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Trasduttori di temperatura

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Academic year: 2021

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(1)

Trasduttori di temperatura

l Scala Internazionale di Temperatura

l  Classificazione ed uso

l  Termocoppie

l Termistori

l  Termoresistenze

l  Trasduttori ottici di temperatura

l Effetto di carico e precauzioni nel montaggio

(2)

Scala Internazionale di Temperatura

Mentre le altre quantità del SI sono

estensive, la temperatura è INTENSIVA

Questo rende difficile realizzare un campione di riferimento di temperatura…

A 25 °C

B 25 °C

C 25 °C

A 10kg

B 10kg

C 20kg

(3)

Scala Internazionale di Temperatura

Il SI definisce come grandezza primaria la temperatura termodinamica, definita da Lord Kelvin e basata su un ciclo di Carnot per un gas ideale tra due riferimenti

Nonostante un gas reale possa comportarsi come un gas ideale in un ristretto range di temperature, nessun gas ha il medesimo comportamento nell’intero intervallo di

temperature normalemente usato, quindi è definito un set di vari campioni pratici a diverse temperature.

zero assoluto 0 K = -273.15 °C

punto triplo dell'acqua

273.16 K = 0.01 °C

(4)

Scala Internazionale di Temperatura

Al momento lo standard valido è ITS-90, che è definito nei seguenti intervalli:

l  Tra 0.65 K e 5.0 K: definito dalla relazione tra pressione di vapore e temperatura di 3He e 4He.

l  Tra 3.0 K e 24.5561 K (punto triplo del neon): il riferimento è un termometro ad elio tarato con 3 temperature fisse.

l  Tra 13.8033 K (punto triplo dell’idrogeno) e 1234.93 K

(punto di congelamento dell’argento): termoresistenza al platino (RTD) tarata con temperature fisse.

l  Sopra I 1234.93 K : ITS-90 definisce un solo punto fisso (congelamento argento) e estende gli altri con la legge di Planck sulla radiazione.

(5)

Scala Internazionale di Temperatura

l In realtà ci sono piccole differenze tra la scala pratica di temperatura e la scala assoluta

termodinamica, ma l’incertezza data da queste differenze è normalmente trascurabile rispetto all’accuratezza complessiva del trasduttore.

l  Data la scelta di un intervallo di riferimento

comune (0°C – 100°C) si assume un’equivalenza 1°C=1 K per motivi pratici

l Altre equivalenze son date da

T[K] =t [°C]+273.15=5/9T[°R]=5/9(t [°F]+459.69) kelvin=celsius=rankine=fahrenheit

(6)

Trasduttori di Temperatura

l Termometri ad espansione termica

basati sull’effetto di espansione termica

l Termocoppie

basati sull’effetto Seebek-Thomson

l Termometri resistivi

basati sulla relazione tra resistenza elettrica e temperatura

l Sistemi Ottici

basati sulla legge di Planck per la radiazione

l Rilevatori di altissime temperature basati sulle leggi cinetiche dei gas

(7)

Trasduttori di Temperatura

Termometri ad espansione

l  A base liquida (solitamente alcool per misure metereologiche)

l  A base gassosa (in genere usati in laboratorio metrologici per

tarare altri strumenti)

l  Termometri bimetallici (usati

in ambito industriale se il processo è molto lento od in dispositivi di

sicurezza)

T  -­‐>  x  

(8)

Trasduttori di Temperatura

Termometri ad espansione

l Usati solo per misure molto lente a causa della sovrapposizione dell’inerzia termica e

meccanica.

l Difficoltosa e poco comune l’acquisizione

digitale di questi trasduttori: altri sistemi sono ora preferiti ovunque tranne che in metrologia

l La frazione di inserimento della sonda è

importante, quindi servono fattori di correzione per montaggi

non standard T1  

Tamb  

(9)

