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Academic year: 2022

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PUA Ambito ASP_AN2.3 via Tolara di Sotto

STUDIO ACUSTICO

www.airis.it Committente:

CMRE S.r.l.

GIUGNO 2013

Gruppo di lavoro Francesca RAMETTA*

Juri ALBERTAZZI*

Sara TAMBURINI*

Irene BUGAMELLI*

Davide CARINI Fabio MONTIGIANI Silvia BERGONZONI

* tecnico acustico competente, abilitato ai sensi della legge 447/95

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PUA AMBITO ASP_AN2.3 VIA TOLARA DI SOTTO

Committente Timbro e Firma del committente

CMRE S.r.l.

Via Farini, n.11 40124 Bologna tel 051 231800

Società e professionisti incaricati Timbro e Firma del tecnico

Via del Porto, 1 - 40122 Bologna Tel 051/266075 - Fax 266401 e-mail: info@airis.it

Gruppo di lavoro:

Dott.ssa Francesca RAMETTA*

Dott. Juri ALBERTAZZI*

Dott.ssa Sara TAMBURINI*

Ing. Irene BUGAMELLI*

Ing. Davide CARINI Dott. Fabio MONTIGIANI Geom. Silvia BERGONZONI

* tecnico acustico competente, abilitato ai sensi della legge 447/95

Studio acustico

N. Elaborato Unico

Scala: Varie

C B

A 28/06/2013 Relazione tecnica

Revisione Data Descrizione Dimensioni Sigla Firma Sigla Firma Sigla Firma

Redazione Controllo- emissione

autorizzazione

Nome file Vari Codice commessa 13052SAVA Data Giugno 2013

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AIRIS S.r.l. - Ingegneria per l'Ambiente – Bologna 1

INDICE

1 INTRODUZIONE ... 2

2 RIFERIMENTI NORMATIVI ... 3

3 CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBITO DI INTERVENTO ... 7

3.1 LE SORGENTI DI RUMORE ... 8

4 LE INDAGINI STRUMENTALI ... 9

4.1 LA CAMPAGNA DI RILIEVO FONOMETRICO ... 10

4.1.1 I principali parametri acustici ... 10

4.1.2 Le postazioni di rilievo strumentale (maggio 2013) ... 11

4.1.3 I livelli sonori misurati (maggio 2013) ... 15

4.1.4 I rilievi di traffico (maggio 2013) ... 16

4.1.5 La campagna di misure 2007 ... 18

5 LE SIMULAZIONI DEL CLIMA ACUSTICO RELATIVE ALLO SCENARIO ATTUALE ... 19

5.1 I FLUSSI DI TRAFFICO VEICOLARE NELLO SCENARIO ATTUALE ... 20

5.2 I LIVELLI ACUSTICI CALCOLATI SUI RICETTORI ESISTENTI ... 20

6 COMPATIBILITÀ ACUSTICA DELL’OPERA NEGLI SCENARI FUTURI ... 22

6.1 PRINCIPALI ELEMENTI DEL PROGETTO ... 23

6.2 I FLUSSI DI TRAFFICO VEICOLARE NEGLI SCENARI FUTURI ... 23

6.3 I LIVELLI SONORI SIMULATI ... 26

7 SINTESI E CONCLUSIONI ... 30

INDICE DELLE FIGURE

Figura 1.1 – Inquadramento dell’area e progetto

Figura 4.1 – Individuazione delle postazioni di rilievo fonometrico e del traffico Figura 5.1 – Individuazione planimetrica ricettori sensibili

Figura 5.2 – Mappe acustiche scenario attuale Figura 6.1 – Mappe acustiche scenario futuro

ALLEGATI

Rapporti dei rilievi fonometrici e caratteristiche tecniche della catena di misura utilizzata

Rapporti dei rilievi di traffico

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AIRIS S.r.l. - Ingegneria per l'Ambiente – Bologna 2

1 INTRODUZIONE

Il presente Studio è finalizzato alla valutazione degli effetti sul clima acustico della realizzazione del PUA dell’ambito ASP AN 2.3 localizzato in via Tolara di Sotto nel comune di Ozzano Emilia, al fine di determinare la compatibilità acustica dell’intervento stesso.

L'area oggetto di studio, si colloca al confine con l’area industriale Quaderna, a sud dell’innesto della Complanare all’Autostrada A14 (Fig 1.1).

Sullo stesso comparto era già stata condotta nell’aprile 2007 dagli scriventi una verifica acustica relativa ad un precedente schema progettuale. Nel seguito del presente studio saranno ripresi alcuni contenuti di tale verifica.

L’analisi è stata condotta ai sensi delle disposizioni della Legge Quadro sull'inquinamento acustico, n. 447 del 26 ottobre 1995 e decreti attuativi discendenti ed è stata sviluppata secondo le seguenti fasi operative:

Caratterizzazione territoriale ai fini dell’analisi acustica; ha riguardato essenzialmente la lettura, in chiave acustica, degli aspetti territoriali, normativi e progettuali legati all’intervento. In particolare la documentazione esaminata fa riferimento agli strumenti comunali di pianificazione urbanistica e territoriale.

Fase di indagine; Sulla base di una specifica campagna di rilievi, effettuati nell’intorno territoriale dell’ambito, con particolare riferimento ai recettori sensibili presenti, è stata svolta una caratterizzazione del clima acustico nello scenario di riferimento mediante rilievi strumentali. Tali rilievi sono stati condotti dal tecnico competente dott. Juri Albertazzi1 e dagli operatori ing. Davide Carini e dott. Fabio Montigiani (AIRIS S.r.l. - Bologna).

Verifica previsionale di clima acustico; è consistita nella verifica, effettuata mediante modello di calcolo, del rispetto dei limiti acustici di immissione in termini assoluti.

Il software utilizzato per le verifiche previsionali è il modello di calcolo LIMA2. Il programma, sviluppato in Germania da Stapelfeldt Ingenieurgesellschaft di Dortmund, consente di costruire gli scenari acustici di riferimento rendendo così confrontabili i livelli sonori rilevati sul campo con i limiti di zona relativi ai periodi temporali di riferimento. Questo modello è stato validato in ambito nazionale in occasione del seminario “Metodi numerici di previsione del rumore da traffico"3 ed è stato utilizzato dagli scriventi, in collaborazione con Arpa Regionale e le Arpa Provinciali, nell'ambito della redazione di diversi Piani di Risanamento acustico Comunali (Rimini, Forlì,ecc).

