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Prof. PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine

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Academic year: 2021

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(1)

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 1

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

Prof. PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 2 Questo insieme di trasparenze (detto nel seguito slide) è protetto dalle leggi sul copyright e dalle disposizioni dei trattati internazionali. Il titolo ed i copyright relativi alle slides (ivi inclusi , ma non limitatamente, ogni immagine , fotografia, animazione, video, audio, musica e testo) sono di proprietà dell’autore prof . Pier Luca Montessoro, Università degli Studi di Udine.

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Nota di Copyright

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 3

Lezione 13

Multiplexing e commutazione per le reti pubbliche

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 4

Lezione 13: indice degli argomenti

• Multiplexing sulle dorsali geografiche:

• TDM, FDM, WDM

• gerarchie plesiocrone e sincrone

• Commutazione

• commutazione di circuito

• commutazione di pacchetto

• Servizi

• ISDN, X.25, Frame-Relay, ATM

canali geografici

Canali locali e geografici

UDINE

MILANO canali locali

Canali locali e geografici

• Locali

• distanze ridotte

• senza attraversamento di suolo pubblico

• topologie semplici

• basso costo

• Geografici

• distanze elevate

• topologie complesse

(2)

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 7

Multiplexing sulle dorsali geografiche

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 8

Necessità del multiplexing

• Economia di scala: più conversazioni (telefonia) o collegamenti dati (reti di calcolatori) sulla medesima dorsale fisica

• Fondamentale in ambito geografico, a causa dei costi elevati dei canali fisici

• Due categorie di base:

• FDM (Frequency Division Multiplexing)

• TDM (Time Division Multiplexing)

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 9

FDM

(Frequency Division Multiplexing)

f(kHz) f

f f

f 60

64

68 3

f(kHz) 3

f(kHz) 3

60 64 68

canale 1

canale 2

canale 3

c. 1 c. 2 c. 3

esempio : canali telefonici

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 10

WDM

(Wavelength Division Multiplexing)

• Variante di FDM utilizzata per le fibre ottiche

λ

λ

λ

fibra condivisa

prisma di diffrazione

TDM

(Time Division Multiplexing)

• Adatto per tecnologie interamente digitali

...00101101001101001011101011010101010...

t canale 1 canale 2 canale 3 canale 1 ...

...

TDM: trama T1 (USA)

• 1.544 Mb/s

• Possibili utilizzi:

• 24 canali telefonici a 56 kb/s

(7 bit/campione + 1 bit di segnalazione)

• 23 canali dati a 64 kb/s (8 bit) + 1 canale a 64 kb/s di segnalazione

• flusso non strutturato 1.544 Mb/s

(3)

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 13

TDM: trama T1 (USA)

193 bit (125 µs)

7 bit di dato

canale 2 canale 3 canale 24

bit 8 per la segnalazione sincronismo

canale 1

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 14

TDM: trama E1 (Europa)

• 2.048 Mb/s

• Possibili utilizzi:

• 32 canali a 64 kb/s di cui:

• canale 0 (primo byte della trama ) per il sincronismo

• canale 16 per informazioni di controllo

• i restanti 30 canali per i dati

• unico canale non strutturato a 2.048 Mb/s

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 15

TDM: trama E1 (Europa)

256 bit (125 µs)

8 bit di dato

canale 1 canale 2 canale 32

canale di sincronismo canale 0

canale 16: controllo

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 16

Gerarchie

4:1

6:1

7:1 4 flussi T1

T2 6.312 Mb/s

T3 44.736 Mb/s

T4 274.176 Mb/s 6 flussi T2

T1 1.544 Mb/s

7 flussi T3

Gerarchie

• In Europa:

• E1: 2.048 Mb/s

• E2: 8.848

• E3: 34.304

• E4: 139.264

• E5: 565.148

QUESTE GERARCHIE SONO DETTE

“PLESIOCRONE”

Gerarchie plesiocrone

• PDH: Plesiochronous Digital Hierarchy

• Presentano diversi limiti:

• l’inserzione o l’estrazione di un canale richiede il completo multiplexing o demultiplexing della trama

• mancata unificazione a livello mondiale

• struttura della gerarchia non regolare

• limitate capacità dei canali controllo

(4)

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 19

Gerarchie sincrone: SDH/SONET

• SDH: Synchronous Digital Hierarchy

• Negli USA: SONET (Synchronous Optical Network)

• Pacchetto base: Synchronous Transport Signal at level 1 (STS-1)

• 6480 bit (810 byte)

• 125 µs

• 51.84 Mb/s

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 20

Gerarchie sincrone: SDH/SONET

9 ottetti

90 ottetti 3 ottetti

puntatore ai dati

overhead di percorso (header del protocollo) overhead di sezione

overhead di linea

trama SONET 125 µs

trama SONET 125 µs dati

(payload) dati

(payload)

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 21

Gerarchie sincrone: SDH/SONET

• L’intestazione del pacchetto contiene puntatori ai dati

• elevata flessibilità

• Multiplexing byte a byte

• Alcune velocità:

• STS-1: 51.84 Mb/s (49.536 utili)

• STS-3: 155.52 Mb/s (148.608 utili)

• STS-12: 622.56 Mb/s (594.432 utili)

• STS-48: 2.48832 Gb/s (2.377728 utili)

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 22

Commutazione di circuito

Commutazione di circuito Commutazione di circuito

(5)

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 25

Commutazione di circuito

busy

busy

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 26

Commutazione di circuito

• Il percorso da un estremo all’altro della connessione:

• deve essere disponibile prima dell’inizio della comunicazione

• viene impegnato per tutta la durata della comunicazione (addebito a tempo)

• Bassi ritardi di propagazione

• un circuito elettrico produce ritardi di circa 5 ms per 1000 km

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 27

Commutazione di pacchetto

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 28

Commutazione di pacchetto

Commutazione di pacchetto Commutazione di pacchetto

• Possibile perdita di pacchetti

• Possibile ordine dei pacchetti in arrivo differente da quello in trasmissione

• Maggiori ritardi rispetto alla commutazione di circuito

• Addebito a volume e non a tempo

• Miglior sfruttamento dei canali

(6)

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 31

Pacchetto

header (intestazione)

info tail

(coda) packet

(pacchetto) indirizzo

destinatario

indirizzo

mittente dati FCS

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 32

ISDN

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 33

ISDN

centrale telefonica

codec

rete digitale della compagnia telefonica 2 x 64 kb/s

borchia utente

...01100... ...11010101...

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 34

ISDN

Integrated Services Digital Network

• Accesso base (BRI: Basic Rate Interface, oppure “2B + D”)

• 2 canali dati a 64 kbps (canali “B”)

• 1 canale segnalazione a 16 kbps (“D”)

• totale: 144 kbps all’utente

ISDN

Integrated Services Digital Network

• Accesso primario (PRI: Primary Rate Interface, oppure “30B + D”)

• 30 canali dati a 64 kbps (“B”)

• 1 canale segnalazione a 64 kbps (“D”)

• totale: 2 Mbps all’utente

ISDN: accesso base

controllo e

sincronismo canale B1 D canale B2

canali utente: 2 x 64 + 16 = 144 kb/s controllo e sincronismo : 48 kb/s

totale: 192 kb/s

(7)

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 37

ISDN: accesso primario

• Consente l’aggregazione di più canali B in canali H:

• canale H0: 384 kb/s

• canale H11: 1536 kb/s

• canale H12: 1920 kb/s

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 38

ISDN: interfacce

NT1 NT2

alla centrale ISDN TE1

TA TE2

servizi base a tasso primario servizi con

interfaccia ISDN

servizi con interfacce standard servizi con interfacce definite dall’adattatore

servizi supplementari

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 39

X.25

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 40

Una rete X.25

rete X.25

PSE PSE DTE

DTE DTE

DTE DCE

DCE

DCE PSE DCE

PSE

PSE

PSE: Packet Switching Exchange

X.25

• Ha un proprio livello 3, in genere non visto né utilizzato dalle architetture di rete

• Progettato per linee lente e con alto tasso di errore: rileva e corregge eventuali errori su ogni tratta

• Genera elevati tempi di latenza

X.25

• Le reti X.25 forniscono servizi

“connection oriented”

• Le connessioni sono dette “circuiti virtuali”

• Servizi:

• PVC (Permanent Virtual Channel)

• SVC (Switched Virtual Channel)

(8)

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 43

Frame-Relay

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 44

Una rete Frame Relay

rete Frame

Relay DTE

DTE DTE

DTE DCE

DCE

DCE

DCE

circuiti virtuali

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 45

Frame Relay

fisico fisico fisico

DL-CORE DL-CORE DL-CORE

DL-control

funzionalità edge-to-edge

Nodo Edge

nodo core (commutatore frame relay)

data link

applicativo

fisico DL-CORE DL-control

Nodo Edge

applicativo

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 46

Frame Relay

• Similitudini con X.25

• è uno standard di interfaccia DCE-DTE

• permette di far convivere diversi circuiti virtuali su una singola linea trasmissiva

• Differenze da X.25

• è uno standard puramente di livello 2

• è pensato per linee trasmissive veloci ed affidabili e quindi non corregge gli errori su ogni tratta trasmissiva

ATM

ATM

Asynchronous Transfer Mode

• Per aumentare le prestazioni della commutazione di pacchetto è necessario realizzare in hardware l’instradamento

• Pacchetti piccoli di dimensione fissa

IN ATM I PACCHETTI SI CHIAMANO “CELLE”

E CONTENGONO 53 BYTE

(9)

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 49

Celle ATM

HEADER PAYLOAD

53 ottetti 5 ottetti 48 ottetti

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 50

Switch ATM

2

n 2

m 5

1 1

out port look-up table

port #2

5 D

1 C

... D

...

B D

IN OUT

C label swapping new label

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 51

Servizi ATM

• ATM è connection oriented

• I dati viaggiano lungo circuiti virtuali

• PVC: Permanent Virtual Connection

• SVC: Switched Virtual Connection

• Alcune velocità:

• 155 Mb/s

• 620 Mb/s

• 2.4 Gb/s

© 1999 Pier Luca Montessoro ( si veda la nota a pagina 2) 52

Lezione 13: riepilogo

• Multiplexing sulle dorsali geografiche:

• TDM, FDM, WDM

• gerarchie plesiocrone e sincrone

• Commutazione

• commutazione di circuito

• commutazione di pacchetto

• Servizi

• ISDN, X.25, Frame-Relay, ATM

Bibliografia

• “Reti di Computer”

• Parte dei capitoli 1, 2 e 3

• Libro “Reti locali: dal cablaggio all’internetworking”

contenuto nel CD-ROM omonimo

• Parte dei capitoli 12,13 e 19

Come contattare il prof. Montessoro

E-mail: montessoro@uniud.it Telefono: 0432 558286 Fax: 0432 558251

URL: www.uniud.it/~montessoro

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