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Esercizio 8

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Academic year: 2021

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27 marzo 2012 IRAF 

Esercizio 8

Su di un file che chiamerete seeing.dat  annotate il risultato delle vostre misure di seeing  che  avete ottenuto eseguendo l'Esercizio 6. 

In particolare in colonna 1 scrivete l'identificativo dell'immagine nelle colonne 2, 3, 4 e 5 la  misura della FWHM (in pixel) del profilo di ciascuna stella, in colonna 6 il valore medio e la  dispersione ( σ ) della FWHM (in  pixel), in colonna 7 i valori di colonna 6 convertiti in  secondi d'arco (utilizzando le informazioni fornite all'esercizio 6).

La FWHM fornisce una  misura del  diametro della (zona più luminosa della) stella e quindi  del seeing. Quando lanciate r in imexamine gli ultimi 3 valori corrispondono alla misura della  FWHM della “gaussiana” con cui si “fitta” il profilo della stella ottenuti con metodi diversi. Il  valore più affidabile è l'ultimo dei tre.

Aggiungete una colonna in cui scrivete se l'immagine è B o R e calcolate il valore medio del  seeing in B e in R separatamente.

Esercizio 9

Trovate il comando imhead  e generate un file che si chiami header.dat che contenga la short  list degli header di tutte le vostre immagini.  

1) Dovete trovare il comando ed eseguirlo su una sola immagine.

2) Dovete   creare   un  file  che   contenga   i   nomi   di   tutte   le   vostre   immagini   (usando   il  comando linux ls ser* > nomi.lis)

3) Dovete eseguire imhead sul file . In generale in IRAF possiamo lanciare un comando  su una serie di immagini i cui nomi sono in un elenco utilizzando al posto del singolo  nome dell'immagine la @ seguita dal nome del file che contiene l'elenco.

Esercizio 10

Come avrete visto all'esercizio 9, imhead ci fornisce indicazioni molto sommarie sull'header. 

Se vogliamo tutto l'header di una (o più immagini) dobbiamo aggiungere al comando eseguito  in linea la parola lo+.

Ottenete   l'  header  completo   per   tutte   le   vostre   immagini   entro   un  file  che   si   chiami  headlong.dat.

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Esercizio 11

(Riduzione standard di immagini CCD) Scegliete una coppia di immagini (B ed R)  dello stesso campo.

Rinomatele     utilizzando   l'appropriato   comando   IRAF   col   nome   dell'oggetto   che   trovate  nell'header alla keyword object seguito dal colore esempio NGC3123B.fits.

Tornate al  sito da  dove avete scaricato le  immagini  e  scaricate tutte le altre (quelle che   iniziano per Ser*).

Trovate fra queste quali sono i bias e quali i flat field . Rinomatele come biasXX ,  ffBXX e  ffRXX (XX sta per 01,02,03 ecc). Non una alla volta ma utilizzando gli elenchi di file  (cfr. 

esercizio 9).

Trovate il comando che esegue la statistica su le immagini ossia che vi dà media e deviazione  standard ( σ ) di ogni immagine  . Generate 3 file (bias.dat ffB.dat e ffR.dat) contenenti per  ciascuna immagine, nome, media e   σ .

Se i valori delle medie delle immagini non sono troppo diversi fra loro (la variazione deve  stare ben entro la  σ ) eseguitene la media (trovate il comando che la fa).

Chiamate queste immagini biasmed ffBmed  FFRmed (o avebias aveffB aveffR...o come volete  basta che si capisca che sono medie).

Confrontate   le  σ delle   immagini   medie   con   la   σ di   ciascuna   immagine   (che   avete  utilizzato per la media). Cosa notate?

Trovate il comado che esegue le operazioni sulle immagini ed eseguite la riduzione standard  CCD     (imareduced=ima−ff

ff −bias×factor)   dove  factor  è   un   fattore   (un   numero)     di  rinormalizzazione pari al valore medio dell'immagine ff ­bias. Come ff e bias dovete utilizzare  le immagini medie.

Confrontate (con display) l'immagine ridotta con quella originale e verificate che la prima sia  meglio.

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