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GFX4 / GFXTERMO4 MANUALE DI CONFIGURAZIONE E PROGRAMMAZIONE. Versione software: 2.1x. codice: 80397N ITALIANO

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(1)

ATTENZIONE!

Il presente manuale deve essere considerato come parte integrante del prodotto, e deve essere sempre a disposizione delle persone interagenti con lo stesso.

Il manuale deve sempre accompagnare il prodotto, anche in caso di cessione ad un altro uti- lizzatore.

Gli installatori e/o manutentori hanno l’obbligo di leggere questo manuale e di seguire scrupolosa- mente le indicazioni ivi riportate e sugli allegati dello stesso, poiché la GEFRAN non risponde di danni arrecati a persone e/o cose, oppure subiti dal prodotto stesso, qualora non vengano rispettate le condizioni di seguito descritte.

Il Cliente ha l’obbligo di rispettare il segreto industriale, per cui la seguente documentazione e i suoi allegati non possono essere manomessi o modi- ficati, riprodotti o ceduti a terzi, senza l’autorizzazione della GEFRAN.

MANUALE DI CONFIGURAZIONE E PROGRAMMAZIONE

Versione software: 2.1x

codice: 80397N - 01-2021 - ITALIANO GFX4 / GFXTERMO4

CONTROLLORE MODULARE DI POTENZA A 4 ZONE

Il presente documento è proprietà della GEFRAN e non può essere riprodotto né ceduto a terzi senza autorizzazione.

ELENCO ALLEGATI

Il presente documento è ad integrazione dei manuali:

- Istruzioni per l’uso ed avvertenze GFXTERMO4 - Istruzioni per l’uso ed avvertenze GFX4

(2)
(3)

SOMMARI ED INDICI

INTRODUZIONE ...4

CAMPO DI IMPIEGO ...4

CARATTERISTICHE DEL PERSONALE ...4

STRUTTURA DEL DOCUMENTO ...5

ARCHITETTURA DELLO STRUMENTO ...6

COMUNICAZIONE SERIALE (MODBUS) ...7

COLLEGAMENTO ...8

INGRESSI ...10

INGRESSO PRINCIPALE ...10

INGRESSO AUSILIARIO TA (Amperometrico) ...15

VALORE TENSIONE SUL CARICO (Voltmetrico) ...17

INGRESSO AUSILIARIO ANALOGICO (LIN/TC) ...19

INGRESSI DIGITALI ...21

+DIGITALE E VIA SERIALE ...22

UTILIZZO DI UNA FUNZIONALITÀ DELL’INGRESSO DIGITALE 1 DI ABILITAZIONE ALL’ACCENSIONE SOF- TWARE ...23

ALLARMI ...24

ALLARMI GENERICI AL1, AL2, AL3 e AL4 ...24

ALLARME LBA (Loop Break Alarm) ...29

ALLARME HB (Heater Break Alarm) ...30

ALLARME SBR - ERR (sonda in corto o collegamento errato) ...32

ALLARMI di Power Fault (SSR_SHORT, NO_VOLTAGE, SSR_OPEN e NO_CURRENT) ...33

ALLARME per protezione termica ...35

USCITE ...36

REGOLAZIONI ...40

IMPOSTAZIONE DEL SETPOINT ...40

GESTIONE DEL SETPOINT ...41

CONTROLLI ...43

GESTIONE PID CALDO/FREDDO ...43

CONTROLLO AUTOMATICO / MANUALE ...47

FUNZIONAMENTO TIPO HOLD ...47

CORREZIONE DELLA POTENZA MANUALE ...47

TECNICA DI TUNE MANUALE ...48

AUTOTUNING ...48

SELFTUNING ...50

SOFTSTART ...51

MODALITÀ ACCENSIONE ...51

SPEGNIMENTO SOFTWARE ...52

GESTIONE CANALI CALDI ...53

POTENZA DI FAULT ACTION ...53

ALLARME DI POTENZA ...53

SOFSTART DI PRERISCALDAMENTO ...55

USCITA RISCALDAMENTO (Ciclo veloce)...56

GESTIONE DELLA POTENZA ...56

MODI DI COMANDO SSR ...56

GESTIONE STRUMENTO VIRTUALE ...59

INFORMAZIONI HW/SW ...60

SCHEDA CONFIGURAZIONE STRUMENTO ...63

PARAMETRI PROGRAMMABILI ...63

(4)

INTRODUZIONE

Il controllore modulare di potenza, a cui fa riferimento questo documento è quello riportato in copertina; esso costi- tuisce un’unità autonoma per la regolazione indipendente di massimo 4 zone di temperatura, caratterizzata da una elevata flessibilità applicativa ottenuta grazie ad una estesa configurabilità e programmabilità dei suoi parametri.

La configurazione e la programmazione dello strumento, trattate in questo documento, devono essere effettuate tramite il terminale operatore GFX-OP o tramite PC collegato in USB/232/485 ed apposito software (non in dotazione).

Non è possibile prevedere la moltitudine di installazioni e di ambienti in cui lo strumento può essere applicato; per cui è necessaria una preparazione tecnica adeguata e piena consapevolezza delle potenzialità dello strumento.

Il costruttore declina ogni responsabilità nel caso non vengano rispettate le norme per una corretta installazione, configurazione o programmazione e non risponde degli impianti a monte o a valle dello strumento stesso.

CAMPO DI IMPIEGO

Il controllore modulare di potenza rappresenta la soluzione ideale per applicazioni in linee di estrusione, in presse ad iniezione di materie plastiche, in termoformatrici, in macchine per confezionamento ed imballaggio ed in generale nelle classi- che applicazioni di termoregolazione. Tuttavia, proprio per la sua elevata programmabilità, è possibile utilizzare il controllore anche in altri ambiti applicativi, purchè compatibili con i dati tecnici dello strumento.

Sebbene la flessibilità dello strumento ne consenta lo sfruttamento in etorogenee applicazioni, il campo di impiego deve co- munque attenersi esclusivamente ai limiti definiti nelle caratteristiche descritte nella documentazione tecnica a corredo.

Il costruttore declina ogni responsabilità per danni di qualunque tipo che dovessero derivare da installazioni, configurazioni o programmazioni non appropriate, imprudenti o incongruenti ai dati previsti nella documentazione a corredo.

Uso non consentito È assolutamente vietato:

- utilizzare lo strumento o parti di esso (software compreso) per un uso non conforme a quello previsto nella documentazione tecnica a corredo;

- modificare i parametri di lavoro non accessibili all’operatore, decriptare o trasferire il software o parte di esso;

- utilizzare lo strumento in ambienti con particolare grado di infiammabilità;

- riparare o trasformare lo strumento utilizzando ricambi non originali;

- utilizzare lo strumento o parti di esso senza aver letto e interpretato correttamente il contenuto della documentazione tecnica a corredo;

- effettuare lo smaltimento o la dismissione dello strumento in discariche comuni; è necessario provvedere, a seconda delle norme vigenti nel paese di installazione, allo smaltimento dei componenti potenzialmente nocivi all’ambiente.

CARATTERISTICHE DEL PERSONALE

Il presente manuale è destinato sia ai tecnici che mettono in servizio lo strumento collegandolo con altre unità, sia ai tecnici addetti a service e manutenzione.

Si presuppone che tali soggetti dispongano di adeguate conoscenze tecniche, in particolare nel campo dell’elettronica e dell’automazione.

Lo strumento oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il compito assegnato, nel rispetto delle istruzioni relative a tale compito e specialmente delle avvertenze di sicurezza e delle precauzioni in esse contenute.