Trasduttori di Temperatura

Termocoppie

l  Basati sugli effetti termoelettrici di Seebek e Thomson

l  Economici, facili da usare, intercambiabili ed affidabili

l  Seguono una codifica

standard per il fondoscala e la sensibilità

l  È il più diffuso trasduttore di temperatura in ambito industriale

T  -­‐>  V  

(10)

Trasduttori di Temperatura

Termometri resistivi

l Basati sulla resistenza elettrica di elementi metallici (RTD o termoresistenze) o di

semiconduttori (termistori)

l Accurati e lineari solo in un piccolo intervallo di temperatura

l Richiedono un condizionamento e circuiti di misura appositi per funzionare correttamente

l Possono essere integrati in un circuito stampato

l  Solitamente adottati per misure a basso costo o per compensazioni automatiche di temperatura

T  -­‐>  R  

(11)

Trasduttori di Temperatura

Sistemi ottici

l Basati sulla trasmissione termica per radiazione verso una cella

fotovoltaica od un altro trasduttore di temperatura (termopila)

l Molto sensibile alla variazione di forma e di colore dell’oggetto

della misurazione

l  Misura senza contatto, utile in

ambienti pericolosi od ostili T  -­‐>  V  

(12)

Termocoppie (TC)

l 

Trasduttori di temperatura molto semplici ottenuti saldando cavi metallici di materiale diverso

l 

Entrano in gioco tre diversi effetti:

l 

Seebek

l 

Peltier

l 

Thomson

(13)

Termocoppie (TC)

Seebek

l 

In un circuito composto da due

diversi metalli A e B, se i giunti sono a temperature T1 e T2 diverse, si

manifesta una forza elettromotrice E, proporzionale a T2-T1

E   -­‐>  

A   B  

T1   T2   Questo  è  il  principio  di  

misura  principale  delle   termocoppie  

(14)

Termocoppie (TC)

Peltier

l 

In un circuito composto da due metalli diversi A e B, se una corrente I viene applicata, avviene un trasferimento di termico proporzionale a I coerente

con l’effetto Seebek

I   -­‐>  

A   B  

T1   T2  

Questo  è  un  effe#o  di   carico    associato  alle   termocoppie,  ma   normalmente  è   trascurabile  

(15)

Termocoppie (TC)

Thomson

l 

In un conduttore con capi a diverse temperature ed una corrente elettrica applicata, del calore viene generator se il verso della corrente è verso il

giunto freddo, assorbito altrimenti

l 

L’effetto è completamente reversibile

I   ß  

T1   T2   se  T2>T1  allora  genero  calore  

se  T2<T1  allora  assorbo  calore  

q

(16)

Termocoppie (TC)

Metalli usati

l 

Alcune coppie di metalli sono

comunemente usate nell’industria per massimizzare la sensibilità e la

linearità nel loro campo di misura, seguendo uno standard

internazionale che definisce anche la

loro accuratezza di misura

(17)

Termocoppie (TC)

Tipo Metalli Campo di misura Incertezza

K Chromel - Allumel -180°C 1300°C 1.5°C

Ampio intervallo di temperautra, adatto per atmosfere inerti ed ossidanti

J Fe - Constantan -180°C 800°C 1.5°C

Poco adatto ad alte temperature, adatto per atmosfere riducenti ed inerti

N NiCrSi - NiSiMg -270°C 1300°C 1.5°C

Come K, ma più stabile ad alte temperature

R Pt 13% Rh - Pt -50°C 1700°C 1.0°C

Da non usare in condotte metalliche, solo per atmosfere ossidanti ed inerti

T Copper - Constantan -250°C 400°C 0.5°C

Adatto per basse temperature in atmosfere umide, ossidanti e riducenti

B Pt 30% Rh – Pt 6% Rh 0°C 1820°C 2.5°C

Da non usare in condotte metalliche, solo per atmosfere ossidanti ed inerti

E Chromel - Constantan -40°C 900°C 1.5°C

Alta sensibilità, solo per atmosfere ossidanti ed inerti

(18)

