ISTITUTO STORICO SALESIANO - ROMA
FONTI -
Serie seconda, 6Mons. LUIGI LASAGNA
vescovo
di TripollOEA
EPISTOLARIO
Introduzionc, note e testo critico
acwa di
ANTONIO DA SILVA FERREIRA
Volume
secondo (1882-1892)t23 -
432LAS - ROMA
@ by LAS - Libreria Ateneo Saledano Piazza dell'Atpnco Salciano,
I
- 00139 Rome ISBN 88-213{358-6Ttporrifia: S.G.S. - Vis Unb.di.tc, 1l - mltl Rolnr
Flolb dt stt,,,P.E: M.ggio 1N7
INTRODUZIONE
A - Le
let@rcpubbltcrte nel
secondovohme
2. Tipologia dclle lettere
edocunen i
1, Il
secondovolume comprende le lettere scritte da don Lasagna dal mo- mento in cui
èin viaggio per il Brasile nel
1882al momento in cui
partEper
iI 6' capitolo
generaledel
1892.Sono 310 lettere e 4 documenti che presentiamo nei quadri che
se-guono,
autografi
apograli
199245 5 63
copie
stampatelettere non reperite
3. Fonti delle lettere
edocwnenti Archivi
Archivio Centrale
Salesianodi
BuenosAires Archivio del Collegio Pio di Villa Col6n
...Archivio dell'Archidiocesi di Cuiabé Archivio dell'Archidiocesi di Montevideo Archivio dell'Archidiocesi di Rio
deJaneiro
Archivio della
casageneralizia delle Suore del Buon pastore Archivio dell'ispettoria
salesianadi Recife
Archivio dell'ispettoria
salesianadell'Uruguay Archivio
SalesianoCentrale
Periodici
Bollettino
SalesianoEl Siglo, Montevideo
1
I
ll
6 6I 4
10 2072
6
Inttoà.zioneLetterc non rcpeite
6382 '83 '84 '85 ',86 '87 '88 '89 ',90 '91
'92Totale... 314
4. Distribuzione secondo il destinttorio e I'ann loro assegnato nell'epi- stolario
dcstirstsdo
Albanello Alberto Allavena
amico (Recife)
...amico (Iorino)
...Ana
AnSelaBacigalupo ...
Barberis Bellamy
benefattore ...
Bonetti Borghino Cagliero Calcagno Cavatorta Cemrti
Costamagna
...Cuestas
Curia Montevideo
.Daghero
de
Castro Lima
...de
Macedo Costa
..de Menezes
...
don
BoscoDurando
Duvimioso Terra
...D'Amour Fagnano Gamba Gastaldi Giordano Griffa Isabel
totale
l-2
l-
I
-1 l-
l-2-l1l l-
I
1
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l-
8 5 7 4 3
51-
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32
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6 10
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5
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6
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2 6
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Lola LuiCr Luque
LuqueseMarie Suor ...
Migone Mocenni Mongeri
Moreira Lima
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N.N
Peretto
Pozan
pubblico in
genereRamiro ...,
RequenaRiccardi Robilant Rodrigues Rota Rua
salesiani
Niter6i
....Savio
Scavini Tomatis Vilaamil
Yeregui mons.
...-ll-1-
Totale 314 26 32 27 34 35 t9 A É 22 37
255. Distribuzione per lingut
- italiano
e portoghese-
francese- italiano
- spagaolo
- italiano
espagnolo
I
72
I
2
4
72 62-
portoghese- non identificata Totale 314
I
1882
-
1883
-
8
IntruduzioneB - I diversi contesti dell'epistolario
6. Breve cronologia di
alcanifatti
cheinteressuto l'epistolario
soluzione del conflitto tra I'arcivescovo Gastaldi
edon
BoscoBrasile: viaggio esplorativo di don
Lasagnaviaggio di don Bosco a Parigi
sogno sull'evangelizrnore dell'America Latina
erezione
del Vicariato apostolico della Patagonia settentrionale erezione della Prefettura apostolica della Patagonia meridionale
edella Terra del Fuoco
terzo capitolo
generaledella società
salesianaUruguay: a Montevideo i
salesianilasciano le
Scuoledi
S.Vincenzo de' Paoli
Brasile: prima
casa salesianalettera da Roma sullo stato dell'Oratorio di Valdocco
concessionedei privilegi alla società
salesianadon Michele Rua
ènominato vicario di don
Boscoordinazione
episcopaledi mons. Cagliero
lettera di don Bosco ai
salesianidell'America sul come applicate il
suo sistrma educativo
don Bosco comunica a tutta la società
salesianala nomina di don Rua a suo vicario
mons. Cagliero va in Argentina
Uruguay:
leggedei conventi,
leggedel matrimonio civile viaggio di don Bosco in
Spagnaquarto Capitolo
generaleFMA:
creazionedell'ispettoria dell'Uruguay
edel Brasile Roma: inaugurazione del tempio del Sacro Cuore
i
salesiani aPunta Arenas
enella Terra del Fuoco Cile: inizio dell'opera
salesianaInghiltena: fondazione della prima
casa salesianaimpero austro-ungarico: prima
casa salesianaEcuador: arrivo dei
salesianimorte di don
Boscodon Rua nominato
su@essoredi don
BoscoBrasile: abolizione della schiavitù
quinto Capitolo
generaleviaggio di don Rua in Francia,
Spagna,Inghilterra e Belgio Brasile: proclamazione della Repubblica
inizio del
processodi beatificazione di don
BoscoColombia: prima
casa salesiana1884
-
1885
-
1886
-
18E7
-
1888
-
1889
-
1890
-
In
roduzioùe
9Uruguay: Paysandri-Porto: collegio don
BoscoBrasile:
separazionetra
Chiesae Stato
prima riunione plenaria dei vescovi brasiliani visita di mons. Cagliero in Brasile
l89l - giubileo dell'opera
salesianaBrasile: accettazione della
casadi Recife Peru: prima
casa salesiana1892
- le FMA vanno in Brasile
La
congregazionesalesianr: lSE2lByz
7. In questi anni don Bosco si dedico
sempredi più ai compiti propri del fondatore. Sono da ricordarsi alcuni scritti sul sistema preventivo ltAa+_
1885),le Memoriz dal
1841al
1884-5-6a'
suoiJìgli salesioti
ela conferenza del
29ottobre
1883,nella quale
cercòdi mett€re
apunto l,identitrà del
sale-siano coadiutore.l
Nel
1884la
Santa Sedeaflidò
adon Rua il governo ordinario della
so- cietà, che cresceva velocemente.Dal
1882al lg92,le
preseirzepassarono da 35 a 99, i confratelli da
474a
1224 ei noizi dt
167a
482.2I
salesiani esteseroil loro lavoro
a diversenazioni dell'Europa
edell'A_
merica. In America la creazione del Vicariato apostolico della patagonia settentrionale e della Prefettura apostolica della patagonia Meridionale
edella Tena del Fuoco
ebbedelle ripercussioni
sututta la vita della
congre_gazione,
specialmentenel campo del
personale.Furono non pochi i saleiia- ni
e leFMA
chedon
Lasagnadovette inviare in aiuto
aquelli missioni. Ma
_ '
_P.o-4rqltti,
si veda p. BRATD. [a c,,s.l,Do,
Bosco eù,catoru. Scritti e testùnorrianze, Roma, L4S [1994,34 ed. euanto al saÈano càaaiutore, cf À.ierri, U jir.*i_r" *t
"ot"_
siano coadiutore
rcl
1883, itr RSS 24 (1994), pp.22O_222.'
