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Monitor Energia INFOAFRICA. Gennaio 2016

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Monitor Energia

Gennaio 2016

Periodo di copertura 23 Dicembre 2015 - 20 Gennaio 2016

INFOAFRICA

InfoAfrica è uno strumento informativo pensato per Aziende, Enti, Istituzioni e Organizzazioni non governative (Ong) che guardano all’Africa per il loro futuro.

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Tutti i prodotti di InfoAfrica prevedono diversi livelli di personalizzazione e diverse fasce di costo, rendendo disponibile anche per piccole e medie imprese un servizio di qualità internazionale.

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Table Of Contents

A Msallata il primo parco eolico del Paese ... 4

Energia: dalla Francia oltre 50 milioni per elettrificazione rurale ... 5

L’India raddoppia le importazioni di petrolio nigeriano ... 6

Annunciata costruzione di cinque nuove dighe vicino Khartoum ... 7

Approvata istituzione registro petrolifero ... 8

Arrivano primi pagamenti al Fondo petrolifero ... 9

Cooperazione UE e opportunità per le imprese, un approfondimento a Milano ... 10

Edison punta a vendere partecipazione in giacimento Abu Qir ... 11

Energia, a breve in cantiere importante centrale fotovoltaica ... 12

Illuminazione stradale, al via progetto da 54 milioni di euro ... 13

Irena stanzia decine di milioni per progetti in Senegal, Burkina Faso e Capo Verde ... 14

Azienda tedesca investe in centrale solare ... 15

Delta del Niger, prosegue programma d'amnistia per ex-militanti ... 16

Diga Batoka, nel 2017 inizio lavori ... 17

Missione multisettoriale per Pmi italiane a fine febbraio in Camerun ... 18

Possibile crescita fino al 24% all'anno, a partire dal 2021 ... 19

Allo studio costruzione nuova raffineria petrolifera ... 20

BEI valuta finanziamento a centrale geotermica ... 21

Energia, annunciate tre centrali solari per il 2016 ... 22

Progetto solare da 20 MW, avviso di prequalificazione ... 23

Accordo di consulenza per una raffineria a Bayelsa ... 24

Acquisito terreno per impianto liquefazione gas naturale ... 25

Petrolio, completata entro l’anno prima fase espansione raffineria ... 26

Rinnovabili, opportunità d'investimento per 6 miliardi ... 27

Energia solare, passi avanti per una centrale nel Nord ... 28

Petrolio, Eni avvia produzione giacimento Mpungi ... 29

A febbraio una fiera dedicata alle energie rinnovabili ... 30

Petrolio, compagnia statale punta a incrementare produzione ... 31

Prestito tedesco per migliorare distribuzione elettrica ... 32

A marzo primo Forum internazionale per gli investimenti ... 33

Petrolio, una commissione interministeriale per velocizzare ristrutturazione NNPC ... 34

Stati Uniti promettono sostegno per costruire oleodotto ... 35

A Kinshasa la prima conferenza sugli investimenti nei Grandi Laghi ... 36

Petrolio, positivi i primi testi estrattivi di Cairn Energy ... 37

? Una centrale solare sperimentale da 9 MW a Tindouf ... 38

A febbraio il prossimo Africa Energy Indaba ... 39

Fondi per le zone rurali di Kano: strade, acqua e mini dighe ... 40

Ridotti i sussidi, aumenta il prezzo dei carburanti ... 41

AfDB sblocca fondi per centrale idroelettrica Ruzizi III ... 42

Anche Enel GP tra le aziende qualificate per il primo progetto solare del paese ... 43

Energia: 24 milioni per l’elettrificazione rurale ... 44

L’Onhym presenta il bilancio su attività estrattiva, graduali investimenti a breve termine ... 45

Diga sul Nilo, firmato nuovo accordo tra Addis, Khartum e Cairo ... 46

Fondi dalla Cooperazione tedesca per le energie rinnovabili ... 47

Rinviata inaugurazione Noor 1, riorganizzazione nel settore energetico ... 48

Energia, governo approva ufficialmente programma nucleare ... 49

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Petrolio: consulenti legali internazionali chiamati a mettere a punto PSA ... 50

Posata la prima pietra di nuova diga idroelettrica ... 51

Completati i lavori della stazione a gas di Ressano Garcia ... 52

Energia, prestito AfDB per centrale Kribi 2 ... 53

Energia, prestito dall'AfDB per espansione del settore ... 54

Total punta ad aprire rete distributori di benzina ... 55

Compagnia elettrica offrirà collegamenti internet ad alta velocità ... 56

Fondi dall'AfBD per nuova centrale elettrica indipendente ... 57

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A Msallata il primo parco eolico del Paese

19 gennaio 2016

LIBIA - Avrà la capacità di generare fino a 27 megawatt di energia l'impianto eolico che è in fase di allestimento a Msallata, città situata circa 130 chilometri a est di Tripoli, sulla costa del mar Mediterraneo, e destinata a essere la prima in Libia a produrre elettricità tramite il vento.

Lo si apprende dai media locali, i quali riportano la notizia a Msallata delle 16 turbine che saranno installate nel parco eolico di Shafeen.

In base a quel che viene reso noto, la produzione di elettricità garantita attraverso l'impianto eolico sarà in grado di soddisfare il 70% dell'intero fabbisogno energetico della città, che ha una popolazione di circa 80.000 abitanti.

A portare avanti il progetto è la Società elettrica generale libica (GECOL) attraverso il suo Ente per l'energia rinnovabile. [MV]

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Energia: dalla Francia oltre 50 milioni per elettrificazione rurale

19 gennaio 2016

UGANDA – Tre nuovi accordi di finanziamento sono stati firmati nei giorni scorsi dal governo ugandese e dall'Ambasciata di Francia in Uganda e l'Agenzia francese per lo sviluppo (AFD) per sostenere lo sviluppo del settore energetico nel paese.

Lo riferiscono i media locali, precisando che gli accordi sono relativi ad un finanziamento complessivo di quasi 52 milioni di euro e sono stati firmati dal ministro delle Finanze, Pianificazione e Sviluppo Economico Matia Kasaija, dall'ambasciatore francese Sophie Makame, e dal direttore di AFD in Africa orientale, Yves Boudot.

Due degli accordi riguardano l'estensione dell’elettrificazione rurale partendo dalla rete nazionale per alcune comunità locali nelle regioni del nord-ovest dell'Uganda e nella zona del Rwenzori, così come il mid-west e sud- ovest del paese.

Il costo complessivo del progetto ammonta a circa 43 milioni di euro, concessi con un prestito agevolato, per la realizzazione di una linea a media tensione (1.500 km) e a bassa tensione (1300 km). Gli accordi prevedono anche una sovvenzione di 8,3 milioni di euro, attraverso il UE-ITF (Infrastructure Fund Trust), per ridurre i costi di connessione e lo sviluppo delle capacità di sostegno al progetto.

Il Governo dell'Uganda, da parte sua, contribuirà fino a 4,3 milioni di euro per far fronte alle spese per l'acquisizione di terreni e la compensazione.

Il terzo accordo di finanziamento è relativo ad una sovvenzione di 500.000 euro per sostenere alcuni studi di fattibilità e attività di capacity building, nel contesto dell'imminente estensione delle risorse idriche e della rete di distribuzione dell'acqua nelle zone di Masaka e di Mbarara.

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L’India raddoppia le importazioni di petrolio nigeriano

19 gennaio 2016

NIGERIA - Sono raddoppiate nel 2015 le importazioni di petrolio nigeriano in India: lo ha dichiarato B. Ashok, presidente dell’Indian Oil Corporation, durante una conferenza stampa.

Dalla Nigeria sono stati importati in media 600.000 barili al giorno, mentre le importazioni di petrolio africano, in generale, hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi cinque anni, con 787.000 barili al giorno.

Secondo il ministro indiano del Petrolio, Dharmendra Pradhan, l’India è intenzionata ad aumentare ulteriormente gli acquisti di petrolio africano, in particolare nigeriano.

A suscitare il forte interesse degli operatori indiani sono soprattutto i prezzi concorrenziali del petrolio di origine africana, più economico per questo mercato rispetto a quello di origine medio-orientale o latino-americana.

