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mercoledì 24 NOVEMBRE 1965

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(1)

Resoconti Partameniarì 2443 Assemblea Regionale Siciliana

V Legislatura CCCI SEDUTA 24 Novembre 1965

C C C I S E D U T A

mercoledì 24 N O V E M B R E 1965

Presidenza del Vice Presidente COLAJANNI

I N D I C E

Disegni di legge:

(Annunzio di presentazione e comunicazione di invio alle Commissioni legislative) .

«Provvidenze a favore dell’agricoltura» (362/A );

« Interpretazione autentica dell’articolo 10 della legge regionale 22 febbraio 1963, numero 14, recante nuove norme per il credito agrario di esercizio » (453/A) (Discussione);

P R E S I D E N T E ...

RUSSO MICHELE, P residente della Commissione e r e l a t o r e ...

FASINO, Assessore all’agricoltura e alle foreste

Pag^

2449, 2450

2449. 2450 2449

Interpellanze:

(Annunzio) ... . 2446 (Per lo svolgimento unificato):,

PRESIDENTE . . . . ' . , , . 2447, 2448, 2449 BONPIGLIO . ... ... . 2447 CONIGLIO, P residente della Regione . . . 2447 TUCCARI . , • ...•. 2447, 2448 C A R O L L O ... 2448

U’ANGELO . . . - , , . , . , 2448

(Svolgiménto) :

p r e s id e n t e . . . . . . 2450, 2453, 2455

NICASTRO . . . . ... . . . . 2451

CONIGLIO, P residente della Regione . . 2453

. . . . . . . . 2455

Interpellanze e interrogazione

^Svolgimento unificato):

^r e s id e n t e . . • . . 2456. 2459. 2465, 2469, 2473

^ORALLO . . . . . . . . . 2459

^^CCÀRI ... 2465

Lu c c io l i . 2469

*'®^rogazioni (A n n u n zio )... 2444

Ordine del giorno (Inversione);

P R E S I D E N T E ... ...

FASINO, Assessore all’agricoltura e alle foreste

2449 2449

La seduta è aperta alle ore 17,20.

NICASTRO, segretario, dà lettura del pro­

cesso verbale della seduta precedente, che, non sorgendo osservazioni, si intende appro­

vato.

Annunzio di presentazione di disegni di legge e comunicazione di invio alle commissioni legi­

slative.

PRESIDENTE. Comunico che. sono stati presentati, nella data a fianco di ciascuno se­

gnata, ed inviati in data odierna alle compe­

tenti commissioni legislative, i seguenti dise­

gni di legge:

— « Ordinamento delle Biblioteche degli enti locali » (466), degli onorevoli Marraro, D’Acquisto, Bosco, Mazza, Tomaselli, Sallica- no, Carollo Luigi, Cortese, in data 23 novem­

bre 1965; alla Commissione Legislativa:

« Pubblica istruzione » in data 24 novembre 1965.

— « Proroga della legge regionale 4 giugno 1964, numero 11, concernente: Estensione de­

gli assegni familiari ai coltivatori diretti ed alle categorie assimilate» (467), dagli onore­

voli Bombonati, Geli, Bonfiglio, Russo Giusep­

pe, D’Alia, Lo Magro, D’Angelo, La Loggia, Lombardo, Germana, Pavone, Sardo, Cimino,

^esoccmti, f, 347 (500)

(2)

Resoconti Parlamentari — 2444 Assemblea Regionrde iSicitianj

V Legislatura CCCI SEDUTA 24 Novembre 1965

Cangialosi, Canzoneri, Muratore, Trenta, Muc- cioli, Falci, in data 23 novembre 1965; alla Commissione Legislativa: « Lavoro, Previ­

denza, Cooperazione, Assistenza sociale. Igie­

ne e Sanità » in data 24 novembre 1965.

Annunzio di interrogazioni.

PRESIDENTE. Invito il deputato segreta­

rio a dare lettura delle interrogazioni perve­

nute alla Presidenza.

NICASTRO, segretario:

« All’Assessore alle finanze per sapere se è a conoscenza di talune disfunzioni, che seb­

bene più volte segnalate, tuttavia non sono state ancora eliminate, che si registrano nei vari uffici delle imposte operanti nel territo­

rio della provincia di Agrigento.

In particolare tali disfunzioni si riferiscono:

1) alla mancata sospensione del carico di imposta fondiaria sui terreni o fabbricati di coltivatori diretti a seguito della presentazio­

ne di istanza di esonero in base alla legge in vigore e ciò fino a quando la relativa istanza non sarà definita; ■

2) al fatto che una volta accolta l’istanza di esenzione, questa non viene tempestivamente comunicata alle esattorie competenti che con­

tinuano a riscuotere il tributo « salvo rim­

borso ».

Chiede pertanto di conoscere quali prgvve- dimenti intenda prendere il Governo perchè le lamentate disfunzioni vengano subito eli­

minate rendendo effettive le leggi che eso­

nerano i contadini dal pagamento dell’imppsta fondiaria sui terreni è sui fabbricati ». (700) (L ’interrogante chiede lo svolgimento con urgenza)

SCATU RRO .

« A ll’Assessore alle finanze per sapere se risponde a verità la notizia che abbia proce­

duto ad invitare, per la concessione delle de­

legazioni governative delle Esattorie delle imposte dirette oltre agli Istituti di Credito, come precedentemente stabilito con un voto deirAssemblea, aziende private operanti nel­

la Regione ». (701)

Giacalone Vito - Nica stro.

« Al Presidente della Regione per conosce­

re: se risponde al vero la notizia divulgata dalla stampa, secondo la quale il progetto per la costruzione dello stabilimento SICILFIAT abbia subito modifiche tra cui lo spostamento della ubicazione dalla zona di Carini a quel­

la di Termini Imerese;

se sia rispondente al vero la diffusa convin­

zione che la realizzazione dello stabilimento nella zona di Carini poteva ormai essere av­

viata essendosi già provveduto da parte del Consorzio di Palermo ad assicurare il terreno alla nascente industria, mentre un progetto di approvvigionamento idrico per Timportò di oltre un miliardo era stato approvato dalla Cassa per il Mezzogiorno;

se risponde al vero, altresì, che una delle nuove condizioni poste dalla Fiat alla realiz­

zazione dello stabilimento nella zona di Ter­

mini è il pronto completamento di un colle­

gamento autostradale fra le due città, mentre questo già esiste per Carini;

se non sia da ritenere che tutte queste ma­

novre e contromanovre non siano dettate dal semplice scopo di mantenere una ipoteca sul­

la realizzazione di un complesso nel palermi­

tano, senza però la reale intenzione di avviar­

ne Topera con l’auspicabile urgenza ». (702)

Bu f f a.

« Al Presidente della Regione per sapere se e quando il Governo regionale si deciderà ad attuare la legge del 1952 che prevede l’erezio­

ne del Monumento a Vittorio Emanuele Or­

lando, Presidente della Vittoria ». (703)

Bu f f a - Di Benedetto.

« Al Presidente della Regione per conoscere

con estrema urgenza, quali sono i motivi e gli scopi che hanno indotto alla designazione e

quindi alla nomina dèi Dottor Ciro De Martino

alla Presidenza del Banco di Sicilia.

