Rintracciabilità come strumento di valorizzazione
UNI EN ISO 22005:08
Un sistema di rintracciabilità è costituito da un insieme di elementi:
Oggetto Che cosa?
Obiettivo Perché?
Campo di applicazione o estensione Fino a dove?
Strumenti di gestione, metodologici e applicativi Come?
oggetto: materiale su cui si intende porre
l’attenzione ed intorno al quale progettare ed implementare il sistema
una volta trasformato esce dal sistema azienda per raggiungere il consumatore
obiettivo: soddisfacimento di uno o più requisiti correlati all’oggetto
→Primari: conformità legislativa
→Accessori: peculiarità valorizzanti
Campo di applicazione: identifica l’estensione del sistema e ne fissa i limiti
→Ampiezza: estensione orizzontale della filiera (numero operatori e/o materiali coivolti)
→Profondità: estensione verticale (diverse fasi coinvolte a ritroso lungo la linea produttiva)
Il sistema si può estende re solo fino a dove l’azienda ne ha il controllo e la responsabilità
Limite intrinseco del campo di applicazione Accordo volontario fra gli attori coinvolti
PASSAGGIO FRA RINTRACCIABILITA’ INTERNA E DI FILIERA
Metodologia: ereditarietà
Ogni prodotto – in ogni passaggio – eredita dallo stato precedente le informazioni ritenute
significative
Produttore, fornitore, parametri tecnici e merceologici, interventi effettuati, controlli
Sistema Realtà Pianificazione:
definire in modo corretto dominio, obiettivi, criticità e strumenti coerenti con le risorse
disponibili SCOPO ULTIMO:
Assenza problemi
Garanzia di gestione dei problemi
NO
SI
Lo Standard Internazionale UNI EN ISO 22005:2008 Rintracciabilità nelle filiere agroalimentari
fornisce i principi e specifica i requisiti di base per la progettazione ed
l’implementazione di un Sistema di Rintracciabilità per alimenti e
mangimi
qualsiasi organizzazione operante in qualunque fase della filiera produttiva
strumento tecnico che assiste l’OSA (Operatore del Settore Alimentare) a conformarsi ai propri obiettivi
è applicabile in tutti i casi in cui sia necessario determinare la storia, la localizzazione di un prodotto o l’origine dei suoi componenti
si applica a tutto il settore agroalimentare, comprese le produzioni mangimistiche
strumento indispensabile non solo per rispondere agli obblighi cogenti, ma anche per valorizzare particolari
caratteristiche di prodotto, quali l’origine, la territorialità e le caratteristiche peculiari degli ingredienti, e per
soddisfare le aspettative del cliente (inteso sia come GDO, sia come consumatore finale)
il sistema di rintracciabilità in quanto tale non è in grado di garantire l’igiene e la sicurezza dei prodotti alimentari e zootecnici ma ogni sistema di rintracciabilità deve
essere progettato e gestito in modo tale da permettere di raggiungere gli obiettivi specifici che l’impresa si prefigge Tuttavia , qualora si manifesti una non conformità di tipo igienico-sanitario, il sistema consente da un lato di risalire fino al punto della filiera in cui si è originato il problema, dall’altro di procedere, se necessario, con il ritiro o il
richiamo “mirato” del prodotto.
Perché certificare
“valore aggiunto” : che sia un ente terzo,
esterno all’azienda, che valuta il prodotto o la procedura aziendale
La certificazione obbliga quindi al
mantenimento della “promessa”, della dichiarazione fatta agli occhi di tutti gli stakeholder
3 momenti di sviluppo
Definizione degli obiettivi
Progettazione (fase strategica)
Realizzazione (fase operativa)
Obiettivi
a) sostenere gli obiettivi di sicurezza e/o di qualità degli alimenti;
b) soddisfare la/e specifica/che del cliente;
c) determinare la storia o l'origine del prodotto;
d) facilitare il ritiro e/o il richiamo di prodotti;
e) identificare le organizzazioni responsabili nella filiera agroalimentare;
f) facilitare la verifica di informazioni specifiche sul prodotto;
g) comunicare le informazioni ai soggetti pertinenti e ai consumatori;
h) rispettare i regolamenti o le politiche locali, regionali, nazionali o internazionali, come applicabile;
i) migliorare l'efficacia, la produttività e la redditività dell'organizzazione.