LIMA è un programma per il calcolo della propagazione del rumore in ambiente esterno adatto a valutare la distribuzione sonora su aree a larga scala. Il modello utilizza i metodi di

1 tecnico competente abilitato ai sensi della legge 447/95 con attestato n. 65946 rilasciato da Provincia di Bologna in data del 14/03/2005

2 Il modello attualmente è utilizzato a livello europeo presso numerosi dipartimenti regionali per la difesa dell’Ambiente (Baviera, del Baden-Württemberg, del Brandenburgo, dell’Assia, ecc..) e municipalità per la previsione ed il controllo dell’inquinamento acustico (Berlino, Bonn, Francoforte, Amburgo, Colonia, Birmingham, Linz, ecc...).

3 Atti del seminario "Metodi numerici di previsione del rumore da traffico" a cura di Roberto Pompoli dell'Associazione Italiana di Acustica. Parma 12 aprile 1989.

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calcolo suggeriti dalla normativa europea in materia acustica, per quanto riguarda il calcolo dell’emissione sonora proveniente da diversi tipi di sorgenti. Le sorgenti considerate sono di tipo puntiforme, lineare ad areale, il modello è quindi in grado di valutare la propagazione sonora dovuta a traffico veicolare e ferroviario, sorgenti industriali, aree sportive, nonché rumore aeroportuale.

Il modello si basa su una descrizione geometrica del sito secondo coordinate cartesiane, ed una descrizione di quelli relativi alle informazioni sull’intensità acustica delle sorgenti (come ad esempio volumi di traffico, velocità di marcia ecc. nel caso di traffico veicolare).

L’algoritmo di calcolo utilizzato per la descrizione della propagazione del rumore si basa sul metodo delle proiezioni, secondo il quale le sorgenti vengono automaticamente suddivise in modo tale che un nuovo segmento inizi quando un ostacolo inizia o finisce di penetrare il piano contenente la sorgente e il recettore.

Il calcolo della diffrazione laterale viene affrontato ricercando il percorso più breve su una serie di piani di sezione. Il modello considera anche l’effetto combinato di più ostacoli. Gli ostacoli possono essere di vario tipo: oltre ad edifici, muri, terrapieni, il modello considera l’attenuazione sonora dovuta a fasce boscate e prevede inoltre il dimensionamento automatico di barriere acustiche.

Va specificato infine che, nel corso del presente studio, le procedure e la strumentazione utilizzate sono conformi alle norme vigenti, o in assenza di queste, risultano validate nell'ambito di esperienze nazionali o internazionali.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

A livello nazionale la materia riguardante la difesa dal rumore è regolata dalla Legge Quadro sull’Inquinamento Acustico n. 447 del 26/10/95 che “... stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico” e che sostituisce pressoché interamente il precedente D.P.C.M. 01/03/91.

La norma, avendo valore di legge quadro, fissa il contesto generale e demanda a decreti successivi la definizione dei parametri tecnico - operativi relativi a tutta la parte strettamente applicativa.

Dei decreti attuativi discesi dalla norma di riferimento quelli fondamentali ai fini dello studio in esame sono quelli elencati di seguito:

D.P.C.M. del 14/11/1997 contenente la “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore” che completa quanto già stabilito nel D.P.C.M. 01/03/91;

D.P.C.M. del 16/03/1998 contenente le “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico”;

D.P.R. n. 459 del 18/11/1998 contenente il “Regolamento recante norme di esecuzione dell’articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario”;

DPR n. 142 del 30/03/2004 contenente le “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell'inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare”.

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Per quanto riguarda i limiti acustici, mentre il D.P.C.M. 1/3/91 si limitava a fissare dei limiti massimi di immissione livello sonoro per specifiche zone, il D.P.C.M. del 14/11/1997 stabilisce i valori dei quattro diversi limiti, determinati in funzione della tipologia della sorgente, del periodo della giornata e della destinazione d’uso introdotti dalla Legge Quadro 447/95. In particolare si tratta dei valori limite di emissione (valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora), dei valori di attenzione (valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l’ambiente) e dei valori di qualità, (valore di rumore da conseguire nel breve, medio e lungo periodo)4; i valori di immissione (valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno) sono stati distinti in assoluti e differenziali5.

I limiti assoluti di immissione per le diverse classi acustiche sono riportati nella tabella seguente.

Tab. 2.1 - Classi acustiche e limiti assoluti del livello equivalente

classi di destinazione d'uso del territorio

tempi di riferimento Leq,TRD (dBA)

diurno(06,00-22,00)

Leq,TRN (dBA) notturno(22,00-06,00)

I aree particolarmente protette 50 40

II aree prevalentemente residenziali 55 45

III aree di tipo misto 60 50

IV aree di intensa attività umana 65 55

V aree prevalentemente industriali 70 60

VI aree esclusivamente industriali 70 70

Il D.P.C.M. 1 marzo 1991 ha introdotto l'obbligo per i comuni di classificazione del proprio territorio in zone omogenee, allo scopo di fissare dei limiti massimi di rumorosità ambientale. La classificazione acustica del territorio diventa lo strumento di pianificazione principale sotto il profilo acustico.

In riferimento alle infrastrutture ferroviarie il citato DPR n. 459 del 18/10/98 fissa due fasce simmetriche esterne ai binari, denominate fascia A e B di larghezza complessiva di 250 metri, entro le quali il rumore generato dall’infrastruttura ferroviaria va valutato separatamente dalle rimanenti sorgenti. All’esterno di tali specifiche fasce di pertinenza i contributi acustici riferibili alle diverse sorgenti presenti nell’intorno territoriale, vanno

4 I valori di attenzione e qualità rappresentano un fondamentale strumento a disposizione dell’amministrazione locale in quanto i primi segnalano le soglie oltre le quali è indispensabile predisporre e attuare i Piani di Risanamento mentre i secondi sono i valori da conseguire tramite il risanamento.

5 Per criterio differenziale si intende, ai sensi dell’art.2 comma 3 lett.b della Legge quadro 447/95: “…la differenza tra il livello equivalente del rumore ambientale e del rumore residuo…” questa differenza è stata stabilita nell’art.4 del DPCM 14.11.97, in:”… 5 dBA per il periodo diurno e 3 dBA per il periodo notturno all’interno degli ambienti abitativi…”.

