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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

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Academic year: 2022

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

(relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso, ai sensi dell’art. 6 dell’O.M. n. 38 dell’11.2.1999)

CLASSE QUINTA SEZ. BCUC

A.S. 2015 - 16

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SOMMARIO

PRIMA PARTE : L’ISTITUTO 1.1. Presentazione dell’Istituto SECONDA PARTE: LA CLASSE 2.1. Profilo professionale

2.2. Quadro orario

2.3 Area di professionalizzazione ( Alternanza Scuola-Lavoro) 2.4..Criteri di valutazione stabiliti dal Collegio docenti e

determinazione del credito scolastico TERZA PARTE: PERCORSO FORMATIVO 3.1. Presentazione della classe

3.2..Attività integrative (viaggi d’istruzione, visite aziendali e didattiche, attività sportive, partecipazione a concorsi ecc.) 3.4. Attività di preparazione all’esame

3.4. Metodi, strumenti, spazi del percorso formativo ALLEGATI

A Pag. 3

A Pag. 4 Pag. 5 Pag. 6 Pag. 7

Pag.12PA Pag. 9 Pag. 10 Pag.10 Pag.10 Pag.11

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PRIMA PARTE : L’ISTITUTO

Presentazione dell’Istituto

L'Istituto Professionale Francesco Datini ha mantenuto negli ultimi anni il livello complessivo delle iscrizioni, in un contesto provinciale di riorganizzazione dell’offerta formativa, con una buona corrispondenza tra i percorsi offerti e il fabbisogno del contesto socio-economico .

La sperimentazione dell'autonomia scolastica e la flessibilità dei percorsi interni agli

indirizzi sono strumenti consolidati di risposta alle esigenze degli alunni e delle famiglie. In particolare, l'inserimento degli alunni con disabilità e la crescente presenza di alunni provenienti da realtà culturali diverse , a partire dalle classi prime, rappresenta da anni un motivo ulteriore di risposta alle aspettative del territorio.……….

La struttura attuale dell'Istituto si articola su cinque indirizzi (aziendale, turistico, grafico, servizi sociali, alberghiero) in cui si sono state realizzate le nuove indicazioni ministeriali sul settore Servizi dell’Istruzione Professionale.

Come documentato nel DPR 87 del 2010 concernente il riordino degli Istituti Professionali l'istituto si articola, dal punto di vista del curricolo, in due bienni e un quinto anno con un monte orario settimanale di 32 ore per tutti gli Indirizzi.

In tutti gli indirizzi, con varie tipologie, a partire dalle classi terze, si effettuano attività in alternanza scuola-lavoro con la finalità di integrare la preparazione professionale degli studenti .

Il contesto di riferimento dell'Istituto "Datini", a livello socio produttivo, è quello delle piccole e medie imprese del distretto industriale di Prato, il cui dinamismo ha costituito risorsa per superare i numerosi periodi di crisi attraversati dall'industria tessile.

E proprio rispondendo alle necessità delle imprese pratesi, e alla loro fisionomia, in cui è forte l'esigenza di competenze tecniche molto aggiornate, e dove non sono sempre disponibili gli strumenti per l'investimento formativo nelle singole aziende, si è reso

necessario diversificare l'offerta formativa in relazione alle mutate esigenze produttive del Distretto, puntando molto sul settore dell’ospitalità e dell’enogastronomia.

Le finalità che nel contesto territoriale l'Istituto si propone sono :

• consolidare la funzione della scuola come sede privilegiata della formazione dei cittadini;

• offrire percorsi di formazione specifica sempre più funzionali a un positivo inserimento dei diplomati e diplomate nel mondo del lavoro;

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SECONDA PARTE: LA CLASSE

Profilo professionale

Quadro orario

Criteri di valutazione stabiliti dal Collegio docenti e determinazione del credito scolastico

Figura professionale

L’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalitàalberghiera"ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalitàalberghiera.

L’identitàdell’indirizzo punta a sviluppare la massima sinergia tra i servizi di ospitalitàe di accoglienza e i servizi enogastronomici attraverso la progettazione e l’organizzazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicitàdei prodotti enogastronomici.

Per rispondere alle esigenze del settore turistico e ai fabbisogni formativi degli studenti, il profilo generale èorientato e declinato in tre distinte articolazioni: “Enogastronomia”,

“Servizi di sala e di vendita”e “Accoglienza turistica”. A garanzia della coerenza della formazione rispetto alla filiera di riferimento e di una stretta correlazione tra le articolazioni, alcune discipline (per esempio, scienza e cultura dell’alimentazione) sono presenti - come filo conduttore - in tutte le aree di indirizzo delle articolazioni, seppure con un monte ore annuale di lezioni differenziato rispetto alla professionalità specifica sviluppata.

Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato èin grado di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni

“Enogastronomia”e “Servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

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Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.

Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessitàdietologiche.

Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.

Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualitàdel servizio e il coordinamento con i colleghi.

Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilitàdei prodotti.

Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.

Quadro orario

“Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”

Articolazione:“Enogastronomia”

Materie cl.3a cl. 4a cl. 5a

Secon do Bienni

o e Ultimo

Anno

Area comune

• Italiano 4 4 3

• Storia 2 2 2

• Lingua straniera (inglese) 3 3 3

• Matematica ed Informatica 3 3 3

• Scienze motorie 2 2 2

• Religione o materia alternativa 1 1 1

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• Diritto e tecniche amministrative 4 5 5

• 2a lingua straniera (franc./ted.) 3 3 3

• Scienza degli Alimenti 3+1* 2+1* 3

• Lab. Serv. Enogast. –sett. Cucina 6+1* 4+1* 5+1

• Lab. Serv. Enogast. –sett. Sala e

vendita 2 2

32 32 32

ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO Percorsi Tecnico - Pratici

I percorsi di alternanza scuola-lavoro sono predisposti in relazione a due esperienze formative distinte.

Nel settore dell’enogastronomia e dell’ospitalitàalberghiera, in ottemperanza agli accordi Stato-Regione e alle Linee guida della Regione Toscana , gli alunni nel corso del terzo anno hanno la possibilitàdi conseguire una qualifica regionale di secondo livello europeo, nel quadro di un percorso iniziato fin dal primo anno secondo il quadro regionale delle competenze ( I&FP).

All’interno di questo percorso, gli studenti svolgono complessivamente 360 ore di stage in aziende del settore, con esiti particolarmente apprezzabili , e con una valutazione che forma parte integrante del Diploma di qualifica.

Nel quarto anno vengono svolte ulteriori esperienze di alternanza, secondo le nuove Linee Guida del MIUR, con particolare riferimento al territorio, alla sua promozione, generalmente per approfondire le esperienze giàsvolte e per valorizzare le eccellenze.

La maggior parte degli studenti vive quest’esperienza come momento educativo professionalizzante di primaria importanza. Da rilevare l’esperienza lavorativa di alcuni alunni nel periodo estivo, fra il quarto e il quinto anno.

Nel contesto dell’alternanza vengono organizzati inoltre corsi e laboratori, fra i quali il Corso di formazione HACCP con rilascio di certificazione.

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Criteri di valutazione

Il collegio docenti ha assunto il concetto di VALUTAZIONE come espressione di un

"giudizio" globale nel quale si faccia riferimento non solo alle competenze acquisite nelle diverse aree di apprendimento e nelle singole discipline, ma anche al punto di arrivo (momentaneo) dello sviluppo dell'alunno, tenendo conto dei vari aspetti della persona:

situazione di partenza e prerequisiti, capacitàdi apprendimento, modalitàdi lavoro e di studio, interesse, impegno, partecipazione alle attività, autonomia personale, disponibilitàa relazionarsi con gli altri nel rispetto delle norme della comunitàscolastica.

