• Non ci sono risultati.

Problemi di Fisica per l’ammissione alla Scuola Galileiana 2015-2016 Problema 1

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Problemi di Fisica per l’ammissione alla Scuola Galileiana 2015-2016 Problema 1"

Copied!
13
0
0

Testo completo

(1)

Problemi di Fisica per l’ammissione alla Scuola Galileiana 2015-2016

Problema 1

Un secchio cilindrico di raggio R contiene un fluido di densit` a uniforme ρ, entrambi ruotanti intorno al loro comune asse di simmetria, con velocit` a angolare costante Ω. Sia S il confine tra fluido e aria. Nel sistema di riferimento solidale con il secchio, la forza su ogni particella del fluido in S, dovuta alle altre particelle, compensa le altre forze ed ` e perpendicolare a S.

1. Determinare S.

2. Sia h 0 l’altezza del fluido rispetto alla base del secchio cilindrico quando questo e il fluido non ruotano. Si pu` o mostrare che l’altezza massima raggiunta dal fluido in rotazione ` e

h M = h 0 + Ω 2 R 2 4g .

Sia p a la pressione atmosferica. Determinare la pressione p(l) sulla superficie del secchio cilindrico ad altezza l rispetto alla sua base.

3. Determinare il punto pi` u basso, h m , della superficie del fluido in rotazione.

4. Determinare la pressione p 0 (l) sul fluido nei punti corrispondenti all’asse di simmetria del cilindro ad altezza l ≤ h m , e si mostri che il rapporto

p(l) − p 0 (l) h M − h m ,

` e indipendente da e h 0 , l, R e Ω.

(2)

1. Su ogni particella del fluido agisce la forza centrifuga, quella gravitazionale, e quella dovuta alle altre particelle del fluido. Nel caso di una particella su S, quest’ultima forza, che denotiamo con ~ F n , ` e perpendicolare a S e diretta verso l’asse di rotazione.

Sia m la massa di ogni singola particella che costituisce il fluido, r la distanza tra l’asse di rotazione del secchio e la particella, e φ l’angolo tra l’asse di rotazione del secchio e la retta che si sovrappone a ~ F n . Si ha

F n cos φ = mg , F n sin φ = mΩ 2 r , quindi

tan φ = Ω 2 r g , che ` e la pendenza del paraboloide rivolto verso l’alto

h(r) = h(0) + Ω 2 r 2

2g .

(3)

2. Le parabolidi interne al fluido, di distanza costante nella direzione verticale rispetto a S, sono isobare. Poich´ e la pressione sulla superficie del fluido ` e p a , segue che la pressione sul fluido nel paraboloide distante d da S, ` e p a + dρg, quindi

p(l) = p a + (h M − l)ρg = p a + 

h 0 + Ω 2 R 2 4g − l 

ρg .

3. Poich´ e h M = h(R) e h m = h(0), dall’equazione del paraboloide segue h M = h m + Ω 2 R 2

2g , da cui

h m = h 0 − Ω 2 R 2 4g . 4. Si ha

p 0 (l) = p a + (h m − l)ρg = p a + 

h 0 − Ω 2 R 2 4g − l 

ρg , quindi

p(l) − p 0 (l)

h M − h m = ρg .

(4)

L’acrobata A, di massa m A = 80 kg, rimbalza verticalmente da un trampolino con velocit` a iniziale v 0 = 10 m/s. Su una piattaforma posta ad altezza h = 4.2 m sta, in quiete, un giovane acrobata B di massa m B = 40 kg. Quando A si trova a tale altezza afferra istantaneamente B. Determinare

1. l’altezza massima raggiunta dalla coppia di acrobati;

2. l’eventuale perdita di energia meccanica durante il processo.

(5)

Soluzione Problema 2

1. Dalla conservazione dell’energia segue che la velocit` a dell’acrobata A, quando questi raggiunge l’acrobata B, ` e data dalla relazione

v 2 1 = v 2 0 − 2gh .

