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CORPO E MOVIMENTO NELLA SCUOLA DELL INFANZIA

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Academic year: 2022

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“CORPO E MOVIMENTO”

NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

PREMESSA

E’proprio dallaScuola dell’Infanzia, nellafascia 3-5 anni, che si sviluppano gli

apprendimenti più significativi in relazione alla strutturazione dei prerequisiti motori.

Non esistono quasi più i giochi di movimento, in passato praticati all’aperto, nel cortile di casa o in altri spazi ludici, che costituivano una vera e propria palestra naturale, in cui il bambino assaporava il gusto dell’esplorazione, della scoperta e dell’avventura.

Ora che il campo di gioco naturale non esiste quasi più, è necessario che queste scarse opportunità motorie offerte a livello familiare, siano controbilanciate da una proposta educativa a livello scolastico, che sia rivolta allo sviluppo di un’attività di movimento all’interno del curricolo,secondo una continuità verticale che parte dalla scuola dell’infanzia per arrivare sino alla scuola media superiore.

Il movimento è un bisogno naturale dei bambini che imparano ad integrare i riflessi e ad affinare la coordinazione dei segmenti corporei. E’apprendimento perché stimola le capacità mentali.

Aiutare il bambino a scoprire, conoscere ed utilizzare il proprio corpo, avvicinarsi agli altri, vuol dire accompagnarlo verso una crescita completa e favorevole della personalità che mira a star bene con sé stessi e con gli altri.

Il corpo e il movimento sono centrali per la costruzione dell’immagine favorevole di sé, tanto più importanti quanto più piccola è l’età a cui si rivolge l’azione educativa. Se c’è un corpo che parla, dall’altro lato ci deve essere qualcuno che lo osservi, che lo ascolti e che cerchi di interpretare i suoi messaggi.

Con il proprio corpo, il bambino parla comunicandoil proprio essere al mondo, ma maggiormente ciò che sente, mettendosi in relazione con l’altro. E’un corpo non separato dal suo essere persona, dal capire e dal sentire, da tutta la sua storia affettiva, anche la più profonda. In ogni azione del bambino sono concentrate tutta la sua affettività, tutti i suoi desideri, tutte le sue possibilità di comunicazione e di relazione.

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Il movimento rappresenta per il bambino il “nutrimento” naturale per la sua crescita e il suo sviluppo. Il bambino pensa, conosce, scopre, sperimenta attraverso il fare. Il pensiero del bambino è movimento.

Si è passati da una concezione del bambino che ha bisogno di una continua protezione, a quella del bambino inteso come soggetto che mobilita le sue risorse motorie, affettive, percettive e conoscitive, per costruire la sua personalità e il suo carattere.

FINALITA’

LaScuola dell’Infanzia, superando la vecchia concezione “di custodia”, si pone, quindi, in un’ottica diversa rispetto al passato, perché promuove una nuova qualità della vita del bambino, in un ambiente in cui è stimolato a pensare, progettare e produrre.

Per riuscire in questo progetto bisogna tener conto di alcuni punti fondamentali affinché il bambino possa raggiungere uno sviluppo completo ed equilibrato:

• Favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione ed il gioco.

• Scoprire il piacere corporeo.

• Costruire una positiva immagine di sé.

• Mettere in atto strategie motorie in relazione con l’ambiente e con gli oggetti.

• Vivere pienamente la propria corporeità, da cui ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, e matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola.

• Provare piacere nel movimento e sperimentare schemi posturali e motori per poi applicarli nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.

• Controllare l’esecuzione del gesto, valutare il rischio, interagire con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva;

• Riconoscere, classificare, memorizzare e rielaborare le informazioni provenienti dagli organi di senso (sensazione visive, uditive, tattili, cinestetiche);

• Riconoscere la propria identità sessuale;

• Utilizzare, coordinare e controllare gli schemi motori di base;

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• Consolidare la coordinazione oculo manuale e la motricità manuale fine;

• Orientarsi nello spazio seguendo indicazioni date;

• Muoversi con destrezza nello spazio circostante e nel gioco, coordinando i movimenti, prendendo coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità.

OBIETTIVI FORMATIVI

• Avere consapevolezza del proprio corpo;

• Acquisire sicurezza e fiducia nelle proprie capacità motorie;

• Esprimere le proprie emozioni;

• Percepire, riconoscere e saper nominare le principali parti del corpo;

• Rappresentare la globalità dello schema corporeo;

• Coordinare i movimenti in rapporto a sé, allo spazio, agli altri e alle cose;

• Imitare semplici posizioni statiche e dinamiche del corpo;

• Sperimentare le proprie capacità e i propri limiti;

• Affinare la coordinazione oculo-manuale;

• Discriminare percettivamente con i cinque sensi;

• Conoscere relazioni spazio-temporali;

• Favorire attraverso il gioco le relazioni con gli altri.

In questo campo rientra anche l’ EDUCAZIONE ALLA SALUTE perché rientrano anche le attività che promuovono l’attenzione alle positive abitudini igienico-sanitarie (educazione all’igiene e alla cura del corpo, sana alimentazione, difesa della salute, ecc..).