Qusdro dcllo sviluppo della congrcgazione oel periodo:cotrfratelli 474 5m 554 593 636 715 768 887 992
ll30
1224
&nno 1882 1883 1884 1885 1886 1887 1888 1889 1890
l89l
1892
prc§enze novizi
t67 173
2t0 212 254 257 267 320 356
40
482
?§
4t
48 48 50 50 62
a
69 81
I
l0
Inffoù.ziotenon solo
aquelle. I
suoiexallievi andarono
alavorare in Argentina, in Cile' nel Peru,
a-fondare
I'opera
salesiananell'Ecuador e nel Centro America' Purtroppo non si è trovata la corrispondenza di questi con lon
Lasagnache, a -quanto
si legge
nell'epistolario,
deve esserestata abbondalte'
Sareb-be stata utile per òomprendere meglio gli inizi della vita
salesianain tutte quelle nazioni
eavrebbe
perrnessodi delineare l'influsso
chedon Lasagna
ebbe suquei
salesiani esul loro operato.
8. L'ispettofia detl'Itruguay
edel Brasile:
1882-1892Era stata
creatanel
1881,durante il viaggio di don
Lasagnain Europa' In Uruguay i
salesianilasciarono la direzione
delcollegio di
S'Vincenzo de' Paoli. A motivo
delle vicendepolitiche
edeconomiche del
paese,il collegio Pio di Villa Col6n entrò in crisi. Tutto questo fu compensato dall'apertura
delle casedi Montevideo-Sacro Cuore, di
Mercedes, e delprimo collegio
de-dicato a don Bosco in congregazione, quello di Paysandir-Porto'
Alle
casedell'Uruguay
si aggiunsero quelledi Niter6i,
S.Paolo
eLore- na, nel
sud-estdel Brasile. Don Lasagna
fece anchei
passi necessariper la fondazione dell'opera
salesianaa Recife, nel nord-est del
paese'La propo-
stadi fondazione di
questa casaera nata da un carteggio tra la conferenza di
S.Vincenzo de' Paoli di Rio de Janeiro
equella del Recife'
Lo sforzo dei
salesianiin Brasile
siorientò
specialmente versoil campo della formazione professionale
edegli oratori. Ma la
casadi Lorena si di-
stinsesubito per l'orientamento accademico dato ai corsi.
L'aumento dei confrarclli fu proporzionale a quello dei novizi, il
che produsseutr @rto equilibrio nella comunità
ispettoriale.3Per
diversi motivi
lavita
salesiana assunsein Uruguay
enel Brasile del-
le modalitrà diverse da quelle vissutein Argentina.
Speciale menzione hanel-
1892
3 Sviluppo dei salesiad rcll'i§pcttoria dcll'Uruguay e Brasile ncl periodo dal 1882 al confratelli
allno
1882 1883 1884 1885 1886 1887 1888 1889 1890
l89l
1892
pl€§enze
ooua
4 5 5 5 6 6 6 7 8 9 l0
v
,t0 42 44\158
86 96 99 l19
8 5 9 7 5 4 8 12
l9
25 36
Introàtziorv ll
I'epistolario la
questionedell'orario
e delle usanzedella
casamadre di Tori- no. Prima della visita in Brasile di mons. Cagliero, questi fu coinvolto da don Fagnano
e dadon
Costamagnain un progctto per sopprimere I'ispetto- ria urugayano-brasiliana
eper cambiare la finalità di alcune
casedell'Uru- guay. Il deciso intervento di don Lasapa presso i superiori di Torino
epresso
mons. Cagliero troncò
levelleità
esistenti aquesto riguardo. La visi- ta di mons. Cagliero in Brasile, dopo un primo momento in cui
sembrava che dovesse prevalereil centralismo in congregazione, frnì per dare ragione
adon
Lasagna che,con l'appoggio di don Rua, riuscì
afar trionfare in quel momento la propria idea di promuovere I'adattamento alla cultura e alle
usanzelocali.
L,aquestione tornerà per diverse volte nella storia di quelle
ispettorie.a9. I* Figlie di Maria Ausiliatrice
Anche le FMA ottennero la creazione di una loro ispettoria in Uru- guay. Si aprirono le
casedi
Canelones,Montevideo
e PaysandÉ.Alla fine del periodo fondarono in Brasile
le casedi Guaratinguet6, Lorena
ePinda- monhangaba, so1 ur
imFegno prevalentemente scolastico.Yi trovarono
su-bito un discreto numero di vocazioni.s Come si vedrà nel terzo volume di
questoepistolario, presto crearono una nuova ispettoria in
questa nazione.L'impero brasiliano
10. Agli effetti della comprensione dell'epistolario, ci limiteremo
aquanto
successodopo la guerra
dellaTriplice Alleanza,
che diedeimpulso
a'
cfA,
S. FBRREIRA, Ilnità aella dì',ersitò. I-c yisite di Mo.ts. Cagliero inhasile
1890118
. Roma, I^AS [990].5 Qradto dello sviluppo dele FMA in Uruguay (e iu Brasile) dal 1882 al 1892:
zrtrtro prssctrzg FMA
oovizie1882291 1883291 18842ll2
1885 2 tt
I1886 2 t2 l
1887 2 t9
61888 3 22
71889 5 35
71890 6 il8
3l89l 7 47
68
(Urueuay)2
(Brasile)7
1892 47
l0
12
Infioàpìo,Eun profondo rinnovamento della
societàin Brasile. Non parleremo del
pe-riodo repubblicano,
giacchénel terzo volume dovremo
oocuparcenea lun- go, al contrario del presente volume, le cui lettere ne fanno solo qualche vago riferimento,6
ll. La guerra dclla Triplice Alleutza e i carnbiamenti della società bra- silìqta
La
socieùàbrasiliana durante I'impero si caratterizzava per
esseremo- narchica, agricola, schiavista, patriarcale e ufficialmente cattolica. Con la guerra della Triplice Alleanza, il delicato equilibrio,
cheI'atteggiamento li-
berale'e
conciliatorio di Pedro II era riuscito
astabilire, incominciò
aincri- narsi. Il tempo
che seguìalla guerra fu marcato dalla polemica, dallo
scon-tro
delle idee,per cui i diversi gruppi cercarono di fare
<<scuola» edi conso- lidare gli
spazi cheerano riusciti
adoccupare. Sorsero
divercequestioni: mi- litare, servile, religiosa, che poco a poco sfaldarono I'impero
eportarono alla proclamazione della Repubblica.
Il
contestopolitico
12.
