1623 Assemblea Regionale Siciliana
V Le g i s l a t u r a CCCLXXXVI SEDUTA 20 Luglio 1966
C C C L X X X V I S E D U T A
(Pomeridiana)
m e r c o l e d ì 20 LUGLIO 1966
Presidenza del Vice Presidente GIUMMAKRA
indi
del Vice Presidente COLAJANNI
I N D I C E
P a g . D is e g n i d i l e g g e :
{ A n n u n z io d i p r e s e n t a z io n e e c o m u n i c a z io n e d i i n v i o a lle C o m m is s io n i le g is l a t i v e ) .
( E ic h ie s t a d i i s c r i z io n e aH’ o r d ì n e d e l g i o r n o ) : P R E S I D E N T E ... . L A P O R T A ...
O C C H I P I N T I , P re sid en te della C om m ission e fi
nanza e p a t r i m o n i o...
1625 1625
1625
( R i c h ie s t e d i p r e l i e v o ) :
P R E S ID E N T E L A P O R T A . P A V O N E G E N O V E S E . Z A P P A L A ’ . L O M B A R D O . B U T T A F U O C O B O M B O N A T I
F A S I N O , A s ses so re alVagricoltura e fo r e s te
( R ic h ie s t a d i p r o c e d u r a d ’u r g e n z a ) :
1626, 1627, 1628, 1629 1626, 1627. 1628 1627, 1629 1627 1627 1627 1628 1628 1628
P R E S I D E N T E ...
N IC O L E T T I, A s ses so re ai lavori p u b b U d . O J E N I . . . . . N ...
« P r o v v e d im e n t i p e r l a c e le b r a z io n e i n S ic ilia d e l v e n t e s im o a n n iv e r s a r io d e l l ’ a u t o n o m ia s i c i lia n a (5 5 8 ) (S e g u it o d e lla d i s c u s s io n e ) :
1625 1625 1626
P R E S ID E N T E . . . .
R E N D A . . . ...
F A S I N O , A s ses so re a W a gn coltu ra e f o r e s t e O C C H IP IN T I, P re sid en te della Co^nmissione
(Votazione s eg reta )...
(Risultato della votazione) .
1629, 1630, 1631 1630 1630 1630, 1631, 1632 1632 1632
« R i o r d i n a m e n t o d e i s e r v iz i d e l l ’A s s e s s o r a to d e l - P a g r ic o ltu r a e d e lle f o r e s t e » (109, 110, 125, 135, 159, 192, 210, 247, 447, 4 6 4 /A ) :
P R E S I D E N T E ...
T U C C A R I , r e l a t o r e ...
C E L I . . .
1632, 1635 1633 1635
I n t e r p e lla n z e :
( A n n u n z i o ) ... 1624 ( P e r l o s v o l g im e n t o u r g e n t e ) :
P R E S ID E N T E ... 1624, 1625
B O S C O . . 1624
F A S I N O , A s ses so re alVagricoltura e f o r e s t e . . 1625
S itu a z io n e d i u n ’ A z ie n d a S ofis:
P R E S I D E N T E ... 1626 L A P O R T A ... 1626
La seduta è aperta alle ore 18,20.
NICASTRO,
segretario, dà lettura del pro
cesso verbale della seduta precedente che, non sorgendo osservazioni, si intende appro
vato.
Annunzio di presentazione di disegni dì legge e comunicazione di invio alle Commissioni legislative.
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati in data odièrna ed inviati alle com
petenti Commissioni legislative i .seguenti di
segni di legge;
— « Modifica ed aggiunzione alla legge re
gionale 3 aprile 1956, n. 22. Concessione di anticipazione a favore dei Comuni e delle Amministrazioni provinciali » (585), dagli onorevoli Muccioli, Cangialosi, Avola; alla Commissione legislativa: « Finanza e patri
monio ».
— « Disposizioni sul collocamento a riposo degli Ispettori regionali » (586), dagli onore
voli Muccioli, Cangialosi, Avola; alla Com
missione legislativa: « Affari interni ed Ordì-' namento amministrativo ».
R e s o c o n t i , f . 219 (500)
Resoconti Parlamentari — 1624 Assemblea Regionale Siciliana
V Legislatura CCCLXXXVI SEDUTA 20 Luglio 1966
— « Modifiche alla legge 5 luglio 1966, nu
mero 16. Determinazione del prezzo di vendita dei terreni compresi nelle zone industriali » (587), dagli onorevoli Ojeni e Lombardo; alla Commissione legislativa: «Industria e com
mercio ».
— « Interventi straordinari per la costru
zione di alloggi per sinistrati della città di Agrigento» (588), d’iniziativa governativa;
alla Commissione legislativa: « Lavori pub
blici, commiicazioni, trasporti e turismo ».
x\nnunzìo di interpellanze.
PRESIDENTE. Invito il deputato segreta
rio a dare lettura delle interpellanze perve
nute alla Presidenza.
NIC ASTRO,
segretario:
« A ir Assessore dell’agricoltura per conosce
re i motivi, per i quali, nonostante le assicu
razioni più volte fornite, è stato consentito senza un apprezzabile, valido motivo, il tra
sferimento dal Consorzio agrario di Caltanis- setta al Consorzio agrario di Enna dei magaz
zini di Resuttano e S. Caterina Villarmosa.
L ’interpellante chiede, inoltre, di conoscere se l’Assessore intende intervenire per la re
voca del provvedimento che varrà, tra l’altro, a smentire le voci allarmistiche, da qualche tempo circolanti in provincia di Caltanissetta, secondo le quali la Federconsorzi avrebbe in animo di attuare a breve scadenza il program
ma (nel cui quadro rientra il trasferimento dei due magazzini) di chiudere il Consorzio agrario di Caltanissetta, di licenziare tutto il personale in atto e di affidare al Consorzio agrario di Enna la cura e Tamministrazione degli affari riguardanti la provincia di Calta
nissetta». (526).
Fa l c i.
« A l Presidente della Regione e all’Asses
sore ai lavori pubblici per conoscere quali provvedimenti abbiano adottato o intendano adottare per risolvere in concreto e definiti
vamente il problema dell’assegnazione di cir
ca 4.000 alloggi popolari costruiti nella città di Palermo.
