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^^^^ ^1
]5Ìiìleloìrramma
DI
PIETRO MIGHELETTI E
DIEMANUELE BARDARE
Posto iu Muislca DAL MAESTRO
ANDREA TRAVENTI
da rappresentarsi nel Teatro Argentina nella stagione di
Autunno
dSòS.ROMA
-1858
DALLO
STABILIMENTO TIPOGRAFICO Via del Corso n. 387.AVVKKTEINZA
V
Autore intende valersidituttiidirittidi proprietà^ chelalegge accorda.PERSONAGGI ATTORI
Duca Rodrigo — Enrico
g^el1eSedie Renzo,
fidanzato di— Antonio Agresti
Lucia, figlia di
— ls»abella Galletti Lena — Caterina Decaroli Ser Petronio
Notaro— Ceisare Bellincioni
NiBTO,Bravodel
Duca —
»F.N.
Coro
di Contadini e Contadine, e di Bravi.L'azione si passa in
un
villaggio del Milanese.Epoca
5 Secolo xvii.Maestro
Direttore diMusica
Sig.Eugenio
TerzianiPoeta
Direttore diScena
Sig. Giuseppe CencettiPrinGio
Violino
e Direttore diOrchestra
Sig.Cav.
Emilio
AngeliniM. Concertatore
dei Cori Sig. Pietro DolfiCapo
Sarto Sig. SalvatoreMinola
Direttore del
Machinismo
Sig.Francesco
MorelliAttrezzista Sig.
Andrea Unzere
Le
scenesono
state dipintedal Sig. Giuseppe Ceccato1! vestiario, il
machinismo
gli attrezzied
ogni altradecorazione
è di proprietà dell'Impresario Sig.Vincenzo
Jacovacci.5
ATTO PRIMO
SCENA PRIMA
Casa
diLena. In
fondo entrata^a
qualche distanzacan- cello che chiudeun
orto. Porte adestra eda
sinistra.Lucia, alValzarsi la tela è in abito nuzialey siede presso
un
tavolo^ variecompagne
l'adornano per laprossima festa»
Coro
diContadine-Di sposa il tenero Serto di fioriRicevi, 0 Vergine,
Dair
Amistà.Ma
delle vivide Rose i coloriNon ponno
vincereLa
tua beltà.La Rosa
è il simbolo Del casto affettoChe
in te fra palpiti Arse finor5Sorridi, o Vergine
,
Al tuo diletto.
Che
anch' esso palpita D' egualeamor
! Lucia - Grazie fidecompagne!
Il vostro augurio
mi
faria più lietoE
più sentito questo caro giornoDa me
sognato tanto e desiato. . .Se pur . . . {mesta)
6
Coro - Lucia tu piangi?
Forse
non
son lebrame
lue compile?Lucia - Piangere io
non
vorrei,ma
piango^ ud Involontaria lagrimaDel di
m'adombra
i rai,Come
dicesse all'anima:Felice
non
sarai:Che
questa terra, o misera Terra d'amor non
è!E
invan lamia
mestiziaTento
scacciar da me.Coro - T' incora in giorno fausto Scaccia il dolor da te.
SCENA SECONDA
Lena
e detti.Lena
- Giàvengono
festevoli DiRenzo
tuo gli amici5 L' ora di gioia è prossima,,Avrai d'
Amor
mercè.Coro
- Giorni vivrai feliciChe
serbaAmore
a le.Lucia - Dolce
un
palpilo d'amore
Alla gioiami
ridesta.Questo
è il giorno, l'ora è questaChe
sperando il cor sognò!La memoria
del dolore Già sparisce alnuovo
incanto!Al
mio
ben vivendo accantoChe
sia vita allor sapròICoro - Al tuo ben vivrai d'accanto,
11 tuo core il ver sognò.
7
(Voci di dentro)
Lo
sposo!..
lo sposo! . .Lucia '
Oh
dolcemomento
!Coro - Già teco il villaggio divide il conlento.
Lucia - Nel petto la gioia più freno
non
ha!Lena
- Il Cielo fe' paga la nostra speranza.SCENA TERZA
Contadini e detti»
Contadini - l sensi gradisci di vera esultanza!