Progettazione a) obiettivi;
b) requisiti legislativi e requisiti relativi alle politiche pertinenti alla rintracciabilità;
c) prodotti e/o ingredienti;
d) posizione nella filiera agroalimentare;
e) flusso di materiali;
f) requisiti relativi alle informazioni g) procedure;
h) documentazione;
i) coordinamento della filiera agroalimentare
Posizione nella filiera agroalimentare
L'organizzazione deve determinare la sua posizione nella filiera alimentare almeno identificando i suoi fornitori e suoi clienti
filiera degli alimenti e mangimi
sequenza delle fasi e delle operazioni coinvolte nella produzione, processazione, distribuzione e movimentazione di alimenti e mangimi, dalla
produzione primaria al consumo
Flusso di materiali
L'organizzazione deve determinare e
documentare il flusso di materiali nell'ambito del suo controllo in modo da soddisfare gli
obiettivi del sistema di rintracciabilità.
Requisiti relativi alle informazioni
→da ottenere dai suoi fornitori
→da raccogliere, riguardanti la storia del prodotto e del processo
→da fornire ai suoi clienti e/o fornitori
Nota Le informazioni richieste per un sistema di
rintracciabilità sono influenzate dai suoi obiettivi e dalla posizione dell'organizzazione nella filiera agroalimentare
Requisiti di documentazione
→ una descrizione delle fasi rilevanti della filiera;
→ una descrizione delle responsabilità per la gestione dei dati sulla rintracciabilità;
→ informazioni scritte o registrate che documentano le attività di rintracciabilità e il processo di trasformazione, i flussi e i risultati degli audit e delle verifiche di rintracciabilità;
→ una documentazione che riporti le azioni intraprese per
gestire le non-conformità relative al sistema di rintracciabilità;
→ i tempi di conservazione dei documenti.
L’organizzazione deve determinare quali documenti sono richiesti per raggiungere gli obiettivi del proprio sistema di rintracciabilità.
Definizione delle procedure
procedure che includano almeno quanto segue:
a) definizione del prodotto;
b) definizione e identificazione del lotto;
c) documentazione del flusso di materiali e informazioni inclusi i mezzi per mantenere d) le registrazioni;
e) gestione dei dati e registrazione dei protocolli;
f) protocolli di recupero delle informazioni.
L’implementazione del sistema prevede:
un piano della rintracciabilità in cui sia descritto, fase per fase:
la gestione della rintracciabilità
i punti critici ai fini della rintracciabilità
le azioni preventive e di monitoraggio messe in atto per tenerli sotto controllo
le responsabilità e i documenti di registrazione dell’attività di controllo e delle azioni intraprese
un piano di addestramento del personale che può influire sul sistema di rintracciabilità e che deve pertanto essere adeguatamente
addestrato e informato
un’attività di verifica dell’efficacia del sistema di rintracciabilità impostato attraverso audit interni programmati e prove del sistema (es.
simulazioni e test di rintracciabilità)
VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE
1. Verifica gestione e conformità del sistema 2. Test sui prodotti e sull’efficienza del sistema
Test di rintracciabilità M/V – V/M
Simulazione di ritiro
Bilancio di massa
Requisiti tracciati EFFICACIA
COMPONENTI ATTIVE COMPONENTI PASSIVE Giacenze iniziali
Acquisti Produzioni
Vendite Scarti
Ingressi in produzione
GIACENZE FINALI= Attività - Passività
Dalla verifica delle rispondenze finali effettivamente presenti con il risultato
dell’elaborazione si ricava l’efficacia del sistema misurata attraverso lo scarto fra i due valori
+ imballaggi primari RESA
RIESAME DEL SISTEMA
attività in cui si riesamina il sistema di rintracciabilità nella sua applicazione per sottoporlo a un processo di miglioramento continuo tenendo conto dell’analisi dei risultati delle prove di rintracciabilità
Devono essere intraprese azioni correttive e preventive basate sul
riesame. Questo permette di stabilire un processo di miglioramento continuo
ad intervalli adatti od ogni qualvolta vi siano modifiche degli obiettivi, del prodotto o del processo
Elementi
a) risultati delle prove di rintracciabilità b) risultati delle verifiche ispettive
c) cambiamenti ai prodotti o ai processi
d) informazioni relative alla rintracciabilità comunicate da altre organizzazioni della filiera