La valutazione scaturisce dalle verifiche ( formative e sommative ) riferite agli obiettivi disciplinari indicati nelle programmazioni di dipartimento e individuali e nella programmazione dei Consigli di Classe per gli obiettivi di tipo trasversale e/o interdisciplinari.

Nel processo di verifica degli esiti la misurazione viene effettuata utilizzando una gamma di voti dall’1 al 10 sulla base di criteri comuni coerenti con la programmazione d’Istituto.

Nel corso del quinto anno di corso si utilizzano nella verifica delle prove scritte ( nelle simulazioni) le misurazioni in 15/mi per abituare gli studenti alle misurazioni che saranno utilizzate nelle prove d’esame.

.

TABELLA A

(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n.

323,così modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO

Candidati interni

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

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conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto puòessere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non puòessere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduitàdella frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attivitàcomplementari ed integrative ed

eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non puòin alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M èrappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).

Il punto di oscillazione per ogni livello viene assegnato agli studenti dal Consiglio di Classe tenendo conto delle seguenti voci deliberate in sede di Collegio dei Docenti:

impegno, frequenza, partecipazione

continuitàinteresse nello studio

risultato del 1°Quadrimestre

risultati dell’area di professionalizzazione

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TERZA PARTE: PERCORSO FORMATIVO

Presentazione della classe

Attivitàintegrative (viaggi d’istruzione, visite aziendali e didattiche, attività sportive, partecipazione a concorsi ecc.)

Attività di preparazione all’esame

Metodi, strumenti, spazi del percorso formativo Presentazione della classe

La classe è formata da 20 alunni (2 femmine e 18 maschi), vi fa parte un allievo certificato ai sensi della legge 104/92, ben inserito all’interno del gruppo classe, che ha seguito un percorso differenziato. L’attuale composizione della classe deriva dalla IVB dello scorso anno con l’aggiunta di un ripetente proveniente dalla VBrist ed un altro allievo proveniente da un altro Istituto Alberghiero.

Sono inoltre presenti tre alunni con DSA ai quali, durante l’anno scolastico, sono state garantite adeguate forme di verifica e di valutazione, e nello svolgimento dell’attività didattica sono stati adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Durante lo svolgimento delle prove scritte dell’esame di maturità, per questi alunni è consigliabile la lettura della traccia della prima e seconda prova.

Il comportamento degli studenti è sempre stato corretto nei confronti degli insegnanti,tuttavia il profitto e l'impegno non sono stati altrettanto positivi. Infatti la scarsa motivazione per lo studio delle materie teoriche e una diffusa superficialità nello studio ha sempre caratterizzato questa classe. Diversi alunni hanno evidenziato un atteggiamento poco partecipe al dialogo educativo ed un impegno personale non sempre adeguato. Molti di loro sono già proiettati nel mondo del lavoro e altri sono impegnati in attività extrascolastiche e sportive. In considerazione di quanto sopra e anche a causa di lacune pregresse mai colmate, numerosi alunni riportano una preparazione globalmente fragile in diverse discipline.

Nel corso del biennio conclusivo del ciclo di studi vi è stata una progressiva maturazione sul piano del comportamento, accompagnata, in taluni casi, da un positivo ampliamento degli interessi. Inoltre, si è registrata una progressione nel livello di socializzazione tra ragazzi e con gli stessi docenti, per i quali c’è stato in parte avvicendamento (ogni anno la classe ha cambiato l’insegnante di italiano e storia), con conseguente adattamento da parte dei discenti alla nuova figura di riferimento. Il rapporto con i professori è stato cordiale, aperto ed impostato sul dialogo nell’ambito di alcune discipline, mentre in altre si è registrato un coinvolgimento non sempre adeguato.

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alcuni casi autonoma e personalizzata, in altri più indotta e di tipo scolastico.

I risultati raggiunti sono eterogenei: solo un ristretto gruppo di alunni ha operato individualmente con senso di responsabilità e rielaborazione autonoma; la maggioranza ha raggiunto un livello accettabile, mentre altri non sempre si sono applicati sia nel lavoro di classe che nella fase dell’approfondimento personale presentando ancora lacune e fragilità.

Nel complesso la classe ha evidenziato una scarsa considerazione dei compiti assegnati e incostanza nello studio, che non ha permesso di accrescere in modo sicuro il loro sapere ma solo di raggiungere una preparazione disomogenea e superficiale che rende incerta l’organizzazione dei contenuti quanto la rielaborazione personale degli stessi. Tale situazione emerge anche nella materia professionale dove si evidenzia una debole preparazione sia nella parte teorica che nella parte pratica, nonostante le esperienze di stage e di alternanza scuola-lavoro.

La frequenza alle lezioni curricolari per alcuni allievi non sempre è stata continua, a causa di motivi di salute, mentre per gli altri è stata abbastanza regolare.

Attività integrative

La classe ha effettuato il viaggio d’istruzione a Cracovia nel mese di novembre 2015 (dal 15 al 22 novembre).

Durante l'anno scolastico la classe ha effettuato una visita presso un birrificio ed è stato proposto loro di partecipare a lezioni di approfondimento sulla degustazione del vino, sul mondo della birra e sul mondo del flair:

9.12.15 Uscita presso “Mosto Dolce” (birrificio Pratese) dicembre 2015 Corso HACCP

marzo 2016 Corso aggiornamento sommelier c/o l'Istituto

21 marzo Partecipazione alla manifestazione Giornata della Memoria e dell’impegno a Prato

aprile 2016 Corso aggiornamento e approfondimento sul mondo della birra aprile 2016 Corso aggiornamento FLAIR c/o l'Istituto

Una alunna in particolare ha partecipato al Concorso Internazionale VEGA, insieme ad altri dello stesso Istituto, con risultati eccellenti.

Attività di preparazione all’esame

 Simulazioni del Nuovo Esame di Stato:

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Sono state svolte due simulazioni di prima prova della durata di 6 ore con le seguenti tipologie: analisi di testi letterari in prosa e poesia; sviluppo di argomenti vari in forma di saggio; temi a carattere storico e di attualità.

Sono state svolte due simulazioni della seconda prova della durata di 6 ore su traccia proposta dai docenti di Scienza degli Alimenti.

Sono state svolte inoltre due simulazioni della terza prova secondo queste modalità:

Prima simulazione:

- Materie coinvolte: economia, matematica, sala, ristorazione, inglese. Tipologia mista (C + B): 4 domande a risposta chiusa + 2 domande a risposta breve (10 righe) per ogni materia. Durata 2 ore

Seconda simulazione:

- Materie coinvolte: matematica, inglese, economia, ristorazione. Tipologia C: 10 domande a risposta chiusa per ogni materia. Durata 60 minuti (+10 min. per gli alunni DSA).

La seconda simulazione ha dato esiti più soddisfacenti rispetto alla prima.

Si allegano i testi delle prove di simulazione con indicazione dei parametri di misurazione e dei criteri di valutazione. (Allegato 4).

Per quanto riguarda la lingua inglese, durante le simulazioni è stato consentito l’uso del vocabolario bilingue.

Durate l’anno scolastico, sono state effettuate ore di lezione in laboratorio di cucina per realizzare ricette e piatti, facendo acquisire agli allievi competenze tecnico-professionali migliorandone le loro abilità.

