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Quindi ammette implicitamente la possibilità di miscelare i liquami al- le acque di irrigazione. Chiaramente, anche nell’utilizzo fertirriguo devo- no essere rispettati i criteri generali e i divieti di utilizzazione dei liquami specifi cati nello stesso decreto. È buo- na norma in ogni caso limitare que- sto tipo di applicazione alle prime fa- si di sviluppo vegetativo delle coltu- re (nel caso del mais, ad esempio, in pre-fi oritura).

La fertirrigazione è da considerare tra le migliori tecniche disponibili per la distribuzione dei liquami quando praticata con sistema a pioggia a bassa pressione (ali piovane e pivot, sprink- ler) oppure con microirrigazione.

Qualche problema si ha invece con la fertirrigazione per scorrimento o per infi ltrazione da solco laterale, con sver- samento del liquame nel canale adac- quatore; ciò per l’elevato rischio di di- somogeneità di applicazione dell’azoto e il suo possibile trasporto al di sotto dell’orizzonte di suolo esplorato dalle radici, oppure a fondo campo.

Liquami e digestati:

come usarli in fertirrigazione

ASPETTI TECNICI E AGRONOMICI, COSTI E BENEFICI

L’impiego in fertirrigazione di liquami o digestati può sostituire integralmente l’uso dei fertilizzanti di sintesi a patto che la distanza dell’appezzamento dall’allevamento o dal digestore non superi i 10 km.

In questo articolo riportiamo i dati tecnici di tre casi di studio in Emilia-Romagna

di Paolo Mantovi

L

a deroga al limite dei 170 kg di azoto zootecnico per ettaro della direttiva nitrati, conces- sa all’Italia per il quadriennio 2012-2015 sino a 250 kg N/ha, preve- de che l’utilizzo degli effl uenti di al- levamento ai fi ni fertilizzanti venga ottimizzato. Ciò deve essere ottenuto sia attraverso la scelta di colture con stagioni di crescita prolungate e con grado elevato di assorbimento di azo- to (i prati di graminacee, il mais a ci- clo lungo, il mais o il sorgo seguiti da erbaio invernale e cereali vernini se-

guiti da erbaio estivo) sia per mezzo di tecniche di spandimento innovati- ve, che permettano l’uso dei liquami nelle epoche in cui l’effi cienza d’uso dell’azoto è più elevata.

Tra le tecniche innovative può rien- trare a pieno titolo la fertirrigazione. Il decreto ministeriale 7 aprile 2006 per la disciplina dell’uso agronomico degli effl uenti di allevamento, all’articolo 2 defi nisce la fertirrigazione come l’ap- plicazione al suolo effettuata median- te l’abbinamento dell’adacquamento con la fertilizzazione, attraverso l’ad- dizione controllata alle acque irrigue di quote di liquame.

Gocciolatore su manichetta

per la microirrigazione. Il dispositivo gocciolatore è realizzato

con un piccolo labirinto a fl usso turbolento, in grado di ridurre il rischio di occlusione che può essere dovuto anche all’uso di fertilizzanti

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L’Informatore Agrario •21/2013

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Impianti prototipo

Nel corso degli anni 2005-2010 sono state condotte da Crpa diverse speri- mentazioni sulla fertirrigazione con acqua e liquami zootecnici sottopo- sti a trattamento di digestione anae- robica. Di seguito vengono illustrate le caratteristiche tecniche degli im- pianti prototipo impiegati per la fer- tirrigazione.

Fertirrigazione a pioggia a bassa pressione (aspersione)

La prova in questo caso è stata con- dotta presso l’azienda agricola Cotti Luca e Silvio di Pilastro di Langhirano (Parma) utilizzando liquame bovino digerito e chiarifi cato.

