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2016
SCENARI DI ESPOSIZIONE
A PRODOTTI FITOSANITARI IN SERRA
PREMESSA
La serra è un apprestamento pro- tettivo utilizzato in agricoltura per la forzatura o la semi-forza- tura delle colture. Secondo dati Istat, in Italia circa 31.000 ettari (ha) di apprestamenti protettivi sono dedicati alla coltivazione di ortaggi e piccoli frutti (ad esempio, la fragola), con una produzione totale di 1.423.349 tonnellate nell’an- no 2010 (fonte Istat); anche il settore florovivaistico, su una superficie di 16.405 ha, si estende, per circa un terzo, in ambiente protetto. Le specie maggiormente diffuse in coltura protetta in Italia sono pomodoro, fra- gola, melone, peperone, zucchina, lattuga, cocomero, rosa, crisantemo e gerbera (fonte Istat 2005 e 2010).
Nell’ambito della linea progettuale del piano Ccm (Cen- tro nazionale per la prevenzione e il controllo delle ma- lattie) 2013 Prevenzione infortuni e malattie professionali in agricoltura con particolare riferimento alle fasce deboli, il Ministero della salute ha finanziato il progetto Aspetti peculiari del lavoro in agricoltura e ricadute sul proces- so di prevenzione e protezione: scenari di esposizione a prodotti fitosanitari nelle lavorazioni in serra e percezione del rischio per la salute e sicurezza in lavoratori agricoli stranieri. Il primo focus del progetto ha affrontato lo scenario di esposizione per l’attività lavorativa in ser- ra nel territorio calabrese dove è presente un impor- tante sviluppo di coltivazioni che impiegano numerosi lavoratori, prevalentemente in piccole e medie impre- se, configurando scenari di esposizione peculiari che possono integrare diverse criticità, per quanto concer- ne, in particolare, la valutazione dei rischi. Una parte dell’attività di studio e sperimentazione è stata condot- ta attraverso indagini sul campo con misure di esposi- zione potenziale inalatoria a prodotti fitosanitari (PF), indagando diversi scenari espositivi in serra.
LO SCENARIO ‘SERRA’
Per la descrizione di uno scenario di esposizione (SE) a sostanze chimiche occorre considerare i parametri principali che determinano i rilasci delle sostanze me- desime e, di conseguenza, l’esposizione, i cosiddetti determinanti. Essi includono tra gli altri: le proprietà chimico-fisiche della sostanza (es. volatilità, solubilità in acqua, degradabilità); la durata e la frequenza d’u- so; la concentrazione di una sostanza in un prodotto, la quantità di sostanza usata per singola applicazione; le misure di gestione del rischio (es. tipo di ventilazione, Dpi); l’ambiente nel quale il processo avviene (es. il vo- lume e le caratteristiche degli ambienti di lavoro).
Per le attività lavorative in serra, il tipo di serra rappre- senta un parametro che contribuisce a configurare lo scenario (determinante): la serra, infatti, è una coltura
protetta caratterizzata da un ambiente chiuso (o par- zialmente chiuso) con un volume (cubatura) contenuto.
Il tipo di serra può essere schematicamente classificato sulla base delle sue dimensioni (specialmente l’altezza), della copertura e delle caratteristiche d’uso. I tipi più frequenti sono riassunti nella Tabella 1.