Il personale qualificato, in virtù della propria formazione ed esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all’impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili pericoli.

(5)

21 - 29 - 143400

tYP.

R/W Tipo di sonda, segnale, abilitazione, linearizzazione custom e scala ingresso

principale

-999 ...999

punti scala 1000

Questi parametri se non diversamente indicato, sono da considerarsi in formato decimale e rappresentano word 16 bit.

Indirizzo Modbus principale ed eventuali indirizzi aggiuntivi.

Gli eventuali secondo / terzo indirizzi Modbus sono in alternativa all’indirizzo principale proposto.

Eventuale codice mnemonico

Attributo solo lettura R (read) e/o scrittura W (write) Descrizione

Dati e/o informazioni integrative relative al parametro

Limiti impostazione Valore di default

Dati e/o informazioni integrative Dati e/o informazioni integrative dP_S Formato

0 xxxx

1 xxx.x

2 xx.xx (*) Dati e/o informazioni

integrative

68bit STATO

INGRESSO DIGITALE 1 OFF = Ingresso digitale 1 disattivo OFF = Ingresso digitale 1 attivo

Funzione

R/W

STRUTTURA DEL DOCUMENTO

La lingua originaria in cui il documento è stato redatto è l’ITALIANO; pertanto in caso di incongruenze o dubbi richie- dere il documento originale o delucidazioni ulteriori al costruttore.

Le indicazioni riportate nel presente manuale non sostituiscono le disposizioni di sicurezza e i dati tecnici per l’installazione, configurazione e programmazione applicate direttamente sul prodotto, né tantomeno le regole dettate dal comune buonsenso e le sicurezze vigenti nel paese di installazione.

Per agevolare la comprensione delle potenzialità del controllore senza ostacolare l’apprendimento delle sue funzionalità di base, i parametri di configurazione e programmazione sono stati raggruppati in base alla loro funzionalità e descritti nei rispettivi capitoli.

Ogni capitolo può presentare da una a tre sezioni:

- nella prima sezione è riportata una descrizione generale dei parametri descritti in dettaglio nelle zone successive;

- nella seconda sezione sono riportati i parametri richiesti per le applicazioni di base del controllore a cui gli utenti e/o installatori potranno accedere in modo chiaro ed agevole, trovando immediatamente i parametri necessari per un rapido utilizzo del controllore;

- nella terza sezione (IMPOSTAZIONI AVANZATE ) sono riportati i parametri che consentono un uso avanzato del controllore: tale sezione è dedicata agli utenti e/o installatori che desiderano impiegare il controllore in applicazioni particolari o applicazioni in cui sono richieste le elevate prestazioni che lo strumento può offrire.

In alcune sezioni può essere presente uno schema funzionale che illustra l’interazione fra i parametri descitti;

- in corsivo sottolineato vengono evidenziati eventuali termini trattati anche in altre pagine del documento (argomenti correlati o integrativi) fruibili dall’indice analitico (linkato su supporto informatico).

In ogni sezione i parametri di programmazione sono proposti nel seguente modo:

Questi parametri vengono rappresentati in formato 1 bit.

(6)

ARCHITETTURA DELLO STRUMENTO

La flessibilità del controllore modulare di potenza può consentire la sostituzione di strumenti di versione precedente senza interventi sul software di gestione in uso.

In funzione della modalità operativa scelta (vedi COMUNICAZIONE SERIALE MODBUS), è possibile utilizzare lo strumento in 2 modalità alternative:

- modalità GFX Compatibile come se fossero 4 strumenti distinti (modalità suggerita per progetti di retrofitting e/o sostituzione strumenti danneggiati);

- modalità GFX4 come unico strumento avente le stesse funzioni dei 4 strumenti distinti, ma con possibilità di inte- razione fra i vari parametri, ingressi e uscite (modalità suggerita per progetti nuovi).

Per entrambe le modalità sono accessibili nuovi parametri comuni, identificati con indirizzi Modbus superiori a 600, che consentono funzioni più avanzate, es.:

604

FLt.2

R/W Filtro digitale ingresso ausiliario 0.0 ... 20.0 sec 0.1

La modalità GFX4, oltre ad avere un gruppo di parametri personalizzabili COSTUM per indirizzamento dinamico, consente di utilizzare un solo nodo della rete di comunicazione, anzichè i 4 nodi della modalita GFX Compatibile.

Per la programmazione è utile tenere in conside- razione che gli indirizzi (parametri) che indichiamo sul presente documento esistono 4 volte, specificati dall’indirizzo di nodo (ID).

Ingressi ID01...

...ID04

Attribuzione uscite

Out1 Out2 Out3 Out4 Out5 Out6 Out7 Out8 Out9 Out10

HARDWARE GFX Compatibile

SOFTWARE

Uscite

Ingressi

Ingressi

Ingressi

Ingressi ID04

Parametri ParametriID03 ParametriID02 ParametriID01

Parametri comuni

Ingressi

ID01

Attribuzione uscite

Out1 Out2 Out3 Out4 Out5 Out6 Out7 Out8 Out9 Out10

HARDWARE GFX4

SOFTWARE

Uscite

Ingressi

ID01

Attribuzione ingressi

ID01 Parametri

--- Parametri Custom

Parametri comuni Linea seriale

Linea seriale

(7)

COMUNICAZIONE SERIALE (MODBUS)

Le modalità di indirizzamento Modbus delle variabili e dei parametri di configurazione sono due:

- GFX compatibile - GFX4

La selezione avviene tramite dip-switch-7

Tutti i parametri di impostazione sono salvati nella memoria interna EEPROM (non volatile), della quale si garantisce un massimo di 100’000 cicli di cancel- lazione/scrittura. Al fine di evitare il rapido deterioramento della stessa, ne è consigliata la scrittura solo quando necessario. Fanno eccezione i parametri setpoint locale _SP (indirizzo Modbus 138) e MANUAL_POWER (indirizzo Modbus 252), la cui memorizzazione in EEPROM può essere disabilitata me- diante impostazione del parametro SP.r

Modalità GFX-compatibile (dip-switch-7 =ON)

Questa permette di poter utilizzare programmi di supervisione creati per moduli Geflex.

La memoria è organizzata in quattro gruppi:

- Zona 1

- Zona 2

- Zona 3

- Zona 4

Per ogni zona ritroviamo le variabili ed i parametri con lo stesso indirizzo di uno strumento serie Geflex; il valore impostato (Cod) sui selettori rotativi corrisponde a quello della Zona 1, quello delle altre zone sono sequenziali.

I parametri a word comuni, propri dello strumento GFX4, sono ad indirizzi a partire da 600.

I parametri a bit comuni, sono ad indirizzi superiori ad 80.

Esempi:

se i selettori rotativi riportano il valore 14, il nodo 14 indirizza la Zona 1, il nodo 15 la Zona 2, il nodo 16 la Zona 3, il nodo 17 la Zona 4. La variabile di processo PV della Zona 1 ha indirizzo Cod, 0, PV della Zona 2 ha indirizzo Cod+1, 0, ecc...

Il parametro out.5, che definisce la funzione dell’uscita OUT 5 del GFX4, ha indirizzo Cod. 611.

Vincoli temporali comunicazione seriale in Modbus RTU

Per consentire il corretto scambio dati via seriale con il dispositivo, è necessario rispettare i seguenti vincoli temporali : Lettura parametri a register\word: La lettura di N parametri consecutivi, con N da 1 a 16, richiede un tempo pari a almeno 50 ms. Ne consegue che il successivo comando Modbus, sia di lettura che di scrittura, verso lo stesso nodo, dovrà essee inviato dopo aver atteso questo tempo.