L’impianto per la fertirrigazione, schematizzato nella fi gura 1, era com- posto da:

stoccaggio per il contenimento del liquame chiarifi cato;

fi ltro di sicurezza per trattenere ma- teriale grossolano (costituito dalla so- la cartuccia metallica di sostegno per fi ltri a rete da 4’’, con fori delle dimen- sioni di 3 mm);

pompa a membrana collegata a giun- to cardanico con gruppo di regolazio- ne per l’iniezione del liquame nella linea di irrigazione (portata massima 120 L/min, pressione massima 20 bar);

rotolone con tubo diametro 90 mm;

ala piovana di 26 m di larghezza con ugelli da 8 mm (27 L/min a 2 bar sul- l’ala).

L’acqua di irrigazione è stata misce- lata con i liquami in rapporto di circa

●●

FIGURA 1

- Schema dell’impianto prototipo di fertirrigazione ad aspersione (azienda Cotti)

Linea acqua

Rotolone

Ala piovana

Linea liquame

Filtro di sicurezza per liquame

Pompa

FIGURA 2

- Schema dell’impianto prototipo di fertirrigazione con manichette gocciolanti (azienda Campo Bo)

Linea acqua

Controlavaggio

Linea liquame Ali gocciolanti

Gruppo fi ltrante

Valvola con riduttore

pressione

Pompa

10:1 pertanto, se la portata della linea irrigua era di circa 600 L/min, quella della pompa a membrana per i liqua- mi è stata regolata a 60 L/min.

Fertirrigazione con ali gocciolanti (microirrigazione)

Le prove in questo caso sono state condotte presso l’azienda Campo Bo di Montechiarugolo (Parma) utilizzando liquame suino digerito e chiarifi cato e presso l’azienda sperimentale Tadi- ni di Gariga di Podenzano (Piacenza) utilizzando liquame bovino digerito e chiarifi cato.

L’impianto per la fertirrigazione, schematizzato nella fi gura 2, presso l’azienda Campo Bo era composto da:

stoccaggio per il contenimento del liquame suino chiarifi cato;

pompa collegata a giunto cardanico

per l’iniezione del liquame nella linea di irrigazione;

sistema a botte pressurizzata per la miscelazione di acqua e liquame;

gruppo fi ltrante a dischi con contro- lavaggio automatico;

valvola da 1”1/2 con riduttore di pressione;

condotta in Lay Flat da 3”;

ali gocciolanti (manichette monou- so passo 30 cm, portata erogatore 1,14 L/ora).

Mentre presso l’azienda Tadini era composto da:

stoccaggio per il contenimento del liquame bovino chiarifi cato;

pompa con gruppo di regolazione per l’iniezione del liquame nella linea di irrigazione;

fi ltri a sabbia con controlavaggio au- tomatico (corpo diametro 500 mm riem- pito con 100 kg di sabbia 0,7-1,2 mm, su- perfi cie fi ltrante 0,2 m2);

fi ltro a dischi XD 2” 150 mesh;

valvola da 1”1/2 con riduttore di pressione;

condotta in Lay Flat da 3”;

ali gocciolanti (manichette in tape Aquatraxx 508 passo 30 cm, portata erogatore 1,14 L/ora).

Nel caso dei liquami suini chiarifi - cati, dove il sistema di fi ltrazione ha potuto essere relativamente «leggero»

stante il basso tenore di solidi sospe- si totali (mediamente pari a 1,4 g/L), l’acqua di irrigazione è stata miscelata con i liquami in rapporto di circa 3:1.

La portata della linea fertirrigua era di circa 300 L/ min.

Nel caso dei liquami bovini chiarifi - cati, invece, con più elevato tenore di solidi sospesi totali (mediamente pari a 6,7 g/L), l’acqua di irrigazione è stata

●●

●●

●●

(3)

TABELLA 1

- Caratteristiche dei liquami e delle miscele acqua irrigua-liquami avviate alle colture (valori medi)

Parametro

Azienda Cotti

(aspersione) Azienda Campo Bo

(microirrigazione) Azienda Tadini (microirrigazione)

liquame bovino

miscela acqua- liquami

liquame suino

miscela acqua- liquami

liquame bovino

miscela acqua- liquami

pH

8,1 7,9 8,2 8,2 7,9 7,9

Conducibilità (mS/cm)

17,7 3,05 20,6 6,4 13,3 2,2

Sostanza secca (%)

3,1 0,3 0,95 0,31 1,35 0,19

Solidi sospesi totali (g/L)

– – 1,4 0,27 6,7 0,7

Azoto totale (mg/kg t.q.)