L’India è il quarto consumatore di petrolio al mondo e le importazioni dall’Africa rappresentano un quinto del volume complessivo delle importazioni di petrolio da parte del gigante asiatico. [CC]

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Annunciata costruzione di cinque nuove dighe vicino Khartoum

18 gennaio 2016

SUDAN - Il ministero sudanese dell'Agricoltura sta portando avanti insieme al ministero dell'Energia i preparativi per realizzare cinque nuove dighe nello stato di Khartoum per sfruttare l'aumento della portata dei fiumi durante il periodo delle piogge ai fini dell'irrigazione e della produzione dell'elettricità.

A dirlo è stato il ministro dell'Agricoltura, del bestiame e dell'irrigazione, Mohamed Salih Jabir, al termine di un incontro con i commissari responsabili per le autorità locali del Nilo orientale e di Karari.

In base a quel che riporta l'agenzia di stampa nazionale SUNA, le nuove dighe faciliteranno il raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano strategico di crescita del governo di Khartoum.

Non sono stati forniti ulteriori dettagli in merito ai tempi previsti per la realizzazione delle cinque nuove dighe né i siti dove queste saranno costruite. [MV]

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Approvata istituzione registro petrolifero

18 gennaio 2016

SOMALIA - Il governo federale somalo ha approvato una legge per istituire un Registro petrolifero.

A segnalarlo è stato il ministero del Petrolio e delle Risorse minerarie, specificando che l'obiettivo del Registro è documentare i diversi interessi legati al settore petrolifero in Somalia (contratti, concessioni, eccetera) detenuti dalle aziende private in modo da riconoscere il loro diritto a portare avanti operazioni petrolifere all'interno del territorio della Repubblica federale della Somalia.

Nel comunicato viene ricordato che il ministero del Petrolio non ha le copie della maggior parte dei contratti esistenti, degli accordi o altra documentazione siglata dai governi precedenti e le compagnie petrolifere che sostengono il diritto a portare avanti operazioni nel territorio federale.

Allo scopo di ricreare i dati necessari all'amministrazione di questi contratti è stato istituito il nuovo Registro petrolifero, che sarà amministrato dallo stesso ministero del Petrolio e delle Risorse minerarie.

Tutte le compagnie interessate saranno perciò contattate a breve per fornire la documentazione che attesti i loro diritti. [MV]

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Arrivano primi pagamenti al Fondo petrolifero

18 gennaio 2016

UGANDA - Sono pari a 63 milioni di dollari i fondi pagati dalle compagnie petrolifere che operano in Uganda al Fondo petrolifero stabilito dal governo di Kampala lo scorso anno per gestire i proventi ottenuti attraverso lo sfruttamento degli idrocarburi.

A renderlo noto è stato il direttore degli Affari economici presso il ministero delle Finanze, Lawrence Kiiza, ricordando che i fondi riguardano il pagamenti degli oneri fiscali per le attività svolte in Uganda dalle compagnie petrolifere come le imposte sul valore aggiunto e quelle sui redditi societari.

In base ai dati resi noti, al Fondo petrolifero devono essere consegnati ancora altri 244 milioni di dollari.

Kiiza ha ricordato il governo ugandese si è basato sul modello della Norvegia e del Cile quando ha istituito il Fondo petrolifero, aggiungendo che il denaro servirà per migliorare lo stato delle finanze pubbliche. [MV]

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Cooperazione UE e opportunità per le imprese, un approfondimento a Milano

18 gennaio 2016

MOZAMBICO - Un approfondimento dedicato ai nuovi trend della Cooperazione allo sviluppo dell'Unione europea e alle opportunità che essa offre alle imprese italiane, con particolare attenzione alla situazione del Mozambico, avrà luogo lunedì 25 gennaio presso la sede di Assolombarda Confindustria a Milano.

Organizzata da Confindustria insieme all'Agenzia ICE e al ministero per lo Sviluppo economico, l'iniziativa ha lo scopo di informare le imprese sugli strumenti ed i finanziamenti sui mercati di maggiore interesse nel continente africano tenendo conto delle proiezioni di crescita dei singoli mercati e delle allocazioni di budget dell'UE.

Durante l'incontro verranno illustrati i meccanismi di funzionamento generale della Cooperazione allo Sviluppo dell’UE e le opportunità di business -commerciali e di investimento - in Mozambico, oltre agli strumenti messi a disposizione dalla Cooperazione UE specifici in quel mercato.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il programma dell'evento. Le aziende interessate a partecipare devono registrarsi compilando il formulario a questo link entro il 20 gennaio. [MV]

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Edison punta a vendere partecipazione in giacimento Abu Qir

18 gennaio 2016

EGITTO - L'azienda energetica Edison, la controllata italiana del gruppo francese Edf, è intenzionata a vendere parte della propria partecipazione nel giacimento di gas naturale di Abu Qir, a nordest di Alessandria.

A segnalarlo è l'agenzia di stampa internazionale Reuters citando fonti a conoscenza del dossier, secondo le quali Edison avrebbe già aperto la data room ai potenziali acquirenti.

Almeno quattro sarebbero gli operatori interessati che avrebbero avuto già accesso alla data room, tra cui anche la compagnia petrolifera del Kuwait Kufpec.

Edison gestisce il giacimento di Abu Qir in joint-venture con l'egiziana EGPC, producendo giornaliera una quota di 45.000 barili di olio equivalente.

In base a quel che riporta Reuters, una fonte dell'azienda italiana ha dichiarato che "nell'ambito dell'attività del proprio portafoglio, Edison sta considerando di ribilanciare il business dell'E&P in Egitto. La società potrebbe ridurre la propria quota in Abu Qir restando operatore della concessione". [MV]

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Energia, a breve in cantiere importante centrale fotovoltaica

18 gennaio 2016

SENEGAL – E’ annunciato per febbraio prossimo l’avvio dei lavori della centrale fotovoltaica di Santhiou Mekhé (Meouane, regione di Thies, ovest del paese) definita dai suoi promotori la più grande dell’Africa Occidentale.

L’impianto avrà una capacità di 30 megawatt e il suo costo di realizzazione è stimato in 27 miliardi di franchi Cfa, pari a 41 milioni di euro. Il progetto sarà finanziato dal Fondo sovrano d’investimenti strategici (Fonsis), di proprietà dello Stato senegalese, dal gruppo di promotori privati Meridiam, e sarà realizzato dalla società Senergy Pv Sa, creata nel 2015 a Dakar.

L’energia prodotta sarà venduta alla Senelec (Société nationale d’électricité du Sénégal), che gestirà la distribuzione agli utenti. I promotori sostengono che il costo dell’elettricità prodotta sarà inferiore a quello dell’energia prodotta dalle centrali tradizionali, alimentare in idrocarburi.

Il piano fa parte della strategia del governo di portare la quota di energie rinnovabili nella produzione energetica nazionale al 20% entro il 2017.

Il 60% della popolazione del Senegal risiede in zone rurali, ed è proprio in quelle zone che la maggior parte degli abitanti non ha accesso all’elettricità e ricorre al legno, al petrolio e alle pile elettriche per i propri fabbisogni. [CC]

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Illuminazione stradale, al via progetto da 54 milioni di euro

18 gennaio 2016

KENYA – Un progetto pari a circa 54 milioni di euro e relativo all’illuminazione stradale urbana è stato presentato a Mombasa dal presidente keniano Uhuru Kenyatta, il quale ha garantito che il progetto sarà esteso a 52 grandi città di 47 contee.

Kenyatta ha detto che già oltre 24 mila pali per l’illuminazione sono stati posizionati in diverse contee e sostenuto che l’implementazione del progetto è una priorità del governo e contribuirà a creare anche occupazione.

Nel discorso di presentazione Kenyatta ha sottolineato come la questione energetica sia fondamentale per il paese e ricordato la notevole riduzione del costo del carburante che in un anno e mezzo si è abbassato del 68% (grazie soprattutto al calo del prezzo del petrolio sui mercati internazionali).

Il progetto presentato a Mombasa dovrebbe essere completato entro febbraio del prossimo anno e vedrà la

collaborazione di governo, amministrazioni locali e la società Kenya Power. “Stiamo investendo pesantemente – ha detto Kenyatta – nella produzione di energia elettrica perché si tratta di un elemento fondamentale per spingere la nostra espansione industriale e migliorare in questo modo le condizioni di vita della popolazione”.

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Irena stanzia decine di milioni per progetti in Senegal, Burkina Faso e Capo Verde

18 gennaio 2016

AFRICA – Sono situati in Africa tre dei quattro progetti scelti dall’Agenzia Internazionale per le energie rinnovabili (IRENA) per essere finanziati.