Scrittura parametri a register\worD: La scrittura di N parametri consecutivi, con N da 1 a 16, con un set completo di valori aggiornati (16 in totale), rispetto a quelli attualmente presenti sul dispositivo, richiede un tempo pari a :50ms + N x 80ms(*) con N da 1 a 16Ne consegue che il successivo comando Modbus, sia di lettura che di scrittura, verso lo stesso nodo,dovrà essere inviato dopo aver atteso questo tempo. I tempi riportati si riferiscono al caso in cui il Baudrate della seriale (parametro bAu indirizzo Modbus 45), sia pari a 19200.

(*) Qualora nella richiesta di scrittura vengano inseriti i parametri STATUS_W (indirizzo Modbus 305), ed il loro valore fosse differente rispetto a quello attualmente presente nello slave, il tempo necessario alla scrittura di ciascuno diverrebbe pari a 240ms (anziché 80ms)

(8)

Modalità GFX4 (dip-switch-7=OFF)

Questa permette di ottimizzare l’efficienza della comunicazione seriale data l’integrazione di 4 zone all’interno del GFX4. La memoria è organizzata in 5 gruppi, ai quattro già presenti nella modalità GFX-compatibile, si aggiunge un gruppo definito custom:

- Custom (ulteriore mappa di memoria per indirizzamenti dinamici)

- Zona 1

- Zona 2

- Zona 3

- Zona 4

Nel gruppo custom troviamo raccolte variabili e parametri per un massimo di 120 word, di queste è possibile modifi- care il significato.

Il valore impostato (Cod) sui selettori rotativi è unico, cioè uno per ogni singolo strumento GFX4. Per accedere ai dati delle singole zone è sufficiente aggiungere un offset all’ indirizzo richiesto (+1024 per la Zona 1, +2048 per la Zona 2, +4096 per la Zona 3, +8192 per la Zona 4).

Agli indirizzi 0,…,119 corrispondono le word del gruppo custom, variabili e parametri sono definiti di default. Agli indirizzi 200,…,319 abbiamo le word che contengono il valore dell’ indirizzo delle corrispondenti variabili o parametri. Questi indirizzi possono essere cambiati dall’utente; questo per poter offrire la possibilità di leggere/scrivere dati con messaggi multi- word strutturati in base alle differenti esigenze di supervisione.

Protezione Map 1 -2

Per abilitare la modifica del gruppo custom (indirizzi 200... 319) è necessario scrivere sugli indirizzi 600 e 601 il valore 99. Questo valore è azzerato ad ogni accensione

Esempi:

possiamo accedere alla variabile PV della Zona 1 con indirizzo Cod, 0+1024 o all’indirizzo Cod, 0 variabile custom 1 (all’indi- rizzo Cod, 200 abbiamo il valore 1024)

possiamo accedere alla variabile PV della Zona 2 con indirizzo Cod, 0+ 2048. o all’ indirizzo Cod, 29 variabile custom 30 (all’indirizzo Cod, 229 abbiamo il valore 2048)

se si desiderasse leggere in sequenza ai primi quattro indirizzi le quattro variabili di processo è necessario impostare Cod, 200 = 1024, Cod.201 = 2048, Cod,202 = 4096, Cod,203 = 8192.

COLLEGAMENTO

Ogni GFX4 è dotato di una porta seriale RS485 (PORT 1) optoisolata, con protocollo standard Modbus tramite i connettori S1 ed S2 (tipo RJ10).

Il connettore S3 è adatto alla connessione diretta di un modulo serie Geflex slave o ad un terminale operatore tipo GFX-OP.

Si ricorda che la massima velocità di comunicazione di questi dispositivi è di 19200 baud.

È possibile inserire un’interfaccia seriale (PORT 2), di questa ne esistono differenti modelli in base al tipo di bus di campo richiesto: Modbus, Profibus DP, CANopen, DeviceNet ed Ethernet.

Anche questa porta (PORT 2) di comunicazione risponde allo stesso indirizzo Cod di PORT 1.

I parametri relativi a PORT 2 sono bAu.2 (selezione baud-rate) e Par.2 (selezione parità).

Il parametro Cod (in sola lettura) riporta il valore dell’indirizzo di nodo che è impostabile tra 00 e 99 tramite i due selettori rotativi; le impostazioni esadecimali sono riservate.

Un parametro può essere letto o scritto da entrambe le porte di comunicazione (PORT 1 e PORT 2) La modifica dei parametri bAu (selezione baud-rate), PAr (selezione parità)

può far decadere la comunicazione.

Per impostare i parametri bAu e PAr è necessario eseguire la procedura di Autobaud specificata nel manuale “Istruzioni per l’uso ed avvertenze”. Mentre per il parametro (Cod dello Slave è necessario eseguire la procedura Autonode. Per il Master è sufficiente spegnere e riaccendere.

(9)

Installazione della rete seriale “MODBUS”

In una rete tipicamente esiste un oggetto Master che “gestisce” la comunicazione attraverso dei “comandi” e degli Slave che interpretano questi comandi.

I GFX4 sono da considerarsi come Slave nei confronti del master di rete, che solitamente è un terminale di supervi- sione o PLC.

Essi sono identificati in maniera univoca attraverso un indirizzo di nodo (ID) impostato sui rotary switches (decina + unità).

I GFX4 dispongono di una seriale ModBus (Seriale 1) e opzionalmente (vedi codice d’ordinazione) di una seriale Fieldbus (Seriale 2) con uno dei seguenti protocolli ModBus, Profibus, CANopen, DeviceNet ed Ethernet.

Le procedure che seguono sono da considerarsi indispensabili per il protocollo Modbus.

Per i restanti protocolli fare riferimento ai manuali specifici Geflex Profibus, Geflex CANopen, Geflex DeviceNet e Geflex Ethernet.

I moduli GFX4 sono predisposti con le seguenti impostazioni:

- indirizzo di nodo = 0 (0 + 0) - velocità Seriale 1 = 19200 bit/s - parità Seriale 1 = mancante - velocità Seriale 2 = 19200 bit/s - parità Seriale 2 = mancante

É possibile installare in una rete seriale al massimo 99 moduli GFX4, con indirizzo di nodo selezionabile da “01” a “99” nella modalità standard, oppure realizzare una rete con GFX4 e Geflex mischiati nella modalità Geflex compatibile in cui ogni GFX4 individua 4 zone con indirizzo di nodo sequenziale a partire dal codice impostato sui rotary switches.

In sintesi le impostazioni sui rotary switches (decina + unità) valide sono:

- (0 +0) = Autobaud Seriale 1 - (B +0) = Autobaud Seriale 2

- (A + 0) = Autonode Seriale 1 nei confronti di Geflex slave collegati al GFX4.

46

(od

R Codice identificazione strumento 1 ... 99

45

baV

R/W Selezione Baudrate - Seriale 1 4

0 1200 bit/s 1 2400 bit/s 2 4800 bit/s 3 9600 bit/s 4 19200 bit/s 5 38400 bit/s 6 57600 bit/s 7 115200 bit/s

Tabella Baudrate

47

par

R/W Selezione parità - Seriale 1 0

0 Senza (no parity) 1 Dispari (odd) 2 Pari (even)

Tabella Parità

626

bav.2

R/W Selezione Baudrate - Seriale 2 4

627

par.2

R/W Selezione parità - Seriale 2 0

Errore di comunicazione

Nel caso in cui la comunicazione Modbus tra GFX4 e nodo Master vada in timeout (impostabile nel parametro C.E.t) è possibile forzare un valore di potenza in uscita (parametro C.E.P di ciascuna zona) e trasmettere lo stato di allarme su una uscita a relè (parametri rL.x).

