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RELAZIONE AL BILANCIO CONSUNTIVO RELATIVO ALL ESERCIZIO 2019

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RELAZIONE AL BILANCIO CONSUNTIVO RELATIVO ALL’ESERCIZIO 2019

PREMESSA

Il bilancio consuntivo dell’esercizio 2019 è stato predisposto in conformità alle disposizioni contenute nel regolamento n. 3/2000, concernente la gestione amministrativa e la contabilità del Garante per la protezione dei dati personali e, per quanto applicabili, nel rispetto delle previsioni contenute nel decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91, riguardante l’adeguamento e l’armonizzazione dei sistemi contabili.

Ai sensi dell’articolo 7 del richiamato regolamento n. 3/2000, il bilancio consuntivo si compone del rendiconto finanziario, della situazione patrimoniale e del conto economico.

La documentazione che si sottopone al Collegio del Garante ai fini della relativa approvazione è costituita dai seguenti atti:

1. Rendiconto finanziario decisionale, articolato per capitoli di bilancio;

2. Rendiconto finanziario decisionale, articolato in un unico centro di responsabilità amministrativa e per funzioni istituzionali;

3. Prospetto riepilogativo delle spese per missione e programmi;

4. Prospetto riepilogativo della gestione dei residui;

5. Stato patrimoniale;

6. Conto economico;

7. Situazione amministrativa;

8. Indicatori di bilancio.

(2)

Al fine di fornire ulteriori elementi di analisi, anche in relazione ad esigenze connesse alla trasparenza dei dati contabili, è stato elaborato un prospetto contenente taluni indicatori di bilancio volti a rappresentare le risultanze della gestione dell’esercizio.

Completano la documentazione di bilancio, la relazione sulla gestione finanziaria del Segretario generale e la relazione dell’organo di controllo contabile.

I documenti contabili risultano predisposti sulla base del piano dei conti integrato previsto dal decreto legislativo n. 91/2011 e dal conseguente regolamento di cui al D.P.R. 4 ottobre 2013, n. 132.

Tanto premesso, si evidenzia che:

- il primo prospetto di rendiconto (All. 1) espone i dati contabili della gestione finanziaria delle entrate e delle spese per capitoli di bilancio, affiancando ai valori della gestione di competenza quelli della cassa e ponendo a raffronto i dati dell’esercizio con quelli dell’anno precedente;

- il secondo prospetto di rendiconto finanziario (All. 2) evidenzia i dati contabili di bilancio secondo una ripartizione delle entrate per provenienza ed un’articolazione della spesa per singole funzioni istituzionali dell’autorità, ponendo sempre a raffronto l’anno a consuntivo con i dati di quello precedente;

- il prospetto di articolazione della spesa per missioni e programmi (All. 3) riepiloga per il solo esercizio 2019 i dati complessivi della gestione di competenza. Le singole missioni ed i relativi programmi di spesa sono rimasti invariati rispetto al precedente esercizio finanziario;

- la gestione dei residui trova rappresentazione in separato prospetto (All. 4) nel quale, con riferimento a ciascun capitolo valorizzato, è riportata la consistenza delle somme da riscuotere o da pagare all’inizio dell’anno, le riscossioni e i pagamenti intervenuti nel corso dell’anno e la consistenza al termine dell’esercizio finanziario cui si riferisce il consuntivo;

- gli ulteriori due prospetti riguardano lo stato patrimoniale (All. 5) e il conto economico (All. 6) dell’esercizio e sono predisposti in funzione dell’esigenza, prevista dalle vigenti disposizioni, di rappresentare la consistenza patrimoniale ed il risultato economico registrato al termine dell’esercizio;

(3)

- la situazione amministrativa (All. 7) dà conto della giacenza di cassa, sia all’inizio che al termine dell’esercizio, nonché della consistenza dell’avanzo di amministrazione che si è determinato in conseguenza dell’entità della situazione creditoria e debitoria prodotta dai residui iscritti in bilancio al termine dell’esercizio;

- gli indicatori di bilancio (All. 8) evidenziano in termini percentuali le principali informazioni desumibili dal bilancio.

La gestione finanziaria dell’autorità si è svolta nel corso dell’esercizio 2019 sulla base del bilancio di previsione, il cui documento è stato approvato con deliberazione del Garante n. 510 del 19 dicembre 2018.