In considerazione del grave stato di disagio di decine di famìglie assegnatarie, costrette ad accamparsi nei pressi del rione Cep di via Lazio, e delle gravi responsabilità dell’Istituto autonomo case popoiari, deì Comune di Paler
mo e della stessa Regione siciliana, in ordine alla mancata realizzazione, dopo 4 anni, delle opere di allacciamento dei servizi (acqua, luce, fognature, etc.) ed ai conseguenti danni, gli interpellanti chiedono di sapere se non riten
gano di dover adottare quei provvedimenti atti ad accelerare la costruzione di tutte le opere necessarie per la definitiva assegnazione degli alloggi agli aventi diritto». (527) (Gli interpellanti
chiedono lo svolgimento con ur
genza)
La To r r e - Mi c e l i - Va r v a r o - Ca r o l l o Lu i g i.
« A l Presidente della Regione e all’Asses- sore ai lavori pubblici per conoscere se non ritengano di dover accertare con quali criteii sono stati assegnati gli alloggi popolari di Bonagia (Palermo) e le responsabilità delle eventuali violazioni di legge e se, in attesa di tali accertamenti, non ritengano di dover so
spendere le azioni in corso per la reintegra
zione nel possesso di tali alloggi». (528) Mi c e l i - Ca r o l l o Lu i g i.
PRESIDENTE. Avverto che, trascorsi tre giorni daU’odierno annunzio senza che il Go
verno abbia fatto conoscere che respinge le interpellanze o abbia fatto conoscere il giorno in cui intende trattarle, le interpellanze stesse saranno iscritte all’ ordine del giorno per es
sere svolte al loro turno.
Per lo svolgimento urgente di interpellanza.
BOSCO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BOSCO. Onorevole Presidente, per il gior
no 30 giugno scorso era stato fissato lo svolgi
mento di una mia interpellanza riguardante la Società Sicilcarta di Fondachello di Mascali.
La interpellanza, tuttavia, non potè essere svolta in quella , data, per l ’assenza del Presi
dente della Regione e dell’Assessore allo svi
luppo economico. Chiedo, pertanto, che lo svolgimento venga, fissato per la, giornata di domani, tenendo presente che la situazione delle Cartiere si è ulteriormente aggravata;
l’azienda è stata addirittura chiusa e gli ope
rai hanno dovuto occupare la fabbrica.
PRESIDENTE. Qual, è il pensiero del Go
verno in merito alla richiesta .dell’onorevole Bosco?
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FASINO,
Assessore all’agricoltura e fore
ste.
Il Governo è favorevole.PRESIDENTE. Resta allora stabilito che la interpellanza numero 510, « Rilevamento del pacchetto azionario delle cartiere riunite di Fondachello di Mascali da parte della Sicil- carta » sarà svolta nella seduta di domani.
Richiesta di procedura d’urgenza di disegno di legge.
NICOLETTI,
Assessore ai lavori pubblici.
Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
NICOLETTI,
Assessore ai lavori pubblici..
Onorevole Presidente, tra i disegni di legge di cui è stata testé annunziata la presentazione all’Assemblea,.vi è quello riguardante « Prov
vedimenti straordinari per la costruzione di case per sinistrati nella città di Agrigento ».
Il disegno di legge si riferisce a provvedi
menti di emergenza e di urgenza relativi alla grave evenienza che si è verificata in questi giorni nella città di Agrigento a che ha deter
minato casi umani di estrema gravità, che richiedono l ’urgente intervento della pubblica amministrazione. Appunto per questo il Go
verno della Regione ha approntato il disegno di legge che prevede la costruzione di case per i sinistrati per l’ammontare di un miliardo di lire, con particolari ed eccezionalmente brevi procedure di esecuzione.
Il disegno di legge riveste estremo carattere di! urgenza, per cui chiedo la procedura di urgenza con relazione orale.
PRESIDENTE. La richiesta testé avanzata dall’onorevole Asessore ai lavori pubblici, sa
rà posta all’ordine del giorno della prossima seduta.
Richiesta di iscrizione di disegno di legge allo ordine del giorno.
L A PORTA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne , ha facoltà.
L A PORTA. Signor Presidente, non trovo iscritto all’ordine del giorno della seduta di oggi il disegno di legge numero 71-89, che
detta norme per il « Miglioramento dell’assi
stenza malattia in favore dei lavoratori agri
coli e loro famiglie ».
In relazione a ciò, torno ad insistere sulla necessità che la Presidenza sciolga il seguen
te quesito: può un disegno di legge essere rin
viato in Commissione e non essere più iscritto all’ordine del giorno dell’Assemblea, malgrado sia trascorso oltre un anno da tale rinvio?
Il Presidente della Commissione ritiene che, trascorso il termine regolamentare senza che la Commissione abbia provveduto al riesame, il disegno di legge possa essere iscritto all’or- dine del giorno; la Presidenza dell’Assemblea ritiene invece che il disegno di legge non può essere iscritto all’ordine del giorno se la Com
missione non abbia provveduto al riesame.
Di fronte a questo evidente contrasto di te
si e di posizioni tra la Presidenza dell’Assem
blea e la Presidenza della Commissione, quel
la che ne va di mezzo è l ’iniziativa legislativa parlamentare.
Chiedo ancora una volta, pertanto, che que
sto contrasto di posizioni venga sanato e che il disegno di legge venga iscritto alFordine del giorno dell’Assemblea.
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, in ordi
ne alla richiesta avanzata dall’onorevole La Porta, questa Presidenza precisa innanzi tut
to che il disegno di legge numero 71-89, pen
dente tuttora in Commissione di Finanza, non può essere iscritto all’ordine del giorno fino a quando la stessa Commissione di Finanza non avrà manifestato il suo parere positivo o negativo. Risulta a questa' Presidenza che la Commissione di Finanza ha incluso la trat
tazione del disegno di legge in oggetto, nello ordine del giorno della seduta di domani mat
tina. Talché se detta Commissione, nella stes
sa seduta, esprimerà il suo parere, positivo o negativo, il disegno di legge potrà essere iscritto all’ordine del giorno della prossima seduta dell’Assemblea.
OCCHIPINTI,
Presidente della Commis
sione
«Finanza e patrimonio ».
Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
OCCHIPINTI,
Presidente della Commis
sione «Finanza e patrimcmio ».