890

[.E.T

R/W Timeout per errore di comunicazione 0 ... 121 sec. Il valore 0 disabilita la funzionalità 0

891

[.E. m

R/W Modalità per errore di comunicazione Tabella modalità per errore di comunicazione 0

0 La potenza erogata non viene alterata 1 La potenza erogata viene forzata al valore C.E.P +16 solo per C.M.E= 1: copia di C.E.P in MANUAL_POWER al

ripristino della comunicazione (solo se in modalità manuale)

892

[.E.P

R/W Potenza di uscita quando l’errore di

comunicazione è attivo -100.0...100.0% 0,0

(10)

INGRESSI

INGRESSO PRINCIPALE

Il controllore modulare di potenza dispone di 4 ingressi principali per la regolazione di altrettante zone di temperatura, a cui è possibile collegare sensori di temperatura (termocoppie e RTD), sensori lineari o sensori custom per acquisire il valore delle variabili di processo (PV).

Per la configurazione è sempre necessario definire il tipo di sonda o sensore (tYP), il limite massimo e minimo di scala (Hi.S – Lo.S) entro i quali è compreso il valore della variabile di processo e la posizione del punto decimale (dP.S).

Se il tipo di sensore è termocoppia o termoresistenza, i limiti minimo e massimo possono essere definiti all’interno della scala specifica del sensore utilizzato. Da questi limiti dipende l’ampiezza della banda proporzionale di regolazione e la gamma dei valori impostabili per il setpoint e le soglie di allarme.

È disponibile un parametro per la correzione dell’offset del segnale di ingresso (oF.S): il valore impostato è sommato algebricamente alla lettura della variabile di processo.

Esiste la possibilità di leggere lo stato dell’ingresso principale (Err) in cui è riportata la segnalazione di una eventuale condizione anomala dell’ingresso: quando la variabile di processo esce dai limiti superiore o inferiore di scala, essa assume il valore del limite e nel corrispondente stato è riportata la condizione di errore:

Lo = variabile di processo < limite minimo di scala Hi = variabile di processo > limite massimo di scala

Err = Pt100 in corto circuito e valore dell’ingresso inferiore al limite minimo, trasmettitore 4…20mA interrotto o non alimentato

Sbr = sonda Tc interrotta o valore dell’ingresso superiore al limite massimo

In presenza di disturbi sull’ingresso principale che causano instabilità del valore acquisito, è possibile ridurre il loro effetto impostando un filtro digitale passa-basso (Flt). L’impostazione predefinita di 0.1sec ed è solitamente sufficiente.

È inoltre possibile utilizzare un filtro digitale (Fld) per aumentare la stabilità apparente della variabile di processo PV;

il filtro introduce un’isteresi sul suo valore: se la variazione dell’ingresso rimane entro il valore impostato, il valore PV viene considerato invariato.

In caso di connessione Modbus TCP, è necessario impostare a 0 il parametro ENABLE_DISABLE_BACKGROUND_

TASK all’indirizzo Modbus 65527 per rendere attivo il controllo sul Timeout del dialogo.

Impostazioni necessarie per l’utilizzo della custom map

1. Impostare la variabile interna della scheda Enable background seriale all’ indirizzo 65527 (0xfff7) Al valore 0 (il valo- re di default per questo parametro è 1)

2. Impostare la variabile interna della scheda UnLock Custom Map all’ indirizzo 65529 (0xfff9) Al valore 1 (il valore di default per questo parametro è 1)

Impostazioni necessarie per l’utilizzo del secondo canale modbus tcp

Impostare la variabile interna della scheda Abilitazione secondo socketModbus Tcp all’indirizzo 65528 (0xfff8) al valore 1 (il valore di default per questo parametro è 0)

Impostazioni necessarie per il reset ai valori di default della scheda

1. Accendere strumento (SE SPENTO) 2. Posizionare rotary X10= C e rotary X1 = 0 3. Attendere più di 10 secondi

4. Spegnere lo strumento

5. Riposizionare i rotary al valore di lavoro desiderato tra 1 e 99 6. Riaccendere lo strumento

(11)

Parameter name Address Access

Type Description Default

ENABLE_DISABLE_BACKGROUND_TASK 65527 RW

Enable\Disable Background task(1): 1: Backgroud task ENABLED 0: Backgroud task DISABLED

1

ENABLE_DISABLE_SECOND_SOCKET 65528 RW

Enable\Disable second socket Modbus TCP

0: Second socket Modbus TCP DISABLED

1: Second socket Modbus TCP ENABLED

0

LOCK_UNLOCK_DATA_AREA_ACCESS 65529 RW

Lock\Unlock objects access

1: Free access to all modbus object parameters.

0: Access limited ONLY to Custom Map Data Area

1

Nota :

L’attività in background deve essere utilizzata SOLO quando la modalità compatibile è impostata su GFW, GFX4 \ GFXTER- MO4, GFX4-IR.

(12)

Errore massimo di non linearità per temocoppie (Tc), termoresistenza (PT100)

Tipo sonda Scala Senza punto dec. Con punto dec.

0 TC J °C 0/1000 0.0/999.9

1 TC J °F 32/1832 32.0/999.9

2 TC K °C 0/1300 0.0/999.9

3 TC K °F 32/2372 32.0/999.9

4 TC R °C 0/1750 0.0/999.9

5 TC R °F 32/3182 32.0/999.9

6 TC S °C 0/1750 0.0/999.9

7 TC S °F 32/3182 32.0/999.9

8 TC T °C -200/400 -199.9/400.0

9 TC T °F -328/752 -199.9/752.0

28 TC custom custom custom

29 TC custom custom custom

Tc tipo:

J, K errore < 0,2% f.s.

S, R scala 0...1750°C: errore < 0,2% f.s. (t > 300°C) per altre scale: errore < 0,5% f.s.

T errore < 0,2% f.s. (t > -150°C)

e inoltre inserendo una linearizzazione custom E,N,L errore <0,2%f.s.

B scala 44...1800°C; errore < 0,5% f.s. (t > 300°C) scala 44,0...999,9; errore f.s.(t>300°C)

U scala -200...400; errore < 0,2% f.s. (per t > -100°C) per altre scale; errore <0,5% f.s.

G errore < 0,2% f.s. (t > 300°C) D errore < 0,2% f.s. (t > 200°C) C scala 0...2300; errore < 0,2% f.s.

per altre scale; errore < 0,5% f.s.

JPT100 e PT100 errore < 0,2% f.s.

L’errore è calcolato come scostamento dal valore teorico con riferimento in

% al valore di fondo scala espresso in gradi celsius (°C)

SENSORE: TC

Tipo sonda Scala Senza punto dec. Con punto dec.

30 PT100 °C -200/850 -199.9/850.0

31 PT100 °F -328/1562 -199.9/999.9

32 JPT100 °C -200/600 -199.9/600.0

33 JPT100 °F -328/1112 -199.9/999.9

SENSORE: RTD 3 fili

Tipo sonda Scala Senza punto dec. Con punto dec.

34 0...60 mV lineare -1999/9999 -199.9/999.9

35 0...60 mV lineare linear. custom linear. custom

36 12...60 mV lineare -1999/9999 -199.9/999.9

37 12...60 mV lineare linear. custom linear. custom SENSORE: Tensione 60mV

Tipo sonda Scala Senza punto dec. Con punto dec.