Nel corso dell’anno, per esigenze connesse alla naturale dinamica gestionale, si è reso necessario apportare delle modifiche agli stanziamenti iniziali. Infatti, una prima variazione di bilancio è avvenuta con provvedimento del Garante n. 113 del 16 maggio 2019 mentre un secondo intervento di modifica è stato deliberato con provvedimento n. 222 del 18 dicembre 2019.

Le entrate complessivamente accertate nell’anno, costituite in massima parte dal finanziamento a carico del bilancio dello Stato, sono state pari a euro 29.557.763,04, al netto delle partite di giro di euro 6.467.058,59, a fronte delle quali sono stati registrati impegni di spesa, sia per il funzionamento che in conto capitale, per euro 24.625.138,67.

Tali dati contabili hanno fatto registrare nell’esercizio un avanzo finanziario di competenza di euro 4.932.624,37, determinato proprio dalla prevalenza degli accertamenti rispetto alle somme impegnate nell’anno.

Il fondo cassa al termine dell’esercizio è pari a euro 50.746.029,28 mentre l’avanzo di amministrazione complessivo alla medesima data ammonta a euro 47.401.396,90, il cui importo è costituito da una parte vincolata di euro 20.948.804,24 e da una parte disponibile di euro 26.452.592,66.

Alla composizione dell’avanzo hanno concorso l’entità dei residui attivi e passivi rimasti da incassare e da pagare al 31 dicembre 2019, la cui misura è stata rideterminata con apposito provvedimento del dirigente del dipartimento amministrazione, patrimonio e contabilità del 30 marzo 2020, in funzione dell’effettiva sussistenza delle ragioni di credito e di debito.

(4)

In particolare, è stata accertata la necessità di stralciare residui passivi per un importo complessivo di euro 1.318,73, di cui vi è evidenza nel richiamato provvedimento dirigenziale.

Nessuna modifica ha riguardato i residui attivi.

Tanto premesso, si illustrano di seguito gli aggregati di bilancio e le voci di entrata e di spesa più significativi che hanno caratterizzato la gestione finanziaria, economica e patrimoniale dell’autorità.

RENDICONTO FINANZIARIO DECISONALE: articolazione per capitoli e per funzioni (all.

1 e 2)

ENTRATE

Le somme complessivamente accertate nell’esercizio, al netto delle partite di giro, ammontano a euro 29.557.763,04, di cui la parte largamente più significativa attiene al finanziamento erariale destinato al funzionamento dell’Autorità che nell’anno in questione è stato di euro 29.400.919,00, somma interamente riscossa nello stesso anno di competenza.

Le ulteriori entrate, ammontanti nel totale ad euro 156.844,04, sono costituite prevalentemente da rimborsi erogati dagli organismi dell’Unione europea in relazione alla partecipazione del personale del Garante agli incontri di lavoro (euro 78.176,27) e da entrate di altra natura che assumono valore poco significativo.

Rispetto ai precedenti esercizi finanziari, nel 2019 si è preso atto del sostanziale azzeramento delle entrate provenienti da diritti di segreteria, in ragione delle puntuali disposizioni contenute nel RGPD (UE) n. 2016/679 che di fatto ha inibito alle singole autorità nazionali la possibilità di fare ricorso a tale tipologia di proventi.

(5)

Nella tabella sintetica che segue le entrate dell’esercizio sono poste a raffronto con i corrispondenti valori dell’anno precedente, con specifica evidenziazione degli scostamenti registrati, sia in valore assoluto che in termini percentuali.

L’incremento dei trasferimenti erariali è di entità significativa (euro 2,8 milioni, pari a oltre il 10% rispetto al precedente esercizio). L’aumento è da imputare alla decisione del legislatore di potenziare l’attività dell’Autorità soprattutto nella prima fase di attuazione del nuovo regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali. Infatti, la legge 27 dicembre 2017, n. 205 ha previsto al comma 1162 che il fondo destinato a fare fronte alle spese di funzionamento del Garante per la protezione dei dati personali fosse incrementato di 4 milioni di euro a decorrere dal 2019. Per effetto anche di accantonamenti operati dal competente Ministero dell’economia e delle finanze ai sensi del comma 1118 della legge n. 145/2018, l’incremento registrato è risultato più contenuto rispetto a quanto originariamente previsto dallo stesso legislatore.

Dal prospetto, inoltre, emerge un sostanziale azzeramento per diritti di segreteria da imputare alle nuove disposizioni regolamentari (UE) di cui si è fatto cenno innanzi.

