• Non ci sono risultati.

Il monitoraggio ambientale delle acque sotterranee

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Il monitoraggio ambientale delle acque sotterranee"

Copied!
21
0
0

Testo completo

(1)

Il monitoraggio ambientale delle acque sotterranee

Giornata GEOLOGIA URBANA DI AOSTA 28 Ottobre 2016

Pietro Capodaglio, Fulvio Simonetto – ARPA VdA

(2)

Il monitoraggio delle acque sotterranee: inquadramento normativo

Scopo della WFD: raggiungimento del buono stato qualitativo e

quantitativo per tutte le acque. Per le acque sotterranee in particolare : - impedire un ulteriore deterioramento

- assicurare la graduale riduzione dell'inquinamento - garantire una fornitura sufficiente

- ridurre in modo significativo l'inquinamento

(3)

Individuazione dei corpi idrici sotterranei ai sensi del D.Lgs.30/09 - 1

(4)

Individuazione dei corpi idrici sotterranei ai sensi del D.Lgs.30/09 - 2

(5)

In VdA l’individuazione ai sensi della WFD ha confermato quella già effettuata sulla base della precedente normativa (D.Lgs.152/99).

WFD – Individuazione e caratterizzazione dei corpi idrici sotterranei

deve tenere conto di:

- caratteristiche geologiche e idrogeologiche

- pressioni sullo stato quantitativo (prelievi idrici ) e su quello qualitativo (fonti diffuse/puntuali di

inquinamento) che insistono sugli acquiferi e dei relativi impatti.

Individuazione dei corpi idrici sotterranei ai sensi del D.Lgs.30/09 - 3

(6)

Individuazione dei corpi idrici sotterranei ai sensi del D.Lgs.30/09 - 4

Quattro piane alluvionali sul

fondovalle principale

(monitorate da più di 10 anni)

più due «conche»

(monitorate dal 2015)

(7)

La presenza delle acque sotterranee in una valle alpina

(8)

Stessa

impostazione già prevista dal D.Lgs.152/99

Il monitoraggio ai sensi del D.Lgs.30/09 - 1

(9)

- Per la classificazione, mancano al momento criteri tecnico-normativi univoci. Pertanto si adotta generalmente una valutazione semi-empirica dei trend storici dei livelli di falda.

- In assenza di pressioni (pozzi), lo stato quantitativo è buono per definizione.

- Lo stato quantitativo è buono anche in caso di trend storici in abbassamenti per motivi naturali

Monitoraggio effettuato con il controllo nello spazio e nel tempo dei livelli di falda e della geometria della superficie piezometrica.

Monitoraggio quantitativo - 1

Generalità

Stato buono: il livello di acque sotterranee è tale che la media annua dell’estrazione a

lungo termine non esaurisca le risorse idriche sotterranee disponibili.

(10)

Monitoraggio quantitativo - 2

Esempio di diagramma freatimetrico di un piezometro a Pollein (misure mensili manuali)

Applicazione nella piana di Aosta Rete di monitoraggio:

- n. 5 piezometri misurati con frequenza mensile (serie storica più che decennale) - n. 40 punti misurati con frequenza semestrale

L’esame dei trend non evidenzia alcuna

criticità sul territorio

Lo stato quantitativo è

«buono»

(11)

Monitoraggio chimico

(12)

Novità introdotta dal D.Lgs. 30/09

Monitoraggio chimico

(13)

Monitoraggio chimico: parametri ricercati nella piana di Aosta (monitoraggio «operativo»)

Ogni parametro ha un proprio Valore soglia, al di sopra del quale lo Stato chimico è «Scarso»

(14)

Monitoraggio chimico

FONDO NATURALE

Bisogna accertare se il superamento di un parametro è dovuto a cause naturali e non antropiche, perché in tal caso lo Stato chimico è Buono.

Risultati: confermate le ipotesi circa l’origine naturale (Nichel, Solfati) e antropica (CromoVI) delle sostanze oggetto di studio.

I superamenti rilevati da parte di nichel, ferro, manganese e solfati lungo la piana di Aosta non compromettono la qualità dell’acquifero freatico

Determinazione dei valori di fondo naturale di Nichel, CromoVI, Solfati, Ferro e Manganese effettuata seguendo apposito esame geostatistico sull’intera serie storica dei dati chimici.

«La concentrazione di una sostanza o il valore di un indicatore in un corpo idrico sotterraneo corrispondente all’assenza di alterazioni antropogeniche o alla presenza di alterazioni estremamente limitate, rispetto a condizioni inalterate»

Novità introdotta dal D.Lgs. 30/09

(15)

Frequenze di prelievo sulla piana di Aosta

….prescritte dal D.Lgs.30/09

…..applicate in VdA 4 volte/anno

Monitoraggio chimico

(16)

Monitoraggio chimico

Punti di prelievo

Progressivamente, dall’inizio del monitoraggio (2003), per i prelievi sono stati abbandonati i pozzi (che non sempre garantiscono condizioni di prelievo rappresentative) a favore dei piezometri.

Ad oggi la rete della piana di Aosta consta di n. 37 piezometri senza nessun pozzo.

(17)

Risultati della rete di monitoraggio chimica

(18)

Classificazione stato chimico ai sensi del D.Lgs.30/09

Stato complessivo «scarso»

in quanto più del 20% dei punti di monitoraggio (e dell’area monitorata) risulta in stato «scarso»

(19)

Tutti i dati relativi ai pozzi/piezometri monitorati sono consultabili on-line (previa richiesta di accesso con password) nel Database TANGRAM (Università Milano Bicocca)

www.tangram.samit.unimib.it

(20)

Database TANGRAM: dettaglio del Comune di Aosta

(21)

Altri approfondimenti

http://www.arpa.vda.it/acquesotterranee

Monitoraggio Qualitativo e Quantitativo– mappe interattive

Riferimenti

Documenti correlati

Sulla base dei risultati del monitoraggio 2017 delle acque sotterranee, condotto nell’ambito della Convenzione ARPA-DAR 3 , è stato possibile aggiornare la valutazione

Nel 2019 il monitoraggio della concentrazione dei nitrati nelle acque sotterranee regionali è stato effettuato in corrispondenza di 179 stazioni rappresentative di

Studio finale relativo all'analisi floristica-vegetazionale e pedologica dei querceti pugliesi. Natura dell'innovazione Innovazione

Il test del bilancio idrico ha lo scopo di valutare il buono stato quantitativo attraverso la verifica dell’equilibrio tra i prelievi medi su lungo termine delle

La qualità restituita dall’analisi dei sedimenti riporta una situazione in cui soltanto due punti, la laguna di Orbetello a ponente e Ombrone foce, hanno giudizio buono sia come

Le stazioni di prelievo delle macroalghe sono distribuite sull’intero territorio regionale e scelte con caratteristiche morfologiche e idrodinamiche idonee alla

- Il calcolo dell’indice ESCA è stato effettuato mediando i tre valori di EQR (Ecological Quality Ratio) ottenuti attraverso la definizione della qualità dei taxa presenti

Nel caso della sentenza in commento, erano svariati i comportamenti del dipendente censurati dall’azienda. Nello specifico, si parlava di «ritardi, anche di