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Academic year: 2021

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SCHEDA 1

Soggetto: La costruzione di Cartagine

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Cod. Vat. Lat.

3225, fol. 13 r.

Data: IV - V secolo

Opera di appartenenza: Eneide, di Publio Virgilio Marone, Codice miniato

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Descrizione

Un grande cantiere viene qui presentato: quello della costruzione della città di Cartagine. Dall’alto Enea e Acate assistono ai lavori.

Il centro della scena è occupato da una macchina di sollevamento, azionata da una ruota motrice. Le lacune, purtroppo, non permettono di individuare con precisione le azioni compiute dagli operai. L’elemento sollevato è una colonna, il cui capitello, con molta probabilità, è quello situato per terra all’estremità destra.

La scena illustra il libro I dell’Eneide, versi 419 - 429, e in particolare “Hic

portus alii effodiunt; hic alta theatri/ fundamenta locant alii immanisque columnas/ rupibus excidiunt, scaenis decora alta futuris.”1

Bibliografia: MARTINES, 1998-99, p. 264

1

“Scavano il porto/ questi; le basi gettano quelli/ d’un vasto teatro ed altri taglian da rupi/ immani colonne a

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SCHEDA 2

Soggetto: La ricostruzione del Tempio di Salomone

Autore: Anonimo, riconducibile ad uno Scriptorium catalano.

Tecnica: Disegno in ocra bruna su pergamena.

Collocazione: Parigi, Bibliothèque Nationale, Ms. lat. 6, fol. 89v.

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Opera di appartenenza: Biblia Sacra, detta di Roda o di Noailles, composta da

quattro libri, risalente alla fine dell’ XI secolo. L’origine catalana di questa Bibbia è certa ma sul luogo esatto in cui fu composta ci sono differenti opinioni. Utilizzata a St. Pierre de Roda, a partire dal secondo quarto del XII secolo, è solitamente considerata originaria di quella zona; le numerose affinità con la Bibbia di Farfa, composta a Ripoll, non permettono però di rendere questa affermazione sicura.

È probabile, anche, che fosse stata iniziata in un altro Scriptorium catalano e completata, in seguito, con le illustrazioni a Roda.

Il disegno è contenuto nel terzo libro, il più ricco per quanto riguarda le illustrazioni.

Descrizione

Nella parte superiore, Dio chiede, attraverso il suo intermediario, a Zorobabel e a Giosuè la ricostruzione del tempio, il cui cantiere è raffigurato sotto di loro. Partendo dal fondo della pagina, troviamo la rappresentazione del trasporto delle pietre che avviene grazie ad un carro a quattro ruote, trainato da buoi e guidato da un operaio. Altri tre si occupano di portare pietre singole sulle spalle verso l‘edificio, raffigurato con due archi sorretti da colonne, rappresentazione del tempio che divenne molto popolare.

Quattro operai passano le pietre al piano superiore, dove sono presenti altri tre uomini, che rappresentano le attività pratiche del cantiere: uno di essi ha in mano una cucchiaia per la malta, un altro sta definendo la forma di una pietra con un picozza, sul luogo di posa e l’ultimo controlla la perfetta verticalità della costruzione con un filo a piombo - probabilmente si tratta della prima raffigurazione di questo strumento.

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SCHEDA 3

Soggetto: Costruzione della Torre di Babele

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Montecassino, Archivio dell’Abbazia, Cod. Casin. 132, f. 394v.

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Opera di appartenenza: Manoscritto, risalente all’XI secolo, del Liber Rabani De Originibus Rerum, composto da Raban Maur, abate di Fulde e vescovo di

Magonza dall’856.

Descrizione

La scena rappresenta l’attività degli operai adetti al trasporto della malta. Quattro uomini hanno sulle spalle della casse che hanno la forma di un contenitore semicircolare concavo, dotato di un corto manico, per rendere più agevole il trasporto. Uno di essi è ai piedi della Torre, un edificio costruito in grandi blocchi di pietra squadrati; due stanno salendo su di una scala a pioli; l’ultimo, infine, è giunto sulla sommità della costruzione, alla stessa altezza di un quinto operaio che, con in una mano una cucchiaia, nell’altra un contenitore, si occupa della posa in opera.

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SCHEDA 4

Soggetto: Architetti

Autore: Anonimo

Tecnica: Bassorilievo

Collocazione: Transetto meridionale della cattedrale di Worcester

Data: XII secolo

Descrizione

La prima immagine rappresenta una regina nell’atto di fornire indicazioni ad un architetto che ha in mano un compasso.

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Quest’ultimo ha in mano un’asta mensoria e, alle sue spalle, si riconosce chiaramente un compasso.

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SCHEDA 5

Soggetto: Il sogno del monaco Gunzo

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Parigi, Bibliothéque Nationale, Ms. lat. 17716, fol. 43.

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Opera di appartenenza: Vita di Sant’Ugo

Descrizione

Sant’Ugo il Grande, abate nel monastero di Cluny, dopo 40 anni di servizio, decise di ingrandire il complesso. I lavori iniziarono dopo che un monaco paralizzato, Gunzo, ricevette in sogno le indicazioni sul progetto da tre Santi. San Pietro, San Paolo e Santo Stefano appaiono in sogno a Gunzo, mentre si trova nel suo letto nell’infermeria di Cluny. San Pietro parla direttamente con il monaco mentre, insieme agli altri, svolge delle corde per indicargli il futuro piano e le proporzioni della futura basilica.

La leggenda racconta che, dopo aver rispettato le volontà dei Santi, Gunzo guarì miracolosamente.

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SCHEDA 6

Soggetto: La costruzione dell’Arca di Noè e della Torre di Babele

Autore: Anonimo

Tecnica: Mosaico

Collocazione: Cattedrale di Monreale, navata centrale.

Data: XII secolo

Descrizione

L’Arca di Noè è costituita dallo scafo di una nave in legno, sul quale è posizionata una costruzione. Ai piedi di Noè, che dirige il cantiere, due carpentieri stanno lavorando delle tavole con delle asce. Sulla sommità dell’edificio un altro operai appronta una tavola, definendo la sua forma con una sega. Una sega di dimensioni maggiori è, invece, utilizzata da due carpentieri, impegnati con un pezzo di legno di notevole grandezza.

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La Torre di Babele, invece, è una costruzione in pietra, circondata da un’impalcatura di legno. Ai suoi piedi, un operaio sta preparando la malta, trasportata in una cassa dall’uomo che si appresta ad entrare, attraverso il portale.

Un operaio sta avvicinando una scala, mentre un altro, dalla parte opposta, passa una pietra all’uomo posizionato sulla sommità dell’edificio. A destra, un lapicida scolpisce un blocco con una sorta di ascia; un altro tagliatore di pietre, in cima alla torre, è impegnato nella stessa attività.

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SCHEDA 7

Soggetto: Costruzione della Torre di Babele

Autore: Anonimo

Tecnica: Disegno a penna

Collocazione: Strasburgo

Data: la miniatura originale risale al XII secolo

Opera di appartenenza: copia di una miniatura dell’Hortus Deliciarum della

badessa Herrade di Landsberg, composto nel XII secolo ed andato perduto nel 1870.

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Descrizione

La Torre è un edificio composto da blocchi perfettamente squadrati. Alla sua sinistra, un operaio sta lavorando alla preparazione della malta, mentre un trasportatore ha già in spalla una cassa riempita.

A destra, invece, due lapicidi lavorano, contemporaneamente, ad un unico grande blocco, uno con una martellina, l’altro con scalpello e mazzuolo. Alle loro spalle un operaio sta trasportando, sulle spalle,una pietra pronta.

Nei pressi della Torre, un uomo ha in mano una cucchiaia da malta e una grossa squadra. Sulla sua sommità, invece, un operaio controlla la verticalità del muro con un filo a piombo.

