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ISTAT, ANDAMENTO PRODOTTI ESPORTATI E IMPORTATI

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Academic year: 2022

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ISTAT, ANDAMENTO PRODOTTI ESPORTATI E IMPORTATI

Rispetto al mese precedente, a novembre 2017 si registra un aumento sia per le esportazioni ( + 2 , 1 % ) s i a , i n m i s u r a p i ù contenuta, per le importazioni (+1,4%).

La crescita congiunturale dell’export è la sintesi del marcato aumento delle vendite verso i mercati extra Ue (+6,7%) e di una contenuta flessione verso l’area Ue (-1,4%). Si segnala il forte incremento dei beni strumentali (+5,1%), dovuto anche alla vendita di mezzi di navigazione marittima.

Nel trimestre settembre-novembre 2017, si rileva una crescita congiunturale dell’export del 2,9%, che coinvolge sia l’area extra Ue (+4,6%) sia l’area Ue (+1,5%). Nello stesso periodo l’import cresce in misura nettamente più contenuta (+0,6%).

A novembre 2017 la crescita tendenziale dell’export si mantiene elevata (+9,7%) e riguarda sia l’area extra Ue (+12,8%) sia i paesi Ue (+7,3%); l’aumento dell’import (+8,4%) è determinato dall’espansione degli acquisti da entrambe le aree (+11,6% per l’area extra Ue e +6,5% per l’area Ue).

Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita tendenziale dell’export, si segnalano mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+23,4%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+11,4%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+10,7%) e articoli farmaceutici, chimico-

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medicinali e botanici (+10,3%).

Rispetto ai principali mercati di sbocco dell’area Ue, si segnala la marcata crescita tendenziale delle esportazioni verso Spagna (+13,4%) e Regno Unito (+10,0%).

A novembre 2017 il surplus commerciale è pari a 4,8 miliardi (+4,0 miliardi a novembre 2016).

Nei primi undici mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge 42,2 miliardi (+72,4 miliardi al netto dei prodotti energetici) con una crescita sostenuta sia per l’export (+7,9%) sia per l’import (+9,5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nel mese di novembre 2017 l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali aumenta dello 0,9% rispetto al mese precedente e aumenta del 3,1% nei confronti di novembre 2016.

L’aumento tendenziale dei prezzi all’importazione dipende principalmente dalle dinamiche del comparto energetico, al netto del quale l’indice aumenta dello 0,1% in termini congiunturali e dell’1,1% in termini tendenziali.

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PRODOTTI ESPORTATI E IMPORTATI

A novembre 2017, l’aumento congiunturale dell’export (+2,1%) è da ascrivere alla crescita delle vendite di beni strumentali (+5,1%), beni intermedi (+1,7%) e beni di consumo non durevoli (+1,2%). L’incremento congiunturale delle importazioni (+1,4%) è determinato dall’aumento degli acquisti di prodotti energetici (+8,0%) e beni intermedi (+2,0%).

L’aumento tendenziale delle esportazioni (+9,7%) è principalmente determinato dai prodotti energetici (+19,8%) e beni strumentali (+10,8%). La crescita tendenziale delle importazioni (+8,4%) è determinata prevalentemente dai prodotti energetici (+24,6%) e beni intermedi (+13,9%).

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A novembre 2017 il saldo commerciale è positivo (+4,8 miliardi), in aumento rispetto a novembre 2016 (+4,0 miliardi). Al netto dei prodotti energetici, la bilancia commerciale è attiva per 7,8 miliardi.

Nel mese di novembre 2017, l’aumento tendenziale delle esportazioni (+9,7%) ha riguardato soprattutto le vendite di prodotti petroliferi raffinati (+27,0%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+23,4%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+11,4%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+10,7%) e articoli in gomma e materie plastiche (+10,6%) .

Sul versante delle importazioni (+8,4%), aumenti rilevanti riguardano petrolio greggio (+41,7%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+25,1%), gas naturale (+12,8%), carta e prodotti di carta; prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati (+10,6%) e prodotti petroliferi raffinati (+9,1%).

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PAESI PARTNER NEL COMMERCIO ESTERO

Nel mese di novembre 2017, la crescita congiunturale dell’export (+2,1%) è sintesi dell’aumento delle vendite verso l’area extra Ue (+6,7%) e della flessione verso l’area Ue (-1,4%). Rispetto al mese precedente la crescita dell’import (+1,4%) è da ascrivere all’incremento degli acquisti dall’area extra Ue (+4,5%). Nel trimestre settembre-novembre 2017 l’aumento congiunturale dell’export (+2,9%) è determinato dalla crescita delle vendite verso entrambe le aree di interscambio: +4,6% per l’area extra Ue e +1,5% per l’area Ue.