Lo si apprende da una nota diffusa dalla stessa Irena, ieri, a margine dell’assemblea annuale appena conclusasi ad Abu Dhabi.

L’Irena e il Fondo per lo sviluppo di Abu Dhabi hanno annunciato lo stanziamento di 46 milioni di dollari in prestiti concessionali per un progetto eolico e solare ad Antigua e Barbuda (nei Caraibi), un progetto solare in Burkina Faso, un progetto eolico e solare a Capo Verde e un progetto solare in Senegal.

“I quattro progetti – si legge nella nota – risulteranno in circa 12 megawatts di energia rinnovabile prodotta, consentiranno di ridurre le emissioni di creare lavoro e di fornire energia a comunità rurali attualmente senza accesso a moderni servizi energetici”.

Secondo i particolari resi noti riguardo ai progetti africani, 13 milioni di dollari saranno stanziati per un progetto fotovoltaico con mini-rete in grado di produrre di 2 MW di energia per servire una serie di villaggi in una zona agricola del paese.

Circa 10 milioni di dollari, invece, saranno forniti al Burkina Faso per realizzare una moderna centrale fotovoltaico con annessa mini rete in grado di produrre 3,6 MW di energia destinata a 12.000 famiglie.

Ammonta a 8 milioni di dollari, invece, il finanziamento concesso a Capo Verde per la realizzazione di un impianto ibrido, fotovoltaico ed eolico, da 2 MW che verrà collegato alla rete nazionale e che garantirà la fornitura al 100%

di energia da fonti rinnovabili per l’Isola di Brava.

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Azienda tedesca investe in centrale solare

15 gennaio 2016

GIBUTI – Una centrale a energia solare sarà costruita a sud della capitale, Gibuti, dalla compagnia tedesca Green Enesys, specializzata nelle energie rinnovabili.

Il progetto, del valore di circa 360 milioni di euro, dovrebbe essere finanziato interamente dalla Green Enesys. Il piano di sviluppo prevede sei fasi di realizzazione, ognuna per la costruzione di impianti di una capacità di 50 megawatt, per un totale complessivo di 300 megawatt di energia.

Il parco fotovoltaico sorgerà nella pianura del Grand Bara, su una superficie di 300 ettari.

Secondo i promotori del progetto, la costruzione della centrale genererà la creazione di almeno 150 posti di lavoro, e la successiva gestione necessiterà una sessantina di impiegati.

Gibuti, piccolo paese situato al passaggio tra Mar Rosso e Oceano Indiano, dal punto di vista energetico ambisce a diventare il primo paese africano con il 100% dell’energia prodotta con fonti rinnovabili.

Attualmente circa il 50% della popolazione è connessa alla rete elettrica nazionale. La principale fonte di produzione attuale di elettricità è quella di origine idrica. [CC]

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Delta del Niger, prosegue programma d'amnistia per ex-militanti

15 gennaio 2016

NIGERIA - Il programma governativo d'amnistia destinato agli ex-militanti dei gruppi armati operativi nella regione meridionale del delta del Niger (la maggior parte dei quali erano organizzati sotto l'organizzazione ombrello del Movimento per l'emancipazione del Delta del Niger-MEND) proseguirà ancora per almeno un anno, contrariamente alle prospettive di una sua prossima chiusura.

A dirlo è stato il portavoce del programma, Owei Lakemfa, ricordando che dal 2009 sono stati circa 17.000 gli appartenenti ai gruppi militanti già attivi nel delta del Niger che hanno preso parte alle attività di reinserimento sociale e lavorativo promosse dal governo federale.

Ideato nel 2009 dal presidente Umaru Yar'Adua, il programma d'amnistia è stato adottato con l'obiettivo di offrire soluzioni per la reintegrazione sociale e lavorativa degli ex-combattenti ed evitare la ripresa degli attacchi contro le installazioni petrolifere attraverso lo svolgimento di seminari di formazione e facilitazioni per la creazione

d’impresa.

"Siamo all'ultima fase dell'amnistia per reintegrare coloro i quali hanno realizzato diversi programmi e formazioni - ha detto Lakemfa - Si tratterà di un graduale esaurimento degli aventi diritto al programma".

L'obiettivo al termine del programma è riuscire ad aver garantito la possibilità di reintegrazione lavorativa in tutto a 30.000 ex-militanti. [MV]

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Diga Batoka, nel 2017 inizio lavori

15 gennaio 2016

ZIMBABWE /ZAMBIA – Cominceranno nel 2017 i lavori di costruzione della diga Batoka sul fiume Zambesi. Lo ha detto il ministro dell'Energia dello Zimbabwe, Samuel Undenge, ricordando che nel 2016 sarnno invece

completati gli studi di fattibilità. La diga idroelettrica genererà 2400 mw di energia ed è un progetto sviluppato congiutamente da Zimbabwe e Zambia la cui frontiera in comune passa per il fiume Zambesi.

A gestire la diga e la produzione di energia sarà la Zambezi River Authority, organismo congunto che gestisce altri progetti come la diga idroelettrica di Kariba.

Una volta completata la diga di Batoka dovrebbe consentire di ridurre il costo dell'energia prodotta. Secondo lo stesso Undenge i lavori dureranno cinque anni per concludersi nel 2023. L'energia prodotta sarà suddivisa equamente tra i due paesi.

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Missione multisettoriale per Pmi italiane a fine febbraio in Camerun

15 gennaio 2016

CAMERUN – Una missione imprenditoriale in Camerun è organizzata dal 29 febbraio al 4 marzo 2016 da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali. Il viaggio si rivolge a Pmi e istituzioni italiane dei settori Agro-business e Agricoltura, Energia ed Energie rinnovabili, Infrastrutture, Sanità e Telecomunicazioni.

“La missione prevederà incontri con rappresentanti governativi, con i referenti dei progetti finanziati, nonché rappresentanti di Banca Mondiale, Banca Africana dello Sviluppo e Nazioni Unite. Verranno inoltre organizzati incontri e attività di networking con aziende e istituzioni locali” specifica Promos, che organizza la missione in collaborazione con Banca Mondiale e il Network PSLO, di cui Promos è referente italiano, e Flanders Investment and Trade (Belgio).

Il Camerun è il 14° Stato africano per popolazione (circa 22 milioni di abitanti stime 2014), l’ottavo per reddito pro- capite (quasi 11.000 US$ a prezzi correnti) ed il 12° produttore di petrolio in Africa (in media 64.000 barili al giorno, con recente aumento dovuto allo sfruttamento di nuovi giacimenti).

L’economia possiede alcuni volani importanti, tra cui la diversificazione dei prodotti agricoli, le risorse forestali (oltre 18 milioni di ettari) oltre alla tradizionale, ancorche’ decrescente, dotazione di petrolio (risale al 1977 la scoperta dei primi giacimenti).

L’agricoltura, compresi anche l’allevamento, la pesca e le foreste, svolge un ruolo molto importante. Contribuisce per il 21,7% alla formazione del PIL ed impiega il 53% della popolazione attiva. Si tratta in larga maggioranza di coltivazioni in piccola scala, e solo il 10% è rappresentato da piantagioni su scala industriale. Le cinque principali colture agricole di esportazione sono caffé, cacao, cotone, banane e caucciu’.

La crescita del PIL ha raggiunto nel 2015 il 5,7% con proiezioni al rialzo, fino al 6%, per il 2016. [CC]

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Possibile crescita fino al 24% all'anno, a partire dal 2021

15 gennaio 2016

MOZAMBICO - L'economia del Mozambico potrebbe registrare una crescita media pari al 24% all'anno nel periodo compreso tra il 2021 e il 2025, una volta che comincerà la produzione di gas naturale.

A sostenerlo è il Fondo Monetario Internazionale (FMI) in un rapporto reso noto dall'agenzia di stampa specializzata Bloomberg.

Secondo il FMI a trainare la crescita saranno in particolare gli investimenti per la costruzione di un impianto per la liquefazione del gas naturale estratto dai blocchi offshore di Rovuma.

"Dopo che la produzione di gas naturale liquefatto avrà raggiunto il suo picco nel 2028 grazie l'avvio delle ultime operazioni per la liquefazione, il prodotto interno lordo domestico crescerà a un ritmo più moderato compreso tra il 3 e il 4%", prevede il rapporto.