Desidero fornire un chiarimento, signor Presidente, in
Resoconti Parlamentan 1626 Assemblea Regionale Siciliana
V Legislatura CCCLXXXVI SEDUTA 20 Luglio 1966
merito a quanto ella ha poc’anzi comunicato, relativamente al disegno di legge numero 71 89, e al parere che su di esso deve esprimere la Commissione «F inanza».
Il disegno di legge, invero, era iscrìtto allo ordine del giorno della seduta odierna della Commissione, che tuttavia non potè esami
narlo nè dare il parere regolamentare, non essendo stato raggiunto il numero legale.
Di conseguenza, la Commissione è stata nuovamente convocata per domattina alle ore dieci e trenta; dovrà esaminare il disegno -dì legge testé sollecitato dall’onorevole La Por
ta, per il parere prescritto, ed inoltre il dise
gno di legge recante « Interventi straordinari per la città di Agrigento ».
Richiesta di procedura d’urgenza per l’esame di disegno di legge.
OJENI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
OJENI. Signor Presidente, onorevoli colle
ghi, mi permetto di chiedere la procedura di urgenza con relazione orale per il disegno di legge annunciato stasera, riguardante « Modi
fiche alla legge 5 luglio 1966, numero 16 — Determinazione del prezzo di vendita dei ter
reni compresi nelle zone industriali » (587).
PRESIDENTE. La richiesta dell’onorevole Ojeni sarà posta all’ordine del giorno della prossima seduta.
Sulla precaria situazione di un’azienda Sofis.
L A PORTA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
L A PORTA. Debbo richiamare l’attenzione dell’Assemblea, signor Presidente e onorevoli colleghi, sul grave stato di disagio in cui sono venuti a trovarsi i dipendenti del calzaturifi
cio di Trapani. Pare che l ’azienda abbia in
tenzione di chiudere lo stabilimento e di li
cenziare tutti i dipendenti; i dipendenti — si badi — della sola industria esistente nella cit
tà di Trapani. E’ da aggiungere che il calza
turificio è quasi interamente di proprietà del
la Sofis, la quale, oltre a prendere provvedi
menti di questa natura, assolutamente non meditati, addirittura procede alla sospensione
dei lavori e al licenziamento degli operai senza provvedere al pagamento delle retribu
zioni relative, quelle maturate dai dipendenti dell’azienda per il lavoro compiuto. L ’onore
vole assessore Mangione è stato sollecitato ad occuparsi della questione, però pare che i di
rigenti della Sofis siano scomparsi , dalla città di Palermo,, dato che l’Assessore dice di non riuscire a mettersi in contatto con loro.
Ho voluto richiamare l’attenzione su questa situazione, onorevole Presidente, data la gra
vità che il caso riveste sotto il profilo sociale, in primo luogo, ed anche perchè ci troviamo di fronte al primo caso di chiusura di un’azien
da collegata aUa Sofis. Infine, non posso tra
scurare di Gollegare questa situazione con il fatto che la legge che doveva trasformare la Sofis in Ente di promozione per lo sviluppo industriale, non è stata ancora esitata dalla Commissione, nè potrà esserlo entro breve tempo. Malgrado ciò, non si discutono nean
che quei provvedimenti di straordinario in
tervento che erano stati chiesti, con disegni di legge di iniziativa parlamentare sia della no
stra parte, che di altri settori di questa A s semblea.
C ’è di fronte a noi una situazione preoccu
pante, che va oltre la questione dei dipen
denti del calzaturificio di Trapani; si tratta, in generale, di vedere in che modo la Sofis in
tende operare nel periodo estivo, in cui l’A s
semblea andrà in vacanza. Io credo, onorevo
le Presidente, che sia quanto mai opportuno e necessario, oggi, un impegno deU’Assessore allo sviluppo economico, onorevole Mangione, di fronte all’Assemblea, perchè sia assicurato un intervento effettivo del Governo per ga
rantire in questo periodo l ’occupazione dei dipendenti delle aziende Sofis.
PRESIDENTE. E’ superfluo che la Presi
denza le ricordi, onorevole La Porta, che ella, nella sua qualità di deputato, può stimolare l’esecutivo in ordine al problema in argomen
to, con i mezzi consentiti dal Regolamento.
Richieste di prelievo di disegni di legge.
PRESIDENTE. Si passa al punto secondo dell’ordine del giorno: Discussione dei dise
gni di legge.
L A PORTA. Chiedo di parlare.
— 1627 Assemblea Regionale Siciliana
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PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
L A PORTA. Signor Presidente, chiedo il prelievo dei disegni di legge iscritti al nu
mero 7 del punto secondo dell’ordine del gior
no, riguardanti i ruoli organici dell’Assesso- rato dell’agricoltura e delle foreste.
PAVO NE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAVONE. Signor Presidente, non sono pre
giudizialmente contrario al prelievo richiesto dall’onorevole La Porta. Faccio, tuttavia, pre
sente che al prifno punto deU’ordme del gior
no è iscritto il disegno di legge numero 460 concernente « Integrazione del fondo concor
so interessi della Cassa regionale per il cre
dito alle imprese artigiane».
Se tale disegno di legge non dovesse essere approvato in tempo utile, gli artigiani fra qual
che mese non potranno pagare le cambiali per
chè la Crias non risconta più i prestiti stessi.
Pertanto, poiché nella seduta di ieri eravamo rimasti tutti d’accordo che, dopo il disegno di legge numero 158, si sarebbe dovuto discu
tere il disegno di legge che ho ora ricordato, io mi permetto di chiedere che si rispetti lo ordine del giorno in modo da consentire in pri
mo luogo la discussione del disegno di legge numero 460. Quih'di, prego lonorevole La Por
ta di ritirare la sua richiesta di prelievo, che potrà essere riproposta subito dopo la discus
sione del disegno di legge sugli artigiani.
GENOVESE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GENOVESE. Signor Presidente, sono favo
revole alla richiesta di prelievo avanzata dal
l’onorevole La Porta, dei disegni di legge iscritti al numero 7 del punto secondo dello ordine del giorno.
Io credo che non sia opportuno chiudere questa sessione senza prendere in esame un problema che è di fronte all’Asesmblea da al
meno 10 anni, cioè il problema degli impiegati degli; uffici periferici delle foreste, che sono gli unici dipendenti della Regione finora non inquadrati, in un organico, quindi privati del
la possibilità di carriera cui hanno diritto, in
vece, tutti gli altri impiegati della Regione. E’
per questo motivo che ci permettiamo di in
sistere per il prelievo dei disegni di legge iscritti al numero 7 deH’ordine del giorno.