In particolare il sottoscritto chiede di cono­

scere perchè sono state trascurate le candida­

ture di illustri economisti siciliani e se non ritiene che ciò sia dovuto alle diatribe che af­

fliggono l’attuale coalizione governativa.

Chiede anche il perchè non si sia giustificata tempestivamente la suddetta nomina e la coti' seguente esclusione delle personalità siciliane, in modo da rassicurare l’opinione pubbfic®

grandemente allarmata, in seguito alle pd®'

(3)

Resoconti Parlamentari 2445 — Assemblea Regionale Siciliana

V Legislatura CCCI SEDUTA 24 No v em b r e 1965

miche sorte in queste ultime settimane per le sorti del massimo istituto bancario siciliano ».

(704) '

Bu f f a.

« Al Presidente della Regione e all’Assesso­

re agli enti locali, per conoscere quali inter­

venti intendano adottare e, se necessario, qua­

li passi intendano effettuare presso i compe­

tenti Organi centrali, per ovviare agli incon­

venienti — offensivi della civiltà e del decoro umano — determinati dalla ‘ insufficienza del personale che presso gli Uffici postali in gene­

re — e in quello di Bagheria in particolare — è addetto al pagamento delle pensioni.

Presso l’Ufficio postale di Bagheria, in pie­

na notte, turbe di vecchietti e di invalidi so­

stano in coda per lunghe ore, suscitando sen­

timenti di tristezza ed assieme di riprovazione per tanta sofferenza e tanta umiliazione, ove ci si soffermi a pensare che quelle persone so­

no lì per riscuotere quanto loro compete per diritto e non per elemosina». (705)

Ta o r m in a.

« Al Presidente della Regione, all’Assessore alla sanità e all’Assessore al turismo, alle co­

municazioni ed ai trasporti, per conoscere i prowedimenti adottati perchè gli organi com- Detenti risolvano il problema idrico che assilla la cittadina di Piana degli Albanesi la cui vita civile — senza parlare della realtà attuale e deU’avvenire turistico — è compromessa, ap­

punto, dalla mancanza dello approvffigiona- mento idrico». (706) (L ’interrogante chiede h svolgimento con urgenza)

Ta orm in a.

«All’Assessore ai lavori pubblici per cono­

scere se ritiene di intervenire presso le com­

petenti autorità perchè provvedano aU’illumi- uazione del sottopassaggio di Trabia, conside- cati i frequenti incidenti che ivi si verificano

^leU’ultimo dei quali ha perso la vita un gio- ''ane carabiniere alla guida di una camionetta scontratasi con un camion carico di detriti e Wtre tre persone sono rimaste gravemente fe- hte». ( 7 0 7 ) (L ’interrogante chiede la risposta scritta)

Se m in a r a.

« All’Assessore alla pubblica istruzione per conoscere;

a) i motivi che hanno indotto quell’Asses- sórato a disporre la chiusura della scuola professionale annessa alla distilleria Bertolino in Partinico e funzionante da 15 anni circa:

b) se ritiene che tale provvedimento coin­

cida con il piano di sviluppo industriale della Isola ove voglia, tra l’altro, considerare il dan­

no arrecato agli elementi che già presso la soppressa scuola si avviavano al consegui­

mento di una formazione professionale ». (708)

Se m in a r a.

« All’Assessore all’agricoltura ed alle fo­

reste:

considerato che il trattamento pensionistico di cui in atto godono i dipendenti dell’E.S.A.

già E.R.A.S. è quello irrisorio della Previ­

denza sociale e che fino ad ora nonostante le legittime aspettative del personale nessuna Cassa integrativa pensionistica è stata creata a favore dello stesso personale ad imitazione di quanto è stato operato da altri enti;

poiché, con legge 26 luglio 1965, numero 965, viene riconfermata la facoltà di iscrizione dei dipendenti degli Enti pubblici alla Cassa pen­

sione per i dipendenti degli Enti locali, di cui alla legge 11 aprile 1955, numero 379 e ne vengono prorogati i termini fino al 30 novem­

bre 1965;

per conoscere i.motivi per i quali le varie amministrazioni dell’E.R.A.S. non hanno rite­

nuto nel passato di avvalersi della citata fa­

coltà di iscrizione che avrebbe apportato un sensibile beneficio ai fini pensionistici ai dipen­

denti dell’Ente, oltrecchè nel passato, un mi­

nore onere sociale a carico dell’Ente e di cono­

scere quali iniziative sono state intraprese perchè Tamministrazione dell’E.S.A. entro il termine del 30 novembre 1965 provAmda alla deliberazione di massima come previsto dallo articolo 39 della citata legge numero 379 ».

(709) (L’interrogante chiede lo svolgimento con urgenza)

Mu c c io l i.

PRESIDENTE. Comunico che, delle inter­

rogazioni testé annunziate, quella con risposta scritta è già stata inviata al Governo; quelle con risposta orale saranno iscritte all’ordine del giorno per essere svolte al loro turno.

(4)

Resoconti Parlamentari 2446 Assemblea Regionale Siciliana

V Leg islatura CCCI SEDUTA 2 4 No v em b r e 1965

Annunzio di interpellanze.

PRESIDENTE. Invito il deputato segreta­

rio a dare lettura delle interpellanze perve­

nute alla Presidenza.

NICASTRO, segretan o:

« Air Assessore all’agricoltura per sapere se è a conoscenza della denuncia alla Autorità Giudiziaria, per il reato di « frode in commer­

cio » dell’attuale Presidente del Consorzio agrario provdnciale di Trapani, avvocato Gae­

tano Messina.

Chiedono gli interpellanti di conoscere i provvedimenti che l’Assessore intende adot­

tare per tutelare gii interessi della Regione per quel che riguarda la Mejussione e i con­

tributi alle spese di ammasso concessi al Consorzio di 'Trapani le cui cantine di Mar­

sala e di Trapani sono oggi sigillate da parte dell’Autorità Giudiziaria.

Chiedono infine gli interpellanti di sapere se l’Assessore intende prendere prowedi- dimenti nei confronti dell’incriminato Presi­

dente del Consorzio che, tra l’altro, ricopre anche cariche palesemente incompatibili quali quelle di Presidente del Consorzio, degli in­

dustriali siciliani e dell’Istituto della Vite e del Vino». (393)

Giacalon e Vito - Ovazza - Me s s a n a.

« All’Asssessore agli enti locali per sapere se è a conoscenza della gravissima situazione venutasi a determinare al Comune di Marsala laddove — a motivo della insostenibile situa­

zione finanziaria che si esprime in oltre sedi­

ci miliardi di debiti, in entrate ordinarie irri­

sorie rispetto alla esigenza della spesa con la conseguenza della privazione di 600 dipen­

denti della retribuzione di oltre cinque mesi

— è sospesa Terogazione dell’acqua, i morti ri­

mangono insepolti, la immondizia si accumola per le strade mentre vengono pignorati i mo­

bili comunali compreso il tavolo del Sindaco.

Chiedono gli interpellanti quali provvedi­

menti abbia preso o intenda prendere l’Asses­

sore per facilitare la normalizzazione finan­

ziaria del Comune di Marsala facilitando — tra l’altro — lo sblocco del bilancio 1964 fer­

mo da parecchi mesi alla Commissione regio­

nale di finanza locale.

