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LA TEMPERATURA

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Academic year: 2021

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(1)

LA TEMPERATURA

(2)

Le particelle che compongono ogni sostanza, qualunque sia lo stato di aggregazione in cui si trova, sono in continuo

movimento.

tale fenomeno si chiama agitazione termica.

La temperatura è un indice del grado di agitazione termica: quanto maggiore è l’agitazione termica, tanto maggiore è la temperatura di una sostanza. E’ una delle 7 grandezze fisiche fondamentali.

Il concetto di temperatura nasce come tentativo di quantificare le nozioni comuni di

"caldo" e "freddo".

Gli strumenti per misurare la temperatura sono i termometri, basati sul fenomeno della dilatazione termica.

Esistono diverse scale termometriche, le più usate sono la Kelvin e la Celsius.

(3)

SCALE TERMOMETRICHE

Le scale termometriche più diffuse sono la scala kelvin (usata nel S.I.) e la scala Celsius (usata nella vita comune).

Le due scale differiscono essenzialmente nel valore assegnato allo zero, cioè al punto iniziale, della scala:

 La scala Celsius è tarata in base a 2 punti fissi: la temperatura del ghiaccio che fonde, cui attribuiamo il valore 0°C, e la temperatura dell’acqua che bolle, cui attribuiamo il valore 100°C.

L’intervallo così individuato viene diviso in 100 parti di cui ognuna vale quindi 1°C.

 La scala Kelvin è tarata in base allo zero assoluto, che è la temperatura teorica più bassa cui può arrivare la materia, il cui valore in gradi Celsius è -273,15°C. Il valore di un grado Kelvin è identico a quello Celsius, cioè 1K = 1°C.

NOTA: Nella scala Kelvin non possono esserci valori di temperatura negativi in quanto ha come zero la temperatura più bassa che possa mai esistere.

(4)

CONVERSIO NE

T = ( C ° t + 273 ) K

T = ( C ° t + 273 ) K

 

t= ( T K −273 ) C °

t= ( T K −273 ) C °

 

(5)

DILATAZIONE TERMICA

DILATAZIONE TERMICA: AUMENTO DI VOLUME DEI

CORPI DOVUTO ALL’AUMENTO DELLA TEMPERATURA.

(6)

DILATAZIONE LINEARE

Se una dimensione prevale sulle altre due (come per un filo o un’asta) si parla di

dilatazione lineare.

L’aumento di lunghezza Δl dipende dalla sostanza di cui è fatto il corpo ed è

direttamente proporzionale:

-alla lunghezza iniziale l0 del corpo;

-alla variazione di temperatura ΔT (ΔT = T – T0) subita dal corpo.

 

+ ()

 

(7)

COEFFICIENTE DI DILATAZIONE

Nel SI il coefficiente di dilatazione lineare λ si misura in K-1 La variazione di temperatura ΔT = T – T0 ha lo stesso valore

numerico espressa in K e in °C, pertanto λ ha lo stesso valore in K-1 o in °C-1

Δ l=� 0 �Δ t

 

�= ∆�

0 =

� ∗ � = 1

=− 1

 

(8)

DILATAZIONE VOLUMICA

() () ()

V= a*b*c Vi= ai*bi*ci

+3+3

 

V =V i ( 1+α △t )

V =V i ( 1+α △t )

 

(9)

TRASFORMAZIONE NEI GAS

(10)

LE TRASFORMAZIONI DI UN GAS

Per studiare un gas dobbiamo racchiuderlo in un contenitore.

Lo stato di un gas è descritto da 4 grandezze:

1.Massa, che possiamo misurare cin una bilancia;

2.Il volume V, che determiniamo conoscendo l’area di base del cilindro e misurando l’altezza a cui si trova il pistone (V=S*h)

3.La temperatura t, che misuriamo col termometro

4.La pressione P, che misuriamo col manometro

Mantenendo la stessa massa vi sono due modi per intervenire sullo stato del gas:

1. Variando la pressione aggiungendo pesetti sopra al pistone;

2. Aumentando la temperatura ponendo sotto al recipiente un fornellino.

(11)

TRASFORMAZIONE ISOBARA: LA 1

a

LEGGE DI GAY- LUSSAC

Una trasformazione si dice isobara quando è a pressione costante:

1. All’inizio fissiamo una pressione al gas appoggiando sul pistone un certo numero di pesetti.

2. Scaldiamo il gas con un fornello e notiamo che il gas si espande cioè aumenta di volume.

� =� 0(1+� �) 

�=3,66 ∗ 10−3° −1= 1 273 °  

α il coefficiente di dilatazione volumica nei gas non cambia da una sostanza ad un’altra ed è circa:

1+� �=1+

(

273 °1

)(

−273

)

° �=1+ �273 −1= �

� 0

 

� = � 0

� 0

 

(12)

I GRAFICI DELLA 1

a

LEGGE DI GAY-LUSSAC

p

v

v

t

A B

A

B

tA tB

o o

(13)

TRASFORMAZIONE ISOCORA: LA 2

a

LEGGE DI GAY- LUSSAC

Una trasformazione si dice isocora quando è a volume costante:

1. Con un manometro leggiamo la pressione inziale del gas che occupa un determinato volume e rileviamo anche la sua temperatura.

2. Accendiamo il fornellino per aumentare la

temperatura e manteniamo costante il volume aggiungendo i pesetti. La pressione misurata col manometro cresce

�=� 0 (1+� �)

 

�=3,66 ∗ 10−3° −1= 1 273 °  

α il coefficiente di dilatazione volumica nei gas non cambia da una sostanza ad un’altra ed è circa:

1+� �=1+

(

273 °1

)(

−273

)

° �=1+ �273 −1= �

� 0

 

�= � 0

� 0

 

(14)

I GRAFICI DELLA 2

a

LEGGE DI GAY-LUSSAC

p

v

p

t A

B

A

B

tA tB

o o

(15)

TRASFORMAZIONE ISOTERMA: LA LEGGE DI BOYLE

Una trasformazione si dice isoterma quando è a temperatura costante:

1. Se aggiungiamo dei pesetti sul pistone,

quando il volume è dimezzato noteremo che la pressione sarà raddoppiata

�� =��� �

 

p

o v

A

B

��= 1

 

La legge di Boyle stabilisce che, a temperatura costante, il prodotto del volume da un gas per la sua pressione rimane costante.

Quindi la pressione e il volume sono inversamente proporzionali

(16)

IL GAS PERFETTO

Un gas che obbedisce alle due leggi di Gay-Lussac e alla legge di Boyle si chiama gas perfetto

�� = �0� 0

� 0

 

Se supponiamo che un gas effettui una trasformazione isoterma otteniamo che (legge di Boyle);

Se a questo stesso gas ora facciamo subire un trasformazione isobara otterremo ( prima legge Gay-Lussac);

Sostituiamo V’0

Da cui:

 

(17)

ATOMI E MOLECOLE

La massa atomica di un elemento è la massa di quell’atomo misurata in unità di massa atomica.

1u=1,6605*10^-27Kg

La massa molecolare di una sostanza è la massa della molecola di quella sostanza misurata in unità di massa atomica.

Una quantità di qualunque sostanza che abbia una

massa in grammi numericamente uguale alla sua massa atomica o molecolare contiene un numero di atomi o

molecole uguale al numero di Avogadro.

 

(18)

LA MOLE

Una mole di una sostanza è la quantità di tale sostanza che contiene un numero di Avogadro di atomi o molecole:

N=NAn

La massa molare M di una sostanza è il rapporto tra la massa in g di una data sostanza e il numero di molecole che essa

contiene:

 

(19)

L’EQUAZIONE DI STATO PER IL GAS PERFETTO

A pressione e temperature fissate, il volume occupato a un gas è direttamente proporzionale al numero di particelle che lo

compongono, cioè al numero n di moli del gas.

R=8,3145

 

�� = �0� 0

� 0

 

(20)

LA LEGGE DI AVOGADRO

Volumi uguali di gas diversi, mantenuti alla stessa temperatura e alla stessa pressione, contengono lo stesso numero di

particelle.

 

(21)

FINE

L’ABBATE VITO LEONARDO

CLASSE III

a

A LICEO SCIENTIFICO «E.

MAJORANA» GIRIFALCO

PROF.SSA CINZIA VITTORIA

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