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Colazione in giardino

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Academic year: 2022

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Palazzi d'epoca

Colazione in giardino

Un antico palazzo conserva le testimonianze di due secoli e rappresenta un mirabile esempio di continuità tra passato e presente.

Testo Jacques Cruasier Foto Roberto Pierucci Progetto restauro facciata

arch. Germana Maranca Styling Interior decorator

Virgilio Fortunato

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Palazzi d'epoca

Un simpatico servizio di piatti vietresi sul tavolo nella sala da pranzo.

palazzi d’epoca attraversa- no generazioni intere gra- zie ai provvidenziali restauri che li restituiscono ai nuovi abitanti con un esprit rinnovato, pur conservando il fascino delle epoche precedenti. Il palazzo che vi presentia- mo è situato in un piccolo centro sto- rico della provincia di Salerno. A farci da guida abbiamo l’architetto Germa- na Maranca che si è occupata del re- stauro del sottotetto e della facciata e l’interior decorator Virgilio Fortunato.

La struttura originaria fu edificata tra la fine del XVIII secolo ed i primi an- ni di quello successivo. Oltre il grande portone d’ingresso, in prospetiva è in- quadrata la parte centrale del giardi- no da cui proviene un intenso profu- mo di rose. Queste ultime non sono le uniche a fiorire in giardino all’ombra di aranci e limoni. Infatti, il variopin- to giardino, con il piccolo agrumeto e la spalliera di antiche rose rampican- ti, costituiscono uno dei tesori della gentilissima padrona di casa che se ne prende cura con grande passione. Sa- lendo per lo scalone principale, arri- viamo al piano nobile; funge da filtro

I Veduta della sala

da pranzo dalle belle pareti verde

brillante.

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Palazzi d'epoca

agli ambienti un'imponente vetrata. I padroni di casa raccontano che il pa- lazzo fu costruito per volere di una famiglia titolare di un'antica distille- ria di liquori e affini, di cui restano traccia alle pareti della cucina le nu- merosissime etichette recuperate du- rante alcune risistemazioni. I primi del Novecento furono anni di suc- cessi commerciali e la famiglia dimo- strò tutta la sua generosità durante la guerra ospitando degli inglesi, ma,

soprattutto, fornì cibo ai tanti biso- gnosi grazie al fatto che commercia- va in farine e coloniali. Purtroppo, giunse un periodo di crisi e, senza i mezzi di sostentamento la residenza cadde in totale stato di abbandono.

L’architetto Maranca, prima di illu- strarci le fasi del suo intervento di restauro ci tiene a precisare che “l'e- dificio, dopo decenni di abbandono, verso la fine degli anni '70, venne re- cuperato a nuova vita attraverso un

importante intervento di restauro.

Pochi decisi segni per adeguare la di- mora agli standard di confort attuali con assoluto rispetto di tutte le pe- culiarità storiche ed artistiche dell’e- dificio. Il restauro inizia poco prima del terremoto del 1980 con un inter- vento che porta da subito alla luce gli affreschi sui soffitti e i decori alle pareti, imponendo una linea proget- tuale molto attenta alla valorizzazio- ne dell’esistente. L’assetto planimetri-

co delle stanze poste a Nord viene completamente conservato; detta- gli, arredi venuti alla luce duran- te i lavori diventano testimoni di tecniche costruttive, materiali, ma soprattutto di usi e costumi delle persone che in quell'edificio aveva- no abitato e lavorato. Tutto il vis- suto della casa viene rispettato ed integrato nel presente, dove, a dia- logare con il passato, viene proget- tata una imponente falegnameria

I l pavimento in graniglie colorate risulta perfettamente conservato nell’ariosa

stanza affrescata.

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Effetto trompe l'œil per il soffitto e dettagli delle porcellane nella credenza.

L'elegante credenza della metà dell'Ottocento ospita una ricca collezione di piatti inglesi in

bianco e blu.

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Palazzi d'epoca

Divani rossi e un magnifico lampadario di bronzo dorato.

U na sontuosa tenda fin de siècle nel salotto rosso

incornicia la stanza dalle

pareti azzurre.