Nell’istante in cui l’acrobata A afferra l’acrobata B agiscono forze interne e non c’` e alcuna variazione della forza gravitazionale. Quindi, poich´ e il processo ` e istantaneo, le quantit` a di moto delle due configurazioni coincidono

m A v 1 = (m A + m B )v 2 ,

dove m A e m B sono le masse dei due acrobati e v 2 ` e la velocit` a dei due acrobati all’altezza h. Si ha quindi

v 2 = pv 2 0 − 2hg 1 + m m

B

A

= 2.8 m/s . Rispetto alla piattaforma la coppia di acrobati sale di

h 0 = v 0 2 − 2hg 2g(1 + m m

B

A

) 2 = 4 9

 v 2 0 2g − h 

= 0.40 m ,

cosicch´ e la massima altezza raggiunta ` e

h f = h + h 0 = 4.6 m .

2. Tra i due acrobati c’` e un “urto” anelastico con perdita di energia meccanica U persa = U i − U f = 1

2 m A v 1 2 − 1

2 (m A + m B )v 2 2 = 1 2

m A m B

m A + m B v 1 2 = 236 J .

(6)

Una lastra metallica di spessore s = 3 mm ` e introdotta tra le armature di un condensatore piano di capacit` a C 0 = 100 nF, la cui distanza tra le armature ` e h = 5 mm. Una batteria di tensione V 0 = 12 V ` e collegata alle armature del condensatore.

Calcolare

1. la capacit` a C 1 dopo l’introduzione della lastra posta a met` a tra le due armature, cosicch´ e h sup = h inf ;

2. la variazione dell’energia elettrostatica immagazzinata nel condensatore;

3. le grandezze ai punti 1 e 2 nel caso in cui, mantenendo fissata la somma h inf + h sup ,

pari a h − s, si abbia h sup = 2h inf .

(7)

Soluzione Problema 3

1. Con l’introduzione della sbarra metallica si ottengono due condensatori piani in serie, le cui armature sono distanti h sup e h inf . Quindi

1

C 1 = 1

C sup + 1

C inf = h sup

 0 A + h inf

 0 A = h − s

 0 A = 1

C 0 1 − s h  , da cui

C 1 = 250 nF .

2. L’energia immagazzinata nel condensatore aumenta e la sua variazione ` e

∆E = 1

2 C 1 V 0 2 − 1

2 C 0 V 0 2 = 10.80 µJ .

3. I risultati riportati dipendono da h inf e h sup solo attraverso la loro somma.

(8)

Una batteria solare, di area A = 5 cm 2 , riceve energia solare d’intensit` a I = 1 mW/cm 2 . Si conoscono due casi. Nel primo, quando ` e collegata a una resistenza R 1 = 250 Ω, la differenza di potenziale ai suoi capi ` e V 1 = 0.15 V. Nel secondo caso, quando ` e collegata a una resistenza R 2 = 500 Ω, la differenza di potenziale ai suoi capi ` e V 2 = 0.2 V. Si calcoli

1. la resistenza interna r e la f.e.m. E della batteria;

2. le efficienze η 1 e η 2 della cella nella conversione dell’energia solare in energia elettrica

corrispondenti ai due casi sopra descritti.

(9)

Soluzione Problema 4

1. La batteria solare pu` o essere considerata come un generatore reale di f.e.m. E e re- sistenza interna r. I valori di queste due quantit` a si possono ricavare risolvendo il seguente sistema

E − ri 1 = V 1 = R 1 i 1 , E − ri 2 = V 2 = R 2 i 2 , quindi

r = 250 Ω , E = 0.3 V .

2. L’efficienza di conversione ` e definita dal rapporto tra la potenza elettrica prodotta P el e la potenza solare incidente P sol

η = P el

P sol = V i

IA = V 2 RIA . Quindi l’efficienza nei due casi ` e

η 1 = 0.018 = 1.8% ,

η 2 = 0.016 = 1.6% .

(10)

Un contenitore cilindrico con pareti adiabatiche contiene n = 0.3 moli di un gas ideale monoatomico. Il lato superiore del cilindro ` e chiuso da un pistone adiabatico mobile (senza attrito) di area A = 0.02 m 2 . Sopra il pistone ` e posta una massa m = 20 Kg. La pressione esterna ` e quella atmosferica p a = 1.013 · 10 5 Pa. Si ricorda che la costante dei gas ` e

R = 8.314 J mol K . 1. Determinare la pressione del gas.