38 0...20 mA lineare -1999/9999 -199.9/999.9

39 0...20 mA lineare linear. custom linear. custom

40 4...20 mA lineare -1999/9999 -199.9/999.9

41 4...20 mA lineare linear. custom linear. custom SENSORE: Corrente 20mA

Tipo sonda Scala Senza punto dec. Con punto dec.

42 0...1 V lineare -1999/9999 -199.9/999.9

43 0...1 V lineare linear. custom linear. custom 44 200 mv..1 V lineare -1999/9999 -199.9/999.9 45 200 mv..1 V lineare linear. custom linear. custom SENSORE: Tensione 1V

Tipo sonda Scala Senza punto dec. Con punto dec.

46 Cust. 20mA - -1999/9999 -199.9/999.9

47 Cust. 20mA - linear. custom linear. custom

48 Cust. 60mV - -1999/9999 -199.9/999.9

49 Cust. 60mV - linear. custom linear. custom

50 PT100-JPT - custom custom

SENSORE: Custom

400

tYP.

R/W Tipo di sonda, segnale, abilitazione, linearizzazione custom e scala ingresso

principale

0 Sonde e sensori

Tabella sonde e sensori

99 ingresso disabilitato

403

dP.S

R/W Posizione del punto decimale per la

scala di ingresso 0

Formato

0 xxxx

1 xxx.x

2 xx.xx (*) 3 x.xxx (*)

(*) Non disponibile per sonde TC, RTD Specifica il numero delle cifre decimali usate per la rappresentazione del valore del segnale

di ingresso: ad esempio 875,4 (°C) con dP.S = 1.

Tabella punto decimale

Limiti di scala

401

Lo.S

R/W Limite minimo di scala dell’ingresso

principale min...max scala 0

dell’ingresso selezionato

in tyP Valore ingegneristico associato al livello minimo del segnale generato dal sensore collegato

all’ingresso: per esempio 0 (°C) con termocoppia di tipo K.

402

xi.S

R/W Limite massimo di scala dell’ingresso

principale min...max scala 1000

dell’ingresso selezionato

in tyP Valore ingegneristico associato al livello massimo del segnale generato dal sensore

collegato all’ingresso: per esempio 1300 (°C) con termocoppia di tipo K.

Regolazione offset

51923

ofs.

R/W Offset di correzione dell’ingresso

principale -999...999

punti scala 0

Consente di impostare un valore in punti scala che è sommato algebricamente al valore misurato dal sensore di ingresso.

Utilizzando il terminale GFX-OP è possibile effettuare la calibrazione degli ingressi UCA.

La procedura è indicata nel manuale del GFX-O

(13)

4700

P.V.

R Lettura del valore ingegneristico della variabile di processo (PV)

Filtri di ingresso

24

flt

R/W Filtro digitale passa-basso del segnale

di ingresso 0.0 .... 20.0 sec 0,1

Imposta un filtro digitale passa basso sull’ingresso principale, eseguendo la media dei valori letti nell’intervallo di tempo specificato. Se = 0 esclude il filtro di media sui valori campionati

179

fld

R/W Filtro digitale sulle oscillazioni del

segnale di ingresso 0 ... 9.9

punti scala 0,5

Introduce una zona di isteresi sul valore del segnale di ingresso entro la quale il segnale viene considerato invariato, aumentando in tal modo la sua stabilità apparente.

85

Err

R Codice errore autodiagnosi

dell’ingresso principale

0 No Error

1 Lo (il valore della variabile di processo è < di Lo.S) 2 Hi (il valore della variabile di processo è > di Hi.S)

3 ERR [terzo filo interrotto per PT100 o valori di ingresso inferiori ai limiti minimi (es. per TC con collegamento errato)]

4 SBR (sonda interrotta o valori dell’ingresso oltre i limiti massimi) Tabella codici errore

IMPOSTAZIONI AVANZATE

Linearizzazione del segnale di ingresso

Il controllore modulare di potenza permette di impostare una linearizzazione personalizzata del segnale acquisito dall’ingresso principale sia per segnali provenienti da sensori che per segnali provenienti da termocoppie custom.

La linearizzazione avviene con 33 valori (S00 ... S32: 32 spezzate).

S33, S34, S35 sono ulteriori 3 valori da inserire nel caso di linearizzazione con TC custom.

- Segnali provenienti da sensori

Per segnali provenienti da sensori, la linearizzazione avviene suddividendo la scala di ingresso in 32 zone di pari ampiezza dV, con:

dV = (Valore di fondo scala – Valore di inizio scala) / 32

Il Punto 0 (origine) corrisponde al valore ingegneristico attribuito al minimo valore del segnale di ingresso.

I successivi punti corrispondono ai valori ingegneristici attribuiti ai valori di ingresso pari a:

Valore ingresso (k) = Minimo valore dell’ingresso + k * dV dove k è il numero d’ordine del punto di linearizzazione.

Per linearizzazione custom ( tYP = 28 o 29):

- la segnalazione LO avviene con valori dell’ingresso inferiori a Lo.S o al valore minimo di calibrazione.

- la segnalazione HI avviene con valori dell’ingresso superiori a Lo.S o al valore massimo di calibrazione.

Lettura stato

Scala del valore ingegneristico visualizzato

Esempio linearizzazione S.32

S.24

S.12

S.00 ...

...

S.05 ...

0 9.375mV = 5 * (f.s./32) 22.5 mV 45 mV f.s. = 60 mV

Es.: Ingresso 0...60mV

(14)

- Segnali provenienti da termocoppie custom

Solo per sensori costituiti da termocoppie custom, è disponibile una linearizzazione alternativa, realizzata definendo i valori ingegneristici in corrispondenza di tre punti della scala di misura, impostabili con i seguenti parametri:

295

S.35

R/W Valore ingegneristico attribuito al segnale di ingresso corrispondente alla

temperatura di 50 °C.

mV a 50° C (- 1,999 ... 9,999)

294

S.34

R/W Valore ingegneristico attribuito al mas-

simo valore della scala di ingresso. mV fondo scala ((S.33+1) ... 99,99)

293

S.33

R/W Valore ingegneristico attribuito al minimo

valore della scala di ingresso mV inizio scala (- 19,99 ... 99,99)

86

S.00

R/W Valore ingegneristico

attribuito al Punto 0 (minimo valore della scala di ingresso)

(- 1999 ... 9999)

118

S.32

R/W Valore ingegneristico attribuito al Punto 32

(massimo valore della scala di ingresso)

(- 1999 ... 9999)

87

S.01

R/W Valore ingegneristico attribuito al

Punto 1 (- 1999 ... 9999)

. . . . .

valori intermedi

Per avere una corretta indicazione dello stato di errore (Lo, Hi), il valore impostato in S.00 deve coincidere con il limite Lo.S e il valore impostato in S.32 con il limite Hi.S.

I valori ingegneristici così calcolati dall’utente, possono essere impostati tramite i seguenti parametri.

SCHEMA FUNZIONALE

N.B. Il punto decimale non modifica il contenuto di PV, ma ne permette solo la corretta interpre- tazione.

Es. se dP.S = 1 ed in PV abbiamo un valore 300, il valore ingegneristico in °C è pari a 30,0

Segnale di ingresso

Tipo di sonda (tYP).

Linearizzazione del segnale (S00..S35)

Limiti di scala e punto decimale (Hi.S, Lo.S, dP.S ).

Offset (OfS).

Filtro passa-basso

(Flt)

Variabile di processo (PV) Selezione

PV di zona

Vedi Regolazione

Filtro digitale

(Fld) Variabile DPV

(15)

INGRESSO AUSILIARIO TA (Amperometrico)

Ingresso opzionale utilizzato per monitorare la corrente erogata sul carico, sia monofase che trifase, con riconosci- mento automatico della presenza del trasformatore amperometrico interno.