Metodi, strumenti, spazi del percorso formativo

 Laboratori di informatica, linguistica

 Aula multimediale

 La palestra

 La biblioteca

 Laboratorio linguistico multimediale

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QUARTA PARTE: ALLEGATI

ALLEGATI:

1. Percorso Formativo Disciplinare di tutte le materie dell’ultimo anno di corso, contenente l’indicazione del n° di ore di lezione svolte sul totale previsto;

2. Schede candidati;

3. Esempi di prove di simulazione svolte durante l’anno scolastico;

4. Elenco libri di testo;

5. N.1 allegati riservati 6. N.3 allegati D.S.A.

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IL CONSIGLIO DI CLASSE 5ARI

MATERIA DOCENTE FIRME

ITALIANO, STORIA SURICO VALENTINA

FRANCESE PINESCHI TANIA

MATEMATICA SPINELLI MARIA CRISTINA

ECONOMIA E GESTIONE DELLE AZIENDE RISTORATIVE

CHIANI ANTONELLA

LINGUA INGLESE COVERI SANDRA

ALIMENTI E ALIMENTAZIONE COZZOLINO CARMELA LABORATORIO ORGANIZ. GEST.

SERVIZI RISTORATIVI

SOMIGLI BERNARDO LAB. SERVIZI ENOGASTR.

SETTORE SALA E VENDITA

CIRIOLO MARIA LUIGIA

ED. FISICA NUTINI VALTER ENRICO

RELIGIONE BARBANI ANDREA

AREA SCIENTIFICA GIAMMETTA ROCCO

AREA UMANISTICA BATTAGLIA RENATO

PIERUGO

AREA TECNICA GAROFALO TIZIANA

AREA MOTORIA GIORGI FERDINANDO

PRATO, 15 MAGGIO 2016

IL COORDINATORE DI CLASSE IL DIRIGENTE SCOLASTICO

(PROF.SSA COZZOLINO CARMELA) (PROF.DANIELE SANTAGATI) --- --- --

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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI COMMERCIALI TURISTICI SOCIALI ALBERGHIERI E DELLA PUBBLICITA'

"FRANCESCO DATINI"

Via di Reggiana, 26 - PRATO

Tel. 0574/63.05.11 - 0574/63.04.06 - Fax 0574/63.04.11 e-mail:[email protected];[email protected]

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

INSEGNANTE Cozzolino Carmela

MATERIA Scienza e Cultura dell’Alimentazione CLASSE VBcuc

Anno Scolastico 2015/2016

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SITUAZIONE IN INGRESSO

La classe, costituita da 20 alunni di cui un allievo certificato (che segue una programmazione differenziata) e tre alunni con DSA, in generale presenta una preparazione molto eterogenea e in alcuni casi carente perché poco disponibile allo svolgimento delle attività disciplinari proposte. Gli allievi non sempre hanno risposto in modo responsabile agli argomenti trattati mostrando un’inadeguata organizzazione del lavoro.

Dal punto di vista cognitivo e più propriamente del rendimento, solo pochi alunni si sono impegnati in modo regolare ed hanno conseguito un bagaglio di conoscenze accettabili.

La maggior parte della classe ha generalmente partecipato alle attività svolte con un atteggiamento di superficialità e si sono dimostrati poco inclini alla rielaborazione personale, nonostante gli incitamenti ad un maggior senso di responsabilità. In questi alunni risultano carenti la prontezza e la sveltezza nell’esecuzione delle attività individuali;

tale carenza ha indotto un rallentamento nel ritmo di lavoro, portando a pause poco produttive e soprattutto noiose.

Da un punto di vista disciplinare gli alunni sono sempre stati abbastanza educati e corretti sia verso gli insegnanti sia tra di loro anche se, nonostante abbiano sviluppato buoni rapporti di amicizia, risultano divisi in gruppi.

In base agli obiettivi proposti ed alla progressione rispetto al livello di partenza solo pochi alunni hanno raggiunto una conoscenza accettabile della disciplina ed hanno dimostrato impegno ed interesse costanti. Altri hanno acquisito una preparazione di base non pienamente sufficiente presentando ancora delle incertezze nell’operatività e nell’uso del linguaggio specifico, non hanno raggiunto gli obiettivi preposti.

Agli allievi con DSA, durante l’anno scolastico, sono state garantite adeguate forme di verifica e di valutazione, e nello svolgimento dell’attività didattica sono stati adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.

Il programma è stato svolto regolarmente e gli obbiettivi programmati all’inizio dell’anno sono stati raggiunti anche se a vari livelli, sono state adottate varie strategie adatte a coinvolgere e stimolare gli alunni e non sono mancate attività di recupero.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA OBIETTIVI DISCIPLINARI

Competenze

• Saper utilizzare la terminologia specifica della disciplina

• Saper mantenere un adeguato livello di igiene nell’ambiente lavorativo e saper associare ad alcune malattie i relativi agenti patogeni.

• Saper evidenziare, tramite la lettura dell’etichetta, alcuni potenziali rischi sanitari, innocuità e nocività (DGA dose giornaliera accettabile) ed aspetti tecnici e legislativi,

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dovuti alla presenza di additivi e/o di prodotti OGM.

• Saper descrivere i principali sistemi di conservazione, come influiscono sul valore nutrizionale e saper proporre tecniche di conservazione adeguate per ogni tipo di alimento.

• Saper individuare gli aspetti qualitativi di un determinato prodotto tramite la lettura dell’etichetta e saper riconoscere i diversi marchi di qualità dei prodotti certificati a livello comunitario e nazionale.

• Saper elaborare una dieta equilibrata per persone sane in funzione delle diverse necessità fisiologiche.

• Saper leggere e applicare correttamente gli strumenti atti alla formulazione di diete in modo da poter analizzare criticamente le diete proposte dai mass-media, dalla pubblicità, ecc.

• Saper mettere in relazione determinate patologie con abusi alimentari.

• Saper applicare correttamente semplici conoscenze relative alla dietoterapia ai singoli casi.

Conoscenze

• Conoscere le possibili cause di contaminazione degli alimenti e le possibili conseguenze sulla salute.

• Conoscere le condizioni ambientali più favorevoli per lo sviluppo dei microrganismi

• Conoscere le principali tossinfezioni alimentari e capire la loro relazione con la scarsa qualità igienica degli alimenti o di un servizio ristorativo.

• Conoscere le principali tecniche di conservazione degli alimenti e l’influenza sul valore nutritivo e commerciale degli stessi

• Conoscere le principali differenze tra additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici.

• Conoscere la relazione tra corretti stili di vita e patologie a sfondo alimentare.

• Conoscere i fabbisogni nutrizionali, nelle diverse fasce di età, in condizioni fisiologiche e patologiche e stabilire un programma nutrizionale corretto.

Capacità

• Saper mettere in relazione gli agenti contaminanti con la relativa malattia

• Comprendere l’importanza dell’igiene nella prevenzione della contaminazione dei prodotti alimentari.

• Riconoscere gli eventuali additivi alimentari presenti in un prodotto tramite la lettura dell’etichetta alimentare.

• Saper individuare le alterazioni degli alimenti mal conservati.

• Saper individuare il sistema di conservazione più adeguato alle diverse tipologie di alimenti.

• Essere in grado di analizzare cause e conseguenza di una scorretta alimentazione sulla nostra salute.

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OBIETTIVI MINIMI

1. Conoscere le principali tossinfezioni alimentari e capire la loro relazione con la scarsa qualità igienica degli alimenti o di un servizio ristorativo;

2. Conoscere quali sono le principali tecniche di conservazione degli alimenti e come influiscono sul valore nutrizionale e commerciale degli stessi;

3. Capire il ruolo degli additivi alimentari (aspetti tecnici e legislativi, innocuità e nocività);

4. Saper mettere in relazione alcune malattie causate da errori alimentari (eccessi e carenze) e relativi nutrienti.

5. Conoscere le linee guida per una sana alimentazione nelle varie età, in modo da poter analizzare criticamene le diete proposte dai mass-media, dalla pubblicità, ecc.

