Nel Mese della Pace, i bambini e i ragazzi comprendono che la città è il luogo dove ciascuno può mettere in campo le proprie capacità per realizzare il bene comune perché parte di una trama di relazioni che ha come fine ultimo il bene «di tutti gli uomini e di tutto l’uomo».
Dopo aver aperto gli occhi sui bisogni che li circondano, i bambini accolgono l’invito di Gesù a non essere semplici spettatori, ma a darsi da fare in prima persona. In questo compito non sono soli: al loro fianco ci sono le loro famiglie e i giovani e gli adulti dell’associazione. La pace è questione di tutti!
Il messaggio del Papa
LA PACE COME CAMMINO DI SPERANZA: DIALOGO, RICONCILIAZIONE E CONVERSIONE ECOLOGICA è il tema della 53° Giornata mondiale della Pace che si celebra il 1° Gennaio 2020. Un messaggio in cui il pontefice offre alla Chiesa e alla società tutta degli strumenti concreti che possono favorire una conversione negli atteggiamenti e nel cammino dell’umanità verso un orizzonte di pace.
A questo link è possibile scaricare il documento che consigliamo di leggere e approfondire insieme agli educatori Acr, giovani e adulti.
http://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/peace/documents/papa- francesco_20191208_messaggio-53giornatamondiale-pace2020.html
FASCIA PICCOLISSIMI
(guida pag. 84-85)
Ai bambini viene proposto un percorso sensoriale nel quale sperimentare i motivi per cui è bello e importante avere una casa (es. vengono avvolti da due cuscini morbidi e passano sotto una coperta calda a simboleggiare il calore della casa, l'abbraccio di un educatore a simboleggiare l'amore della famiglia, una piccola bacinella piena di acqua calda e sapone dove lavarsi le mani, un pezzetto di focaccia o di dolce da assaggiare). Al termine del percorso ai bambini è chiesto di scegliere tra alcune immagini che rimandano direttamente alle esperienze appena vissute (es. una cameretta da bambini, una famiglia a tavola, un abbraccio, un bambino che si lava, ecc.) e altre che invece raccontano l'assenza della casa e della famiglia (es. un senzatetto, bambini in condizioni igieniche difficili, immagini che testimoniano la denutrizione, ecc.). Viene chiesto loro di individuare tra queste quelle che maggiormente rappresentano ciò che hanno appena vissuto, motivando la propria scelta.
FASCIA 6/8
UN BENE IN COMUNE
(guida pag. 84-85)
I bambini pensano e progettano la loro città ideale, la confrontano con quella in cui vivono e successivamente con quelle a cui si rivolgono le iniziative di pace.
LA CITTA’ DEI SOGNI (Pag. 84)
I bambini pensano e progettano la loro città ideale, la confrontano con quella in cui vivono e individuano situazioni per renderla sempre più a misura di piccoli.
Alla domanda: “come dovrebbe essere la vostra città ideale?” i ragazzi risponderanno con un racconto fatto di colori e disegni. Per aiutarli però a concretizzare proporremo di formare alcuni “assessorati”
Alcuni esempi:
- Meraviglie del creato - si occupa di spazi verdi.
- Vie e viali – si occupa di strade e viabilità.
- Politiche del gioco – con attenzione a parchi giochi e campi sportivi.
- Varie ed eventuali che possono nascere dalle osservazioni fatte dai bimbi.
TUTTI INSIEME PER IL BENE (pag.85)
I ragazzi compiono un giro esplorativo per le vie del quartiere quartiere per constatare personalmente lo stato della propria città per le varie aree di competenza dei loro assessorati. Possono riportare su carta i loro appunti o aiutarsi con foto e video o fare brevi interviste ai passanti chiedendo cosa manca o si può migliorare. Di ritorno i ragazzi verificano se veramente il loro quartiere è a misura di bambino e ponendo sulla mappa i “bollini di qualità”,
verdi _ l’attenzione per i piccoli è alta
gialli – è opportuno lavorare e ristrutturare qualcosa rossi per segnalare criticità.