I modelli con 4 TA (GFX4-x-x-2-x-x e GFX4-x-x-4-x-x) offrono la possibilità di acquisire in modo continuo i valori di corrente circolante nel carico con periodo di campionamento di 60ms. Il valore della corrente (valore amperometrico) può essere letto nella variabile I.tA1 della singola zona. Se la zona 1 ha un carico trifase, le variabili I.tA1, I.tA2 e I.tA3 della prima zona contengono rispettivamente il valore della corrente nella linea 1, linea 2 e linea 3.

È possibile leggere anche il valore massimo di corrente corrispondente allo stato di conduzione (ON), nella variabile I1on; questo valore è azzerato quando la potenza richiesta è nulla. In configurazione di carico trifase, le variabili I1on, I2on e I3on della prima zona contengono rispettivamente il valore della corrente nella linea 1, linea 2 e linea 3.

I modelli con 1 TA (GFX4-x-x-1-x-x e GFX4-x-x-3-x-x) invece, effettuano il campionamento del valore di corrente sul carico con intervallo di tempo programmabile (parametro dG.t); è così possibilie utilizzare il tempo di campionamento più adatto al tipo di applicazione ed al particolare al tipo di carico poichè l’attivazione della scansione per l’identificazione delle anomalie sul carico, con sistemi veloci e tempi di ciclo brevi, potrebbe risultare critica per la stabilità della termoregolazione stessa.

In cosa consiste la scansione periodica? Inizialmente l’erogazione di potenza è interrotta su tutte le quattro zone (uscite di comando = OFF), poi in successione, se la potenza richiesta supera un valore minimo impostabile (dG.P), si attivano le singole zone per acquisire il valore di corrente.

Se con le quattro zone in stato di OFF, è presente corrente si è in condizione di SSR SHORT; non è però dato identificare quale zona è guasta. Se con zona attiva (uscita di comando = ON) non si rileva corrente, si è in condizione di NO CURRENT, corrispondente a possibile carico interrotto o SSR aperto o mancanza di tensione di linea o fusibile interrotto; se circola cor- rente, il valore campionato è memorizzato nella variabile I.tA1.

I quattro ingressi amperometrici sono IN9, IN10, IN11, IN12 ed il valore di corrente lo si trova nella variabile ItA1 rispettivamente per la zona 1, 2, 3, 4.

Nel caso la diagnostica individui una condizione anomala sul carico, viene attivata la segnalazione luminosa tramite il lampeggio del led rosso ER sincrono con il led giallo O1 o O2 o O3 o O4 relativamente alla zona ritenuta guasta.

La condizione POWER_FAULT in OR con l’allarme HB può essere associata ad un allarme oppure può essere identificata nello stato di un bit all’ interno delle variabili STATUS_STRUMENTO, STATUS_STRUMENTO_1 e STATUS_STRUMENTO_2.

In STATUS_STRUMENTO_3 si ha la possibilità di identificare condizione che ha attivato l’allarme POWER_FAULT.

La diagnostica POWER_FAULT è configurabile tramite il parametro hd.2, con il quale è possibile abilitare anche solo una sua parte.

Con i modelli aventi 4TA è possibile diagnosticare le seguenti singole condizioni:

- SSR SHORT modulo SSR in corto circuito;

- NO VOLTAGE mancanza di tensione di linea o fusibile interrotto o carico interrotto;

- SSR OPEN modulo SSR aperto ; - HB carico parzialmente interrotto.

Con i modelli aventi 1TA è possibile diagnosticare le seguenti condizioni:

- SSR SHORT modulo SSR in corto circuito;

- NO CURRENT carico interrotto o SSR aperto o mancanza di tensione di linea o fusibile interrotto;

- HB carico parzialmente interrotto.

Per una zona con carico monofase, il valore di default del limite massimo o fondo scala del trasformatore ampero- metrico (H.tA1) dipende dal modello e vale 20.0A (modello da 30 kW), 40.0A (modello da 60 kW) o 60.0A (modello da 80 kW) ed i parametri della correzione di offset (o.tA1) e del filtro digitale (Ft.tA) si riferiscono all’ingresso amperometrico

Se la zona 1 ha un carico trifase i seguenti parametri sono significativi:

- I.tA1, I.tA2 e I.tA3: rispettivamente valore amperometrico sulla linea L1, L2 e L3;

- I.AF1, I.AF2 e I.AF3: valore amperometrico filtrato (vedi Ft.tA) sulla linea L1, L2 e L3;

- I1on, I2on e I3on: corrente con comando O1 attivo (ON) nella linea L1, L2 e L3;

- H.tA1, H.tA2 e H.tA3: limite massimo o fondo scala del trasformatore amperometrico sulla linea L1, L2 e L3;

- o.tA1, o.tA2 e o.tA3 = offset correzione ingresso amperometrico sulla linea L1, L2 e L3;

- Ft.tA = filtro digitale ingresso amperometrico.

(16)

405

x.tA1

R/W Limite massimo scala ingresso trasfor-

matore amperometrico TA (fase 1) 0.0 ... 999.9

Filtro di ingresso Regolazione offset

Lettura stato

491

I.ta3

R Valore ingresso amperometrico TA

istantaneo (fase 3) Con CARICO TRIFASE - Non significativo nel caso di 1 TA presente (riferirsi a I.3On)

490

I.ta2

R Valore ingresso amperometrico TA

istantaneo (fase 2) Con CARICO TRIFASE - Non significativo nel caso di 1 TA presente (riferirsi a I.2On) 473 - 139227

I.ta1

R Valore ingresso amperometrico TA

istantaneo (fase 1) Non significativo nel caso di 1 TA presente (riferirsi a I.1On)

413

x.tA2

R/W Limite massimo scala ingresso trasfor-

matore amperometrico TA (fase 2) 0.0 ... 999.9 Con carico trifase

414

x.tA3

R/W Limite massimo scala ingresso trasfor-

matore amperometrico TA (fase 3) 0.0 ... 999.9 Con carico trifase

220

o.tA1

R/W Offset correzione ingresso trasformatore

amperometrico TA (fase 1) -99.9 ...99.9

punti scala 0,0

415

o.tA2

R/W Offset correzione ingresso trasformatore

amperometrico TA (fase 2) -99.9 ...99.9

punti scala Con carico trifase 0,0

416

o.tA3

R/W Offset correzione ingresso trasformatore

amperometrico TA (fase 3) -99.9 ...99.9

punti scala Con carico trifase 0,0

IMPOSTAZIONI AVANZATE

Periodo campionamento ingresso 219

FT.TA

R/W Filtro digitale ingresso amperometrico

TA (fasi 1, 2 e 3) 0.0 ... 20.0 sec 0.0

Imposta un filtro passa basso sull’ingresso ausiliario TA, eseguendo la media dei valori letti nell’intervallo di tempo specificato. Se = 0 esclude il filtro di media sui valori campionati.