Che
in rustico petto sincero è VaffettoE
bello il tripudio di cara amistà.TuttoilCoro -Evviva una coppia si bella e gentile
Che
prole promette ad essa simile!Su
questa discenda del Cielo il favorE
unisca inun
core due teneri cor!SCENA QUARTA
Renzo
e detti.Renzo
-A
lemia
vita ansanteEbro
d'amore io giungo {leoffre de' fiori)Ah
tunon
saiPer
me
qual di sia questo! alfìn poss' io Divider teco in terra lamia
sorteEd
esserti fedel fino allamorte
!Lena
-E
tu nulla rispondi? {a Lucia)Lucia -
Oh
Dio perdona! .Ti parli il cor se
muto
è inme
l'accento.Renzo
- Segui -a tacer che il tuo tacere io sento.Ebra
di gioia l'anima,
Congiunti in un affetto
8
Sarà dal Ciel propizio
k
Il dolce
nodo
stretto: ^ iSarà fra lieti cantici Più puro il nostro amor.
Vedremo
a noi sorridere Novella vita allor.Lucia -
Ah
si,vedrem
sorridereLa
gioia al nostro affetto^ Il Ciel
ne
sarà fausto Al dolcenodo
stretto:E
innalzerem fra cantici Voti di casto amor.Per
noivedrem
sorridere Novella vita allor!Renzo
- (a Lena)Ma
pria tumadre
benedici, eilnome Dammi
di figlio!Lena
- Il merti e l'abbi oRenzo
Siate felici elungamente
o cari.{Renzo
eLucia
siprostrano)Lena
- Vi benedica il Ciel sul labbromio
(Commosso
è il cor nè proseguir poss'io.)
Tutti
meno Lena
-Tua
sacra parola Di gioia infinita,Al
Cielo sorvola,
Dal Cielo gradita Discenda sui Cori
Congiunti da te. {tuttisialzano)
Renzo
-T'amo,
o cara, e giuro amartiQuanto
possaumano
core, Esser tuo io vo'giurarti Nella gioia e nel dolore.II piacer di tal
momento
Sopravanza ogni piacer,E non
trovo inme
V accentoChe
risponda almio
pcnsier.Coro - Evviva la coppia che pari
non
ha,E
accetti il tripudio di santa amistà.9
SCENA QUINTA
Petronio
e detti.Coro -
Ecco
il notaro!oh
ben venuto! Petronio-Prestoun
aiuto ! sonmorto
o vivo?Io
non
lo so!..(agitato
)
Tutti -
Come?
.. che avete? ..
Petronio -
Eh
...che cosaho
?Già voi pazzi innamorati Della curia che v'importa?
Coro -
(Con
quegli occhi stralunatiQual
ventura apporterà!) {fra loro) Petronio-Via
serrale pria la portaIC
è del serio! . . zitti! ..quà.{Alcuni chiudonoil cancelloy altri
V
entratay e circondano tutti Petronio)Tutti - Raccontate che ci sta.
Che
sarà {fra loro) Lucia ' 1 funesti miei presagiCiel disperdi per pietà!
Petronio -
Una
sedia o casco a terra^ Zitti poi per carità!
(
La
parolami
si serra! )Tutti - Dite?..dite?. .
Petronio -
Eccomi
quà! . .Di ritorno dalla valle
Per dar pane agli orfanelli, Nel rivolgere le spalle
A
que'diruti castelli. . .Veggo
ritti sul sentierDue
baffuti masnadier!Pria
mi
fermo, poi m' imbroglio.. .Resto ghiaccio nel cimento^
Esser timido
non
voglioE m'
inoltro a passo lento^ Senza dare a intravederQuel
che aveva nel pensier.Ecco qua
!.. ci siamo. ..all'erta. . .Cado
inmezzo
a que' birbantiI Dice ilprimo
in aria aperta-
—
Ser Notar, per pochi istanti—
L'altro in volto rabuffato
Mi
sorrise e salutò, lo sentia la febbre addosso Li saluto5 emi
c'inchino...
Mi
sostengo quanto posso. . .Dice allora il più vicino
—
Finalmente 1'aspettato Ser Petronio si mostrò.L'altro in tuon crucciato e tondo;
Mi
pronunzia. ..un
. ..parolone, Miei signori, allor rispondo:Che
si vuole? ches'impone?