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invece sommati.

La recente uscita del DPR n. 142 citato in precedenza, fissa i limiti acustici relativi alle fasce di pertinenza stradale, analogamente a quanto avviene per il rumore ferroviario, entro le quali il rumore generato dall’infrastruttura stradale va valutato separatamente dalle rimanenti sorgenti

Per l’ambito locale occorre ricordare che la Regione Emilia Romagna si è provvista di una legge propria a riguardo dello specifico settore. A tale riguardo è infatti stata promulgata la Legge Regionale n. 15 del 9/5/2001 recante “Disposizioni in materia di inquinamento acustico”, in attuazione dell'art. 4 della suddetta Legge Quadro 447/1995; la legge regionale detta norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell'ambiente esterno ed abitativo dalle sorgenti sonore. Il provvedimento regionale si inserisce negli adempimenti della legge quadro nazionale in materia di inquinamento acustico, la quale, benché ancora incompiuta, individua nelle Regioni i soggetti che hanno il compito di definire i criteri per la suddivisione dei territori comunali a seconda delle soglie di rumore e per la redazione dei piani di risanamento acustico. La finalità principale del corpo normativo regionale è dunque proprio quello di definire le linee procedurali per la redazione dei piani di classificazione acustica dei territori comunali (zonizzazioni) e di dettare le tempistiche per le loro attuazioni. Tra i compiti della Regione sono inoltre compresi la definizione dei criteri per la redazione dei Piani comunali di risanamento acustico che dovranno essere adottati qualora non sia possibile rispettare i limiti previsti dalla classificazione acustica.

L’organo legislativo locale ha perciò emanato un ulteriore dispositivo normativo; in attuazione dell’articolo 2 della legge regionale n. 15 è infatti stata pubblicata la delibera di Giunta Regionale 2053/2001 del 9/10/2001, per l'individuazione dei criteri e delle condizioni per la redazione della classificazione acustica del territorio comunale.

I criteri per la classificazione acustica introdotti dalla delibera comprendono sia il territorio urbanizzato rispetto allo stato di fatto ché quello urbanizzabile, con riferimento agli aspetti di disciplina di uso del suolo e delle trasformazioni urbanistiche non ancora attuate. La Legge dispone infatti, agli articoli 4 e 17, che i Comuni verifichino la coerenza degli strumenti urbanistici vigenti e delle loro previsioni con la classificazione acustica del l'intero territorio.

Al momento della formazione di tale classificazione acustica il Comune provvede ad assumere un quadro conoscitivo finalizzato all'individuazione delle caratteristiche urbanistiche e funzionali delle diverse parti del territorio con riferimento:

 all’uso reale del suolo, per il territorio urbanizzato (stato di fatto);

 alla vigente disciplina di destinazione d'uso del suolo, per il territorio urbanizzabile (stato di progetto).

A tal fine, la metodologia proposta si basa sull'individuazione di Unità Territoriali Omogenee (UTO) sulle quali si effettuano le diverse valutazioni.

L'estratto della classificazione acustica vigente per il territorio comunale di Ozzano dell’Emilia è visualizzata nell’immagine 4.1.

Come visibile dalla classificazione acustica comunale, l’area oggetto di studio risulta classificata in V classe acustica di progetto, con limiti pari a 70 dB(A) nel periodo diurno e 60

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dB(A) nel periodo notturno.

Il DPR n. 142, citato in precedenza, fissa i limiti acustici relativi alle fasce di pertinenza stradale entro le quali il rumore generato dall’infrastruttura stradale va valutato separatamente dalle rimanenti sorgenti. All’esterno di tali specifiche fasce di pertinenza i contributi acustici riferibili alle diverse sorgenti presenti nell’intorno territoriale, vanno invece sommati.

Nel dettaglio, la via Tolara di Sotto, nel tratto in corrispondenza dell’ambito, e la sua prosecuzione a sud via Gorgara, sono classificate come strade extraurbane secondarie (tipo Cb), per le quali è prevista una fascia di 100 m (fascia A), con limite massimo di 70 dB(A) nel periodo diurno e di 60 dB(A) nel periodo notturno e una fascia di 150 m (fascia B), con limite massimo di 65 dB(A) nel periodo diurno e di 55 dB(A) nel periodo notturno. L’

immagine seguente riporta sulla classificazione acustica e l’individuazione delle fasce di pertinenza stradali.

Img. 2.1 - classificazione acustica e fasce di pertinenza infrastrutturali

Si evidenzia che la porzione ovest del comparto ricade all’interno di entrambe le fasce infrastrutturali.

Analogamente, anche i ricettori esistenti, che sono localizzati lungo la via Gorgara, rientrano nella fasce di pertinenza dell’infrastruttura.

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Il PTCP della Provincia di Bologna prevede, nelle norme delle dotazioni ecologiche, un articolo specifico sull’inquinamento acustico: il 13.5 “Requisiti degli insediamenti in materia di clima acustico”. In riferimento a tale articolo si ritiene che per l’intervento in oggetto sia da verificare la coerenza rispetto al comma 7 che prevede: “La realizzazione di barriere acustiche costituite da pannelli artificiali verticali, è da considerare soluzione accettabile, unicamente nel caso non esistano altre soluzioni progettuali fattibili, per ottenere il rispetto delle soglie di clima acustico prescritte ai sensi della classificazione acustica nei seguenti casi:

- risanamento di situazioni preesistenti,

- realizzazione di nuove infrastrutture per la mobilità in prossimità di edifici preesistenti, - realizzazione di nuovi insediamenti o interventi di trasformazione urbana già previsti nei PRG vigenti,

mentre non è da considerare soluzione qualitativamente accettabile nel caso di nuovi insediamenti comprendenti funzioni anche residenziali ovvero altri recettori sensibili, che vengano introdotti nelle previsioni urbanistiche con atti di pianificazione di cui al terzo punto. (…)”.

Si specifica che il progetto non prevede la realizzazione di opere di mitigazione.

3 CARATTERIZZAZIONE DELL’AMBITO DI INTERVENTO

L’ambito in esame, situato a nord-est dell'abitato di Ozzano, confina ad ovest con il tracciato dell'asse stradale di via Tolara di sotto (SP48) e con la sua prosecuzione a sud via Gorgara, mentre a sud e ad est si trovano campi ad uso agricolo. A nord è presente invece la zona industriale Quaderna, oltre la quale si trova l’autostrada A14.

