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Cosa si può guidare con la patente B speciale?

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Cosa si può guidare con la patente B speciale?

18 Marzo 2021 | Autore: Sabrina Mirabelli

Un disabile può condurre un motociclo o un autoveicolo adattato alle proprie esigenze, grazie a un apposito permesso che ne attesta l’idoneità alla guida.

Guidare un’automobile è sinonimo di autonomia soprattutto per chi presenta problemi di disabilità e può incontrare difficoltà a utilizzare i mezzi pubblici. Proprio

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per consentire alle persone affette da minorazioni anatomiche, funzionali o sensoriali, di condurre mezzi opportunatamente modificati in funzione delle proprie patologie o mezzi che comunque presentano caratteristiche costruttive tali da non rendere necessario alcun specifico adattamento, il codice della strada ha previsto le patenti speciali.

A tal proposito, cosa si può guidare con la patente B speciale? Bisogna fare riferimento al regolamento di esecuzione del codice stradale, che stabilisce le tipologie e le caratteristiche specifiche dei veicoli che possono essere condotti previo rilascio di uno di tali permessi.

Ne consegue che ad esempio la patente A speciale è necessaria per la guida di tutti i motoveicoli di massa complessiva sino a 1,3 tonnellate mentre quella C speciale è richiesta per la guida degli autoveicoli di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate ma inferiore a 11,5 tonnellate e la D speciale per la guida degli autoveicoli il cui numero di posti a sedere, escluso quello del conducente, non è superiore a 16. Anche chi è stato colpito da una disabilità successiva al conseguimento della patente, per non perdere la validità della stessa, può ottenere una patente speciale previa opportuna visita medica.

Cos’è la patente B speciale e cosa permette di guidare

La patente B speciale è un certificato di idoneità che consente al disabile di guidare motoveicoli, con esclusione dei motocicli, e autoveicoli di massa complessiva non superiore a 3,5 tonnellate e il cui numero di posti a sedere, escluso quello del conducente, non è superiore a 8.

Come si ottiene il rilascio della patente B speciale

Per ottenere il rilascio della patente B speciale il disabile deve sottoporsi a visita presso un’apposita Commissione medica locale(CML) [1].

In genere, in ogni Provincia, è presente una CML, la quale è presieduta dal responsabile della medicina legale dell’Asl in cui si trova ed è composta da altri

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due medici. Alcune volte, è integrata da un medico dei servizi territoriali della riabilitazione e da un ingegnere della carriera direttiva della Motorizzazione civile oltre che da personale specialistico laddove necessario.

Per richiedere la visita di idoneità il disabile deve presentare un certificato medico redatto su un apposito modulo (certificato anamnestico),al quale va allegato un documento di riconoscimento.

Se il disabile intende trasformare la patente normale già conseguita in speciale, deve presentare tale permesso in sostituzione del documento di riconoscimento.

Il disabile può richiedere di essere sottoposto a visita di idoneità anche presso una CML diversa da quella di residenza.

Qualora la CML dovesse richiedere visite mediche, accertamenti strumentali e di laboratorio, i costi degli stessi saranno a totale carico del disabile non rientrando tra i servizi dispensati dal Servizio sanitario nazionale.

Durante la visita, il disabile può farsi assistere, a proprio spese, da un medico di fiducia.

In caso di minorazioni agli arti o alla colonna vertebrale che comportano l’utilizzo di adeguati mezzi protesici o adattamenti particolari ai veicoli da guidare, la CML deve verificare anche la funzionalità delle protesi. A tal fine il disabile deve esibire la certificazione rilasciata dal costruttore. La CML, inoltre, deve individuare gli adattamenti che vanno apportati al veicolo, la cui efficienza verrà accertata al momento del collaudo del mezzo.

Se la CML nutre qualche dubbio circa l’idoneità alla guida, si procede a una prova pratica su un veicolo adattato in relazione alle particolari esigenze [2].

Il certificato di idoneità rilasciato dalla CML ha una validità di 90 giorni.

In cosa consiste l’esame di guida per la patente B speciale

Nel certificato di idoneità rilasciato dalla CML sono indicati i dispositivi di guida che devono essere utilizzati dal disabile. Queste modifiche andranno riportate sia sul foglio rosa sia sulla patente.

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Dopo il rilascio del certificato di idoneità e del foglio rosa il disabile può iniziare ad esercitarsi alla guida e, quindi, sostenere gli esami pratici, guidando, se richiesto, un veicolo adattato secondo le indicazioni fornite dalla CML. In sede di prova pratica, spetta all’ingegnere della Motorizzazione civile confermare gli adattamenti ipotizzati dalla CML o prevederne diversi. Anche il candidato può richiederne ulteriori.

Una volta superato l’esame pratico, viene rilasciata la patente di guida speciale, nella quale sono riportati gli adattamenti prescritti che per motivi di privacy sono indicati con codici numerici.

Nel caso in cui il disabile è già titolare di una patente normale, non deve sostenere l’esame teorico di guida e può guidare qualsiasi mezzo purché provvisto degli adattamenti prescritti dalla CML.

Disabile non ritenuto idoneo: cosa fare?

Se il disabile viene riconosciuto non idoneo dalla CML può presentare:

ricorso al Tar (tribunale amministrativo regionale) territorialmente competente entro 60 giorni dalla data di notifica del provvedimento;

oppure ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni dalla notifica del provvedimento.

In alternativa, può sottoporsi, a sua richiesta e a sue spese, a nuova visita medica da effettuarsi presso un’unità sanitaria territoriale della Rete Ferroviaria Italiana (RFI).

Il ricorso può essere proposto anche nel caso in cui non si ritengono appropriati alle proprie condizioni fisiche gli adattamenti prescritti dalla CML o la durata della validità della patente.

Al ricorso va allegato il verbale di diniego redatto dalla CML.

Come si rinnova la patente B speciale

La validità della patente B speciale è di 5 anni anche se la CML può decidere una durata inferiore. Il rinnovo della patente speciale B segue due procedure diverse a seconda se la patologia di cui è affetto il disabile, sia stabilizzata o meno.

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Pertanto, se in sede di prima visita di accertamento dei requisiti di idoneità psicofisici effettuata presso la CML, il disabile è stato giudicato affetto da una patologia non suscettibile di aggravamento, per il rinnovo deve rivolgersi all’ufficio dell’Asl territorialmente competente, cui sono attribuite funzioni in materia medico-legale. L’accertamento può essere effettuato anche da un medico responsabile dei servizi di base del distretto sanitario ovvero da un medico monocratico [3].

La scadenza della patente sarà quella prescritta per i permessi di guida ordinari ovvero ogni 10 anni fino a 50 anni, ogni 5 anni fino a 70 anni e ogni 3 anni fino agli 80 anni [4].

Se il disabile, invece, è affetto da una patologia non stabilizzata e suscettibile di aggravamento deve rivolgersi alla CML al fine di fissare un appuntamento per la visita di idoneità. In tal caso, deve presentare un certificato medico redatto su un apposito modulo e la copia della patente di cui è già in possesso.

Considerato che di solito i tempi per la convocazione sono piuttosto lunghi, la richiesta va fatta almeno 3 mesi prima della scadenza.

[1] Art. 119 co.4 cod. strada.

[2] Art. 119 co.4 lett. a) cod. strada.

[3] Art. 119 co.2 cod. strada.

[4] Art. 119 co. 4 cod. strada.

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