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ECONOMIA

Crisi, meno acquisti nei negozi Tengono gli ipermercati

Indagine congiunturale della Camera di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna: le famiglie operano nuove scelte inseguendo la convenienza

(ansa)

Il carrello va là dove la convenienza è maggiore: la crisi economica comporta la modifica delle scelte d'acquisto delle famiglie emiliano-romagnole che si spingono sempre più verso la grande distribuzione organizzata (i centri commerciali, gli ipermercati) a sfavore dei negozi al dettaglio, che soffrono e segnano cali nei fatturati. Lo testimonia l'indagine congiunturale di Camera di commercio, Unioncamere Emilia-Romagna e Area studi Unioncamere, segnalando come nel primo trimestre 2012 si tocchino picchi al ribasso pari al crollo sperimentato nel 2009.

Le vendite, di prodotti alimentari e non, negli ipermercati, supermercati e grandi magazzini, sono aumentate dell'1,7 per cento. Le vendite a prezzi correnti degli esercizi al dettaglio in sede fissa dell'Emilia-Romagna sono diminuite del 4,1 per cento rispetto all'analogo periodo del 2011. Questa ulteriore riduzione fa seguito a quella del 3,5 per cento registrata nel trimestre precedente. A livello nazionale, la situazione appare ancora piu' difficile e le vendite del commercio al dettaglio hanno subi'to una caduta del 6,3 per cento.

E lo scenario che attende il settore del commercio non promette certo boccate d'ossigeno. Note negative anche per i prossimi mesi: solo un quinto delle imprese confida in una ripresa nel secondo trimestre dell'anno, per il 60 per cento resterà lo stato di difficoltà attuale, mentre il restante quinto degli esercizi commerciali si attende un ulteriore peggioramento.

(23 LUGLIO 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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