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Img. 3.1 - Foto aerea dell’area di intervento

3.1 Le sorgenti di rumore

Le infrastrutture viarie presenti nell’intorno territoriale, risultano essere le sorgenti di rumore che maggiormente definiscono il clima acustico dell’area oggetto di studio.

La sorgente di rumore prevalente è stata identificata nei flussi veicolari transitanti su via Tolara di Sotto e via Gorgara. La via Gorgara, infatti, collega la zona industriale con Ozzano Emilia, passando all’esterno del centro abitato di Osteria Nuova.

Un ulteriore contributo è riconducibile all’asse autostradale della A14, situato a circa 300 m dal comparto.

La definizione del clima acustico attuale e futuro è perciò prevalentemente correlata al contributo di sorgenti di tipo lineare, in quanto riconducibile alla rumorosità prodotta dai flussi di traffico veicolare transitanti sulla viabilità di riferimento.

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Alla luce di quanto finora riportato, la definizione del clima acustico attuale e futuro è perciò prevalentemente correlata al contributo di sorgenti di tipo lineare, in quanto riconducibile principalmente alla rumorosità prodotta dai flussi di traffico veicolare.

4 LE INDAGINI STRUMENTALI

Di seguito vengono descritte le indagini strumentali svolte con la finalità di caratterizzare il clima acustico in corrispondenza dell’area oggetto di studio.

Contemporaneamente ai rilievi fonometrici è stata installata una centralina meteo con la finalità di registrare i principali parametri meteo climatici. Si ricorda infatti che nell’Allegato B del DM 16 marzo 1998 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico” è previsto che “Le misurazioni devono essere eseguite in assenza di precipitazioni atmosferiche, di nebbia e/o neve; la velocità del vento deve essere non superiore a 5 m/s.

I valori dei parametri sono stati rilevati e misurati tramite apparecchiatura specializzata Integrated Sensor Suite (ISS) e Stazione Meteo Vantage Pro2™ della Davis Instruments (www.davisnet.com).

Img. 4.1 – Stazione Meteo Vantage Pro2™

Dai dati registrati dalla centralina meteo sono emersi brevi periodi con ventosità superiore ai 5 m/s, analizzando il profilo temporale del rilievo fonometrico è emerso che tali fenomeni non hanno in nessun modo alterato la misura fonometrica. Alla luce di tale considerazione si può affermare che le condizioni meteo-climatiche rilevate durante la campagna di monitoraggio risultavano essere idonee6 all’esecuzione delle misure fonometriche e assenza di situazioni inficianti la validità dei dati acustici.

6 Secondo quanto previsto nell’Allegato B del DM 16 marzo 1998 “Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico”

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4.1 La campagna di rilievo fonometrico

Le analisi acustiche sono state eseguite tra mercoledì 29 e giovedì 30 maggio 2013. Le misure sono state effettuate in giorni feriali, in modo tale da poter considerare i dati specifici nell'ambito della settimana.

La strumentazione utilizzata per i rilievi è rappresentata da catene di misura di I classe costituite da fonometri integratori e analizzatori di spettro mod. 2260 e mod. 2250, e calibratore mod. 4231 tutti della Bruel & Kjær. L'analisi in frequenza è stata condotta in banda di 1/3 di ottava, modalità che permette il riconoscimento e la valutazione delle eventuali componenti tonali e impulsive del rumore.

Si ricorda che nello stesso comparto è stata effettuata una precedente campagna di misure in occasione dello studio acustico redatto dagli scriventi nel 2007 e relativo ad una precedente ipotesi progettuale. In tale occasione i rilievi strumentali furono condotti tramite differenti tecniche di rilievo finalizzate alla descrizione del clima acustico di un ambito più ampio di quello attualmente analizzato, in particolare furono svolte complessivamente 6 misure (di cui 2 di durata 24 ore e 4 di breve durata).

L’aggiornamento di tale campagna di misure è stato effettuato per tener conto di eventuali modifiche ai flussi di traffico (sorgente acustica principale) nonché allo scenario insediativo delle attività produttive, al momento della stesura del presente documento, e per ottenere quindi un quadro acustico aggiornato dell’area di intervento.

4.1.1 I principali parametri acustici

I principali parametri registrati sono stati il Leq, livelli statistici, Lmin, Lmax con costanti di tempo simultanee Impulse, Fast e Slow, usando filtri A e linear. Le calibrazioni sono avvenute prima e dopo ogni ciclo di misura.

Al fine di procedere ad una interpretazione dei valori misurati in modo quanto più possibile oggettivo sono stati rilevati i seguenti parametri:

Livello statistico LA10. È il valore del livello di pressione sonora che viene superato dal 10%

dei rimanenti valori rilevati nel periodo di misura, rappresenta perciò un indicatore della rumorosità di picco. In presenza di sorgenti quasi-gaussiane quali alti flussi di traffico, LA10 assume valori di qualche decibel più alti dei relativi valori di LAeq, questa differenza diminuisce in presenza di eventi ad alto contenuto energetico verificabili dalla time history dei LAmax.

Livello statistico LA50. È il valore del livello di pressione sonora che viene superato dal 50%

dei rimanenti valori rilevati nel periodo di misura, rappresenta perciò un indicatore del valore medio di pressione sonora.

Livello statistico LA95. È il valore del livello di pressione sonora che viene superato dal 95%

dei rimanenti valori rilevati nel periodo di misura, rappresenta perciò un indicatore della rumorosità ambientale di fondo. Consente di valutare il livello delle sorgenti fisse che emettono con modalità stazionarie. La differenza LA95-LAmin aumenta all'aumentare della fluttuazione della sorgente stazionaria.

Livello statistico LAmax. È il livello massimo registrato e connota gli eventi di rumore a

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massimo contenuto energetico quali il passaggio di ambulanze, moto, ecc. È un ottimo descrittore del disturbo da inquinamento acustico e, in generale, di tutte le condizioni di esposizione dove conta di più il numero degli eventi ad alto contenuto energetico rispetto alla “dose” media.