I bambini convocano quindi un comitato per presentare l’analisi della città: genitori, rappresentanti delle istituzioni o della giunta comunale, rappresentanti del comitato di quartiere, semplici
parrocchiani. In accordo con il parroco la mappa del gruppo potrebbe essere esposta all’uscita delle messe domenicali, o nella piazza della città!
TUTTI ALL’OPERA!
Dopo aver osservato la propria città, al gruppo viene presentata la vita di alcuni bambini in un’altra città, in Kenya, nella Circoscrizione di Roysambu. La vita in questa città è raccontata attraverso una storia inventata dall’educatore, che può avvalersi di immagini o marionette durante il racconto.
Durante il racconto, è importante far emergere le differenze tra le due città, che si ripercuotono sulla la quotidianità dei piccoli.
Alcune indicazioni per la storia... La città fa da sfondo alle giornate di dieci amici, che camminano
hanno accesso ad acqua potabile.
Al termine del racconto i bambini mettono a confronto la loro città con quella descritta nella storia:
quali sono le differenze? È giusto che i loro coetanei vivano queste difficoltà? Cosa possiamo fare?
Al termine dell’incontro viene presentano l’iniziativa di Pace che l’Azione Cattolica propone riprendendo il brano dell’icona biblica di Mt 25,31-46.
FASCIA 9/11
CON-CITTADINI PER LA PACE
(guida pag. 85-87) TUTTA MIA LA CITTA’ (Pag. 85)
I ragazzi si interrogano su quanto la città sia a loro misura, analizzandone i lati postivi e negativi.
Consigliamo di procurarsi una mappa della città ingrandita (anche da Google Maps) o una planimetria. Nel caso la città fosse molto grande si può ipotizzare di prendere in considerazione il territorio parrocchiale o del quartiere. Si può realizzare anche un cartellone per aiutare i ragazzi a sintetizzare i significati dei vari dei loghi per creare la legenda da mettere sulla mappa.
INSIEME SI PUO’ (Pag. 86)
I ragazzi coinvolgono la società civile per dar voce alle periferie, evidenziando ciò che è necessario nella loro città.
Vengono invitati all’incontro alcuni rappresentanti della comunità civile per completare la mappa della città a seconda delle esigenze e dei bisogni di ogni realtà.
Suggeriamo di contattare per tempo le sedi locali di: Legambiente, Croce Verde, Misericordia, Unicef, SOS Missionario, Pro Loco, Unitalsi, associazioni che si occupano di persone con disabilità o malattie, compagne di teatro amatoriale, associazioni sportive, Banca del Tempo, Comitati di quartiere…
Vengono segnalate con l’aiuto degli adulti, zone dove la città/area non è a misura di ragazzo (bollino rosso) dove a situazione è da migliorare (bollino giallo) e dove la città/are è adatta al benessere dei cittadini (bollino verde).
FACCIAMO UN PATTO (Pag. 87)
Accoglienza Autonomia Sicurezza Gioco Servizi
Fermate dei pullman, stazione
taxi, treni, noleggio bici
gratuite…
Barriere architettoniche,
libertà di movimento, aree
pedonali e ciclabili.
Condizione dei marciapiedi, strade, piste ciclabili e spazi
verdi.
Disponibilità dei luoghi per ritrovarsi e giocare, pinete, giardini, campi da
calcio.
Piscine, paleste, scuole,…e tutto quello che può
essere utile ai cittadini
un consigliere comunale o un presidente del comitato di quartiere, oppure proporre l’attività agli adulti affinché si impegnino a portare loro la voce alle autorità competenti.
Viene quindi stretto e consegnato un patto di corresponsabilità con l’autorità competente.