Nello stesso periodo l’incremento congiunturale dell’import (+0,6%) è determinato sia dagli acquisti dall’area Ue (+0,7%) sia da quelli dall’area extra Ue (+0,3%).

La crescita tendenziale dell’export (+9,7%) è sostenuta verso Svizzera (+45,8%), paesi MERCOSUR (+31,2%), Cina (+19,7%),

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Russia (+16,4%) e paesi ASEAN (+13,5%). L’aumento dell’import (+8,4%) è determinato principalmente dall’incremento degli acquisti da Stati Uniti (+25,3%), paesi OPEC (+23,0%), Germania (+11,6%), paesi MERCOSUR e Paesi Bassi (+11,3% per entrambi).

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ANALISI CONGIUNTA PER PRODOTTO E PAESE

L’aumento tendenziale dell’export è spiegato per 1,3 punti percentuali dalla crescita delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici verso gli Stati Uniti, di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti verso Francia e Germania e di macchinari e apparecchi n.c.a. verso Francia e Cina. Le vendite di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi verso gli Stati Uniti contrastano per quasi mezzo punto percentuale la crescita delle esportazioni.

Gli acquisti di petrolio greggio dai paesi OPEC, di autoveicoli, articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici e sostanze e prodotti chimici dalla Germania spiegano per oltre due punti percentuali la crescita dell’import. Le importazioni di computer, apparecchi elettronici e ottici dai paesi ASEAN contrastano per quasi mezzo punto percentuale la crescita degli acquisti.

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VALORI MEDI UNITARI E VOLUMI ALL’EXPORT E ALL’IMPORT

A novembre 2017 si rileva una crescita tendenziale dei valori medi unitari sia all’import (+6,3%) sia all’export (+3,6%). I volumi scambiati sono in aumento sia per le esportazioni (+6,0%) sia per le importazioni (+1,9%).

L’aumento dei valori medi unitari all’export è determinato dalla crescita registrata sia per i paesi dell’area Ue (+4,0%)

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sia per quelli dell’area extra Ue (+3,1%). L’incremento all’import è determinato sia dai paesi dell’area extra Ue (+9,0%) sia da quelli dell’area Ue (+4,4%). La crescita dei volumi esportati interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie.

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PREZZI ALL’IMPORTAZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI

Nel mese di novembre 2017 l’indice dei prezzi all’importazione dei prodotti industriali aumenta dello 0,9% rispetto al mese precedente e aumenta del 3,1% nei confronti di novembre 2016.

L’indice dei prezzi all’importazione dei beni di consumo a novembre 2017, rispetto al mese precedente, resta invariato per il mercato totale, per l’Area euro e per l’Area non euro.

Rispetto a novembre 2016 in termini tendenziali si ha un aumento dello 0,2% per il mercato totale, dello 0,6% per l’Area euro e una diminuzione dello 0,2% per l’Area non euro.

Il raggruppamento dei beni strumentali, in termini congiunturali, aumenta dello 0,3% per il mercato totale e per l’Area euro mentre aumenta dello 0,1% per l’Area non euro; in termini tendenziali l’indice aumenta dell’1,1% per il mercato totale, dell’1,6% per l’Area euro mentre rimane invariato per l’Area non euro.

Per i beni intermedi l’indice dei prezzi registra, in termini congiunturali, un aumento dello 0,1% per il mercato totale e per l’Area euro e dello 0,2% per l’Area non euro; rispetto a novembre 2016 l’indice registra un aumento del 2,0% per il mercato totale, del 2,4% per l’Area euro e dell’1,5% per l’Area non euro.

L’indice dei prezzi all’importazione relativo all’energia, rispetto al mese precedente aumenta del 4,3% per il mercato totale, dello 0,1% per l’Area euro e dell’4,5% per l’Area non euro; in termini tendenziali l’indice registra un aumento del

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12,0% per il mercato totale, del 3,7% per le importazioni provenienti dall’Area euro e del 12,5% per l’Area non euro.

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SETTORI DI ATTIVITA ECONOMICA

I prezzi all’importazione segnano, nell’ambito delle attività manifatturiere, il tasso di crescita tendenziale più elevato, per quel che riguarda l’Area euro, nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+5,3%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti) (+3,6%), mentre, per l’Area non euro nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+9,5%) e nei settori dell’Industria del legno, della carta e stampa (+3,7%). Il calo tendenziale più marcato risulta per l’Area euro nel settore della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-0,8%) mentre per l’Area non euro nella fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-2,9%).

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