Infine l'analisi della distribuzione in bande di frequenza effettuata in bande di terzi d'ottava, fornisce un'ulteriore possibilità di valutare correttamente i dati forniti dal decorso della misura e le peculiari caratteristiche del clima acustico ambientale.

In allegato è stata riportata la certificazione dello strumento, di I classe, conforme alle vigenti prescrizioni normative7.

Per presentare i dati rilevati si è proceduto ad una schedatura puntuale relativa ad ogni singola postazione di misura secondo le richieste espresse nella normativa vigente8. I dati sono quindi stati riportati in schede tecniche che evidenziano inoltre il profilo temporale del LAeq, l'analisi in frequenza e la distribuzione cumulativa dei livelli.

4.1.2 Le postazioni di rilievo strumentale (maggio 2013)

Lo studio ha previsto una serie di rilievi acustici strumentali in prossimità dell’area di intervento, in opportune postazioni, con l’obiettivo di caratterizzare le principali sorgenti incidenti sul territorio e il clima acustico attualmente presente in corrispondenza dei recettori più prossimi al comparto in esame. Contemporaneamente ai rilievi fonometrici, sono stati effettuati dei conteggi classificati (per classi di lunghezza e di velocità) dei flussi veicolari presenti allo stato attuale sulle infrastrutture viarie più prossime al comparto oggetto d’indagine; i risultati di tali conteggi sono riportati nel seguito del presente documento.

Di seguito vengono riportate in maniera sintetica le descrizioni/analisi relativamente alle postazioni fonometriche; si rimanda per ulteriori dettagli alle schede riportate in allegato e alla collocazione geografica riportata nella seguente immagine e in Figura 4.1.

7Art. 2 DM 16 marzo 1998 "Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico".

8Allegato D del DM 16 marzo 1998 "Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico".

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Img. 4.2 - Localizzazione delle postazioni di rilievo fonometrico

La Postazione P1 è ubicata circa 7 metri a nord rispetto all’angolo nord-est dell’edificio ad uso residenziale sito al civico n.121 di via Tolara di Sotto nel Comune di Ozzano dell’Emilia (BO). Il fonometro è stato collocato in corrispondenza del pozzo posto nell’area cortiliva dell’edificio, l’unità microfonica è stata collocata all’altezza di 4 metri sul piano campagna e installata su palo telescopico.

Tale postazione di misura ha permesso di determinare il clima acustico attualmente insistente sul recettore specifico nonché di caratterizzare gli apporti acustici dovuti dai transiti su via Tolara di Sotto e derivanti dalla limitrofa area industriale.

P2 P1

P3

P4

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Img. 4.3 - Foto postazione P1

Tab. 4.1 - Descrizione postazione P1

Tipologia e durata misura Analisi acustica temporale - Durata 24 ore

Sorgenti principali e di Fondo Via Tolara di Sotto (circa 3 m)- Area Industriale Quaderna (minima 20 m) - Sistema autostrada complanare sud (circa 800 m) Altre sorgenti estemporanee

Avifauna - Cani – pertinenze residenziali – sorvoli aerei

Rilievi di traffico Contemporaneamente al rilievo fonometrico su due sezioni di via Tolara di Sotto, mediante piastre magnetometriche.

La Postazione P2 è ubicata circa 40 metri a nord-est rispetto al nucleo residenziale sito ai civici 50-52 di via Bertella nel Comune di Ozzano dell’Emilia (BO). Il fonometro è stato ancorato ad un palo della rete telefonica ad un’altezza di 4 metri sul piano campagna.

Tale postazione di misura ha permesso di determinare il clima acustico attualmente insistente sul recettore specifico nonché di caratterizzare gli apporti acustici dovuti dai transiti su via Bertella e derivanti dalla limitrofa area industriale.

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Img. 4.4 - Foto postazione P2

Tab. 4.2 - Descrizione postazione P2

Tipologia e durata misura Analisi acustica temporale - Durata 24 ore

Sorgenti principali e di Fondo Via Bertella (circa 10 m) - Via Tolara di Sotto (circa 650 m) - Area Industriale Quaderna (minima 200 m) – Linea Ferroviaria Bologna Taranto (circa 700 m) - Sistema autostrada complanare sud (circa

1000 m) Altre sorgenti estemporanee

Avifauna - Cani – pertinenze residenziali – sorvoli aerei

Rilievi di traffico Contemporaneamente al rilievo fonometrico su via Bertella e due sezioni di via Tolara di Sotto, mediante piastre magnetometriche.

Le postazioni P3 e P4, di breve durata e svolte ad elevata risoluzione di campionamento, hanno avuto lo scopo di caratterizzare in dettaglio i livelli di rumore indotti dal traffico veicolare sulla SP48 via Gorgara (variante a via Tolara di Sotto).

La postazione P3 è stata posta lungo l’asse viario di via Gorgara, a 5 metri dal ciglio stradale; l’unità microfonica è stata collocata ad un’altezza di 1,5 metri sul piano campagna, equivalenti ad 1 metro su quello stradale.

La postazione P4 è stata posta lungo l’asse viario di via Gorgara, a 15 metri dal ciglio stradale; l’unità microfonica è stata collocata ad un’altezza di 1,5 metri sul piano campagna, equivalenti ad 1 metro su quello stradale.

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Img. 4.5 - Foto postazione P3 e P4

Tab. 4.3 - Descrizione postazione P3 e P4

Tipologia e durata misura Analisi acustica spaziale – misura spot di 15 minuti

Sorgenti principali Via Gorgara

Altre sorgenti secondarie e

estemporanee Transiti ferroviari - avifauna

Rilievi di traffico Sono stati effettuati conteggi classificati tramite operatore sula SP48 via Gorgara.

4.1.3 I livelli sonori misurati (maggio 2013)

Si procede adesso alla descrizione dei livelli acustici misurati al fine di evidenziare le caratteristiche generali riscontrate. Nella Tabella seguente sono state riassunte le informazioni generali relative alla campagna di rilievo fonometrico9. In allegato sono stati riportati i report di misura certificanti i dati tecnici completi dei rilievi.