Allegato 1 – Fascia 9/11
Patto di corresponsabilità fac-simile
Il gruppo parrocchiale/diocesano dell’Azione Cattolica dei Ragazzi di _______________ si impegna con il presente __________________ in qualità di ________________ del Comune di __________________ a stringere un Patto di Corresponsabilità recante il seguente accordo:
L’Azione Cattolica dei Ragazzi chiede di:
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
La presente autorità garantisce di:
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
___________________, __/__/____
In fede,
(firma autorità) ____________________________
(firma educatore/responsabile gruppo) __________ __________________
(firma rappresentante dei ragazzi) _________________________
FASCIA 12/14
UNA CITTA’ A MISURA DI RAGAZZO
(guida pag. 101-104)
I CUSTODI DEI DIRITTI (Pag. 101-103)
Dopo un veloce passaggio sul concetto di “diritto fondamentale”, i ragazzi scoprono la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che l’ONU ha promulgato nel 1989 per garantire la tutela dei più piccoli. Si analizzano alcuni articoli (a pagina 101 della guida ne sono sintetizzati alcuni) e ci si interroga insieme se questi sono o meno tutelati nella loro città e nel mondo. In Italia seppur con qualche eccezione i diritti sono dell’infanzia sono garantiti, ma nel resto del mondo che succede?
Si può invitare nel gruppo anche un rappresentante dell’Unicef (Sezione di Ascoli Piceno Via Balilla, 22, 63039 San Benedetto del Tronto AP - 0735 581227), oppure possono essere usati questi materiali:
• https://issuu.com/unicef.italia/docs/i_diritti_dei_bambini_in_parole_semplici
• https://www.savethechildren.it/la-condizione-dei-bambini-nel-mondo
• https://s3.savethechildren.it/public/files/uploads/pubblicazioni/rapporto-sulla-condizione-dei- bambini-nel-mondo.pdf
• https://www.avvenire.it/attualita/pagine/il-duro-mestiere-di-essere-bambini
I ragazzi riflettono sulle differenze con la loro realtà e annotano su una cartina geografica del mondo come in questi paesi i loro coetanei non godono dei diritti fondamentali.
DIRITTI PER LE VIE (Pag. 104)
Viene proposto ai ragazzi di approfondire e soffermarsi sulle differenze che emergono nell’incontro precedente, perché percepiscano l’importanza di una società giusta ed equa come fondamento della e costruzione della pace. Il confronto con i dati e le esperienze di associazioni, diventano fondamentali per avere un confronto reale e diretto.
Si potrebbe anche invitare un assistente sociale o l’assessore ai servizi sociali, che giornalmente, per lavoro, mettono al centro del loro impegno i diritti dei bambini, magari raccontando quando, a volte i diritti vengono disattesi. E0’ importante che i ragazzi scoprano che la tutela dei diritti non è compito solo di chi ha un “ruolo” o lavori per questo, ma spetti ad ognuno, anche attraverso la conoscenza di questi.
Ogni gruppo potrebbe impegnarsi a realizzare un “pannello creativo tridimensionale” a tre o più facce, oppure un totem con degli scatoloni, nel quale riportare alcuni diritti particolarmente a cuore ai ragazzi che hanno condiviso con gli ospiti, arricchito con immagini o dati che “fotografano” il rispetto o meno di questo diritto nelle varie zone del mondo. Si possono realizzare fumetti, disegni, collage… per poi essere condivisi con la comunità, al termine delle messe domenicali o nella piazza più centrale. Si potrebbe pensare di creare dei “punti di ascolto” al termine delle celebrazioni in cui i
PIAZZA LA PACE: L’IMPEGNO CONCRETO DELL’ACR
L’ascolto dell’icona biblica di Matteo (25,31-46) riporta l’attenzione ai loro appunti sulla cartina geografica. Le parole di Gesù “Lo avete fatto a me”, che nel tempo ha portato molti uomini e donne a prendersi a cuore la situazione di quei paesi, oggi è rivolta a noi, cosa possiamo fare nel nostro piccolo? Vengono presentate ai ragazzi le iniziative di Pace 2020 e le associazioni che aiuteremo nei loro progetti.
Nel gruppo ci si confronta su come diventare missionari fra amici e parenti raccontando loro come queste associazioni provano a rendere tutelati alcuni diritti che a noi sembrano scontati e come è possibile sostenerle acquistando il gadget della pace.