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SOLUZIONE ESERCIZIO 1

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Academic year: 2021

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Prova Scritta - 18 Gennaio 2018

SOLUZIONE ESERCIZIO 1

Il corpo che effettua il giro della morte avr`a accelerazione centripeta che, nel punto pi`u alto della traiettoria deve originarsi dalla somma della forza di gravit`a e della reazione vincolare. In formule avremo

mv2

R = mg + N , (1)

dove v `e la velocit`a nel punto massimo della traiettoria. La velocit`a minima possibile sar`a quella che corrisponde a N = 0, ossia

v2= gR . (2)

La velocit`a che il corpo possedeva alla base del giro della morte `e legata a quella che possiede nel punto massimo della traiettoria dalla relazione

1

2mv20= 1

2mv2+ mg2R , (3)

ottenuta sfruttando la conservazione dell’energia. Sostituendo sopra la condizione su v si ricava che la velocit`a minima che il corpo deve avere per poter compiere il giro della morte `e

v0=p

5gR = 2.27 m/s . (4)

Verifichiamo per prima cosa che il corpo che parte con velocit`a v0abbia, al termine del giro della morte, energia sufficiente a raggiungere la molla. Notiamo subito che l’energia meccanica totale del corpo alla fine del giro della morte `e proprio pari all’energia cinetica iniziale. Raggiunger`a quindi la molla se la sua energia cinetica iniziale `e maggiore del lavoro della forza d’attrito sul tratto L:

1

2mv20− mgµdL > 0 , (5)

il ch e`e verificato con i dati del problema. L’energia meccanica, rimasta a disposizione del corpo, comprimer`a a questo punto la molla convertendosi in energia potenziale elastica.

1

2mv20− mgµdL = 1

2kx2. (6)

Invertendo la relazione ricaviamo la compressione x:

x =

rmv20− 2mgµdL

k = 2.6 cm . (7)

Il corpo fino ad ora ha percorso L + x ma, essendo in una zona priva di attrito non pu`o fermarsi. la molla espandendosi lo spedir`a nuovamente nel tratto scabro dove si fermer`a definitivamente. Il tratto percorso al ritorno sar`a dato da

1

2kx2= mgµdLback, (8)

da cui

Lback = kx2 2mgµd

= 2.5 cm . (9)

Lo spazio totale percorso prima di fermarsi definitivamente sar`a dato da

LT OT = L + 2x + Lback= 42.7 cm . (10)

Per poter fare il giro della morte due volte deve avere velocit`a v0 (ricavata nel punto 1) dopo avere attraversato per due volte il tratto scabro di lunghezza L, una prima volta all’andata e una seconda volta al ritorno. Dovr`a quindi partire con una velocit`a V0 che verifichi la condizione:

1

2mV20− 2mgµdL = 1

2mv20. (11)

Ossia

V0=p

v20+ 4gµdL = 3.84 m/s . (12)

Il corpo torner`a al punto di partenza con velocit`a v0

1

(2)

SOLUZIONE ESERCIZIO 2

Il momento di inerzia di un’asta di lenghezza L e massa M , che ruota intorno ad un suo estremo vale:

I =1

3M L2. (13)

Il momento di inerzia del sistema asta pi`u pomodoro vale quindi:

IT OT = I + mL 4

2

= M 3 +m

4



L2= 0.0036 kgm2. (14)

Dopo l’urto l’energia meccanica del sistema si conserva. Inizialmente avremo solo energia cinetica di rotazione, alla fine solo energia potenziale gravitazionale. Visto che l’asta raggiunge i 90 gradi, il centro di massa dell’asta e il pomodoro si trovano alla stessa quota L/2. Avremo quindi

1

2IT OTω02= (m + M ) gL

2 . (15)

Sostituendo IT OT otteniamo

ω02=(m + M ) gL I + mL42

, (16)

ossia

ω0= s

12 (m + M ) g

(4M + 3m) L= 11.1 rad/s . (17)

Durante l’urto anelastico invece la sola cosa che si conserva `e il momento angolare rispetto al perno. In formule

mvL

2 = IT OTω0 (18)

il che ci dice che la velocit`a del pomodoro, un istante prima dell’urto, deve valere v = 2

3 M m +1

2



0. (19)

Sostituendo nell’espressione sopra ω0, si ottiene

v = p12 (m + M ) (4M + 3m) gL

6m = 5.7 m/s . (20)

Infine, usiamo il fatto che l’energia meccanica si conserva anche tra l’istante iniziale e l’istante subito prima dell’urto. E che pertanto varr`a la relazione

1

2mv02+ mgh = 1

2mv2. (21)

In conclusione quindi, la velocit`a iniziale che possedeva il pomodoro, tale da far salire l’asta fino ad un angolo di 90 gradi, vale

v0=p

v2− 2gh =

r12 (m + M ) (4M + 3m) gL − 72m2gh

36m2 = 4.1 m/s . (22)

2

(3)

SOLUZIONE ESERCIZIO 3

Calcoliamo per prima cosa le coordinate termodinamiche dei punti A, B, C e D sfruttando l’equazione di stato dei gas ideali. Avremo rispettivamente

STATO A

PA = 2.0265 · 105Pa

TA = 200 K (23)

VA = nRTA

PA = 8.21 · 10−3m3

STATO B

PB = PA= 2.0265 · 105Pa

TB = 300 K (24)

VB = nRTB

PB = 12.31 · 10−3m3

STATO C

TC = TB = 300 K

PC = 1.0133 · 105Pa (25) VC = nRTC

PC

= 24.62 · 10−3m3

STATO D

PD = PC= 1.0133 · 105Pa

VD = VA= 8.21 · 10−3m3 (26) TD = PDVD

nR = 100 K

Il lavoro su tutto il ciclo sar`a la somma dei lavori sulle singole trasformazioni. Durante la trasfor- mazione da A a B il lavoro WAB vale

WAB= PA(VB− VA) = nR(TB− TA) = 831.4 J . (27) Similmente per la trasformazione BC avremo

WBC = nRTBlogVC

VB = 1728.9 J , (28)

Durante la trasformazione da C a D, che `e una compressione, il lavoro WCD sar`a

WCD= PC(VD− VC) = nR(TD− TC) = −1662.8 J . (29) e infine per la trasformazione DA la variazione di volume `e nulla e dunque

WDA= 0 . (30)

Il totale sar`a quindi

Wtot= 897.45 J . (31)

Anche la variazione di entropia dell’universo si pu`o calcolare come somma delle variazioni sulle singole trasformazioni. Nei tratti reversibili sappiamo che la variazione di entropia dell’universo `e nulla.

Rimane quindi solo da calcolare quella lungo il tratto irreversibile DA.

∆Su= ∆SDAgas+ ∆SDAamb (32)

Quella del gas si pu`o calcolare su una trasformazione reversibile che collega lo stato iniziale e finale come

∆SDAgas = ncvlogTA TD

(33) mentre quella della sorgente vale

∆SDAamb= −QDA

TA

. (34)

Sfruttando il primo principio si ricava che QDA vale semplicemente

QDA= ncv(TA− TD) (35)

e pertanto

∆Su= ncvlogTA TD

− ncvTA− TD TA

= 2.4 J/K . (36)

3

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