Dagli inizi all'avvento di Pedro II
Nel
1500il Brasile fu scoperto da
alcunenavi
cheportavano il
vessillodell'Ordine di Cristo, il cui gran maestro era il sovrano del Portogallo. Al
principio fu colonia, poi
vicereame.A
causadell'invasione napoleonica del Portogallo nel
1808,la famiglia
reale siriparò in Brasile. Nel
1815 questofu
associatoalla metropoli
comeregno unito a Portogallo e Algarves. Primo sovrano del nuovo regno fu
Joào
VI,
cheall'epoca
erareggenÈ del Portogallo
e chenel
1817 ne sarebbediventato il
re.Richiamato in Europa dalla rivoluzione liberale del
1821,Joào VI la-
sciò aRio
deJaneiro
suofrglio Pedro, il quale
promossenel
1822la
separa- zionedel
Brasiledal Portogallo
e assunseil titolo di imperatore, col
nomedi Pedro
I.7Dal padre ereditò tutti i diritti della corona, non
esclusoquello
delPatuonato, Nel
1831Pedro I dovette abdicare
elasciò al
suoposto il figlio, Pedro II.8
6 Notr trattErsmo esplicitam@tc della questione iDdigena, porché ce ne dovremo occupa- re più ampiamente nel t€rzo volune.
? Pedro
I
(1798-1834) n. a Lisbona. RcggEtrtc del BÉsile (1821-1822), imperutorc del Brasile 0822-1831), rcggente del Portogallo cot titolo di PedroIV
(1834). Mori a Lisbona.3 Pe&o
II
(1825-1891), n. a Rio dc Janeiro, diveErc orfano di madre quando aveva unInrruduziorv
t 313. Il potere
«modetatorc»Grazie all'awedutezza degli uomini politici
ealla
spadadi
Caxias,e siriusci ad
assicurarel'unità territoriale del Brasile
esi costituì un'autoriùà al di sopra dei pfflitii il poterc moderatore, t€nuto in mano tanto fortemente quanto
soavementedall'imperatore. Nella vita politica fu un cambio inco- minciato rcl
1847, che siintensifico nel
1860 e che raggiunseil
suo cuLrninenel
1867,durante la
guerra.roPedro II
cercavadi non far
pesaresulla nazio-
nel'esercizio del
suopotere; ma nella pratica non rinunciava alle prerogati-
vee ai diritti
chela
leggegli attribuiva quale capo dello Stato.
Due erano i partiti che tradizionalmente si alternavano al govemo: i
conservatori
ei liberali. Ma si sapwa
beneche dall'imperatore dipendeva non solo lo scioglimurto
delle camere,ma
anchela continuità di un partito al govemo, poiché, arrivate
leelezioni, il popolo intuiva facilmente quando all'imperatore conveniva cambiare il partito al potere e
secondavacol
suovoto quel desiderio. Così praticamente era la volontà imperiale quella
chediigeva
democraticamenteil corso della politica,rl
14. I rapporti
conle
repubblichelatho-americane
I rapporti del Brasile con Ie potenze europee furono buoni. Quando sorsero contrasti con l'Ineùilterra, la vqtenza fu aflidata all'arbitrato del
ReLeopoldo I
delBelgio,
chela
decisein modo favorwole al Brasile. Ma
lerepubbliche latino-americane
vedevanocon sospetto la monarchia brasilia-
anno. Ncl 1831 il padrc abdicò al trono e il fauciullo fu sffidsto alls tutEla di José BonifÉcio de Andrada c Silva. Dal 1833 passo a dipendere dircttan€trte dal cotrsiglio di reggeoza. Dichiara- to maggiorflne
rcl
18,$, fu incoronato nel 1841. Uomo di gande cultura, visitò diversi paesi d'Europa e gli Stati Uniti. Della sua attività di govcmo si parla in questa iutrodùziorc. Procla- mata la Repubblica, si ritiro iormediataEente s€Nrza rcsbteoza e partl per I'esilio. Mori a Parigi, e Luis Atv€s de Lima € Silva (1803-1880), Duca di Cadas (1869-1880), n. a Caxias (Rio dc Janeiro), fece gli rtudi nella scuola militare di Rio. Fu fstto Maggiorc duratrte la guerra del- la Cisplatha. Elevato al grado di colonnello, dal 1839 al 1855 pacificò divese proviuce brasi- liane, viacendole con le atmi e corquistatrdole con l'orestà c la digdta dclla sua condotta pie- na di npanità. Coma[dò le truppe bmsiliale trells guerra cortro Rosas e in quella della Tripli-ce Alleanza, Conqubtata Asunci6n, insiene agli altri generali brasiliani tomò in Brasile, sosti- tuiti dal contc d'Eu nel comando delle operazioni. Presidente del consiglio dei ministri (1875- 1878) mise fme alla vcrknza dci vescovi. Morì a Rio dc Jauciro. Oggi è il
ptrono
dell'eeercito brasiliano.r0 Quaudo il giovane pducip€ ottetrnc la maggiorE etò, per mettere fnc a una seria crisi istituzionale che stravolgeva il pa€§€, §i accùsavano i coÉigiani di §€rvirsi della persoua dell'im- peratore per far prevalere la propria volontà. Alcud anni dopo si accusava I'imperatore di s€r- virsi dei govcrni per imporrc
il
suo volcrc.tt
d
ASC ,B 717 lottf,tz lasagua-Cagliero 29.05.82; ASC A 142 letteié Iasagna-Bosco 06.08.83.14
Infioàaionena. Per quanti vivevano gli ideali bolivariani,r2
essarappresentava una po-
stazioneavanzata degli ideali dell'Europa in terra
americana.Isolato dalle nazioni
andinedall'ostacolo allora insuperabile della fore- sta amazzonica, il Brasile
seppegiocare le carte in maniera tale
chei suoi continui interventi nella vita dei paesi del Plata non si trasformass€ro in
problemi americani, ma
rimanesserocircoscritti alla regione. Non per
que- sto lealtre nazioni guardavano
ad essocon simpatia.
Comegià Bolivar
ave-va detto, era solo questione di tempo perché
essesi
sentisserominacciate dalla
presenzadello scomodo vicino sud-americano.
Quanto al territorio, i
successivitrattati - quelli di Tordesillas, di Ma- drid, di
S.Ildefonso, per citare i più importanti - avevano
sempreavuto in
mente
l'equilibrio del potere in Europa, piuttosto
chein America.
Essirico- nobbero i
successivispostamenti della frontiera brasiliana
versol'ovest ma lasciarono in eredità a quell'impero una
seriedi situazioni talmente com- plicate, che si arrivò alla soluzione definitiva soltanto nel periodo repub- blicano.
Il
contÉsto ecclesialeI - Sm.llzoxn ppLr"l
CHIEsA rNBnlsn-s 15. La religione di Stato
La religione cattolica
si era cosìincarnata
nelliastoria
e nelle consuetu-dini del popolo da costituire un elemento caratteristico della vita della
na- zione. Perciònel
1824 laprima costituzione del
Brasile fecedella
Chiesacat- tolica apostolica romana la
Chiesaufliciale dell'Impero. La costituzione af- fermava pure che
nessuno,purché
rispettasselo Stato e non
offendessela morale pubblica, poteva
essereperseguitato a motivo della sua religione.