2.692 262 2.160 627 1.450 141

Azoto ammoniacale (% su totale)

69 63 93 86 68 68

Fosforo totale (mg/kg t.q.)

358 31 98 40 150 12

Potassio totale (mg/kg t.q.)

3.200 217 2.507 803 1.933 190 In tutti e tre i casi i liquami sono stati sottoposti a trattamento di digestione anaerobica e separazione solido-liquido (sedimentazione nel caso del liquame suino, separazione con macchina a rulli contrapposti e successiva sedimentazione nel caso dei liquami bovini).

t.q. = analisi effettuate sul liquame tal quale.

Le concentrazioni di azoto nelle frazioni chiarifi cate dei liquami bovini sono generalmente inferiori a quelle delle frazioni chiarifi cate dei liquami suini.

TABELLA 2

- Parametri di funzionamento e dimensionamento dei sistemi fertirrigui con effl uenti di origine zootecnica

Tecnica Liquami o digestati Limitazioni Apporti

di azoto

Pioggia a bassa

pressione

Liquami bovini o suini dopo separazione dei

solidi grossolani

Solidi grossolani che possono occludere ugelli e intasare sistemi

di distribuzione

Sino a 30- 50 kg/ha/ora

Microirrigazione

Liquami suini dopo separazione dei solidi

grossolani e fi ni

Solidi sospesi che possono occludere i fi ltri. Si consiglia una diluizione

liquame:acqua di almeno 1:3

Sino a 20 kg/ha/ora

Liquami bovini dopo separazione dei solidi

grossolani e fi ni

Solidi sospesi che possono occludere i fi ltri. Si consiglia una diluizione

liquame:acqua di almeno 1:10 e concentrazioni di solidi sospesi

nel liquame < a 8 g/L

Sino a 5 kg/ha/ora

Il sistema fertirriguo a pioggia a bassa pressione (aspersione) può funzionare con liquami o digestati sottoposti a separazione dei soli solidi grossolani (> 0,1 mm) mentre il sistema di microirrigazione necessita anche della separazione dei solidi fi ni (< 0,1 mm).

miscelata in rapporto di circa 10:1, ma nonostante un sistema di fi ltrazione piuttosto «pesante» in alcuni momenti si sono avuti problemi di intasamento del fi ltro. La portata della linea fertir- rigua era di circa 250 L/min.

Effi cacia fertilizzante

In tabella 1 sono riportate le caratte- ristiche chimiche dei liquami chiarifi - cati utilizzati nelle tre prove, assieme a quelle delle miscele acqua-liquami ottenute (dopo fi ltrazione).

Generalmente il contenuto di sostan- za secca è maggiore nel liquame bovino rispetto al liquame suino e per questo, nonostante le effi cienze ottenibili nella rimozione della sostanza secca possano risultare più elevate, le frazioni chiarifi - cate da liquami bovini mantengono un tenore più elevato di solidi e questo ne penalizza l’utilizzo in fertirrigazione (in particolare in microirrigazione).

Se si aggiunge che le concentrazioni di azoto nelle frazioni chiarifi cate dei li- quami bovini risultano generalmente in- feriori a quelle delle frazioni chiarifi cate

dei liquami suini, è evidente la maggio- re convenienza che si ha a utilizzare in microirrigazione queste ultime.

Le esperienze di monitoraggio di im- pianti pilota che sono state condotte hanno permesso di ricavare dei para- metri di dimensionamento e funzio- namento dei sistemi fertirrigui con li- quami zootecnici.

