• Non ci sono risultati.

COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena"

Copied!
4
0
0

Testo completo

(1)

COMUNE DI SAN GIMIGNANO Provincia di Siena

VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE n. 74 del 10/05/2018

OGGETTO: PROTOCOLLO OPERATIVO PER L'ATTUAZIONE DEL PROGETTO MEF NEL TERRITORIO DI COMPETENZA DELL'UEPE DI SIENA E GROSSETO.

APPROVAZIONE.

L’anno duemiladiciotto, il giorno dieci del mese di maggio alle ore 16:45 presso questa sede comunale, a seguito di apposito invito diramato dal Sindaco, si è riunita la Giunta Comunale.

Dall'appello nominale risultano presenti:

BASSI GIACOMO

GUICCIARDINI NICCOLO' GAROSI ILARIA

TADDEI CAROLINA ANTONELLI MARCO

Sindaco Vice Sindaco Assessore Assessore Assessore

Presente Assente Presente Presente Presente

Presiede il Sig. BASSI GIACOMO, Sindaco.

Assiste e cura la redazione del presente verbale il Dott. COPPOLA ELEONORA, in qualità di Segretario.

Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sindaco dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto sopra indicato.

(2)

Oggetto: PROTOCOLLO OPERATIVO PER L'ATTUAZIONE DEL PROGETTO MEF NEL TERRITORIO DI COMPETENZA DELL'UEPE DI SIENA E GROSSETO.

APPROVAZIONE.

LA GIUNTA COMUNALE Premesso che:

-la Legge n. 67 del 28 aprile 2014 “Deleghe al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili” all’art. 4 relativo alla "Sospensione del procedimento con messa alla prova" sancisce che il programma di trattamento «in ogni caso prevede: le modalità di coinvolgimento dell’imputato, nonché del suo nucleo familiare e del suo ambiente di vita nel processo di reinserimento sociale, ove ciò risulti necessario e possibile; le prescrizioni comportamentali e gli altri impegni specifici che l’imputato assume anche al fine di elidere o di attenuare le conseguenze del reato, considerando a tal fine il risarcimento del danno, le condotte riparatorie e le restituzioni, nonché le prescrizioni attinenti al lavoro di pubblica utilità ovvero all’attività di volontariato di rilievo sociale e le condotte volte a promuovere, ove possibile, la mediazione con la persona offesa»;

- lo Statuto della Regione Toscana definisce all’art. 3 comma 2 che “La Regione opera al fine di realizzare il pieno sviluppo della persona e dei principi di libertà, giustizia, uguaglianza, solidarietà, rispetto della dignità umana e dei diritti umani”;

- il Piano sanitario e sociale integrato regionale 2012-2015, approvato con DCR n. 91 del 5 novembre 2014, in particolare il par. 2.2.4.2. "Sostegno al reinserimento", prevede -fra le azioni rivolte alle persone in esecuzione di pena la "realizzazione di misure finalizzate a garantire il recupero della cultura della legalità e ad accompagnare i percorsi di inclusione socio-lavorativa, quali il sostegno formativo, culturale, sociale e lavorativo adattato alle loro esigenze, per fascia di età e caratteristiche; inoltre su questo punto si vuole sottolineare l’orientamento fortemente educativo, incentrato sul recupero della legalità, che deve improntare tutte le azioni rivolte ai minori sottoposti a provvedimenti restrittivi, per cui si privilegia lo strumento della mediazione penale minorile con l’obiettivo di individuare soluzioni organizzative funzionali alla diffusione delle esperienze già presenti";

- il 6/02/2017 è stato sottoscritto il protocollo d’intesa per l’ “Attuazione del Progetto MEF”

tra Regione Toscana, Provveditorato Regionale dell’Amministrazione penitenziaria per la Toscana e l’Umbra, Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna della Toscana e dell’Umbria, Centro di Giustizia Minorile della Toscana e dell’Umbria, Associazione APAB, Associazione ALETEIA Studi e Ricerche Giustizia Riparativa e Mediazione, di cui alla Delibera Giunta regionale n° 1128 del 15.11.2016;

Dato atto che:

- in attuazione al sopracitato Protocollo regionale per l’“Attuazione del Progetto Mef” del 6 febbraio 2017 è stato elaborato un protocollo operativo che ha come obiettivo la predisposizione della metodologia del “Sistema MEF – Mediazione e Formazione” per il territorio della Provincia di Siena;

-il progetto “Sistema MEF” intende sperimentare una metodologia integrata di mediazione, attività riparative e formazione rivolta a soggetti, minori o adulti, imputati o condannati. La proposta prevede la costituzione di un Centro di Orientamento che indirizzi le parti in base alle specifiche esigenze, facilitando l’accesso ai percorsi riparativi, di accompagnamento al lavoro, in un’ottica trattamentale di responsabilizzazione e con l’obiettivo di una diminuzione della recidiva. La proposta prevede inoltre la realizzazione di alcuni incontri di conference rivolti ai soggetti detenuti sui temi attinenti la giustizia riparativa e la mediazione penale, oggetto del presente protocollo;

