comprende altre sotto schede. Dato che il programma era stato implementato per un altro Comune ci sono sotto schede non utilizzate dal Comune di Ravenna, quelle principali che vengo utilizzate e im-plementate sono:

 La composizione del capitale, dove si trova l’ammontare del capitale so-ciale e il dettaglio del capitale di partecipazione dei vari soci nel caso la società in questione fosse composta da più soci;

 Elenco partecipazioni, dove si trova l’elenco di tutte lo società partecipate se la società presa in esame a sua volta ha partecipazioni in altra società, ad esempio Ravenna Holding;

 Contratti di servizio, questa parte ancora non è stata implementata dal Comune di Ravenna, ma può essere utile per ogni Dirigente che ora è re-sponsabile del proprio contratto di servizio ed effettua il controllo senza utilizzare il programma.

 Consolidamento bilanci, il pacchetto è predisposto anche per il bilancio consolidato, questo è uno dei motivi per cui il pacchetto è stato comprato, anche se questo adempimento non è ancora obbligatori per il Comune e quindi questa scheda non è ancora stata implementata. Per quanto riguarda il consolidamento dei bilanci il sistema informativo è in grado di reperire presso la Camera di Commercio, interrogando il suo sistema informativo, i dati contabili delle società che depositano il bilancio, ma tra le partecipa-te del Comune ci sono anche molpartecipa-te Fondazioni ed Enti che non depositano il bilancio presso la Camera di Commercio quindi per questi casi si è chie-sto alla software huose di implementare un sistema in grado di inserire i dati contabili e di bilancio direttamente in modo da poter stilare il bilancio consolidato quando questo adempimento diventerà obbligatorio.

Il programma permette di inserire allegati di diverso tipo tra i quali i fascicoli di bilancio nei quali oltre ai dati contabili si possono visionare i documenti di ac-compagnamento, cioè la nota integrativa, la relazione del collegio sindacale, il verbale del revisore.

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7.2 Il Codice di Comportamento per il controllo delle Società cui partecipa il Comune Di Ravenna

Sempre all’articolo 18, comma 3, si rinvia al “Codice di comportamento per il controllo delle società cui partecipa il Comune di Ravenna”, per ciò che non vie-ne contemplato in questo regolamento, questo codice altro non è che il “Codice di Comportamento e di Corporate Governance” di Ravenna Holding S.p.A., il quale nella prima e nella secondo parte si occupa dei rapporti della Holding con gli Enti locali.

Nella prima parte quella denominata “premessa” viene presentata, in maniera ge-nerale, la holding come modello di governance degli Enti locali, si inquadrano i soggetti pubblici che sono a capo della holding e viene esplicitato ciò che la hol-ding consente di fare e cioè:

 di realizzare un sistema di controllo dell’attività delle società partecipate di “secondo livello”, sviluppando economie di controllo e di coordina-mento;

 di raggiungere economia ed efficacia di informazioni, poiché il flusso in-formativo si basa sui principi e sulle regole che presiedono alle comunica-zioni sociali;

 di agevolare le operazioni di consolidamento con le società partecipate;  di fornire servizi a tutte le società del Gruppo e supportare gli organi nelle

decisioni strategiche;

 di disporre di uno strumento societario che, opportunamente dotato in un proprio patrimonio, possa ricorrere in piena autonomia al sistema bancario per le proprie necessità di finanziamento ovvero a sostegno delle parteci-pate.

A seguire viene definito l’oggetto sociale di Ravenna Holding S.p.A. come si evince dall’articolo 4 dello statuto della società:

“…La società ha per oggetto l'esercizio delle attività di natura finanziaria con particolare riferimento all'assunzione, non nei confronti del pubblico, di

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parteci-pazioni in società e/o enti costituiti o costituendi ed il loro coordinamento tecni-co e finanziario; in partitecni-colare, la società ha lo stecni-copo di:

a) assicurare compattezza e continuità nella gestione delle società partecipate dagli enti soci;

b) esercitare funzioni di indirizzo strategico e di coordinamento sia dell'assetto organizzativo che delle attività esercitate dalle società partecipate;

c) concedere finanziamenti, esclusivamente nei confronti delle società controllate o collegate ai sensi dell'articolo 2359 del Codice Civile, o di società sottoposte al medesimo controllo.

