Analisi
Il Ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto oggi, martedì 6 ottobre, alla
Camera per comunicare il contenuto dei nuovi provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento volti a evitare la diffusione del COVID-19. Tali provvedimenti saranno parte integrante di un nuovo Dpcm, in approvazione nel Consiglio dei Ministri di domani.
Il Ministro ha aperto il proprio intervento con la descrizione del quadro epidemiologico internazionale che segnala un mutamento di fase allarmante. In questo contesto, il quadro epidemiologico dell’Italia appare il più sano e confortante, con circa 45 contagi giornalieri ogni 100.000 abitanti. Tuttavia, ha sottolineato il Ministro, sarebbe sbagliato abbassare la guardia, in particolar modo viste le novità che questa seconda impennata di contagi sta rivelando rispetto alle fasi precedenti. Speranza ha infatti tenuto a precisare due trend attuali che devono attirare attenzione:
• l’assenza di una dinamica territoriale: se precedentemente il virus aveva colpito soprattutto le Regioni e le province del Nord Italia, come ha dimostrato lo studio di sieroprevalenza, adesso la circolazione del virus è più uniforme e generalizzata sul territorio, tant’è che nessuna Regione può sentirsi fuori pericolo e la massima collaborazione tra organi centrali e organi regionali sarà indispensabile;
• l’abbassamento dell’età mediana dei contagiati: nei mesi più difficili l’età mediana dei contagiati si aggirava intorno ai 65-70, mentre da agosto si è assistito a un calo di questo valore, tant’è che l’età mediana è scesa prima intorno ai 30 anni e successivamente intorno ai 41. Questo genera problemi poiché seppure i giovani tendono a resistere meglio alle complicazioni del COVID-19, è pur vero che essi possono mettere a rischio i parenti più anziani e fragili, come attestato dai dati più recenti che indicano che la grande maggioranza dei contagi è di natura intra-famigliare.
Il Ministro ha pertanto precisato che la necessità di nuove urgenti misure di contenimento del virus sorgono proprio da questi fattori delineati in precedenza. Nello specifico,
l’obiettivo a cui il Governo punta è quello di prorogare lo stato d’emergenza al 31 gennaio 2021 e poter contare su tutta quella impalcatura istituzionale – formata ad esempio da protezione civile, Commissario straordinario, Comitato Tecnico-Scientifico – che ha funzionato bene nel corso della pandemia.
Il Ministro ha poi anticipato che il nuovo Dpcm conterrà tre regole fondamentali che, in assenza di vaccino o altre terapie efficaci, sono le uniche che possono guidare la lotta al COVID-19 e che godono della piena approvazione della comunità scientifica globale:
1. utilizzo della mascherina, che il Governo imporrà come obbligatoria anche all’aperto e soprattutto quando si incontrano persone con cui non si convive;
2. il distanziamento sociale di almeno un metro, la cui applicazione dovrà essere resa più stringente;
3. rispetto delle norme igieniche e del lavaggio delle mani.
Prima di chiudere il proprio intervento, il Ministro ha cercato di esporre le prospettive future, segnalando come, accanto ai test ordinari e a quelli antigenici già applicati con successo negli aeroporti, si conta di arrivare ad avere a disposizione test salivari estesi, che sarebbero molto meno invasivi. Entrando in ambito più strettamente sanitario, Speranza ha ribadito che:
• sul fronte vaccino l’EMA ha iniziato formalmente la procedura per la validazione del vaccino di AstraZeneca, sviluppato in partnership con l’Università di Oxford, ricordando il grande ruolo giocato anche dalle eccellenze italiane, con il vettore virale prodotto a Pomezia e l’infialamento da completarsi ad Anagni;
• sul fronte cure e terapie avanzate la ricerca sperimentale sugli anticorpi monoclonali si trova già a uno stadio avanzato e il lavoro della comunità scientifica è stato ulteriormente potenziato dallo stanziamento del DL Agosto di 80 milioni di euro per la fine del 2020.
Interventi a margine delle comunicazioni del Ministro Speranza
A conclusione del suo comunicato, sono intervenuti diversi deputati per esprimersi circa i nuovi provvedimenti illustrati dal Ministro Speranza e rispondere alle sue segnalazioni.
Dalle opposizioni sono arrivate critiche nei confronti dell’utilizzo dello strumento del Dpcm in quanto non adatto a limitare le libertà personali.
Tra gli altri interventi si segnalano:
• On. Renzo Tondo (Misto): ha ricordato inoltre che, accanto alla questione sanitaria, c’è l’emergenza economica da risolvere attraverso investimenti, come le risorse provenienti dal Mes sanitario.
• On. Andrea Mandelli (FI): ha rivolto l’invito al Ministro a rafforzare e riorganizzare la rete ospedaliera e medico-infermieristica, iniziando a pensare fin da subito a come condurre la campagna vaccinale e valorizzare il ruolo dei farmacisti.
• On. Emanuela Rossini (Misto): si è incentrata sul problema dei figli di lavoratori a rischio (quindi medici, infermieri e operatori sanitari), che starebbero vivendo una situazione precaria per il timore che, a causa della costante esposizione dei genitori, possano aver contratto il virus. Suggerisce dunque di istituire delle classi apposite.
• On. Alessandro Fusacchia (Misto): ha sollecitato il Governo ad affidarsi alle innovazioni tecnologiche che possono rivelarsi vitali in una fase di distanziamento ed emergenza.