Compagnia Teatro Verde
Il Gatto
con gli stivali
regia Emanuela La Torre
INDICE
• SINOSSI
• ALCUNI SPUNTI : Approfondimento tra spettacolo e costituzione
• Dichiarazione universale dei diritti umani
• TUTTI IN SCENA: giochi teatrali da fare con un gruppo classe
• Zig Zag
• Le direzioni
• L’orco merenda
• GIOCA E CREA: laboratorio manuale
• i burattini di carta
• SPUNTI IN VERSI: poesie, filastrocche legate al tema
• Lo zoo delle favole di Gianni Rodari
• 5 filastrocche sui mestieri di Gianni Rodari
• BIBLIOGRAFIA, FILMOGRAFIA, SITOGRAFIA
Il Gatto con gli stivali
di Roberto Marafante regia Emanuela La Torre
con Giovanni Bussi e Andrea Calabretta scene, costumi e burattini di Paolo Marabotto
realizzazione di Paola Tosti, Amedeo De Amicis, Sofia Colli musiche di Marco Schiavoni
produzione Compagnia Teatro Verde
età consigliata: per tutti
Tecnica utilizzata: teatro d’attore, pupazzi, e burattini
SINOSSI
Può un semplice gatto, con l’astuzia ed un paio di stivali diventare ricco e famoso?
può un semplice gatto, con il coraggio e un paio di stivali, sconfiggere un potente orco?
Può un semplice gatto, con la fantasia e il solito paio di stivali, fare innamorare una principessa di un povero mugnaio? Certo, che può!
Ma l’astuzia, il coraggio, la fantasia (e il paio di stivali) nulla possono senza l’aiuto dei bambini del pubblico.
Il Gatto con gli Stivali è la favola delle apparenze.
Una favola in cui si denuncia, sorridendo, l’ipocrisia dei rapporti umani.
Una favola che ci dice che è vero solo ciò che sembra… come a teatro, ma che alla fine la verità vien sempre a galla… come a teatro. E allora la sfida è quella di raccontare una favola classica senza cambiare una virgola, ma stupendovi – e stupendoci – con una messa in scena piena di sorprese.
Due facchini impegnati in un improbabile trasloco, durante la pausa pranzo, si lasciano prendere dal racconto della celebre favola costruendo le scene davanti agli occhi del pubblico, montando scatole, aprendo scatoloni, giocando con buste, cartoni, cappelliere, pacchi e pacchetti.
Ogni scatola che si apre contiene un mondo colorato e sorprendente e i due facchini diventano gli attori di una rutilante messa in scena: un carosello di personaggi e burattini, di musica e canzoni, di risate e avventure, in un ritmo crescente ed entusiasmante.
Per poi, alla fine della favola, ritornare due semplici facchini, stupiti e increduli di quanto hanno creato, tra scatole, pacchi e scatolette.
ALCUNI SPUNTI
Articolo 4
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità` e la propria scelta, un'attività` o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”
Il gatto si prodiga per aiutare il proprio padrone a trovare un posto nel mondo e migliorare la propria posizione. Proprio come fa il gatto è necessario darsi da fare per contribuire al benessere degli altri. Ogni cittadino ha il dovere, secondo le proprie possibilità di lavorare per il bene di tutti.
Nel articolo 45 della costituzione si parla anche di mutualità cioè di aiuto senza scopo di lucro.
DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI
Articolo 22
Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.
Articolo 23
1. Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.
2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro.
3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
4. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi.
Articolo 24
Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite
Consulta la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
https://www.ohchr.org/EN/UDHR/Documents/UDHR_Translations/itn.pdf
TUTTI IN SCENA
Zig Zag
età consigliata: 3/7 anni
Nello spettacolo la lepre spiega al gatto la sua tecnica infallibile per sfuggire ai cacciatori che consiste nel correre a Zig Zag. Di seguito vi proponiamo un gioco per sperimentare questa tecnica.
A terra è disegnato un percorso a zig zag con due linee che procedono parallelamente come nei disegni a fianco. Usate lo scotch di carta per disegnare il percorso sul pavimento. I Bambini saranno chiamati a svolgere il percorso a coppie per mano. Lo scopo del gioco è quello di coordinarsi. C’è un momento per saltare in Zig e uno per saltare in Zag.
L’ insegnante in un primo momento potrà aiutare i bambini utilizzando uno strumento (tamburello, triangolo) che segnali il momento per saltare. Ad un
certo punto, fatta un po’ di esperienza i bambini saranno lasciati liberi di scegliere quando saltare insieme.
Le Direzioni
età consigliata: 7/10 anni
Con i bambini più grandi è possibile provare ad esperire le direzioni che ci permettono di esplorare lo spazio scenico. L’insegnante chiede ai partecipanti di fissare un punto nello spazio. Al via i partecipanti dovranno muoversi seguendo una linea retta che li porta verso il punto che hanno visualizzato ma ogni volta che l’insegnante suonerà il tamburello i partecipanti dovranno visualizzare un altro punto nello spazio, cambiare direzione e percorrere un nuovo percorso.