Tutte le religioni erano
permessecon il loro culto domestico o particolare, in
casedestinate a questo fine,
senzala forrra esteriore di tempio.
La religione
era ancheun'attività del governo. Dentro
lamentalità giu- risdizionalista dell'epoca, la costituzione accettò l'esigenza
delplacet regio
perchéi documorti
ecclesiastici avesserovalidità nell'impero. Le
cariche ec-12 Sim6n Bolivar 0783-1830), prcsidente del Venezucla (1818-1820), e della Gratr Co- lombia (182G1830). Nato a Caraca§, prEsto perse eotrambi
i
genitori. Studiò itr Euopa. Dal1809 combattè per l'irdipetrdeoza del Vcn€zuela, della Colombia, dell'Esuador e del Peru. Nel 1825 quando I'Alto P€rù divctrtò itrdip€trdente, la nuova nazione prese
il
rome di Bolivia in omaggjo al Lìbertador. Fu uno deiprini
a propoE€ la dottrin& del panamericanismo per di- fendere l'Amcrica spagnola sia dagli StatiUdti
che dal Brasile.Introd
ziorv
15clesiastiche
erano
considerate carichepubbliche
evenivano remunerate dal- lo Stato.
In simili condizioni
sembravaimpensabile un conflitto tra la Chiesa
elo Stato. Quando negli anni '30
sorsel'occasione di un conflitto tra la mo- narchia
ela
Santa Sede, questapreferì
sfuggireallo scontro diretto col pote-
recivile
e aspettarel'arrivo di giomi migliori. Alla prudenza mostrata dalla
Chiesacorrispose
lamoderazione con cui Pedro II
si servìdei propri poteri, riuscendo a mantcnere l'equilibrio tra le diverse componenti della
socieùà.16. Le
diocesi e leparrocchie
Ci mancano le statistiche sui diversi aspetti della vita
ecclesiasticadu- rante I'impero. Nel 19ffi, undici anni dopo la caduta della monarchia, vi erano in Brasile 17 diocesi (erano 12 nel 1889) e
1589parrocchie,
come segue:Alagoas:
Bahia: ...
Espirito
Santo:Maranhào:
Minas
Gerais:Paraiba:
Pemambuco:
Rio de Janeiro:
Rio Grande do Sul:
...Sào
Paulo
Amazonas
C-earà:Goi6s:
Mato Grosso
Par6:Piaui:
Rio Grande do Norte:
....Santa Catarina:
Sergipe: ...
30
t46
4
22 4734l
75 85 97
m8
10 74 25
t4
46
80 29 31 28 3117. Il clero
diocesanoErano diversi i fattori che mndizionavano la situazione dei sacerdoti
diocesani.r3Nei primi anni della colonia
eracorente il detto
cheal di là
del-l'Equatore
non ci sonopeccati. Gli sforzi
deigesuiti
ela
severitàdella legisla-
zione dei diversi comuni per
mantenerela moralità pubblica non eraoo riu-
sciti
amolto. La
scarsitiàdelle donne
europoein confronto al numero degli
uomini, l'arrendevolezza delle donne indigene e delle
schiavecreavano un
ambiente di
sensualitrà che permeavatutta la vita
sociale.Vivendo isolati in
lontani paesi della campagna, serza l'appoggio diretto dei loro vescovi
e senzanemmeno la
possibilitràdi
confessarsiper anni
eanni, era diffrcile ai
tt
cf AAEE BrasìleW,
falr,ll,l2l,
Relazioae Atgelo di Pieto- L'assaza di statistiche sulla situazione del clero non ci permette di valutarc la vera portata delle coutinue indicazioni sul dlasssmento della disciplina ecclesiastica che troviamorci
documenti.16
Inlroùaiowsacerdoti mant€ner€ gli obblighi del proprio
stato.raLa costituente del
1825 discussel'opportuniti4 o meno di mantenere il
celibato
ecclesiasticoin Brasile. La questione tornò
ariproporsi durante la
reggenzadi Diogo Antonio Feij6. La Chiesa riuscì a non far cambiare le norme della disciplina
ecclesiastica,ma dovette arnmettcre
chela realtà
eramolto diversa dall'ideale proposto.
Un altro fattore di crisi
era l'ìnsufficienteformazione dtta
nei seminari.Molti degli allievi non si presentavano agli esami
epochissimi arrivavano alla conclusione
del corso.r5 Insiemeai seminaristi studiavalo
anchegiovani
chenon aspiravano alla vita
sacerdotale; cosìgli elementi
secolaridella for- mazione finivano per sopraffare quelli
specifrcamente clericali,t6C'era anche il rifiesso della situazionc fulln
chiesain Europa, apwial- mentc nel Portogallo
ein Italia. Come il popolo in generale,
anchemolti membri del clero di
questedue nazioni cercarono nell'emigrazione la solu-
zionedei loro problemi. Diversamente da quanto abbiamo visto nel primo volume per l'Uruguay, in Brasile i vescovi si servirono di questi sacerdoti immigrati per la cura di
anime.r?Ci furono sacerdoti esemplari,
cheporta- rono in America un soflio di novità
euna ventata di forte spiritualità. Altri
invece assunsero
la cura delle anime
<«noncon spirito evangelico
ereligio-
so»»,
ma fecero di
essaun
fi:az;zoW guadagnarsi la vita. Tale situazione
creòuna
speciedi «antiitalianismo»,
atal punto
cheI'internunziatura
chieseai vescovi italiani, speciaknente del napoletano, di non permetrcre più ai loro preti di andare in
Brasile.r818. Gli ordinì religiosi
pur4n1s I'imFero in Brasile avevano loro
sedii benedettini
cassinesi,i carmelitani dell'antica oss€rvanza, i francescani riformati e i mercedari.
l'
Un campo che solo adesso si apre alla ricerca storica è quello dell'educazione che que- sti sacerdoti davaao ai loto figli. Iu geoerale ricevevaoo un'educazione più accuata dei giovad in pari condizioDi e arriyavano a una buona posiziorc sociale. Esiste qualche cetrtro sull'argo- metrto trel terzo volume dell'epistolario.15 II predecessore di mom. Macedo Costa a Belém do PaÉ in trc anni ai suoi s€mimristi fac€va studiare la filosofia e la teologia. Io questi tre
aru
oltre a conferire loro gli ordini sacri, insegnava a dir messa, ad amrnir strare i saqaEetrti, a rccitare il breviario e li rimandava nelle parrocclie sperdute lungoi
fiumi o Dolla for€sta.16 A S. Paolo nel 1886 §u 300 allievi irterni solo t6 studiavsoo le scisnze ecclesiastiche (cf AESP 5559 Seminuio Episcopal
-
Rzlatht'a 1886 &,25.11.86).17 Per la loro condizioùe di straderi trou potevano es§€re ÀoEitr8ti parroci, ma soltatrto iucaricati delle parrocchie. §i ricorosceva la validità dol loro layoro, ma si negava la dovuta ri- muoerazioue (cf AESP, Vigdtios e
ùWs,5559 I
T.I., lettera Ssssi-Prcsidente della Provincia r0.01.78).18 cf R. M. IMoNsE, .Fomagdo hisrhrtca fu Stu Paio, W. 187-188; AAEE ,/ar,/e, fssc.
