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Università di Catania Corsi di Laurea in Ingegneria Informatica ed Ingegneria Elettronica Compito scritto di Fisica I F. Ruffino Catania, 18 Febbraio 2021 2 ore a disposizione

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Università di Catania

Corsi di Laurea in Ingegneria Informatica ed Ingegneria Elettronica Compito scritto di Fisica I

F. Ruffino

Catania, 18 Febbraio 2021 2 ore a disposizione

Problema n.1

L’estremo sinistro di una corda ideale (inestensibile e di massa trascurabile) è agganciato al punto fisso A (coincidente con l’origine degli assi). All’altro estremo, dopo che è stato fatto passare su una puleggia (libera di ruotare intorno ad un asse per il suo centro), è agganciato un corpo di massa m3

(vedi figura). Lungo la corda (ad uguali distanze) sono fissati due corpi puntiformi di massa m1=1.50 kg e m2. Il sistema è in equilibrio statico e in tali condizioni (come indicato in figura) il tratto 0 della corda è orizzontale, mentre i tratti 1 e 2 formano gli angoli θ1=30° e θ2=60° con l’orizzontale.

Trattando le sfere come oggetti puntiformi, determinare:

a) le tensioni T0, T1 e T2 dei corrispondenti tratti di corda;

b) il valore di m2; c) il valore di m3.

Problema n.2

Un corpo rigido è costituito da una sfera omogenea di raggio R=0.2 m e massa M=5 kg e da due sbarrette di sezione trascurabile, lunghezza l=R e massa m=1 kg; le due sbarrette hanno entrambe un estremo in contatto con la superficie della sfera, sono orientate radialmente e disposte simmetricamente rispetto al centro della sfera (si veda la figura). Il corpo, che può ruotare senza attrito attorno ad un asse fisso z passante per il centro della sfera e perpendicolare alle sbarrette, inizialmente è fermo. Ad un certo istante, due corpi A e B di dimensioni trascurabili, di uguale massa mA=mB=m/4 e aventi velocità opposte di modulo v=5 m/s e direzione perpendicolare al piano contenente l’asse di rotazione z e le sbarrette, urtano in modo completamente anelastico le sbarrette stesse ai loro estremi liberi (vedi figura) rimanendovi attaccate. Determinare:

a) il momento di inerzia Iz rispetto all’asse di rotazione del corpo rigido prima dell’urto;

b) il modulo ω della velocità angolare del sistema dopo l’urto.

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Problema n.3

Un gas ideale biatomico (n=10.0 mol) segue il ciclo schematizzato in figura dove la trasformazioni 12 e 23 sono rispettivamente un’isobara e un’isocora entrambe reversibili; invece la trasformazione 31 è un’adiabatica irreversibile. I volumi degli stati 1 e 2 sono rispettivamente V1=125 dm3 e V2=3V1; la pressione degli stati 1 e 2 è pari a p1=2.00 atm. La temperatura dello stato 3 è T3=T1/2.

a) Determinare le temperature T1 e T2 degli stati 1 e 2;

b) Determinare i calori scambiati, Q12 e Q23, e le variazioni di entropia, S12 e S23, del gas nelle trasformazioni 12 e 23;

c) Determinare il rendimento del ciclo.

Problema n.4

n=0.64 moli di un gas ideale monoatomico a temperatura T0=150 K sono contenute nella parte inferiore A di un cilindro (vedi figura). Un pistone di massa e spessore trascurabile divide la parte inferiore A da quella superiore B in cui c’è il vuoto. Due masse m1=51.3 kg e m2 sono appese al pistone mediante un filo che esce dal cilindro. Il sistema è inizialmente in equilibrio termodinamico con il pistone a distanza h = 0.70 m dal fondo del cilindro.

a) calcolare il valore di m2;

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b) si taglia il filo che collega m2 a m1, e questo causa una espansione del gas. Si osserva che il gas si porta a un volume che è pari al doppio di quello iniziale. Calcolare il lavoro compiuto dal gas in questa trasformazione (chiaramente irreversibile, e in cui potrebbero essere avvenuti scambi di calore con l’ambiente);

c) si ricollega m2 e si attende che il gas si assesti nuovamente in uno stato di equilibrio, avendo ora cura che non ci siano scambi di calore con l’ambiente. Calcolare la distanza del pistone dal fondo del cilindro. [suggerimento: attenzione alla variazione dei parametri termodinamici tra gli stati in b) e c)]

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