La società, rispondendo ai requisiti di cui all'art. 113, comma 13, del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267(TUEL - testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti lo-cali) potrà anche:

a) detenere direttamente partecipazioni in società anch'esse costituite o rispon-denti ai requisiti di cui all'art. 113, comma 13, del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267; b) ricevere, a titolo di conferimento o in assegnazione da parte dei Comuni soci o delle loro società costituite ex art. 13 comma 13 del TUEL reti, impianti e altre dotazioni patrimoniali relative ai servizi pubblici locali di rilevanza economica per i quali le leggi o regolamenti di settore ne impongano la separazione della proprietà dal soggetto gestore dei servizi ed iscrivere nel proprio capitale socia-le e previo aumento dello stesso in natura a seguito della stima peritasocia-le ex art. 2343 o ex art. 2343 ter c.c., i diritti di utilizzo attualizzati delle reti, impianti e al-tre dotazioni patrimoniali;

c) ricevere la proprietà o altro diritto reale su beni di proprietà dei soci, o quale assegnataria, anche per effetto di operazioni di fusione, di società partecipate dai soci per i quali si renda opportuna la separazione e l'allocazione in società a totale partecipazione pubblica del medesimo Comune;

d) locare o mettere a disposizione di terzi dietro remunerazione e/o provvedere alla loro valorizzazione i beni ricevuti di cui ai punti precedenti;

e) per la gestione dei diritti dominicali sulle reti, impianti e dotazioni patrimo-niali e relative attività connesse viene tenuta con contabilità separata con auto-noma evidenziazione dei risultati di gestione.

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(omissis)

La Società inoltre potrà svolgere attività di natura immobiliare e più specifica-tamente l’acquisto e la vendita di fabbricati e terreni, la ricostruzione e il riat-tamento degli stessi, purché tali attività siano finalizzate a funzioni pubbliche o di interesse generale in relazione ad accordi programma, nonché la gestione di servizi comuni relativi a detti immobili, compresa la locazione e/o conduzione, nel rispetto della normativa specificatamente applicabile ad una società come Ravenna Holding S.p.A..”

Ravenna Holding S.p.A. è una società che risponde pienamente al modella della c.d. “in house” perché ricorrono tutti e tre i requisiti richiesti dalla legislatore. Secondo quanto stabilito dal Codice è esclusa qualsiasi attività di gestione di ser-vizi pubblici locali o di serser-vizi strumentali da parte di Ravenna Holding, perché le società controllate/partecipate operano sulla base di affidamenti disposti diret-tamente dagli Enti locali mediante sottoscrizione dei contratti di servizio.

Come ultimo punto di questa prima parte vengono definite le finalità di Ravenna Holding S.p.A. che consistono nel:

 pieno rispetto degli indirizzi strategici definiti dagli Enti locali proprietari. Gli indirizzi strategici, che vengono definiti con il programma annuale e pluriennale e verificati in sede di Bilancio consuntivo, vengono sottoposti all'approvazione dell'assemblea di Ravenna Holding S.p.A. e quindi dei Consigli Comunali degli Enti soci. Tali indirizzi saranno impegnativi per gli amministratori della società Holding;

 verificare che le società controllate che erogano servizi pubblici rispettino i parametri indicati dai contratti di servizio e le indicazioni delle authori-ties di settore, ove esistenti.

Le prestazioni, oltre al rispetto degli obiettivi di qualità, dovranno essere ispirate a criteri di efficienza per non distruggere valore;

 le società controllate dalla Holding dovranno essere sottoposte all'attività di direzione e coordinamento della Capo Gruppo, cui compete indicare gli obiettivi da perseguire nel corso degli esercizi. I poteri di indirizzo e di controllo strategico sulle società partecipate restano nella titolarità dei

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Comuni di Ravenna, Faenza e Cervia che li esercitano tramite Ravenna Holding;

 rispetto dei contratti di servizio che intercorrono tra gli Enti locali affida-tari e le varie società operative partecipate.

 il mantenimento di una idonea struttura patrimoniale delle società a con-trollo pubblico perché si configura come condizione essenziale per le esi-genze di stabilità finanziaria delle stesse e per garantire da parte loro una adeguata capacità di investimento;

 la gestione delle società del Gruppo dovrà ispirarsi a criteri di trasparenza e di adeguata informazione nei confronti dell'azionista, dei cittadini, non-ché del mercato, al fine di ottenere una corretta e razionale allocazione delle risorse, evitare la formazione di rendite monopolistiche, disparità di trattamento e discriminazioni che possano accrescere il costo di erogazio-ne dei servizi per i cittadini.