—
Via sbrighiaraci—
in fedemia Ogni
cosa vo'eseguir.—
Noi Siam bravi—
Vi rispetto!—
Senza ciarle— Comandate?
—
Se morir nel vostro letto Voi volete » ,non
sposateCon
quelRenzo
la Lucia!Tutti - {con sorpresa)
Oh! ma
voi?Petronio -
Che
dir potea?Mi
fu legge r obbedir.Benzoe
Lucia- soaviimmagini
D'
un sommo
godimento Vedersi aun
tratto spingere Nel più funesto eventoE
fato così barbaroChe
il core nemorrà
!Lena
- Sola del colpo orribile Tutta la forza io sento, Potentemano
ascondesi Nel vile tradimento.Ma
si crudel perfìdia Il Ciel disperderà!Coro -
Ma
deh frenate l'impeto Di si crudelmomento
,
Potente
mano
ascondesi In questo tradimento,Ma
sì crudel perfidiaIl Ciel disperderà!
Petronio - Il vostro indefinibile Dolor del pari io sento,
Ma
via cessate, frenisi 11moto
turbolento!Piangete sì
ma
taciti! . .Alcuno
udir potrà!Lena
- {a Lucia) Di quell' antica insidiaRammenti
la baldanza?Lucia ' Di quella sera ah toglimi
La
tristarimembranza
!Lena
- Deluso allor queiraspideForse oggi avrà tramato
Nuova
sciagura a perderti.Renzo
- {con impeto)Chi
è mai lo scelleratoChe
vuol strapparti ame?
Lucia - Ei tutto può.. .noi miseri Per noi ragion
non
v' è1 . .12
Renzo
- {a'Contadini)Ma
chenon hanno
i miseriUn
giusto ardir? l'infamia Chitrama?
(aLena)
Lena
-D.
Rodrigo!Petronio -
Mi
siete testimoniNon
io rho nominato
...Tutti -
Ah
!dunque
?. .Petronio - Io dissi. .
.
Tutti - Egli èl
Petronio -
Son
lagran
bestia affé I . .Renzo
-Ancor
fra le sue vittime Vorrei ...(confurore)Petronio -
Prudenza
!Renzo
-Ah no
! ..
(Tutticorronointornoa Petronio)
Non
v'è da perdereun
solo istante Ite a quel perfido5 al tracotante Mettete in opera quanto sapete,11 nostro valido dritto esponete^
Onde
si celebri si belloimene,
Speratopremio
di tante pene.Ma
se solleciti lànon
andrete5
E
di convincerlonon
tenterete, Noi tutti unanimi sospetteremoChe
la sua infamia voi occultando,
Vi fate complice del suo
comando.
Or
rispondeteci, v'andrete ono?
Petronio -
V
andrò frenatevi! farò di tuttoOnde
lo scandalo si eviti e il lutto^
Ma
tanto strepito che cessi omai,Son
io la causa di tanti guai?Così nei critici tempi autunnali.
In cui ci piovono miserie e mali.
13
Avessi celeremandato
via,Come
dicevami lanonna
mia.Della
mìa
curia lutti i malanni,£
por giudizio a settant^ anni!Ma
se rimedio per ornon ho,
DairIllustrissimo capite? andrò.Renzo
eLucia-Ah
si!non
dubbia sarà laspeme, Fra
dolci palpitigodremo
insieme,(Lucia
deh
! calmati t'affida ame.
(
Renzo deh
! calmati m'affido a te! (Tuttispingendo Ser Petroniofino alcancello)Ite5 al sollecito vostro ritorno
,
Trarremo
augurio delnuovo
giorno!Ah!
il nostro fremito frenar chipuò?
(luttoèconfusioneescompiglio
—
Sibassa la tela)FINE DELL'
ATTO PRIMO
ATTO SECONDO
SGENA PRIMA
Riccasala in casa di D.