La tabella 2 mette a confronto le prin- cipali limitazioni e le performance ot- tenibili con diversi impianti e miscele di acqua-liquame. Nel sistema a mi- croirrigazione il contenuto di solidi presente nella miscela acqua-liquami, dal quale dipende il dimensionamen- to dei fi ltri, è il valore cardine per la funzionalità del sistema; la sua man- cata valutazione potrebbe avere come conseguenza la compromissione del- l’effi cienza del sistema irriguo, anche a breve termine.

I rilievi effettuati nelle diverse spe- rimentazioni hanno inoltre ribadito la buona effi cacia fertilizzante che i liquami possono garantire, confer- mando ciò che era atteso e cioè che miscelando i liquami con le acque ir- rigue in primo luogo si riduce il po- tenziale emissivo dell’azoto in at- mosfera come ammoniaca; inoltre si ottiene una penetrazione più rapida nel terreno, che favorisce l’apporto di azoto prontamente assimilabile a livello dell’apparato radicale del- le colture.

La fertirrigazione consente di frazio- nare gli apporti, massimizzando l’ef- fi cienza d’uso dei nutrienti da parte della coltura.

Ne consegue una diminuzione dei rilasci di azoto nell’aria e nelle acque superfi ciali e di falda. Unitamente si ottengono buone rese produttive.

Costi e benefi ci

Una valutazione dei costi e dei be- nefi ci dell’uso dei liquami zootecnici e dei digestati in fertirrigazione non può che fondarsi sui prezzi dei ferti- lizzanti di sintesi e del trasporto degli effl uenti a mezzo carrobotte.

Se si prende come esempio la fertiliz- zazione chimica di 1 ettaro di mais con 240 kg di N/ha, 80 kg di P2O5/ha e 75 kg di K2O/ha (dosi consigliate nei discipli- nari di produzione integrata della Re- gione Emilia-Romagna), il costo, com- prensivo della distribuzione dei conci- mi, si aggira attorno ai 450-500 euro/ha;

questo considerando che il prezzo mi- nimo attuale delle unità fertilizzanti è

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Foto 1 Ala piovana per la fertirrigazione

a pioggia a bassa pressione con dettaglio dell’ugello che asperge

la miscela acqua irrigua-liquami (a)

aa

Il progetto AQUA, fi nanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Life Plus Ambiente, in- tende dimostrare come ridurre l’inquinamento del- le acque sotterranee e superfi ciali quando dovuto al- la dispersione di nutrienti di origine agricola (azoto e fosforo), ottimizzando il loro utilizzo nelle aziende zootecniche.

Per raggiungere questo obiettivo si punta alla com- binazione di tecniche e pratiche di gestione innovati- ve, che possono essere utilizzate

con profi tto nelle aziende zootec- niche del Nord Italia e in quelle di altre Nazioni europee caratteriz- zate da aree a elevata densità di allevamenti.

Il punto di partenza è la stalla,

dove si applicano razioni ipoproteiche nell’allevamen- to suino e si ricerca una maggiore effi cienza dell’azo- to nell’alimentazione dei bovini, quello di arrivo sono i campi, dove si applicano tecniche di distribuzione innovative per incrementare l’effi cienza fertilizzan- te degli effl uenti zootecnici e si riduce la dispersione dei nutrienti dai terreni alle acque attraverso misure agroambientali come le fasce tampone e le lagune di fi todepurazione.

Tra le tecniche di distribuzione si è utilizzata anche la fertirrigazione, in modo particolare presso una delle 10

aziende dimostrative, la società agricola Zambelli F.lli di Guastalla (Reggio Emilia) che ingrassa suini destinati al- le dop Prosciutti di Parma e San Daniele.

In questa azienda, che ha mais come coltura prevalente in rotazione con frumento e orzo, la fertirrigazione è stata praticata sia sul cereale primaverile-estivo sia su quelli autunno-vernini, facendo uso di liquami suini ben chia- rifi cati a seguito di sedimentazioni successive avvenute nelle diverse fasi di stoccaggio.

Stante l’elevata diluizione di que- sti liquami (tabella A) se ne è potuto fare uso fertirriguo per aspersione anche senza miscelarli con le acque irrigue.