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Palazzi d'epoca

I divani conservano le sete di San Leucio del secolo scorso. In bas-

so, il tavolo da gioco nel salone rosso.

che ben si accosta ai mobili restau- rati che da sempre si trovano nella casa. Serramenti vetrati di grandi di- mensioni diventano un filtro tra la zona nuova e quella moderna, garan- tendo luminosità agli ambienti posti a Nord”. Infatti, la moderna cucina e la zona living ne sono un esempio:

intorno alla libreria con il caminetto la padrona di casa si dedica ai ricami ed al decoro di elegantissime tovaglie e tessuti. Dalla grande sala da pranzo ai saloni, l’atmosfera sembra immu- tata; le stanze sono esaltate da toni decisi scelti per le pareti ed i soffitti decorati. E’ stato in occasione di re-

Su una bellissima consolle della

metà del XIX secolo un prezioso

orologio francese

in bronzo dorato.

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Palazzi d'epoca

centi lavori di ristrutturazione che si è proceduto ad un ulteriore recupe- ro. L'architetto Germana Maranca, infatti, ha optato per un approccio conservativo, valorizzando colori e tessuti originari della casa nel rispet- to di quanto esistente. I tendaggi antichi, i mobili e i divani sono stati così restaurati; stati recuperati i so- prammobili, i lampadari, gli elementi d’arredo. L’interior decorator Virgilio Fortunato è stato molto attento nel- la loro valorizzazione anche durante l’allestimento per il nostro reportage fotografico. La sala da pranzo, con le sue pareti verdi ed i decori florea- li rosa fuxia, è illuminata da un bel- lissimo lampadario d’Art Nouveau.

La tavola, arricchita da una tovaglia ricamata a mano dalla proprietaria, è stata apparecchiata con un servi- zio di ceramica vietrese in tinta con l’ambiente circostante e decorato con disegni raffiguranti antichi me- stieri. Passando al fumoir, mutano le

Un angolo del soggiorno ristrutturato negli

anni ‘80.

S ul tavolo di

radica, elementi da

scrittoio antichi.

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Palazzi d'epoca

Sulla parete, le antiche etichette dei liquori prodotti dall’azienda di famiglia durante il Ventesimo secolo.

Allegre composizioni floreali in cucina.

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Palazzi d'epoca

Nella camera da letto, due antichi letti gemelli in ferro formano il letto matrimoniale.

nuance cromatiche: toni più chiari, dell’azzurro e blu, ma a rapire l’atten- zione è una antica credenza conte- nente un bellissimo servizio inglese dell’ '800, utilizzato in casa già nel se- colo scorso. Procedendo, giungiamo al salotto dalle tinte del rosa antico e ramage color oro. Il grande lampada- rio di inizio Ventesimo secolo, assie- me agli arredi dalle tinte forti come il rosso ciliegia, caratterizzano l’am- biente che un tempo è stato testimo- ne di feste sfarzose; le tende, in tinta, realizzate con gli stessi tessuti delle

poltrone e dei divani, sono sormon- tate da una zinefra coronata dallo stemma con le iniziali del padrone di casa di allora. L'abitazione si presenta come una scatola che raccoglie le te- stimonianze delle generazioni che si sono susseguite negli ultimi duecen- to anni, in equilibrio tra modernità e mobili d'epoca ritrovati qui e lì tra vecchie soffitte e polverose cantine.

Gli arredi sono stati tutti restaurati dalla padrona di casa, un tempo im- pegnata nel sociale, ed oggi dedita ai suoi hobbies preferiti, dalla cura del

giardino alla casa, dal ricamo ai di- pinti su stoffa. La giovane architetto Germana Maranca ribadisce che: “In occasione poi dei lavori di ristruttu- razione del sottotetto del 2015, è sta- to eseguito anche un restauro delle facciate del palazzo e dei soffitti delle stanze nobili al primo piano. Il ri- spetto per le preesistenze ha imposto un approccio estremamente sobrio, per cui anche tale ristrutturazione e recupero è avvenuto nel pieno ri- spetto dell'impronta architettonica originale”.

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Palazzi d'epoca

Un angolo del rigoglioso giardino

curato dalla padrona di casa.

Nella foto in basso, la facciata restaurata su progetto dell’architetto Germana Maranca.

M@G ARCHITETTURA&DESIGN Germana Maranca | architetto via G. Martucci 48 • 80121, Napoli Tel. +39 3403364448

e-mail: germanamaranca@gmail.com

www.archilovers.com/germana-maranca

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