Rodrigo — Lauta mensa a
sera, con doppieri^ ec.(Coro di cavalieri sedutia
mensa
conD,
Rodrigo) 1^fartedel
Coro
- Ganti e tripudioE
giuochi e danzaLa
nostra alternano Viva esultanza.parte -
La
possamagica
Del tuo splendore Di gioia insolita Gìcolma
il core.Rodrigo
- D'amici al plausoSon
lieto ognor.(Tutti
vanno
a ricolmareibicchieri-idonzelli servono^i cavalierisi levano) Coro e
Rod.
-Da
noi si scaccinoTetri pensieri
5
Viviam
pel giubiloE
fra i bicchieri.Coro
- D'una gioia al volgo oscura In quest' oraognun
vaneggia: Hai cangiato questemura
Di piaceri inuna
reggia.Questa gioia il sol novello Lieto anch' esso mirerà
,
15 Ed
il raggio suo più belloSul tuo capo splenderà!
A
far che il giorno involisi Perme
più lusinghiero.Narrar vi vo' la storia
un
giovin Cavaliero.Dall' alta sua prosapia Spreggiando illustre
amore
,
D'
una
beltade rusticaRimase
prigionier.Volle colei resistergli
,
Spregiò cotanto onore,
Ma
con la forza vincerla Giurato ha il Cavalier.Nuova non
è 1'istoria {scherzandoTu
sei quel Cavalier! con allegria)Vedrem
se vincere Saprò raltera, /Che
le blandizie5 L'oro5 sprezzò.Ma
rora approssima , Di sua preghiera ...
E
le sue lagrime Io tergerò? .E
se resistere Colei saprà5
Più la tua storia
Non
finirà? {deridendolocongrazia)SCENA SECONDA
NiBio e detti.
Signore, eccellentissimo!
Vi
è fuori Sor Petronio.16
Coro
'Vien
forse il matrimonioA
stipular per te?Rodrigo
- Sospetto quale causaLo
tragge insino ame!
Qui
lo adduci. (a
Nibio)Coro
-{nelcomparir Petronio)Avanti, arditeGiù gP
inchini e i complimentiChe
a desiare in noi veniteUna nuova
ilarità.Ser Petronio preclarissimo
Venga
qua -no
segga qua ISer Petronio no - di là!
Qui
voi siete in libertà!(iraendolo ora
a
sinistra oraadestra)SCENA TERZA
Petronio
e detti.Petronio
Coro
' PetronioCoro
-Rodrigo
PetronioSere illustrissimo!
Duca
Esponete,
Vengo
. . . una grazia!Ah! ..ah!
Chiedete! . .
Non
vorrei rendermiTroppo
importuno !..In
mezzo
a nobili!..
Rodrigo -
Non
vuoi qui alcuno?Che
I c'è del serio?Signori! . .{fregandolidi uscire) Spicciati! .
.
Che
vuoi dame
?. .Petronio - (Coraggio assistimi!
Petronio, a te.)
17
Coro - {allontanandosi^piano a Petronio)(Notaro misero Povero te.)
Petronio - Signore!
Rodrigo -
Ebben?
Petronio - (Coraggio! . .
)
Rodrigo -
Perchè
venisti qui?Petronio - (Di
sommo
ardireun
saggioDar
voglio alnuovo
dì!)
« Potente ed illustrissimo
« Signor che
m'
ascoltate,
« Poiché con tanta grazia
«
A
dirm'
incoraggiate,
« Spiegar vi deggio il
quoniam
« Io venni insino a voi
«
Rampollo
eccellentissimo« Del fior de'nostri eroi.. .
Rodrigo -
Ma
presto , o eh'io. . .{perpartire)Petronio - Fermatevi
Signore per pietà!
(Ah Renzo!
..)Rodrigo - Disbrighiamoci
Petronio - Il tutto in breve udrà.
Son due
che s'amano
D' onesto
amore
:Sono due
villiciMio buon
Signore.D'andare al
Tempio
Già stavan pronti^Fiorato il talamo, Giustati i conti
^
Quanto
per ordine Di...un
eccellenza Gli sposi restanoSenza dir si. 2
18
Rodrigo
•Or
presto sbrigatiChi r
ordin diede?Petronio - Vostra illustrissima
Come ognun
credeI . .(Sia grossa o piccola Alfin
mi
usci!)
