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LEZIONE 2 DELLA SCUOLA DEL SABATO

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Academic year: 2022

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9 APRILE 2022

2 TRIMESTRE 2022

LEZIONE 2 DELLA SCUOLA DEL SABATO

(2)

La caduta

La strategia del serpente.

La reazione di Eva.

La reazione di Dio.

Le conseguenze

Maledizione e promessa.

Morte e speranza.

Persone perfette, in un ambiente perfetto, che godono di una felicità perfetta - come potrebbe rovinarsi questo mondo perfetto?

Come ha fatto il nemico a contaminare il pensiero dei nostri primi genitori? Perché hanno dubitato di Dio e hanno desiderato diventare ciò che non

potevano essere? Quali sono state le conseguenze?

?

(3)

«Il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che Dio il

SIGNORE aveva fatti. Esso disse alla donna: “Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?”» (Genesi 3:1).

La Bibbia ci aiuta a capire l’identità dell’astuto serpente che si rivolge ad Adamo ed Eva inducendoli a peccare; per esempio, Isaia parla di un

"serpente volante", e lo identifica con il Leviatano e il Drago (Isaia 14:29;

27:1). L'Apocalisse identifica questo Drago, il "serpente antico", con Satana (Apocalisse 20:2). In Isaia 14:29, il profeta mostra la progressione sempre più letale di cui il male è capace.

Il serpente alato era in Eden per attentare alla vita, apparentemente innocuo, ma nella sua potenza più micidiale.

Presentandosi in questo modo, Satana chiese a Eva di chiarire il significato della Parola di Dio. Ed Eva fu felice di poter risolvere i "dubbi" del "serpente"

(Genesi 3:2,3); fu quella l'opportunità di introdurre nella sua mente dei dubbi su Dio (Genesi 3:4,5).

(4)

Satana propose a Eva di ottenere ciò che lui stesso non poteva avere: l'immortalità e la divinità (1 Timoteo 6:15-16; Isaia 14:14). E ad Eva sembrava possibile e desiderabile. Credeva nell'immortalità e cominciò a comportarsi come Dio.

DIO

«Dio vide che era buono»

(Genesi 1:10)

EVA

«La donna vide che […]

era buono» (Genesi 3:6) DIO

Mangiare da ogni albero (Genesi 2:16)

Non mangerete dall’albero del bene e del male (Gn. 2:17a)

Se ne mangerete morirete (Genesi 2:17b)

SATANA

Non potete mangiare da nessun albero? (Genesi 3:1)

Dio non vuole che siate come lui (Genesi 3:5)

Siete immortali, non potete morire (Genesi 3:4)

(5)

«Dove sei? Chi ti ha detto che sei nudo?».

«Avete mangiato dell'albero che vi ho detto di non mangiare?.

«Cos’è quello che avete fatto?» (Genesi 3:9,11,13).

Risposte: cercare di nascondere il peccato; giustificazione propria; colpevolizzare l’altro… Suona familiare?

Adamo ed Eva si sentirono ingannati.

Credettero a false speranze. Il loro peccato li separò da Dio.

Come in un processo, Dio cerca la verità attraverso domande (di cui conosce già le risposte).

Qual è l'intenzione di Dio? Redimere. Cercare di far riconoscere all'uomo il suo peccato per offrirgli il perdono e la restaurazione.

(6)

Attraverso il serpente, Satana è maledetto da Dio per essere responsabile dell'esistenza del male. (Genesi 3:14)

Il serpente e la donna

Ci sarà inimicizia tra Satana e la Chiesa di Dio (Ap. 12:17).

I discendenti del serpente e quelli della donna

Ci sarà continuamente inimicizia tra i credenti e gli increduli, tra i figli di Dio e i figli degli uomini (Genesi 6:2).

Il seme e il serpente

Satana “morse” Gesù inchiodandolo sulla croce, ma Gesù distruggerà definitivamente Satana (Rom. 16:20; Ebrei 2:14).

Questa maledizione è seguita da una promessa sotto forma di una profezia in tre parti:

(7)

«Alla donna disse: -Io moltiplicherò grandemente le tue sofferenze e le tue gravidanze, con doglie partorirai figli» (Genesi 3:16).

Avere figli e crescerli avrebbe potuto essere piacevole, ma il peccato lo ha reso doloroso. Il seme promesso sarebbe venuto solo con fatica e sofferenza.

Come capo del matrimonio, Adamo era ritenuto responsabile delle conseguenze del suo peccato. La terra fu maledetta a causa sua

(Genesi 3:17), e a lui fu annunciato il ritorno alla terra da cui era stato tratto (Genesi 3:19).

Di fronte alla certezza della morte, Adamo si aggrappò alla speranza promessa. Cambiò il nome di sua moglie, Isha (Gen. 2:23), in Eva (Gen. 3:20), la madre del seme che li avrebbe liberati dalla maledizione della morte.

Grazie a Dio che, con il suo immenso sacrificio, ci offre la vita eterna invece della morte eterna.

(8)

« L’uomo venne a conoscenza del piano della salvezza per la prima volta quando ascoltò la sentenza

pronunciata nel giardino dell’Eden contro Satana. […]

Adamo ed Eva erano come dei colpevoli in attesa della sentenza davanti a un giudice giusto. Prima di

ascoltare le parole che avrebbero segnato il loro destino di fatica e sofferenza, prima di udire il decreto che li avrebbe condannati a tornare polvere,

essi ricevettero parole di speranza. Benché fossero destinati al dolore, a causa di Satana, gli uomini

avrebbero infine potuto assistere alla vittoria definitiva del bene sul male » .

E.G. White, Patriarchi e profeti, pp. 48,49)

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