Chiedono infine gli interpellanti di sapere

se l’Assessore, partendo dalla esasperata si­

tuazione del Comune di Marsala, che trova riscontro in molte analoghe situazioni di cen­

tinaia di comuni siciliani, non intenda porre al livello legislativo regionale e come tratta­

tiva con il governo centrale il problema in­

differibile deU’autonomia finanziaria dei co­

muni e degli altri enti locali siciliani ». (394) (Gl interpellanti chiedono lo svolgimento con urgenza)

Giacalone Vito - Messan a.

Al Presidente della Regione per conoscere se non ritiene di dovere smentire le notizie relative al consenso del Governo regionale alla designazione del Dottor Lima, attuale Sindaco di Palermo, alla Presidenza dello I.R.F.I.S., in considerazione delle note risul­

tanze delle indagini della Commissione parla­

mentare antimafia sulla Amministrazione co­

munale di Palermo con particolare riguardo ai legami esistenti e comprovati fra il S'ndaco Lima e il mafioso La Barbera ». (395)

La Torre - Tu c c a r i - Cortese - Varvaro - Mi c e l i - Carollo

Lu i g i.

« Al Presidente della Regione per conoscere le ragioni concrete e specifiche per le quali ri.R .F.I.S. non ha accolto le richieste di finanziamento di talune aziende collegate alla So.Fi.S. ». (396)

Bonfiglio - D ’Angelo - Ce l i - D ’Alia - Fa l c i.

« Al Presidente della Regione, per conoscere quali iniziative intende assumere nell’inte­

resse dei mille lavoratori dell’EAS (Ente ac­

quedotti siciliani) che sono scesi in sciopero dalTll novembre 1965 per rivendicare un pw equo trattamento economico sistematicamente negato dall’Amministrazione dell’EAS pui avendo la stessa riconosciuto valide le richieste

avanzate dal personale.

Per conoscere, inoltre, quali altre inizia^'i'’®

intende intraprendere a sostegno della corag­

giosa lotta ingaggiata dal personale dell’EAs avverso il disordine amministrativo imP®' rante in quella amministrazione e che con;

sente a quel gruppo’ dirigente, con discutiW

motivazioni, ma con chiara leggerezza n0 confronti dei rigori della legge, di attribuii, lauti assegni mensih a pochi funzionari, e

(5)

Hesoconti Parlamentari 2447- Assemblea Regionale Siciliana

V Legislatura CCCI SEDUTA 24 Novembre 1965

gestire ingenti somme al di fuori del controllo legittimo del Collegio dei revisori dell’Ente ».

(397) (L’interpellante chiede lo svolgimento con urgenza)

Mu c c io l i.

PRESIDENTE. Avverto che, trascorsi tre giorni dall’odierno annunzio senza che il Go­

verno abbia dichiarato che respinge le inter­

pellanze 0 abbia fatto conoscere il giorno in cui intende trattarle, le interpellanze stesse saranno iscritte all’ordine del giorno per es­

sere svolte al loro turno.

Per lo svolgimento unificato di interpellanze.

BONFIGLIO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BONFIGLIO. Signor Presidente, onorevoli colleglli, chiedo che l’interpellanza numero 396, a firma mia e di altri colleghi, testé an­

nunziata, venga svolta unitamente a quelle di cui al puntO' terzo deU’ordine del giorno, poi­

ché trattano analoga materia.

PRESIDENTE. Non sorgendo osservazioni, così resta stabilito.

CONIGLIO, P residente della Regione. Chie­

do di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CONIGLIO, Presidente della Regione. Lo anorevole Bonfìglio ha chiesto che l’interpel- anza numero 396 sia discussa questa sera uni- amente alle altre interpellanze che trattano

* Medesimo argomento.

A. tal proposito, devo dichiarare che alcuni 'della interpellanza Bonfìglio ed altri stano argomenti non previsti dalle inter- anze poste all’ordine del giorno. Per cui necessario che io assuma ulteriori notizie

®so i istituti fìnanziari.

nulla in contrario che la discussione g ® .interpellanze continui; nla se dovesse (.g questa sera, chiedo che mi sia con-

>iUo°’ denipo necessario per acquisire questi htti \®i®nienti e, quindi, rispondere compiu-

a tutti gli interpellanti.

PRESIDENTE. Onorevole Presidente, non si può iniziare la discussione per poi rinviarla.

BONFIGLIO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

BONFIGLIO. Signor Presidente, tengo a chiarire che la mia interpellanza volge alla eliminazione di una palese lacuna presentata dalPinterpellanza numero 369, a firma degli onorevoli Cortese, La Torre e Rossitto, con particolare riferimento all’inciso in cui si la­

menta il finanziamento di talune iniziative e l’accantonamento del finanziamento di altre iniziative. La interpellanza alla quale mi sono riferito si muove nell’ambito di affermazioni del tutto generiche, mentre a me pare che la concretezza di questa interessantissima tema­

tica, che è oggi all’esame deU’Assemblea re­

gionale, richieda dei precisi e specifici riferi­

menti, che non possono essere oggetto di due esami e di due dibattiti.

Se l’onorevole Presidente della Regione è in condizione di rispondere subito, in ordine ai quesiti da me sollevati con la mia interpel­

lanza, io, più degli altri, desidero che tutto questo avvenga nella seduta di oggi. Se l’ono­

revole Presidente della Regione non è questa sera in condizione di rispondere, ritengo che l’unità e l’inscindibilità della tematica stessa sollevata dai mezzi ispettivi non consenta una dicotomia di dibattiti e di valutazione, anche neU’mteresse dei colleghi interpellanti, che, a mio awdso, hanno bisogno di acquisire gli elementi da me richiesti.

TUCCARI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TUCCARI. Signor Presidente, nell’inter­

vento deU’onorevole Bonfìglio noi, franca­

mente, temiamo di cogliere una iniziativa, non so se unilaterale o concordata con il Go­

verno, diretta a realizzare un rinvio del di­

battito, tanto atteso e preordinato per oggi.

Noi ci opponiamo a che si verifichi ciò e soste­

niamo che le interpellanze debbano essere svolte oggi. Il Presidente della Regione dovrà, quindi, rispoaidere, così come previsto dal Regolamento.

Noi siamo, quindi, fermamente contrari sia alla richiesta di un eventuale rinvio del dibat-

(6)

Resoconti Parlamentari 2448 Assemblea Regionale Sicilii%

V Legislatura CCCI SEDUTA 24 Novembre :

tito, sia alla richiesta avanzata dal Presidente della Regione di un rinvio della sua risposta, che deve puntualmente far seguito agli inter­

venti preannunciati per oggi e che già figu­

rano all’ordine del giorno della seduta.

CORALLO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

CORALLO. Signor Presidente, desidero far presente che Tinterpellanza numero 366, a firma mia e di altri colleghi del mio gruppo, in base alle decisioni prese dalfiAssemblea, deve essere svolta nel corso dell’odierna se­

duta.

