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Una moneta piena di clic Marco Tomasini

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Academic year: 2022

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Una moneta piena di … clic

Marco Tomasini

Quante informazioni sono contenute in una moneta? Come un ipertesto, anche una moneta è piena di link: figure e iscrizioni che, se "cliccate" nella maniera giusta, svelano curiosità spesso inaspettate.

All'Asta Künker del Marzo 2016 (lotto n. 4386) è stata battuta la moneta in foto, un esemplare in oro da 8 Ducati coniato nella città di Danzica nel 1644: l'altissima conservazione consente di apprezzarne al meglio ogni dettaglio1. Colpito dalla bellezza di questa moneta, ho deciso di trattarne ogni particolare come un collegamento presente su una pagina web.

Primo clic

Il primo clic del mio mouse immaginario è riservato alla legenda del dritto che contiene il nome e i titoli nobiliari del sovrano che regnava sulla città di Danzica:

VLADISLAUS IIII D : G : REX POL : & SUEC : M : DUX LITV : RUS : PRUS :

L'iscrizione è in lingua latina (che nella numismatica è una lingua tutt'altro che morta!) e i due punti indicano che la parola precedente risulta abbreviata. Scrivendo le parole per intero, il risultato è il seguente:

VLADISLAUS IIII DEI GRATIA REX POLONIAE ET SUECORUM MAGNUS DUX LITVANIAE RUSSIAE PRUSSIAE

La traduzione è «Ladislao IV Re della Polonia e degli Svedesi per grazia di Dio, Granduca della Lituania, Rutenia, Prussia». Tra i titoli che vengono attribuiti al re di Polonia c’è anche quello di Granduca di Rutenia, vale a dire di quei vastissimi territori che includevano Smolensk a nord, l’intera Rus' di Kiev a est e gli antichi principati di Halic e di Volinia, fino al Mar Nero a sud.

1 https://www.kuenker.de/en/archiv/stueck/121554

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2 Secondo clic

Il secondo collegamento che intendo aprire è relativo ad un particolare presente sul petto del sovrano. Si tratta della pelle

d'ariete che caratterizza il Collare dell'Ordine del Toson d'Oro2, un Ordine cavalleresco fondato nel 1430 da Filippo III di Borgogna e divenuto presto uno dei più prestigiosi d'Europa. L'Ordine del Toson d'Oro, di cui faceva parte

anche Ladislao IV, concedeva ai suoi membri immensi benefici, tra cui una quasi totale immunità giudiziaria. Dell'Ordine, formato esclusivamente da nobili, era simbolo il "Tosone", ossia il vello d'oro legato al mito degli Argonauti. A partire dalla Controriforma, dell'Ordine del Toson d'Oro potevano far parte solo nobili cattolici.

Terzo clic

Mi concentro ora sulla legenda del rovescio:

REGIA CIVITAS GEDANENSIS FIERI FECIT

La traduzione è: "La città reale di Danzica fece fare [questa moneta]". Si tratta di una strana affermazione, dal momento che assegna la paternità dell'opera non al sovrano o al direttore della zecca o all'autore dei modelli, ma alla città di Danzica.

Bisogna però considerare che Danzica apparteneva alla Lega Anseatica, una potente alleanza commerciale fra numerose città del nord Europa che godevano di molta autonomia e che assumevano comunemente la titolarità delle coniazioni.

Sul fatto poi di non indicare quale autore dell'opera il direttore della zecca, identificato dalle iniziali "G R" presenti ai lati dello stemma come Gerard Rogge, o l'autore dei modelli e medaglista Iohann Hohn, le cui iniziali "I H" sono riportate in basso ai lati dello scudo, è utile ricordare che già a partire dal Medioevo il committente era spesso indicato come il principale fautore di un manufatto. Proprio questo dichiara esplicitamente nel secolo IX Anastasio Bibliotecario quando scrive all’imperatore Carlo il Calvo, lodandolo per quanto egli aveva fatto a favore della diffusione della cultura non solo latina, ma anche greca: «tu quippe facis qui ad faciendum suscitas et hortaris, quia et nos saepe magnam domum fecisse dicimur, non tamen manibus sed affatibus», e cioè: «anche tu fai, perché susciti ed esorti al fare, e spesso noi diciamo di qualcuno che ha fatto una grande casa, ma non perché l’ha costruita propriamente con le mani, ma con le parole», intendendo dunque che il vero autore di un edificio è colui che l’ha commissionato3.

2 https://it.wikipedia.org/wiki/Ordine_del_Toson_d'oro

3 Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi da Il Sole-24 Ore 08 giu 2003

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3 Quarto clic

Il quarto clic del mouse ingrandisce una delle raffigurazioni di Dio più originali che mi sia capitato di incontrare. Nel cielo sopra la città di Danzica spicca fra le nuvole il nome di Dio in ebraico (forma masoretica del Tetragramma biblico4), presenza piuttosto diffusa nelle monete e medaglie dell'età moderna. Dalle stesse nubi, si dipartono quattro braccia: il braccio a sinistra regge un ramo di ulivo, simbolo di pace, quello a destra una spada e una bilancia, segni di forza e di giustizia, mentre al centro vi sono due mani giunte in preghiera.

Le monete a lato e la medaglia in basso, le cui foto sono tratte dal web5, sono un esempio della diffusione del Tetragramma sulla monetazione del '600.

4 https://it.wikipedia.org/wiki/Tetragramma_biblico

5 http://flickrhivemind.net/Tags/coin,tetragrammaton/Interesting

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4 Quinto clic

Ed ora una riflessione sul magnifico panorama della città di Danzica che domina il campo del rovescio della moneta. La città polacca è ripresa dall'entroterra e, all'interno delle mura fortificate, spiccano le particolareggiate guglie di molti edifici. Per identificarli in maniera precisa, è però necessario confrontare la raffigurazione con una mappa coeva, poiché ben diverso è l'aspetto che la città di Danzica ha assunto in età contemporanea. Cercando sul web, mi sono imbattuto in una rappresentazione della città del 16356.

Non solo appare evidente la corrispondenza tra le due immagini, eccezion fatta per un avvicinamento degli edifici sulla moneta dovuto alle dimensioni del tondello, ma nel disegno del 1635 ogni costruzione di rilievo è contraddistinta da una lettera dell'alfabeto alla quale corrisponde il suo nome preciso nella didascalia sottostante.

Fra tutti gli edifici, ne spiccano certamente due:

la Basilica di Santa Maria (identificata nella legenda (L) con il termine tedesco Pfarr Kirche, cioè chiesa parrocchiale)

il Municipio di cui è visibile l'alta torre (Rahthaus nella legenda (m)).

Negli ingrandimenti sottostanti si possono confrontare gli edifici presenti sulla moneta e sul disegno con quelli fotografati nella Danzica contemporanea.

6 https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Panorama_Gda%C5%84ska_1635_J.Hoffman.jpg

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