Successivamente, si toglie la massa e il gas si espande fino a un nuovo stato di equilibrio compiendo il lavoro W = 46.8 J. Si calcoli

2. la variazione di volume del gas ∆V ;

3. la variazione di temperatura del gas ∆T .

(11)

Soluzione Problema 5

1. La pressione del gas ` e la somma della pressione esterna e di quella esercitata dalla massa

p = p a + mg

A = 1.111 · 10 5 Pa . 2. Il lavoro fatto dal gas espandendosi ` e pari a W = p a ∆V , quindi

∆V = 0.46 · 10 −3 m 3 .

3. L’energia interna di un gas ideale dipende solamente dalla temperatura. In particolare,

∆U = nc nV ∆T , dove c nV ` e il calore specifico molare a volume costante. Poich´ e la trasformazione ` e adiabatica, si ha ∆U = −W , cio` e

W = −nc nV ∆T = −n 3R 2 ∆T , da cui

∆T = −12.5 K .

(12)

Un modo efficace, anche se assai semplificato, di illustrare il meccanismo responsabile della superfluidit` a, che ha un’analoga versione nel caso della superconduttivit` a, ` e fornito dal seguente modello cinematico. Si consideri un corpo di massa m con velocit` a v all’interno del fluido. Per temperature sufficientemente basse, e al di sotto della velocit` a critica v c , il corpo non ` e rallentato dal fluido. Il caso di rallentamento di tale corpo pu` o essere interpretato come dovuto al cedimento, al fluido circostante, di parte della sua energia cinetica. A sua volta il fluido viene eccitato di un modo d’impulso ~k ed energia ω(k). Dal punto di vista dell’analisi cinematica, tale modo pu` o essere considerato come una particella di energia ω(k), eccetto per il fatto che, generalmente, questa ha un’espressione differente rispetto a quella dell’energia cinetica di una particella di momento ~k.

Si dimostri che

v c ≥ min

 k

2m + ω(k) k



.

(13)

Soluzione Problema 6 Si ha

1

2 mv 02 = 1

2 mv 2 − ω(k) , m~ v 0 = m~ v − ~k .

Elevando al quadrato la seconda relazione ed utilizzando la prima, si ottiene

~ v · ~k k = k

2m + ω(k)

k . (1)

Il primo membro ` e v cos θ ≤ v, dove θ ` e l’angolo tra ~ v e ~k. Segue che se v < min

 k

2m + ω(k) k



,

allora (1) non pu` o essere soddisfatta.

Riferimenti

Documenti correlati

Nel capitolo 7 si riportano i risultati delle prove non cavitanti effettuate sull’induttore DAPAMITO3, mettendo in luce le prestazioni per due differenti livelli

Stability Conditions to Avoid HIGH HEAT, FLAMES, SPARKS, OTHER SOURCES OF IGNITION Materials to Avoid STRONG OXIDIZING AGENTS Hazardous Decomposition Products CARBON MONOXIDE,

Se la dimensione della superficie e` molto maggiore della lunghezza d’onda λ , la riflessione di un’onda puo` essere descritta con semplici leggi geometriche.

Se l’onda complessa è periodica (con periodo T), esso si può scomporre in un certo numero di onde sinusoidali le cui frequenze sono multipli interi di una frequenza chiamata

Si può dimostrare che le equazioni precedenti ammettono due soluzioni (ossia che possono esistere due onde fra loro indipendenti), per la propagazione ad un angolo ( θ ) fra

Sapendo che il coefficiente di attrito tra il punto materiale ed il piano inclinato è nullo, determinare a quale altezza h, rispetto all’ orizzontale, arriva il punto materiale e

Per realizzare la geometria si è fatto uso del programma SolidWorks: sono state realizzate alcune parti standard del modello, quali gli iniettori ed il volume che simula

La potenza trasmessa dalla puleggia motrice posta all'estrema destra dell'albero è di 23 kW a