L ’onorevole Bonfiglio, tardivamente, ha chiesto oggi la miificazione delio svolgimento della sua interpellanza con quelle delle altre interpellanze già poste aU’ordine del giorno di oggi. In verità ritengo che il Presidente della Regione dovrebbe essere in grado di rispondere anche alfiinterpellanza deironore- vole Bonfiglio, perchè la materia trattata nella suddetta interpellanza fa parte implicitamente del contenuto della interpellanza presentata dal gruppo comunista.

Noi, comunque ci dichiariamo contrari al rinvio dello svolgimento delle interpellanze, perchè riteniamo che l’Assemblea questa sera debba affrontare il dibattito.

D’ANGELO. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

D’ANGELO. Onorevole Presidente, onore­

voli coUeghi, con la richiesta, avanzata dal­

l’onorevole Bonfiglio, di imificare lo svolgi­

mento dell’interpellanza numero 396 allo svol­

gimento delle altre interpellanze, non abbiamo inteso, nè intendiamo chiedere il rinvio dello svolgimento delle interpellanze aU’ordine del giornO'; riteniamo, però — e il nostro giudizio può essere considerato anche una presunzione da parte del Presidente della Regione, e in questo caso nulla quaestio — che Tonorevole Coniglio non possa nella seduta odierna re­

plicare ad una interpellanza, la quale...

CORALLO. Non è all’ordine del giorno.

D’ANGELO'. E ’ stata abbinata, onorevole Corallo; l’Assemblea ha così stabilito..

Onorevole Presidente dell’Assemblea, per noi è indifferente che la interpellanza si discuta oggi o in un altro giorno, il problema è di vedere se il Presidente della Regione è nelle condizioni di replicare oggi o di replicar^

in altra data; non è la prima volta che si svolgono interpellanze ed il Presidente della Regione, nella sua responsabilità, ed anche per il dovere che egli ha di dare informazioni complete aH’Assemblea, possa riservarsi di ri­

spondere in altra data. Precedenti di questo tipo ne esistono ed infiniti, in Assemblea.

TUCCARI. Contestiamo che sì stabilisca « priori questo.

D’ANGELO. Ho voluto, quindi, chiarire ul­

teriormente la nostra posizione, perchè non si pensi che la presentazione della nostra inter­

pellanza tenda soltanto a rinviare xm dibat­

tito, che a noi interessa tanto quanto interessa tutti gli altri colleghi che sulla materia, hanno presentato interpellanze.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, prima di:

accogliere la richiesta di abbinamento avan­

zata dall’onorevole Bonfiglio, ho chiesto alla Assemblea se in merito vi erano delle osser­

vazioni da fare. Nessuno ha avanzato delle osservazioni! Mi dolgo che queste siano sorte dopo la decisione della Presidenza di unificare la discussione delle interpellanze.

Comunque, poiché l’Assemblea ha già deciso che lo svolgimento deU’interpellanza numer®

396 avvenga unitamente a quello delle altre interpellanze, l’obiezione, sollevata dal Presi' dente della Regione, potrà essere esaminata,

sempre che venga riproposta, non appena si passerà allo svolgimento delle interpellante di cui al punto terzo dell’ordine del giorno.

TUCCARI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

TUCCARI. Onorevole Presidente, che Pinterpellanza numero 395, a firma i®, onorevole La Torre ed altri, testé annunòa venga' svolta unitamente a quelle di punto terzo dell’ordine del giorno, tratta analoga materia.

(7)

Resoconti Partaméntari 2449 — Assemblea Regionale Siciliana

V Lbgislatum CCCI SEDUTA 24 Novembre 1965

p r e s i d e n t e. Non sorgendo osservazioni, così resta stabilito.

Inversione dell’ordine del giorno.

FASINO, Assessore alVagricoltura e alle foreste. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FASINO, Assessore all’agricoltura e alle preste. Signor Presidente, chiedo Pinversione deU’ordine del giorno, nel senso che si passi al punto quinto dell’ordine del giorno, e si prelevino i disegni di legge numeri 362/A e 453/A, posti al numero due del suddetto punto quinto.

Trattasi di disegni di legge, con procedura d’urgenza e relazione orale, relativi a prov­

videnze per l’agricoltura.

PRESIDENTE'. Non sorgendo osservazioni, pongo ai voti la richiesta di inversione dello ordine del giorno, avanzata dall’Assessore Fasino. ■

Chi è favorevole resti seduto, chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvata)

Discussione dei disegni di legge; « Provvidenze a favore della agricoltura» (362/A ); «Inter­

pretazione autentica dell’articolo 10 della leg­

ge reg ion ale 22 febbraio 1963, numero 14, re­

tante nuove norme per il credito agrario di esercizio» (453).

Pr e s i d e n t e, s ì passa, quindi, ai numero djie del punto quinto dell’ordine del giorno;

iscussione dei disegni di legge « Rrovvi-

®ze a favore dell’agricdltura » (362/A) e

* Interpretazione autentica deU’articolo 10 ella legge regionale 22 febbraio 1963, nume- J'o 14, recante nuove norme per il credito agrario di esercizio » (453/A).

i componenti la Comhiissione « Agri-

” a prendere posto al banco loro ri-

®®rvato.

aperta la discussione generale.

sioiie

Ha oiui parlare il Presidente della Commis-

^ relatore, onorevole Russo Michele, per la relazione.

RUSSO MICHELE, Presidente della Com­

missione e relatore. Onorevole Presidente, onorevoli colleghi, sono note le vicende poco liete dell’applicazione della legge 22 febbraio 1963, numero 14, la quale di recente, e suc­

cessivamente aU’approvazione da parte della Commissione agricoltura, ha ricevuto un nuo­

vo colpo per effetto della mancata registra­

zione della convenzione relativa all’utilizza­

zione della somma disposta per la spesa necessaria per far fronte alle disposizioni della legge. Si rende, quindi, necessaria non solo la interpretazione della legge, ma anche una certa riorganizzazione della stessa legge.

La Commissione sollecita, pertanto la colla­

borazione del Governo e , dei colleghi per far fronte a queste nuove circostanze nate succes­

sivamente aU’approvazione della legge.

PRESIDENTE. Nessuno chiede di parlare?

Il Governo ?

FASINO, Assessore all’agricoltura e alle foreste. Il Governo è favorevole all’iniziativa e si propone di presentare degli emendamenti per integrarla.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discus­

sione generale e pongo ai voti il passaggio al­

l’esame degli articoli.

Chi è favorevole resti seduto; chi è con­

trario si alzi.

(E’ approvato)

Si passa all’articolo 1. Invito il deputato segretario a darne lettura.

NICASTRO', segretario :

« Art. 1.

Le somme occorrenti per fare fronte a quanto previsto dalle lettere B e D dello articolo 10 della legge regionale 22 febbraio 1963, numero 14 si intendono gravanti per intero sulla quota regionale del fondo ».