(3)

- rispetto all’iter degli interventi di mediazione penale (modalità di segnalazione, metodologia, criteri di fattibilità, ecc.) saranno organizzati degli incontri in cui condividere le specifiche esigenze dei servizi coinvolti;

Dato atto che è volontà di questa Amministrazione impegnarsi nella realizzazione del suddetto progetto che perseguirà l’obiettivo di aumentare il livello di sicurezza sociale dei propri cittadini, promuovendo la partecipazione attiva dei singoli e dell’ente locale ad azioni di giustizia riparativa, che possano consentire di abbattere la recidiva e prevenire ulteriori reati;

Considerato che i Comuni coinvolti alla realizzazione di tale progetto si impegnano a collaborare attraverso le seguenti azioni:

- individuare presso i propri uffici le posizioni atte allo svolgimento delle attività previste dal presente protocollo;

- aggiornare l’elenco degli uffici ospitanti;

- coordinare gli uffici ospitanti;

- comunicare il nome della persona di riferimento presso l’ufficio ospitante, che terrà il registro (tutor);

- curare l’apertura della posizione INAIL per il soggetto che svolge il LPU e comunicare all’ufficio ospitante le modalità in caso di infortunio;

Visto lo schema di protocollo operativo per l'attuazione del progetto MEF nel territorio di competenza dell'Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Siena di Siena e Grosseto (a seguito denominato UEPE) tra la Società della Salute Senese (Sdss), i Comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Casole d'Elsa e Radicondoli, la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa (FTSA), la Società della Salute Altavaldelsa, l'UEPE, la Casa Circondariale di Siena, la Casa di Reclusione di San Gimignano, il Centro per la giustizia minorile per la Toscana e l’Umbria (CGM), lAssociazione “Apab” e l'Associazione “Aleteia”;

Dato atto che il suddetto protocollo d'intesa avrà una durata di cinque anni a partire dal momento della sottoscrizione e potrà essere rinnovato per analoghi periodi con dichiarazione espressa delle parti mediante scambio di corrispondenza;

Acquisito, ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000, il parere favorevole espresso dal responsabile interessato in ordine alla regolarità tecnica;

Con voti favorevoli unanimi, espressi nelle forme di legge;

DELIBERA

1. di approvare lo schema del protocollo operativo per l'attuazione del progetto MEF nel territorio di competenza dell'Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Siena di Siena e Grosseto (a seguito denominato UEPE) tra la Società della Salute Senese (Sdss), i Comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Casole d'Elsa e Radicondoli , la Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa (FTSA), la Società della Salute Altavaldelsa, l'UEPE, la Casa Circondariale di Siena, la Casa di Reclusione di San Gimignano, il Centro per la giustizia minorile per la Toscana e l’Umbria (CGM), lAssociazione “Apab” e l'Associazione “Aleteia”, allegato al presente atto a formarne parte integrante e sostanziale;

2. di dare atto che il suddetto protocollo d'intesa avrà una durata di cinque anni a partire dal momento della sottoscrizione e potrà essere rinnovato per analoghi periodi con dichiarazione espressa delle parti mediante scambio di corrispondenza;

(4)

3. di autorizzare il sindaco a sottoscrivere il protocollo operativo di cui al precedente punto 1;

4. di trasmettere la presente deliberazione al Dirigente del Settore Servizi alla Cultura e alla Persona affinché provveda agli adempimenti relativi e conseguenti a quanto deliberato col presente atto;

5. di rendere il presente atto, con separata votazione unanime favorevole, immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000, stante l’urgenza di provvedere in merito.

Letto, approvato e sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.L.gs n 82/2005 e s.m.i.

IL Sindaco

BASSI GIACOMO IL Segretario

COPPOLA ELEONORA

Riferimenti

Documenti correlati

2)- di approvare lo Schema di PROTOCOLLO D'INTESA PER LA QUALITÀ TERRITORIALE, L'INCREMENTO DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI NELLE AREE PRODUTTIVE E

3, di dare atto che, in relazione al Protocollo d’Intesa del 20 giugno 2020, citato in premessa, l’Associazione Autismo Siena Piccolo Principe

3, di dare atto che, in relazione al Protocollo d’Intesa del 20 giugno 2020, citato in premessa, l’Associazione Autismo Siena Piccolo Principe

Visto il Protocollo d’Intesa sottoscritto in data 25.07.2007 da Regione Toscana, Provincia di Siena, Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della

-che è stata valutata la proposta della Provincia di Siena di gestire il SEAV (Servizio Europeo di Area Vasta) in forma associata tramite lo strumento

1) di approvare le variazioni finanziarie di PEG 2016-2018 come da prospetti allegati sub lettere A (competenza 2016), B (cassa 2016), C (competenza 2017) e D (competenza

VERIFICATO che, come da comunicazione a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Siena e Grosseto, entro

VERIFICATO che, come da comunicazione a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Siena e Grosseto, entro