DR. GEOL. ROBERTO SPALVIERI
CONSIGLIERE ORDINE GEOLOGI LAZIO LIBERO PROFESSIONISTA
SITI D’INTERESSE NAZIONALE
L. 248/05 – L. 266/05 – L.152/06 – D.M. 11/04/2008 – D.M. 25/05/2008 –OPCM 3716/2008
SITI D’INTERESSE NAZIONALE
In totale in Italia sono 57 i Siti contaminati di Interesse Nazionale (SIN) censiti dal Ministero dell’Ambiente nel Programma nazionale di bonifica, in base alle caratteristiche dell’area, alla quantità e al tipo di sostanze inquinanti e alla gravità del rischio sanitario e ambientale:
650.000 ettari di terreni inquinati
alcuni dei quali, i cosiddetti “megasiti” (come Casale Monferrato: 74.325 ettari; Litorale Domizio Flegreo: 140.755 ettari; Sulcis: 356.353 ettari), con livelli ed estensioni della contaminazione del suolo e delle acque di falda tali da ipotizzare non meno di 25 anni per un recupero totale.
Ai SIN bisogna poi aggiungere le migliaia di siti di interesse e competenza regionale: 15.000 quelli potenzialmente contaminati e più di 4.000 quelli accertati da bonificare (dati Apat).
Tra i siti inquinati spiccano i cosiddetti brownfields, ossia le ex aree industriali o commerciali ormai abbandonate e inattive, che si trovano spesso all’interno del territorio urbano.
Principali fonti inquinanti: INDUSTRIE, MINIERE, DISCARICHE, PORTI.
Tabella 1: Concentrazione soglia di contaminazione nel suolo e nel sottosuolo riferiti alla specifica destinazione d'uso dei siti da bonificare.
Tabella 2: Concentrazione soglia di contaminazione nelle acque sotterranee.