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LAVORO NOTTURNO E INFORTUNI DATI

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Academic year: 2022

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37

A N D A M E N T O D E G L I I N F O RT U N I S U L L AV O R O

DATI

©

NUMERO

10

OTTOBRE 2011

I N A I L - R o m a , P i a z z a l e G i u l i o P a s t o r e , 6 - Te l . 0 6 / 5 4 8 7 . 1 Segretaria di Redazione Vitalina Paris - Tel. 06/54872290 - Fax 06/54872603 Spedizione in abbonamento postale - art. 2, comma 20/c, legge 662/1996 - Filiale di Milano Iscrizione al N. 178 del 17/4/2000 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma

QUESTO MESE:

Direttore Responsabile Antonella Onofri Tabelle a cura di Andrea Bucciarelli

Capo redattore Alessandro Salvati Grafici a cura di Vitalina Paris

Questa newsletter è disponibile nel sito web dell’INAIL all’indirizzo http://www.inail.it alla sezione STATISTICHE

ISSN 2035-5645

LAVORO NOTTURNO

E INFORTUNI FATTORI DI RISCHIO

PER CHI LAVORA DI NOTTE

LE CARATTERISTICHE DEGLI INFORTUNI NOTTURNI

LAVORO NOTTURNO E INFORTUNI

Un lavoro si definisce “notturno”

quando è svolto per almeno tre ore durante l’intervallo tra le 24 e le 6. Secondo Istat, nel 2010, i lavoratori notturni sono stati 1,9 milioni, l’8,5% del totale degli occupati. Le donne rappresenta- no il 28,6%, quota comunque inferiore rispetto al 40,3% regi- strato per tutti i lavoratori. Fra gli occupati di “notte” il 70% è “tur- nista” mentre, il restante 30% è impiegato esclusivamente in

orario notturno (di questi i 3/4 hanno lavorato una sola volta nel mese). In ambito infortunisti- co nel 2010 si sono registrati 19.565 casi, in aumento rispetto al 2009 del 7,2% e in controten- denza rispetto alle variazioni dei due anni precedenti; il fenomeno comunque torna ai livelli regi- strati nel 2006 e nel 2007, quando le denunce erano rispet- tivamente pari a 19.457 e 19.604. L’incremento delle de-

nunce nell’ultimo anno fa seguito alla lenta ripresa delle attività notturne del settore industriale.

Con oltre 3.500 casi (il 18% dei notturni) registrati nell’ultimo anno, anche gli infortuni dei nati all’estero sono in crescita (+10,6% rispetto al 2009).

Sostanzialmente stabile il nume- ro degli infortuni mortali, circa 50 casi all’anno, di cui una deci- na riguardanti gli stranieri.

(Marco Ferretti)

Femmine Maschi

0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000 16000

Notturni Diurni

6,0 % 10,2%

< 2 volte nelle ultime 4

settimane >= 2 volte nelle ultime 4 settimane 0

200 400 600 800 1000 1200 1400 1600

Turnista Non turnista

1.010

335 207 390

OCCUPATI NOTTURNI PER TIPOLOGIA DI LAVORO OCCUPATI PER SESSO

TAV. 1: OCCUPATI PER SESSO E OCCUPATI NOTTURNI PER TIPOLOGIA DI LAVORO (FONTE ISTAT) - ANNO 2010

INFORTUNI 2006 2007 2008 2009 2010 Var. %

2010/2006 INFORTUNI SUL LAVORO DENUNCIATI - TUTTE LE GESTIONI - ANNI EVENTO 2006-2010

In complesso 928.140 912.402 875.144 790.112 775.374 -16,5

di cui: notturni 19.457 19.604 19.123 18.248 19.565 0,6

% notturni sul complesso 2,1 2,1 2,2 2,3 2,5

(in migliaia) (in migliaia)

(2)

DENTRO LA NOTIZIA

LE CARATTERISTICHE DEGLI INFORTUNI NOTTURNI

38

Gli infortuni notturni costituiscono una piccola quota del complesso degli infortuni sul lavoro, nel 2010 hanno infatti rappresentato il 2,5% del totale. Le denunce si distribuiscono sul territorio nazio- nale per oltre il 57% nel Nord industrializzato, mentre la restan- te quota si ripartisce uniforme- mente tra Centro e Mezzogiorno.

Dal punto di vista temporale, sempre nel 2010, i casi di infor- tunio si sono verificati in modo quasi omogeneo dal lunedì al giovedì, con una frequenza mag- giore nella giornata lavorativa del venerdì (17% circa delle denunce). Per quanto riguarda l’ora di accadimento è evidente una tendenziale concentrazione degli eventi nelle fasce orarie dal- l’una alle due e dalle cinque alle sei che insieme raccolgono circa il 50% degli infortuni.