PRESIDENTE. Comunico che l’onorevole Fasino, per il Governo, ha presentato i se­

guenti emendamenti:

sostituire l’articolo 1 del testo della Com­

missione con il seguente:

«Art. 1. - L ’ultimo comma deH’articolo 13 della legge 22 febbraio 1963, numero 14, deve

(8)

Resoconti Parlamentari 2450 Assemblea Regionale Siciìi™

V Legislatura CCCI SEDUTA 24 Novembre :

intendersi nel senso che sono posti esclusiva- mente a carico della quota regionale del Fon­

do la differenza tra la misura degli interessi dovuta dai debitori ai sensi dell’articolo 5 della legge stessa e quella spettante agli Isti­

tuti ed Enti creditori nonché il concorso nel pagamento degli interessi per i prestiti di cui all’articolo 3 della legge medesima».

dopo Varticolo 1 aggiungere il seguente:

« Gravano altresì sulla quota regionale del Fondo :

a) la garanzia sussidiaria e le eventuali perdite subite dagli Istituti ed Enti parteci­

panti al Fondo relativamente ai prestiti di cui all’articolo 3 della legge medesima;

b) la copertura delle spese di gestione da imputarsi sulla base di una aliquota a titolo di provvigione per Istituti ed Enti parteci­

panti al fondo, non superiore allo 0,50% an­

nuale del residuo capitale a scadenza di cia­

scun prestito ratizzato relativo alla sola quota di partecipazione della Regione;

c) le spese di funzionamento del Comitato di cui all’articolo 9 della legge stessa nonché tutte quelle altre necessarie per la gestione del Fondo per il credito agrario di esercizio »;

dopo l’articolo 1 bis aggiungere il seguente:

Art. 1 ter. - « In favore delle Casse rurali agrarie partecipanti al Fondo, autorizzate a norma dell’articolo 33 del D.M. 23 gennaio 1963 ad esercitare la speciale forma di credito agrario- di esercizio, riscontando il proprio portafoglio agrario presso Istituti di credito, é consentita la maggiorazione dell’l per cento della misura dei tassi di interesse da praticare per i prestiti di cui agli articoli 2 e 3 della legge 22 febbraio 1963, numero 14 il relativo onere sarà posto ad esclusivo carico della quota regionale del Fondo » ;

dopo l’articolo 1 ter aggiungere il seguente:

Art. 1 quater. - « Per la contrazione del prestito di lire 20 miliardi previsto dall’arti­

colo 14 della'legge regionale 22 febbraio 1963, numero 14 non si applica il disposto della legge regionale 3 .gennaio 1961, numero 5.

Detto prestito può essere contratto con en­

trambi gli Istituti di credito incaricati del Servizio di Cassa della Regione » ;

sostituire il titolo del disegno di legge con il seguente :

« Interpretazione autentica deU’articolo IJ della legge regionale 22 febbraio 1963, nume­

ro 14 e norme aggiuntive alla legge stessa».

RUSSO MICHELE, Presidente della Com­

missione e relatore. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà;

RUSSO MICHELE, Presidente della Com­

missione e relatore. Signor Presidente, a ter­

mini di regolamento, chiedo il rinvio dei di­

segni di legge in Commissione per l’esame degli emendamenti testé annunziati.

PRESIDENTE. La richiesta é accolta. Di­

spongo, pertanto, il rinvio dei disegni di legge in Commissione.

Svolgimento di interpellanza.

PRESIDENTE, Si passa al punto secondo deU’ordine del giorno: svolgimento dell’inter- pellanza numero 375.

Invito il deputato segretario a darne lettura.

NICASTRO, segretario:

« Al Presidente della Regione per cono­

scere quale attività abbia svolto in seno al Comitato interministeriale di cui all’articolo 1 della legge che disciplina gli interventi per lo sviluppo del Mezzogiorno; e quali proposte egli abbia avanzato in quella sede, per conto della Regione siciliana, ai fini della predispo;

sizione, formulazione è approvazione dei pian*

pluriennali interessanti il territorio dell’Isola' Gli interpellanti chiedono inoltre di cono­

scere quale sia lo - stato di attuazione delle norme di cui all’articolo 29 della legge in og­

getto, con particolare riguardo alla istituzione

di un apposito ufficio della Cassa nel capo- luogo della Regione; e a quali indirizzi i Governo della Regione intenda attenersi pei l’esercizio dei poteri che gli competono ordine alle funzioni esecutive e aronainisn tive per l’attuazione delle opere previste piani pluriennali, di intervento della Sicilia: tutto ciò in considerazione del s che la mancata tempestività e la insuffio|®i’^^j_

di chiari indirizzi in tutti gli adempimenti'

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Resoconti Parlamentari 2451 Assemblea Regionale Siciliana

y Legislatura CCCI SEDUTA 24 Novembre 1965

tribuiti, dalla legge per la Cassa, alla Regione siciliana, costituirebbe gravissimo pregiudizio alle conquiste e ai passi in avanti realizzati con tale legge, ai fini di un razionale coordi­

namento degli interventi della Cassa in Sici­

lia, con le scelte e i programmi di sviluppo economico della nostra Regione». (375)

OvAzzA - - Co rte se - Co la ja n n i - Giacalon e Vito - La Porta - La Torre - Nicastro - Renda - RoSSItTO - SCATURRO - TUCCARI.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l’ono­

revole Nicastro per illustrare l’interpellanza.

NICASTRO. Signor Presidente, onorevoli colleglli, la interpellanza in discussione, pre­

sentata da diversi deputati comunisti, tende ' a far sì che il Presidente della Regione in­

formi l’Assemblea circa lo stato di attua­

zione della legge 26 giugno 1965, numero 717, sulla disciplina degli interventi per lo sviluppo del Mezzogiorno. Questa legge, comunemente intesa come legge di rilancio della Cassa per il Mezzogiorno, oltre a riconoscere i poteri delle Regioni a statuto speciale, e con essi ciuelli della Sicilia, detta particolari compiti alla nostra Regione; compiti disciplinati dal­

l’articolo 1 e dall’articolo 2 della legge stessa.

In base all’articolo 1 il Presidente della Regione siciliana è chiamato ad integrare i Comitati interministeriali che presiedono alla predisposizione, alla elaborazione ed alla ap­

provazione dei piani pluriennali per il coordi­

namento degli interventi pubblici, diretti a promuovere e agevolare la localizzazione e espansione della attività produttiva e di carattere sociale nei territori di cui alla eg§e istitutiva della Cassa. Tali piani plu- lennali di coordinamento si dovrebbero pre- isporre per essere elaborati ed approvati attuazione del programma economico na-

^onale e sulla base anche di quello regionale, presta parte, in atto, è carente, perchè sia al nazionale, sia all’Assemblea re- 'non si è ancora approvata una legge

„ ®^^ui nelle rispettive competenze il pro- ficonomicu nazionale e quello regio- a\nf attesa, però, che tutto questo possa nel tempo, quello che ci si presenta Pred ° ^ primo piano pluriennale, che è

^sposto, in mancanza degli strumenti già '''Sconti, f. 348

previsti, sulla base delle direttive contenute nella relazione programmatica per l’anno 1965, presentata al Parlamento dai Ministri del bilancio e del tesoro.

Per quanto riguarda la Sicilia non abbiamo

’ma previsione programmatica, ma la Regione siciliana dovrebbe presentare proposte per gii interventi da effettuare nel proprio territorio.

Devo dire che in base all’articolo 29, salvo ad esaminare altri aspetti, le proposte da presen­

tare da parte delle regioni a statuto speciale devono essere concordate con i sindacati.

