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Teorema: 1. Sia A un aperto limitato a frontiera regolare, n : ∂A → S n la normale uscente e sia f un campo vettoriale C 1 su un intorno di A. Allora

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Lo scopo di questo articolo ` e di dimostrare il classico teorema della diver- genza in R n , il quale dice

Teorema: 1. Sia A un aperto limitato a frontiera regolare, n : ∂A → S n la normale uscente e sia f un campo vettoriale C 1 su un intorno di A. Allora

Z

∂A

hf (x), n(x)idV = Z

A

div f (x)dx

Nella dimostrazione useremo il teorema di Stokes per le variet` a. In partico- lare un aperto a frontiera regolare per noi sar` a una n-sottovariet` a a bordo di R n (con la normale uscente definita di conseguenza).

Consideriamo ora per ogni i = 1, . . . , n le seguente n-forma ω i = (−1) i dx 1 ∧ · · · ∧ c dx i ∧ · · · ∧ dx n

ω f =

n

X

i=1

f i ω i

e applichiamo il teorema di Stokes a ω f : Z

∂A

ω f = Z

A

d(ω f )

Ora, a che scopo tutto questo? L’osservazione fondamentale ` e che

d(ω f ) = d

n

X

i=1

f i ω i

!

=

n

X

i=1

∂f

∂x i

dx 1 ∧ · · · ∧ dx n

perci` o

Z

A

div f dx = Z

A

d(ω f ) Quindi il nostro obiettivo adesso ` e dimostrare che

Z

∂A

hf (x), n x idV = Z

∂A

ω f

Prendiamo quindi {(U, φ) i } i=1,...,k un ricoprimento finito di carte di ∂A che rispettano l’orientazione, e sia {σ i } i=1,...,k una partizione dell’unit` a subordinata al ricoprimento. Allora

Z

∂A

ω f =

k

X

i=1

Z

U

i

φ #i ω f ) =

k

X

i=1

Z

U

i

n

X

j=1

φ #i f j ω j ) =

= X

i,j

Z

U

i

σ i (φ(t))f j (φ(t))hω j | ∂ 1 φ, . . . , ∂ n−1 φidt =

k

X

i=1

Z

U

i

σ i (φ(t))hf (φ(t)), v(t)idt

1

(2)

Dove v(t) ` e il vettore la cui componente j-esima ` e

v j (t) = hω j | ∂ 1 φ(t), . . . , ∂ n−1 φ(t)i = (−1) j det

∂ 1 φ 1 (t) · · · ∂ n−1 φ 1 (t)

.. . .. .

∂ \ 1 φ j (t) · · · ∂ n−1 \ φ j (t)

.. . .. .

∂ 1 φ n (t) · · · ∂ n−1 φ n (t)

 Ora noi vorremmo che questo fosse uguale a

Z

∂A

hf (x), n(x)idx =

k

X

i=1

Z

U

i

σ i (φ(t))hf (φ(t)), n(φ(t))iJ φ(t)dt Perci` o ` e sufficiente dimostrare che, per ogni t ∈ U i vale v(t) = n(φ(t))J φ(t).

Cominciamo dimostrando che v ` e ortogonale al piano tangente in φ(t) per ogni t ∈ U i . Noi sappiamo che il piano tangente ` e generato da ∂ r φ(t) per r = 1, . . . , n − 1. Ora

hv(t), ∂ r φ(t)i =

n

X

j=1

r φ j (t)(−1) j det

1 φ 1 (t) · · · ∂ n−1 φ 1 (t)

.. . .. .

∂ \ 1 φ j (t) · · · ∂ n−1 \ φ j (t)

.. . .. .

∂ 1 φ n (t) · · · ∂ n−1 φ n (t)

 che ` e uguale allo sviluppo di Laplace lungo la prima colonna di

det

∂ r φ 1 (t) ∂ 1 φ 1 (t) · · · ∂ n−1 φ 1 (t)

.. . .. . .. .

∂ r φ n (t) ∂ 1 φ n (t) · · · ∂ n−1 φ n (t)

 = 0

che ` e uguale a zero perch` e ha due colonne uguali. Quindi v(t) ` e ortogonale al piano tangente in φ(t). Inoltre da una nota formula il quadrato del fattore jacobiano J φ(t) ` e uguale alla somma dei quadrati dei determinanti dei minori (n − 1) × (n − 1) della matrice, che ` e proprio la norma quadra di v(t). Perci` o v(t) = ±n(φ(t))J φ(t) 1 .

Rimane da controllare solo il verso di v. Ora, poich` e n ` e la normale uscente, la base n, ∂ 1 φ, . . . , ∂ ( n − 1)φ ` e positiva per l’orientazione standard di R n . Perci` o quello che rimane da controllare ` e che v, ∂ 1 φ, . . . , ∂ ( n − 1)φ sia anch’essa una base positiva. Ma, sviluppando lungo la prima colonna

det v(t) | ∂ 1 φ | · · · | ∂ ( n − 1)φ =

n

X

j=1

(−1) j v j (t) det

1 φ 1 (t) · · · ∂ n−1 φ 1 (t)

.. . .. .

∂ \ 1 φ j (t) · · · ∂ n−1 \ φ j (t)

.. . .. .

∂ 1 φ n (t) · · · ∂ n−1 φ n (t)

=

1

Ricordiamo che per definizione J φ(t) ≥ 0

2

(3)

=

n

X

j=1

v j 2 (t) > 0

E perci` o abbiamo che v(t) = n(φ(t))|J φ(t)|, e quindi la tesi.

3

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