Termocoppie (TC)

Leggi delle Termocoppie

l 

Un insieme di leggi empiriche

regolano gli effetti termoelettrici e

consnetono di usare le termocoppie in maniera affidabile e modulare

l 

Queste leggi aiutano a applicare,

montare e sviluppare trasduttori di

temperatura basati su termocoppie

(19)

Termocoppie (TC)

La fem E generata da una TC non è influenzata da differenze di

temperatura nei conduttori, ma solo ai giunti con l’altro metallo.

temperatura nei conduttori, ma solo ai giunti con l’altro metallo.

E   ß  

A   B  

T1   T2  

T3  

Questo  consente  di  misurare   la  tensione  usando  uno  

strumento  a  temperatura   diversa  da  T1  e  T2  

(20)

Termocoppie (TC)

II legge: materiale interposto II legge: materiale interposto

l 

La fem E generata da una TC non è influenzata dall’introduzione di un

terzo conduttore a patto che

E   E   A  

B  

T1   T2  

Questa  legge  consente  di   Questa  legge  consente  di   saldare  la  termocoppia  al   materiale  da  misurare  e  di   introdurre  prolungamen;  del   T3              T3  

(21)

Termocoppie (TC)

III legge: materiali successivi

l 

La fem E generata da una TC realizzata con materiali A e B è

uguale alla somma algebrica della

fem di una TC realizzata con A e C e di una realizzata con C e

E   A

B

Questo  consente  una  

cara<erizzazione  rapida  di   termocoppie  non  standard   basandosi  sui  metalli  già  no;  

E1   A

E2   B

C   C   E=E1+E2  

(22)

Termocoppie (TC)

IV legge: temperature successive

l 

La fem E generata da una TC tra temperature T1 e T2 è uguale alla somma delle fem generate dalla

stessa TC tra T1 e T3 e tra T3 e T2

Questo  rende  possibile  

compensare  la  temperatura   ambiente  e  riferire  le  misure   ad  un  riferimento  fisso.  

E   A

T1   B T2   E1  

A

T1   B T3  

E2   A

T3   B T2  

E=E1+E2  

(23)

GIUNTO  CALDO    

 ogge?o  da  misurare   GIUNTO  FREDDO  

     

 Bagno  di  acqua  e   ghiaccio  

(punto  di  fusione   del  ghiaccio)  

Termocoppie (TC)

Circuito di misura ideale

l 

Il punto di riferimento è realmente ricreato in modo da ottenere una misura riferita a 0°C

E   ß  

A   B  

T1   T2  

Voltmetro  ad  alta  impedenza  (per  limitare  gli  effeQ  PelSer,  Thomson  and  Joule)   E=f(T2-­‐0°C)  

(24)

   

 ogge?o  da  misurare   GIUNTO  FREDDO  

           

 blocco  isotermo    

   

Termocoppie (TC)

Circuito di misura pratico

l  Il GIUNTO FREDDO è a temperatura ambiente, ma un trasduttore secondario (di solito un termistore) è usato per valutarla, e compensarla usando la IV legge

E   ß  

A   B  

T1   T2  

Voltmetro  ad  alta  impedenza  

E=f(T2-­‐T1)+Ec    

dato  Ec=f(T1-­‐0°C)    

E=f(T2-­‐0°C)   Termistore  

+   Ec   -­‐  

(25)

Termocoppie (TC)

Connessioni pratiche

l  Il terminale di una termocoppia (sonda) può essere costituito da fili collegati, saldati tra loro, or, più comunemente, saldati e protetti da un guscio ceramico o metallico

Bisogna  fare  una  scelta   tra  la  robustezza  della   sonda  e  la  prontezza  del   trasdu<ore:  più  grande   la  capsula  proteFva,  più   alta  sarà  infaF  l’inerzia   termica  coinvolta  (e   quindi  la  costante  di   tempo  del  trasdu<ore)  

(26)

Termocoppie (TC)

Termocoppie usate in combinazione

l  Le termocoppie possono essere usate in combinazione, o in serie, (termopila) per aumentare la sensibilità, od in parallelo, per valutare la temperatura media di un ambiente.