Z A P P A L A ’. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
Z A P P A L A ’. Signor Presidente, onorevoli colleghi, sono stato preceduto dal collega Pa
vone ed intervengo sullo stesso argomento;
abbiamo tutti l ’interesse che l’ordine del gior
no venga svolto rispettando l’ordine stabihto e che, quindi, venga discusso anzitutto il di
segno di legge che riguarda l’integrazione dei Fondo concorso interessi della Cassa regio
nale per il credito alle imprese artigiane. Ten
go a far rilevare che sollecitazioni ricevute da parte degli artigiani della provincia di Ca
tania hanno indotto me ed altri colleghi ad in
viare al Presidente della Regione un tele
gramma di cui, se mi si consente, desidero dare lettura : « Illustrissimo signor Presidente del
la Regione Siciliana stop Pervengono allar
manti invocazioni artigiani catenesi et altri centri Sicilia-per annunciata sospensione cre
dito artigiano ove non venga approvato seduta odierna stanziamento disegno legge numero 4 6 0 /A stop Segnalo sensibilità vossignoria in
calcolabili danni conseguenti imprese artigia
no ove per mancata rinnovazione prestiti do
vessero fatalmente incorrere protesti cambia
ri stop Non senza considerare madempienze regionali sia confronti impegni programmati
ci che delle leggi 27 dicembre 1954 et 5 no
vembre 1965 tutt’ora inoperanti per motivi succitati ».
Il disegno di legge numero 460, appunto perchè consentirà di scongiurare il precipitare della situazione, deve essere discusso con priorità rispetto agli altri; perciò mi rivolgo a lei, signor Presidente, perchè l’ordine del gior
no venga rispettato.
LOM BARDO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facotlà.
LOMBARDO. Signor Presidente, non sfug
ge ad alcuno che si è diffusa, nella nostra A s
semblea, la psicosi caratteristica di fine ses
sione, sicché le richieste di prelievo dei vari disegni di legge si succedono senza sosta.
Resoconti Parlamentari 1628 Assemblèa Regionale Siciliana
V Le g i s l a t u r a CCCLXXXVI SEDUTA 20' Lu g l i o, 1966
Ritengo perciò che sia più opportuno, inve
ce di perdere tempo in richieste di prelievi, e nelle discussioni che ne seguono inevitabil
mente, seguire Tordine del giorno così come è stato predisposto dalla Presidenza; sono con
vinto infatti che, se seguiremo regolarmente Tordine del giorno, potremmo esaurire agevol
mente, anche entro stasera, la discussione di tutti i disegni di legge in esso iscrìtti. Fra essi, invero, ve ne sono alcuni che non abbisognano di una elaborazione particolare; ve ne sono altri che possono essere esaminati in tempo assai breve. A nome del gruppo della Demo
crazia cristiana, mi dichiaro quindi contrario ai prelievi e chiedo che si segua regolarmente Tordine del giorno predisposto dalla Presi
denza.
BUTTAFUOCO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BU TTAFUOCO . A nome del gruppo del Movimento sociale italiano, chiedo che l’A s
semblea inizi la discussione dei disegni di legge, seguendo l’ordine del giorno in modo da poterlo esaurire nello spazio di poche sedute.
BO M BON ATI. Chiedo di parlare;
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BO M BONATI. Onorevole Presidente, i col
leghi che mi hanno preceduto hanno chiesto che la discussione dei disegni di legge si svol
ga nell’assoluto rispetto dell’ordine del gior
no, motivando tale richiesta con l ’esigenza di procedere speditamente, senza perdite di tempo.
Non condivido tale richiesta, perchè non si può contestare ai deputati la possibilità di chiedere, in piena responsabilità, il prelievo di questo o di quel disegno di legge, così co
me non ci si potrà impedire domani, quan
do la Commissione dell’agricoltura avrà licen
ziato alcuni disegni di legge di grande impor
tanza, di chiedere che essi vengano discussi, e che, sulla nostra richiesta, si formi la ne
cessaria maggioranza.
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, questa Presidenza non può non prendere in consi
derazione la richiesta degli onorevoli La Porta e Genovese avanzata a termini di Regola
mento. Prima di metterla però ai voti, la Presidenza desidera richiamare l’attenzione dei deputati sul disegno di legge relativo ai « Provvedimenti per la celebrazione in Sicilia del ventesimo anniversario delTauto- nomia siciliana », nel caso che l ’Assemblea, nella sua sovranità, ritenga opportuno di trat
tarlo con priorità, esaurendo la discussione già iniziata in una precedente seduta.
FA SIN O ,
Assessore all’agricoltura e fore
ste.
Chiedo dì parlare. ; • PRESIDENTE. Ne ha facoltà.FASINO ,
Assessore aWagricoltura e fore
ste.
Signor Presidente, onorevoli colleghi, il Governo sottolinea all’Assemblea la rilevanza della segnalazione con molto tatto avan
zata dalla Presidenza dell’Assemblf . stessa, e fa richiesta formale di prelievo del disegno di legge « Provvedimenti per la celebrazione in Sicilia del ventesimo anniversario dell’A u tonomia'», perchè, dopo averne completato l ’esame, l’Assemblea possa votarlo in questa seduta, in considerazione del rilievo politico del provvedimento e dell’urgenza che lo stes
so riveste.
L A PORTA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
L A PORTA. Signor Presidente, noi siamo pronti ad aderire alla segnalazione della Pre
sidenza dell’Assemblea e alla formale richie
sta di prelievo fatta dal Governo se resta stabilito che subito dopo la discussione del disegno di legge relativo alla celebrazione del ventennale dell’Autonomia siciliana, la Pre
sidenza metterà in votazione la richiesta di prelievo da me avanzata a nome del Gruppo comunista.
Con questo impegno dichiaro di ritirare la richiesta di prelievo. ,
PRESIDENTE. Onorevole La Porta, le ho già dato assicurazione poc’anzi che la richie
sta di prelievo avanzata da lei e dall’onore
vole Genovese, Sarà messa ai' voti subito 'dopo che l’Assemblea avrà deciso in merito
1629 Assemblea Regionale Siciliana
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alla discussione del disegno di legge sul ven
tennale deU’Autonomia.