Bibliografia: CASSANELLI, 1995, p.354; DU COLOMBIER, 1973 p. 31;

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SCHEDA 8

Soggetto: La costruzione della Torre di Babele

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Manchester, John Rylands Library, ms Fr. 5, f. 16.

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Opera di appartenenza: Bibbia francese.

Descrizione

La Torre è un edificio semplice, composto da pietre squadrate. Un lapicida, ai piedi della costruzione, sta scolpendo un blocco lapideo con una martellina, mentre un operaio trasporta una pietra già pronta al piano superiore, salendo lungo una scala.

All’ultimo piano realizzato, altri operai si occupano della messa a punto dell’apparecchiatura muraria, sostando su un’impalcatura. A destra, uno di essi indica il basso, come a dare istruzioni agli operai a piano terra; a sinistra, un altro sta assicurandosi della perfetta ortogonalità del muro tramite una livella. Alle sue spalle, azionata da due altri uomini, è situata una macchina per il sollevamento dei pesi, basata su un sistema di carrucole.

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SCHEDA 9

Soggetto: Costruzione di una torre

Autore: Anonimo

Tecnica: Vetro placcato su intelaiatura di metallo

Collocazione: Chartres, Vetrata di San Cherone, abside della Cattedrale.

Data: XIII secolo

Descrizione

Incorniciati da una serie di archi trilobati, alcuni muratori, tagliatori di pietre e scultori sono impegnati nella costruzione di una torre, raffigurata all’estrema sinistra, all’interno della quale è situato un operaio che ha in mano una pala per la malta; fuori la torre, un altro operaio sta scolpendo una blocco di pietra con una piccozza da muratore. Sopra le loro teste sono appese delle sagome e una squadra; altre squadre sono ai piedi dei tagliatori di pietra, collocati sotto il terzo arco, che, con martelline e scalpello, stanno lavorando a numerosi blocchi. Sopra di essi, è chiaramente riconoscibile un compasso. Gli archi a destra sono occupati dagli scultori, impegnati nella realizzazione di figure e decorazioni,

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ognuno impegnato nella propria specializzazione.

Bibliografia: DU COLOMBIER, 1973 p. 17; KIMPEL, p. 187; RECHT, 2001,

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SCHEDA 10

Soggetto: La panoplia dei tagliatori di pietra e dei muratori

Autore: Anonimo

Tecnica: Vetro placcato su intelaiatura di metallo

Collocazione: Chartres, Cattedrale, Vetrata della Storia di San Silvestro.

Data: XIII secolo

Descrizione

All’interno di un piccolo medaglione, sono rappresentati gli strumenti utilizzati dai tagliatori di pietre e dai muratori: una squadra classica, una squadra con

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l’asta lunga ricurva, un martello, una bocciarda, una cucchiaia da malta, un archipendolo, due sagome, un capitello, una colonna intera, una trabeazione e una pietra dai bordi arrotondati.

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SCHEDA 11

Soggetto: La Fabbrica

Autore: Anonimo

Tecnica: Vetro placcato su intelaiatura di metallo

Collocazione: Saint-Germer-de-Fly, Sainte-Chapelle.

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Descrizione

Raffigurati in questa vetrata sono cinque personaggi che rappresentano la

fabbrica2. Si tratta di un architetto, riconoscibile dall’asta mensoria che tiene in mano; l’abate, vestito con un saio e con in mano le chiavi; un tesoriere che porta il sacco delle monete e due tagliapietre intenti uno a scolpire il capitello di una colonna e l’altro a lavorare ad un blocco di pietra con una piccozza.

Bibliografia: CASSANELLI, 1995, p. 357; DU COLOMBIER, 1973, p.37.

2

Nelle fonti medievali con il termine fabrica o opus fabrica si definisce la struttura amministrativa che sovrintende alle operazioni di cantiere di una cattedrale. In Francia veniva chiamata oeuvre, in tedesco il termine era Werk, in inglese Office of the Works e in spagnolo obra. In Italia era diffuso il termine fabbrica, fatta eccezione per la Toscana, nella quale si utilizzava Opera.

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SCHEDA 12

Soggetto: Il cantiere della cattedrale

Autore: Anonimo

Tecnica: Vetro placcato su intelaiatura di metallo

Collocazione: Cattedrale di Beauvais

Data: XIII secolo

Descrizione

Nella parte sinistra sono raffigurati degli operai al lavoro: in cima ad una torre in costruzione un operaio si sta occupando della posa in opera di blocchi lapidei e tiene in mano una piccozza.

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Ai piedi dell’edificio due uomini trasportano del materiale su di una sorta di barella, camminando al di sopra di un ponteggio.

A destra è raffigurato, invece, uno scultore che, con mazzuolo e scalpello, si sta occupando di definire la forma di un blocco di pietra.

Di fronte a lui sta una figura autoritaria, probabilmente il capocantiere, con in mano una livella con la quale controlla la perfetta orizzontalità di un muro realizzato.

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SCHEDA 13

Soggetto: Gli strumenti di un architetto

Autore: Sconosciuto

Tecnica: Bassorilievo

Collocazione: Saint Denis, antica chiesa parrocchiale di Saint Marcel

Data: XIII secolo

Descrizione

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una croce, situata al centro della rappresentazione, sono facilmente riconoscibili una riga, un filo a piombo, una martellina ed una spatola da malta.

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SCHEDA 14

Soggetto: L’architetto Hugues Libergier

Autore: Anonimo

Tecnica: Bassorilievo

Collocazione: Cattedrale di Reims

Data: XIII secolo

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situata all’interno di un’arco trilobato, al di sopra del quale sono collocati due angeli. Il tutto è incorniciato dall’iscrizione funeraria. L’architetto indossa una sorta di abito togato, il tocco e tiene in una mano un’asta mensoria e nell’altra il modello della chiesa da lui realizzata, attributo fin’ora riservato solo ai committenti. Ai suoi piedi sono situati il compasso e la squadra.

Note: L’abito e il copricapo indossati da Hugues Libergier pongono questa

raffigurazione in stretto rapporto con la tipica rappresentazione medievale dell’universitario. Erwin Panofsky indica una connessione molto profonda tra gli architetti gotici del XIII secolo, operanti nell’Ile-de-France, e i filosofi scolastici, affermando che i primi avevano recepito gli orientamenti della cultura corrente,

espressi negli insegnamenti della Sorbona3. Non si può affermare che gli

architetti gotici abbiano effettivamente frequentato l’università o letto i testi della Scolastica; tuttavia, il loro nuovo modo di ragionare e di operare può apparentarli agli intellettuali ad essi contemporanei.

Bibliografia: CASSANELLI, 1995, p. 25; CASTELNUOVO, p.XXV; DU

COLOMBIER, 1973, p. 102.

3

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SCHEDA 15

Soggetto: Costruzione di una chiesa.

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Parigi, Bibliothéque Nationale, Cod. lat. 8846, fol. 145v.

Data: XIII secolo

Opera di appartenenza: Salterio di Canterbury

Descrizione

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Ai piedi dell’edificio, un operaio si sta occupando della preparazione della malta, mentre, alle sue spalle, un lapicida, con la piccozza in mano, sta svolgendo il suo lavoro.

Un altro operaio trasporta un blocco lapideo pronto e si appresta a portarlo sulla sommità della chiesa, dove un muratore si occupa della posa in opera.

È presente una semplice macchina per il sollevamento dei pesi, basata su un sistema di carrucola e fune, azionata da un uomo.

Alla sua destra un operaio sta salendo lungo una scala a pioli per raggiungere altri tre lavoratori impegnati nel posizionamento dei blocchi.

Sotto di loro un altro operaio porta del materiale con una cesta.

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SCHEDA 16

Soggetto: Costruzione della Torre di Babele e dell’Arca di Noè

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Munich, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 835, fol. 10.