In base alle stime, le riserve di gas naturale a Rovuma sono pari a circa 180 trilioni di pubi cubici, equivalenti alle riserve di gas di tutta la Nigeria. La nazione dell'Africa australe potrebbe diventare il terzo più importante

produttore di gas naturale del mondo dopo Qatar e Australia. [MV]

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Allo studio costruzione nuova raffineria petrolifera

14 gennaio 2016

REP CONGO - Il ministro congolese degli Idrocarburi, Jean-Marc Thystère Tchicaya, ha annunciato la prossima costruzione di una nuova raffineria di petrolio con la capacità di produrre fino a cinque milioni di tonnellate all'anno.

In base a quel che viene reso noto, il ministero degli Idrocarburi sta valutando diversi progetti e verificando la disponibilità dei siti dove realizzare l'impianto che sarà la seconda raffineria petrolifera del Paese.

Il progetto allo studio prevede inoltre la costruzione di un oleodotto tra Pointe-Noire, Brazzaville (nel sud) e Ouesso (nord-ovest, a circa 1300 km da Pointe-Noire).

Il ministro ha poi aggiunto che "a più beve termine, saranno portati a termine entro fine gennaio 2016 i lavori di modernizzazione per aumentare la capacità di raffinazione della Congolaise de Raffinage (Coraf) da 850.000 a 1,2 milioni di tonnellate all'anno".

La Coraf, controllata al 100% dalla compagnia petrolifera statale Société nationale des pétroles du Congo (SNPC), è responsabile di quella che attualmente è l'unica raffineria presente in Gabon, situata nel quartier Mbota di Pointe- Noire, la cui produzione non è però sufficiente al fabbisogno domestico. [MV]

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BEI valuta finanziamento a centrale geotermica

14 gennaio 2016

KENYA - La Banca europea per gli investimenti (BEI) sta valutando la possibilità di finanziare un progetto per l'espansione della centrale geotermica Olkaria I nel sud-ovest del Kenya.

In base a quel che ha reso noto la stessa BEI attraverso un proprio comunicato, l'istituto sta considerando

l'opportunità di concedere un prestito del valore di 72 milioni di euro per finanziare i lavori necessari ad aumentare la capacità di produzione a Olkaria I da 140 megawatt a 210 megawatt.

Il costo complessivo dei lavori per l'espansione è pari a 288 milioni di euro.

Costruita nel 1981, secondo la compagnia Kenya Electricity Generating Co Ltd che gestisce l'impianto, Olkaria I è stata la prima centrale geotermica a essere realizzata in Kenya. [MV]

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Energia, annunciate tre centrali solari per il 2016

14 gennaio 2016

ETIOPIA – E’ in programma per il 2016 la costruzione di tre centrali fotovoltaiche in grado di produrre 300 megawatt di energia.

Lo ha annunciato all’emittente etiope Fana Broadcasting Corporation Bizuneh Tolcha, direttore della

Comunicazione presso il ministero dell’Elettricità, precisando che le centrali dovrebbero sorgere nelle aree di Semera e di Awash Arba, nella regione nord-orientale degli Afar.

Il ministero, ha precisato il portavoce, sta elaborando i criteri di selezione per le aziende, domestiche e straniere, interessate a partecipare al progetto di sviluppo del progetto energetico, del valore stimato di 630 milioni di dollari.

La realizzazione delle centrali solari rientra nell’ambito del secondo piano di crescita e di trasformazione dell’Etiopia (GTP II) del periodo 2015-2020. [CC]

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Progetto solare da 20 MW, avviso di prequalificazione

14 gennaio 2016

GHANA - Prevede la realizzazione di un progetto fotovoltaico capace di produrre 20 megawatt di energia da parte di un produttore indipendente di energia (independent power producer-IPP), l'avviso di prequalificazione

pubblicato dal ministero dell'Energia ghanese.

A segnalarlo è stata l'Ambasciata d'Italia ad Accra tramite la piattaforma online ExTender, realizzata dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, dall'Agenzia per la promozione all'estero e

l'internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE), da Assocamerestero, Unioncamere e Confindustria per offrire un servizio mirato di selezione e invio delle informazioni sulle opportunità di business all'estero.

Il progetto è finanziato dall'Agenzia tedesca per la cooperazione internazionale (GIZ).

Il ministero dell'Energia ghanese intende, tramite questo avviso, far prequalificare le aziende capaci di sviluppare progetti fotovoltaici; dopo questa prima fase sarà organizzato un procedimento competitivo in due fasi successive.

Le aziende interessate hanno tempo fino al 29 gennaio 2016 per presentare la propria prequalificazione. Per maggiori informazioni è possibile consultare l'avviso di prequalificazione così come pubblicato sui media locali.

[MV]

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Accordo di consulenza per una raffineria a Bayelsa

13 gennaio 2016

NIGERIA - Il gruppo nigeriano Epic Refinery ha siglato un accordo di consulenza con la società israeliana Chiron Refineries per valutare le modalità di costruire una raffineria petrolifera capace di produrre 100.000 barili al giorno nello stato meridionale di Bayelsa.

A darne notizia sono i media locali, aggiungendo che l'accordo è giunto dopo l'assegnazione di una licenza in tal senso al gruppo Epic Refinery da parte del governo federale.

Secondo il direttore esecutivo del gruppo, Barango Wenke Jnr., la scelta del sito dove costruire la nuova raffineria sarà decisa sulla base di molteplici fattori.

Il direttore esecutivo di Chiron, Ron Kuperberg, ha tuttavia evidenziato come per individuare una soluzione definitiva ai problemi energetici della Nigeria sia necessario realizzare investimenti cosiddetti 'bronwfield', cioè quegli investimenti che riguardano il rifinanziamento del debito contratto dal concessionario per opere già realizzate o in corso di realizzazione. [MV]

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Acquisito terreno per impianto liquefazione gas naturale

12 gennaio 2016

TANZANIA - La compagnia petrolifera statale Tanzania Petroleum Development Corporation (TPDC) ha realizzato un ulteriore passo in avanti verso la costruzione di un impianto per la liquefazione del gas naturale acquisendo la proprietà di un sito nella città costiera di Lindi, nel sud del Paese, dove costruire l'infrastruttura.

A darne notizia è stata la stessa TPDC pubblicando un comunicato sui media locali, in cui si dà conto dell'acquisizione di 2000 acri di terreno a Lindi.

In base al progetto reso noto, l'impianto di liquefazione del gas si estenderà su una superficie complessiva di 6800 acri, dove sarà realizzato anche un parco industriale per le attività connesse.

Secondo quel che ha dichiarato il direttore per le attività esplorative della TPDC, Kelvin Komba, l'acquisizione della proprietà del terreno rappresenta il via ufficiale alla realizzazione del progetto che servirà a favorire lo sfruttamento delle risorse di gas naturale individuate nei blocchi 1, 2, 3 e 4 al largo delle coste meridionali della Tanzania, dove sono state scoperte riserve per 55 trilioni di piedi cubi di gas naturale. [MV]

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Petrolio, completata entro l’anno prima fase espansione raffineria

12 gennaio 2016

CAMERUN – Sarà completata entro la fine di quest’anno la prima fase dei lavori di espansione e di modernizzazione dell’unica raffineria di petrolio del paese, gestita dalla Sonara, la Società nazionale di raffinazione .

La raffineria situata a Limbe, nel sud-ovest del paese, ha attualmente una capacità di 2,1 milioni di tonnellate all’anno. Al termine delle due fasi del progetto di espansione, si prevede che la capacità possa aumentare fino a 3,5 milioni di tonnellate.

La stampa locale specializzata sottolinea che le operazioni finanziarie destinate a ottenere i fondi necessari al completamento del progetto, come l’emissione lo scorso anno di un eurobond pilotato dalla Société générale e dalla Standard Chartered Bank, non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Tuttavia, la legge finanziaria 2016 ha concesso agevolazioni alla Sonara, il cui bilancio è risultato migliore del previsto.

Il progetto di modernizzazione prevede anche migliorie dal punto di vista della protezione dell’ambiente, con la riduzione dell’emissione di gas inquinanti e sistemi di trattamento dei materiali tossici. [CC]

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Rinnovabili, opportunità d'investimento per 6 miliardi

12 gennaio 2016

EGITTO - Sono pari ad almeno 6 miliardi di dollari le opportunità d'investimento in Egitto nel settore delle energie rinnovabili fino al 2018 attraverso il programma nazionale di tariffe feed-in.