Rodrigo
-Chi V
osa credere?Petronio - Pochi villani
...
Razza maledica...
Rodrigo
-E
tu?... Petronio - Gl'insaniSgridai5 scacciandoli^
Bestie malnate!
D'
un
sìbuon
principe Cosi parlate?Rodrigo
- Gli sposinomansi
?Petronio -
Renzo
e LuciaEntrambi
vittima Di sorte ria . . .Rodrigo
• D'un Renzo un
principeHa
gelosia!Oh
èben
da ridere! . .Petronio - Duca, e cosi?.
.
Rodrigo - (
Oh
qual piacere insolitoAnche
a quelnome
io sento!E
sarà ver che toglierti Lucia potranno ame
?)(Nò
5 tua beltade indomitaDa
cedersinon
è. )Petronio - (
Mi sembra
...ahnon
ne dubitoChe
almio
ragionamento Già revocato è V ordine. . .Alfin rientra in se!
Cosifgli sposi miseri
Salvisaranperme\){conpiiiconfidaesicurze.)
Dunque
5 per la chiarissima Vostra giustizia, il drittoMi
concedete stringere Di caldoamante
afflittoCon
quella mesta il vincolo Dagli uomini prescritto? ..Vedrem
cosi risplendere Novella in voi virtù?Fatta è di già la grazia Chiesta da
me
! ..
Rodrigo -
Non
più!. .(
Chiamando
ilNihio^indicandogli Ser Petronio parlandoglibasso)Conduci
questo stolidoFino
a sua casa.Petronio -
Ahimè
!Signore? {in atto di preghiera) Rodrigo -
Oh non
s' incomodiVa
...nè più ardisca. . .intendimi (alNibio) Di qui riporre il piè!(Sulla fanciulla invigila
E
larga avraimercè
! )Petronio (raccapricciandoperlasegretaconferenza)
(
É
fatta! ..gli dà Vordine,
Petronio più
non
è.)
Rodrigo - Avviso salutevole Ricevi or tu da
me.
Buffone imparalo Se ancor noi sai.
Scherzar co'principi
Non
devi mai.Te
stesso vigilaCammina
dritto . . .20
Solo il silenzio
Ti salverà! {segno(Vintelligenza
)
E un
passo equivoco Ti perderà.Petronio - {balbettandoper
paura) Deh
5 perdonatemi! . ,Se ardito fui . . .
Più
non mi premono
l fatti altrui.
Sulla
mia
supplica Io starò zitto . . .Farò
giudizioImperocché
Chi vuol
ben
vivereChe
pensi a sè. {viada
parti opposte)SGENA QUARTA
Casa
di Ser Petronio -Porta
infondo -Lucia
eLena.
Lena
-Qui
ci disse Perpetua ...attenderemo Ch'egli ritorni, e faustenuove
arrechi.Lucia -
Ah madre!
Lena
-Deh
fa coreIl Ciel protegge V innocenza!
Lucia
- Il Cielmi
parla nell'affannomio
!«
E ovunque
intorno io veggo una sventura,«
E mentre
d'un
potente«
La
vittima son io^«
E
al piantomi abbandono
. . .« Egli ride5 m'insulta, io lo perdono.
Tu
che con occhio vigile Sorveglir
innocente,
'ÀI
Il tuo poter benefico Al rio m'asconderà.
Lena
- Egli il tuo lungo pianto In gioia cangerà.( Ser Petronioentra
parlando
fuorilaporta) Petronio -Vi
ringrazio dell'onoreVuol
da bere? favorite!Compensar
tanto favore Senon
posso, compatiteSu
Perpetua . . . corri vola!Fa
quilume
. . .{si odeuna
granrisata, entra Petronio agitato)Petronio -
Oh
alfin parti1Lena
- Dite, dite chi eramai
?Lucia - Siete pallido, agitato!
Lena
-Che
vi avvenne, dite omai.Lucia - Ci sovrasta orrendo fato?
a due ^ ^'^^ ^* queir indegno? ( Alle preci acconsenti?
Petronio - Senza indugio or via partite ! ..
Non
convien più far da forti Ixiltrimenti
sarem
morti! . .Io sospetto che Vindegno Co' suoi sgherri sarà qui!