Data: Prima metà del XIII secolo

Opera di appartenenza: Salterio

Descrizione

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la costruzione della Torre di Babele e dell’Arca di Noè, i cantieri simbolici per antonomasia del Medioevo.

In basso, Noè comunica direttamente con Dio, al quale mostra i progressi della lavorazione. Tre carpentieri sono impegnati con l’Arca, realizzata con tavole di legno: uno di essi sta preparando il materiale con un’ascia mentre gli altri due inchiodano le tavole con dei mazzuoli.

Nella scena di sopra, invece, lapicidi e portatori di pietra lavorano alla Torre, grazie all’ausilio di scale e impalcature di legno. Ai piedi della costruzione, un operaio è alle prese con le pietre mentre altri due si stanno avviando verso il piano superiore, trasportando del materiale. Sulle impalcature, a destra, un trasportatore, con pietre sulle spalle, è giunto a destinazione, mentre un altro sta sollevando un blocco con l’aiuto di un semplice dispositivo; a sinistra, un uomo si sta occupando della posa in opera delle pietre. L’operaio alle spalle di quest’ultimo sta parodiando il gesto che Dio compie nella scena inferiore, legame significativo tra i due cantieri.

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SCHEDA 17

Soggetto: Il capomastro William di Wermington

Autore: Sconosciuto

Tecnica: Bassorilievo

Collocazione: Abbazia di Croyland, Galles

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Descrizione

L’iscrizione indica William di Wermington come capomastro. Sono riscontrabili le stesse caratteristiche che individuano gli architetti: la figura è incorniciata da un arco gotico, indossa una lunga veste ed ha in mano un compasso e una squadra.

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SCHEDA 18

Soggetto: Il maestro Humbret

Autore: Anonimo

Tecnica: Bassorilievo

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Data: fine del XIII secolo

Descrizione

Il maestro è raffigurato con in mano una squadra e fu il costruttore della collegiata di Saint Martin a Colmar.

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SCHEDA 19

Soggetto: La costruzione della Torre di Babele

Autore: Rudolf von Ems

Tecnica: Miniatura

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Data: 1240 - 1250

Opera di appartenenza: Weltchronik, opera risalente agli anni tra il 1240 e il

1250, commissionata dall’imperatore Corrado IV (1228 - 1254), figlio di Federico II di Svevia ed erede, con il fratello Manfredi, dell’impero cristiano. Nel 1250, Corrado scese in Italia per rivendicare il trono; Rudolf von Ems fu al suo seguito per celebrarne le gesta. La Cronaca, rimasta incompiuta, tratteggia gli eventi dalla creazione del mondo fino all’età di Sansone e di re Salomone.

Descrizione

Alla base della torre in costruzione, realizzata con blocchi di pietra perfettamente squadrati, alcuni operai sono al lavoro, diretti da quella che può individuarsi come la figura di un capocantiere. La foggia del vestito, il mantello ornato di pelliccia e il copricapo lo distinguono, infatti, dal resto degli uomini impegnati nella costruzione e nella lavorazione dei materiali. Ha in mano un’asta - forse un’asta mensoria - e dialoga con un operaio che, al livello superiore, ha con sé una squadra.

Altri due uomini in basso si stanno occupando della preparazione dei blocchi di pietra, uno con una martellina, l’altro con la squadra. Il gesto di quest’ultimo, intento ad assicurarsi la perpendicolarità dell’angolo, mostra la cura con cui ogni blocco viene esaminato e lavorato.

All’estrema sinistra, fuori dalla cornice che inquadra l’intera rappresentazione, al di sotto di un annesso poco identificabile, un altro operaio scava e raccoglie la terra per la preparazione della malta. A partire da esso si snoda una fila di operai addetti al trasporto di quest’ultima con l’ausilio di contenitori lignei, che salgono lungo una scala a pioli, raggiungendo i piani più alti della costruzione. Sulla sommità, due uomini, di cui uno posizionato in cima ad un’impalcatura, si dedicano, quindi, alla stesura della malta stessa.

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L’intera figura è dominata dalla presenza di una macchina da cantiere il cui compito è quello di sollevare, tramite un sistema di ruote motrici e carrucole, i pesanti blocchi lapidei.

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SCHEDA 20

Soggetto: Costruzione di un tempio

Autore: Anonimo

Tecnica: Disegno a penna

Collocazione: Parigi, Bibliothéque Nationale, ms Lat. 15158

Data: 1289

Opera di appartenenza: Psicomachia del poeta tardo latino Prudenzio,

risalente al IV secolo, la prima e più influente allegoria medievale, capostipite di lavori come Il romanzo della Rosa. Descrive il conflitto tra vizi e virtù: la Fede cristiana vince l’Idolatria pagana; la Lussuria viene uccisa dalla Castità con un

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colpo di spada; l’Ira attacca la Pazienza ma si autodistrugge.

Descrizione

Il disegno è datato 1289 e rappresenta la costruzione di un tempio. Sono riconoscibili numerosi strumenti: un’asta mensoria, una squadra un compasso e una sagoma.

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SCHEDA 21

Soggetto: La costruzione della cattedrale di Modena

Autore: Anonimo

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Collocazione: Modena, Archivio Capitolare, Cod. II, fol. 1v.

Data: Fine del XIII secolo

Opera di appartenenza: Relatio de innovatione ecclesie sancti Geminiani,

breve narrazione degli eventi che segnarono per la città di Modena, negli anni tra il 1099 e il 1106, l’inizio di un nuovo capitolo con l’edificazione della nuova cattedrale e il rinnovamento del culto del Santo patrono.

Descrizione:

Le miniature sono corredate da una didascalia.

Nella prima, in alto, viene raffigurato l’architetto, raffigurato con la virga del comando e individuato dalla presenza del nome e della sua funzione: Lanfrancus

architector. Alla sua destra ci sono quattro operai (operarii): due sono alle prese

con lo scavo delle fondamenta tramite l’uso di pale dalla punta metallica; gli altri due, invece, stanno portando via la terra con della gerle legate alle spalle, aiutandosi a camminare con dei bastoni.

Nella miniatura in basso, sempre seguiti nei lavori dall’architetto, tre uomini, con in mano dei picconi, si stanno occupando di innalzare le mura e vengono identificati dalla didascalia come artefices. Alle loro spalle, altri due operarii trasportano sulle spalle grandi ceste piene di mattoni.

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SCHEDA 22

Soggetto: La costruzione del tempio di Salomone

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

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Data: fine XIII secolo.

Opera di appartenenza: Salterio della regina Maria, una raccolta di 150

Salmi, base della Liturgia delle Ore.

Descrizione

La miniatura, suddivisa in due scene, raffigura, nella parte soprastante, la costruzione del tempio di re Salomone, rappresentato all’estrema sinistra con corona e scettro. Ai piedi del tempio, due lapicidi sono a lavoro: uno di essi sta scolpendo una pietra con una martellina mentre l’altro, aiutandosi con un’asta, sta prendendo delle misure.

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SCHEDA 23

Soggetto: Un cantiere

Autore: Matthiew Paris, cronista storico, artista, miniatore e cartografo.

Tecnica: Miniatura

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Data: Fine XIII secolo, inizi XIV secolo.

Opera di appartenenza: Vita di Sant’Albano d’Inghilterra.

Descrizione

Nel fol. 59v., il leggendario re Offa controlla l’andamento di un cantiere, accompagnato dall’architetto che ha in mano gli strumenti caratteristici della sua professione: una squadra ed un grande compasso da terreno. Gli operai sono intenti nel trasporto dei materiali.

Il fol. 60r. raffigura più nel dettaglio le varie operazioni. In basso, un operaio aziona la ruota motrice di una macchina sollevatrice, per innalzare, fino al livello superiore, una cesta con delle pietre. Accanto a lui, un lapicida scolpisce con una martellina il capitello di una colonna; ai suoi piedi sono raffigurate un’altra martellina, una picozza e una squadra. Alle spalle di quest’ultimo cè un carpentiere che lavora con una ascia ad una tavola di legno.