A sostenerlo è un rapporto pubblicato dalla banca d'investimento EFG Hermes in vista di due conferenze che si svolgeranno prossimamente al Cairo: l'Egypt Energy Investment Summit (sito internet), che si terrà tra il 16 e il 18 febbraio, e l'Egypt's Renewable Energy Summit (sito internet) previsto a fine maggio.

In base a quel che viene reso noto nel rapporto, il governo egiziano prevede di realizzare nuovi impianti capaci di produrre circa 8 gigawatt da fonti rinnovabili, dei quali 5,5 GW attraverso l'energia eolica e 2,5 GW dal solare.

L'obiettivo è infatti riuscire a ottenere entro il 2020 almeno il 20% del fabbisogno energetico nazionale da fonti rinnovabili. [MV]

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Energia solare, passi avanti per una centrale nel Nord

11 gennaio 2016

CAMERUN – E’ in via di finalizzazione il progetto di una centrale a energia solare in grado di produrre 20 megawatt di elettricità nella regione dell’Adamaoua, nel Nord del paese.

E’ stato il ministro dell’Acqua e dell’Energia, Basile Atangana Kouna, a svelare i dettagli del progetto, che sarà realizzato dalle aziende francesi Generale du Solaire e Arborescence Capital, con un investimento del valore di 18 miliardi di franchi Cfa, pari a 27,4 milioni di euro.

L’accordo, attualmente oggetto di una trattativa, prevede la produzione di elettricità da parte del consorzio francese e l’acquisto da parte di Eneo (Energy of Cameroon), principale azienda del settore nel paese africano.

Se l’intesa andrà a buon fine in tempi rapidi, la centrale fotovoltaica potrebbe essere operativa entro la fine del 2016.

Questo potrebbe essere il primo di una serie di progetti fotovoltaici che il consorzio francese è interessato a realizzare in Camerun. [CC]

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Petrolio, Eni avvia produzione giacimento Mpungi

11 gennaio 2016

ANGOLA - Eni ha avviato la produzione del giacimento Mpungi nel West Hub Development Project situato nel Blocco 15/06 nelle acque profonde angolane, a circa 350 chilometri a nordovest di Luanda e a 130 chilometri a ovest di Soyo.

Lo annuncia oggi l’Eni in un comunicato.

Secondo l’azienda, l'avvio di Mpungi porterà a un incremento della produzione che nel 1° trimestre del 2016 raggiungerà circa 100.000 barili di petrolio al giorno.

“Il West Hub Development Project comprende lo sviluppo dei campi di Sangos, Cinguvu, Mpungi, Mpungi North, Ochigufu e di Vandumbu, ad una profondità d'acqua che va da 1.000 a 1.500 metri. I pozzi sono disposti in gruppi e collegati alla FPSO (Floating Production Storage e Offloading Unit) di N’Goma, che ha una capacità di

trattamento di 100.000 barili di petrolio al giorno” precisa l’Eni nella nota.

Eni sta inoltre proseguendo il suo programma di esplorazione nel blocco 15/06: in caso di successo le nuove scoperte sarebbero collegate alle infrastrutture di produzione esistenti, con l'effetto di una importante riduzione dei tempi e dei costi di produzione.

Eni è presente in Angola dal 1980 con una produzione netta di circa 105.000 barili di olio equivalente al giorno.

Eni è operatore del Blocco 15/06 con una quota del 36,84%. Gli altri partner della joint venture sono Sonangol Pesquisa e Produção (36.84%) e SSI Fifteen Limited (26.32%). Il blocco 15/06 comprende anche l’East Hub Development Project, che è in fase di sviluppo e inizierà la produzione nel 2017. [CC]

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A febbraio una fiera dedicata alle energie rinnovabili

08 gennaio 2016

CAPO VERDE – Si terrà dal 11 al 13 febbraio prossimi a Praia, capitale di Capo Verde, la prima edizione della Fiera internazionale dell'ambiente e delle energie rinnovabili (Fiaer). L'iniziativa sarà dedicata al tema 'Energia pulita, Vita sostenibile, Business per l'Africa'.

Il segretario generale della Camera di commercio, José Luís Neves, ha detto che tra gli scopi della fiera c'è quello di creare uno spazio di confronto aperto alle aziende capoverdiane del settore e quella della regione africana, in primo luogo, ma anche alle aziende di altre regioni.

Il governo di Capo Verde considera lo sviluppo delle energie rinnovabili una delle priorità di sviluppo e un settore strategico su cui puntare per far crescere il paese insulare. La Fiera potrà contare su una partnership strategica con il Centro di energie rinnovabili della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (Ecowas).

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Petrolio, compagnia statale punta a incrementare produzione

08 gennaio 2016

ALGERIA - La compagnia petrolifera algerina Sonatrach si attende di incrementare nel 2016 la produzione di greggio di almeno il 5% assegnando nuovi diritti di estrazione a compagnie interazionali.

A rivelarlo è un rapporto realizzato dall'agenzia di stampa specializzata Bloomberg, in cui viene specificato che Sonatrach dovrebbe offrire le nuove licenze verso la fine di marzo.

In base a quel che viene reso noto, la gara internazionale dovrebbe essere organizzata dall'autorità nazionale di regolamentazione del settore Alnaft.

Secondo i dati resi noti dal vice-presidente di Sonatrach responsabile per le attività estrattive e produttive, Sakah, Mekmouche, nel 2015 in Algeria sono stati estratti in media 1,1 milioni di barili di greggio al giorno.

Si tratta di una quantità più o meno equivalente alla produzione registrata nel 2014, quando le attività estrattive erano cresciute del 4,4% rispetto all'anno precedente grazie a nuovi investimenti.

Lo scorso anno, in seguito al calo dei prezzi petroliferi sui mercati internazionali, Sonatrach ha infatti deciso di ridurre i costi di produzione e gli investimenti: una strategia che la società intende superare nel 2016, introducendo nel settore una serie di nuove tecnologie.[MV]

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Prestito tedesco per migliorare distribuzione elettrica

08 gennaio 2016

MOZAMBICO – La Germania concederà un prestito di 29 milioni di euro al Mozambico a sostegno di progetti relativi al miglioramento della distribuzione ed erogazione di energia elettrica. A riferire la notizia è stata in un comunicato la società pubblica Electricidade de Moçambique (EdM).

La stessa EdM ha precisato che 20 milioni saranno utilizzati per la linea di trasmissione Mozambico-Malawi e che i restanti 9 milioni andranno a finanziare un piano di investimenti a breve termine della stessa società.

I fondi saranno messi da disposizione dalla Kreditanstalt für Wiederaufbau (KfW).

Attualmente il Mozambico ha una produzione elettrica totale che ammonta a circa 2200 mw e che viene generata in gran parte grazie alla diga sullo Zambesi di Cahora Bassa. Questa energia è per lo più esportata soprattutto verso il Sudafrica e in misura minore verso altri paesi vicini.

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A marzo primo Forum internazionale per gli investimenti

07 gennaio 2016

TANZANIA - Si svolgerà tra il 9 e l'11 marzo prossimi a Dar es Salaam, presso il centro congressi Julius Nyerere, la prima edizione del Forum internazionale della Tanzania per gli investimenti (TIFI 2016).

Organizzato dal Centro per gli investimenti della Tanzania, l'evento si propone come il più importante

appuntamento in Tanzania per rappresentanti del settore industriale, di piccole e medie imprese, investitori e istituti bancari.

Obiettivo del TIFI 2016 è lanciare ufficialmente nuovi canali di investimento a livello internazionale nei settori dell'agribusiness, dell'estrazione mineraria, delle infrastrutture, dei servizi finanziari, del turismo, dell'energia e dell'industria manifatturiera.

Maggiori informazioni sugli espositori, sul programma e sulle modalità di partecipazione alla manifestazione sono disponibili sul sito internet dell'evento. [MV]

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Petrolio, una commissione interministeriale per velocizzare ristrutturazione NNPC

07 gennaio 2016

NIGERIA – Il governo nigeriano ha riferito che a breve sarà formata una commissione interministeriale con il compito di monitorare e velocizzare la riforma e la riorganizzazione della società petrolifera nazionale. La notizia è stata confermata dallo stesso capo di Stato, Muhammadu Buhari, secondo cui la riforma della Nigerian National Petroleum Corporation (NNPC) è diventata inevitabile.

Buhari ha improntato il suo mandato alla lotta alla corruzione e sostenuto che l’attuale struttura dirigenziale della NNPC è stata toccata da insostenibili livelli di corruzione e di abusi. Una situazione che il nuovo presidente sostiene di voler cambiare perché i profitti petroliferi servano a far decollare il resto del paese e a rafforzare la crescita di una classe media.