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METODOLOGIE

Le metodologie usate vanno dall’ascolto di storie, fondamentale e basilare per stimolare le capacità di apprendimento, alla memorizzazione di poesie, di canzoncine, di filastrocche, ai laboratori di attività grafica/pittorica, alle attività manipolative, ai lavori di gruppo, ai giochi mimati, al disegno individuale che è il modo privilegiato del bambino per esprimersi, e al tempo stesso è un’attività motoria e ludica come:

• Il gioco motorio spontaneo e dinamico con gli oggetti;

• Giochi che favoriscano il contatto tra bambini attraverso un’affettività intensa in un ambiente tranquillo;

• Giochi collaborativi per imparare che è necessario il contributo di tutti per raggiungere una meta;

• Sperimentazione di ogni forma di gioco a contenuto motorio (simbolica, imitativa, popolare e tradizionale);

• Regia dell’insegnante e preparazione dell’ambiente per diverse opportunità motorie;

• Porsi in relazione con gli altri attraverso giochi liberi e con regole, anche condotti dai bambini: essere in grado di combinare azioni motorie diverse (camminare, calciare,correre), utilizzare semplici riferimenti spaziali (sopra/sotto, dentro/fuori);

• Giochi motori in piccolo e grande gruppo: giochi di squadra, giochi con piccoli e grandi attrezzi, giochi simbolici ed imitativi, percorsi, esercizi di coordinazione, esercizi di equilibrio;

• Riconoscere le modifiche fisiologiche del corpo durante l’attività motoria (controllo della respirazione, battito, esercizi di rilassamento);

• Il gioco-dramma per l’espressione creativa e per la ricerca di forme comportamentali (elaborare le esperienze in forme espressive di movimento);

• Impiego costante e diversificato di piccoli attrezzi, di oggetti semplici e di attrezzature varie (strutturate o di recupero);

• Attività di manipolazione (motricità fine);

• Capacità di controllo, pianificazioni dei comportamenti, organizzazioni in vista di scopi, movimenti intenzionali.

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MEZZI

Grandi blocchi psicomotori, tappeti, materassi, palloni, basi per percorsi, cerchi, bastoni, cuscini, coperte, specchio, stereo, fogli A4, fogli bristol grandi, colori vari.

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Lo yoga a scuola…………che bello!

Dal 2003 è stato firmato un protocollo d’intesa tra Ministero dell’Istruzione e Federazione italiana yoga, in cui lo yoga è stato indicato come un valido coadiuvante educativo e sociale, capace di contribuire allo sviluppo armonico ed equilibrato di un individuo.

Secondo gli accordi stabiliti dal Protocollo, lo yoga può essere inserito dalle scuole dell'infanzia alle superiori come attivitàcurriculare o extracurriculare, sia per gli alunni che per gli insegnanti. La metodologia applicata nelle scuole sostanzialmente prevede la pratica classica di questa antica disciplina, utilizzando i suoi strumenti specifici: posture, respirazioni, tecniche di rilassamento e diconcentrazione, adattati all'età dei ragazzi e ai diversi livelli di scuola.

Lo Yoga per i più piccoliè innanzitutto gioco e movimento sano.

Numerose scuole, dalla scuola dell’infanzia fino alle scuole primarie e secondarie di primo grado, negli ultimi anni hanno deciso di inserire la pratica dello Yoga tra le ore di lezione

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rivolgendosi ad insegnanti qualificati. Una meditazione adatta ai bambini e di durata breve potrebbe essere facilmenteintrodotta nell’orario scolastico durante le lezioni delle materie tradizionali, presentandola come un momento di relax, rigenerante e benefico.

Praticare Yoga sin da piccoli è utile per:

1) Migliorare la concentrazione.

2) Stimolare l’equilibrio e l’elasticità.

3) Favorire la libertà di espressione.

4) Sviluppare la consapevolezza del respiro e del proprio corpo.

5) Dedicare più tempo al gioco come fondamentale strumento di crescita.

6) Migliorare la conoscenza di se stessi e la socializzazione.

7) Esprimere al meglio emozioni e stati d’animo.

8) Ridurre ansia, stress e aggressività.

9) Nutrire l’intelligenza razionale e emotiva per imparare a conoscere il mondo.

10) Stimolare la capacità di apprendimento.

Una meditazione adatta ai bambini e di durata breve potrebbe essere facilmenteintrodotta nell’orario scolastico durante le lezioni delle materie tradizionali, presentandola come un momento di relax. Sarebbe davvero un toccasana per tutta la classe.

La pratica dello Yoga aiuta i più piccoli ad essere consapevoli del proprio corpo e dell’importanza della respirazione, a sviluppare un comportamento altruista e ad apprendere l’importanza del rispetto degli altri e del Pianeta.

Dal punto di vista fisico lo Yoga migliora l’elasticità e la flessibilità, la forza, la coordinazione, l’equilibrio e la consapevolezza delproprio corpo. Aiuta a ritrovare un senso di calma e di rilassamento. Permette ai bambini di giocare, di fare attività fisica e allo stesso tempo di entrare in contatto con il proprio sé, con gli altri e con il mondo che li circonda.

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