SCENA SESTA Renzo
e detti.Lucia -
Renzo
! . .ahimè
I . .Renzo
eCoro
-Che
fu parlate?Petronio -
Ora
sì che son perduto!Tutti
, presto . . .
Renzo
-Che?
22
Petronio - Volate
E
l'affare d'un minuto
,
A
fuggir vi preparate, (aRenzo
eLucia
)La mia
vita è in gran cimentoNon
conviene restar qua.Uno
scontro io già pavento,
E
fuggirnon
si potrà! [sempre conamia) Lena
(Ah
fuggir!ma come? un
geloLucia
Sento al cor per lo spavento,Renzo
(?s II periglio delmomento
( 0
Fa
tacere inme
l'ardir.Petronio- «
Ah,
fuggite! schiuda il Cielo« Questa via che sol vi resta
^
« 1/aura è qui per voi funesta
« Impotente è il vostro ardir.
« In
mezzo
agli amici,figliuoli, partite^
«
Ma prima
. . .Tutti - « Parlate! . .
Petronio - Attenti
m'
udite,«
Qui
dateviun
giuroRenzo
- [con fuoco)Qualunque
Petronio- «
Le
meste«
Non hanno
altraspeme
di chi le difende;Renzo
- « Signorecomprendo
!Petronio - «
Tu dunque
?Renzo
- «Son
queste«
Le
parti più care dell'animamia!
«
Lo
giuro allamadre,
io giuro a Lucia«
La
fede più pura.Petronio - « 11 Cielo t'udrà!
«
Or
pria che partiate, da tutti s'implori« L'aiuto del Cielo.
Lena,
Renzo
( « Dei fervidi coriLucia ( «
La
precesommessa mercede
otterrà.23
Tutti '
O
tu de'miseri Padre e sostegno^Sperdi del perfido Il reo disegno.
Signor difendici
,
Di noi pietà.
(Sialzanoin atto di partire sollecitamente;
ma
nell'istante laportaèsbarratadalDuca
)SCENA SETTIMA Don Rodrigo
e detti—
BraviRodrigo -{a
Renzo)
Viva, viva il seduttore Di fanciulle.. .Renzo
- Io!)Nel
momento
cheRenzo
pronunziaiodue Bravilomettono inmezzo
enon
lolascianomai)
Petronio -
No
Signore!{in attodipreghieraper difendere
Renzo)
Rodrigo -Tu
nel giorno perorandoDi morale ed onestà
,
Fai di notte il contrabando
Per
raltrui felicità.Voi
fuggile occultamente Voi ringenua e Vinnocente.{in senso derisorio a'Lucia) (Forse
un Duca non
ha core Per serbarvi fedeltà? {a parte) Ricusareun
tanto onoreSa Lucia di crudeltà.) Lucia - Signor scostatevi, m'inorridite,
Non hanno
gli empii che la viltà !24
Il cor dell'orfana che voi schernite, All'oro e al vizio resisterà!
Renzo
- {con furore etrattenutodai Bravi) Tante perfidie saran puniteIl duol d'
un
orfano vendetta avrà.E
quelle lagrime che voi schernite Saranno fulmini per l'empietà.Lena
-Su
inermi e poveri voi insolentiteNon hanno
gli empii che la viltàIMa
questo gemito chenon
udite Dal Ciel terribile vendetta avrà!Rodrigo
- (aRenzo
e aLena
)A un
vostro accento incauto Io diverrò spietato,
Un
denso vel m'ottenebra Di ciecoamor
per te. {a Lucia)Fra
tantemie
delizieOr
che m'arride il Fato9
La
vaga preda togliereChi mai
potrebbe ame?
Lucia - Il Ciel che irato e vindice Tardi conoscerai, Neiratterrarti 0 perfido Potrà strapparmi a te.
Sola
mia
spoglia esanimeEmpio
rapir potrai^Ma
pura ognor quest'anima Degna
sarà dime.
Renzo
-Ahi
trema, invan d'infamiaTu
covri quel candore, Sol con la morie 0 perfido Potrai strapparla ame.