La ristrutturazione della NNPC era stata decisa lo scorso dicembre con l’approvazione di un apposito decreto. Il piano messo a punto dal governo prevede la divisione della compagnia in quattro società che si occuperanno rispettivamente delle attività downstream, di quelle upstream, delle attività di raffinazione e di quelle per la produzione di elettricità e trasmissione del gas naturale.

Il ministro del Petrolio Ibe Kachikwu ha specificato che tutte e quattro le nuove società saranno gestite da direttori con responsabilità esecutive e rimetteranno i propri profitti e ricavi nelle casse dello Stato.

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Stati Uniti promettono sostegno per costruire oleodotto

07 gennaio 2016

KENYA - Gli Stati Uniti d'America si sono impegnati a contribuire finanziariamente per la costruzione

dell'oleodotto petrolifero previsto dal progetto Lamu Port South Sudan-Ethiopia Transport Corridor (LAPSSET).

A dirlo è stato l'ambasciatore statunitense a Nairobi, Robert Godec, in seguito a un incontro avuto con il ministro dell'Energia keniano, Charles Keter.

"Il Kenya ha bisogno di finanziamenti pari a circa 18 miliardi di dollari per la costruzione dell'oleodotto - ha detto ai giornalisti l'ambasciatore Godec - Perciò una delle questioni che stiamo discutendo è come possiamo lavorare insieme al settore privato e al governo per raccogliere questa somma e trovare modalità perché questo

finanziamento diventi disponibile".

in base ai progetti preliminari, l'oleodotto dovrebbe collegare la città ugandese di Hoima al porto di Lamu in Kenya passando attraverso la regione di Lokichar, nel nord-est del Kenya, dove sono stati recentemente individuati importanti giacimenti di petrolio.[MV]

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A Kinshasa la prima conferenza sugli investimenti nei Grandi Laghi

05 gennaio 2016

RD CONGO - Si svolgerà a Kinshasa il 24 e il 25 febbraio prossimi la prima conferenza sugli investimenti del settore privato nella regione dei Grandi Laghi.

Organizzato dall'Ufficio dell'Inviato speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per la regione dei Grandi Laghi e la segretariato esecutivo della Conferenza internazionale sulla regione dei Grandi Laghi (Icglr) insieme al governo della Repubblica democratica del Congo, la conferenza sarà dedicata in particolare ai settori dell'energia, miniere, agricoltura, turismo, infrastrutture, telecomunicazioni e finanze.

Obiettivo dell'evento è fornire ai responsabili politici e agli investitori l'opportunità di scoprire le opportunità di investimento offerte nella regione dei Grandi Laghi, conoscere le principali questioni regionali, discutere l'evoluzione della situazione di sicurezza e il clima imprenditoriale al fine di espandere i legami aziendali.

All'evento saranno presenti tutti e 12 i Paesi membri della Conferenza internazionale per la regione dei Grandi Laghi (Icglr): Angola, Burundi, Kenya, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica democratica del Congo, Rwanda, Sudan, Sud Sudan, Uganda, Tanzania e Zambia.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito internet della manifestazione. [MV]

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Petrolio, positivi i primi testi estrattivi di Cairn Energy

05 gennaio 2016

SENEGAL - Si sono rivelati "molto positivi" i primi test di produzione petrolifera effettuati dalla compagnia britannica Cairn Energy nel pozzo SNE-2, situato un centinaio di chilometri al largo delle coste senegalesi.

In base a quel che è stato reso noto, i test hanno confermato la possibilità di avviare una produzione industriale equivalente a circa 8000 barili di greggio di buona qualità al giorno.

"Questi risultati confermano il potenziale senegalese in materia di idrocarburi - Ci auguriamo che i prossimi studi ci permettano di rivedere ulteriormente al rialzo tale potenziale".

Cairn Energy è una compagnia petrolifera, le cui attività si concentrano soprattutto sull'esplorazione. In Senegal, tuttavia, l'azienda è la principale compagnia operatrice presso il blocco denominato Sangomar Profond, del quale detiene il 40% dei diritti mentre la parte restante è controllata al 35% è posseduto dall'americana ConocoPhillips, al 15% dall'australiana FAR (15%) e al 10% dall'azienda nazionale petrolifera senegalese Petrosen.

Il Senegal attualmente non è un produttore di idrocarburi, ma è uno dei pochi Paesi in Africa in cui proseguono le attività esplorative nonostante la caduta dei prezzi petroliferi. [MV]

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? Una centrale solare sperimentale da 9 MW a Tindouf

05 gennaio 2016

ALGERIA – Una centrale di produzione elettrica a energia solare sarà realizzata nella provincia di Tindouf.

Lo riferisce l'agenzia di stampa algerina Aps, secondo cui le autorità locali hanno approvato un progetto per una centrale da 9 MW; si tratta di un progetto sperimentale che potrebbe essere seguito da altre iniziative dello stesso genere.

Di fatto per Tinfouf, situata a circa 2000 chilometri a sud di Tangeri si tratta di un primo tentativo di aumentare la produzione elettrica utilizzando uan fonte di energia rinnovabile.

La centrale sarà realizzata nella zona di Merkala e l'energia prodotta andrà a beneficio della popolazione locale riducendo in questo modo la dipendenza dalle centrali alimentate a diesel e i costi.

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A febbraio il prossimo Africa Energy Indaba

04 gennaio 2016

SUDAFRICA - Avrà luogo a Johannesburg, nel distretto di Sandton, il 16 e 17 febbraio prossimi la fiera ad alto livello Africa Energy Indaba, considerata tra i più importanti appuntamenti dedicati al settore energetico ed elettrico nella regione e nel continente africano.

All'evento è attesa la partecipazione di oltre 600 delegati, tra i quali i ministri dell'Energia di almeno una decina di Paesi dell'Africa e più di 60 amministratori delegati delle principali aziende del settore a livello internazionale e continentale.

Il tema dell'edizione di quest'anno sarà "L'energia, motore principale della crescita economica dell'Africa".

L'evento sarà strutturato in diverse sessioni tematiche dedicate, tra l'altro, alle questioni legate al finanziamento dei progetti energetici, ai programmi d'interconnessione regionale, alle recenti scoperte nel campo del gas naturale e al settore delle energie rinnovabili.

L'Africa Energy Indaba ospita inoltre anche un'esposizione a cui è prevista la partecipazione di oltre un centinaio di imprese internazionali e africane.

Per maggiori informazioni è possibile scaricare qui il programma della conferenza, oppure consultare il sito internet della manifestazione. [MV]

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Fondi per le zone rurali di Kano: strade, acqua e mini dighe

04 gennaio 2016

NIGERIA – Il governo dello Stato nigeriano di Kano ha in programma stanziamenti per 14 miliardi di naira, cifra pari a circa 65 milioni di euro, nel corso del 2016 per progetti legati alla fornitura di acqua potabile e per la realizzazione di strade rurali.

La notizia è stata riferita dal commissario per le Risorse idriche e lo sviluppo rurale, Alhaji Usman Riruwe.

Scopo dei progetti è quello di rafforzare lo sviluppo delle zone più isolate fornendo acqua, migliori collegamenti stradali e anche elettricità.

Riruwe ha poi detto che i fondi serviranno anche a finanziare la realizzazione di tre dighe per mini centrali idroelettriche e la fornitura di 500 trasformatori a varie comunità.

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Ridotti i sussidi, aumenta il prezzo dei carburanti

04 gennaio 2016

ANGOLA - Sono stati ulteriormente ridotti i sussidi ai prodotti petroliferi in Angola, con il conseguente aumento da un giorno all'altro dei prezzi dei carburanti alla pompa.

Dal 1° gennaio 2016, il prezzo della benzina è passato da 115 a 160 kwanzas (da 78 centesimi a 1 euro) mentre il diesel è aumentato da 90 a 135 kwanzas (da 0,61 a 0,91 euro).

In particolare, informa il ministero angolano delle Finanze, il diesel è un prodotto che passa "al regime dei prezzi liberi, terminando in questo modo l'obbligazione dello Stato alla sovvenzione dei prezzi. La benzina dovrebbe passare invece al regime di prezzi liberi dal prossimo mese di aprile.

