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Linee guida per l’EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI su progetti di intervento individualizzati a favore di persone con handicap grave (misura B.2 – allegato B - DGR 740/2013)

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Linee guida per l’EROGAZIONE DI BUONI SOCIALI su progetti di intervento individualizzati a favore di persone con handicap

grave

(misura B.2 – allegato B - DGR 740/2013)

1. FINALITA’

In linea con la misura B.2 dell’allegato B della DGR 740/2013, le presenti linee guida intendono garantire una piena possibilità di permanenza della persona disabile grave al proprio domicilio e nel suo contesto di vita, supportando anche il lavoro del care giver familiare.

2. DESTINATARI

I destinatari degli interventi previsti dalle presenti linee guida sono persone che presentano le seguenti caratteristiche:

disabilità grave (100% invalidità con accompagnamento);

età compresa tra 0 e 65 anni;

reddito espresso attraverso l’ISEE (familiare o del nucleo estratto) inferiore a € 25.000,00;

residenza presso un Comune appartenente all’Ambito di Treviglio;

in condizione di dipendenza vitale: necessità di assistenza 24 ore su 24 per svolgere le attività quotidiane;

limitata o assente autonomia motoria nello svolgimento delle attività della vita quotidiana.

Sono esclusi:

frequentanti dei servizi socio-sanitari diurni a contratto (CDD e CDI);

utenti dei servizi psichiatrici territoriali;

beneficiari della misura B.1 di cui alla DGR 740/2013, a meno che non rientrino nelle categorie e negli interventi ammissibili previsti dalla circolare 1 del 15 gennaio 2014 e dalla nota regionale del 10 febbraio 2014.

3. INTERVENTI AMMISSIBILI

Le presenti Linee guida prevedono l’attivazione di un Progetto d’Intervento Individualizzato che comprenda alcuni specifici interventi, come di seguito espressi:

1. Sostegno al costo relativo all’attivazione di un’assistente familiare, in presenza di un regolare contratto.

2. Sostegno al costo definito come mancato reddito derivante dal lavoro di cura effettuato dal care giver familiare nei casi di congedo non retribuito ai sensi dell'art. 4 della L. 53/2000 e del D.

Lgs. 278/2000 o di abbandono dell'attività lavorativa in conseguenza del lavoro di cura o nei casi in cui il care giver familiare sia da almeno un anno in stato di disoccupazione. Sono esclusi i congedi retribuiti ai sensi dell'art. 80 comma 2 della L. 388/2000 e art. 42 comma 5 del D.Lgs.

151/2001.

3. Attivazione di un progetto di sollievo per i care giver familiari, prevedendo il collocamento temporaneo del beneficiario presso un’unità d'offerta residenziale della rete socio-sanitaria o sociale e/o attraverso l’intervento al domicilio di operatori appartenenti alle suddette unità

(2)

4. Attivazione di un servizio di supporto psicologico per il beneficiario o per i care giver familiari, presso un’unità d'offerta della rete socio-sanitaria o sociale.

4. PERIODO DI RIFERIMENTO

Le spese del progetto finanziato dovranno riferirsi al periodo 1° luglio 2014 al 31 dicembre 2014.

5. PROCEDURA DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La richiesta va espressa presentando i seguenti documenti ai Servizi Sociali del Comune di residenza:

1. domanda di richiesta del contributo;

2. copia del verbale di invalidità rilasciato dall'ASL;

3. certificazione di handicap grave ai sensi dell’art. 3 L. 104/92 (In assenza di certificazione di handicap grave, deve essere allegata al verbale di invalidità civile la domanda di avvio della procedura per l’accertamento della condizione di gravità ai sensi della L. 104/92);

4. ISEE in corso di validità (con possibilità di presentare l'ISEE del nucleo estratto);

5. copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità del beneficiario e del richiedente (se distinto);

6. eventuale copia del provvedimento di nomina del tutore, curatore o amministratore di sostegno.

Le domande dovranno essere protocollate dal Comune inviante entro il 24 aprile 2014.

