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Il tag è alimentato dal campo elettromagnetico generato dal lettore, grazie all’accoppiamento elettromagnetico presente fra lettore e tag

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Academic year: 2021

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Capitolo 5: Conclusioni.

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5. CONCLUSIONI.

I sistemi di Identificazione a Radio Frequenza (RFID) permettono l’identificazione di qualsiasi oggetto, persona o animale e il miglioramento della efficienza e della precisione nella raccolta e trasmissione dei dati.

I campi di applicazione dei sistemi RFID sono molteplici ed in settori che differiscono molto fra loro, ciò ne determina la forma, la grandezza, il rivestimento.

Un sistema di identificazione a radio frequenza è costituito da due unità distinte un lettore e un transponder, comunemente detto tag, che è posizionato all’interno dell’oggetto da identificare.

Il tag è alimentato dal campo elettromagnetico generato dal lettore, grazie all’accoppiamento elettromagnetico presente fra lettore e tag. Il tag considerato è semipassivo, è presente quindi una batteria che permette il mantenimento dei dati in memoria.

È stata scelta la frequenza della portante di 13,56MHz perché si tratta della frequenza utilizzata nel maggior numero di applicazioni, si tratta inoltre di una frequenza ISM per tutti i Paesi. La trasmissione delle informazioni fra lettore e tag rispetta lo Standard ISO 15693.

Il tag è stato progettato una volta scomposto in un modulo analogico, a Radio Frequenza, ed un modulo digitale.

Il modulo analogico tratta il segnale, che viene poi mandato al modulo digitale.

Il modulo digitale è stato descritto tramite il linguaggio di descrizione hardware VHDL.

Il tag riconosce il frame inviato dal lettore, riconosce quindi il comando ed il flag, esegue il comando, quando previsto dal protocollo, ed invia la risposta al lettore.

La generazione di un modello del lettore in linguaggio C, che interagisce con il sistema descritto in VHDL, ha permesso di stimolare il sistema con tutti i comandi previsti dal protocollo, e di verificare la corretta esecuzione dei comandi stessi.

La sintesi del sistema, descritto in VHDL, tramite un processo di place & route è adattata per configurare il dispositivo con architettura FPGA.

Il dispositivo utilizzato è un EP1C20F4000C6 Altera della famiglia Cyclone.

Il file generato ha permesso di analizzare le buone prestazioni del dispositivo.

In particolare in termini di risorse utilizzate e area occupata il numero di elementi logici elementari utilizzati è di 6600 (pari al 32%).

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Capitolo 5: Conclusioni.

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Per quanto riguarda la memoria, integrata nel dispositivo FPGA, sono utilizzati 35 blocchi di RAM da 4Kbit su un totale di 64 blocchi (pari quindi allo 54%), il cui numero totale di bit di blocchi di RAM utilizzati è di 161280 bit.

La massima frequenza di elaborazione del circuito è di 30,59MHz, ben al di sopra della frequenza di funzionamento del sistema.

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