Considerando il sesso, la percen- tuale di infortuni afferenti alle femmine è pari al 23%, propor- zione che rimane invariata se si considerano i soli lavoratori stra- nieri. Inoltre, nonostante le donne svolgano con minor frequenza i lavori in orario notturno, il feno- meno degli infortuni femminili è in crescita: nel 2010 l’incremento registrato è stato pari all’8,6%

rispetto all’anno precedente.

Riguardo all’età, poco meno della metà degli infortuni (47,1%) col- pisce la fascia compresa tra i 35 e i 49 anni, a seguire i giovani fino a 34 anni (33,3%) e gli ultra- cinquantenni (19,6%). Infine, in termini percentuali, le professioni

più soggette ad infortunio sono proprio quelle svolte prevalente- mente di notte come gli autisti (6,4%), gli infermieri/inservienti (5,2%), le guardie giurate (4,8%) e gli operatori ecologici (4,2%).

Per i soli lavoratori stranieri, inve-

ce, le frequenze di infortunio più elevate si osservano tra i facchini (9,8%), i magazzinieri (6,6%) e gli addetti alle attività di pulizia (inservienti, pulitori delle indu- strie, camerieri ai piani).

(Roberto Boscioni)

TAV. 2: INFORTUNI SUL LAVORO NOTTURNI PER GIORNO E ORA DI ACCADIMENTO ANNO EVENTO 2010

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica 0

5 10 15 20

GIORNO DI ACCADIMENTO

00.00-00.59 01.00-01.59 02.00-02.59 03.00-03.59 04.00-04.59 05.00-05.59 0

5 10 15 20 25 30

ORA DI ACCADIMENTO

ORA DI ACCADIMENTO 2006 2007 2008 2009 2010 Composizione %

2010 INFORTUNI SUL LAVORO NOTTURNI DENUNCIATI PER ORA DI ACCADIMENTO - TUTTE LE GESTIONI ANNI EVENTO 2006-2010

00.00-00.59 1.425 1.584 1.458 1.428 1.499 7,7

01.00-01.59 4.552 4.527 4.536 4.334 4.680 23,9

02.00-02.59 2.884 2.988 2.917 2.730 2.982 15,2

03.00-03.59 2.637 2.698 2.600 2.477 2.661 13,6

04.00-04.59 2.799 2.817 2.803 2.633 2.775 14,2

05.00-05.59 5.160 4.990 4.809 4.646 4.968 25,4

TOTALE 19.457 19.604 19.123 18.248 19.565 100,0

(valori %)(valori %)

(3)

APPUNTI PROFESSIONALI

39

FATTORI DI RISCHIO

PER CHI LAVORA DI NOTTE

TAV. 3: INFORTUNI SUL LAVORO NOTTURNI DENUNCIATI PER CLASSE DI ETÀ

ANNO EVENTO 2010 Fino a 34 anni

33,3%

50 - 64 19,1%

65 e oltre 0,5%

35 - 49 47,1%

L’attuale cambiamento nei modi e nei tempi di lavorare conseguenti alla sempre maggiore estensione dei mercati, ha portato con sé la necessità di dilatare i tempi di produzione richiedendo l’aumen- to dell’impegno temporale delle macchine e quindi anche l’impie- go in orario notturno. E’ da tempo riconosciuto che il lavoro notturno è “antibiologico” e quin- di va considerato un fattore di rischio con conseguenze sulla probabilità di infortunio. A tale proposito, uno studio della Consulenza Statistico Attuariale ha messo in evidenza la rischiosi- tà del lavoro notturno misurata attraverso il rapporto tra gli infor- tuni denunciati e i lavoratori esposti al rischio notturno (inci- denza infortunistica) che per l’an- no 2010 è stata stimata pari al 27‰, più bassa, quindi, di quel- la registrata per il totale dei lavo- ratori (34‰). Dalla lettura dei dati statistici risulterebbe, dun- que, un rischio inferiore per i lavoratori notturni rispetto al com- plesso. I fattori che incidono sulle differenze di rischiosità rilevate possono essere varie: molte lavo- razioni con incidenza infortunisti- ca elevata, come per esempio le Costruzioni vengono svolte preva- lentemente in orario diurno; le attività industriali, notoriamente

più pericolose, se svolte a ciclo continuo sono caratterizzate da un’automazione che è sicuramen- te maggiore di notte rispetto alle ore diurne; inoltre, in questi setto- ri molte volte è richiesta la sola attività di presidio e di controllo dei macchinari. Per quanto riguarda i Servizi, che notoria- mente si prestano allo svolgimen-

to di attività notturne (attività di pulizia, vigilanza, stampa), in generale, hanno livelli di rischio- sità più bassi. In aggiunta, alcune lavorazioni sono caratterizzate da ambienti di lavoro che risulta- no più agevoli in orario notturno quando il numero del personale impiegato è inferiore.