6. PROCEDURA DI VALUTAZIONE DELLE DOMANDE Il Servizio Sociale deve:

1. verificare la completezza dei documenti;

2. fornire le informazioni relative alla gestione dei dati personali e raccogliere il relativo consenso informato;

3. inviare il nominativo al CEAD, a mezzo posta elettronica ceadtreviglio@asl.bergamo.it , per informare della richiesta pervenuta e, se necessario, chiedere una valutazione multidimensionale;

4. compilare, di concerto con il Cead, la scheda di valutazione multidimensionale che determini il livello di gravità sociale e socio-sanitaria;

5. compilare il Progetto di Intervento Individualizzato, che chiarisca gli interventi attivabili e il budget preventivo del progetto, che andrà condiviso con il richiedente.

Con la presentazione delle domande i servizi sociali comunali si impegnano all’inserimento dei dati raccolti all’interno della Mappatura provinciale della disabilità.

Il Servizio Sociale presenta a Risorsa Sociale le domande pervenute inviando:

1. copia della domanda di contributo protocollata dal Comune, 2. copia del progetto di Intervento Individualizzato.

La documentazione deve pervenire presso l’Azienda Consortile entro il 30 maggio 2014.

Risorsa Sociale, attraverso una commissione di valutazione appositamente costituita, prende in esame le domande pervenute, conduce le verifiche necessarie ed esprime la graduatoria in base ai criteri di priorità definiti di seguito, assegnando i contributi ad esaurimento fondi.

7. CRITERI DI PRIORITA’

La commissione si riserva di valutare la qualità del progetto presentato (completezza delle informazioni richieste, chiarezza nella stesura, corrispondenza tra obiettivi e interventi realizzati, rispetto delle

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indicazioni contenute nel presente regolamento), chiedendo eventualmente una riformulazione del Progetto di Intervento.

Il punteggio in graduatoria è espresso secondo i seguenti indicatori:

Potenzialità interna al nucleo familiare (indicare una sola voce)

Si intende il nucleo familiare convivente, compreso l’interessato, esclusi i minori, gli invalidi, gli anziani con > 75 anni e altri familiari con problematiche.

Punti assegnati

Vive solo (o esclusivamente con familiari minori, invalidi, anziani con > 75 anni o altri familiari con problematiche)

20

Da 2 a 4 membri 10

5 membri o oltre 0

Presenza di familiari con invalidità nel nucleo familiare convivente (non considerare la persona disabile interessata)

Punti assegnati

q Due o più familiari invalidi (anziani e non) con % = o superiore a 60 20 q Un familiare invalido (anziano e non) con % = o superiore a 60 10

q Nessun familiare con invalidità = o > al 60% 0

Limitazione della potenzialità interna

(anche più di una risposta, non considerare la persona disabile interessata)

Punti assegnati

Un infante (0 – 3 anni) 3

Due o più infanti (0 – 3 anni) 5

Un familiare in età scolare (4 – 16 anni) 3

Due o più familiari in età scolare (4 – 16 anni) 5

Un anziano > 75 anni non invalido 3

Due o più anziani > 75 anni non invalidi 5

Nessuna limitazione 0

Esclusa la persona disabile interessata, vi sono all’interno del nucleo familiare soggetti con specifiche problematiche documentate

(malattie, invalidità inferiori al 60%, problemi psichiatrici, problemi giudiziari,ecc.)?

Punti assegnati

Nessun familiare 0

Un familiare. Specificare problematiche: 3

Due o più familiari. Specificare problematiche: 5

Molto raramente o mai Circa ogni mese

Circa ogni settimana Circa ogni giorno

Membri della rete Punteggio assegnato

1. Parenti o familiari non conviventi. Specificare: 0 1 2 3

2. Vicini di casa. 0 1 2 3

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3. Amici (anche compagni di scuola purchè frequentati al di fuori dell’orario scolastico) 0 1 2 3 4. Gruppi, Associazioni, Volontari. Specificare: 0 1 2 3 5. Gruppi parrocchiali/Oratorio. Specificare: 0 1 2 3 6. Altri membri della comunità, conoscenti. 0 1 2 3

