− nelle pratiche non sempre si ritrova tutta la documentazione prevista dalla normativa e, infatti, questo ha determinato in molti casi, la richiesta di integrazioni;

6. Considerazioni finali

Dalla consultazione del materiale cartaceo da inserire nel database e dalla fase di inserimento dei dati sono emersi i giudizi riguardanti la redazione dei PMAA e l’utilità del database, mentre dall’elaborazione e analisi dei dati le conclusioni riguardanti la finalità di questa tesi :

1) giudizi sulla redazione dei PMAA:

− nelle pratiche non sempre si ritrova tutta la documentazione prevista dalla normativa e, infatti, questo ha determinato in molti casi, la richiesta di integrazioni;

− sono praticamente assenti le informazioni relative al contesto territoriale in cui sono inseriti gli edifici, relativamente alla descrizione dei quali, in molti casi ci si limita alle caratteristiche planivolumetriche;

− la stessa considerazione del punto precedente vale per le informazioni relative all’inserimento paesaggistico delle nuove realizzazioni;

− la normativa prevede anche una documentazione fotografica, che però, quasi mai è significativa.

− come è naturale che sia, per le nuove edificazioni, la collocazione

del fabbricato rurale è giustificata da scelte legate alla funzionalità

aziendale e al contenimento dei costi di costruzione. Questo fatto in

molti casi ha determinato da parte della Provincia l’emissione di

pareri sfavorevoli o favorevoli a patto che fossero rispettate delle condizioni (normalmente riguardanti la qualità dei fabbricati);

− dalla consultazione degli elaborati grafici e delle relazioni allegati ai PMAA è stata riscontrata, inoltre, quella che è una tendenza generalizzata dei nuovi annessi agricoli: progettazione, realizzazione, uso di materiali e tipologie molto simili a quelle delle costruzioni industriali

. Fatto dovuto principalmente al basso costo di queste strutture;

− dall’inserimento delle pratiche sono emersi inoltre anche altri aspetti, come la richiesta di nuova edificazione per un annesso agricolo, rispondente alle esigenze della conduzione del fondo, e ristrutturazione a fini agrituristici dell’ormai inadeguato

annesso agricolo al piano terra di un edificio misto abitazione+annesso agricolo;

− un aspetto che occorre sottolineare, riguarda poi, l’assenza della comunicazione alla Provincia, da parte dei Comuni, delle informazioni sulla realizzazione degli interventi previsti nei PMAA. La normativa non dice nulla a proposito, ma si potrebbe

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confronta “Estimo e territorio” n. 11/06 pagg. 52-60 : Criteri di progettazione degli edifici rurali di Patrizia Tassinari, Daniele Torreggiani e Stefano Benni.

anche per condizioni igieniche ad. es. stalle o ricovero animali in genere

proporre di colmare questa lacuna nell’ambito del regolamento di attuazione del titolo IV capo III della L.R. 1/2005 e succ. mod.;

2) utilità del database:

− con la disponibilità del catasto vettoriale storico e attuale, ultimato l’inserimento dei dati nel database, questo potrà essere usato come un valido strumento conoscitivo e di consultazione ai fini della pianificazione territoriale da parte della Provincia di Pisa. Proprio a questo riguardo, per i futuri PMAA, potrebbe essere predisposta, accanto a quella cartacea, un’apposita presentazione

“informatizzata” delle domande, per rendere più agevole l’inserimento nel database.

3) risultati dell’analisi dei dati:

− i finanziamenti, previsti dalla politica strutturale dell’Unione Europea, sebbene non direttamente collegati alla normativa della Regione Toscana che prevede l’uso dei PMAA, hanno influito sul numero di richieste presentate, soprattutto nei primi anni di applicazione della L.R. 64/95 e succ. mod.;

− i PMAA sono stati presentati in prevalenza da aziende con classe di

superficie totale compresa tra 5 e 20 Ha e, comunque, le richieste

hanno interessato aziende dimensioni medio-grandi;

− se gli interventi previsti dai PMAA fossero tutti realizzati, nelle zone agricole si assisterebbe ad un considerevole incremento di volumetrie degli edifici, dovuto in gran parte alla nuova edificazione di annessi agricoli e ad un aumento molto rilevante dei posti letto in strutture agrituristiche;

− la quota di fabbricati rurali deruralizzati è risultata il 12% circa del volume totale degli edifici esistenti nelle aziende che hanno presentato un PMAA.

− in definitiva, per quanto riguarda gli interventi previsti dai PMAA,

se da un lato hanno consentito un notevole ammodernamento delle

strutture produttive, dall’altro hanno determinato un impatto in

termini quantitativi (metri cubi) rilevante. Ciò si riscontra

soprattutto in alcune aree come le colline estensive di Volterra e

Pomarance, dove sarebbe forse necessario fare una valutazione di

quali interventi autorizzare, anche sotto il profilo dell’inserimento

paesaggistico e territoriale, per non depauperare una risorsa che nel

futuro sarà sempre più importante. In tal senso sarebbe auspicabile,

anche per la valenza “pubblica” che tali interventi rivestono, una

maggiore attenzione da parte del decisore pubblico. Considerando,

infine, che con la nuova normativa, la L.R. 1/2005, restano i

Comuni i soggetti a decidere, si potrebbe assistere a valutazioni

molto diverse nello stesso ambito territoriale, con conseguenti forti

ripercussioni sulla risorsa paesaggistica.