RINGRAZIAMENTI
Vorrei in primo luogo ringraziare il professor Nicolaos Vatistas per il suo prezioso contributo alla realizzazione di questo lavoro. Persona intelligente e sensibile, sempre presente e disponibile, un punto di riferimento.
Grazie al Dott. Alberto Billi che in rappresentanza dell’Europa Metalli ha fornito tutto il materiale e la strumentazione necessari a questo studio. Sempre molto gentile e disponibile.
Un saluto a tutto il personale del Centro Ricerche di Europa Metalli, per l’aiuto nel lavoro (analisi SEM, analisi microscopio ottico, prove di conducibilità) ed in particolare a Luca e Gianluca grazie per l’aiuto in laboratorio, le divertenti pause caffè e la compagnia a mensa.
Per quanto riguarda il mio lungo percorso di studi pisani vorrei ringraziare innanzitutto i miei coinquilini, che hanno vissuto con me sotto lo stesso tetto per tutti questi anni, e che nell’ordine sono stati:
Massimo, Maiko, il Beche, Claudio, mio fratello Roberto ed ultimamente il Magi e lo Stefani che mi hanno gentilmente ospitato in una casa non più mia.
Un saluto anche a tutti i colleghi di università, ma soprattutto a Vale, sempre a casa nostra a studiare poco e a cazzeggiare tanto con memorabili sfide a ISS Pro, e a Nio, grande chitarrista de “Gli Intrusi”
(ottimo gruppo rock-blues incompreso dalla critica), ma che ormai è emigrato nella fredda Svezia. Dobbiamo fare quel film!
Grazie a tutti i compagni di classe che, dall’asilo fino al liceo, hanno reso in ogni occasione la vita scolastica più sopportabile. In particolare un saluto alla “camerata”, sinonimo di devastazioni barbariche durante le gite d’istruzione.
Non posso certo non ringraziare tutti gli altri amici e le amiche. In particolare quelli del bar, che non posso stare ad elencare perché sono troppi e per paura di dimenticarne qualcuno, che mi hanno fatto sempre rimpiangere la Garfagnana nei periodi in cui stavo a Pisa. I compagni di sbronze che come me tanti punti di Q.I. hanno lasciato sul campo di battaglia. I componenti della squadra del River Pieve che sta facendo faville. Un pensiero particolare va a chi non c’è più, ma che, ne sono sicuro, da lassù mi sta guardando.