7. Altro. Specificare: 0 1 2 3

0: Nessuna difficoltà 1: Lieve difficoltà 2: Moderata difficoltà 3: Grave difficoltà 4: Totale difficoltà

Attività Punteggio

1. Comprendere messaggi verbali (es.: comprendere il linguaggio parlato) 0 1 2 3 4

2. Parlare 0 1 2 3 4

3. Uso fine della mano (es.: raccogliere, afferrare) 0 1 2 3 4

4. Camminare 0 1 2 3 4

5. Lavarsi (lavare e asciugare il proprio corpo o parti di esso, come farsi il bagno, lavarsi le mani, i piedi, la faccia, ecc. Per i bambini più piccoli si intende la collaborazione al lavaggio.)

0 1 2 3 4

6. Attività correlate ai bisogni fisiologici (minzione, defecazione, ecc.) 0 1 2 3 4 7. Vestirsi e svestirsi (Per i bambini più piccoli si intende collaborare nel vestirsi e

svestirsi)

0 1 2 3 4

8. Mangiare 0 1 2 3 4

9. Bere 0 1 2 3 4

10. Orientarsi nel tempo 0 1 2 3 4

11. Orientarsi nello spazio 0 1 2 3 4

12. Iniziare e mantenere relazioni con le altre persone 0 1 2 3 4

Risorsa Sociale pubblica la graduatoria, informando il Comune di residenza e il richiedente in merito al contributo assegnato, erogando entro 30 gg dalla pubblicazione il 50% delle risorse previste a preventivo.

In tale contesto il Servizio Sociale comunale assume il ruolo di garante per la buona riuscita del progetto e a tale fine è auspicabile che svolga periodiche verifiche circa l’andamento dello stesso.

Entro il 31 gennaio 2015, il Servizio Sociale raccoglie la documentazione e le pezze giustificative relative al progetto, inviando una rendicontazione a Risorsa Sociale per l'erogazione del saldo.

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8. INCOMPATIBILITA’ E DECESSO

L’erogazione del buono sociale è incompatibile con il ricovero definitivo in struttura residenziale.

In caso di ricovero o di decesso del titolare, i Comuni dovranno tempestivamente comunicare la variazione a Risorsa Sociale.

9. ENTITA’ DEL FINANZIAMENTO

Il contributo è assegnato alla famiglia, sulla base delle spese effettivamente sostenute e rendicontate.

La percentuale di finanziamento è stabilita al 70% del costo totale del progetto, con un tetto massimo di contributo pari ad € 3.600.

I finanziamenti verranno assegnati a preventivo sino ad esaurimento dei fondi disponibili. Risorsa Sociale erogherà un acconto pari al 50% del contributo assegnato. Il saldo sarà erogato a seguito di presentazione a Risorsa Sociale, entro e non oltre il 31 gennaio 2015, delle pezze giustificative attestanti le spese realmente sostenute e comunque previa verifica dell’eventuale assegnazione di ulteriori finanziamenti pubblici al medesimo scopo.

In caso di mancata o parziale presentazione delle pezze giustificative, il contributo erogato in acconto dovrà essere restituito a Risorsa Sociale, in tutto o in quota parte.

A conclusione della disamina delle pezze giustificative, in caso di residui sarà effettuato lo scorrimento della graduatoria, richiedendo ai beneficiari la presentazione delle pezze giustificative ed erogando direttamente il saldo spettante.

10. PUBBLICIZZAZIONE

Risorsa Sociale provvede a pubblicizzare il bando sul proprio sito internet e a darne comunicazione ai Servizi Sociali comunali. I Servizi Sociali comunali provvederanno ad adottare le modalità di pubblicizzazione che riterranno più efficaci.

11. VALUTAZIONE PARTECIPATA

Al termine degli interventi previsti dalle presenti linee guida, Risorsa Sociale provvede a coinvolgere le associazioni delle persone con disabilità nel monitoraggio del buon esito delle misure adottate, anche in termini di soddisfazione della persona e della sua famiglia.

Riferimenti

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