6. Saper organizzare termini in un linguaggio semplice ma comprensibile.

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05)

Mod.1 IL VALORE SIMBOLICO DEGLI ALIMENTI NELLE GRANDI FEDI RELIGIOSE -Cibo e peccato

-Condivisione e cerimoniali

-Proibizioni alimentari:cibo e purezza -Regole nella tradizione Ebraica -Regole nella religione Islamica -Regole nella religione Cristiana -Regoli nelle religioni Orientali

Mod. 2 NUOVI ALIMENTI E BIOTECNOLOGIE

- I nuovi alimenti: alimenti arricchiti, alimenti alleggeriti.

- Gli alimenti funzionali: acidi grassi polinsaturi, fitosteroli, antiossidanti, probiotici, prebiotici, simbiotici.

- Gli alimenti geneticamente modificati (ogm) e potenziali rischi.

Mod. 3 BIOENERGETICA

- Metabolismo e standard nutrizionali - Fabbisogno energetico.

- Stato di nutrizione e composizione corporea

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- I LARN e le linee guida

Mod. 4 - LA DIETA IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE

U.D. 4.1 LA DIETA NELLE DIVERSE ETÀ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE - Definizioni di: dieta, dietologia, dietetica, dietoterapia.

- La dieta nell'età evolutiva: raccomandazioni nutrizionali.

- La dieta del neonato e del lattante: allattamento al seno, latte materno, allattamento artificiale, latte formulato.

- L'alimentazione complementare.

- La dieta del bambino: le basi della corretta alimentazione.

- La dieta dell'adolescente: suggerimenti nutrizionali.

- La dieta dell'adulto: le basi di una dieta sana.

- Le piramidi alimentari.

- La dieta in gravidanza.

- La dieta della nutrice.

- La dieta nella terza età: consigli dietetici.

U.D. 4.2 DIETE PARTICOLARI

- Comprendere i rischi associati a diete estreme.

- Comprendere i rischi che possono derivare dall’uso improprio degli integratori per gli sportivi.

- Saper riconoscere analogie, differenze e punti critici tra i vari tipi di dieta e la dieta mediterranea.

Mod. 5 - LA DIETA IN CONDIZIONI PATOLOGICHE

U.D. 5.1 LA DIETA NELLE MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE

- Saper descrivere alcune tra le più comuni patologie dell’apparato digerente e malattie epatiche, nelle quali l’intervento dietetico è fondamentale come misura terapeutica.

U.D. 5.2 LA DIETA NELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI - Saper elencare i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.

- Saper esemplificare una dieta per persone affette da malattie cardiovascolari.

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U.D. 5.3 LA DIETA NELLE MALATTIE DEL METABOLISMO - Comprendere l’importanza dell’obesità come malattia sociale.

- Comprendere l’importanza che l’alimentazione assume nella prevenzione e nel controllo delle varie malattie metaboliche.

- Saper descrivere le due tipologie di diabete mellito.

- Saper elencare i fattori di rischio del diabete.

- Iperuricemia e gotta - Osteoporosi

U. D. 5.4 ALLERGIE E INTOLLERANZE ALIMENTARI - Le reazioni avverse al cibo

- Diagnosi delle allergie e delle intolleranze - Saper riconoscere le allergie alimentari

- Le intolleranze alimentari: al lattosio, celiachia, favismo e fenilchetonuria

U.D. 5.5 ALIMENTAZIONE E CANCEROGENESI. DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

- Saper riconoscere i principali fattori di rischio alimentare in alcune patologie tumorali.

- Saper proporre strategie alimentari che consentono di formulare diete atte alla prevenzione dei tumori.

- Anoressia e Bulimia

PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05)

Mod. 6 - I RISCHI E LA SICUREZZA ALIMENTARE

U.D. 6.1 FATTORI TOSSICI E CONTAMINAZIONE ALIMENTARE - Classificazione dei diversi tipi di contaminazione.

- I contaminanti più frequentemente presenti negli alimenti: i fattori antinutrizionali, le ammine biogene, le micotossine, i fitofarmaci, gli zoofarmaci, le sostanze cedute da contenitori o da imballaggi per alimenti, i metalli pesanti, i radionuclidi.

U.D. 6.2 CONTAMINAZIONE BIOLOGICA DEGLI ALIMENTI

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Le malattie trasmesse con gli alimenti, agenti biologici e modalità di contaminazione:

- I prioni;

- I virus:epatite A ed E;

- I batteri: riproduzione, spore e tossine batteriche;

- I fattori ambientali e la crescita microbica: sostanze nutritive, tempo, temperatura, presenza o assenza di ossigeno, umidità, pH del mezzo, radiazioni.

- Le tossinfezioni alimentari, rischio e prevenzione delle tossinfezioni da: Salmonella, Stafilococco, Clostridium perfringens, Clostridium Botulinum, Bacillus cereus, Shigella, Listeria.

- I funghi microscopici: lieviti e muffe.

- Le parassitosi: Teniasi, Echinococcosi, Ossiuriasi, Trichinosi, Anisakidosi.

U.D. 6.3 ADDITIVI ALIMENTARI E COADIUVANTI TECNOLOGICI - Gli additivi alimentari: requisiti legali e classificazione.

- I conservanti antimicrobici.

- Gli antiossidanti.

- Gli additivi ad azione fisica: addensanti, gelificanti e stabilizzanti, amidi modificati, emulsionanti.

- Additivi che esaltano o accentuano le caratteristiche sensoriali: coloranti, aromatizzanti, edulcoranti, esaltatori di sapidità.

- Principali categorie di coadiuvanti tecnologici.

Mod. 7 - LA PREVENZIONE E IL CONTROLLO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE

U.D. 7.1 CONTROLLO, QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE - La sicurezza alimentare: sistemi di gestione della sicurezza.

- La sicurezza alimentare in Europa: rintracciabilità, il "Pacchetto igiene".

- L'autocontrollo e il sistema HACCP: HACCP, fasi preliminari dell'HACCP, principi dell'HACCP.

- Il controllo ufficiale in Italia.

- Le frodi alimentari.

- La qualità totale degli alimenti: valutazione della qualità.

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- Le produzioni di qualità, produzioni territoriali e marchi di tutela: Denominazione d'origine protetta (DOP), Indicazione geografica protetta (IGP), Specialità tradizionale garantita (STG), Prodotti biologici, Prodotti da agricoltura integrata.

Criteri metodologici

Le lezioni di introduzione agli argomenti sono state di tipo frontale.

A questo tipo di lezioni si sono affiancati molti momenti di approfondimento finalizzati ad una più adeguata comprensione e assimilazione dei concetti introdotti.

Sono state effettuate delle ore di recupero per un affiancamento alla preparazione dell'esame, questi incontri continueranno fino alla fine del mese di maggio.

Strumenti e materiali didattici impiegati

- Libro di testo (Scienza e Cultura dell’Alimentazione, Vol. 5, autore A. Machado, editore Posedonia, ISBN 978-88-482-5873-9)

- Uso di fotocopie

- Tabelle nutrizionali e grafici - Tabelle Larn

Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione -Verifiche orali

-Prove scritte

Nel procedere alla valutazione ho tenuto costantemente presente i seguenti punti di riferimento:

· La situazione di partenza di ogni singolo alunno;

· L’interesse e l’impegno dimostrati in risposta alle strategie proposte;

· Le singole abilità;

(22)

· La qualità e quantità di conoscenze acquisite;

· La padronanza del lessico specifico.

Inoltre, per la valutazione globale, intermedia e finale, ho considerato i seguenti elementi:

partecipazione, impegno, comportamento, metodo di studio, grado di preparazione, progressione.

Il rapporto con le famiglie è stato abbastanza regolare.

NOTE AGGIUNTIVE

TOTALE DELLE ORE SVOLTE N° 87/ 99

L’INSEGNANTE Carmela Cozzolino NOTE FINALI

-segnalare eventuali difformità rispetto a quanto specificato il 15 maggio TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° …./…..