PAVO N E. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
PAVO NE. Mi dichiaro d’accordo con la se
gnalazione della Presidenza, suffragata dalla richiesta formale di prelievo avanzata dal Governo per l’immedita discussione del dise
gno di legge numero 558/A .
PRESIDENTE. Pongo in votazione la ri
chiesta di prelievo del disegno di legge iscritto al numero 3 del punto secondo dell’ordine del giorno.
Chi è favorevole resti seduto; chi è con
trario si alzi.
(E’
approvata)
Seguito della discussione del disegno di legge n. 558/A: « Provvedimenti per la celebrazione in Sicilia del ventesimo anniversario della Autonomia siciliana ».
PRESIDENTE. Si passa al seguito della discussione del disegno di legge numero 558/A , «Provvedimenti per la celebrazione in Sicilia del ventesimo anniversario dell’A u tonomia siciliana ». Invito i componenti la Commissione finanza e patrimonio a prende
re posto al banco delle Commissioni. Ricordo agli onorevoli colleghi che sono stati già ap- pi'ovati gli articoli 1, 2, 3 e 5 mentre era sta
ta sospesa la discussione dell’articolo 4.
Riprende, allora, la discussione dell’articolo, 4. Invito il deputato segretario a darne lettura.
NICASTRO,
segretario :
Art. 4.« Per l’attuazione tecnica del Convegno previsti nella lettera
a)
dell’articolo 2, il Comitato parlamentare si avvale di un Comitato scientifico ordinatore.
Alla scelta delle opere di cui alla let
tera b) dell’articolo 2 ed alla direzione scientifica delle relative pubblicazioni provvede una apposita Commissione, nomi
nata dal Comitato parlamentare, tra stu
diosi e docenti universitari. I
La pubblicazione degli atti e la elabora
zione delle opere di cui alla lettera
d)
dell ’articolo 2 è affidata ad appositi Comita
ti scientifici di studiosi e cultori delle ma
terie.
E’ in facoltà del Comitato parlamentare di conferire incarichi speciali, in connes
sione con l’organizzazione e l’effettuazione delle manifestazioni previste nel program- rna, ad estranei aH’Amministrazione regio
nale.
Gli studiosi e gli esperti da nominare nei Comitati e nelle Commissioni previste nel presente articolo, debbono essere in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 380 del Testo Unico approvato con D.P.R.
10 gennaio 1957, n. 3. Agli stessi sono as
segnati compensi globali da stabilirsi nelle delibere di conferimento degli incarichi ».
PRESIDENTE. A ll’intero articolo 4 è sta
to presentato, dall’Assessore Fasino per il Go
verno, un emendamento sostitutivo. Invito il deputato segretario a darne lettura.
NICASTRO,
segretario :
Sostituire l’articolo
4con il seguente:
«
articolo 4. - Per l ’attuazione tecnica del Convegno di studi giuridici sulla Regione, il Comitato parlamentare previsto daU’articolo 3 della presente legge si avvale di un Comitato scientifico ordinatore.Alla scelta delle opere di cui al punto b) dell’art. 2 ed alla direzione scientifica delle relative pubblicazioni provvede una apposi
ta commissione nominata dal Comitato par
lamentare tra studiosi, docenti universitari e presidenti di istituti di storia patria.
La pubblicazione degli atti e la elaborazio
ne delle opere di cui alla lettera d) dell’arti
colo 2 sono affidate ad appositi Comitati scientifici di studiosi della materia, assisti
ti da funzionari deU’Amministrazione regio
nale e dell’Assemblea regionale.
E’ in facoltà del Comitato parlamentare di deliberare, in connessione con l’organizza
zione e l’effettuazione delle manifestazioni previste nel programma, incarichi speciali ad estranei dell’Amministrazione regionale ai quali sono assegnati compensi globah, da sta
bilirsi nelle delibere di conferimento degli incarichi.
Resoconti Parlamentari 1630 Assemblea Regionale Siciliana
V Legislatura CCCLXXXVI SEDUTA 20 Luglio 1966
Il Comitato parlamentare può deliberare la corresponsione di compensi in misura forfet
taria, in relazione al lavoro compiuto, a fa
vore dei componenti degli organi collegiali previsti dalla presente legge.
I limiti di importo per le singole spese! da ordinarsi, per l’attuazione del programma di manifestazioni previsto dalla presente legge, senza obbligo di pareri degli organi consul
tivi
deir
Amministrazione regionalee
senzaobbligo della preventiva registrazione dei provvedimenti di impegno, sono elevati a li
re 5 milioni ».
REND A. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
RENDA. Signor Presidenté, la discussione dell’articolo 4 era stata sospesa perchè erano stati chiesti chiarimenti circa la portata del disposto dell’ultimo comma, relativo ai requi
siti previsti dall’articolo 380 del Testo Unico approvato con decreto del Presidente della Regione, del 10 gennaio 1957. In effetti la ri
chiesta dei requisiti di cui aU’articolo 380 del Testo unico ricordato, tende a stabilire dei cri
teri di rigore per quanto riguarda la scelta degli studiosi che dovranno far parte dei Co
mitati e delle Commissioni. Pertanto, ciò chia
rito, io penso che noi possiamo accettare la formula contenuta nel testo originario della Commissione, identico a quello del Governo, senza la modifica che viene presentata con lo emendamento ora letto; anche perchè la di
zione del testo originario è più semplice e scor
revole.
FA SIN O ,
Assessore all’agricoltura e fore
ste.
Chiedo di parlare.PRESIDENTE. Ne ha facoltà. .
FASINO ,
Assessore all’agricoltura
efore
ste.
Onorevole Presidente, se la mia memoria non mi inganna (ma credo di no), la differenza tra l’emendamento da me presentato e il testo della Commissione, oltre che nella abo
lizione del riferimento alFarticolo 380 del Te
sto unico, si concreta neU’aggiunta operata al
la fine del secondo comma, dopo le parole
« Commissione nominata tra studiosi e do
centi universitari », delle parole « e Presiden
ti di istituti di Storia Patria ». Questa la pri
ma diversità.
Nel comma successivo, il quale stabilisce, nel testo originario, che la pubblicazione degli atti sia affidata ad « appositi Comitati scienti
fici di studiosi e cultori delle materie », ab
biamo tolto il termine « cultori », per evitare una ripetizione con il termine « studiosi », analogo al primo.