e) azioni correttive relative alla rintracciabilità
f) feedback del cliente, inclusi i reclami relativi alla rintracciabilità
g) nuove o modificate leggi e regolamenti inerenti la rintracciabilità
h) nuovi metodi di valutazione statistica
Comunicazione
tra gli attori della filiera in termini di:
chiarezza di informazioni (da richiedere e da erogare)
rapporti contrattuali che spesso, ancora oggi, prevedono per alcune fasi, accordi non
formalizzati e che pertanto non possono con adeguata trasparenza definire i requisiti
richiesti
l’azienda evidenzia all’esterno quanto attuato, secondo i seguenti principi:
Coerenza tra gli elementi costitutivi del sistema (obiettivi/estensione/controllo) e l’informazione trasmessa
Profondità con massima estensione possibile (dal campo all’allevamento)
Implementazione del sistema coerente con una Politica di qualità e sicurezza alimentare
Rintracciabilità come strumento di MKTG e comunicazione
utilizzabile da tutti i soggetti della filiera
agroalimentare per raggiungere anche altri obiettivi:
determinare l’origine di un prodotto o un ingrediente
facilitare la verifica di informazioni specifiche
facilitare il richiamo o il ritiro dal mercato
La rintracciabilità può essere utilizzata come:
strumento finalizzato a fornire informazioni all’esterno (consumatori/clienti)
strumento interno, per gestire alcuni processi o alcune informazioni che hanno una utilità interna (es. controllo dei costi di produzione, controllo
degli scarti etc.)
può migliorare l’uso e l’affidabilità delle informazioni
può migliorare l’efficacia e il rendimento dell’organizzazione
COMUNICARE LA RINTRACCIABILITA’
Indicando l’origine
Indicando il logo della certificazione
Etichetta etica
Sulla confezione:
le generalità del produttore (non solo il Paese d'origine ma "l'azienda d'origine")
le generalità del trasformatore (quando diverso dal produttore)
il metodo di coltivazione impiegato (industriale, biologico, biodinamico, naturale)
le dimensioni aziendali (superficie e addetti) e le informazioni relative all'impatto ambientale (uso di acqua, di carburanti, di energie)
il prezzo al produttore; l'origine dei semi per i prodotti dell'orto e quella dei mangimi per gli animali
SMS
basso costo
alta reperibilità dello strumento
assoluta copertura del servizio
centralità del servizio
Semplicità di gestione
I dati relativi al prodotto vengono trasmessi ad un server dove viene poi gestita la comunicazione
verso il consumatore e verso il produttore/cliente
QR CODE
Un codice QR è un codice a matrice (o codice bidimensionale).
QR = “Quick Response” consente una rapida decodifica del suo
contenuto che può essere:
Informazioni di testo (fino a 4000 caratteri)
Link di collegamento ad un sito web con possibilità di visualizzare pagine web e filmati
REALTA’ AUMENTATA
consente - grazie ad applicazioni facilmente scaricabili - di riconosce immediatamente immagini ed oggetti attraverso la telecamera di uno smartphone o di un tablet
Per mezzo della funzione di riconoscimento automatico del codice lotto stampato sull’etichetta di un prodotto il consumatore può
accedere alle informazioni relative ad un prodotto acquistato attraverso un’esperienza multimediale ed interattiva
RFID Radio Frequency Identification
L’RFID (Radio Frequency Identification) è uno dei sistemi più all’avanguardia per riconoscere oggetti, individui o animali, che si muovono nel raggio d’azione del
dispositivo di lettura, purché dotati di un’etichetta intelligente (smart tag)
miglioramenti tecnologici
abbassamento dei prezzi
processi di standardizzazione
inducono a sperimentare l’applicabilità di questi sistemi alle problematiche della rintracciabilità agroalimentare
Marcatori molecolari per la tracciabilità
Sostanze (o meglio molecole) che per la loro complessità, per la loro distribuzione o per il reciproco rapporto di
assortimento sono caratteristiche uniche di un determinato materiale
Si possono tracciare:
la sostanza (proteine, carboidrati, lipidi, metaboliti secondari, acidi nucleici)
la specie (vegetale, animale o microbica)
la metodologia di produzione
la varietà,
l'individuo
Impronta digitale
Impiego della Risonanza Magnetica nella determinazione del profilo metabolico
dell’alimento al fine di valorizzare i prodotti agroalimentari
Spin off Università di Bari