Grazie all’ausilio di una scala a pioli, un altro carpentiere sta praticando un foro su di un palo di legno, con l’apposito strumento.

Sulla sommità delle mura, due operai controllano l’orizzontalità della costruzione, utilizzando un filo a piombo e un archipendolo.

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SCHEDA 24

Soggetto: Costruzione di una torre.

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Parigi, Bibliothéque de L’Arsenal, Cod.593, fol. 28v.

Data: XIV secolo

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Descrizione

Nel riquadro a destra è raffigurata una torre in costruzione, avente pianta esagonale.

Sulla sua sommità, un operaio, con in mano una cucchiaia, è intento a porre in opera dei blocchi di pietra con della malta.

Su di un’impalcatura lignea, un lavoratore aspetta il materiale trasportato da un altro operaio, che sta salendo su una scala a pioli con una cesta sulle spalle.

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SCHEDA 25

Soggetto: Lavoro degli ebrei in Egitto

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Londra, British Library, Ms. Add. 27210, fol.11, metà superiore.

Data: XIV secolo

Opera di appartenenza: Haggadah, probabilmente proveniente da Barcellona.

L’Haggadah, letteralmente “racconto”, è una forma di narrazione usata nel Talmud per trattare l’argomento dell’esodo ebraico dall’Egitto dei faraoni.

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Descrizione

La parte superiore di questa miniatura è divisa ulteriormente in due scene e mostra gli ebrei in schiavitù, costretti a lavorare nei cantiere d’Egitto.

A sinistra, sotto la direzione di una figura autoritaria, con in mano un’asta, gli operaio sono intenti nella realizzazione di una città. Un operaio solleva il materiale grazie ad una semplice macchina sollevatrice, composta da corda e carrucola. Sulla sommità dell’edificio, due uomini si occupano della posa in opera della pietre, utilizzando la malta, come fa supporre la cucchiaia che ha in mano la figura all’estrema sinistra.

La scena di destra rappresenta, invece, la preparazione di mattoni con fango e paglia. La figura con l’asta in mano, il capocantiere, è nuovamente presente: la sua autorità è ulteriormente rimarcata dal fatto che si trova in alto, su di una torre. Ai suoi piedi un uomo ha in spalla un covone di paglia mentre un altro lavora la terra con un lungo bastone. Alle loro spalle, un operaio forma i mattoni all’interno di una cassa. Si riconosce chiaramente insieme a lui una donna con un neonato in braccio.

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SCHEDA 26

Soggetto: Costruzione di un monastero

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

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Data: XIV secolo

Opera di appartenenza: Leggenda di Santa Edvige, racconto della vita e delle

opere della Santa di origine ungherese, regina di Polonia, a cui si deve la conversione della Polonia stessa e della Lituania al cattolicesimo romano.

Descrizione

La miniatura è suddivisa in due scene. In quella superiore, Santa Edvige mostra all’imperatore il cantiere del monastero in costruzione. Quattro operai sono alle prese con il posizionamento dei blocchi di pietra e della malta, grazie all’ausilio di un’impalcatura di legno, visibile a destra, che, probabilmente, circonda tutta a parte retrostante dell’edificio. Il materiale lapideo è sollevato da una macchina, la cui elevata altezza è resa facendo superare alla sua rappresentazione il limite superiore del disegno.

Nella scena inferiore, la Santa mostra al gruppo delle suore il monastero ormai ultimato.

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SCHEDA 27

Soggetto: Matheus d’Arras

Autore: Anonimo

Tecnica: Bassorilievo

Collocazione: Praga, Cattedrale di San Vito.

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Descrizione

Mathieu d’Arras è il primo architetto della cattedrale di Praga, nominato da Carlo IV, re di Boemia. È un uomo imponente con una barba lunga. Indossa un mantello con i basso, all’interno di un piccolo riquadro, un compasso.

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SCHEDA 28

Soggetto: Peter Parler

Autore: Anonimo

Tecnica: Bassorilievo

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Data: XIV secolo

Descrizione

Peter Parler è il secondo architetto della cattedrale di Praga, dopo la morte di Matheus d‘Arras nel 1352. Indossa una mantella e ha, di fronte a sé, raffigurata in un piccolo riquadro, una squadra.

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SCHEDA 29

Soggetto: L’architetto della collegiata di Niederhaslach

Autore: Anonimo

Tecnica: Bassorilievo

Collocazione: Collegiata di Saint Florent di Niederhaslach, Alsazia, risalente al

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Data: XIV secolo

Descrizione:

L’architetto, morto nel 1330, è individuato nell’iscrizione come il figlio di Erwin, il famoso capocantiere della cattedrale di Strasburgo. Indossa una lunga veste e una sorta di cuffia come copricapo. In una mano tiene il compasso e nell’altra la squadra.

La figura è incorniciata in un arco trilobato.

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SCHEDA 30

Soggetto: L’ architetto Richard di Gainsborough

Autore: Anonimo

Tecnica: Bassorilievo

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Data: XIV secolo

Descrizione

La lastra è molto danneggiata. È possibile individuare la figura dell’architetto all’interno di un tempietto gotico. Indossa una lunga tunica ed un mantello con cappuccio. In vita ha una cintura da cui pende una piccola borsa.

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SCHEDA 31

Soggetto: Costruzione della cattedrale di Saint Denis.

Autore: Anonimo

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Collocazione: Parigi, Bibliothèque Nationale, Ms. Fr. 2092, fol. 156v.

Data: XIV secolo

Opera di appartenenza: Légende de Saint Denis

Descrizione

All’estrema sinistra della miniatura è rappresentato il committente, un uomo con una lunga veste ed una corona in testa. Si tratta, molto probabilmente, dell’abate Sugerio, che, nel 1136, iniziò la costruzione della cattedrale gotica, raffigurato mentre parla con quello che, probabilmente, è il capocantiere.

Davanti a loro, due lapicidi sono al lavoro: uno dei due, con mazzuolo e scalpello, sta scolpendo un grande blocco lapideo dal profilo curvilineo; l’altro, con una piccozza, lavora ad una pietra squadrata. Ai piedi di quest’ultimo sono situate una squadra ed una riga e, tutto intorno, parti già realizzate dell’edificio. Sotto la chiesa in costruzione un operaio prepara la malta mentre un altro la trasporta, con una cassa di legno, lungo una scala a pioli, su un’impalcatura lignea. Al di sopra di questa un terzo muratore pone in opera i blocchi lapidei con la malta, aiutandosi con una piccozza ed un’asta di legno.

Alle spalle della chiesa spunta un’altissima macchina sollevatrice.

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SCHEDA 32

Soggetto: Catulla fa costruire una chiesa sulle tombe dei martiri

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Parigi, Bibliothèque Nationale, Ms. Fr. 2092, fol. 75v

Data: XIV secolo

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Descrizione

La scena mostra la fondazione della chiesa di Saint Denis, sulle tombe dei Santi martiri Denis, Rusticus ed Eleutherius.

Catulla, secondo la leggenda, era una nobile romana, la cui famiglia possedeva dei territori nell’ Île de la Cité, a Parigi. Dopo la sua decapitazione, San Denis avrebbe portato la propria testa dalla donna perché la custodisse e si occupasse dell’edificazione di un’abbazia.

In questa miniatura, Catulla da ordini ad un carpentiere che ha in mano una lunga asta mensoria. Questi rigira l’ordine ad un operaio che lavora all’intelaiatura lignea dell’edificio, in piedi su una curiosa struttura, probabilmente proprio la tomba dei Santi. Un altro uomo lavora all’intelaiatura, questa volta salendo lungo una scala a pioli.

Ai piedi della Santa, un carpentiere, con in mano un’ascia, sta ultimando la forma di una tavola.