L’orco Merenda
eta: per tutti
Occorrente: immagini di animali
L’orco merenda ha il potere di trasformarsi in qualsiasi animale. Proponiamo ai bambini un gioco teatrale di improvvisazione e immedesimazione,
I bambini si dispongono nello spazio scenico e trovano un posto sufficientemente distante dagli altri. L’insegnante avrà a disposizione delle carte che raffigurano degli animali. L’insegnante chiederà ai bambini di trasformarsi nella statua dell’animale raffigurato. Inizia il gioco! l’insegnante pescherà una carta alla volta e i bambini inizieranno a trasformarsi.
Fatta un po’ di esperienza l’insegnante potrà chiedere alle statue di iniziare a muoversi nello spazio come l’animale rappresentato, al suono del tamburo i bambini potranno rispondere con il verso dell’animale.
Suggeriamo di utilizzare una bella musica che susciti un atmosfera magica.
GIOCA E CREA
I Burattini di carta
Ecco come delle anonime buste di carta del pane possono prendere le sembianze di un burattino. Ritagliando sagome di occhi, bocche, nasi e zampe su cartoncini colorati e incollandole alle buste di carta con un po’ di colla, sarete in grado di realizzare i mostri che vivono nel castello dell’orco merenda.
Poi una mano dentro la busta e il gioco è fatto!
Occorrente
•Buste del carta
•Colla
•Forbici a punta arrotondata
•Cartoncini di vari colori
SPUNTI IN VERSI
Lo zoo delle favole
Gianni Rodari Signori e signore
venite a visitare lo zoo delle favole con le bestie rare.
Ammirate in questa gabbia il gatto con gli stivali mentre con crema e spazzola
si lucida i gambali.
Al grillo parlante qui rivolgete l’occhio:
E’ zoppo da tre zampe per colpa di Pinocchio.
Il pesciolino d’oro nuota in questo laghetto:
la zuppa di pepite E’ il suo piatto prediletto.
Il coniglio di Alice abita qui vicino:
ha un orologio svizzero in ogni taschino.
Vedete da questa parte il corvo poco saggio che apre il becco a cantare
e perde il suo formaggio:
non ha ancora imparato l’antica lezione:
ci costa ogni mattina tre etti di provolone.
I colori dei mestieri
Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri, s'alzano prima degli uccelli
e han farina nei capelli;
sono neri gli spazzacamini, di sette colori son gli imbianchini;
gli operai dell'officina hanno una bella tuta azzurrina:
han le mani sporche di grasso;
i fannulloni vanno a spasso, non si sporcan nemmeno un dito,
ma il loro mestiere non è pulito.
Cosa farò da grande
Da grande voglio fare l'ingegnere per costruire case molto strane,
le finestre rotonde come sfere, le porte un po' sformate, tipo pere.
Da grande voglio fare l'imbianchino, così faccio a colori tutto il mondo,
arancioni palazzi e grattacieli le strade rosse e gialle, i tetti neri.
Da grande voglio fare il camionista, guidare un camion grande e tutto rosso,
portare il sale a Milano e l'acqua invece nel palermitano.
Da grande so che voglio fare il cuoco, perchè far dolci è proprio il mio mestiere
e mentre in forno cuoce lo stufato, lecco il tegame con il cioccolato!
Gianni Rodari
Gli odori dei mestieri
Io so gli odori dei mestieri:
di noce moscata sanno i droghieri, sa d'olio la tuta dell'operaio,
di farina il fornaio, sanno di terra i contadini, di vernice gli imbianchini, sul camice bianco del dottore di medicine c'è un buon odore.
I fannulloni, strano però non sanno di nulla e puzzano un po'.
I luoghi dei mestieri
Filastrocca di sotto in su per l'omino della gru.
Sotto terra va il minatore, dove è buio a tutte le ore;
lo spazzino va giù nel tombino, sulla terra sta il contadino, in cima ai pali l'elettricista, gode già una bella vista,
il muratore va sui tetti e vede tutti piccoletti...
ma più in alto, lassù lassù, c'è l'omino della gru:
cielo a sinistra, cielo a destra, e non gli gira mai la testa.
BIBLIOGRAFIA
Il gatto con gli stivali di Charles Perrault, varie edizioni Il ritorno del marchese di Carabas di S.Ruiz Mignone Il gatto con gli stivali e … di Paola Sacchi
SITOGRAFIA
IL Gatto con gli stivali in “Wikipedia”
La costituzione della Repubblica Italiana da www.senato.it
Articoli della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Teatro Verde Teatro Viola
GLI AUDIOLIBRI DEL TEATRO VERDE
“Cenerentola e la scarpetta di cristallo” (A. Calabretta, L. Terranera)
“Il pifferaio di Hamelin” (A. Calabretta, L. Terranera)
“La bella addormentata” (A. Calabretta, L. Terranera)
“Scope, stregoni e magiche pozioni” (A. Calabretta, M. Letizia Volpicelli, Paolo Marabotto)
“I cavalieri della favola gioconda” (A. Calabretta, L. Terranera)
I libri hanno in appendice, alcuni suggerimenti pratici per rimettere in scena lo spettacolo in classe o con gli amici.
Per maggiori informazioni visita il sito www.edizionilapis.it