ALLA DATA DEL …………. L’INSEGNANTE

Carmela Cozzolino

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

(23)

INSEGNANTE ANTONELLA CHIANI

MATERIA DIRITTO E TECNICA AMMINISTRATIVA CLASSE 5 B cucina

Anno Scolastico 2015/2016

(24)

SITUAZIONE IN INGRESSO

La classe è con me dalla classe quarta,In questi due anni ho avuto modo di conoscere il gruppo classe, il quale è molto cresciuto sia da un punto di vista delle competenze che del raggiungimento degli obiettivi trasversali.

La classe ha mostrato interesse nella mia disciplina anche se in modo saltuario , gruppo classe esuberante non sempre facile da gestire.

Un loro punto di debolezza è l’espressione orale, che durante questi anni ho cercato di migliorare intensificando il dialogo e le verifiche formative .

Discontinuo è stato l’impegno specialmente nello svolgimento dei compiti assegnati, il comportamento in classe è stato invece collaborativo e propositivo ,la classe si è sempre mostrata curiosa ed attenta alle varie tematiche affrontate.

Il profitto è nel complesso sufficiente, con delle eccellenze ma anche delle fragilità che hanno richiesto durante l'anno il sostegno di tutto il consiglio di classe .

Gran parte degli alunni è già inserito nel mondo del lavoro, con contratti part time o con lavori saltuari che incidendo in modo molto positivo sulle loro qualifiche professionali purtroppo hanno inciso in modo negativo sulla loro preparazione teorica.

OBIETTIVI DISCIPLINARI OBIETTIVI GENERALI

Competenze in uscita classe V

 collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,

(25)

della collettività e dell’ambiente

 riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

 conoscere i principali documenti per la gestione e la tenuta della contabilità nelle imprese turistiche in particolar modo conoscere la procedura per iniziare una attività ristorativa e saperla gestire

Ambito di conoscenze

1. Caratteristiche del mercato turistico nazionale ed internazionale 2. Pianificazione e programmazione strategica

3. Fasi e procedure di redazione del Business plan 4. Tecniche di marketing turistico

5. Iter procedurale per l'apertura di una attività turistica

Ambito Competenze

1.Adeguare e organizzare la produzione e vendita in relazione alla domanda dei mercati 2.Svolgere la propria attività operando in gruppo e integrando le proprie competenze con altre figure professionali.

3.Utilizzare tecniche e strumenti gestionali nella produzione di servizi e/o prodotti turistici 4.Redigere relazioni tecniche

5. Utilizzare le reti gli strumenti informatici nelle attività di studio , ricerca approfondimento

(26)

Capacità

1.Analizzare il mercato turistico e interpretarne le dinamiche

2.Individuare le fasi e le procedure di redazione del Business Plan e del budget 3.Tecniche di Marketing

OBIETTIVI MINIMI

Si rinvia a quanto definito in sede di dipartimento.

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05)

Modulo. 1

La programmazione e la pianificazione redazione di un Business Plan

MoModduulloo.. 22 --

IlIl bbuuddggeett nneellllee iimmpprreessee rriissttoorraattiivvee M

Moodduulloo.. 33 --

Le politiche di vendita nella ristorazione Modulo 4.

IL TURISMO UNA PROSPETTIVA EUROPEA Modulo.5

Norme obbligatorie nazionali e comunitarie

(27)

Modulo .6

Disciplina dei contratti di settore

CRITERI MEOTODOLOGICI E MATERIALI DIDATTICI USATI

Lo svolgimento del programma e avvenuto in primo luogo tramite lezioni frontali, attraverso la trattazione teorica degli argomenti seguita dalla contestualizzazione usando semplici situazioni pratiche . Sono state proposte letture da articoli di quotidiani o riviste

La realizzazioni di esercitazioni più complesse ha determinato diverse di difficoltà.

Utili invece i lavori di gruppo utilizzati spesso prima dello svolgimento di verfiche sommative

- Libro di testo:

Caterina De Luca M.T.Fantozzi- Diritto e Tecnica Amministrativa dell'impresa turistica.-LIVIANA

- Appunti Fotocopiati - Casi Aziendali - Attività laboratoriali

(28)

TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONI

Le verifiche formative sui contenuti teorici si sono concretizzate in brevi domande con l'obiettivo di promuovere il confronto e la discussione sulle diverse tematiche, mentre per verificare la competenza degli aspetti applicativi sono state utilizzati esercizi strutturati o semi-strutturati. Le verifiche sommative hanno avuto la forma di interrogazioni, quesiti scritti a risposta singola, prove applicative a sviluppo obbligato e trattazione sintetica di argomenti.

Nella valutazione degli studenti ho tenuto conto delle conoscenze e competenze acquisite, dell’interesse e della partecipazione all’attività didattica, della frequenza, dell’impegno dimostrato nel lavoro domestico e non ultimo del progresso rispetto ai livelli di partenza

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO ALLA DATA DEL 15/05/2016

(29)

Modulo. 1 La pianificazione e programmazione aziendale - Perchè programmare

- La progettazioe di una nuova iniziativa imprenditoriale:il Business Plan -analisi del contesto esterno

-vantaggio competitivo -analisi del contesto interno -definizione delle strategie

-i preventivi d'impianto:preventivo Tecnico, preventivo economico,preventivo finanziario

-valutazione dei dati, redditività del progetto ,valutazione degli oneri figurativi -Studio di fattibilità di un'impresa ristorativa:saper redigere un business plan -Calcolo dei costi :food cost-full cost, costi fissi e costi variabili

Modulo. 2 - IL BUDGET nelle imprese ristorative -programmazione d'esercizio

-il Budget economico di un'impresa ristorativa

IL caso aziendale :il budget economico di un ristorante,budget delle vendite:saper prevedere il numero dei pasti. Previsione dei ricavi :calcolo del prezzo medio di vendita ,Budget economico.

-il controllo budgetario -vantaggi e limiti del budget

Modulo 3-Le politiche di vendita nella ristorazione -L'evoluzione del concetto di marketing

-il marketing turistico territoriale

-il piano di marketinganalisi della situazione interna ed esterna -analisi della domanda

-analisi della concorrenza -analisi SWOT

-ciclo di vita del prodotto

-il marketing mix:Prodotto, Prezzo, Distribuzione,Comunicazione.

-La pubblicità

-la promozione,Pubbliche relazioni

Modulo.4 Il turismo una prospettia europea Cenni su la storia dell UE

-Principali istituzioni europee

(30)

-il turismo una grande risorsa per l'Europa :sfide opportunità,competitività innovazione

MoModduulloo 55.. NNoorrmmee oobbbblliiggaattoorriiee nnaazziioonnaallii ee ccoommuunniittaarriiee -Norme obbligatorie nazionali

-Tusl :testo unico sulla sicurezza sul lavoro -la valutazione dei rischi in un ristorante

-cenni:normativa antiincendio,igene esicurezza alimentare

M

Moodduulloo 66::DDiisscciipplliinnaa ddeeii ccoonnttrraattttii ddii sseettttoorree -la disciplina dei contratti di settore

-i contratti ristorativi -il contratto di catering -il contratto di banqueting

-il sistema qualità:ISO;CEN;UNI -ISO 9000, ISO 14000

-I marchi

TOTALE DELLE ORE DI LEZIONE SVOLTE N° 102 su 165

L'INSEGNANTE

TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONE SVOLTE N°

ALLA DATA DEL

(31)

L'INSEGNANTE

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

(32)

INSEGNANTE : NUTINI VALTER MATERIA: EDUCAZIONE FISICA CLASSE : 5^ Bcuc

Anno Scolastico 2015/2016

(33)

SITUAZIONE IN INGRESSO

La classe in generale presenta i prerequisiti minimi per proseguire nell’apprendimento della disciplina

OBIETTIVI GENERALI Competenze

Prerequisiti motori tali da poter comprendere e mettere in atto tutte le attività previste per l’anno in corso.