Tab. 4.4 - Risultati dei rilievi fonometrici

Post. Mis. Tipologia dato h fono.

sul p.c. Ora di inizio Tempo trascorso

LAFMax dB(A)

LAFMin dB(A)

LAF10 dB(A)

LAF50 dB(A)

LAF95 dB(A)

LAeq dB(A)

P1 TRD Valore totale 4 m 29/05/2013

16.00 16.00.00 94,3 33,5 72,0 63,1 45,9 68,0 P1 TRN Valore totale 4 m 29/05/2013

22.00 8.00.00 87,7 30,0 61,4 42,3 33,4 60,1

9 I valori acustici anche se riportati con il decimale possono essere arrotondati, secondo le convenzionali procedure, allo 0,5 dB superiore

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Post. Mis. Tipologia dato h fono.

sul p.c. Ora di inizio Tempo trascorso

LAFMax dB(A)

LAFMin dB(A)

LAF10 dB(A)

LAF50 dB(A)

LAF95 dB(A)

LAeq dB(A)

P2 TRD Valore totale 4 m 29/05/2013

16.00 16.00.00 83,1 35,9 59,4 48,5 40,7 55,5 P2 TRN Valore totale 4 m 29/05/2013

22.00 8.00.00 84,1 34,3 51,7 42,5 37,8 51,1

P3 Valore totale 1,5 m 30/05/2013

15.39 0.15.00 80,6 43,9 72,8 65,0 50,3 68,6

P4 Valore totale 1,5 m 30/05/2013

12.22 0.15.00 74,0 42,1 65,7 61,2 50,2 62,7

I risultati dei rilievi acustici unitamente ai dati di traffico riportati nel seguito hanno permesso un'accurata taratura del modello di simulazione previsionale.

4.1.4 I rilievi di traffico (maggio 2013)

Come premesso, contemporaneamente ai rilievi fonometrici, sono stati effettuati dei conteggi classificati (per classi di lunghezza e di velocità) dei flussi veicolari presenti allo stato attuale sulle infrastrutture viarie più prossime al comparto oggetto d’indagine.

I rilievi di traffico sono basati su conteggi automatici tramite piastre magnetometriche nonché rilievi manuali eseguiti da operatore.

I conteggi automatici sono finalizzati alla classificazione, per classi di lunghezza e di velocità, dei flussi veicolari presenti allo stato attuale sulle principali infrastrutture viarie presente in prossimità del comparto oggetto d’indagine.

Tab. 4.5 - Flussi di traffico rilevati sulla rete stradale

Sez ASSE STRADALE 24 ore (v/g)

Diurno media oraria

(v/h)

Notturno media oraria

(v/h)

Nome Leg Pes Tot Leg Pes Tot Leg Pes Tot

1 Via Gorgara (SP 48) a Sud 12.613 415 13.028 741 25 766 96 3 99

2 Via Tolara di Sotto a sud 1.052 54 1.106 62 4 66 8 1 9

3 Via Tolara di Sotto (SP 48) 12.655 433 13.088 743 26 769 97 3 100 4 Via Tolara di Sotto (SP 48) 11.919 407 12.326 700 25 725 91 3 94

5 Via Bertella a Ovest 1.597 48 1.645 90 3 93 21 1 22

6 Via Tolara di Sotto (SP 48) 11.919 407 12.326 700 25 725 91 3 94

7 Accesso area produttiva ovest 658 160 818 37 10 47 9 2 11

8 Via Tolara di Sotto (SP 48) 12.813 592 13.405 753 36 789 98 4 102

9 Via Piemonte 1.597 368 1.965 90 22 112 21 3 24

10 Via Bertella a Est 914 0 914 52 0 52 12 0 12

11 Via Bertella Centro 1.031 32 1.063 58 2 60 14 0 14

12 Via Liguria 876 48 924 50 3 53 12 0 12

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L’immagine seguente riporta la localizzazione delle sezioni stradali.

Img. 4.6 - Localizzazione sezioni stradali – scenario attuale

Per quanto riguarda i conteggi manuali, nella seguente tabella sono stati inseriti i risultati dei conteggi veicolari svolti su via Gorgara contemporaneamente ai rilievi di breve durata nelle postazioni P3 e P4.

Tab. 4.6 - Risultati dei rilievi di traffico durante il rilievo in P3

valori 15' valori 1h

strada Data e ora leggeri pesanti leggeri pesanti P3

via Gorgara dir Nord 30/05/2013 15:39 76 4 304 16

68,6

via Gorgara dir Sud 30/05/2013 15:39 80 8 320 32

via Gorgara Totale 156 12 624 48

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Tab. 4.7 - Risultati dei rilievi di traffico durante il rilievo in P4

valori 15' valori 1h

strada Data e ora leggeri pesanti leggeri pesanti P4

via Gorgara dir Nord 30/05/2013 12:22 76 1 304 4

62,7

via Gorgara dir Sud 30/05/2013 12:22 112 5 448 20

via Gorgara Totale 188 6 752 24

Le schede con i risultati dei rilievi di traffico sono riportate in allegato.

4.1.5 La campagna di misure 2007

Come già ricordato, nello stesso comparto è stata effettuata una precedente campagna di misure in occasione dello studio acustico redatto dagli scriventi nel 2007 e relativo ad una precedente ipotesi progettuale. In tale occasione i rilievi strumentali furono condotti tramite differenti tecniche di rilievo finalizzate alla descrizione del clima acustico di un ambito più ampio di quello attualmente analizzato, in particolare furono svolte complessivamente 6 misure (di cui 2 di durata 24 ore e 4 di breve durata), di cui solo 4 significative per l’area oggetto di esame.

L’immagine seguente riporta l’individuazione planimetrica di tali postazioni.

Img. 4.7 – Postazioni di rilievo fonometrico aprile 2007

La tabella seguente riporta i risultati di tale campagna di misure

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Tab. 4.8 -Risultati dei rilievi fonometrici aprile 2007

Post.

Mis.

Tipologia dato

h fono.

sul p.c. Ora di inizio Tempo trascorso

LAFMax dB(A)

LAFMin dB(A)

LAF10 dB(A)

LAF50 dB(A)

LAF95 dB(A)

LAeq dB(A)

P1 TRD Valore

totale 2,5 m 16/04/2007

16.00 16.00.00 79,2 34,6 61,9 59,0 53,7 59,5

P1 TRN Valore

totale 2,5 m 16/04/2007

22.00 8.00.00 76,3 35,2 58,3 49,1 38,8 54,7

P3 Valore

totale 1,5 m 16/04/2007

17.19 0.10.00 92,7 47,2 74,9 66,4 52,1 71,7

P4 Valore

totale 1,5 m 16/04/2007

17.38 0.10.00 72,8 43,3 50,7 46,8 45,0 53,6

P5 Valore

totale 1,5 m 16/04/2007

17.55 0.10.00 64,0 43,8 55,8 50,3 46,6 52,4

Da un confronto con i dati rilevati a maggio 2013 emerge una sostanziale conferma del quadro acustico già verificato nella precedente campagna di misure del 2007.