Nello stesso comunicato si legge che la decisione di terminare il precedente regime di prezzi regolamentati è legata alla necessità di "ottimizzare il carico dei sussidi sui prezzi delle importazioni dei prodotti derivati del petrolio, per l'effetto combinato del calo dei profitti petroliferi e l'adeguamento ai tassi di cambio".

Questi sussidi - nel 2013 pari a circa cinque miliardi di euro - erano utilizzati soprattutto per mantenere bassi i prezzi dei prodotti petroliferi, che in Angola - pur essendo il secondo produttore dell'Africa sub-sahariana - devono essere quasi tutti importati dall'estero.

Attualmente in Angola è presente solo una raffineria, situata nei pressi della capitale Luanda, che è stata costruita nel 1955 e opera solamente al 70% della sua capacità pari a 56.000 barili al giorno. Oltre a questa sono in

costruzione altre due raffinerie, a Lobito e Soyo, che insieme avranno una capacità di almeno 320.000 barili al giorno. [MV]

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AfDB sblocca fondi per centrale idroelettrica Ruzizi III

31 dicembre 2015

RD CONGO/BURUNDI/RWANDA - La Banca Africana di Sviluppo (AfDB) ha formalmente approvato un pacchetto di finanziamenti, tra prestiti e sovvenzioni, del valore di 138 milioni di dollari per realizzare il Progetto della centrale idroelettrica di Ruzizi III.

Lo si apprende da una nota della stessa Banca, nella quale si precisa che l'attuazione del progetto sarà effettuata a un costo totale di 625 milioni di dollari.

La Centrale idroelettrica Ruzizi III fa parte del Programma per lo sviluppo delle infrastrutture in Africa (PIDA) e coinvolge il Burundi, la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e il Ruanda.

Il finanziamento permetterà la costruzione di una diga a cavallo del fiume Ruzizi tra la RDC e il Ruanda, così come una centrale elettrica da 147 MW e una stazione di distribuzione.

“Queste nuove strutture forniranno una fonte indipendente di energia verde, aiutando la RDC, Rwanda e Burundi a soddisfare le loro crescenti esigenze energetiche” si legge nella nota, nella quale si aggiunge che “garantendo energia elettrica affidabile e conveniente, il progetto della centrale idroelettrica Ruzizi III farà aumentare l'accesso della regione all’energia elettrica del 300% contribuendo così alla trasformazione socio-economico “.

Il Ruzizi III Hydropower Project è il primo progetto energetico regionale dell’Africa orientale ad essere realizzato come un partenariato pubblico-privato (PPP).

In questo quadro, l'attuazione del progetto è stata affidata all'Organizzazione energetica dei Grandi Laghi (EGL), un ente sub-regionale che coordina lo sviluppo energetico in Africa orientale.

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Anche Enel GP tra le aziende qualificate per il primo progetto solare del paese

31 dicembre 2015

ZAMBIA – Sono 11 le aziende che si sono pre-qualificate come candidate per garantire la realizzazione del primo progetto di sfruttamento del solare in Zambia.

Lo si apprende da una nota diffusa dal governo zambiano in questi giorni nella quale si precisa che ben 48 aziende avevano risposto alla manifestazione d’interesse convocata dal 5 ottobre scorso al 13 novembre.

Nella nota diffusa dalla Industrial Development Corporation Zambia Limited (IDC), società di investimento detenuta in proprietà esclusiva dal governo, si precisa che tra le aziende selezionate figurano l’italiana Enel Green Power, la cinese Shanghai Electric Power / Avic, le francesi EDF Energie Nouvelle e Access Eren Zambia 1, la norvegese Scatec Solar, e il consorzio sudafricano, Zambia Mulilo PV1.

Il progetto prevede la realizzazione di due impianti fotovoltaici da 50 megawatt a Lusaka, la capitale.

L’invio della documentazione necessaria a partecipare alla gara inizierà a gennaio 2016.

All'inizio di quest'anno, il presidente dello Zambia Edgar Lungu ha ordinato all’IDC di puntare sullo sviluppo immediato e l'acquisizione di fino a 600 megawatt di energia fotovoltaica per aumentare la fornitura alla rete nazionale, che quest’anno sta sperimentando una grave crisi energetica.

La siccità e le scarse precipitazioni (a causa del fenomeno meteorologico noto come El Nino) hanno seriamente messo in difficoltà le capacità di produzione di energia in Zamnbia, dove il 90% dell'elettricità è garantita da impianti idroelettrici.

Lo scorso luglio, il governo dello Zambia aveva firmato un accordo con l’International Finance Corporation (IFC) - – braccio operativo per gli investimenti del Gruppo Banca Mondiale – per lo sviluppo dei due progetti di energia solare in gara.

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Energia: 24 milioni per l’elettrificazione rurale

31 dicembre 2015

BURUNDI - L'Assemblea nazionale del Burundi ha adottato all'unanimità un disegno di legge per un progetto pilota di elettrificazione rurale nella provincia di Kirundo nel nord, del valore totale di 24 milioni di dollari.

Lo riferiscono i media nazionali, precisando che il progeto è stato illustrato al parlamento dal Ministro dell'Energia e delle Miniere, Como Manirakiza, e rientra nell'iniziativa "Sustainable Energy for All".

Il progetto intende includere quattro principali sotto-obiettivi, tra cui accesso sostenibile all'energia elettrica per case, centri di assistenza sanitaria, scuole, unità amministrative, commerciali, industriali e agricoltura.

Attuato nel corso di un periodo di tre anni (2016-2018) da una unità speciale istituita nell'ambito del Burundi Rural Electrification Agency del Ministero dell'Energia e delle Miniere, il progetto sarà finanziato grazie a un prestito della Banca araba per lo sviluppo economico in Africa (BADEA) di quasi 12 milioni di dollari e da un altro di 10 milioni del Fondo OPEC per lo Sviluppo Internazionale (OFID). Il governo burundese da parte sua coprirà, con 2,4 milioni di dollari, i costi di esproprio e di mitigazione dell'impatto ambientale e sociale.

Il ministro Manirakiza ha spiegato che se il progetto di Kirundo avrà successo, verranno finanziati altri tre piani equivalenti nelle province di Muyinga, Ruyigi e Rutana.

L’accesso all’energia elettrica oggi è garantito a meno del 10% della popolazione e il governo intende, entro il 2020, portare questa percentuale al 15%.

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L’Onhym presenta il bilancio su attività estrattiva, graduali investimenti a breve termine

31 dicembre 2015

MAROCCO – Sono 118 le licenze di esplorazione mineraria e di idrocarburi in vigore in Marocco, su una superficie di circa 455.000 km2, onshore e offshore. Sono alcuni dei numeri elencati da Amina Benkhadra, direttrice generale dell’Ufficio nazionale per gli idrocarburi e le miniere (Onhym) durante la presentazione del bilancio di fine anno in sede di Consiglio d’amministrazione.

Per l’anno 2015, 26 progetti di esplorazione mineraria sono stati realizzati (fino a fine settembre), su metalli preziosi, metalli di base, uranio, rocce e metalli industriali.

Le ultime scoperte di gas naturale risalgono invece allo scorso novembre, nella regione di Gharb Chrardra Beni Hssen, dove opera la compagnia Circle Oil insieme all’Onhym.

Il settore estrattivo tradizionale è piuttosto modesto in Marocco, che punta invece sulle fonti rinnovabili per produrre energia.

Nei progetti dell’Onhym per il periodo 2016-2020 spicca il rafforzamento della commercializzazione e il graduale sviluppo degli investimenti, nazionali ed esteri.

Il piano prevede anche la modernizzazione della gestione delle risorse umane, il reclutamento di manodopera specializzata e il rafforzamento dello strumento informatico.

Alla sessione di presentazione del bilancio erano presenti diversi rappresentanti del governo, tra cui il ministro dell’Economia e delle Finanze e il ministro dell’Energia. [CC]

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Diga sul Nilo, firmato nuovo accordo tra Addis, Khartum e Cairo

30 dicembre 2015

EGITTO/ETIOPIA/SUDAN – Un nuovo accordo è stato firmato ieri a Khartum (in Sudan) dai rappresentanti dei governi di Etiopia, Egitto e Sudan in merito alle aziende incaricate di effettuare gli studi sull’impatto idrico e sociale della costruenda diga sul Nilo Azzurro, la Grand Ethiopian Renaissance Dam (GERD).