I I, f38, lettem Sabatucci-Rampoll,a 17.02.82.
Introàaziote
11Quanto agli ordini f€mminili, i documenti parlano
dellecarmelitane di clau- sura
edelle
francescanedel convento dell'Ajuda, a Rio de Janeiro.
Per diversi motivi la disciplina era venuta meno nei monasteri
econ- venti: per
le religiose causaprincipale
sembra fosseil fatto
chenella
casare- ligiosa abitavano donne non apparùenenti all'ordine, e perfino
schiave,in numero maggiore delle
stessereligiose. Infatti si constatò
chele Carmelita-
ne, che
vivevano in clausura,
eranomolto osservanti.
Secondomons. Lacer- da, le
Francescanedel convento dt Ajutk avevano awto dei probtemi
ap-punto per
questomotivo. Nel
1870il
vescovo feceloro
lavisita
episcopale ediede norme per
correggeregli abusi.
Presiedetteall'elezione di una nuova
abbadessa ela situazione si normalizzò.le
Quanto ai religiosi,
erapenetrato tra di loro uno spirito di indipenden-
za edi libera
discussione chene metteva in crisi I'obbedienza
ela discipli- na.4 Mancando un'oculata
sceltadei candidati nell'ammettere al noviziato
e
alla professione, vi entravano molti
chenon erano adatti per quel
generedi vita.
E non mancavano i motivi di natura economica: la
presenzadi schiavi nei conienti
emotrasteri in stretto contatto con i religiosi; I'amministrazio-
nedei latifondi aflidata a religiosi
che,lontani dalla sorveglianza dei
supe-riori, contraevano i vizi che possono
nas@redal maneggio e abbondanza del danaro
edalla coabitazione con donne,
specialmentecon
schiave.2l19. In proibizione di accettare
nuovinovizi
L'imperatore
eradel
parere chegradualmente bisognava
estingueregli antichi ordini religiosi. I loro membri avrebbero ricevuto una pensione
nel casoin cui non fossero stati incardinati in qualche diocesi o non si
fosseloro
assegnatoqualche benefizio. Non ci fu un decreto di
soppressione,ma dal
1856una misura prowisoria
sospendevaI'ammissione di nuovi novizi
senza
esplicito
pennessodel governo imperiale. Dovevano
invececontinua-
re leloro normali attività gli ordini
econgregazioni arrivati posteriormente,
te cf AAEE
,/aril
fasc.l,
f53v, lettera Lacerda-Marini 23.03,70,a)
d
A§CA
142 letterd I-assgtla-Bosco 17.06.82. Pcr i fraacescani si iadicatro itroltro le tersioui sorte tra i religiosi nati iu Brasilc e quelli venuti dal Portogallo, il che fece si che si al- t€massero trellc carichc. Fu uno dei motivi per cui tron ebbe sùcc€sso il tentltivo di riforma ini- ziato dal minirtro provinciale Jo6o do AEor Divino nell87l
(cf Vcuartius WTLLEKB O.F,M., Zur 3U) Jahieier dù iùdbrusilia schet tuotziskoeryotinz 1675-79ru, in «FnDziskarcr Stu- dien» 57(1975) 128-146).Rrosile, 1856, § 3o Del Clzto Regohre.
18
Introduzionequali i Cappuccini, i Lazzaristi (o Signori della Missione), le Sorelle della Caitàr.»
20. Progettì di
incameratnentodei beni dei religiosi
Quando il governo si trovava in diffrcoltà finanziarie, proponeva l'in-
cameramento dei beni dei religiosi. Nel
1865, amotivo
delleenormi
spese epassività
causarcdalla guerra della Triplice Alleanza, la
questioneritornò di attualità. Nel
1870il govemo inviò a Roma mom. Pinto de Campos per trattare con la
Santa Sedela trasformazione
deibeni
deireligiosi in titoli de stinati al sostentamento dei serninari diocesani, degli ospedali
ealtri istituti di caritri, delle missioni tra gli indigeni
edella
catechesi.23L'accordo ragglunto tra il govemo del Brasile
ela
Santa Sede prevede-va la creazione di una commissione paritaria nominata dall'internunzio
edal governo imperiale, sotto la
presidenzadell'internunzio. Compito di tale
commissione eraindicare quali conventi dovevano
essere sottomessi arifor-
ma e
quali no. Nel
caso deiconventi
che si fossegiudicato
benedi non con-
servare,doveva
anchedeterminare il come procedere per l'incameramento dei loro beni. Il governo imperiale si impegnava a permettere la riapertura dei noviziati nei conventi riformati.2a
Il progetto di incameramento diventò legge nel
1870,ma il governo
non lo
reseoperativo.
Solonel
1883 sipromulgò il
decreto 9094,con il qua- le si indicavano le misure per l'applicazione della
legge.Erano
esclusidal- I'incameramento i beni destinati all'uso
deicimiteri, degli ospedali, degli or- fanotrofi, degli asili di mendicità, degli istituti per fanciulli abbandonati
edi qualsiasi altro istituto di
caritrà odi
educazione che avesseropatrimonio suf- ficiente per i loro
scopi.Nonostante la reazione della Chiesa, si procedette all'incameramento dei beni delle religiose del Convento dell'Ajuda a Rio. Saldanha Marinho, Gran Maestro della Massoneria,
prese acarico la
difesa delle Suore.Giunto
b
cf AAEF. Brusib fa§t{,.l,
f[22t e 2-^t, c,pia &l[a Reldziotv .lello stato dzlle cote Eccle- tiostiahe del hasib, &l1856; iden, MernoruiàM[l7t,
l4t e l4 v, l5r; ASC/
ll2leltela La- sagna-Bosco 17.06.82.a
La Sarlta S€des€
ìil
parele di mons. Aatonio de Macedo Costa e di mons. Pedro Maria de Lacerda che erano a Roma per il Cotrcilio vaticatro I. I duc vescovi futolo favorcvo- li in linea di massima al Eogetto; motrr. Iacerda si oppose all'iucameranento dei beni deino-
nasteri femminiti,
motorùtm; ff39r-4lr,letteIa N. N. - Lacerda 02.Ol.7Oi
fl42r4ft
htt€ra Macedo Costa-Merid 15.02.70; ff53r e 53v lettera Laoerda-Mariai 23.03.70i af aùche fl78r-791 lcttrrs A.trtotrclli- Midstro del Brasile pr6§o la Salta Sede 15.06.70; AAEE Rrqsile 182, fasc.6, Istruziotiwr
Mots. Angelo Dì Piefio, Atcivescovo ,itolorc di Nazianzo, Ifiteruwzio Apottolia dell'Impero del hasile 1979, flÙv; AAEE hasile faw.