Questo è un richiamo all’articolo 29 il quale così si esprime; «P er le regioni a statuto speciale le proposte di cui all’articolo 1 sono presentate previa consultazione delle organiz­

zazioni sindacali». L ’Assemblea è bene, che sia informata sulla formulazione di queste proposte e se esse sono state sottoposte allo

=^same di organismi sindacali. Anzi, sarebbe stato opportuno che su di esse si fosse istau­

rato un dibattito; ritengo, però, che ad una discussione al riguardo si dovrebbe pervenire in ogni caso,, anche se in un secondo momento.

Sempre richiamandoci alla legge 26 giugno 1965, desidero ricordare che il Ministro per il Mezzogiorno presiede il Comitato speciale, che predispone ed elabora i piani pluriennali e come responsabile della attività della Cassa per il Mezzogiorno, deve assicurare che l’at­

tività della Cassa stessa sia conforme a quanto dispongono i piani pluriennali. Lo stesso Pre­

sidente, attualmente l’onorevole Pastore, ap­

prova i programmi della Cassa, impartisce le direttive per la loro attuazione, sentito il Co­

mitato di cui all’articolo 1. Questa parte deve essere coordinata con l’articolo 29, che non solo riconosce i poteri delle regioni a statuto speciale e demanda alle stesse i poteri esecu­

tivi ed amministrativi per l’attuazione dei piani pluriennali, ma stabilisce che anche nella Regione deve essere istituito un ufficio di coordinamento con la Cassa.

Io non so che cosa si sia fatto fino ad oggi in questa direzione; ce lo dirà il Presidente della,Regione. Le notizie che noi abbiamo non sono confortanti da questo punto di vista;

comunque ascolteremo le dichiarazioni dello onorevole Coniglio. Devo dire, però che la nuova legge sulla Cassa p er'il Mezzogiorno andrebbe esaminata punto per pimto, articolo per articolo.

Una prima domanda sorge dall’esame della legge stessa : quale coordinamento, quale pre-

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Resoconti Parlamentari 2452 Assemblea Regionale SicitiW-tit

V L E G IS L A T tT R A CCCI SEDUTA 2 4 Novembre1955

senza si esercita in seno alla Segreteria posta alle dipendenze del Ministro per lo sviluppo economico del Mezzogiorno? Pongo questa domanda perchè la Segreteria, così come di­

spone la legge istitutiva, è composta da per­

sonale comandato dalle amministrazioni dello Stato, degli enti pubblici, nonché da esperti.

Sono presenti in questa Segreteria rappre­

sentanti delle amministrazioni regionali, rap­

presentanti ed esperti della Regione siciliana, che portino il lavoro, che viene indubbiamente approntato, a disposizione del comitato spe­

ciale? Questo è il primo coordinamento che si sarebbe dovuto stabilire; far sì che di questa Segreteria facessero parte anche dei siciliani.

Non c’è dubbiò che la legge non ostacola questo.

Altra questione. Il Comitato speciale, che è quello che in definitiva predispone ed elabora per conto del .comitato plenario, cioè del co­

mitato interministeriale della ricostruzione — composto dai Ministri del bilancio, del te­

soro, della pubblica istruzione, dei lavori pub­

blici, dell’agricoltura e foreste, dei trasporti ed aviazione civile, dell’industria e commer­

cio, del lavoro e previdenza sociale, delle par­

tecipazioni statali, della sanità, del turismo e dello spettacolo — per la sua composizione, pone una nota di particolare attenzione e re­

sponsabilità. Quando il Presidente della Re­

gione si.presenta dinanzi a questo Comitato, ha di fronte a sè tutti i Ministri che rappresen­

tano i vari rami deU’Amministrazione cen­

trale; quindi il suo senso di responsabilità, il modo come egli si presenta, la sua prepara­

zione, sono adeguati all’importanza del com­

pito, all’importanza di provvedimenti che inte­

ressano la Regione siciliana? Questo è uno dei temi che io mi pongo.

Certo, vi sono delle questioni che nascono dal modo come nel passato ha operato la Cassa per il Mezzogiorno. Si sono create illu­

sioni e delusioni, non sono stati rispettati i criteri del rapporto territoriale e del rapporto di popolazione, i criteri di ripartizione degli investimenti pubblici a favore del Mezzo­

giorno, sia da parte dell’Amministrazione dello Stato sia da parte degli enti o delle im­

prese sottoposte a controllo del Ministro delle partecipazioni statali; di tutto ciò noi abbia­

mo discusso ampiamente nel passato. Ma poiché questi problemi si ripropongono con . una nuova legge di proroga, c’è da doman­

dare: qual è l’azione di fondo che si intende

svolgere in coordinamento con il piano regio­

nale? Da qui l’esigenza di un piano regionale e la gravità del fatto che la Regione non ab­

bia un proprio piano con il quale avrebbe potuto oggi contrattare; da qui l’esigenza di stabilire come debbano essere poi ripartiti sul piano territoriale questi interventi. Stabi­

lito, cioè, che rAmministrazione statale deve attribuire al Mezzogiorno il 40 per cento degli investimenti, ci si pone la domanda: questo 40 per cento come sarà poi ripartito neiram- bito territoriale del Mezzogiorno?

In tal senso il problema affiora nella sua interezza in riferimento agli investimenti che gli Enti e le imprese a partecipazione statale, quali ri.R.L, l’E.N.I. e l’E.N.EL., dovranno destinare (60 per cento dei nuovi investimenti e 40 per cento di tutti gli investimenti spe­

ciali) al Mezzogiorno. La Sicilia come viene inquadrata in questo piano di interventi? La nostra tesi è stata di una assegnazione globale alla Sicilia sulla base delle cifre predisposte, Oggi le cifre predisposte superano 1700 mi­

liardi. E’ chiaro che il rapporto territoriale fra Sicilia ed il resto del Mezzogiorno, il rap­

porto di popolazione oscilla dal 22 al 25 per cento. Oggi si è riscontrata la quota globale da assegnare alla Sicilia: si oscilla intorno ai 400 miliardi. Sono questioni che devono essere chiarite.

L ’altro problema più generale investe interventi previsti dalla stessa legge istitu­

tiva, che sono stati oggetto di critiche in seno al Parlamento nazionale e che hanno visto contrario il Gruppo comunista, perchè non assicurano uno sviluppo democratico ed anti­

monopolistico nel Mezzogiorno, così come richiede la particolare situazione del Meri­

dione.,

Il dover provvedere alla determinazione d comprensori di zone irrigue e zone di valoriz­

zazione agricole ad esse connesse, di sMlupF industriale, di sviluppo turistico, la esigui®

dei mezzi predisposti, potrebbe portare at^

scelta di poche zone siciliane.

Altro tema è quello relativo ai consorzi,

quanto riguarda le aree e i nuclei di

industriale, e i loro statuti, che, secondo

legge istitutiva, potrelJbero essere riesainio^

su proposta degli enti locali. Secondo il 00^^^

dinamento della legge con l’articolo 2^'.

attribuisce poteri alla Regione siciliana, si vrebbe procedere senz’altro ad una rno ^

dei consorzi siciliani, stabilendo per

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Resoconti Parlamentari 2453 Assemblea Regionale Siciliana

y Legislatura CCCI SEDUTA 24 No v em b r e 1965

funzionamento democratico con la presenza degli enti locali per quanto riguarda le aree, ed i nuclei di sviluppo industriale siciliano.