Lo riferiscono con enfasi tutti i principali media locali e internazionali, precisando che ieri a Khartum i ministri degli Esteri e dell’irrigazione dei tre paesi “hanno raggiunto un accordo sulle società di consulenza che dovranno condurre gli studi tecnici sulla GERD”.

L’incontro, durato un giorno più del previsto, si è reso necessario dopo che ai primi di settembre una società olandese - la Deltares, precedentemente incaricata insieme alla francese BRL di valutare l’impatto della diga sulla portata d’acqua del fiume – aveva annunciato di ritirarsi dal progetto perché non esistevano “le garanzie per realizzare uno studio indipendente e di qualità”.

Nell’incontro di ieri i delegati dei tre paesi hanno quindi confermato il mandato alla BRL e nominato, in sostituzione della Deltares, un’altra azienda francese: la Artelia.

Secondo l’accordo firmato ieri, le due società di consulenza dovranno completare gli studi in un arco di tempo di 6/12 mesi.

Le parti hanno poi concordato di incontrarsi nuovamente il 7 Febbraio.

Con la diga ormai in fase di completamento, i lavori dovrebbero essere completati entro la metà del 2016, il nocciolo della questione tra Etiopia e Sudan sta tutta nei tempi di riempimento del gigantesco lago artificiale che servirà la diga e l’annessa centrale idroelettrica.

Le posizioni di Etiopia ed Egitto sono divergenti perché se l’Etiopia ha fretta di mettere in produzione la diga e la centrale idroelettrica (per sfruttare internamente e vendere ai paesi vicini i 6000 MW di energia che dovrebbe produrre e rientrare quindi dell’investimento di quasi 5 miliardi di dollari effettuato), l’Egitto spinge perché il processo di riempimento del bacino avvenga nel più lungo tempo possibile, evitando così troppe ripercussioni sulla portata dell’acqua a valle della diga.

Le acque del Nilo, infatti, non sono fondamentali solo per l’agricoltura egiziana, ma servono ad alimentare anche gli impianti idroelettrici egiziani realizzati negli anni lungo il suo corso.

Il Sudan, che sta giocando un ruolo di mediatore, ha già raggiunto un accordo che lo soddisfa con l’Etiopia.

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Fondi dalla Cooperazione tedesca per le energie rinnovabili

29 dicembre 2015

SENEGAL – E’ rivolto all’applicazione del Progetto di Promozione delle Energie Rinnovabili il finanziamento del valore di 27 milioni di euro concesso dalla Cooperazione tedesca al Senegal.

Il contratto relativo al sostegno di Berlino è stato firmato a Dakar nei giorni scorsi alla presenza del ministro delle Finanze, Amadou Ba, e del rappresentante della Banca tedesca per lo sviluppo, Markus Faschina.

I fondi serviranno alla creazione di una centrale a energia solare nel comune di Diass, a quaranta km a sudest dalla capitale Dakar, che a sua volta fornirà energia alla futura Zona economica speciale integrata, l’area che offrirà alle aziende desiderose di investire condizioni particolari e facilitazioni, nei pressi del futuro aeroporto internazionale Blaise Diagne.

Dalla Cooperazione tedesca usciranno anche i finanziamenti dedicati all’installazione di sistemi fotovoltaici ibridi nelle isole del Saloum e alla creazione di centri secondari per la Senelec, la Società nazionale d’elettricità, in alcuni comuni del paese.

Il programma è condotto in partenariato tra la Cooperazione tedesca, il ministero senegalese dell’Energia e la Senelec.

Il Senegal è fortemente dipendente dall’importazione di prodotti petroliferi per la produzione d’energia. In loco, il 90% dell’energia prodotta è di origine termica, con costi elevati che si ripercuotono sulle tasche dei consumatori.

[CC]

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Rinviata inaugurazione Noor 1, riorganizzazione nel settore energetico

29 dicembre 2015

MAROCCO - Era prevista domenica scorsa ma è stata rinviata all’ultimo minuto senza spiegazioni ufficiali l’inaugurazione del parco solare Noor 1 di Ouarzazate, il parco fotovoltaico alla base del mega-progetto che porterà alla nascita della più grande centrale solare del mondo.

Il rinvio è avvenuto dopo una riunione di lavoro durante la quale è stato deciso che sarà ormai la MASEN, l’agenzia marocchina per l’energia solare, a pilotare il progetto, mentre l’ADEREE – l’Agenzia nazionale per lo sviluppo delle energie rinnovabili e l’efficacia energetica – sembra essere stata messa da parte. L’avvicendamento si inserisce in un pian di riorganizzazione del settore energetico.

Noor 1 ha una capacità prevista di 160 megawatt di elettricità e dovrebbe consentire al Marocco di ridurre

significativamente le emissioni di gas serra. Seguiranno i progetti Noor 2, 3 e 4, fino a un totale di 580 megawatt di energia, capaci di portare elettricità a un milione di abitazioni.

Nelle ambizioni di Rabat il Marocco dovrebbe essere in grado di produrre il 42% della sua energia a partire da fonti rinnovabili entro il 2020. [CC]

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Energia, governo approva ufficialmente programma nucleare

28 dicembre 2015

SUDAFRICA - E’ stato ufficialmente approvato dal governo e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il programma nucleare per la produzione d’energia in Sudafrica.

La nota nel giornale ufficiale, di cui hanno dato notizia nel fine settimana i media sudafricani, è datata dell’11 novembre 2013, un particolare che ha suscitato le critiche dell’opposizione che accusa il governo di aver agito senza informare chiaramente l’opinione pubblica e di condurre le trattativa in tutta opacità, senza tenere conto delle riserve e dei pareri contrari di alcuni esperti.

Nei giorni scorsi, è stato infatti licenziato l’allora ministro delle Finanze, Nhlanhla Nene, che secondo alcuni analisti si era espresso contro l’applicazione del programma, ritenendolo troppo costoso per lo stato attuale dell’economia del paese.

Il piano per lo sviluppo dell’energia nucleare prevede un costo fino a 50 miliardi di dollari, per l’acquisto e la messa in opera di otto reattori entro il 2023, nell’obiettivo di produrre a termine 9600 megawatt di elettricità.

Il governo ha informato che l’assegnazione dei contratti si farà attraverso gare d’appalto a breve termine. Diversi grandi gruppi internazionali sono già in lizza per aderire agli appalti, tra cui i francesi Areva ed EDF, la

statunitense Westinghouse Electric, la China Guangdong Nuclear Power, la russa Rosatom e la Korea Electric Power.

L’energia prodotta sarà venduta alla compagnia statale Eskom, che a sua volta si occuperà della distribuzione.

[CC]

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Petrolio: consulenti legali internazionali chiamati a mettere a punto PSA

28 dicembre 2015

SOMALIA - Il governo federale della Somalia ha deciso di avvalersi di consulenti legali internazionali per sviluppare un modello di Production Sharing Agreement (PSA) con cui regolare la propria potenziale industria petrolifera.

Lo si apprende da una nota del Ministero del Petrolio e delle Risorse Minerarie ricevuta ieri da InfoAfrica nella quale si precisa che il governo ha selezionato, al termine di una gara, come propri partner l’African Legal Support Facility (ALSF) e gli avvocati dello Studio Legale tanzaniano, legato al DLA Piper Group, IMMMA Advocates.

L’Africa Legal Support Facility ( ASLF) è una struttura della Banca africana di sviluppo (AfDB) che ha il compito di assistere i paesi africani nella negoziazione di accordi commerciali complessi che riguardano l'industria

estrattiva.

Durante il processo di offerta per la scelta dei consulenti legali, cinque società sono state selezionate e hanno ricevuto una Manifestazione di Interesse. Il 15 ottobre 2015, l’ALSF ha registrato le proposte tecniche e finanziarie di tre dei cinque studi legali internazionali finalisti. “Dopo un attento esame delle proposte ricevute – si legge nella nota - IMMMA Advocates è stato selezionato in quanto offriva le migliori condizioni di controllo dei costi / capacità”.

Mohamed Mukhtar Ibrahim, Ministro del Petrolio e delle Risorse Minerarie ha detto: "il modello PSA è il tipo più appropriato di accordi contrattuali per l'esplorazione e lo sviluppo petrolifero, dove una compagnia petrolifera si fa carico dell'intero rischio di esplorazione e il governo possiede sia la risorsa che le installazioni. Solo dopo la finalizzazione questo modello insieme ad altre questioni politiche e legali in corso che la Somalia sarà in grado di concludere accordi di PSA"

Vedi la nota originale

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