ll,
relazione di Motrs. Augslo Di Pictro, fl8v.Inffodzioru
19il
processoin tribunale,
misein risalto
le incongruenze che sitrovavano nel-
la legge 1764del
1870 e I'insussistenzadel decreto
9094del
1883, chevoleva far rivivere una
legge, chedagli
stes§suoi termini
eraormai decaduta. Riu- scì non solo a far annullare le disposizioni ministeriali e a far restituire i beni alle Suore ma
anchea far
cadereil governo. Nel
1885era definitiva- mente'abbandonata I'idea di incamerare i beni dei
retgiosi.2521. I laici
Mentre il
paese legalecnntinrava ancora ad
essereulficialmente catto- lico, il
paesereale ptesetlava una situazione del tutto diversa. Non erano molti i preti
che, comedon Ibiapina,r
passavanoper
le campagneportando la buona novella
aicontadini
dispersinell'inrcrno
del paese.In
alcuneregio- ni
l'evalr,gellzzazionedel popolo
erastata fatta da eremiti laici,
che sierano distinti al
Caraga(Minas Gerais),
aItir
(S.Paolo)
ein altri posti. Ma i pochi
2t
cf AAEE
Brasilefa§. 4, fl60t42ti
«Diario Ollicial»,del
govemo imperiale 23(l8U\12,12 gEonaio, p.l,
col.l;
AAEE ,rarìle ta*'.14, ff43r e 43v, il parere di Saldanha Marinho, pubblicato nel giomale «Brazil»; AAEEha$le fzs'.
16, f20t, letteru Cocchia- Eminenza M.08.85.ft
Don Jos€ Artonio de Maria Ibiapina (1806-1883) n. a Ibiapioa (Sobral, Ceari). Andò nel 1823 al s€minario di Olinda (Pemambuco) c poi dagli Oratodani di S. Filippo Neri a Reci' fe. Suo padr€ e il fratello maggiorc furono uccisi dagli imperiali nell8Z,
rclla rivolùzione co- rro§htla cofra confederuzìoae ùll'Equaore.Pets anche la madrc e sist€Ezti i fratelli a Recife, passo a coavivere coni
benedettini di Olinda.Fu awocato, deputato al goycmo cetrbale e giudice. Nel 1838 si trasferì a Recife, dove fece l'awocato cotr esiti
brilla
i. Era chiaoato I'avvocato dei powri.Nel1850 si ritiro a vita privats, allo studio della filosofia e della teologia, slla prEghi€ra e alla cotrteEplaziotre. Nel 1853 utr medico amico lo itrvitò a chiedere il rac€rdozio. Fu subito ordinato. Il vescovo lo matr- dò a itrs€gnare nel semhado e lo nominò suo vicario genelale,Dopo tlc atrtri fu lasciato libero per dcdicarsi al lavoro missionario tra la popolazioùe dell'hterno dcl mrd-€st, dall'Alagoas al Piaui. Temi delle predichc erano la deouncia del pec' cato, t'app€llo alla cotrversione, la riconciliazione di quanti erano ncmici, I'in§i§teua p€rché la geotc si cotrvertisse d&i vizi dell'ubriachezza, della prostituzione, del concubinato. L'origitr&lità di quel'attività colsistsvs rcl fal€ del tempo della missione uo tempo di lavoro comunitario, ùtufirAo,la ogni Bissione le persone si riuaivano per costruirc (o dcostruire) chicse, cimiteri, ospedali e altre opere di pubblico iatcrcsse, come
il
rifornimento d'ac{ua e la costruziom di§tmde. Creatasi ta diocesi di Fortalcza, il vescovo proibi a IbiaPira di Prcdicar€ mi§§iod ncl CeaÉ. Si ritirò
a
ora nclla Paraiba. Nel 1875 fu colto ds Ealore che lo portò ala paralisi. Mo- rl a Santa Fé, piccolo pa€se del comune di Arsra (Paraiba).Conviveodo con la miseda e l'abbatrdono della
ge
e si rcsc coscieotc delh sua missione di caritrò c.he traduss€ nella fondazioae delle Case di cùirA. NcqÀ
22, destinate all'educaziotrc di raga.ze orfarc e povete. Alla dirczionc di queste cas€ mise un'&ssociazione da lui fondata: le sorelle della carilÀ-
chism.te àéar" dal popolo-.
Per I'csecuzione dei lavod matsriali, I'sEr- ministraziotrc, c in alcuni casi anche psr I'istruziotre elementate, affrancò alle sorelle anche i fratelli della carità, o aecri. Dopo la sua morte le case della carità furotro osteggiate dai ve§€ovi e trascurate dai parroci. Si estinseto nel corso di un sccolo. Oggi la Chiesa riscopre il carisma inculturato di don Ibiaping del quale è in corsoil
processo di beatificsziorc.20
Infioùzionepreti
esistenti egli eremiti laici,
cheogni tanto
passavano evangelizzandola
campagna ei villaggi, non
avevanoil tempo
necessarioper iniziare con i fe- deli una profonda pratica comunitaria del cristianesimo.
Prevaleva
il culto domestico: il signore intonava il rosario
assiemealla propria famiglia
eagli schiavi
ela dottrina
sitrasmetteva, in forma sponta-
nea,da una
generazioneall'altra. Nelle città i fedeli si riunivano in confra- ternite
ederano frequenti
le festereligiose,
leprocessioni, i pellegrinaggi. La religione cattolica penneava la cultura popolare; per tradizione il popolo
era cattolico.
Ad
eccezionedel battesimo e del matrimonio, i sacramenti erano in
$an part€ trascurati dai fedeli. Alcuni parroci giudicavano un
abusola co- munione e la confessione frequente, e qualcuno
asserivache si
sarebberodovuti ricevere solo nell'ora della
morte.27Le
classipiù umifi
eincolte della
societàpraticavano h
pagellanza, runasintesi della religione primitiva con il cristianesimo. Gli schiavi erano in gnn partc feticisti. Deista era I'insegnamento ufftciale della filosofia nella
accaderniedi
S.Paolo
edi Recife, nei licei
enei diversi collegi. Quelli
cheprofessavano una tale fede si trovavano poi nella camera dei deputati,
nel senato epersino tra il clero.r
II - TsNmrrvr
Dr RTFoRMA oer,r-eCrnrse 22. Nuovi criteri nella scelta dei
vescoviNella
seconda metràdel
secoloXIX
siail governo imperialde
chel'in- ternunziatura apostolica incominciarono a prendere misure destinate a ri- stabilire la disciplina
ecclesiastica.L'imperatore intervenne con la
sceltadi
vescovidi nuovo stampo: non
cercòpiri
personeligie alla politica del gover- no,
ma presentòall'ordinazione
episcopaleuomini
veramente capacidi pro- muovere
e sostenereil clero delle proprie diocesi.s
27 cf AAEE Brasile, 308,
fa*.
29, Algwrs portos[...]
Memoia[.../,
p. 7; cf anche ASC142 lettere Lasagna-Bosco 17.06.82; 26.06.82.
a
cf Luis PEREIRA BARRETo, ,SorrrrreJ Positfuas dd Politicd Brusileric, io Sctgio Buer- euE DE HoLANDA (ed.), Declhio e Queda do Impeo,in
O BrusilMonbqico,4,
iE Hist&ia cerul da Civiliza7Ao Brasileira,II. §.