(66)

SCHEDA 33

Soggetto: Fondazione mitica di Parigi da parte del Duca Ibor

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Parigi, Bibliothéque Nationale, Fr 2813, fol. 5v

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Opera di appartenenza: Grande cronaca di Francia, opera del XIV secolo.

Descrizione

Il titolo con cui viene indicata questa miniatura fa riferimento ad una sorta di nuova fondazione della città di Parigi - in realtà di origine romana - sotto il vessillo del cristianesimo e grazie alla volontà di un mitico personaggio.

Il duca Ibor, con la corona in testa, dirige i lavori per la costruzione di una chiesa. L’edificio occupa più della metà della miniatura: la facciata, con le sue due torri laterali, è completa; un operaio, con la spatola in mano, sta lavorando alla costruzione del muro perimetrale, applicando, probabilmente, uno strato di malta, trasportata dall’altro operaio, che si vede entrare all’interno della chiesa, con una cassa sulle spalle. Un lapicida si sta occupando di definire la forma di blocchi di pietra, con l’aiuto di una picozza a testa di martello, ai piedi dell’edificio.

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SCHEDA 34

Soggetto: Il leggendario re Offa e il suo architetto dirigono i lavori di

costruzione di una cattedrale

Autore: Matthew Paris, cronista storico, artista, miniatore e cartografo.

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Londra, British Library, Ms. Cotton Nero D I, fol. 23v.

Data: XIV secolo

Opera di appartenenza: Vite degli Offa, inizi del XIV secolo. Il re Offa è una

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Carlo Magno lo considerava suo pari e papa Adriano I lo chiamava “Re degli Inglesi”. È famoso per aver fondato moltissimi monasteri.

Descrizione

La miniatura è divisa in due riquadri. Nel primo, il re Offa, come Salomone, consulta il suo architetto, identificato dagli strumenti del mestiere: una squadra e un compasso. Nel secondo riquadro, invece, sono raffigurati gli operai, intenti nella realizzazione di uno dei muri di navata della chiesa, composto da un primo livello di archi a tutto sesto ed un secondo in muratura. Sotto gli archi, alle due estremità, due lapicidi stanno scolpendo con delle piccozze uno un blocco di pietra e l’altro un elemento decorativo. Al centro, due operai azionano la ruota motrice di una macchina per il sollevamento di materiali pesanti al secondo livello, dove un muratore sta posizionando i blocchi di pietra e un altro si sta assicurando, grazie ad un archipendolo, la corretta ortogonalità del muro.

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SCHEDA 35

Soggetto: Costruzione e distruzione della Torre di Babele

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

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Data: prima metà del 1300

Opera di appartenenza: Bibbia di Velislav, risalente alla prima metà del 1300.

Descrizione

La Torre è un edificio composto da grandi blocchi di pietra squadrati.

In basso, due operai trasportano, su di una barella, la malta, lungo una scala a pioli che giunge fino ad una finestra, dove si affaccia un altro uomo che ha, anch’esso, in mano, una cassa di malta.

Un grande macchina sollevatrice è azionata dal movimento di un uomo, rinchiuso all’interno della ruota motrice. Basata sul principio di corda e carrucola, il suo funzionamento è controllato da un operaio , che si assicura della stabilità di un contenitore pieno di pietre.

Al di sopra della finestra è posta un’impalcatura. Su di essa, due uomini sono impegnati uno nello scolpire una pietra con un piccone, l’altro nella posa in opera della malta.

Dio e due angeli, però, stanno già intervenendo per impedire la prosecuzione dei lavori. Sollevati da lunghe tenaglie, tenute da mani che appaiono dalle nuvole, due operai stanno per precipitare, portando con sé le pietre della costruzione.

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SCHEDA 36

Soggetto: Costruzione della città di Troia

Autore: Jean Colombe

Tecnica: Miniatura

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Data: XV secolo

Opera di appartenenza: Storia della distruzione di Troia

Descrizione

La città è un cantiere in evoluzione e offre l’occasione di mostrare numerose attività lavorative. In primo piano, uno scultore, nell’atto di porgere il saluto al sovrano, ha interrotto l’esecuzione di un blocco scultoreo decorativo, con il rilievo di un guerriero in armatura e, sui lati, figure mitologiche e animali. Ai suoi piedi, sono situati scalpelli di varie tipologie e misure, indizi di un lavoro complesso e articolato. Alle sue spalle, numerosi altri scultori e intagliatori sono occupati nello scolpire altre decorazioni, come l’operaio girato di spalle all’estrema sinistra e quello al centro, e nel definire la forma dei blocchi, come l’operaio a destra. Alle spalle della folla di uomini intorno agli scultori, un operaio sta trasportando materiali con l’aiuto di un carro trainato da un cavallo, mentre alle sue spalle un altro gruppo di operai è impegnato, con martelline di vari tipi e piccozze a testa di martello, a scolpire ulteriori blocchi lapidei, da utilizzare, probabilmente, per ultimare l’edificio in costruzione ai piedi del quale stanno lavorando. All’interno di quest’ultimo, oltre il grande portale ad arco a tutto sesto con alte colonne sormontate da statue, si riesce ad intravedere un altro operaio, intento nel lavorare ad un blocco di pietra. L’edificio è estremamente decorato: presenta statue a tutto tondo, numerosi pannelli figurativi a rilievo e finestre dalle vetrate complesse. Grazie al sussidio di un’impalcatura e all’utilizzo di una macchina per il sollevamento dei materiali, basata su una carrucola, due operai stanno ultimando l’apparecchiatura muraria dell’ultimo piano della costruzione. Altre macchine sollevatrici, dalla struttura più complessa, sono collocate sulla sommità della stessa, impiegate per la

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realizzazione del tetto e per il completamento della torre di facciata. Alle spalle dell’edificio, un altro cantiere in piena attività è quello per la realizzazione di una cinta muraria e di una porta monumentale per l’accesso alla zona dove sorge il castello, edificio costruito nello stesso stile riccamente decorato e sormontato da una miriade di torri e pinnacoli. Si intravedono, nei pressi della cinta muraria in costruzione, due lapicidi intenti nella realizzazione di un blocco e, su di un’impalcatura situata all’ultimo livello del muro stesso, un altro operaio.

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SCHEDA 37

Soggetto: L’ Arca di Noè

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Parigi, Bibliothéque Nationale, Departement des Manuscrits,

Division Occidentale, Cod.français 3, fol.13v

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Opera di appartenenza: Sacra Bibbia

Descrizione

Noè, all’estrema sinistra della miniatura, dirige il lavoro di tre carpentieri: uno, con un’ascia, appronta le tavole di legno; gli altri due le trasportano.

Dietro di loro è rappresentata l’Arca mentre, nel cielo stellato, Dio assiste ai lavori, benedicendoli.

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SCHEDA 38

Soggetto: Operai costruiscono una cappella

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Roma, Biblioteca Angelica, Ms. 1146.

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Opera di provenienza: Manoscritto risalente al XV secolo.

Descrizione

Questa miniatura è molto interessante perché viene mostrata la cappella in costruzione, con una pianta a croce latina, rappresentata secondo una vista dall’alto non coerente rispetto a quella degli operai.

Alle mura della chiesa lavorano tre uomini: due di essi hanno in mano delle picozze con cui battono i mattoni per fissarli meglio nella muratura, mentre il terzo con un cucchiaia sta posizionando la malta.

La preparazione del legante è raffigurata all’esterno dove, con dei badili, un uomo la sta approntando nel terreno. Due trasportatori hanno sulle spalle le casse e si dirigono verso il cantiere.

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SCHEDA 39

Soggetto: La costruzione della Torre di Babele

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Berlino, Staatliche Museen Preussischer Kulturbesitz, Kupferstichkabinett, n.632.

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Opera di provenienza: incerta. Alcuni studiosi la attribuiscono ad un

manoscritto de La Città di Dio di Sant’Agostino; altri vedono in essa il frontespizio del quarto libro de La Bouquechardière, di Jean de Courcy, riguardante la storia del popolo assiro.