Altro problema: il coordinamento tra le agevolazioni previste nei vari settori, che vanno d^lle iniziative agricole alle iniziative industriali, all’artigianato, alla pesca, al turi­

smo. Come si intende da parte del Governo regionale valorizzare e coordinare queste age­

volazioni con gli strumenti esistenti in Sicilia?

Mi riferisco particolarmente aU’Ente di svi­

luppo in agricoltura. La legge in discussione prevede la costituzione di una società finan­

ziaria per la realizzazione di aziende econo­

micamente efficienti in agricoltura e dà age­

volazioni anche a favore di aziende contadine singole ed associate. E ’ chiaro che anche in questo caso bisogna stabilire collegamenti che determinino canalizzazione di spesa ed anche interventi che siano in primo piano volti ad assicurare i mezzi alle aziende contadine. Non succeda come nel passato, cioè che delle age­

volazioni ne godano gli agrari, sacrificando gli interessi generali della Sicilia, lo sviluppo di un’agricoltura moderna siciliana e gli inte­

ressi dei contadini siciliani.. E ’ necessario, per­

tanto, predisporre coordinamenti particolari e strumenti particolari.

Lo stesso discorso potrebbe continuare per quanto riguarda il funzionamento degli isti­

tuti di credito operanti in Sicilia nei confronti anche delle a,gevolazioni per gli artigiani, per la pesca, per lo svilup.po turistico.

Non voglio dilungarmi, onorevoli colleghi, anche perchè vi sono ancora da svolgere altre interpellanze; insisto perchè il Governo ci dia cmarimenti e su di essi si possa aprire un ibattito, onde far sì che la legge di rilancio slla Cassa per il Mezzogiorno, che ha segnato passi in avanti per quanto riguarda i poteri Sua Regione, non crei illusioni e delusioni, passato, ma diventi operante nel I conforme agli interessi generali del-

? icilia, agli interessi di un piano di sviluppo nmocratico e antimonopolistico.

jg^^^SIDENTE. Ha facoltà di parlare l’ono- vole Presidente della Regione per rispondere

interpellanza. '

Presidente della Regione. Ono- sed°t Presidente, onorevoli colleghi, nella di j- 5 ottobre di quest’anno, in sede iscussione delle mozioni con le quali si

intendeva stabilire la linea per la ripresa eco­

nomica e sociale della Sicilia, ho anche rife­

rito a quésta Assemblea sullo stato dei rap­

porti della Regione con la Cassa per il Mez­

zogiorno. Trattai allora degli interventi del Governo regionale presso le autorità centrali per assicurare alla Regione, in vista della di­

scussione della legge di rilancio della Cassa, il diritto di essere partecipe a tutti i livelli preparatori e decisionali della futura attività della Cassa e di ottenere a favore della Sicilia l’assegnazione di aliquote predeterminate de­

gli stanziamenti.

Accennai anche ai risultati conseguiti con l’inserimento nella legge di norme che davano adeguata rilevanza alle prerogative costitu­

zionali della Regione siciliana; presentazione delle proposte per gli interventi da effettuare nel suo territorio; predisposizione dei piani pluriennali di coordinamento d’intesa con le amministrazioni regionali interessate; parte­

cipazione del Presidente della Regione al Comitato interministeriale per il Mezzogior­

no; partecipazione deU’Amministrazione re­

gionale alla predisposizione ed approvazione dei programmi esecutivi; istituzione a Palermo di un apposito ufficio della Cassa; salvezza delle disposizioni regionali in materia di vigi­

lanza e di tutela dei consorzi di bonifica; par­

tecipazione dei rappresentanti della Regione nella Commissione incaricata di delimitare i comprensori di sviluppo di interesse turistico;

e così via.

Mi sembra ovvio che il Governo regionale, dopo essersi adoperato attraverso una valida e tempestiva azione per assicurare alla Re­

gione la piena compartecipazione alla futura attività della Cassa, non poteva mancare di avvalersi delle ottenute prerogative, al fine di conseguire quei risultati che l’esercizio delle prerogative medesime riteneva legittimo at­

tendersi.

Avevo già informato questa Assemblea che ero stato invitato a partecipare alla seduta dei Ministri, convocata per il 14 ottobre, per la determinazione dei criteri direttivi per la formulazione del primo piano quinquennale di coordinamento degli interventi nel Mezzo­

giorno. In quella seduta ho presentato memo­

rie scritte in ordine ai problemi ed alle que­

stioni di carattere generale relative all’attua­

zione della legge 26 giugno 1965, numero 717, con riguardo anche alle modalità ed al mo­

mento in cui nell’esecuzione della legge stessa

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Resoconti Parlamentari — 2454 Assemblea Regionale Sicilijn,

V Legislatura CCCI SEDUTA 24 Novembre 1955

deve essere sentito il parere dei sindacati, alle proposte della Regione per il primo piano plu­

riennale di coordinamento, alle proposte della Regione per il programma semestrale per il 1965 di completamento del precedente piano quindicennale dèlia Cassa.

Per quanto attiene ai problemi di ordine ge­

nerale, è stata prospettata l’esigenza del coor­

dinamento delle direttive per gli interventi della Cassa con quelli che già il competente Comitato assessoriale e la Giunta regionale avevano determinato per l’impiego del Fondo di solidarietà nazionale, in particolare per quanto si riferisce al criterio di accentuata concentrazione degli interventi della Cassa in comprensori suscettibili di sicuro e rapido svi­

luppo, che nella legge regionale di impiego del Fondo di solidarietà trova idoneo correttivo in diverse disposizioni, e principalmente in quel­

le relative agli interventi nella fascia centro­

meridionale dell’Isola. E ’ stata ribadita in tale sede l’esigenza che anche ai fini della forma­

zione del piano pluriennale del Mezzogiorno e del piano regionale vengano assegnati alla Sicilia, nel quadro della ripartizione territo­

riale della nuova dotazione assegnata alla Cassa, una quota predeterminata da maggio­

rare con le quote a recupero degli storni operati dalle precedenti assegnazioni dal piano decennale della Cassa, che sia rapportata ad una percentuale di tale dotazione adeguata ai parametri della popolazione, della superfìcie territoriale, dei fabbisogni nei vari settori, degli indici della occupazione, della inoccupa­

zione e della sottoccupazione, e tenga in ogni caso presente il carattere straordinario ed ag­

giuntivo degli interventi della Cassa rispetto a quelli ordinari delle amministrazioni statali ed a quelli fondati su piani organici plurien­

nali nei vari settori della spesa statale.

Nella memoria hanno formato oggetto di puntualizzazione anche le questioni riguar­

danti l’applicazione dell’articolo 29 della legge di rilancio della 717, nel senso che tale dispo­

sizione realizza in concreto una forma di de­

centramento istituzionale in conformità e nel rispetto dell’articolo 20 . dello Statuto regio­

nale, riconoscendo alla Regione la titolarietà di attribuzioni finora esercitate dalla Cassa.