USCITE

Le somme complessivamente impegnate nell’esercizio, al netto delle partite di giro, riguardano sia la spesa corrente che quella in conto capitale ed ammontano a complessivi euro 24.625.138,67 a

2019 2018

Trasferimenti da MEF 29.400.919,00 26.610.244,00 2.790.675,00 10,49%

Diritti di segreteria 991,60 165.087,78 -164.096,18 -99,40%

Rimborsi da altre amministrazioni 78.176,27 53.078,85 25.097,42 47,28%

Altre entrate 77.676,17 99.086,89 -21.410,72 -21,61%

TOTALE ENTRATE 29.557.763,04 26.927.497,52 2.630.265,52 9,77%

Valori: euro

Descrizione entrata Differenza

(2019-2018)

Variazione

% Somme accertate

(6)

fronte di una corrispondente situazione riferita al precedente esercizio finanziario 2018 nel quale la spesa registrata è stata di euro 23.455.232,21.

Lo scostamento tra le due annualità (euro 1.169.906,46, corrispondente ad un incremento complessivo del 4,99%) è da ascrivere ad una variazione della dinamica della spesa riferibile per euro 949.101,21 ad una maggiore spesa corrente e per euro 220.805,25 alla crescita di quella in conto capitale e per i beni di investimento.

Una parte largamente preponderante della spesa impegnata nel 2019 è ascrivibile alla parte corrente (euro 24.191.970,24) mentre la differenza attiene a quella in conto capitale (euro_433.168,43).

Il prospetto che segue evidenzia un riepilogo della spesa suddivisa per categoria di bilancio i cui dati sono posti a raffronto con quelli dell’esercizio precedente.

Dai dati consuntivi dei due esercizi a raffronto si ricava un incremento della spesa che in valore assoluto risulta superiore a 1,1 milioni di euro.

La parte più significativa dell’incremento, pari a euro 1.555.029,78, è da imputare alla maggiore spesa per il personale (+ 8,95%), al cui valore ha concorso in misura largamente prevalente la necessità di appostare risorse finanziarie per fare fronte al riconoscimento di arretrati relativi ad

USCITE CORRENTI 24.191.970,24 23.242.869,03 949.101,21 4,08%

Personale e oneri connessi 18.932.825,55 17.377.795,77 1.555.029,78 8,95%

Imposte e tasse 1.250.596,86 1.194.702,77 55.894,09 4,68%

Acquisto di beni e servizi ed indennità di carica 3.577.664,80 4.248.380,62 - 670.715,82 -15,79%

Trasferimenti correnti 392.825,45 360.774,54 32.050,91 8,88%

Rimborsi e poste correttive delle entrate 3.500,00 17.100,00 - 13.600,00 -79,53%

Altre spese correnti 34.557,58 44.115,33 - 9.557,75 -21,67%

USCITE IN CONTO CAPITALE 433.168,43 212.363,18 220.805,25 103,98%

Immobilizzazioni materiali e immateriali 433.168,43 212.363,18 220.805,25 103,98%

TOTALE USCITE 24.625.138,67 23.455.232,21 1.169.906,46 4,99%

Valori: euro

USCITE Differenza Variazione

2019 2018 %

SOMME IMPEGNATE

(7)

anni precedenti liquidati in favore di talune unità di personale che hanno ottenuto dal competente giudice del lavoro il riconoscimento di anzianità pregressa ed il diritto alla liquidazione della corrispondente anzianità economica con corresponsione anche dei relativi arretrati.

La maggiore spesa per il personale registrata nell’anno rispetto al precedente periodo è stata tuttavia parzialmente compensata dalla minore incidenza della spesa per acquisto di beni e servizi.

Infatti, nei due periodi a raffronto la spesa relativa a tale categoria di bilancio fa registrare una flessione importante di euro 670.715,82 (- 15,79%).

Tale scostamento è da ricondurre essenzialmente alle spese collegate alla sede dell’ufficio.

Com’è noto, nel mese di dicembre del 2018 l’Autorità ha trasferito i propri uffici dalla sede di Piazza di Montecitorio/Piazza Colonna a quella di Piazza Venezia e nel 2019 si sono prodotti gli effetti delle clausole del contratto di locazione relative alla nuova sede. Gli aspetti più significativi che in questa circostanza rilevano sono riconducibili, da un lato, al diverso e più basso canone di locazione per gli anni 2019 e 2020 e, dall’altro lato, all’esigenza venuta meno nella nuova sede di doversi avvalere di taluni servizi, quali quelli di sorveglianza, che l’attuale stabile non richiede.