(27)

termistori

l 

I termistori sono semiconduttori, la cui resistenza elettrica dipende dalla temperatura secondo la legge:

Poichè  il  comportamento  non  è  lineare  sono   usa;  solo  in  piccoli  range  di  temperatura,   sfru<ando  la  loro  dimensione  rido<a  ed  alta   sensibilità  sono  però  spesso  integra;  in  circui;  

stampan;.  

BASSA  ACCURATEZZA   ALTA  SENSIBILITA’  

CAMPO  DI  MISURA  RIDOTTO  

(28)

termistori

l 

I termistori sono comunemente usati in circuiti stampati, in circuiti di

compensazione e per il monitoraggio di hardware termosensibile

l 

Adatti per misure poco accurate eccetto il caso in cui il campo di misura sia molto ridotto (es.

temperatura ambiente)

(29)

Termoresistenze (RTD – Pt100)

l 

Basati sulla dipendenza tra la

resistenza e la temperatura in metalli puri:

R=pL/A=p(T0)*(1+a(T-T0))L/A

l  A differenza dei termistorihanno sensibilità molto bassa, ma una accuratezza maggiore,

ed un vasto campo di misura

(30)

Termoresistenze (RTD – Pt100)

l 

Poichè il coefficiente di espansione del platino offre una buona linearità (0.5%) nel range -200°C - +150°C le RTD sono generalmente in platino e tarate tra 0°C e 100°C

l  Poiché nel settore industriale le RTD con un valore di R(0°C)=100Ω son diventate uno

standard diffuso, queste termoresistenze sono spesso chiamate Pt100 (RTD al platino con

una resistenza nominale di 100Ω)

(31)

Termoresistenze (RTD – Pt100)

l 

Poichè la resistenza dipende molto dalla deformazione è importante non sollecitare mai la sonda.

l 

La differenza di resistenza è difficile da leggere senza un circuito opportuno,

quindi questi trasduttori richiedono un circuito di misura opportuno

l  C’è un analogo con gli estensimetri poichè si

tratta dello stesso principio usato diversamente!

(32)

Termoresistenze (RTD – Pt100)

Circuiti usati comunemente:

l 

Quarto di ponte (due fili)

l 

Mezzo ponte (tre fili)

Entrambi basati sul ponte di Wheatstone

l 

Voltamperometrico (quattro fili)

il più comune, anche se richiede alcuni

accorgimenti per letture corrette

(33)

VOLTAGE READING

11 22

33 44

II55

EE AA

B B

C C

DD

R E R

VAB R

2 1

1

= +

R E R

VAD R

4 3

3

= +

Ponte  di  Wheatstone:  principio  

(

R R

)(

R R

)

E

R R R

V R

4 3

2 1

3 2 4

1

+ +

=

Introducendo variazioni di resistenza ed assumendo piccole variazioni di forma e la stessa resistenza

nominale si ottiene:

0

4 3

2 1

4R

R R

R R

E

V Δ Δ Δ + Δ

i

i R R

R = 0 + Δ

i

i R

R >> Δ

(34)

  Segnali di rami opposti si sommano fra loro

R1+ΔR1

R4+ΔR4

V R2

R3

E

21

Ponte  di  Wheatstone:  principio  

0 4 1

4R R R

E

V Δ + Δ

4 0

2 R R E

V Δ

Se  il  segnale  è  lo  stesso  si  ha:  

(35)

R1+ΔR1

R4

V R2

R3+ΔR3

E

22

  Segnali su rami adiacenti si sottraggono

Ponte  di  Wheatstone:  principio  

0 3 1

4R R R

E

V Δ Δ

0 E V

Se  i  segnali  sono  gli  stessi  si  ha:  

(36)

Termoresistenze (RTD – Pt100)

La variazione di resistenza è data da un solo braccio del ponte

l 

La lunghezza dei cavi

influenza la misurazione

QUARTER  BRIDGE   Quarto  di  ponte  

Collegamento  a  due  fili  

(37)

Termoresistenze (RTD – Pt100)

La resistenza dei cavi (alta se lunghi) è compensata usando un altro ramo del ponte sulla

resistenza.