Conoscenze

Conoscere il “motore” umano e le sue qualità fisiche e neuromuscolari Conoscere le regole sportive e i fondamentali dei giochi di squadra Conoscere i principi fondamentali dell’allenamento sportivo

Conoscere i gesti arbitrali principali

Conoscere le specialità dell’atletica leggera

Capacità

Acquisire consapevolezza della propria corporeità e delle sue potenzialità

Saper utilizzare il proprio schema corporeo e motorio attraverso il consolidamento e il miglioramento delle capacità motorie e delle abilità motorie

Saper utilizzare in maniera adeguata le macchine del fitness

Saper eseguire autonomamente e consapevolmente un riscaldamento Saper rispettare le regole e saperle applicare

Avere padronanza dei gesti tecnici fondamentali Saper lavorare in gruppo, rispettando le diversità Saper praticare una disciplina dell’atletica leggera

Favorire la socializzazione e l'incontro tra alunni di diversa età.

Sviluppare le capacità logiche e matematiche, di intuizione e previsione, di progettazione, di concentrazione, di memoria

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05) U.D. 1

Le capacità condizionali:

U.D. 2

(34)

Le capacità coordinative U.D. 3

Giochi sportivi: calcio a 5 U.D. 4

Giochi sportivi: pallavolo U.D. 5

Giochi sportivi: pallacanestro U.D. 6

Giochi con la racchetta: tennis-tavolo U.D. 7

Giochi con la racchetta: badminton

Criteri metodologici

Metodo induttivo – metodo deduttivo e misto.

Strumenti e materiali didattici impiegati Piccoli e grandi attrezzi – Libro di testo.

Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione

Verifiche di tipo pratico in palestra e teoriche in classe – Impegno durante la lezione nel corso dell'anno.

PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05) NOTE AGGIUNTIVE

TOTALE DELLE ORE SVOLTE N° 46/66

L’INSEGNANTE

NOTE FINALI

-segnalare eventuali difformità rispetto a quanto specificato il 15 maggio TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° …./66.

(35)

ALLA DATA DEL 3 maggio 2016 L’INSEGNANTE

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

(36)

INSEGNANTE ANDREA BARBANI

MATERIA IRC

CLASSE 5 BCU

Anno Scolastico 2015/2016

SITUAZIONE IN INGRESSO:

Classe composta da 6 alunni avvalentesi dell' IRC (tutti gli alunni frequentano la disciplina dalla classe prima).

Il gruppo ha aderito con interesse alle tematiche proposte; il confronto fra gli studenti è sempre stato attivo e costruttivo.

I contenuti sono stati presentati partendo dalle esperienze del gruppo e lasciando un ampio spazio al dialogo; il docente ha cercato di stimolare gli alunni all’utilizzo di dibattiti su argomenti di morale e a sfondo sociale, consoni a favorire l’apertura alla discussione e al processo di maturazione.

L’attività didattica si è articolata oltre che in momenti di spiegazione e di comunicazione di esperienze di confronto con altre culture e religioni, anche con il reperimento e la corretta utilizzazione di documenti biblici e storico-culturali.

L’attenzione è sempre stata costante.

(37)

Il gruppo ha partecipato alle lezioni in modo efficace; ad oggi, i risultati complessivamente conseguiti sono decisamente buoni.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA:

MODULO 1 – L’ETICA DELLE RELAZIONI.

Tempi di realizzazione: 12 ore Elenco u.d.:

1. Il rapporto con lo straniero.

2. Il razzismo.

3. La convivenza in una società multiculturale.

MODULO 2 – L’ETICA DELLA SOLIDARIETA’.

Tempi di realizzazione: 13 ore Elenco u.d.:

1. Il rapporto dell’economia con l’etica.

2. L’economia solidale.

3. La pace.

4. La Chiesa e i diritti dell’uomo.

5. Il rapporto della politica con l’etica.

OBIETTIVI DISCIPLINARI:

Competenze

Maturare comportamenti rispettosi e responsabili nella relazione con gli altri e con l’ambiente.

Orientare le proprie scelte esistenziali all’interno di un progetto di vita.

Capacità

Riconoscere le linee di fondo della dottrina sociale della Chiesa e l’impegno per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato.

Riconoscere la tensione tra realtà ed ideali, tra limiti dell’uomo e azione dello Spirito nella vita personale, sociale ed ecclesiale.

(38)

Conoscenze

La dottrina sociale della Chiesa: la persona che lavora, i beni e le scelte economiche, l’ambiente e la politica.

Giustizia e pace, libertà e fraternità nelle attese dei popoli e nell’insegnamento del cristianesimo.

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05):

MODULO 1 – L’ETICA DELLE RELAZIONI.

UD1.1 Il rapporto con lo straniero.

UD1.2 Il razzismo.

UD1.3 La convivenza in una società multiculturale.

MODULO 2 – L’ETICA DELLA SOLIDARIETA’.

UD2.1 Il rapporto dell’economia con l’etica.

UD2.2 L’economia solidale.

UD2.3 La pace.

UD2.4 La Chiesa e i diritti dell’uomo.

UD2.5 Il rapporto della politica con l’etica.

Ad oggi sono stati anche affrontati alcuni approfondimenti (con schede e testi fotocopiati) sui seguenti argomenti:

Laicità e laicismo. Il relativismo etico.

L’Olocausto (visione del film “Jona che visse nella balena”).

Expo 2015; la Carta di Milano, il diritto al cibo e la lotta agli sprechi alimentari.

Amore ed innamoramento. Il matrimonio cristiano. La convivenza. Le unioni civili.

Sessualità: un dono che impegna. Metodi contraccettivi e metodi naturali.

Religioni, bioetica e dignità della persona umana.

Religioni ed alimentazione.

La questione del rapporto tra religione e scienza.

(39)

Le principali festività nelle religioni abramitiche.

L'integralismo religioso. Riflessione sui tragici eventi accaduti in Francia e in Belgio.

Il vero volto dell' Islam. L' ISIS e il concetto di "Jihad" nel Corano.

Chiesa e Primato di Pietro; il senso profondo delle visite pastorali papali.

Il Decalogo e la loro attualità.

La questione del "male" nelle principali prospettive filosofiche e religiose.

Il senso profondo del Giubileo cattolico. Pellegrinaggi come itinerari di fede. Il turismo religioso.

Criteri metodologici:

L’attività didattica si è svolta prevalentemente nella maniera tradizionale basata su lezioni frontali e l’impiego di schede, articoli e testi utilizzati per favorire il dibattito e il confronto.

Strumenti e materiali didattici impiegati:

Libro di testo, schede fornite dall’insegnante, Bibbia, dvd, articoli di giornale, documenti del Magistero, lavagna.

Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione:

Le verifiche dell’apprendimento sono state attuate attraverso forme di produzione orale.

Sono forme di verifica orale: a) l’esposizione argomentata, con carattere di coerenza e consistenza, su argomenti del programma svolto; b) il colloquio per accertare la

padronanza complessiva della materia, la capacità di orientarsi in essa e di utilizzare in modo appropriato il lessico specifico della disciplina.

Il voto (espresso in decimi) costituisce la sintesi della valutazione delle capacità conoscitive, applicative, espressive e critiche dell'alunno.

PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05):

Ripresa di alcuni argomenti legati al Modulo 1 (la convivenza in una società multiculturale) e del Modulo 2 (morale della vita politica).

(40)

NOTE AGGIUNTIVE

TOTALE DELLE ORE SVOLTE N° 25/33 L’INSEGNANTE

Andrea Barbani

NOTE FINALI:

-segnalare eventuali difformità rispetto a quanto specificato il 15 maggio

TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° …./…..