La variazione registrata tra le due annualità a raffronto per la categoria di imposte e tasse ha evidenziato parimenti un incremento (euro 55.894,09 pari al + 4,68%), determinato dagli effetti del maggior costo del personale che ha inciso ai fini dell’Irap dovuta.

I trasferimenti correnti fanno registrare un incremento (euro 32.050,91 pari a + 8,88%) determinato da maggiori rimborsi riconosciuti alla Guardia di Finanza in relazione agli accertamenti ispettivi che il Corpo è stato chiamato ad effettuare nell’anno in materia di protezione dei dati personali.

Le ulteriori variazioni risultanti dal prospetto appaiono nel complesso di entità poco significativa ad esclusione della variazione che ha riguardato le spese di investimento e per beni durevoli, il cui incremento è da imputare alle maggiori esigenze dovute anche alla sistemazione dei nuovi uffici (incremento di euro 220.805,25).

* * *

Le disposizioni regolamentari dell’Autorità prevedono che i prospetti di bilancio devono essere articolati, oltre che per capitoli, anche per funzioni istituzionali.

(8)

In tale ottica, la spesa complessiva del Garante è stata registrata e viene rappresentata anche nelle funzioni istituzionali che di seguito si riepilogano anche nei corrispondenti importi complessivi:

L’entità complessiva della spesa di ciascuna funzione istituzionale è costituita, in massima parte, dall’onere per il personale che risulta assegnato ai rispettivi servizi.

Dall’analisi delle risorse finanziarie indicate nel rendiconto delle spese per destinazione emerge che, tra le singole funzioni, quelle che incidono in misura maggiore sono rappresentate da affari giuridici attività legali e normative (7,3 mln di euro, pari al 30,4% della spesa corrente), quelle relative a indirizzo, controllo e coordinamento (3,7 mln di euro, pari al 15,3% del totale) e per amministrazione, risorse umane e strumentali (2,4 mln di euro, pari al 10,1%). Una particolare incidenza è rappresentata dalle spese generali (canoni di locazione, utenze, gestione degli automezzi, servizi per la vigilanza, pulizie e vari ed emolumenti per gli organi istituzionali) il cui importo, pari a 4 mln di euro, rappresenta il 16,9% del totale delle spese.

Funzione A1 - Indirizzo, controllo e coordinamento 3.705.085,65 15,3%

Funzione A2 - Attività ispettive e sanzioni 1.207.213,39 5,0%

Funzione A3 - Relazione con i mezzi di informazione 1.461.534,19 6,0%

Funzione A4 - Affari giuridici, attività legali e normative 7.347.462,58 30,4%

Funzione A5 - Attività comunitarie e internazionali 1.045.215,74 4,3%

Funzione A6 - Studi e documentazione 833.411,73 3,4%

Funzione A7 - Risorse tecnologiche 2.058.966,95 8,5%

Funzione A8 - Amministrazione, risorse umane e strumentali 2.449.201,02 10,1%

Spese generali 4.083.878,99 16,9%

Somma spese correnti 24.191.970,24 100,0%

Spese in c/capitale 433.168,43

TOTALE al netto p/giro 24.625.138,67

Articolazione della spesa per funzioni - anno 2019

(9)

PROSPETTO RIEPILOGATIVO DELLA SPESA PER MISSIONI E PROGRAMMI (all. 3) In aderenza alle vigenti disposizioni, la spesa complessiva è articolata secondo una rappresentazione per missioni e per programmi.

L’individuazione delle missioni e dei programmi di cui si compone il bilancio dell’autorità risponde a criteri concordati con le competenti strutture del Ministero dell’economia e delle finanze.

Il prospetto che segue evidenzia i dati riepilogativi di spesa registrati nell’anno, posti a raffronto con i corrispondenti valori del precedente esercizio, e la variazione costituisce l’incremento o il decremento della spesa fatto registrare nell’anno in relazione ai rispettivi raggruppamenti contabili.

Dal prospetto emerge che nel 2019 si registra, a fronte di una minore incidenza della spesa relativa alla Missione 32, riguardante la gestione amministrativa strumentale, un incremento dell’onere rientrante nell’ambito della Missione 24, con particolare riferimento al Programma istituzionale acceso alla Protezione dei dati personali.