5 LE SIMULAZIONI DEL CLIMA ACUSTICO RELATIVE ALLO SCENARIO ATTUALE

Oltre che tramite i rilievi precedentemente descritti, il clima acustico nella situazione attuale è stato caratterizzato mediante il calcolo dei livelli acustici tramite software LIMA su una serie di ricettori puntuali localizzati in corrispondenza dei ricettori sensibili individuati in un intorno dell’intervento e da esso potenzialmente influenzati.

Una volta ricostruita tridimensionalmente la morfologia dell’area in esame, è stata effettuata una cosiddetta “taratura” del modello così costruito all’interno del software LIMA su una serie di opportuni rilievi congiunti traffico-rumore: i livelli acustici ottenuti fornendo in ingresso al modello i flussi di traffico stradale rilevati, sono stati confrontati con quelli ottenuti durante la campagna di rilievo fonometrico. Si riporta di seguito la tabella con i valori della taratura del modello dell’area.

Tab. 5.1 - Taratura del modello di simulazione

Post. Mis. Tipologia dato Livelli rilevati dBA

Livelli simulati dBA

Differenza dBA

P1 TRD 68,0 68,7 0,7

TRN 60,1 60,4, 0,3,

P2 TRD 55,5 55,7 0,2

TRN 51,1 50,5 -0,6

P3 Misura breve 68,6 68,4 -0,2

P4 Misura breve 62,7 63,3 0,6

La tabella precedente mostra, in generale, una buona approssimazione dei rilievi da parte

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del modello di simulazione: i dati calcolati non si discostano mai da quelli misurati di valori superiori +/-1dBA.

5.1 I flussi di traffico veicolare nello scenario attuale

La rete stradale ed i relativi flussi di traffico nel periodo diurno (ore 6.00 – 22.00) e in quello notturno (ore 22.00 – 6.00), utilizzati nelle simulazioni dello scenario attuale, sono stati definiti sulla base dei rilievi di traffico effettuati in occasione nel presente studio.

Si evidenzia che rispetto ai flussi misurati durante la campagna di rilievo, nello scenario attuale è stato aggiunto il carico urbanistico derivante dall’attuazione dei comparti AN 2.3 e AN D 3.3, localizzati a nord dell’area industriale Quaderna, in quanto, sebbene non siano ancora stati realizzati, il Piano Particolareggiato relativo a tali ambiti è già stato approvato.

La tabella seguente riporta, per i principali archi stradali dell’area ed i flussi orari medi nei due periodi diurno e notturno utilizzati nelle simulazioni acustiche.

Tab. 5.2 - Flussi orari medi sui principali assi stradali nello scenario attuale

Sez. Asse stradale Diurno - media oraria Notturno - media oraria leggeri pesanti totale % pes leggeri pesanti totale % pes

1 Via Gorgara (SP 48) a Sud 776 28 804 3,5 107 3 110 2,7

2 Via Tolara di Sotto a sud 62 4 66 6,1 8 1 9 11,1

3 Via Tolara di Sotto (SP 48) 778 29 807 3,6 107 3 110 2,7

4 Via Tolara di Sotto (SP 48) 735 27 762 3,5 101 3 104 2,9

5 Via Bertella a Ovest 90 3 93 3,2 21 1 22 4,5

6 Via Tolara di Sotto (SP 48) 735 27 762 3,5 101 3 104 2,9

7 Accesso area produttiva ovest 37 10 47 21,3 9 2 11 18,2

8 Via Tolara di Sotto (SP 48) 787 38 825 4,6 108 4 112 3,6

9 Via Piemonte 90 22 112 19,6 21 3 24 12,5

10 Via Bertella a Est 60 1 61 1,6 15 0 15 0,0

11 Via Bertella Centro 58 2 60 3,3 14 0 14 0,0

12 Via Liguria 58 3 61 4,9 14 0 14 0,0

5.2 I livelli acustici calcolati sui ricettori esistenti

In una prima fase dello studio acustico, è stata effettuata un’analisi puntuale tesa ad evidenziare i livelli acustici sui ricettori sensibili esistenti nell’ambito di studio, ad altezze diverse, corrispondenti ai diversi piani degli edifici stessi. Tali ricettori hanno lo scopo di valutare le variazioni di clima acustico indotte dalle modifiche alla viabilità dell’area previste in futuro.

Nella figura 5.1 è riportata la localizzazione dei ricettori.

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La quantificazione del rumore presente nell'area di intervento allo stato attuale è stata condotta in riferimento al periodo diurno (6-22) e notturno (22-6), assumendo come sorgenti i flussi di traffico stradale, evidenziati quali fonti acustiche principali durante la fase di analisi territoriale.

I flussi assegnati ad ogni tratto stradale sono quelli dichiarati in precedenza, mentre le velocità di marcia sono ricavate dai rilievi e confermate dalla taratura sulle misure di lungo periodo.

I livelli acustici calcolati per lo scenario attuale sui ricettori, sotto le condizioni appena esposte, sono riportati nella tabella che segue.