Tali attribuzioni dovrebbero estendersi, a mio giudizio, dalla fase della disposizione della spesa, nel quadro dei programmi pluriennali approvati, a quella della esecuzione con tutti gli adempimenti connessi. L ’attuazione del de­

centramento previsto dall’articolo 29 eviden­

temente dovrà far conseguire, come è nello spirito della norma, un ulteriore snellimento nella attività amministrativa e nella attuazio­

ne dei programmi anche rispetto alle più ra­

pide procedure che l’istituzione della Gassa per il Mezzogiorno ha consentito rispetto a quelle seguite dalle amministrazioni ordinarie, Ne consegue che le modalità di tali norme devono essere attentamente studiate ed appro­

fondite negli aspetti giuridici, tecnici, ammi­

nistrativi ed organizzativi, pervenendo, se è necessario, ad una formale regolamentazione che possa eliminare ogni possibile contrasto o remora e conferire la massima chiarezza nei rapporti tra la Cassa e la Regione. Il problema è stato deferito per rapprofondimento dei temi e per la ricerca delle soluzioni più adeguate aU’esame della Commissione mista di funzio­

nari del Comitato dei Ministri della Cassa per il Mezzogiorno e della Regione, della quale è stata concordata l’istituzione in occasione del­

la riunione tenutasi il 10 aprile 1965 a Paler­

mo con l’intervento del Presidente del Comi­

tato dei Ministri per il Mezzogiorno. E’ pre­

visto che la Commissione, la quale di fatto ha già svolto attività ancor prima della entrata in vigore della legge, si riunisca nei prossimi giorni per l’esame sia di questioni di carattere generale sia per la prima fase di coordina­

mento sulla base delle proposte regionali, degli interventi da inserire per i piani plu­

riennali per alcuni importanti settori. Nel qua­

dro della regolamentazione, che la suddetta Commissione dovrà studiare, andrebbe inse­

rita, secondo la proposta anzidetta, anche la attuazione della disposizione del primo comma dell’articolo 29 della legge 717, che prevede l’istituzione a Palermo di un ufficio regionale della Cassa con il compito di' collaborare con l’Amministrazione regionale nella formula­

zione dei programmi esecutivi.

, Per quanto attiene agli interventi del pruno piano pluriennale, ho prospettato al Gomita dei Ministri per il Mezzogiorno alcune aiU- cipazioni di proposte per il settore del turismo e deiragricoltura, coordinate con la delibera zione che il Comitato assessoriale, di cui a articolo 3 della legge 27 febbraio 1965, uu mero 4, e la Giunta regionale hanno in data. 10 agosto- 1965 in ordine alle ai criteri di priorità ed alla ripartizione ritoriale e per categoria di interventi, stanziamenti assegnati per gli stessi settori

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Resoconti ■ Parlamentari '2455 Assemblea Regionale Siciliana

V Legislatura CCCI SEDUTA 24 No v em b r e 1965

carico del Fondo di solidarietà nazionale per il periodo 1960-1966. Altre proposte di mas­

sima ho formulato in ordine agli interventi per la viabilità e, in particolare, per le strade di grande comunicazione. Ho, ovviamente, fatto riserva di aggiornare ed adeguare le proposte anzidette in rapporto alla definitiva impostazione del piano di sviluppo economico e sociale della Regione siciliana.

NeU’ambito dei poteri, conferitigli dall’ar­

ticolo 27 della legge 717, il Ministro per la Cassa per il Mezzogiorno ha recentemente de­

terminato di autorizzare la Cassa a comple­

tare il precedente piano quindicennale, prov­

vedendo all’esecuzione di quelle opere che, pur essendo state comprese nel piano, non è stato possibile, a suo tempo, realizzare per man­

canza di copertura finanziaria. E ’ stato già individuato dal Comitato dei Ministri un notevole complesso di opere e di interventi da includere nel programma dei compieta- menti, con precedenza per quelli diretti ad assicurare completamenti funzionali di opere 0 complessi di opere. Per la Sicilia, nei settori di intervento diretto della Cassa e per ì quali gli stanziamenti sono ripartibili per regione, (esclusi, cioè, gli interventi creditizi e contri­

butivi per iniziative di privati operatori) le opere di completamento da programmare com­

portano una complessiva spesa di 49 miliardi e mezzo. In ordine a tale programma si è rea­

lizzata una vasta intesa con TAmministrazione regionale, coincidendo in massima parte .gli interventi previsti con le proposte che la Re­

gione ha avanzato il 14 ottobre scorso con la memoria presentata allo scopo al Comitato dei lifinistri per il Mezzogiorno. Pur rimanendo da concordare alcuni punti del programma dei completamenti (questo nei prossimi mesi, poi- cbe si tratta di interventi di opere per i quali

® ha la disponibilità di progetti esecutivi) potrà essere posto rapidamente ed integral-

®onte in attuazione realizzandosi in tal modo

^ ad anticipazione del programma generale sgli interventi previsti dalla legge di rilancio la Cassa — un notevolissimo complesso di pare a sollievo delle condizioni generali della

^ Ola e della disoccupazione operaia. I risul- ' oonseguiti lasciano bene sperare che una pietà intesa sarà raggiunta con la Cassa per T formulazione dèi programmi, sia l’a^ ^'ealizzazione dei medesimi e sia per

Cognazione alla Sicilia di una quota dei

nuovi stanziamenti pienamente adeguata alle impellenti necessità della nostra Sicilia.

PRESIDENTE. Chi degli interpellanti chie­

de di parlare per dichiarare se è soddisfatto 0 meno della risposta del Presidente della Regione?,

OVAZZA. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

OVAZZA. Signor Presidente, le dichiara­

zioni deH’onorevole Presidente della Regione sono deludenti. Egli, infatti, ci ha elencato una serie di proposte e di concreto ci ha detto che la Cassa conferma un suo programma di completamento, mentre stiamo raccogliendo da fonte diretta un giudizio (sottolineato an­

che dalla stampa e dagli ambienti romani) sulla inefficienza degli interventi della Re­

gione. Questa inefficienza dipende, in modo organico, dalla mancanza di piani e program­

mi regionali, come la realtà stessa della nostra situazione assembleare ci permette di consta­

tare. Una Regione, che si presenta al Comitato dei Ministri attraverso il Presidente della Regione, che vuole influire sui vari organi di coordinamento della Cassa del Mezzogiorno, se non ha in mano un proprio programma regionale rischia veramente di non operare o di operare in modo tra il patetico e l’inutile.

Onorevole Presidente, non è per pettego­

lezzo che voglio fare un confronto tra l’azione della Regione siciliana e quella della Regione sarda. La Regione sarda si è presentata (è vero, con maggiore facilità, perchè il pro­

gramma del piano di 400 miliardi esiste, salvo alcune modifiche) con proposte concrete che le permettono di azionare la sua potestà, che nella legge di proroga della Cassa per il Mez­

zogiorno è affermata. La Regione siciliana, invece, si è presentata dicendo: vi preghiamo di coordinare gii sforzi con noi.

CONIGLIO', Presidente della Regione. Si è presentata con proposte concrete che sono state accolte a stralcio di quello che sarà il programma.

OVAZZA. Onorevole Presidente della Re­

gione, mi consenta, il tema diventa questo:

la legge di proro,ga della Cassa del Mezzo-

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