(Maria Cristina Paoletti)

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA 2006 2007 2008 2009 2010 Variazione % 2010/2006 INFORTUNI SUL LAVORO NOTTURNI DENUNCIATI PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA

TUTTE LE GESTIONI - ANNI EVENTO 2006-2010

NORD-OVEST 6.528 6.725 6.415 5.837 6.131 -6,1

NORD-EST 5.056 5.045 4.915 4.746 5.131 1,5

CENTRO 3.777 3.869 3.976 3.815 4.166 10,3

SUD 3.032 2.792 2.673 2.706 2.929 -3,4

ISOLE 1.064 1.173 1.144 1.144 1.208 13,5

ITALIA 19.457 19.604 19.123 18.248 19.565 0,6

(4)

TIPOLITOGRAFIA INAIL - MILANO

40

L’OSSERVATORIO STATISTICO

a cura di Adelina Brusco

LA PRODUZIONE INAIL

GLI INDENNIZZI PER INFORTUNIO

INDENNITÀ PER INABILITÀ TEMPORANEA (1)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Agosto 2010 40.585 3.449 44.034

Agosto 2011 38.671 3.287 41.958

Variazione % -4,72 -4,70 -4,71

Set. 2009 - Ago. 2010 472.905 41.758 514.663 Set. 2010 - Ago. 2011 449.866 39.246 489.112

Variazione % -4,87 -6,02 -4,96

(1)Per data di definizione.

Set2010 Ott2010 Nov2010 Dic2010 Gen2011 Feb2011 Mar2011 Apr2011 Mag2011 Giu2011 Lug2011 Ago2011

0 500 1000 1500 2000 2500 3000

TAV. 5: INDENNIZZI IN CAPITALE PER MESE DI EROGAZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Set2010 Ott2010 Nov2010 Dic2010 Gen2011 Feb2011 Mar2011 Apr2011 Mag2011 Giu2011 Lug2011 Ago2011

0 300 600 900

TAV. 6: RENDITE DIRETTE PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

Set2010 Ott2010 Nov2010 Dic2010 Gen2011 Feb2011 Mar2011 Apr2011 Mag2011 Giu2011 Lug2011 Ago2011

0 40 80 120 160

TAV. 7: RENDITE A SUPERSTITI PER MESE DI COSTITUZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

INDENNIZZI IN CAPITALE PER MENOMAZIONE PERMANENTE (DANNO BIOLOGICO) (2)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Agosto 2010 1.949 265 2.214

Agosto 2011 1.923 255 2.178

Variazione % -1,33 -3,77 -1,63

Set. 2009 - Ago. 2010 29.400 4.177 33.577

Set. 2010 - Ago. 2011 28.731 3.991 32.722

Variazione % -2,28 -4,45 -2,55

(2)Per data di erogazione.

RENDITE PER INABILITÀ/MENOMAZIONE PERMANENTE (3)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Agosto 2010 468 59 527

Agosto 2011 510 79 589

Variazione % 8,97 33,90 11,76

Set. 2009 - Ago. 2010 7.790 1.125 8.915

Set. 2010 - Ago. 2011 7.714 1.219 8.933

Variazione % -0,98 8,36 0,20

(3)Per data di costituzione della rendita.

RENDITE A SUPERSTITI (4)

PERIODI GESTIONI

Industria e Servizi Agricoltura TOTALE

Agosto 2010 129 16 145

Agosto 2011 108 20 128

Variazione % -16,28 25,00 -11,72

Set. 2009 - Ago. 2010 1.520 224 1.744

Set. 2010 - Ago. 2011 1.498 196 1.694

Variazione % -1,45 -12,50 -2,87

(4)Per data di costituzione delle rendite (vedovi, orfani, ecc.).

Set2010 Ott2010 Nov2010 Dic2010 Gen2011 Feb2010 Mar2011 Apr2011 Mag2011 Giu2011 Lug2011 Ago2011

0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 40000

TAV. 4: INDENNITÀ DI TEMPORANEA PER MESE DI DEFINIZIONE

INDUSTRIA E SERVIZI AGRICOLTURA

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