SCHEMA FUNZIONALE

Ingresso ausiliario TA1

Limiti di scala, Offset (H.tA1, o.tA1)

Filtro passa-basso

(Ft.tA)

Variabile interna I.tA1

Vedi Allarmi generici e Allarmi HB Limiti di scala

661

dG.t

R/W Periodo campionamento ingresso

amperometrico TA 10 ...999 sec Solo per GFX4 1TA 10

Imposta il periodo di campionamento del valore della corrente sul carico per l’attivazione degli allarmi SSR_SHORT e NO_CURRENT ( vedi: ALLARMI di Power Fault )

Variabile interna I.1On 499

I.3oN

R Valore ingresso amperometrico TA ad

uscita attivata (fase 3)

498

I.2oN

R Valore ingresso amperometrico TA ad uscita attivata (fase 2)

468

I.1oN

R Valore ingresso amperometrico TA ad uscita attivata (fase 1)

30kW Modello

60kW 80kW 20,0 40,0 60,0

20,0 40,0 60,0

20,0 40,0 60,0

(17)

VALORE TENSIONE SUL CARICO (Voltmetrico)

Il valore di lettura di tensione è presente per ogni zona solo nei modelli con 4 TA (GFX4-x-x-2-x-x e GFX4-x-x-4-x- x) utilizzato per monitorare la tensione applicata sul carico sia monofase che trifase, con riconoscimento automatico della presenza del trasformatore voltmetrico interno.

Il valore della tensione applicata al carico è memorizzato nella variabile I.tV1. Per ogni fase, il valore di tensione è aggiornato mentre l’uscita di controllo non è attiva, altrimenti il valore è congelato all’ultima lettura valida.

La funzionalità voltmetrica è significativa con:

- 4 zone indipendenti con 4 carichi monofase;

- 1 zona con carico trifase stella con neutro + 1 zona monofase;

- 1 zona con carico trifase con triangolo aperto + 1 zona monofase.

Per una zona con carico monofase, il valore di default del limite massimo o fondo scala del valore voltmetrico (H.tV1), è 530V e l’ingresso è lineare nell’ intervallo 90…530V. I parametri della correzione di offset (o.tV1) e del filtro digitale (Ft.tV) si riferiscono all’ingresso voltmetrico.

Se la zona 1 ha un carico trifase i seguenti parametri non sono significativi:

- I.tV1, I.tV2 e I.tV3: rispettivamente valore voltmetrico sulla linea L1, L2 e L3;

- I.VF1, I.VF2 e I.VF3: valore voltmetrico filtrato (vedi Ft.tV) sulla linea L1, L2 e L3;

- H.tV1, H.tV2 e H.tV3: limite massimo o fondo scala del trasformatore voltmetrico sulla linea L1, L2 e L3;

- o.tV1, o.tV2 e o.tV3 = offset correzione ingresso voltmetrico sulla linea L1, L2 e L3;

- Ft.tV = filtro digitale ingresso voltmetrico.

ATTENZIONE: Per tensioni di carico inferiori a 90Vac la lettura della tensione sul carico ed even- tuali relativi allarmi non hanno valore.

(18)

418

x.tU3

R/W Limite massimo scala ingresso

trasformatore voltmetrico TV (fase 3) 0.0 ... 999.9 Con carico trifase 530,0

417

x.tU2

R/W Limite massimo scala ingresso

trasformatore voltmetrico TV (fase 2) 0.0 ... 999.9 Con carico trifase 530,0

420

o.tU3

R/W Offset correzione ingresso trasformatore

voltmetrico TV (fase 3) -99.9 ...99.9

punti scala Con carico trifase 0,0

419

o.tU2

R/W Offset correzione ingresso trasformatore

voltmetrico TV (fase 2) -99.9 ...99.9

punti scala Con carico trifase 0,0

Filtro di ingresso Regolazione offset Limiti di scala

493

1.tU3

R Valore ingresso voltmetrico (fase 3) Con carico trifase

492

1.tU2

R Valore ingresso voltmetrico (fase 2) Con carico trifase

232 485

1.tU1

R Valore ingresso voltmetrico (fase 1)

410

x.tU1

R/W Limite massimo scala ingresso

trasformatore voltmetrico TV (fase 1) 0.0 ... 999.9 530,0

411

o.tU1

R/W Offset correzione ingresso trasformatore

voltmetrico TV (fase 1) -99.9 ...99.9

punti scala 0,0

Lettura stato

IMPOSTAZIONI AVANZATE

SCHEMA FUNZIONALE

412

FT.TU

R/W Filtro digitale ingresso ausiliario TV

(fase 1, 2, 3) 0.0 ... 20.0 sec. 0.0

Imposta un filtro passa basso sull’ingresso ausiliario TV, eseguendo la media dei valori letti nell’intervallo di tempo specificato. Se = 0 esclude il filtro di media sui valori campionati.

Ingresso ausiliario TV1

Limiti di scala, Offset (H.tV1, o.tV1)

Filtro passa-basso

(Ft.tV)

Variabile interna I.tV1

Vedi Allarmi generici

(19)

INGRESSO AUSILIARIO ANALOGICO (LIN/TC)

Lo strumento GFX4 dispone di 4 ingressi definiti ausiliari (IN5 per zona 1, IN6 per zona 2, IN7 per zona 3, IN8 per zona 4) ai quali è possibile collegare sensori di temperatura Tc o lineari.

La presenza di questi ingressi è opzionale e, per i modelli GFX4-x-x-3-x-x/GFX4-x-x-4-x-x, è definita dalla sigla di ordinazio- ne.

Il valore dell’ingresso, memorizzato nella variabile In.2, può essere letto e può essere utilizzato per attivare segnala- zioni di allarme ad esso associate.

Con ingresso ausiliario presente, è necessario definire i seguenti parametri:

- tipo di sensore (AI.2);

- la sua funzione (tP.2);

- posizione punto decimale (dP.2);

- i limiti di scala (HS.2 – LS.2);

- il valore per la correzione dell’offset (oFS.2).

Se il tipo di sensore è termocoppia, i limiti minimo e massimo possono essere definiti all’interno della scala specifica del sensore utilizzato. Da questi limiti dipende la gamma dei valori impostabili per le soglie di allarme.

È presente inoltre un filtro digitale (Flt.2) con cui è possibile ridurre l’eventuale presenza di disturbi sul segnale di ingresso.

194

AI.2

R/W Selezione tipo sensore ingresso

ausiliario 0

Tipo sonda Senza punto dec. Con punto dec.

o sensore

0 TC J °C 0/1000 0.0/999.9

1 TC J °F 32/1832 32.0/999.9

2 TC K °C 0/1300 0.0/999.9

3 TC K °F 32/2372 32.0/999.9

4 TC R °C 0/1750 0.0/999.9

5 TC R °F 32/3182 32.0/999.9

6 TC S °C 0/1750 0.0/999.9

7 TC S ° F 32/3182 32.0/999.9

8 TC T °C -200/400 -199.9/400.0

9 TC T °F -328/752 -199.9/752.0

34 0...60 mV -1999/9999 -199.9/999.9

35 0...60 mV linear. custom linear. custom

36 12...60 mV -1999/9999 -199.9/999.9

37 12...60 mV linear. custom linear. custom 99 Ingresso disabilitato

Tabella sensori ingresso ausiliario

181

tp.2

R/W Definizione della funzione dell’ingresso analogico ausiliario

Funzione LIMITI IMPOSTAZIONE di LS.2 e HS.2

ingresso ausiliario min max

0 nessuna -1999 9999

1 setpoint remoto Assoluto Lo.S, Assoluto Hi.S,

relativo -999 relativo +999

2 manuale remoto analogico -100.0% +100.0%

3 reset power analogico -100.0% +100.0%

0

Tabella funzioni ingresso ausiliario

(*) (*) (**)

603

XS.2

R/W Limite massimo scala ingresso ausiliario min ..max scala dell’ingresso selezionato in AI.2 e tP.2 1000 404

LS.2

R/W Limite minimo scala ingresso ausiliario min ..max scala dell’ingresso selezionato in AI.2 e tP.2 0

605

oFS.2

R/W Offset di correzione ingresso ausiliario -999 ...999

punti scala 0

Limiti di scala

Regolazione offset

(*) vedi: Regolazioni - Gestione Setpoint (**) vedi: Controlli - Parametri PID

Utilizzando il terminale GFX-OP è possibile ef- fettuare la calibrazione degli ingressi UCA.