Descrizione

Rappresentate nella stessa immagine, troviamo qui la Torre di Babele a destra e la città di Babilonia a sinistra. Al centro, in primo piano, c’è Nemrod, gigante rispetto agli operai. In opposizione alla sua figura, in alto c’è Dio, circondato da un’aurea di luce, che invia un angelo verso la Torre.

La costruzione, realizzata in blocchi di pietra, ha una pianta esagonale e questo è l’unico caso conosciuto in cui si presenta così. Sia il portale della Torre che quello di ingresso alla città sono in forma di arco inflesso, particolare che tende ad accentuare l’esotismo di Babilonia.

Ai piedi della Torre stanno i tagliatori di pietre: uno è intento nel suo lavoro ed ha in mano un picozza a testa di martello; l’altro, in piedi e cono il cappello in mano, parla con Nemrod, particolare che può far desumere che si tratti di un maestro. Sul terreno, tra i blocchi lapidei, è riconoscibile un squadra.

Un operaio sta salendo lungo le scale a pioli; un altro, in piedi su una delle impalcature lignee, ha in una mano una cucchiaia da malta, contenuta probabilmente nella cassa poggiata, anch’essa, su un ponteggio, e nell’altra una squadra.

Un trasportatore di pietra, con la gerla sulle spalle, è giunto al piano dove si stanno concentrando i lavori e dove è situata una macchina sollevatrice.

Sul lato opposto, lavora un altro operaio, in piedi su un’altra delle strutture provvisorie: non è possibile vedere cosa stia facendo, poiché ha un braccio coperto dal muro; la cassa ai suoi piedi fa supporre che anch’egli sia impegnato

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nella stesura della malta.

La grande altezza della Torre è resa dal numero delle scale presenti sul cantiere di questo smisurato edificio, rispetto al quale gli operai appaiono minuscoli, fatta eccezione per i lapicidi che, invece, sono proporzionati.

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SCHEDA 40

Soggetto: Fabbricazione di mattoni

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Londra, British Library, Ms. Add. 38 122, fol. 78v.

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Opera di appartenenza: Bibbia di Utrecht

Descrizione

La scena raffigura alcune fasi della produzione di mattoni.

In una loggia, nei pressi di una costruzione, un operaio sta, probabilmente, togliendo i mattoni dalle apposite casseforme o, forse, controlla che ogni pezzo abbia la forma giusta richiesta.

I mattoni vengono trasportati da due operai, uno a mano e l’altro con l’ausilio di una carriola, e, quindi, accumulati, disposti in filari orizzontali alternati o a spina di pesce.

Tutta l’operazione avviene sotto lo sguardo del direttore dei lavori, la figura a destra che ha in mano una lunga asta; ai suoi piedi, un badile, poggiato su un cumulo di mattoni pronti, e un ammasso di argilla, ingrediente fondamentale per la preparazione dei laterizi.

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SCHEDA 41

Soggetto: Alexander e Colin de Berneval

Autore: Anonimo

Tecnica: Bassorilievo

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Data: Fine XV secolo

Descrizione

All’interno di un tempietto gotico sono raffigurati i due architetti che realizzarono la chiesa di Saint Open a Reims, in piedi su due basi scolpite. Indossano entrambi delle lunghe vesti, con cinture lavorate ed ampi mantelli. In mano hanno dei compassi con i quali stanno tracciando dei disegni su delle tavole che tengono in mano.

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SCHEDA 42

Soggetto: Domiziano fa costruire il Pantheon

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Copenaghen, Kongelige Bibliotek.

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Opera di appartenenza: codice risalente alla fine del XV secolo

Descrizione

Domiziano, con il suo seguito alla destra della miniatura, dialoga con il suo architetto, di fronte al Pantheon in costruzione. L’edificio è facilmente riconoscibile, grazie al caratteristico vestibolo con colonne e al corpo a pianta centrale, sulla cui sommità, non ancora ultimata, stanno lavorando tre operai con l’ausilio di una macchina sollevatrice, azionata da terra da un altro operaio.

Due lapicidi, ai piedi della costruzione, lavorano dei blocchi di pietra con delle piccozze a testa di martello, mentre due operai salgono su scale a pioli per raggiungere gli altri, impegnati nella costruzione.

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SCHEDA 43

Soggetto: La costruzione di Babilonia

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Strasburgo, Bibliothèque Nationale et Universitaire, Ms. 523, fol.

3.

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Opera di appartenenza: traduzione francese, de La Città di Dio di

Sant’Agostino, realizzata da Raoul de Pesles, a metà del XV secolo.

Descrizione

La città terrena di Babilonia, in costruzione, è sorvolata da demoni. In fondo, è rappresentata la Torre di Babele, un edificio blu poligonale, composto da più livelli.

In primo piano, un lapicida lavora ad una pietra con mazzuolo e scalpello; vicino, un operaio batte il terreno con una mazza di legno, con lo scopo di renderlo più facilmente utilizzabile. Il badile, di fronte quest’ultimo, poggiato su di un blocco lapideo, è indizio che il suo lavoro è rivolto alla preparazione della malta.

Elemento di contatto tra questi operai e il cantiere alle loro spalle è il portatore di materiali, che si sta recando all’interno delle mura in costruzione. Qui sono presenti molti operai intenti a porre in opera i blocchi pronti e la malta. Al contrario di quanto accade nelle raffigurazioni riguardanti la Torre di Babele, non c’è uso improprio degli strumenti e tutti gli operai sono a lavoro, fatta eccezione per un unico uomo che si rivolge a Dio con un gesto offensivo.

Quest’ultimo è raffigurato con due facce, una rivolta verso Babilonia, l’altra guarda, invece, verso il cielo stellato, la città divina.

Alla destra della miniatura, davanti a due operai inginocchiati, c’è Nemrod, accompagnato dal suo seguito, giunto a visitare il cantiere. Alle loro spalle una montagna, sulla cui sommità è raffigurato un albero morto, alla stessa altezza della Torre di Babele, simbolo di sterilità e di vanità degli sforzi.

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SCHEDA 44

Soggetto: Costruzione della mura di Jaffa

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

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Data: XV secolo

Opera di appartenenza: Cronaca di Gerusalemme

Descrizione

In primo piano, sono raffigurati gli operai intenti nella preparazione dei materiali. A sinistra, un lapicida sta controllando la perfetta orizzontalità del blocco con evidenti scanalature, probabilmente elemento di una colonna o di un pilastro, che sta scolpendo, come si intuisce dal fatto che ha, nell’altra mano, una picozza. Al centro, un altro tagliatore di pietre lavora ad un blocco con un piccone, mentre, a destra, un operaio prepara la malta con una pala all’interno di un apposito recinto ligneo.

Dietro di essi, gli operai sono intenti nel trasporto: uno di essi sta cercando di sollevare un blocco di pietra; altri due, invece, hanno in spalla contenitori con malta e leganti.

Sullo sfondo, le mura della città sono in fase di realizzazione, come mostrano le numerose impalcature che intelaiano le torri. Molti operai sono impegnati nella posa in opera delle pietre ed è presente anche una macchina sollevatrice.

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SCHEDA 45

Soggetto: Gli Israeliti lavorano in Egitto

Autore: Raoul de Presles

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Parigi, Bibliothéque Nationale, Ms. Fr 18.

Data: XV secolo

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Descrizione

All’estrema sinistra della miniatura, due personaggi con abiti dalla foggia orientale, quindi due egizi, stanno discutendo sul cantiere per la costruzione di un grande edificio. Di fronte a loro, un operaio ha in mano un compasso, con il quale sta prendendo delle misure sul blocco lapideo ai suoi piedi.