E
se la spoglia esanime Crudel rapir potrai^Pura
sarà queiranima E
degna ognor di sè.Lena
- 11 Ciel che irato e vindice Tardi conoscerai !Nel fulminarti o perfido
La
strapperà da te.E
se sua spoglia esanime Rapire alfin potrai,
Pura
sarà queiranima E
degna ognor di sè.Petronio -
(E
questo brutto reproboLa
Societade onora?Tutti gli cantan laude?. .
10 resto fuor di
me!
. .Intanto egli è miracolo Se io resto in vita ancora,
Ohimè
!mi manca
1'animo
Sentomal fermo
il pièI)Coro -
Perchè
cotantesmanie?
Sprezzar sì grande onoreI 11
Duca
è sì benevolo. ..
Cosa
atemer non
v'è.Ei vuol sottrarla a'perfidi. . .
Salvarne vuol V onore ...
Anzi
è cosìmagnanimo
D'alzarla infino a sè!
FINE DELL'
ATTO SECONDO
•26
ATTO TERZO
SCENA PRIMA
Sito
ameno
del Villaggio— Da un
latocasadiRenzo —
Renzo
pensoso ed agitato.Renzo
-Ahimè come
son lenteL' ore del duolo! Torbidi pensieri
Mi confondon
lamente
! .. .Lucia, salvarti io spero.
Fosse contro il tuo
Renzo
ilmondo
intero.Deh non temer
, chemi
darà consiglioQueir
ardir che disprezza ogni periglio.Te
solveggo
prostrata,gemente,
Nellemani
d*un empio
potente^Fida r aura nel volo pietosa
A me
reca il tuomesto
sospir.Se in te raggio sfavilla di fede
Che
agli oppressi il Signore concede^Questa
speme,
omia
tenera sposa,A
te forza, ame
doni Vardir !SGENA SECONDA Petronio
frettoloso e detto.Petronio -
Renzo
! coraggio! accorrono Già d*ogni parte amici,
Lena
li mosse! splendere Giorni vedrai felici.27 Renzo
-Ma come?
Petronio - L' infortunio
Narrò la sventurata, Vendetta alle sue lagrime
Fu
subito giurata5
«
E
del flagel dimentichi« Del
morbo
distruttore((
Fremono
tutti unanimi« Di rabbia e di furor.
Renzo
-O madre mia!
a scuotere Il giogo atroceandremo?
Petronio - Per liberar la misera Noi tutto tenteremo.
Renzo
-Avrò
vendetta?oh
giubilo!Lucia fra noi sarà!
Sì5 tal fidanza vindice
Forza
e furor m'inspira^E
il cor che batte impavido klivo sperarnon
sa.Ah!
paga fia quest'anima Delben
cui tanto aspira:Del Cielo la giustizia Colpire il vii saprà!
SCENA TERZA
Lena,
conmassima
agitazione.— Coro
di{villiciarmatie detti*Coro '
Ah Renzo!
{glidanno
lamano)
Lena
-Ah
figlio allegrati!Vicina è la vendetta.
Coro -
La
tua fatai disgrazia Cimuove
ad ira il cor.28
Il mostro che vuol perderci Saprà che sia furor! Salvar
potrem
la miseraSi
moderi
il furor!E Tonta
della misera Di tutti il disonoriSCENA QUARTA
Sala in casa di
Don
Rodrigo.Rodrigo -
Quale
stanchezza è inme
ICagion
n'è forseLa
notte invan vegliata?O
r aura infesta chedovunque
spira?Ma
via . . .le idee funeste^Sgombrin
lamente
I che cagionpiùveraE
il desiderio di farmio
quel coreChe
resisteamie
voglie e almio
splendore.suona un
campanello)Ma
si torniall'assalto!..Un
vii sareiSe
la vittoria concedessi a lei.{consforzosi alza
—
comparisceilNibio) Dal suo segreto locoA me
Tadduci.A
questa mia stanchezza{ilNibioparte) Forza daràlastessa sua fierezza !
SCENA QUINTA
Nibio conduce
Lucia
con gentilezzasommessa^
edetto.Rodrigo {contemplandola) Cedi bellezza ingenua Cedi alla
mia
preghiera^Con me
sarà tuo vivere Felicitade intera.Petronio -
Coro
-29
Se tumi
sei propiziaIl cor t'adorerà.