ALLA DATA DEL L’INSEGNANTE

(41)

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

INSEGNANTE: Surico Valentina

(42)

MATERIA: italiano CLASSE: 5 BCUC

Anno Scolastico: 2015/2016 SITUAZIONE IN INGRESSO

La classe è stata da me presa in carico solo in questo ultimo anno scolastico. Ho riscontrato una situazione iniziale molto precaria: scarsa capacità di attenzione; poche conoscenze pregresse; scarsa esercitazione sugli elaborati scritti; difficoltà di espressione e argomentazione orale. Il primo quadrimestre è stato speso per colmare lentamente tali lacune. I risultati di questo lavoro si sono visti nell’arco del secondo quadrimestre. Gli alunni hanno acquisito (secondo livelli differenti, eccetto pochi casi di collaborazione nulla) maggiore consapevolezza delle competenze e conoscenze richieste, riuscendo ad ottenere risultati soddisfacenti se si pensa alla situazione iniziale.

Va inoltre considerato che l’indirizzo alberghiero dispone di tre ore di italiano (invece che delle canoniche quattro). Tale diminuzione oraria rispetto al consueto va fortemente a discapito più che del programma (che per forza di cose deve essere notevolmente ridotto), dell’acquisizione di competenze scritte e orali che richiedono tempo, pratica, rielaborazione.

Nella classe è presente un alunno sottoposto alla legge 104. L’alunno si è sottoposto volentieri alle verifiche scritte e orali secondo prove preparate ad hoc che andassero, nella maggior parte dei casi, a toccare gli argomenti da lui preferiti. I risultati sono stati soddisfacenti, soprattutto perché è l’alunno stesso che ha tratto gusto e motivazione nel lavoro svolto.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA OBIETTIVI DISCIPLINARI

La finalità del programma è rivolta alla conoscenza del fenomeno letterario come espressione di civiltà, alla conoscenza diretta dei testi e alla padronanza del mezzo linguistico in forma scritta e orale. Il lavoro svolto in classe si è concentrato sulla capacità di analizzare e contestualizzare i testi e sulla propensione alla riflessione in merito alle tematiche sociali, personali, storiche del ‘900.

Competenze/ Capacità

(43)

collegare il testo al contesto storico/culturale e alla biografia dell’autore individuare nel testo le tematiche degne di particolare riflessione

esposizione orale e scritta corretta, esplicativa e adeguata al lessico specifico corrispondente

Conoscenze

principali correnti letterarie del secondo ‘800 e del ‘900

biografie, trame dei romanzi trattati, analisi dei testi letti in classe

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05) MOD 1 – Età del Positivismo

u.d.1: - il Naturalismo francese

6. G. Flaubert, “Madame Bovary”

u.d. 1: - Il verismo italiano, ideologia verghiana; impersonalità, impossibilità del progresso sociale, il Ciclo dei vinti

Letture: Prefazione ai Malavoglia (p. 88); la famiglia Malavoglia (p.

91); la morte di Mastro Don Gesualdo (p. 122) MOD. 2 – Il Decadentismo

u.d. 1: - la visione del mondo decadente

u.d. 2: - G. D’Annunzio, vita, estetismo, superomismo

Letture: Andrea Sperelli e Elena Muti (p. 284)

(44)

MOD. 3 – Autori del primo Novecento u.d. 1: - Italo Svevo

- l’inettitudine dell’uomo moderno

Letture: da La coscienza di Zeno (“L’ultima sigaretta”, p. 473; “Un rapporto conflittuale”, p. 478; “Una catastrofe inaudita”, 488)

u.d.2: - Luigi Pirandello

- la visione del mondo: vitalismo, relativismo, le trappole sociali, le maschere, la follia, l'umorismo, i romanzi Il fu Mattia Pascal, Uno nessuno centomila

Letture: “il sentimento del contario” (p. 514); novelle: La patente (p.542); Il treno ha fischiato (p. 550)

MOD. 4 – Poeti italiani del primo Novecento u.d. 1: - G. Ungaretti

o poesie: Veglia (p. 605); Fratelli (605); Sono una creatura (p. 609); Mattina (p.

620); Soldati (p. 622); Non gridate più (p. 628)

MOD. 8 – Il neorealismo u.d. 1: - P. Levi

Letture: - Se questo è un uomo, cap, 1-2; “il canto di Ulisse” (p. 933) u.d. 2: - B. Fenoglio

o Una questione privata; Il partigiano Johnny

u.d. 2: - P.P. Pasolini

(45)

 Letture:Scritti corsari: articolo del 9 dic. 1973 “Acculturazione e acculturazione”

Criteri metodologici

Lettura e analisi del testo; illustrazione delle tematiche generali Strumenti e materiali didattici impiegati

Testo in uso: M. Sambugar “Letteratura”, vol 3, La Nuova Italia Tipologie delle verifiche e criteri di valutazione

Almeno due verifiche orali e due prove scritte (temi) a quadrimestre.

PROGRAMMA DA SVOLGERE (DOPO IL 15/05) Programma terminato il 6 maggio 2015

NOTE AGGIUNTIVE

Gita d’istruzione a Cracovia, campo di concentramento di Auswchitz, Praga

TOTALE DELLE ORE SVOLTE N°: 87/104 ALLA DATA DEL 5/05/2014

L’INSEGNANTE Valentina Surico

(46)

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

INSEGNANTE CIRIOLO MARIA LUIGIA

MATERIA TECNICHE DI LABORATORIO SALA E VENDITA CLASSE 5 B cucina

Anno Scolastico 2015/2016

(47)

SITUAZIONE IN INGRESSO

La classe, si presenta complessivamente armonica e ben integrata.

Durante l'arco dell'anno scolastico, ad eccezione di alcuni casi di insofferenza nei confronti dell'insegnante e della materia insegnata con episodi di dibattiti verbali anche molto forti, la classe ha risposto bene alle lezioni proposte dall'insegnante.

Il gruppo-classe, molto unito e coeso, ha fronteggiato diversi momenti di stanchezza e disagio, dovuto al fatto che le ore date alla mia materia erano consecutive e alla fine della giornata scolastica (lunedì dalle 12 alle 14).

Nella classe hanno convissuto alunni dalla spiccata personalità di leader, infatti tre di loro sono stati anche eletti rappresentanti d'istituto, nei quali predomina un carattere molto imponente e forte, con alunni apparentemente fragili e un po' disadattati, i quali hanno malvolentieri contribuito alla vita scolastica sociale, facendo un piccolo gruppo a parte.

La classe, conosciuta nel quarto anno scolastico (quindi a.s. 2014-15), –con molti alunni ci si conosce addirittura fin dal primo anno-, ha mostrato nel complesso di questi anni, un comportamento giocoso, non sempre tranquillo, a tratti puerile.

L'impegno, nel complesso incostante, la mancanza quasi totale di studio metodico a casa, la facilità di distrazione e la superficialità con cui la nuova generazione prende la vita, in generale, hanno avuto il loro riflesso nella parte teorica della materia, la quale è lacunosa e difficile. Per ciò che concerne la parte pratica, invece, gli alunni hanno dato il meglio di sé.

A tal proposito si può dire che nel complesso i risultati raggiunti sono tali da poter permettere a tutti (a chi più a chi meno) di essere in grado di affrontare un esame di maturità, poiché compensano la parte pratica con quella scritta e/o viceversa.

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA OBIETTIVI DISCIPLINARI

Competenze

La programmazione annuale ha lo scopo di fornire all'allievo le competenze di vendita e marqueting al fine un giorno di farlo diventare protagonista nella conduzione di un'azienda, con cognizioni amministrative, controlli gestionali e sicurezza nella gestione professionale del settore.