All’interno delle mura, un lapicida scolpisce una pietra, ai suoi piedi una sqaudra, realizzando delle scanalature con martello e scalpello, mentre un operaio si sta assicurando del corretto sollevamento di un blocco per mezzo di una macchina dotata di griffa, collocata sulla sommità di una torre, dove un altro lavoratore si occupa del posizionamento degli elementi.

Dietro i due uomini egizi, si vede un trasportatore di malta, con la cassa sulle spalle, che si sta recando, probabilmente, verso la cima della costruzione.

Alla destra della miniatura, altri operai sono intenti nei lavori, diretti da un capocantiere egiziano. Un carpentiere sta praticando fori per i perni, usando l’apposito strumento. Presso di lui, due lapicidi scolpiscono dei blocchi con martello e scalpello, mentre un terzo operaio è occupato nella preparazione della malta. Ai loro piedi sono situati diversi strumenti: una squadra, uno scalpello e un mazzuolo. Sulla sommità dell’edificio in costruzione, due uomini, con in mano delle cucchiaie, sono intenti nella posa in opera della malta, contenuta in una cassa ai loro piedi. Uno di essi, all’esterno delle mura, è probabilmente in piedi su un’impalcatura.

Sullo sfondo dei cantieri, sono raffigurate altre attività lavorative: due boscaioli tagliano la legna, un contadino conduce l’aratro su di un campo e un pastore fa la guardia a un gregge di pecore. Sono presenti anche due donne, con in braccio dei neonati, e dei bambini.

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SCHEDA 46

Soggetto: La costruzione del tempio di Gerusalemme

Autore: Fratelli Pol, Jean Hannequin ed Hermann Limbourg

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Chantilly, Museé Condé, f. 35v

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Opera di appartenenza: Libro d’ore, commissionato dal Duca Jean de Berry

nel 1413 ai fratelli Limbourg. Rimasto incompiuto a causa della morte del committente e degli artisti, fu completato da Jean Colombe negli anni tra il 1485 e il 1489, su commissione del Duca Charles I di Savoia. Contiene una parte dedicata ai salmi e alle preghiere e un’altra, per cui i miniatori sono famosi, contenente la raffigurazione dei dodici mesi e dei rispettivi segni zodiacali.

Descrizione

Re David, che indossa la corona, guarda al cielo verso Dio che appare tra le nuvole. Controlla il sito della costruzione del tempio di Gerusalemme, la cui realizzazione fu voluta, secondo la leggenda, da David stesso.

Sono al lavoro due operai: uno pone in opera le pietre che l’altro solleva grazie ad una semplice macchina, costituita da corda e carrucola.

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SCHEDA 47

Soggetto: Cantiere nella città di Gerusalemme

Autore: Fratelli Pol, Jean Hannequin ed Hermann Limbourg

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Chantilly, Museé Condé, f. 49v

Data: 1413

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nel 1413.

Descrizione

La miniatura correda il salmo CXXI che loda la Casa del Signore e la costruzione di Gerusalemme.

Rappresenta un cantiere ma non è chiaro se si tratti di un edificio sacro o secolare.

La scalinata, costituita da sei visibili scalini e uno, probabilmente, nascosto dal manto di re David, le decorazioni e le arcate farebbero pensare ad una cappella, forse il tempio stesso di Gerusalemme.

Uno degli operai scolpisce una pietra mentre l’altro sta azionando la ruota motrice della macchina per il sollevamento dei blocchi al piano superiore.

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SCHEDA 48

Soggetto: La costruzione della Torre di Babele

Autore: Anonimo. Alcuni studiosi la riconducono all’opera di Pol de Limbourg.

Tecnica: Miniatura

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Data: 1423 - 1435

Opera di appartenenza: Libro d’ore, opera realizzata tra il 1423 e il 1435 per il

duca di Bedford, John di Lancaster, e per la sua consorte, Anna di Borgogna, sorella di Filippo il Buono. Si tratta di un libro di devozioni personali, che indica una serie di preghiere appropriate alle otto ore canoniche giornaliere - Mattino, Laudi, Prima Terza, Sesta, Nona, Vespri, Compieta - estratti di Salmi e dell’Ufficio Divino.

Descrizione:

In primo piano, ai piedi della Torre, costruzione in stile orientaleggiante, dotata di una scalinata esterna e di una serie di balaustre, sono raffigurati due lapicidi intenti a preparare conci e pietre per la realizzazione delle mura: uno dei due si sta occupando di definire la forma di una pietra con una martellina mentre l’altro, con l’aiuto di un compasso e di una squadra, sta prendendo delle misure. A destra, quattro operai sono occupati a sollevare un blocco con una gru: due di essi azionano la ruota motrice; gli altri due si preoccupano della stabilità del blocco di pietra da sollevare, dando indicazioni all’altro operaio, situato al secondo piano della Torre, che sta utilizzando una scala come carrucola per la fune.

Nella parte retrostante la costruzione, su entrambi i lati, due uomini sono impegnati nella preparazione della malta, che avviene in un annesso dove è conservato il materiale, e nel trasporto delle pietre, che avviene a cavallo di un cammello.

Altri operai sono intenti a lavorare nei piani superiori, trasportando mattoni e aiutandosi con altre macchine adibite al sollevamento di pesi. Ma nell’ultimo piano, al di sopra dell’impalcatura lignea, gli angeli hanno portato la confusione

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delle lingue, punizione divina per la tracotanza degli uomini, causando incomprensione e distruzione.

Bibliografia: DU COLOMBIER, 1973, p. 45; RECHT, 2001, p.78; RECHT,

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SCHEDA 49

Soggetto: La costruzione dell’Arca di Noè

Autore: Anonimo. Alcuni studiosi la riconducono all’opera di Pol de Limburg.

Tecnica: Miniatura

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Data: 1423 - 1435

Opera di appartenenza: Libro d’ore del duca di Bedford

Descrizione

La costruzione dell’Arca di Noè offre l’occasione per mostrare l’insieme delle attività che riguardano la carpenteria. L’armatura dell’Arca è quasi ultimata mentre risultano già complete una delle facciate e il pavimento. A dirigere i lavori è Noè stesso; dall’alto del cielo, la figura di Dio benedicente raffigura l’approvazione divina. In prima piano, sulla destra, un operaio sta lavorando con una pialla ad un asse di legno, poggiato su una base di lavoro realizzata in pietra sorretta da grossi “piedi” lignei. Ai suoi piedi sono collocati diversi scalpelli e un mazzuolo. Altri carpentieri sono impegnati in varie occupazioni: uno sta praticando dei fori con l’apposito strumento: un altro, con in mano un ascia, definisce la forma di una tavola; un altro ancora, grazie ad una sega, taglia il legno nella dimensione necessaria. Tra i trucioli, sono riconoscibili molti strumenti: asce, mazzuoli e martelline.

Alcuni operai sono intenti a lavorare direttamente all’Arca, utilizzando il materiale approntato: uno si occupa di praticare fori per i perni che, nelle vicinanze in basso e sul tetto, altri due stanno inserendo con l’aiuto di mazzuoli. Grazie ad una lunga scala, le tavole, pronte per la realizzazione della copertura, vengono portate ad altri operai che si occupano di inchiodarle.

I carpentieri svolgevano un ruolo molto importante nell’ambito dei cantieri, nella realizzazione di tutti gli edifici.