Alla fine del comma abbiamo aggiunto che i Comitati scientifici di studiosi saranno « assi
stiti da funzionari deirAmministrazione re
gionale e dell’Assemblea regionale », per le incombenze di ordine puramente tecnico - am
ministrativo, in modo che il fondo a disposi
zione per le celebrazioni non sia gravato di spese di funzionamento.
C ’è infine il problema dei compensi: si è aggiunto, nell’emendamento, che tali com
pensi potranno essere corrisposti in misura forfettaria, per evitare che gli organi di con
trollo sollevino contestazioni, facendo even
tualmente riferimento a norme diverse.
Non mi pare, quindi, che fra l ’emendamen
to presentato dal Governo e il testo originario, vi siano differenze di rilievo.
PRESIDENTE. Qual è il parere della Com
missione suU’emendamento del Governo?
1
OCCHIPINTI,
Presidente della commis
sione.
La Commissione è favorevole.PRESIDENTE. Pongo in votazione l ’emen
damento sostitutivo aU’intero articolo 4.
Chi è favorevole resti seduto; chi è con
trario si alzi.
(E’ approvato)
Si passa all’articolo 6. Invito il deputato se
gretario a darne lettura.
NICASTRO,
.segretario:
«
Art. 6.Per Tattuazione del programma di ma
nifestazioni previsto dalla presente legge è autorizzata nel corso deU’esercizio 1966 la spesa di 75 milioni di lire.
AU’amministrazione dei fondi stanziati a norma del comma precedente si prov
vede mediante gestione speciale ai sensi dell’articolo 2, lettera c) e degli articoli 4 e
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V Legislatura CCCLXXXVI SEDUTA 20 Luglio 1966
seguenti del D. L. P. R. 9 maggio 1950, nu
mero 17, ratificato con la legge regionale 14 dicembre 1950, numero 96.
Le somme non utilizzate neU’esercizio corrente possono essere impiegate per nuovi impegni di spesa nell’esercizio successivo ».
, / PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, poiché
I
: è stato presentato dal Governo un emenda
mento sostitutivo degli articoli 6, 7 e 8, invito il deputato segretario a dare lettura anche degli articoli 7 e 8.
NI CASTRO,
segretario:
« Art. 7.
Alla scadenza prevista nell’ultimo com
ma dell’articolo 3 della presente legge, la Amministrazione dei fondi residui verrà trasferita alla presidenza della Regione (Segreteria generale) ».
« Art. 8.
Ove occorra, il Presidente della Regione stabilisce con proprio decreto le modalità di funzionamento del Comitato di cui allo articolo 3 della presente legge, su proposta del Comitato stesso ».
PRESIDENTE. Invito ora il deputato segre
tario a dare lettura dell’emendamento del Go
verno, sostitutivo degli articoli 6, 7 e 8 testé letti.
NI CASTRO,
segretario:
Emendamento sostitutivo degli articoli
6, 7 , 8 .« Per rattuazione del programma di mani
festazioni previsto dalla presente legge è au
torizzata nel corso dell’esercizio 1966 la spe
sa di 70 milioni di lire.
II Segretario generale della Presidenza del
la Regione è incaricato della esecuzione delle delibere del Comitato parlamentare ed è pre
posto alla amministrazione dei fondi stanziati a norma del comma precedente, mediante ge
stione speciale ai sensi deH’articolo 2, lettera c), e degli articoli 4 e seguenti del D. L. P. R.
9 maggio 1950, numero 17, ratificato con la legge regionale 14 dicembre 1950, numero 96.
In relazione a quanto previsto nel prece
dente comma il Segretario generale della Pre
sidenza della Regione, in deroga alle ordina
rie competenze ed ai limiti di spesa indicati nella legge 23 aprile 1956, numero 31, approva i contratti, impegna le somme stanziate e or
dina i pagamenti relativi alla gestione spe
ciale predetta.
Le somme non utilizzate nell’esercizio cor
rente possono essere impiegate per nuovi im
pegni di spesa nell’esercizio sucessivo », Fa s in o. PRESIDENTE. Qual è il parere della Com
missione suU’emendamento del Governo, so
stitutivo degli articoli 6, 7 e 8?
CCCHIPINTI,
Presidente sione.
E’ favorevole.della Commis-
PRESIDENTE. Pongo in votazione l ’emen- mento cosi comé letto, precisando che, se sarà approvato, assorbirà gli articoli 6, 7 e 8 del di
segno di legge della Commissione.
Chi é fgivorevole resti seduto; chi è con
trario si alzi.
. ' (E’
approvato)
.
Si passa all’articolo 9. Invito il deputato segretario a darne lettura.
NICASTRC,
segretario :
«
Art. 9.Alla spesa di lire 75 milioni di cui allo articolo 6 della presente legge si provvede a carico della disponibilità esistente nel ca
pitolo 15 dello stato di previsione della spesa del bilancio della Regione per lo esercizio 1966 ».
PRESIDENTE. E’ stato presentato dall’A s
sessore Fasino per il Governo un emendamen
to sostitutivo deU’intero articolo 9. Invito il deputato segretario a dame lettura.
NICASTRC,
segretario:
Ehnendamento sostitutivo dell’articolo
9.« Alla spesa di 70 milioni di lire di cui al
l’articolo 6 deRa presente legge si provvede con la disponibilità esistente nel capitolo 15 dello stato di previsione della spesa del bi
lancio della Regione per l’esercizio 1966 ».
R esocon ti, f . 220
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V Legislatura CCCLXXXVI SEDUTA 20 Luglio 1966
PRESIDENTE. Qual è il parere della Com
missione suiremendamento testé letto?
OCCHIPINTI,
Presidente della Commis
sione.
La Commissione è favorevole.PRESIDENTE. Pongo in votazione Temen- damento sostitutivo dell’articolo 9.
Chi è favorevole resti seduto; chi è con
trario si alzi.
(E’
approvato)
Si passa all’articolo 10. Invito il deputato segretario a darne lettura.
NICASTRO,
segretario:
« Art. 10.
La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana ed entrerà in vigore il giorno stesso della pubblicazione.
E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione ».
PRESIDENTE. Pongo in votazione l ’arti
colo 10.
Chi è favorevole resti seduto; chi è con
trario si alzi.