Tab. 5.3 - Livelli acustici sui ricettori esistenti nell’ambito di analisi

Ricettore Piano Livelli calcolati

Limiti normativi

Superamenti Classificazione

acustica

Limiti DPR 142

LeqD LeqN LeqD LeqN LeqD LeqN LeqD LeqN

1 P.T. 61,7 52,5 60 50 70 60 - -

1 P.1. 63,6 54,4 60 50 70 60 - -

1 P.2. 64,2 55,0 60 50 70 60 - -

2 P.T. 59,2 50,7 60 50 70 60 - -

2 P.1. 60,4 51,9 60 50 70 60 - -

2 P.2. 61,3 52,5 60 50 70 60 - -

3 P.T. 58,3 51,1 60 50 70 60 - -

3 P.1. 58,1 50,9 60 50 70 60 - -

3 P.2. 57,4 50,2 60 50 70 60 - -

4 P.T. 57,4 48,2 60 50 70 60 - -

4 P.1. 59,2 50,1 60 50 70 60 - -

4 P.2. 60,4 51,3 60 50 70 60 - -

5 P.T. 61,5 52,3 60 50 70 60 - -

5 P.1. 63,5 54,3 60 50 70 60 - -

5 P.2. 64,4 55,1 60 50 70 60 - -

6 P.T. 55,4 46,3 60 50 70 60 - -

6 P.1. 57,2 48,1 60 50 70 60 - -

6 P.2. 58,9 49,7 60 50 70 60 - -

7 P.T. 57,8 50,6 60 50 70 60 - -

7 P.1. 57,6 50,5 60 50 70 60 - -

7 P.2. 57,1 49,8 60 50 70 60 - -

8 P.T. 50,9 42,6 60 50 - -

8 P.1. 51,5 43,1 60 50 - -

8 P.2. 52,1 43,6 60 50 - -

9 P.T. 67,0 58,4 70 60 70 60 - -

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Ricettore Piano Livelli calcolati

Limiti normativi

Superamenti Classificazione

acustica

Limiti DPR 142

LeqD LeqN LeqD LeqN LeqD LeqN LeqD LeqN

9 P.1. 67,4 58,8 70 60 70 60 - -

10 P.T. 60,6 51,9 70 60 70 60 - -

10 P.1. 62,2 53,6 70 60 70 60 - -

11 P.T. 63,3 54,9 70 60 70 60 - -

11 P.1. 64,3 55,9 70 60 70 60 - -

12 P.T. 50,1 44,6 60 50 - -

12 P.1. 51,3 45,6 60 50 - -

13 P.T. 46,7 41,3 60 50 - -

13 P.1. 47,2 41,7 60 50 - -

14 P.T. 47,7 42,0 60 50 - -

14 P.1. 48,7 42,7 60 50 - -

15 P.T. 47,6 42,5 60 50 - -

15 P.1. 48,0 42,8 60 50 - -

16 P.T. 46,7 41,3 60 50 - -

16 P.1. 47,1 41,6 60 50 - -

17 P.T. 47,6 42,8 60 50 - -

17 P.1. 47,8 43,0 60 50 - -

Come visibile dai dati riportati in tabella, non sono presenti superamenti dei limiti normativi allo stato attuale.

Le simulazioni effettuate si ritengono cautelative, in quanto non sono stati scorporati i contributi delle sorgenti delle fasce infrastrutturali, anche perché comunque i livelli acustici sui ricettori analizzati risultano principalmente dovuti proprio a queste infrastrutture.

Oltre ai livelli acustici sui ricettori, sono state calcolate due mappe acustiche orizzontali ad un’altezza pari a 4 m sul p.c., con la finalità di comprendere meglio l’andamento dei livelli acustici nell’area di intervento.

Tali mappe sono visualizzate in figura 5.2.

6 COMPATIBILITÀ ACUSTICA DELL’OPERA NELLO SCENARIO FUTURO

L'approccio metodologico seguito per la determinazione della compatibilità acustica dell'intervento si è basato sulla verifica del rispetto dei limiti assoluti di immissione relativamente ai due periodi diurno e notturno, in corrispondenza dei ricettori sensibili esistenti nell’intorno, già caratterizzati per lo scenario attuale, nonché degli ambienti di progetto con permanenza di persone (uffici) all’interno dell’area d’intervento.

Le verifiche acustiche sono state effettuate mediante lo stesso modello previsionale di

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calcolo LIMA utilizzato nello scenario attuale.

6.1 Principali elementi del progetto

Il progetto prevede la realizzazione di una serie di edifici produttivi in successione (Figura 1.1). I due blocchi principali corrispondono a due stabilimenti produttivi distinti, con propri edifici multipiano gemellati in linea, destinati ad accogliere la direzione, gli uffici tecnico- commerciali ed amministrativi (Lotto A). Nel dettaglio, gli edifici destinati ad ospitare gli uffici risultano localizzati tra i due blocchi principali e sono caratterizzati da 6 piani fuori terra, di cui l’ultimo adibito ad usi tecnici.

A collegamento fra i due blocchi è previsto un corpo a ponte da destinare per i primi due piani a servizi per il personale e per il piano superiore a servizi di ristorazione collettiva trasformabili anche in sale riunioni per i dipendenti,per conferenze o altro.

Il terzo blocco (Lotto B) di dimensioni più ridotte è riservato alle proprietà terze presenti sul comparto tra cui il Comune, in ragione dei diritti edificatori.

Una parte della superficie fondiaria è destinata a riserva per futuri eventuali incrementi dovuti a necessità di ampliamento produttivo o di collocazione di nuove attività dell’indotto.

Il progetto del comparto, a destinazione produttiva, comprende inoltre una nuova strada di accesso che trae origine da una rotonda da realizzarsi sulla via Gorgara fino al congiungimento a nord con la strada in attuazione, tale da garantire una circonvallazione ad est per tutte le unità produttive esistenti e per quelle future poste su questo quadrante.

L’apertura di tale nuova strada consentirà di chiudere due immissioni oggi esistenti su via Tolara, dando continuità al percorso ciclabile che potrà essere collegato alla pista di penetrazione prevista in fregio alla nuova viabilità di piano.

L’assetto distributivo prevede quattro accessi dalla futura strada pubblica, posta al confine nord del lotto, con parcheggi e verde distribuiti a contorno.

La circolazione viaria interna è prevista sul perimetro dell’area di edificazione, mentre il traffico pesante si attesta in due grandi strutture di carico e scarico coperte, poste sugli opposti fronti est-ovest.

Si specifica che al momento non si hanno informazioni relative ad eventuali futuri impianti tecnologici (sorgenti fisse) che potranno essere installati in esterno agli edifici di progetto; si rimanda pertanto tale eventuale verifica alle successive fasi progettuali.

6.2 I flussi di traffico veicolare nello scenario futuro

Per le simulazioni relative alla situazione conseguente alla realizzazione del progetto, in particolare per quanto riguarda la viabilità adiacente all’area di studio, che ne costituisce quindi la sorgente acustica prevalente, sono stati utilizzati i dati presenti nello scenario attuale, ai quali è stato sommato il carico urbanistico generato dal comparto.

La quantificazione dei flussi di traffico generati e attratti dal nuovo insediamento è stata

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