La seconda parte del Codice è rubricata “Rapporti con le società partecipate”. da-to che Ravenna Holding S.p.A. detiene sia società controllate che partecipate viene effettuata una distinzione tra “Gruppo ristretto” e “Gruppo”, con il primo termine si fa riferimento alle società controllate, mentre con il secondo si inten-dono tutte le società partecipate da Ravenna Holding S.p.A., a prescindere dalla quota di partecipazione ed escludendo le società quotate in mercati regolamenta-ti.

Ogni Comune socio ha approvato al proprio interno un sistema integrato di con-trolli interni e attraverso la Holding esercita il controllo gestionale e contabile di-retto a rilevare gli aspetti economici, patrimoniali e finanziari.

Sempre i questa parte del regolamento viene specificato che sono gli Enti locali a stabilire preventivamente i macro-obiettivi gestionali a cui devono tendere le so-cietà partecipate, questi saranno poi riportati nei budget di Ravenna Holding S.p.A. e definiranno gli indirizza dettati alle società facenti parte del Gruppo ri-stretto.

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1.1 Schema delle società partecipate e controllate da Ravenna Holding S.p.A.

Ravenna Holding S.p.A. deve trasmettere agli Enti soci:

 il budget preventivo della società Holding, contenente informazioni ine-renti anche alle relative partecipate;

 una relazione semestrale per il periodo 01.01/30.06 contenente informa-zioni di natura economica, finanziaria e patrimoniale, inerente alla Hol-ding e a tutte le società partecipate, evidenziando gli eventuali scostamenti rispetto al budget previsionale rispetto agli obiettivi gestionali individuati dagli Enti soci;

 il bilancio d’esercizio della società Holding, contenente informazioni ine-renti anche alle relative partecipate;

 il bilancio consolidato di Gruppo. 7.3 Sviluppo del controllo sulle partecipate

Il Comune di Ravenna fissa, nella Relazione Previsionale e Programmatica (RPP), che viene allegata al bilancio di previsione del Comune, gli obiettivi

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ge-stionali, definiti secondo parametri qualitativi e quantitativi, a cui devono tendere le società partecipate nel corso dell’esercizio, questi obiettivi cosi fissati sono va-lidi anche per ogni società partecipata da Ravenna Holding S.p.A..

Per quanto riguarda Ravenna Holding S.p.A. gli obiettivi generali vengono fissati nel budget che deve essere presentato e approvato dal Consiglio Comunale all’inzio di ogni anno, mentre nella RPP vengono individuati obiettivi specifici che vanno ad integrazione di quelli del budget.

In relazione alla RPP del 2014 gli obiettivi specifici determinati per Ravenna Holding S.p.A. sono:

 garantire il flusso di dividendi previsto nella pianificazione per l’esercizio 2014 (6,5 milioni) perseguendo la possibilità di incrementarlo senza intac-care l’obiettivo del mantenimento di una posizione finanziaria equilibrata;  rafforzare il controllo sulle proprie partecipazioni attraverso procedure atte

a garantire idonei flussi informativi con le società partecipate ed il monito-raggio periodico degli obiettivi gestionali, e implementando l’integrazione dei servizi generali nelle altre aree individuate dal progetto di riorganizza-zione;

 presidiare il mantenimento o il miglioramento dell’equilibrio economico-finanziario e gestionale di tutte le società, attuando, qualora si ritengano necessari, interventi correttivi per ripristinare situazioni di eventuale dise-quilibrio;

 completare la predisposizione del modello organizzativo, in attuazione della normativa sulla responsabilità amministrativa, di cui al D.Lgs. 231/2001 e adempiere alle disposizioni in materia di trasparenza ai sensi del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 anche in riferimento alle società control-late.

Per quanto riguarda le società controllate da Ravenna Holding S.p.A., oltre all’obiettivo di carattere generale di perseguire l’equilibrio economico del bilan-cio e agli obiettivi operativi per ciascuna specificati, vengono individuati indica-tori economico-patrimoniali, estrapolati dai bilanci riclassificati.