Paulol, DIFEL[98fl,
4.a cd., p. 321.a
Si veda la lettera del 24.10.95, itrviata dal marches€ di Olitrds, Mitristro dell'Impeto, al Presidente dela provincia di S. Paolo,m
AESP, yigfuios e Rìspos,' cf anche lettera Iasagra- Cagliero nel vol. I, letteralfi);
ASC,l
142 lettf,'e Lzsagm-Bosco 17,06.82.r
Abbiamo visto nel primo volume dell'epistolado che in Uruguay il govertro pres€nta- va alla Sa[ta Sede una tema di noEi di catrdidati al'episcopato e qucsta poi decideva se sce- glicrc il futuro vescovo tra quclli irdicsti dal governo oppure sc ccrsare utr sltro trome (cf Yol.I,letten
105).In BÉsile ers diverso: I'imperatoE Uese aea alla Szlja Sede il oome di chi do-I\fioùtzione
2l23. Combattere I'isolanento del
cleroIn
senoalla
Chiesaci furono iniziative tendenti
adiminuire I'isolamen- to del clero. Mons. Lacerda a Rio
eMons. Lino a
S.Paolo moltiplicarono
leloro visite pastorali; alla fine del
secolocontribuì molto alla riforma del clero l'azione dei redentoristi di
Aparecida.3l24. Ia rifurma dci seminari
Dal l85l il governo imperiale
sioccupò dei serninari.
Sipermise ai
ve-scovi di organizzare il piano di studi
egli insegnanti venivano stipendiati, purché approvati in concorso pubblico; i testi dovwano
esser€approvati dal governo. Nell'intento di
renderepiù uniforme la formazione
delclero, il
governo propose ai seminari un unico curricolo di studi: erano stipendiati solo gli insegnanti delle discipline
chefiguravano in quel curricolo. Nel
pe-riodo da noi studiato, questi
sussidierano
concessiai soli serninari maggio- ri. Nel seminario di
S.Paolo del
BrasileI'insegnamanto fu affrdato
damons.
Antonio Joaquim
deMello
aicappuccini
francesi, madal
1878tutti gli
inse-gnanti furono
brasiliani.3'zIn diversi seminari
sistabilì la
separazionedegli aspiranti allo stato
ec-clesiastico dagli altri studenti. Le
diocesiincominciarono
ainviare un mag- gior numero di allievi per studiare in Europa. Si riuscì in
questamaniera
aottenere un gruppo piri valido
epreparato di
sacerdoti.25. Per la rifonna dei religiosi
Dal
1865i benedettini considerarono liberi i figli degli schiavi; circa I'amministrazione
delleloro proprietà cefcafono di mettere riparo agli abu-
si.A Rio crearono un collegio
accanto almonastero di
S. Benedettodi Rio, operando
cosila
separazionetra
secolari ereligiosi.
Si promossela riforma della vita comune e si restaùrò lo splendore del culto. Non potendo
avereun noviziato in Brasile, inviarono a Roma i loro
candidati.33veva es§€re il vescovo; rcl caso itr cui Is Salts Scde non lo avcssc accettato, la diocesi dmaneva seDza pastor€ finché I'imperatore uon avesse pre§€ltato utr altro troE€, gradito al Papa.
r
Arrivati in Brasile alla fitre del secolo scoGo, i redentoristi non pelr6ro tempo col dif- fotrdersi itr sterili ctitic.he sulla situazione morale esistetrte, come inv€ce vediamo iu qucsto epi- stolario. Per notr lasciarc abbandonati a se srcssi i sacerdoti del clero diocesaoo, li ioyitavaoo a pasrare una settimana rclla loro casa di Aparecida. All'ombra del santuario della Madonna e nella s€rsDità della casa religiosa, facevano gli esercizi spirituali e metteveno in ordine ta loro vita morale.12 Maria dG Lourdes Mariotto Haidar, O ewiao secsdipio no irlpétio brusileho,78-80.
33 cf AAEE Srasile fasc,
l,
fBlr-33v, lettera Fr. IsaÉ de S.ta Gertudres-Eccelleotissimo Signore; § veda anche 37v; f53r, lettera Lecerda-Marfui 23.03.70.22
InfioàtzioteFra Antonio de
S.Camilo de Lelis Carvalho, ministro provinciale
dei francescanidal
187E,tentò la riforma della
suaprovincia
e chiesel'aiuto del Generale dell'ordine. Questo ricorse nel l8E9 alla provincia della
SantaCroce di
Saxe chenel
1892inviò un primo gruppo di religiosi
chesi stabili- rono a Salvador da Ba"hia.r
26. Tentativi di
rinnovamentodella yita cattolica tra i laici I cattolici cercavano di riconquistare il terreno perduto.
Nella facoltà di diritto di Recife si incominciarono a studiare autori
comeTapparelli, Liberatori,
Benza enon
solola dottrina di Kant sulla filo- sofia del diritto.ss
Si cercò
di sostituire
leantiche confraternite con altre nuove,
chemrri-
spondessero
di più ai bisogni dei tempi. A Bahia, con I'obiettivo di prepara-
recolà l'andata
delleFiglie della Carità, I'arcivescovo mons. Romualdo An- tnio
de Seixas36 avevacreato nel
1849 le conferenzedi
S.Vincenzo de' Paoli, che si
esteseropoi a tutto il
paese.Nel
1879alcud cattolici di Rio fondarono la Legione della Croce,
che aveva comefinalilà
specilicaquella di raccogliere aiuti per
sostenere le spesedella
Santa Sede,dopo
cheI'esercito italiano
avevaoccupato gli Stati Pon- tifici.
27. La
donnaIn una
societàin cui
ladonna
eraconsiderata
specialmentela
reginadel focolare, parkcipando ben poco alla vita pubblica, i vescovi aprirono alla donna l'opportunità di partecipare attivametrte alla vita della
Chiesa.A Rio
v
cf Vetr&trtius ttrLLEKE O.F.M., Die Neubelelwgfut
Notdbra.silianischen Froziskarcr- provittz, in <Oeilùtifl.fft
Missionswisseuschaft uod Religioas Vr'issenschaft» 52{1968) 277-288.rr Tarquiaio Br6ulio de Souza AmaraDto, rcf,]a s\z
Me
oria Eisrrilrca sulla facoltà di diritto di Rccife, 1868, cita i s€gucnti t€sti: di autore anonimo, Il,stitutiones Jus Naturulìs; Ber.- zA, &,mfuio do Dircito Naturul Prtuado e Fùblico: Lihr,rutoÀi A lgrda e o Estado; "fsperelh, Curso de Dteito Naturul (cf Sérgio BUARQUE DE HoL NDA (ed.), Decrrrio e Quedo do lrryério,ir
O Bruril Montuquico, 41...1, pp-327-328)-36 Mons. Romualdo Antonio de Seixar
( -
1860)!. I
CameÉ (Pane). Sac. nel 1809 quando avwa pirì o meno quarauta anni, ins€goò filosofia e teologia rcl seminario di Belérn do Parà. Fu cconomo c vicario generale della diocesi. Nel l82l occupò le cariche di ammioistrato- re della diocesi e di pr€sid€de del govemo prowisorio della provincia. Nel 1823 dall'impento- re fu fatto Eembro del consiglio di Stato, e l'atrno dopo veDne eletto deputato all'ass€mblea generale del Brasile, Fu anche prEdicstorc della cappella imperiale. Pres€trtato dall'impemtorc, fu ordimto arsivescovo di Bahia oel 1827,- I*
Figlic della Carità erano quasi tutte ftancesi. La loro congregaziotre cra stata fon- data nel s€c.XVII
da S. Vincenzo de'Paoli (1581-1660), coadiuvato da S. Luisa dc Marillac (1591-1660). Le origini risalgono a[ 1617-1618.InfioùEiorc
23de
Janeiro
ea Minas Gerais I'attivi&à delle donne cattotche in difesa della
Chiesadurante la
questionereligiosa fu
tale chelo
stessoPio IX rivolse loro una lettera apostolica, lodandone lo zelo ed esortandole
acontinuare nella
fermezzadella
fede enell'obbedienza ai legittimi pastori della
Chiesa.37Co- minciando da Niter6i si introdusse I'associazione del Rosario vivente, per diffondere la devozione mariana tra il popolo.