Conoscenze

(48)

Lo scopo finale di questa programmazione è di dare la possibilità ad ogni alunno di:

conoscere la gestione sugli acquisti, i costi e i prezzi nella ristorazione, i prodotti tipici e valorizzarne la vendita e riuscire a effettuare una ricerca di lavoro attraverso i canali informatici, per ciò che concerne la parte amministrativa;

conoscere in dettaglio gli stili di servizio, gestire gli spazi della sala ristorante, anche in previsione dell'organizzazione di un evento come banqueting o catering e avere un'infarinatura di enografia estera, per quanto riguarda la professionalità dimostrata nella sala ristorante;

Capacità

Definire i costi della ristorazione e affrontare una ricerca del lavoro in modo intelligente e funzionale. Riconoscere i prodotti tipici regionali e i marchi di qualità.

Gestire con intelligenza i vari stili di servizio e usarli al momento opportuno in base alle esigenze.

Essere in grado di affrontare, almeno in parte e con la supervisione di un esperto, la macchina organizzativa di un banqueting o catering.

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (ALLA DATA DEL 15/05)

MOD 1 – IL PROFESSIONISTA (sezione A)

A 3 Gestione informatizzata dell'azienda (Pag. 1) A 4 Gestione degli acquisti (pag. 74)

A 5 Costi e prezzi nella ristorazione (pag. 82)

MOD 2 – IN RISTORANTE (sezione B) B 2 Cucina di sala (Pag. 118)

(49)

B 4 Ripasso sulla degustazione e abbinamento del vino con approfondimenti di

un pomeridiani sommelier

MOD 3 – IN BAR (sezione C)

C 1 Distillazione, acqueviti e liquori C 2 Guarnizioni e decorazioni C 3 I cocktail mondiali

MOD 4 – LA BIRRA

Il prodotto birra - Come si produce - Classificazione legale Gli ingredienti - Stili di birra - Birra artigianale

Servizio della birra in bottiglia - Servizio della birra alla spina Temperature di servizio - Le basi della degustazione - La degustazione Abbinamento cibo-birra

MOD 5 - PRATICA OPERATIVA

FLAIR: pratica di flair con lezioni di un esperto esterno.

FLAMBÈ: Pratica di primi, secondi e dessert fatti al flambè con ricette inventate dai ragazzi.

CRITERI METODOLOGICI

Le lezioni sono state svolte nel giorno del lunedì con 2 ore consecutive, nelle quali si è cercato di ritagliare parte del tempo per affrontare sia argomenti di carattere teorico, che lezioni di carattere pratico (con preparazioni di pietanze cotte in sala con l'ausilio della lampada da flambè).

La conoscenza ormai “storica” tra docente e classe, ha permesso un rapporto tra le parti di quasi complicità, senza dimenticare da entrambe il rispetto dei ruoli.

Le lezioni sono state affrontate cercando di responsabilizzare gli allievi al fine di creare, un domani, dei protagonisti del settore: l'insegnante li ha spronati a effettuare

(50)

Verso la fine dell'anno scolastico (a partire dall'inizio del secondo quadrimestre) la classe si è recata in aula LIM, dove, divisa in gruppi di 3/4 alunni ciascuno, ha presentato un lavoro svolto in power point su argomenti inerenti la programmazione di sala.

STRUMENTI E MATERIALAI DIDATTICI IMPIEGATI

Sala Bar e vendita (per il quarto e quinto anno dell'articolazione enogastronomica) vol.U.

Ed HOEPLI -autore Oscar GALEAZZI-

Dispense tratte dal libro: Nuovo a scuola di sala bar e vendita vol.2. Ed HOEPLI -autore Oscar GALEAZZI-

Oltre ad attrezzature e materie prime per l'espletamento delle esercitazioni pratiche.

TIPOLOGIE DELLE VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE

7. Verifiche scritte (almeno 2 per quadrimestre) a domande aperte e/o chiuse;

8. Interrogazioni saltuarie;

9. Test a scelta multipla;

10. Casi pratici da risolvere;

11. Pratica operativa di cucina di sala, di cocktails, di snack;

Giudizio sul comportamento in sala e in classe e sulla divisa.

PROGRAMMA DA SVOLGERE (dopo il 15.05) B 1 Banchetti (Pag. 103)

- COCKTAILS: pratica di cocktails internazionali.

NOTE AGGIUNTIVE

(51)

Durante l'anno scolastico la classe ha effettuato una visita presso un birrificio ed è stato proposto loro di partecipare a lezioni di approfondimento sulla degustazione del vino, sul mondo della birra e sul mondo del flair:

9.12.15 Uscita presso “Mosto Dolce” (birrificio Pratese) marzo 2016 Corso aggiornamento sommelier c/o l'Istituto

aprile 2016 corso aggiornamento e approfondimento sul mondo della BIRRA.

aprile 2016 Corso aggiornamento FLAIR c/o l'Istituto

TOTALE ORE SVOLTE N° 49 /?????

L’INSEGNANTE Ciriolo Maria Luigia NOTE FINALI

-segnalare eventuali difformità rispetto a quanto specificato il 15 maggio TOTALE DELLE ORE EFFETTIVE DI LEZIONI SVOLTE N° …./…..

ALLA DATA DEL 09.0502016 L’INSEGNANTE

(52)

PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINARE

INSEGNANTE BERNARDO SOMIGLI

MATERIA LABORATORIO DI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE CUCINA

CLASSE 5^ B cucina

Anno Scolastico 2015/2016 SITUAZIONE IN INGRESSO

(Prerequisiti classe quarta – Livello generale della classe nell’apprendimento della disciplina)

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Gli strumenti di osservazione utilizzati per la rilevazione dei livelli di partenza sono stati costituiti da colloqui basati principalmente sugli argomenti trattati nell’anno scolastico precedente e da verifiche orali sulle abilità operative e organizzative.

Il livello di partenza rilevato, attraverso i primi colloqui e verifiche sulle conoscenze, si attesta su posizioni modeste. Si evidenzia una debole preparazione sia nella parte teorica che nella parte pratica, nonostante le esperienze di stage e di alternanza scuola-lavoro.

La classe ha dimostrato nel corso dell’anno scolastico interesse e partecipazione via via decrescenti riguardo alla disciplina, e nonostante il lavoro incentrato sulla parte teorico- tecnica, persistono evidenti carenze espressive della maggior parte degli alunni e diffuse lacune a livello di contenuto per altri. Vi è stata una sufficiente partecipazione al dialogo educativo e la classe ha risposto in modo passivo alle sollecitazioni dell’insegnante per approfondire gli argomenti trattati. La programmazione sta procedendo regolarmente. I risultati raggiunti sono complessivamente appena sufficienti, discreti e non del tutto positivi per pochi alunni.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

In termini di conoscenze: conoscere la situazione presente nel mercato della ristorazione, conoscere e saper valutare i problemi della programmazione, controllare l’efficienza e l’efficacia del lavoro, conoscere i reparti del ristorante, i sistemi produttivi e gli impianti della cucina, le tecniche di cottura, il servizio per regole, avendo come riferimento sempre la ristorazione commerciale e quella industriale. Il mondo dell’enogastronomia. Conoscere nuove forme di ristorazione come il catering ed il banqueting e strumenti gestionali.

In termini di competenze: utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, sapere adattare l’organizzazione e la produttività dei servizi di ristorazione in funzione del tipo di azienda in cui sono collocati e dalle caratteristiche della domanda e valorizzando i prodotti locali. Saper agire all’interno di imprese di catering e banqueting, conoscendo le problematiche del settore. Saper guidare i clienti all’interno di un percorso di degustazioni dei prodotti alimentari, predisponendo menu coerenti conil contesto e le esigenze della clientela anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.

Riferimenti

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