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Gli indicatori che vengono considerati, e che sono valorizzati in rapporto alle condizioni ed alle specificità delle singole società, sono i seguenti:

 ROE (return on equity): rappresenta un indice di redditività del capitale proprio. È un indice espresso in percentuale, che rapporta il reddito netto prodotto al capitale netto o capitale proprio della società. Tale indice va poi confrontato con il rendimento d’investimenti alternativi (BOT, CCT, depositi bancari, ecc.) al fine di valutare il costo opportunità dell’investimento nella società controllata;

 MOL (margine operativo lordo): è un indicatore di redditività che eviden-zia il reddito di un’azienda basato solo sulla sua gestione caratteristica, al lordo, quindi, d’interessi (gestione finanziaria), tasse (gestione fiscale), deprezzamento di beni e ammortamenti. E’ un indicatore che permette di verificare se l'azienda è in grado di generare ricchezza tramite la gestione operativa ed evidenzia se la gestione caratteristica della società è in grado di autofinanziarsi;

 CCN (capitale circolante netto): è un indicatore finanziario che evidenzia la capacità della società di fronteggiare i propri impegni finanziari a breve termine, e viene utilizzato per verificare l’equilibrio finanziario nel breve termine.

1.2 Scheda RPP società controllata da Ravenna Holding S.p.A.

Per le società partecipate direttamente dal Comune di Ravenna si fissano obietti per quelle con partecipazione in misura superiore al 20% e lo stesso avviene per

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gli Enti pubblici e privati partecipati. A differenza di quello che viene indicato per le partecipate di Ravenna Holding S.p.A., per queste altre partecipazioni, pe-rò, non vengono fissati obiettivi economici utilizzando i parametri sopra esposti, ma si tratta più di obiettivi operativi e di soddisfazione del cittadino.

Definiti questi obiettivi il controllo dell’Amministrazione prosegue durante l’anno con la richiesta a Ravenna Holding S.p.A.1

e alle società partecipate diret-tamente dal Comune in misura superiore al 20%, delle c.d. “relazioni semestrali”, queste relazioni contengono informazioni relative all’andamento finanziario, economico-patrimoniale e allo stato di attuazione egli obiettivi gestionali indivi-duati nella RPP. Le relazioni vengono inviate al Responsabile del Servizio finan-ziario e al Ufficio del Controllo di Gestione e servono per riscontrare situazioni economico-patrimoniali pregiudizievoli e per verificare se si presentano scosta-menti negativi rilevanti rispetto agli obiettivi gestionali assegnati, in tal caso, at-traverso una delibera, il Consiglio Comunale deve provvedere ad eventuali misu-re cormisu-rettive.

A fine anno devono essere inviati i bilanci di esercizio che dovranno passare l’approvazione del Consiglio Comunale.

7.4 Il Bilancio consolidato (Cenni)

Dal 2015 anche per il Comune di Ravenna diventerà obbligatoria la redazione del Bilancio consolidato, per questo già nel presente Regolamento alla lettera f) dell’articolo 20 si prevede, in via generale, l’approvazione di questo documento. Si specifica che dovrà essere individuato il perimetro di consolidamento relativo alle società e agli altri enti ed organismi partecipati dal Comune e per la tempisti-ca, le modalità di redazione e i principi da seguire si rimanda alla normativa pre-disposta.

1.La relazione semestrale di Ravenna Holding S.p.A. fornisce informazioni esaustive anche riguardo le sue partecipa-te

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Il Comune di Ravenna in vista di ciò ha istituito al suo interno un gruppo di lavo-ro, al quale partecipano soggetti del Servizio Finanziario e della Ragioneria Ge-nerale, che si occupa di studiare la normativa e adottare all’interno del Comune gli strumenti e le informazioni necessarie per lo sviluppo del Bilancio consolida-to.

7.5 I contratti di servizio

Relativamente ai contratti di servizio, stipulati con organismi esterni, il Comune di Ravenna, attraverso i Dirigenti dei vari settori interessati, attua un monitorag-gio per verificarne la corretta gestione e per garantire l’efficienza del servizio per il cittadino.

Il monitoraggio può avvenire tramite un sistema di monitoraggio e controllo in-terno all’Amministrazione con determinazione di specifici indicatori e rileva-menti periodici, oppure tramite l’organismo gestionale esterno, in questo caso il sistema di monitoraggio e controllo è predisposto dall’organismo stesso che do-vrà condividere regolarmente i risultati con l’Amministrazione. In entrambi i casi il dirigente del servizio dovrà effettuare incontri periodici con il responsabile dell’organismo di gestione esterna per discutere dei risultati e delle possibili azioni di miglioramento del servizio.

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