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ASPETTO RADIOGRAFICO DELL’ANCA NORMALE

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Academic year: 2021

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ASPETTO RADIOGRAFICO DELL’ANCA NORMALE

L’articolazione coxofemorale o dell’anca è costituita dall’estremità dorsale del femore, la testa, che si articola con una depressione, l’acetabolo, sulla superficie laterale e ventrale della pelvi.

Le parti fondamentali dell’anca sono l’acetabolo, la testa ed il collo del femore e l’articolazione stessa.

La pelvi è costituita da tre componenti ossee fondamentali: l’ileo, il pube e l’ischio. La cartilagine di accrescimento che unisce queste ossa è stata denominata cartilagine triradiata. Le tre ossa della pelvi iniziano a fondersi intorno ai 4 mesi di età per chiudersi a 6-7 mesi, mentre la testa del femore, normalmente, si forma da un singolo centro di ossificazione, la cui ossificazione è parziale al momento della nascita e completa a 10 mesi di età (Olsson e Audell, 1978).

Per quanto riguarda l’acetabolo, il suo margine descrive un cerchio parziale, che non può essere completamente identificato sulla radiografia. Il margine craniale dell’acetabolo è chiaramente evidenziato all’esame radiografico come una netta ed omogenea linea curva, che si estende dall’incisura acetabolare situata medialmente e caudalmente verso il margine acetabolare craniolaterale. Il margine craniale, se continuato sulla radiografia nei tessuti laterali all’acetabolo, dovrebbe descrivere un arco verso il grande trocantere del femore ed intersecarlo. Il margine acetabolare dorsale appare, invece, proiettato attraverso la testa ed il collo del femore. Esso descrive una lieve doppia curva e passa dalla superficie caudale del margine acetabolare in una direzione craniale dove incontra il margine acetabolare craniale a livello craniolaterale. Il margine acetabolare caudale decorre per un tratto relativamente breve caudalmente e lateralmente dalla incisura acetabolare fino ad incontrare il margine

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acetabolare dorsale. Le radiografie in proiezione ventrodorsale mostrano una spessa ombra ossea medialmente all’acetabolo, che si sovrappone alla sua profondità: questa ombra rappresenta la giunzione delle corticali mediali dell’ileo e dell’ischio nel punto in cui si uniscono al pube a livello acetabolare (Morgan e Stephens, 1985).

La testa femorale appare nelle radiografie con un contorno di circa due terzi di un cerchio, a superficie liscia ed uniforme. Sia dorsalmente che ventralmente il contorno passa delicatamente nel collo femorale; la sola interruzione di tale contorno è a livello della fovea capitis dove si inserisce il legamento rotondo (Morgan e Stephens, 1985).

Il collo femorale appare come un ponte osseo con un’immagine corticale dorsale leggermente incurvata ed ampia verso il grande trocantere; la superficie corticale del lato ventrale del collo descrive una curva più acuta che si estende verso il piccolo trocantere. La visualizzazione radiografica del piccolo trocantere dipende dal posizionamento degli arti e le sue dimensioni variano con la razza; in generale con gli arti estesi caudalmente e correttamente intraruotati si vede solo una piccola parte del piccolo trocantere, mentre diventa più visibile quando gli arti vengono ruotati esternamente (Morgan e Stephens, 1985).

In un esame generale dell’articolazione dell’anca, una parte della testa femorale si inserisce profondamente nell’acetabolo. Il centro della testa femorale è mediale ad una linea perpendicolare che si estende caudalmente dal margine acetabolare craniolaterale, e rappresenta il margine acetabolare dorsale. Lo spazio articolare, formato dalla cartilagine articolare radiotrasparente e da un sottile strato di liquido sinoviale, deve essere di uguale larghezza tra le due superfici ossee dense (Morgan e Stephens, 1985).

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