La procedura è indicata nel manuale del GFX-OP

677

dP.2

R/W Posizione punto decimale per la scala ingresso ausiliario

Formato

0 xxxx

1 xxx.x

2 xx.xx (*) 3 x.xxx (*) (*) Non disponibile per sonde TC

Tabella punto decimale 0

Specifica il numero delle cifre decimali usate per la rappresentazione del valore del segnale di ingresso: ad esempio 875,4 (°C) con dP.S = 1.

(20)

IMPOSTAZIONI AVANZATE Filtro di ingresso

SCHEMA FUNZIONALE

604

FLt.2

R/W Filtro digitale ingresso ausiliario 0.0 ... 20.0 sec 0.1

Imposta un filtro passa basso sull’ingresso ausiliario eseguendo la media dei valori letti nell’intervallo di tempo specificato. Se = 0 esclude il filtro di media sui valori campionati.

Ingresso

ausiliario Selezione sensore (AI.2)

Limiti di scala, punto decimale,

Offset (H.S2, L.S2, dP.2 o

FS.2).

Filtro passa-basso

(Flt.2)

Variabile

interna In.2 Vedi Allarmi generici e Regolazione

602

In.2

R Valore ingresso ausiliario

606

Er.2

R Codice errore autodiagnosi

dell’ingresso ausiliario

0 No Error

1 Lo (il valore della variabile di processo è < di Lo.S) 2 Hi (il valore della variabile di processo è > di Hi.S)

3 ERR [terzo filo interrotto per PT100 o valori di ingresso inferiori ai limiti minimi (es. per TC con collegamento errato)]

4 SBR (sonda interrotta o valori dell’ingresso oltre i limiti massimi) Tabella codici errore

Lettura stato

(21)

INGRESSI DIGITALI

Due ingressi sempre presenti. Ogni ingresso può svolgere diverse funzioni in base all’impostazione dei seguenti parametri:

Lettura stato

618

diG.2

R/W

140

diG.

R/W Funzione ingresso digitale 0

0 Nessuna funzione (ingresso disabilitato) 1 MAN / AUTO controllore

2 LOC / REM 3 HOLD

4 Reset memoria allarmi AL1, ..., AL4 5 Selezione SP1 / SP2

6 Spegnimento / Accensione Software 7 Nessuna

8 START / STOP Selftuning 9 START / STOP Autotuning 10 Reset memoria allarmi di Power_Fault 11 Reset allarme LBA

12 Reset memoria allarmi AL1 .. AL4 e Power_Fault

13 Abilitazione all’accensione software (*) + 16 per ingresso in logica negata + 32 per forzare lo stato logico 0 (OFF) + 48 per forzare lo stato logico 1 (ON)

Funzione ingresso digitale 2 0

Tabella funzioni ingresso digitale

68bit STATO

INGRESSO DIGITALE 1 OFF = Ingresso digitale 1 disattivo ON = Ingresso digitale 1 attivo R

92bit STATO

INGRESSO DIGITALE 2 OFF = Ingresso digitale 2 disattivo ON = Ingresso digitale 2 attivo R

Funzioni correlate agli ingressi digitali

- MAN / AUTO controllore vedi CONTROLLO AUTO/MAN

- LOC / REM vedi IMPOSTAZIONE DEL SETPOINT

- HOLD vedi FUNZIONAMENTO TIPO HOLD

- Reset memoria allarmi vedi ALLARMI GENERICI AL1 .. AL4 - Selezione SP1 / SP2 vedi REGOLAZIONI - Multiset - Spegnimento / Accensione Software vedi SPEGNIMENTO SOFTWARE - START / STOP Selftuning vedi SELFTUNING

- START / STOP Autotuning vedi AUTOTUNING

317 R Stato ingressi digitali INPUT DIG bit.0 = stato dIG

bit.1 = stato dIG.2 (*) Solo per diG.

(**) IN diG. alternativo alla seriale

Sul fronte Sul fronte Sullo stato Sullo stato Sul fronte Sul fronte Sul fronte (**) Sul fronte (**) Sullo stato Sullo stato Sullo stato

Attivazione

(22)

UTILIZZO DI UNA FUNZIONALITÀ ASSOCIATA ALL’INGRESSO DIGITALE E VIA SERIALE

All’accensione (power-on) o sul fronte dell’ingresso digitale 1 o 2 tutte le zone assumono lo stato imposto dall’ingresso digitale; questo stato può essere cambiato, per ogni singola zona, attraverso la scrittura via seriale.

L’impostazione via seriale viene salvata in eeprom (STATUS_W_EEP, indirizzo 698).

Stato A/B Impostazione Indirizzo per scrittura via seriale

dIG. oppure dIG.2 Accesso a 16 bits Accesso a 1 bit

AUTO/MAN controllore 1 word 305 bit 4 bit 1

LOC/REM setpoint 2 word 305 bit 6 bit 10

SP1/SP2 setpoint 5 word 305 bit 1 bit 75

ON/OFF software 6 word 305 bit 3 bit 11

STOP/START selftuning 8 word 305 bit 2 bit 3

STOP/START autotuning * 9 word 305 bit 5 bit 29

* continuo oppure one-shot

A B

STATO

INGRESSO DIGITALE A

B

STATO A/B SERIALE zona 1

A B

STATO A/B SERIALE zona 2

A B

STATO A/B SERIALE zona 3

A B

STATO A/B SERIALE zona 4

STATO A/B zona 1

STATO A/B zona 2

STATO A/B zona 3

STATO A/B zona 4

SCRITTURA SERIALE STATO A/B zona 4 SCRITTURA SERIALE

STATO A/B zona 3 SCRITTURA SERIALE

STATO A/B zona 2 SCRITTURA SERIALE

STATO A/B zona 1 FRONTE INGRESSO DIGITALE

oppure al POWER-ON

(23)

UTILIZZO DI UNA FUNZIONALITÀ DELL’INGRESSO DIGITALE 1 DI ABILITAZIONE ALL’ACCENSIONE SOFTWARE

L’Accensione software (ON) può essere configurata con la doppia condizione di abilitazione da ingresso digitale e da scrittura via seriale. L’abilitazione da ingresso digitale 1 (diG) è comune a tutte le zone mentre l’abilitazione da scrittura via seriale è specifica per ogni singola zona.

L’impostazione ON/OFF via seriale viene salvata in eeprom (STATUS_W_EEP, indirizzo 698 bit 3) per il ripristino della condizione alla successsiva riaccensione hardware (power-on); per le forzature alla riaccensione di sempre acceso software (ON) oppure di sempre spento software (OFF) utilizzare il parametro P.On.t.

Impostazione Indirizzo per scrittura via seriale

dIG Accesso a 16 bits Accesso a 1 bit

ON/OFF software 13 word 305 bit 3 bit 11

ON OFF

STATO INGRESSO DIGITALE 1

SCRITTURA SERIALE ON/OFF zona 1

ON OFF

ON OFF

ON OFF

ON OFF

SCRITTURA SERIALE ON/OFF zona 2

SCRITTURA SERIALE ON/OFF zona 3

SCRITTURA SERIALE ON/OFF zona 4

STATO ON/OFF zona 1 logicoAND

STATO ON/OFF zona 2 logicoAND

STATO ON/OFF zona 3 logicoAND

STATO ON/OFF zona 4 logicoAND

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