Lucia - Signor ti parli all'
anima
{confermezza edUn
grido assai più forte^ umiltà) Pensa cheun nume
vindiceSpande
d'intorno morte:E non
spregiar le suppliche Di chimai
tua sarà.Rodrigo -
Va
dimio
giusto sdegno affronta l'iraForse tu cesserai d'esser sì forte.. .
Lucia - Vedrai
come
io so disprezzar la morte.Nel solitario carcere
Ove
rinchiusa m'haiRaddoppia
i tuoi supplizii.Più forte io diverrò:
Sorrider
mi
vedraiTremar
te allor vedrò.Rodrigo - (Insuperabil tremito
Or
più costeimi
desta5
Feral presagio
m'
agitaChe
intenderenon
so.L'aura
mi
par funestaE
il prisco ardirnon
ho.)
SCENA SESTA
NiBio, frettoloso e detti*
Nibio - Signor!
Rodrigo -
Che
rechi ?Nibio - In furia
Armati
popolaniLe
nostremura
scalano . . .Rodrigo -
Che
tentano gP insani?Nibio - Tutti Lucia
domandano
. . .Lucia - {con forza)
Oh
aita del Signore!50
Rodrigo - Vola, e nei fidi infondasi
Lo
slessomio
furor!(l^ihioparte
E
od.dimostrasoffrire) Rodrigo - L'aita è inutile—
tumia
saraiQuei
vili sperdere—
dai miei vedrai Di vane lagrime— tempo non
è.Fa
senno cedere—
tu devi ame.
Lucia - Odi, le lagrime
—
eh' io già versaiUn
eco s' ebbero—
nel Cielo omai ! Lasciami libera—
confida inme
Saprò il pericolo
—
sviar da te.SCENA SETTIMA
Coro
- {con^ociclamorose^ econfuse di dentro)Renzo
inoltriamoci— E
il Ciel con te.L'iniquo esamine
— Cada
al tuo piè.Rodrigo -
(sguaina furiosamentela
spada
)10 saprò sperderli !
Trema
! (a Lucia ) {parte barcolla correndo) Lucia - {cade in ginocchi) Pietà! . .Coro ' {crescendo di dentro)
L' iniquo cerchisi
—
spento sarà!SCENA OTTAVA
( Cresce il tumulto si spalancano le porte^ entra
Lena
eRenzo
con parte di popolani.) -Lena, Renzo,
Lucia*Lena
- Figlia ! (V
abbraccia )Renzo
- Lucia!Lucia -
Oh
giubilo!Son
salvaRenzo
- In noi t'affida,Cadrà, cadrà quel perfido
11 Cielo a te n' è guida !
Lucia - Fuggiara, fuggiam ehe il perfido Potrebbe . . .
31
SGENA NONA
Petronio
, connumeroso
Corodi Conladini armati^ edetti.Petronio - Ei
non
è più (istante di generale sorpresa).
Renzo!... Lucia!... siam liberi!...
Dal Ciel colpito ei fu !
Coro - » Contro i giusti già l'indegno
)> Si scagliava ed inveiva
»
Ma
del ciel colmo lo sdegno» Di repente lo colpiva.
Il pestifero veleno D'atra morte Passali.
Renzo
- Dellatomba
nell'orroreOdio
il segua! . .Lucia - {consolenneatto diperdono)
Oh non
lo dir! . .Per quella spoglia esanime
Ogni
rancor sia spento,Voce
pietosa all'anima
Ci parli in talmomento.
Grazie a colui che in giubilo
Ha
il nostro duol cangiato,
Da
questo di sorridereA
noivedremo
il Fato.Vita d'
amor
di giubiloA
le vivrò d'accanto.Vieni5 e celeste incanto Alfin si schiuda a
me
!Renzo
-{aLucia) Perdono!Ah
si sorridere Io veggo il Ciel perme
!Tutti -{aLucia) All'ara, all'arasplendono
Le
faci ornai per te.FINE.
IMPRIMATUR
Fr.Th. M. Largo0.P. S.
A
Magister Socius.Visto per la
stampa
ir. CaroselliCapod'UfficioCensorePolitico,
'