ESPOSIZIONE A PF IN SERRA
Nell’ambiente serra, chiuso o semichiuso, la concen- trazione aerodispersa e/o depositata di PF può risulta- re aumentata rispetto a quella corrispondente in cam- po aperto, con conseguente incremento del rischio di esposizione. Gli scenari di esposizione che si configu- rano sono peculiari e integrano diverse criticità legate, anche, ai fattori microclimatici che possono operare in sinergia con l’esposizione chimica. I valori di tempera- tura, umidità e velocità dell’aria presenti in serra po- trebbero, infatti, indurre condizioni di stress termico, alterare lo strato lipidico dell’epidermide ed influen- zare il rateo di assorbimento cutaneo dei lavoratori esposti. Lo studio sperimentale nel settore agricolo calabrese ha preso in esame la potenziale esposizio- ne inalatoria per gli operatori addetti alla distribuzione dei PF in diverse tipologie di serre ed in campo aper- to, indagando anche quanto essa sia condizionata dal tipo di copertura e dal mezzo di distribuzione. I risul- tati preliminari suggeriscono che, a parità di dose di applicazione di sostanza attiva, lo scenario espositivo più favorevole al contenimento del rischio chimico si realizzerebbe con la copertura tunnel ombraio, con ap- plicazione per mezzo di atomizzatore; la condizione di applicazione con lancia manuale esporrebbe a concen- trazioni di PF più elevate rispetto a quella con atomiz- zatore anche quando l’attività lavorativa si esplicasse in campo aperto.
Tabella 1 Principali tipi di serra
e caratteristiche d’uso
Mini tunnel in plastica NO SI NO Coperture in plastica SI SI NO
Ripari in rete SI SI/NO SI
Ombreggianti SI SI/NO SI
Walking tunnel SI SI NO
Serre SI NO NO
Accessibilità operatori Struttura temporanea Permeabilità dell’acqua
Inail - Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale - Direttore: Sergio Iavicoli Via Fontana Candida, 1 - 00078 Monte Porzio Catone (RM)
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Damalas CA, Eleftherohorinos IG. Pesticide exposure, safety issues and risk assessment indicators.
Int. J. Environ. Res. Public Health. 2011;8(5),1402-1419.
Guidance on the assessment of exposure of operators, workers, residents and bystanders in risk assessment for plant protection products. Efsa Journal. 2014;12(10):3874.
PAROLE CHIAVE
Scenario di esposizione; Serra; Prodotti fitosanitari.
ISBN 978-88-7484-530-9 © 2016 Inail. La pubblicazione viene distribuita gratuitamente e ne è quindi vietata la vendita nonché la riproduzione con qualsiasi mezzo. È consentita solo la citazione con l’indicazione della fonte. Stampato dalla Tipolitografia Inail di Milano • Edizione 2016 Autori: M. Gherardi, E. Barrese, M.L. Scarpelli • Progetto editoriale: Inail-Dimeila • Editing e grafica: L. Medei Il presente prodotto editoriale è stato realizzato nell’ambito del Progetto Ccm 2013 Aspetti peculiari del lavoro in agricoltura e ricadute sul processo di
prevenzione e protezione: scenari di esposizione a prodotti fitosanitari nelle lavorazioni in serra e percezione del rischio per la salute e sicurezza in lavoratori agricoli stranieri finanziato dal Ministero della salute.
Figura 2 Esposizione potenziale inalatoria con tunnel film plastico e campo aperto Figura 1 Esposizione potenziale inalatoria
con tunnel film plastico e tunnel ombraio
Esposizione potenziale inalatoria (concentrazione media, mg/m3) in serra con copertura tunnel film plastico e tun- nel ombraio per le sostanze attive Imidacloprid ed Exitia- zox con applicazione mediante atomizzatore.
Esposizione potenziale inalatoria (concentrazione media, mg/m3) in serra con copertura tunnel film plastico e tun- nel ombraio per le sostanze attive Imidacloprid ed Exitia- zox con applicazione mediante lancia manuale.
(Inail - Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e am-
bientale) (Inail - Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e am-
bientale)
0,018
0,010
0,000 0,004 0,008 0,012 0,016 0,020
Tunnel lm plastico Campo aperto
mg/m3
Lancia manuale Imidacloprid
0,007
0,004
0,000 0,002 0,004 0,006 0,008 0,010
Tunnel lm plastico Tunnel ombraio
mg/m3
Atomizzatore Imidacloprid
0,009
0,003
0,000 0,002 0,004 0,006 0,008 0,010
Tunnel lm plastico Tunnel ombraio
mg/m3
Atomizzatore Exitiazox
0,015
0,010
0,000 0,004 0,008 0,012 0,016 0,020
Tunnel lm plastico Campo aperto
mg/m3
Lancia manuale Exitiazox