La fertirrigazione con liquami è sta- ta messa a confronto con la più clas- sica concimazione minerale (nitrato ammonico su frumen- to all’uscita dell’inverno, urea su mais in sarchiatura).

Le rese produttive nei due trattamenti a confronto (li- quami e concimi chimici) sono risultate soddisfacenti e non diverse tra loro, così come non sono risultate signi- fi cative le differenze di concentrazione dei nitrati residui nel terreno al termine dei cicli di coltivazione.

Le attività condotte stanno dimostrando la fattibilità della fertirrigazione con liquami.

Per informazioni sul progetto e le attività in corso:

http://aqua.crpa.it

LA FERTIRRIGAZIONE NEL PROGETTO LIFE + AQUA LA FERTIRRIGAZIONE NEL PROGETTO LIFE + AQUA

TABELLA A

- Principali caratteristiche chimiche dei liquami suini chiarifi cati utilizzati

in fertirrigazione

Parametro Distribuzione

su frumento Distribuzione su mais

pH

7,9 8,1

Sostanza secca (%)

0,88 1,47

Azoto totale

(mg/kg t.q.) 1205 2161

Azoto ammoniacale

(% su totale) 83 86

Fosforo totale

(mg/kg t.q.) 38 78

t.q. = tal quale.

Stoccaggio di liquami in un allevamento di suini

di circa 1 euro sia per kg di azoto (urea) sia per kg di anidride fosforica (perfo- sfato triplo) e kg di ossido di potassio (solfato potassico).

La fertirrigazione con liquami o di- gestati può eliminare tali costi, per- mettendo di distribuire i tre macroele- menti della nutrizione vegetale attra- verso la miscelazione degli effl uenti con le acque di irrigazione.

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Per commenti all’articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a:

redazione@informatoreagrario.it

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Pubblicato su L’Informatore Agrario n. 10-2013 a pag. 67.

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Pubblicato su L’Informatore Agrario n. 19-2012 a pag. 62.

www.informatoreagrario.it/bdo

Foto 3 Sistema di iniezione dei liquami nella linea irrigua (rotolone) con l’ausilio

di una pompa a membrana collegata al giunto cardanico. Le frecce indicano il fi ltro di sicurezza sulla linea liquami prima della pompa a membrana (a) e il tubo di iniezione dei liquami nella linea irrigua (b)

a

a

a a

adeguamento del sistema di irri- gazione, che nel caso più favorevole con impianto ad aspersione già esi- stente deve prevedere solamente il sistema di iniezione dei liquami nella linea irrigua (rotolone), con l’ausilio ad esempio di una pompa a mem- brana da collegare a giunto carda- nico ( foto 3).

Si può genericamente affermare che laddove si abbiano a disposizio- ne liquami o digestati e la distanza dell’appezzamento dall’allevamento o impianto di biogas non sia notevo- le (possiamo considerare un limite di circa 10 km), stanti gli attuali costi dei fertilizzanti di sintesi vale la pena valutare con attenzione la possibilità di sostituirli anche integralmente ri- correndo alla fertirrigazione proprio con liquami o digestati.

Paolo Mantovi Fondazione Crpa Studi ricerche Reggio Emilia

Foto 2 Impianto di fertirrigazione

con manichette gocciolanti fuori terra.

Le manichette gocciolanti possono essere utilizzate per distribuire una miscela di acque irrigue e liquami chiarifi cati. Nel dettaglio a il gruppo fi ltrante installato presso l’azienda Tadini

b b I costi aggiuntivi da considerare nel caso della fertirrigazione con effl uenti sono quelli relativi a:

trasporto del liquame o digestato a bordo campo, un costo che l’agricolto- re che disponga degli effl uenti deve co-

munque sostenere per il loro spandi- mento;

stoccaggio a bordo campo del liqua- me o digestato, che può avvenire nella stessa botte utilizzata per il trasporto oppure in un contenitore dedicato;

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