GESTIONE DEI RESIDUI (all. 4)

La gestione dei residui è rappresentata in un prospetto che costituisce parte integrante del bilancio consuntivo.

Prospetto riepilogativo delle spese per missioni e programmi - Anno 2019

2.084.037,00 2.397.260,31 -313.223,31

16.449.393,11 14.705.791,96 1.743.601,15 18.533.430,11 17.103.052,27 1.430.377,84

Missione 32 6.091.708,56 6.352.179,94 -260.471,38

Missione 33 0,00 0,00 0,00

Missione 99 6.467.058,59 7.189.347,52 -722.288,93

31.092.197,26 30.644.579,73 447.617,53

Valori: euro

Somme impegnate (consuntivo 2019)

Somme impegnate (consuntivo 2018)

Differenza (Anno 2019 - 2018)

SOMMA

Garante per la protezione dei dati personali

Missione 24 Programma 24.001 (Organi istituzionali - indirizzo politico) Programma 24.002 (Protezione dei dati personali)

Programma 32.001 (Gestione amministrativa strumentale) Programma 33.001 (Fondi di riserva e da assegnare)

Totale missione 24

Programma 99.001 (Servizi per conto terzi - Partite di giro)

(10)

In tale prospetto è riportata, sia per le entrate che per le spese, la situazione dei residui ad inizio anno, la gestione intervenuta nel corso dell’esercizio e la situazione dei residui al termine dell’esercizio.

Nell’ambito dello stesso documento contabile sono evidenziate, altresì, le variazioni intervenute per effetto della cancellazione dei residui.

Con riferimento all’esercizio 2019, nessuna variazione ha riguardato la situazione dei residui attivi mentre quelli passivi hanno comportato l’adozione di un apposito provvedimento attraverso il quale, avendo appurato la sussistenza di valide ragioni, si è provveduto a formalizzare lo stralcio delle somme per le quali è stato valutato essere venute meno i presupposti del mantenimento in bilancio dei relativi debiti. Alla quantificazione delle somme da stralciare si è provveduto sulla base di un’attenta valutazione delle reali ed attuali ragioni di debito, dettagliatamente esplicitate nel provvedimento di questo dipartimento del 30 marzo 2020.

Il prospetto evidenzia, quindi, l’entità dei residui attivi e passivi rimasti al termine dell’esercizio, comprensivi sia di quelli sorti nell’anno, sia di quelli maturati nei precedenti esercizi ed il loro ammontare è pari, rispettivamente, ad euro 792.672,67, per le poste creditorie, e ad euro 4.137.305,05 per quelle debitorie.

SITUAZIONE ECONOMICO/PATRIMONIALE

Ai sensi dell’articolo 7 del regolamento n. 3/2000 del Garante, nonché delle disposizioni contenute nel decreto legislativo n. 91/2011, con specifico riferimento agli obblighi in tema di utilizzo del piano dei conti integrato delle amministrazioni pubbliche, definito dal Ministero dell’economia e delle finanze per la generalità dei soggetti pubblici, anche questa Autorità è tenuta a predisporre i prospetti di bilancio consuntivo comprensivi dello stato patrimoniale e del conto economico dell’esercizio.

Il bilancio consuntivo 2019, pertanto, comprende tali elaborati nei quali i dati contabili dell’esercizio sono posti a raffronto con quelli dell’anno precedente.

La classificazione delle voci di bilancio tiene conto dello schema di piano dei conti integrato valido per la generalità delle amministrazioni pubbliche ai sensi della vigente normativa.

(11)

SITUAZIONE PATRIMONIALE (Allegato 5)

La situazione patrimoniale espone i dati contabili a sezioni contrapposte.

I valori riportati evidenziano che:

- la sezione delle attività evidenzia le immobilizzazioni, distinte tra immateriali (euro 250.654,95) e materiali (euro 106.014,13), i crediti (euro 1.070.030,18) e la disponibilità liquida formata dalla giacenza sul conto di tesoreria (euro 50.746.029,28);

- la sezione del passivo espone il valore del patrimonio netto (euro 41.956.870,42), l’accantonamento al fondo TFR dei dipendenti (euro 10.148.804,24) e la situazione dei debiti (euro 67.053,88). Con specifico riferimento al patrimonio netto, si evidenzia che l’importo complessivo di euro 41.956.870,42 è costituito dalla somma dell’avanzo economico dell’esercizio precedente (euro 35.169.144,21) con quello dell’esercizio in corso (euro 6.787.726,21)