Bibliografia: DU COLOMBIER, 1973, p. 45; RECHT, 2001, p. 20; RECHT,

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SCHEDA 50

Titolo: Santa Barbara

Autore: Jan Van Eyck

Tecnica: Pennellate su tavola bagnata

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Data: 1437

Descrizione

Disegno incompleto, risalente al 1437, raffigurante la Santa nata nel III secolo d. C. in Asia minore. La leggenda vuole che il padre Dioscuro, di religione pagana, l’avesse rinchiusa in una torre per proteggerla dai suoi pretendenti. Barbara, vedendo che nel progetto vi erano solo due finestre, ordinò ai costruttori che ve ne fosse aggiunta un’altra, la terza, per richiamare il concetto di Trinità. Quando il padre vide la modifica, capì che la figlia era cristiana e la consegnò al magistrato romano che la condannò a decapitazione, dopo due giorni di torture. La torre, attributo, quindi, della Santa, viene utilizzata qui non come elemento di decoro e sfondo alla figura della martire intenta nella lettura delle Sacre Scritture; diventa, invece, occasione di mostrare un cantiere in piena attività. A sinistra, gli operai si stanno occupando della raccolta delle pietre, ancora non lavorate, e al loro trasporto verso una loggia, collocata a destra, dove alcuni lapicidi le approntano. La torre in costruzione è in stile gotico; il suo orientamento è tale da porre in risalto le tre finestre, chiave della leggenda sul martirio della Santa. Sulla sua sommità, altri operai lavorano alla realizzazione di un ulteriore piano, utilizzando le pietre scolpite dai lapicidi e trasportate in alto grazie ad una macchina sollevatrice.

La torre si oppone alla città raffigurata sullo sfondo a sinistra, analogia con la Torre di Babele che indica la costruzione come metafora della vanità delle azioni umane. Per la sua posizione, sovrastante la Santa, risulta essere simile ad un baldacchino o ad una corona, diventando anche simbolo dell’ascesa al cielo e della santificazione di Barbara.

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SCHEDA 51

Soggetto: Girart de Roussillon e sua moglie Berta fondano dodici abbazie

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Vienna, Österreichische Nationalbibliothek, Cod. 2549, f. 164.

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Opera di provenienza: Girart de Roussillon, poema risalente al 1150, giunto a

noi nella versione manoscritta del 1447. Narra la storia, appartenente alla tradizione Borgognona, di un avversario di Carlo il Calvo (IX secolo). Scritto in decasillabi “a maiori”, in una lingua che è frutto di una mescolanza di provenzale, francese ed elementi dialettali dell’Aquitania settentrionale, tratta il tema guerriero e feudale del vassallo che si ribella e quello della rivalità amorosa, con spunti romanzeschi a carattere cortese.

Descrizione

La miniatura mostra la costruzione di dodici chiese, volute da Girart e dalla moglie. Scorrendo il paesaggio, si possono osservare i cantieri di quattro edifici, mentre, sullo sfondo, altre quattro chiese risultano ormai completate. Le rimanenti quattro sono illustrate, anch’esse in costruzione, nei piccoli riquadri che interrompono la cornice a girali fitomorfe.

Nella raffigurazione principale, sulla destra, un operaio sta preparando la malta con l’aiuto di una pala; a sinistra, invece, due lapicidi si stanno dedicando, con martelline e squadre, alla preparazione di elementi con profonde scanalature, probabilmente per il fusto di una colonna. Dietro di essi, un gruppo di operai stanno realizzando con mattoni e malta i muri perimetrali della navata principale e del transetto di una chiesa, della quale risulta già completata l’abside.

Nelle chiese sullo sfondo si possono identificare ulteriori stadi della costruzione delle chiese: la realizzazione della copertura e l’utilizzo di impalcature e ponteggi per ultimare i dettagli di campanili e facciate.

Nei riquadri minori, vengono riproposte le varie attività del cantiere: preparazione della malta, realizzazione di armature, coperture e costruzione dei muri.

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SCHEDA 52

Soggetto: La ricostruzione di una città

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Bruxelles, Bibliothèque Royale, Ms. 9242, fol. 232.

Data: 1448

Opera di appartenenza: Cronache di Hainaut, regione situata sul confine tra

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Descrizione

Il cantiere per la ricostruzione di una città, il cui castello in pietra è raffigurato, semidistrutto, sullo sfondo, offre l’occasione per mostrare numerose attività di carpenteria.

In primo piano, sulla sinistra, mentre un operaio sta lavorando dei tronchi d’albero con un’ascia, tre uomini montano l’intelaiatura lignea di una casa: due di essi sollevano una tavola pronta e il terzo inserisce i perni con un mazzuolo negli appositi alloggiamenti. Ai loro piedi, fra tronchi d’albero ancora grezzi, sono riconoscibili un’ascia, una sega e una squadra.

Accanto a questo primo gruppo, su di una scala a pioli, due uomini si dedicano all’impagliatura del tetto, così come l’uomo sullo sfondo all’estrema sinistra. La casa accanto è appena agli inizi: un operaio sta portando una tavola per la realizzazione dell’intelaiatura della porta e della facciata.

Due operai lavorano ad un altro cumulo di tronchi: uno ha in mano una sega e sta definendo la forma di una tavola; l’altro trasporta il materiale pronto verso il secondo gruppo di case, alla destra della miniatura. Qui un uomo sta applicando, sulle mura di una casa completata, uno strato di malta, presente in un ammasso ai suoi piedi, come intonaco.

Accanto, un carpentiere costruisce la base lignea di un’altra dimora con mazzuolo e perni.

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SCHEDA 53

Soggetto: Costruzione di una chiesa in mattoni

Autore: Anonimo

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Bruxelles, Bibliothèque Royale, Ms. 9243, fol. 168.

Data: 1448

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Descrizione

Sullo sfondo di una rovinosa battaglia e di città distrutte, dei muratori lavorano alla costruzione di una chiesa.

In primo piano abbiamo il materiale utilizzato, ossia i mattoni. Questi vengono trasportati all’interno di una cassa di legno; questa viene, poi, poggiata su di un piedistallo e il suo carico disposto in cataste ordinate.

Un operaio sta preparando la malta che viene portata a spalla fino alle mura della chiesa in costruzione. Qui due uomini, con in mano due cucchiaie da malta, si occupano di posizionare i mattoni, con i quali si realizza la struttura interna dell’edificio, in seguito ricoperta da lastre sottili di pietra chiara, riconoscibili dai laterizi che hanno, invece, un colore più scuro.

All’interno della chiesa è presente un grande ponteggio sul quale lavorano due operai: uno ha in mano una squadra; l’altro, con la spatola, si dedica alla costruzione della parte superiore di un muro, con malta e mattoni.

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SCHEDA 54

Soggetto: Costruzione di una chiesa

Autore: Maestro detto di Jouvenel des Ursinis

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Parigi, Bibliothéque Nationale, Cod. lat. 4915.

Data: 1448-49

(113)

Opera di appartenenza: Mare historiarum del 1448-49, opera del frate

domenicano Giovanni Colonna, biografo e storico, voluta da Guillaime Jouvenel Des Ursinis, cancelliere di Francia a partire dal 1445. Narra la storia del mondo, dalle origini al 1250.

Descrizione

Nel cantiere aperto della cattedrale, che fa da sfondo, diretto dal re, è possibile osservare il lavoro di lapicidi e carpentieri.

Colui che, probabilmente, è il capocantiere - consulta direttamente il re - sta prendendo le misure di un grosso blocco di pietra, già lavorato e scolpito, con una squadra. Due lapicidi, invece, con in mano degli scalpelli, sono impegnati nella lavorazione di due pezzi decorati. Di fronte ad essi, due carpentieri stanno definendo la forma di una tavola di legno, poggiata su due basi di sostegno, con delle asce.

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SCHEDA 55

Soggetto: Carlo Magno fa costruire un’abbazia

Autore: Jean De Tavernier

Tecnica: Miniatura

Collocazione: Bruxelles, Bibliothèque Royale, Ms. 9068, fol. 289.

Data: 1458- 1461

Opera di appartenenza: Cronache e Conquiste di Carlo Magno di Jean de

Tavernier, pittore e miniaturista fiammingo al servizio di Filippo il Buono. Le Cronache furono composte tra il 1458 e il 1461, illustrate con 150 miniature

Figura

figura a metà tra il reale e il mitico. Nel 757 d. C. salì al trono nella Mercia.

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