3-RISULTATI
Sono stati reclutati 9 pazienti con episodio psicotico acuto, 3 maschi (33,3%) e 6 femmine (66,7%). All’interno di questo gruppo, 4 pazienti (44,4%) erano ricoverati presso il reparto degenze, mentre 5 (55,6%) stavano effettuando un ricovero in regime di Day-Hospital. L'età media è risultata 39,56 anni (SD=9,302), l'età media all' esordio della malattia 28,44 anni (SD=10,772) e la durata media della malattia di 11,22 anni (SD=8,273). Fra le donne 5 presentavano regolare ciclo mestruale e solo 2 avevano avuto precedenti gravidanze. Per quanto riguarda le abitudini voluttuarie, 5 pazienti (55,6%) erano fumatori e 4 (44%) no; 7 pazienti non assumevano alcolici e 2 assumevano quotidianamente minime quantità di alcol (rispettivamente 1 e 2 unità/die). 4 pazienti (44,4%) avevano un'anamnesi personale positiva per sintomi extrapiramidali. Nessun paziente aveva familiarità per disturbi dello spettro schizofrenico, ma 6 pazienti (66,6%) avevano una familiarità positiva per disturbi dell'umore (4 pazienti in linea materna e 2 in linea paterna) (tabella I).
4 pazienti del gruppo con psicosi acuta avevano una diagnosi di Episodio Maniacale grave con sintomi psicoici; 2 pazienti avevano una diagnosi di Disturbo Schizoaffettivo; 1 paziente aveva una diagnosi di disturbo delirante; 2 pazienti avevano una diagnosi di Depressione Maggiore grave con sintomi psicotici (tabella II).
Il punteggio medio alla PANSS del gruppo di pazienti con psicosi acuta è risultato di 72,5556 (SD=14,33624) con risultati parziali per i sintomi positivi (PANSS-P) di 25,4444 (SD=6,30696), per i sintomi negativi (PANSS-N) di 9,6667 (SD=4,35890) e per la psicopatologia generale (PANSS-G) di 37,4444 (SD=9,18029). Il punteggio medio alla HAM-D è risultato essere di 11,1111 (SD= 8,97837), alla HAM-A di 12,1111 (SD= 6,33333) e alla YMRS di 18,8889 (SD=10,40966) (tabella III).
Dei 9 pazienti con psicosi acuta, 2 assumevano un'associazione di tre farmaci, 5 pazienti assumevano un'associazione di quattro farmaci, 1 paziente assumeva un'associazione di cinque farmaci e 1 paziente era drug-free al momento del prelievo (Tabella IV).
Per quanto riguarda i farmaci utilizzati, Aloperidolo (0,5-6 mg/die) e Aripiprazolo (10-30 mg/die) erano assunti da 3 pazienti ciascuno, Clorpromazina (50-250 mg/die) era assunta da 4 pazienti, Perfenazina (12 mg/die) era assunta da 2 pazienti, Olanzapina (20mg/die), Ziprasidone (100 mg/die) e Pimozide (2 mg/die) erano assunti da 1 paziente ciascuno. Nella classe dei Timoregolatori, i Sali di Litio (300-900 mg/die) erano assunti da 5 pazienti, il Valproato (450-1500 mg/die)da 4 pazienti e il Gabapentin (1800 mg/die) da 1 paziente.
1 solo paziente assumeva terapia antidepressiva a base di Amitriptilina (30 mg/die). 4 pazienti assumevano, inoltre, terapia benzodiazepinica, 3 con Diazepam (6-10 mg/die e 1 con Delorazepam (1 mg/die) (tabella V).
Sono stati reclutati 8 pazienti nel gruppo di controlli psichiatrici, 1 maschio (12,5%) e 7 femmine (87,5%). 2 pazienti (25%) erano ricoverati presso il reparto degenze, mentre 6 (75%) stavano effettuando un ricovero in regime di Day-Hospital.
L'età media è risultata 36,5 anni (SD=9,666), l'età media all' esordio della malattia 27 anni (SD=10,954) e la durata media della malattia 9,38 anni (SD=7,249).
Fra le donne 6 presentavano regolare ciclo mestruale e 4 avevano avuto precedenti gravidanze. Per quanto riguarda le abitudini voluttuarie, 2 pazienti (25%) erano fumatori e 6 (75%) non fumatori. Nessun paziente assumeva alcolici.
Nessun paziente tra i controlli psichiatrici aveva familiarità per disturbi dello spettro schizofrenico, ma 3 pazienti presentavano una familiarità positiva per disturbi dell'umore in linea materna (Tabella I).