(E’ approvato)
Votazione per scrutinio segreto.
Pongo adesso in votazione, a scrutinio se
greto, l’intero disegno di legge. Spiego il significato del voto; Chi è favorevole al di
segno di legge porrà pallina bianca in urna bianca, chi è contrario pallina nera in urna bianca.
Dichiaro aperta la votazione.
Invito il deputato segretario a procedere al- Fappello dei deputati.
NICASTRO,
segretario, fa l’appello.
Presidenza del Vice Presidente COLAJANNI
Prendono parte alla votazione:
Aleppo, Avola, Barone, Bombonati, Buffa, Buttafuoco, Cangialosi, Carollo Vincenzo, Celi, Colajanni, D ’Alia, Dato, Di Benedetto, Di Bennardo, Di Martino, Falci, Faranda, Fasino, Pranchina, Fusco, Genovese, Germana, Giacalone Diego,Giacalone Vito, La Porta, La Torre, Lentini, Lo Magro, Lombardo, Mangione, MarrarO, M i
celi, Mongelli, Muccioli, Muratore, Nicastro, Nicoletti, Occhipinti, Ojeni, Ovazza, Pavone, Renda, Rubino, Russo Giuseppe, Russo M i
chele, Santangelo, Sardo, Taormina, Tomaselli, Tuccari, Vajola, Varvaro, Zappalà.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la vota
zione. Invito il deputato segretario a procedere al computo, dei voti.
{Il deputato segretario procede al computo dei voti)
Risultato della votazione.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione ;
Presenti ... 53
V o t a n t i ...53
M a g g io r a n z a ...27
Voti fa v o r e v o li ... 32
Voti contrari . . . . . . 21
{UAsseinhlea approva)
Discussione del disegno di legge nn. 109, 110, 125, 135, 159, 192, 210, 247, 447, 464/A: « Rior
dinamento dei servizi dell’Assessorato della agricoltura e delle foreste ».
PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, pongo ora ai voti la richiesta di prelievo avanzata poc’anzi daU’onorevole La Porta e dalFonore- vole Genovese dei disegni di legge riguardanti il « Riordinamento dei servizi dell’Assessorato dell’agricoltura e delle foreste » iscritti al nu
mero 7 dell’ordine del giorno.
Chi è favorevole resti seduto, chi è con
trario si alzi.
{UAssemblea approva)
Si passa, quindi all’esame dei disegni di legge: « Ruoli organici dell’Assessorato regio
nale dell’agricoltura e foreste per i servizi periferici delle foreste » (109); « Ruoli orga
nici dell’Assessorato regionale dell’agricoltura e foreste per i servizi periferici delle foreste » (HO); «N orm e sulle condotte agrarie e ordi
namento del relativo personale » (125); « Isti
tuzione dei ruoli organici dell’Assessorato re
gionale deH’agrieoltura e foreste per i servizi periferici delle foreste» (135); «R uoli orga-
Assemblea Regionale Siciliana
V Legislatura CCCLXXXVI SEDUTA 20 Luglio 1966
nici dell’Azienda foreste demaniali della Re-
; gioire siciliana» (159); Riordinamento dei ruoli del personale dell’Assessorato agricol- ì tura e foreste» (192); «Trattamento econo-
; mico delle guardie scelte e guardie giurate dell’Azienda foreste demaniali della Regione
; siciliana» (210); «Istituzione del ruolo peri
ferico provvisorio dell’Assessorato agricoltura e foreste dei capi squadra, guardiani e vivaisti addetti ai lavori di rimboschimento forestale » (247); « Ruoli organici dell’Azienda forestale ( demaniale della Regione siciliana » (447);
« Ruoli organici periferici del personale del
l’Assessorato agricoltura e foreste » (464).
Invito i componenti la prima Commissione legislativa a prendere posto al banco delle (; Commissioni.
Dichiaro aperta la discussione generale. Ha facoltà di parlare il relatore, onorevole Tuc- ( cari.
TUCCARI,
relatore.
Signor Presidente, onorevoli colleghi, io mi intratterrò brevemente a fendere più esplicito il contenuto, in verità
; molto sintetico, della relazione che accompa
gna il disegno di legge che finalmente arriva questa sera all’esame dell’Assemblea. Credo i che i punti fondamentali della relazione della 1 Commissione siano due; il primo è quello in cui si proclama alto e forte il diritto morale e giuridico del personale deiramministrazione periferica delle foreste, stabilizzato con la legge del 1959, ad ottenere quella ricostru
zione della carriera che, quanto meno ai fini giuridici ed ai fini del trattamento di quie
scenza, ristabilisca i rapporti tra la posizione di questo personale e la indubbia e notevole qualificazione professionale conseguita dallo stesso nel corso di questi anni, atti’averso lo esercizio di incarichi di responsabilità.
: Tutti sanno come gli ispettorati provinciali
; e gli ispettorati ripartimentali delle Foreste
; oggi si reggano in gran parte per il decisivo
;5 apporto tecnico e amministrativo di questo personale, al quale quindi la Regione è debi-
;■ trice della efficienza di quei servizi ed al quale pertanto essa deve rendere non soltanto' un j riconoscimento di ordine morale, ma, soprat- ) tutto, un riconoscimento concreto, di ordine
■; giuridico e di ordine economico. Su questa
'i
questione vorrei dire subito come relatore, I esprimendo una opinione che credo trovi con- I senzienti altri colleghi della Commissione, cheI
la Commissione stessa ha rimesso all’Aula lavalutazione di elementi complementari attra
verso i quali il riconoscimento di questi diritti pregressi al personale dovrebbe riuscire più completo; mi riferisco in particolare a quella richiesta, che nella Commissione fu valutata con molta comprensione, concernente l’assun
zione a carico del bilancio della Regione del
l ’onere dovuto per il riscatto degli anni di servizio compiuti dal personale con qualifiche superiori al grado ricoperto. Va detto che, con questo stesso limitato- sforzo, la Regione lascia questo personale indietro rispetto al diritto, da esso maturato, alla più completa ricostru
zione economica che è stata in passato prati
cata per altre categorie di personale.