HALF  BRIDGE   Mezzo  ponte  

Collegamento  a  tre  file  

(38)

Termoresistenze (RTD – Pt100)

La resistenza dei cavi è automaticamente

compensata e la misurazione è semplificata. Per evitare surriscaldamento si usa una corrente ad onda quadra.

collegamento  

VoltAmperometrico  

Collegamento  

a  qua?ro  cavi  

(39)

Trasduttori di Temperatura Ottici

Trasduttori di Temperatura Ottici

l Un sistema di lenti concentra la radiazione

termica su un trasduttore secondario. L’output del rilevatore (la temperatura T) dipende dalla radiazione termica or irradianza j* del

misurando secondo la legge di Stefan–

Boltzmann, la costante σ, e l’emissività ε dell’oggetto.

(40)

Trasduttori di Temperatura Ottici

Trasduttori di Temperatura Ottici

l Comunemente chiamati pirometri

l Misure non a contatto, adatti per ambienti ostili

l  Ogni oggetto fisico da misurare richiede una

taratura apposita, poiché l’emissività dipende da

l  Materiale

l  Angolo di visione

l  Rugosità

l  Temperatura

Le  len;  e  la  materia  presente   nell’ambiente  assorbono  parte   dell’energia  e  ne  rifle<ono  altra,   quindi  il  posizionamento  del   pirometro  richiede  par;colari  

precauzioni.  In  alcuni  casi  si  possono   usare  fibre  oFche  per  minimizzare   l’incertezza  legata  al  mezzo.  

(41)

Dynamical properties

Dynamical Behaviour

l Almost all Trasduttori di Temperatura respond to a first order model approximation, since

most involve the probe or the whole sensor to be heated up to the target temperature, hence, the probe mass is the most relevant

indicator for determining the time constant

(42)

Effetto di carico e

precauzioni di montaggio

l 

Effetto di carico dell’asta

l Spesso il montaggio del trasduttore richiede

anche sostenere meccanicamente la sonda nel misurando: l’asta di supporto può trasferire

calore tra l’interno e l’esterno del corpo.

Q  

T(x)  

 x  

(43)

Effetto di carico e

precauzioni di montaggio

l  Effetto di carico a parete

l  In caso di misura su fluido caldo la differenza di temperatura tra la sonda e la parete del corpo può innescare trasmissione per irraggiamento in grado di raffreddare il giunto e quindi diminuire la misura di temperarutra

 q  

(44)

Effetto di carico e

precauzioni di montaggio

l 

Alta Convezione

l  Nel caso di misure di fluidi caldi la costante di tempo può essere ridotta posizionando la sonda nella vena fluida più veloce: in questo caso è

importante dare al trasduttore una forma aerodinamica per evitare stagnazione (che

altererebbe la misura creando un cuscinetto di fluido)

(45)

Effetto di carico e

precauzioni di montaggio

l 

Guscio – Massa

l  Bisogna fare una scelta tra la robustezza della sonda e la prontezza del trasduttore: più grande la capsula protettiva, più alta sarà infatti l’inerzia termica coinvolta (e quindi la costante di tempo del trasduttore)

l  Alcuni condizionatori per trasduttori di

temperatura sono connessi con la messa a terra della zona in cui si sta misurando: bisogna quindi accertarsi che siano sensibili a eventuali

cortocircuiti dovuti alla sonda in contatto metallico

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