Le diagnosi dei controlli psichiatrici erano distribuite come segue: 7 pazienti avevano diagnosi di Episodio depressivo di lieve/moderata entità e 1 paziente aveva una diagnosi di Disturbo di Panico con Agorafobia. Deipazienti con diagnosi di Episodio Depressivo 3 presentavano comorbidità con un Disturbo di Panico ed 1 paziente presentava comorbidità con Fobia Sociale (tabella II).
Il punteggio medio alla PANSS del gruppo di controlli psichiatrici è risultato di 40,8750 (SD=5,91457) con risultati parziali per i sintomi positivi (PANSS-P) di 8,3750 (SD=3,88909), per i sintomi negativi (PANSS-N) di 7,0000
(SD=4,62910) e per la psicopatologia generale (PANSS-G) di 25,5000 (SD=4,62910).
Il punteggio medio alla HAM-D è risultato essere di 10,8750 (SD=5,54044), alla HAM-A di 11,6250 (SD= 3,15945), alla YMRS di 1,8750 (SD= 3,18198) (tabella III).
Degli 8 controlli psichiatrici, 4 assumevano una monofarmacoterapia, 1 paziente assumeva un'associazione di due farmaci e 3 pazienti assumevano un'associazione di 3 farmaci (tabella IV).
Per quanto riguarda i farmaci utilizzati, Sertralina (50-75 mg/die) era assunta da 3 pazienti, Escitalopram (16-40 mg/die) ed Agomelatina (25-50 mg/die) erano assunti da 2 pazienti ciascuno, Citalopram (18 mg/die) e Bupropione (150 mg/die) erano assunti da 1 paziente ciascuno. Fra i timoregolatori, Gabapentin (200-300 mg/die) era assunto da 2 pazienti, Sali di Litio (150 mg/die) e Oxcarbazepina (150 mg/die) da 1 paziente ciascuno. Solo 2 pazienti assumevano, inoltre, terapia benzodiazepinica con Delorazepam (0,5 mg/die) (tabella VI).
Il confronto fra i due gruppi ha messo in evidenza differenze statisticamente significative nel punteggio totale alla PANSS (p<0.001), nel punteggio paziale della PANSS per sintomi positivi (p<0.001), nel punteggio parziale della PANSS per sintomi negativi (p=0,05), nel punteggio parziale alla PANSS per la psicopatologia generale (p=0.002); confermando i criteri di inclusione e appartenenza ai gruppi.
Anche i punteggi ottenuti alla YMRS differivano significativamente (p=0.001).
Mentre i due gruppi non differiscono in modo statisticamente significativo per quanto riguarda i punteggi ottenuti alla HAM-A e alla HAM-D (tabella III).
3.1 Risultati laboratorio
I campioni di linfociti dei pazienti sono stati opportunamente processati al fine di estrarre le proteine, che poi sono state separate tramite analisi bidimensionale.
In questo studio preliminare, a causa del numero limitato di soggetti, l’analisi bidimensionale è stata condotta su pool di pazienti per classe (2 pool per classe) al fine di ridurre il più possibile la variabilità tra classi. I pattern proteici ottenuti sono stati messi a confronto utilizzando software di analisi dedicato (vedi sezione Metodo) I risultati ottenuti sono illustrati in figure V, VI e VII e in tabella VII. In figura V è riportato un gel rappresentativo di un tipico profilo proteico di linfociti umani. Cerchiati e numerati sono gli spot che dall’analisi risultano differenzialmente espressi in modo significativo. In tabella VII sono riportati p value e gli incrementi di espressione di alcuni di questi. Per meglio apprezzare le differenze di espressione per gli spots: 1083, 1088 e 815 sono stati riportati degli ingrandimenti che ben evidenziano le differenze di espressione ottenute (figure VIa, VIb, VIc). Dall’analisi multivariata possiamo vedere come le differenze ottenute portino ad una buona separazione tra le due classi analizzate, con un valore di t1 per la prima componente del 54%. Una separazione all’interno della classe è evidenziata dal valore della seconda componente t2=19.7% che sottolinea una leggera divergenza tra i pool della
stessa classe. Questo fenomeno è visibile sia nel gruppo con psicosi acuta che all’interno del gruppo di controlli psichiatrici. Questi risultati suggeriscono l’importanza di analizzare singolarmente ogni soggetto al fine di valutare eventuali sottogruppi all’interno della stessa patologia. Tutto questo richiederà un più esteso reclutamento di soggetti per poter ottenere risultati significativi.
Tutti gli spots differenzialmente espressi verranno opportunamente trattati al fine di ottenere tramite spettrometria di massa l’identificazione delle proteine coinvolte.