Il secondo punto trattato nella relazione è, certamente, quello più problematico. Mi rife
risco al fatto che, a seguito di una serie di vi
cende, il disegno di legge ha subito pro
fonde modifiche, sicché oggi, con esso, non si vuole soltanto risolvere un problema di giu
stizia e di perequazione nei confronti di una limitata, benemerita categoria del personale della Regione, ma si intende proporre e risol
vere il problema della ristrutturazione dello Assessorato dell’agricoltura e foreste. Proble
ma, come tutti vedono, che può anche essere considerato connesso con il primo, ma che certamente allarga notevolmente il campo di esame e di valutazione e quindi la responsa
bilità della Commissione ieri e dell’Assemblea oggi.
Non credo che sarebbe giusto dissimulare all’Assemblea i motivi per i quali la Commis
sione si è trovata divisa di fronte alla proposta che ad rm certo momento è stata fatta propria dalla maggioranza, di abbinare, alla limitata materia dei disegni di legge relativi al perso
nale periferico delle Foreste, la più ampia e difficoltosa materia relativa alla ristruttura
zione dell’Assessorato. La Commissione, in sostanza, si è preoccupata soprattutto (e credo che, su questa questione, una chiara posizione dovrebbe assumere il Governo e in particolare l’Assessore aH’Agricoltura) del fatto che, at
traverso una discussione non approfondita, orientamenti non precisi e indirizzi non chiari, si potasse dare il vìa — anziché ad un saggio auspicabile della nuova strutturazione che d auguriamo si dia ai rami delFamministrazione regionale, tale da tener conto, nel caso speci
fico delFAssessorato aU’agricoltura, della nuo
va linea di politica agraria che l’Assembiea ha fatto propria — ad un potenziamento, ad un
tiesoconti Parlamentari 1634 Assemblea Regionale Siciliana
V Legislatura CCCLXXXVI SEDUTA 20 Luglio 1966
ingigantimento dei servizi, al perpetuarsi delle caratteristiche, molto spesso negative, che del
l’Assessorato all’agTicoltura hanno accompa
gnato l’attività negli anni passati.
In altri termini, la Commissione avrebbe esaminato con maggiore serenità e, noi pen
siamo, con maggiore serenità l’Assemblea si appresterebbe oggi ad esaminare questa note
vole dilatazione del problema, se dal testo del disegno di legge o dal testo degli emenda
menti o, più generale, dalla posizione che il Governo andrà ad assumere, risultasse chiara la volontà politica di un adeguamento della struttura, dei compiti, delle caratteristiche dell’Assessorato all’agricoltura, alle linee dì politica agraria che l’Assemblea ha dimostrato di fare proprie attraverso le leggi già appro
vate e attraverso tutto rm dibattito, svoltosi nel Paese, che in questa Assemblea ha avuto certamente un’eco. La istituzione dell’Ente di sviluppo agricolo, con la sua strutturazione democratica, con la sua articolazione territo
riale decentrata, con i compiti unificati che ad esso sono stati assegnati per assicurare una svolta nell’indirizzo della produzione e della vita delle campagne, è certamente il primo di questi fatti nuovi di cui bisogna tener conto.
Ma, accanto a questo, vi sono altri problemi i quali, anche se non ancora tradotti in leg
ge, si ritrovano ormai largamente, nel discor
so politico, negli impegni, nei colloqui d’A u- la, nelle iniziative delle Commissioni; proble
mi che non possono essere certamente sotta
ciuti in un momento in cui si va a dare nuo
va e più ampia strutturazione all’Assessora
to all’agricoltura.
Mi riferisco, per esempio, a tutta la tema
tica del decentramento di funzioni regiona
li, che non può non investire una attività primaria come quella deU’agricoltura; mi ri
ferisco alla esigenza di una larga democra
tizzazione degli organi periferici, anche a ca
rattere consultivo, facenti capo alla ammini
strazione regionale dell’agricoltura e delle foreste. Mi riferisco, più in generale, a quel
la attività dell’Assessorato che oggi tutti de
siderano vedere portata a diretto contatto con i problemi assillanti delle campagne e delle diverse categorie di lavoratori della terra, e
— attraverso un largo decentramento e una sua viva aderenza a questi problemi — ver
so prospettive di efficiente intervento nella situazione assai critica e fin troppo trascura
ta delle nostre campagne.
Presidènza del Vice Presidente GIUMMARRA
Vero è che la proposta di ristrutturare l'Assessorato agricoltura risponde ad una esi
genza valida, l’esigenza — cioè — della uni
ficazione delle due branche deU’Amminìstra- zione, quella dell’agricoltura propriamente detta, e quella delle foreste e dei rimboschi
menti.
Ma, accanto a questa esigenza valida, per
mangono molte incertezze in merito agli altri problemi politici che, a nostro avviso, dovreb
bero invece essere risolti e definiti con mag
giore chiarezza, con maggiore coerenza e con maggiore coraggio, per assicurare al disegno di legge un consenso che, partendo dall’ori
ginaria impostazione e quindi dalla dovuta so
lidarietà nei confronti del personale perife
rico delle foreste, si allargasse ad un consa
pevole accordo attorno ad una nuova impo
stazione deiirattività dell’intero ramo della Amministrazione dell’Agricoltura e delle fo
reste. E ’ evidente che dal modo in cui, dal Governo e dai colleghi tutti, saranno appro
fondite e affrontate queste preoccupazioni che permangono non risolte nel testo del disegno di legge pervenuto oggi all’esame dell’Assemblea, si vedrà fino a qual pun
to sarà possibile realizzare quei più larghi consensi che consentano aH’Assemblea di far propria l’esigenza deU’abbinamento dei due temi: il tema cioè del personale, e il tema della strutturazione dell’Assessorato della Agricoltura;, mentre tale abbinamento, torno a dire, non ha potuto trovare una compiu
ta considerazione in sede di Commissione, per la volontà della Commissione stessa di licen
ziare al più presto il disegno di legge, perchè potesse pervenire all’esame dell’Assemblea.
Riaffermando quindi, con fermezza, la va
lidità della originaria impostazione del dise
gno di legge, la Commissione, a mio nome, si dichiara interessata ed aperta a tutti quegli apporti che possano consentire nel corso del dibattito, o di restituire al disegno di legge l’originaria impostazione o di affrontarlo, nel
la nuova impostazione,: dando soluzione ai complessi problemi, che esso comporta, in quello spirito nuovo, indispensabile per la strumentalizzazione di una giusta politica della Regione nei confronti dei problemi delle campagne.