- i depositi cauzionali attivi, pari ad euro 1.034.186,09, rappresentano il valore delle somme depositate a titolo cauzionale nelle mani della proprietà dell’immobile ove è ubicata l’attuale sede degli uffici dell’autorità, nonché le somme ancora da restituire da parte della proprietà degli immobili utilizzati fino a tutto il 2018;

- il fondo trattamento di fine rapporto, pari a complessivi euro 10.148.804,24, accoglie l’accantonamento al T.F.R. maturato a tutto il 2019 in favore del personale, al netto delle somme erogate ai dipendenti cessati dal servizio;

- i beni forniti dall’ex Provveditorato generale dello Stato, indicati al valore di costo, e quelli consegnati al Garante dal Ministero per i beni e le attività culturali il 25 giugno 2002 in deposito (sette quadri), indicati al valore dato dallo stesso Ministero, sono stati inseriti tra i conti d’ordine quali beni di terzi in comodato.

Da ultimo, si evidenzia che le immobilizzazioni sono state contabilizzate sulla base del costo di acquisto ed il relativo valore esposto in bilancio risulta al netto degli ammortamenti.

CONTO ECONOMICO (Allegato 6)

Il risultato economico dell’esercizio è positivo, risultando un utile di euro 6.787.726,21.

(12)

Dal prospetto si evidenzia che i componenti positivi della gestione ammontano ad euro 29.481.317,61 a fronte dei quali si registrano componenti negativi, comprensivi degli accantonamenti a TFR e degli ammortamenti, pari ad euro 22.693.898,51.

La differenza tra queste due poste connesse alla gestione corrente fa evidenziare un risultato positivo di euro 6.787.419,10.

Sommando algebricamente a tale valore i proventi di natura finanziaria, quantificati in euro 307,11, si determina il risultato economico dell’esercizio nei termini come sopra indicati.

Da ultimo, si precisa che il risultato economico finale dell’esercizio, confluendo nel patrimonio netto, ha contribuito ad adeguare la situazione contabile patrimoniale dell’autorità alla effettiva consistenza.

SITUAZIONE AMMINISTRATIVA (Allegato 7)

La differenza tra entrate accertate ed uscite impegnate ha determinato un avanzo finanziario di competenza di euro 4.932.624,37.

Per effetto di tale risultato, l’avanzo di amministrazione complessivo risulta pari ad euro 47.401.396,90, al cui importo si perviene attraverso la somma dell’avanzo finanziario di competenza (euro 4.932.624,37) con l’avanzo complessivo derivante dalla situazione amministrativa al 31 dicembre 2018 (euro 42.467.453,80), nonché con l’importo di euro 1.318,73 riguardante il riaccertamento dei residui passivi.

Al medesimo importo di euro 47.401.396,90 si perviene anche attraverso la somma algebrica del fondo di cassa al 31 dicembre 2019 (euro 50.746.029,28) con l’entità dei residui attivi (euro 792.672,67) e passivi (euro 4.137.305,05) al termine dell’esercizio, come si evince dall’allegato prospetto di determinazione dell’avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2019.

Da ultimo, si evidenzia che, della somma complessiva dell’avanzo di amministrazione come sopra determinato, l’importo di euro 20.948.804,24 risulta indisponibile in quanto relativo, sia a potenziali restituzioni di somme da parte dell’Autorità che ad importi destinati al personale a titolo di TFR maturato a tutto il 31 dicembre 2019. Ne consegue, pertanto, che l’avanzo di amministrazione effettivamente disponibile al termine dell’esercizio ammonta a euro 26.452.592,66.

(13)

INDICATORI DI BILANCIO (Allegato 8)

I documenti contabili sono integrati anche da un prospetto nel quale sono riportati taluni indicatori di bilancio, quantificati sulla base dei dati desumibili dal bilancio consuntivo dell’esercizio.

Gli indici che risultano rappresentati nel prospetto sono suddivisi in indicatori di struttura, di copertura e di equilibrio di bilancio, di rigidità di bilancio ed indicatori che evidenziano l’incidenza delle missioni di spesa.

* * *

Roma, 23 giugno 2020

IL DIRIGENTE

FILIPPI CLAUDIO

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POLIZIA GIUDIZIARIA 23.06.2020 13:15:07 UTC

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