III - LA
euBsrroNERrlrcrosA
28. I
cambiarnentisociali
ela religione di Stoto
Abbiamo visto
sopra comela moderazione dell'imperatore
e lapruden-
zamostrata dalla
Chiesaavevano creato un particolare equilibrio tra
ledi-
verse
componenti della
societrà.Tale equilibrio
siruppe dopo la
guerradella Triplice Alleanza.
Lo spirito di tolleranza dell'imperatore aveva
permessoai prorcstanti di penetrare profondamente nella società brasiliana principalmente con i loro collegi. L'afflusso di ernigrati luterani, anglicani, presbiteriani, dei me- todisti
-
chevenivano dal
Suddegli Stati Uniti dopo la
frnedella guerra di
secessione
-
edi altre confessioni evangetche fu
occasioneperché si met-
tessein
discussioneil carattere cattolico dello Stato brasiliano
chedoveva
esseredi tutti
enon solo di alcuni. Ora la
libertràdi
coscienza,quantunque proclamata dalla costituzione dell'impero,
erain pratica limitata, per
esem-pio, dall'esigcnza del giuramento cattolico per quanti dovevano prendere il
diploma nelle
Facoltrà,o erano
ammessi apubblici impieghi oppure
sican- didavano alle cariche di deputato
e senatore.3sSaldanha
Marinho
-
cheput
essendoGran Maestro della
massoneria avevadifeso i religiosi contro I'incameramento
deiloro
beni-
facevanota-
re che
non
sitrattava di
essere afavore o contro la religione di Stato, ma di
comprendere che
ormai
lecondizioni del
paese eranocambiate in modo tale
!? cf la lettera apostolica del 29 novembrc 1875 io O Bafio de Petedo
[.--]'
pp.95-96.Non solo le donuc, ma ancho i cotrsigli coEunali presero la difcsa della Chic§& itr quella o§ca- siorc, Si rsda la lettera epostoli(r Scite profecro al presideutc e ai
memb
del consiglio comu- nale di Taubaté in PP.P IX
Potrtifrcis Maxirli Acta, pùrs pima,Yl'
225-221.'E Ncl 1887 il coosigliere Silveita Martins presotrtò uu progetto che favoriva la libertà di culto
i!
Bnsile, Contro di esso prcseto posizionc moff. Antonio de Macedo Co§ta rcl Paré e, a Rio, Carlos Maximiniaùo Pime[ta de LaEt e mons. Esberard. La signora Maria Eufrasia Lisboa, figlia del marchese di Tamandare, promosse utr moYime o di protEsta delle donnc cat- tolichc. I1 Senato approvò il progptto trct giugno del 1888 e lo inviò alla Camera. Il loro sciogli- mento nel giugno dcl 1889ì h
proctamaziorc dclla Repubblice a novembte impedi cheil
Eogetto andaase avanti (cf AAEE
Broile fa*.
23,fi8r-41v,
lettera Spolverhi-Rampolla 12.l1.89).24
Intoà,zioneche
il voler
mantenereun simile
regime avrebbeportato
a deiconllitti
senza soluzione.3eLa questione religiosa non si riduceva aila verlsnzz dei
vescovi che sirifiutavano di ubbidire
algoverno, ma
si estendeva anche alproblema fondamentale della libertà religiosa
edi
conseguenza,della liberalizzazione di tutte le istituzioni dell'impero.
29. Nuovo atteggiùrcnto dei
vescovirui riguwdi della
societàMa il cambiamento veniva anche dall'interno della Chiesa.
SecondoNabuco
deAraùjo,{ alla
Chiesadell'epoca si presentavano
duepossibilità:
o
tentare di imporre allo Stato i propri principi
e leproprie decisioni, oppu-
re perdereI'appoggio ufliciale dello Stato, il
cheequivaleva
a renderenullo l'influsso della
Chiesanella società
brasiliana.arEppure i
vescovinon
sisentivano più
nédi
esseredei
sempliciburocrati dello Stato,
nédi
perdereil ruolo di guida
delproprio
gregge.Era un atteg- giamento nuovo
che sidovwa in primo luogo all'influsso del Concilio Vati- cano I
epoi alla
stessapolitica dell'imperatore nello
sceglierei candidati al- I'episcopato. Convinto
chela riforma della
Chiesain Brasile
sarebbestata possibile solo
sesi fossero scelti
benei vescovi, Pedro II incominciò a pre-
sentare sacerdoti esemplari ezelanti,
chevennero accettati dalla
Santa Sede.Una tale politica cambiò i rapporti tra lo Stato
ela
Chiesa.Inoltre I'ultramontanismo era arrivato in Brasile, incominciando dal
vescovodi S. Paolo mons. Antonio Joaquim de
Melo.a2La modernità
eraconsiderata un pericolo per la Chiesa.
Si credeva cheil liberalismo, il laici- smo, il positivismo, I'incipiente femminismo e la massoneria portassero all'ateismo e
sottraesseroalla Chiesa il controllo sul pensiero
nazionale.a330. La
romonizzazionedella
Chiesain Brasile Non potendo poi riunirsi tra di loro
- perché non era loro possibile
assentarsi
dalle loro
sedi senzail
permessodel Ministro della Giustizia,
- i
'
cf §érgio BuAReuB DB HoLANDA (ed.), Declinio e Queda do Imphio,it
O Brasil Mo- nàrquico,{
JoaquiE 4 [...], p. AuÉlio 333. Nabuco de AEÉjo (1849-1910), n. a Rccife e disccodente da schiavi, fu giomalista, scrittorc e uno dei più ferventi abolizionisti. MiDiBtro plenipotenziario del Bmsi- le a Iondra e ambascietore a ÌVashingto!, fu il capo de[,a delegazione bIasiliara rcllc trattati- ve l,er la frontiera con la Guiana inglese. Morì a Washingtoù.ar